Lorenzo Maria BOTTARI Tributo ad Alda MERINI

Transcrição

Lorenzo Maria BOTTARI Tributo ad Alda MERINI
Lorenzo Maria BOT TARI
Tributo ad Alda MERINI
Lorenzo Maria Bottari
Tributo ad Alda Merini
Note poetiche di Alda Merini e Lorenzo Maria Bottari
Testi di Manuel Serantes Cristal e Aldo Colonnello
9 - 30 giugno 2011
Galleria d’Arte “LE MUSE”
di Myriam Peluso
Piazza Santa Teresa, 8 - 87100 Cosenza
Tel. 0984/71412 - Fax 0984/22018
www.gallerialemuse.it
E-mail: [email protected] - [email protected]
Lorenzo Maria Bottari
Tributo ad Alda Merini
Note poetiche di Alda Merini e Lorenzo Maria Bottari
Testi di Manuel Serantes Cristal e Aldo Colonnello
9 - 30 giugno 2011
Galleria d’Arte “LE MUSE”
di Myriam Peluso
Piazza Santa Teresa, 8 - 87100 Cosenza
Tel. 0984/71412 - Fax 0984/22018
www.gallerialemuse.it
E-mail: [email protected] - [email protected]
Si ringrazia
Santo De Stefano - Cologno Monzese (MI)
Carte a mano: Cartera Ætna di Franco Conti,
Piano D’Api - Acireale (CT)
Vetri: Vetreria Cinquanta - San Donato Milanese (MI)
Testi tradotti in inglese:
Max Krieg - Berna, CH
Mariaelena Calabrese - Cosenza
© Maggio 2011 - Lorenzo Maria Bottari
Progetto grafico: Francesco Chiavi - Milano
Stampa: Litografia Isabel - Gessate (MI)
Myriam Peluso e Lorenzo Maria Bottari
2004, Atmosphere pub, Milano
A Lorenzo Maria Bottari un pittore angelico
Bottari è un pittore angelico,
talmente angelico che non perde mai la propria carnalità.
È un uomo robusto, sano, quasi oltraggioso, quasi violento,
ma tutta la sua forza è un sacrificio estremo all’arte.
Mi compiaccio di lui.
Se fossi stata giovane l’avrei amato perché è un uomo
che accanto all’armonia
parla di paradisi,
paradisi a noi sconosciuti,
paradisi di pittura
con uno sguardo angelico,
che noi abbiamo perso.
Soprattutto mi piace molto di Bottari
quel suo infantilismo che lo fa sentire artista,
che lo rende artista: è un ragazzo,
un ragazzo che non crescerà mai.
Ma quello che meraviglia di tutti i poeti e gli scrittori
e che meraviglia anche me, per quanto mi riguarda,
è che al di fuori del corpo c’è un’adolescenza privata
che non muore
che continua a crescere
che diventa gigante.
E che diventa una grande annunciazione.
Alda Merini
2010
olio su tela
cm. 40x30
Alda Merini
Milano 7 febbraio 2009
La poesia era dedicata a Lorenzo Maria Bottari in occasione di una mostra che avrebbe dovuto aver luogo
a Cosenza nella Galleria “Le Muse” nel 2009 ma che venne rimandata.
1
Ciao Alda
2011
pittura su vetro
cm. 40x30
2
Alda Tu hai sempre volato alto
Oggi sei in un’altra realtà
dire che mi manchi è poco.
Mi hai maltrattato
ma tante volte non capivo
eri troppo di un altro pianeta…
Sembravi arida era impossibile decifrarti
io piccolo ignorante
m’inebriavo dei tuoi continui complimenti,
meno alle mie creature,
ma al mio narcisismo inconscio.
Amavo altro
ed era tutto molto facile…
Sanguigna erotica
come un’ammaliatrice inascoltata.
Oggi vieni nei miei sogni
e fai tutto ciò che ti era vietato in terra.
Prima tanti elettroshock
che ti hanno resa diversa
ma da chi non arrivava al tuo pianeta…
Tu hai sempre volato alto
adesso i tuoi grandi compagni di vita
sono anche quelli dell’aldilà.
Leggera come una piuma
allegra voli
colomba ebbra di tanto amore
Alda Merini e Lorenzo Maria Bottari, Milano 1997
che hai dato in tutte le tue espressioni.
Come i grandi incompresi
adesso tutto è più chiaro.
Anche per noi…
Dove il vuoto incolmabile si respira nell’aria
del tuo amato naviglio
ma tu con il tuo sorriso
dolce e ironico
riempi i cuori di chi ti ricorda
non più come la pazza della porta accanto.
Ma l’angelo rassicurante
con le liriche dell’amore
che riempiono l’immenso universo,
immenso, immenso.
Lorenzo Maria Bottari
Messina-Villa S. Giovanni,
9 marzo 2010
3
In casa di Alda Merini
Tanti visitavano la casa di Alda Merini, e, molti di loro, lo
facevano per ragioni scontate: illudersi di rubare un poco di
gloria al poeta, per fingere , dopo, che la gloria del poeta fosse
anche loro; altri la visitavano per fanatismo, nella convinzione
di essere omaggiati di qualche pozione salvifica.
Travestiti, entravano, ed uscivano convinti che il loro travestimento non aveva rivelato il loro vero volto.
Alda Merini accendeva una sigaretta dietro l’altra, e, dopo
averli interrogati per conoscere la loro vera natura e avergli
regalato qualche oggetto inutile, che loro confondevano con
un talismano pregiato, li vedeva uscire da casa sua.
Mi ripeteva : “Agiscono nel male, ma li lascio entrare, finchè
sono innocui; e lo sono, perchè non hanno la logica del
demonio”.
Pochi visitatori erano ben accetti, e tra questi pochi c’era
Lorenzo Maria Bottari, che arrivava sempre carico dei suoi
quadri , ad aumentare il disordine della casa di Alda.
Alda Merini lo riceveva apparentemente distratta, come se
fosse assente; poi gli chiedeva di sedersi, cosa difficile, perchè
le sedie erano piene di oggetti, sacchetti o cumuli di carte e
libri, o perché erano in luoghi inarrivabili.
Seguiva il silenzio, come se il visitatore prescelto dovesse abbandonare i pensieri che la sua mente portava dall’ esterno.
In casa di Alda Merini il mondo era trasformato, ed era una
trasformazione in continuo mutamento.
Il silenzio veniva interrotto dalle domande che Alda rivolgeva
a Lorenzo Maria Bottari, domande che sottolineavano l’importanza del perché delle cose, un perché di difficili risposte,
dove conta l’elaborazione del pensiero, non la risposta.
“Perché mi vogliono uccidere?...Chi è il portatore di chiavi?...
Perché l’angelo fece violenza a Maria?”
Lorenzo Bottari era lì per essere interrogato, per elaborare dialoghi, risposte inesistenti, per filosofare.
Ciò che creava scandalo di Alda Merini era la conoscenza che
lei aveva di se stessa , che le permetteva di interpretare il mondo.
“Mi faccia vedere le sue tele”. I quadri di Lorenzo Bottari,
sparpagliati nella stanza, si amalgamavamo al disordine, come
4
se appartenessero a lui da sempre. Tutto era armonico.
L’opera di Bottari era tessuta su immagini archetipiche,
sull’inconscio, che, nell’opera compiuta, appare come linguaggio che racconta il presente. L’irrazionale è reale.
Alda Merini, li osservava rapita, come se fossero finestre aperte, da cui a tratti si vedevano immagini rivelatrici, a tratti
amorevoli, a tratti orrende verità mai rivelate.
Una volta Alda mi disse: “Bottari è un nevrotico, che si perde
nei suoi dipinti. Spero che sappia sempre ritrovare la strada, se
non vuole finire in qualche manicomio”.
L’osservazione finiva molte volte con un ordine: “Bottari,
scriva!”. E Bottari finiva facendo lo scrivano di Alda Merini,
che mutava in poesie le visioni nate dai suoi dipinti.
Le visite terminavano sempre bruscamente; Alda Merini
diceva di essere stanca: “Voglio essere lasciata sola, torni a
visitarmi”.
Bottari regalava ad Alda dei suoi quadri, Lei regalava a lui dei
suoi scritti.
Come due bambini che hanno giocato un pomeriggio
insieme, si salutavano.
Un giorno ho chiesto ad Alda dove erano andati a finire i
quadri che Bottari le aveva donato; lo feci non per pura curiosità borghese, ma per la curiosità di ascoltare l’altra risposta ,
l’altra verità.
Mi disse che li avevano rubati, che quei quadri ,che erano l’incarnazione di Lorenzo Maria Bottari, qualcuno li aveva presi
perché voleva le mani di Bottari, senza sapere che a Bottari,
perché pittore, le mani, dopo una mutilazione , tornano a
crescere.
Alda mi chiese una sigaretta e rimase in silenzio.
Poi mi disse: “ Bottari ha bisogno che i suoi quadri siano rubati, che finiscano lontani. Ogni sua tela parla del suo desiderio di immortalità. Bottari non può sapere che l’uomo si
salverà dalla morte, quando sarà la morte a salvarlo. Questo
Bottari non lo potrà sapere, finchè sarà un artista.”
Bottari tornava sempre a casa di Alda, sapeva che lì sostava
spesso l’angelo caduto, che sa rivelare il segreto per la preparazione dell’oro e dell’argento.
Milano aprile 2011
Manuel Serantes Cristal
At home with Alda Merini
Many people visited Alda Merini’s home and many of them
did it for calculated reasons: nurturing the illusion they could
steal a little bit of the poet’s glory to later pretend that it was
also part of their own. Other people visited her for fanaticism
with the conviction to be gifted with some salvaging potion.
Travestied they entered and left the home, convinced their
real intention would not be detected.
Alda Merini lit one cigarette after the other and – after having
questioned them to detect their real nature - she gave them
some useless items they took as precious talismans - and then
observed them leaving.
Repeatedly she told me: “They are acting in bad faith, but I
let them in as long as they are harmless; and they are harmless
because they don’t possess the devil’s logic”.
Only a few visitors were really welcome. Among them was
Lorenzo Maria Bottari. He used to arrive with a lot of his
paintings, thus increasing the disorder in her house.
Apparently distracted like almost absent Alda Merini received
him and then asked him to take a seat – a very difficult undertaking because all the chairs were full of things, piles of papers
and books or the chairs were out of reach.
Afterwards, a period of silence reigned as if the visitor first
should abandon his thoughts brought from the outer world.
The world was transformed in the home of Alda Merini and
the transformation was continuously transformed. The silence then was broken by questions Alda asked Lorenzo Maria
Bottari. These questions underlined the importance of the
why?, a why? who hardly could find an answer, where the
train of thoughts was more important than the answer.
“Why do they want to kill me?”… “Who is the porter of the
keys?”… “Why did the angel violate Mary?”
Lorenzo Maria Bottari was there to be questioned, to develop
dialogues and non-existing answers, to philosophize.
The deep knowledge of her self was the reason why Alda Merini scandalized the world, knowledge allowing her to interpret the world.
“Let me see your paintings”. Bottari’s paintings were scattered
in the room; they formed an amalgam with the disorder, as if
they belonged to it ever since – in a full harmony.
Bottari’s work is based on archetypal images, the unconsciousness which in the completed oeuvre forms a language
narrating the present. The irrational becomes real.
Ravished, Alda Merini contemplated them like open windows
through which at times revealing images were to be seen, now
charming, then horrible never revealed truths.
Once Alda told me: “Lorenzo is a neurotic, he gets lost in his
paintings. I hope he knows to find the way out, if he doesn’t
want to finish his days in a mad-house.”
Frequently the contemplation ended with the order: “Bottari,
write!!” And he finished being Alda Merini’s clerk, while she
transformed the visions born from his paintings into poems.
Visits always finished abruptly; she said that she was tired.
“I want to be left alone, come back to visit me”.
As a present, Bottari gave her some of his paintings; she gave
him some of her writings.
Like two children who had passed the afternoon playing games, they took leave.
One day I asked Alda where the paintings had gone Bottari
had given her. I asked not for common curiosity but I wanted
to hear the other answer, the other truth.
“They have been stolen”, she told me. “These paintings, the
incarnation of Lorenzo Maria Bottari, had been taken by someone who wanted his hand, not knowing that his hands - as
he is a painter - after a mutilation, return back to grow.”
Alda begged for a cigarette and remained in silence.
Then she continued: “Bottari needs his paintings to be stolen,
needs that they are spread far. Each of his canvas speaks about
his desire of immortality. Bottari cannot know that a man will
be saved from death, until death saves him. Bottari isn’t able
to know that, as long as he is an artist.”
Bottari always came back to Alda Merini’s home, he knew
that the fallen angel - the one able to reveal the secret of preparation of gold and silver – often resided there
Milano aprile 2011
Manuel Serantes Cristal
5
Sono grato a Lorenzo Maria Bottari
per aver voluto ricordare Alda Merini
all’interno della sua retrospettiva “Tributo al Alda Merini” che
si terrà alla Galleria “ Le Muse” di Myriam Peluso di Cosenza.
Come vice presidente del Comitato Nobel Alda Merini provo
per la memoria di Alda la stessa struggente sensazione di vuoto
che Bottari ricorda nei versi che le ha dedicato.
Alda, la più grande poetessa italiana del secondo dopoguerra,
scandiva il mio tempo donandomi attimi che profumavano di
eterno.
Andate oltre la materia, pareva dire ai suoi visitatori, andate al
di là di ciò che appare, così potremo cominciare a camminare
insieme;mi prendeva per mano e mi conduceva dinanzi al miracolo della parola evocatrice.
Dettava, con la sua voce intrisa di musicalità, parole che uscivano di getto, quasi che un’occulta regia ne occupasse armoniosamente lo spirito.
Il troppo dolore patito aveva acuito la sensibilità, rendendo la
sua straordinaria precocità poetica un Unicum che sfiorava le
vette della trascendenza.
Averla incontrata, essere stato scelto come amico da cercare con
una assiduità che scandiva le ore della giornata, lo considero un
privilegio immeritato, tanta è stata la sua riconosciuta
grandezza.
Alda ci manca, mi manca, anche se la sua insostenibile assenza
è lenita dal miracolo della sua poesia che la consegna all’immortalità.
Grazie a Lorenzo Maria Bottari, suo tenero amico, grazie perchè si allinea con questo tributo al sentimento comune che
sente Alda ancora tra noi, in un altrove che sfugge ai nostri
deboli sguardi; da lì ci osserva con un sorriso pacificato spegnendo l’ultima amata sigaretta prima di dettare ad un angelo
il suono della sua parola.
Il cammino di Lorenzo Maria Bottari pare essere una inesausta
sfida agli apriori Kantiani; la sintesi prodotta dalla profonda
azione della sua soggettività all’incontro con il reale, evade verso forme a temporali, dove il Mito anticipa la stagione della
fragile consapevolezza.
Il suo segno rimanda a simbologie ardue alla decodificazione,
ma affascinanti nella stesura sacralizzante del colore, nell’aneli-
6
to inconfessato che consegna l’uomo all’Assoluto.
Il dualismo che in Bottari funge da filo rosso è riconducibile all’espletazione della forma, che domina con rara maestria,
subito vanificata da atmosfere svuotate di riconoscibilità temporale, che allontanano quasi radicalmente il significante dal
significato.
Tutto diviene fortemente simbolo, libro aperto scritto in una
lingua perduta e arcaica o forse codice intraducibile che custodisce il mistero sublime dell’anima.
Bottari si misura, come il Magnifico rinascimentale, con la forma e la bellezza che trovano soluzione estetica, e come Maria
resta miracolosamente gravido dell’apparizione salvifica, avvicinabile solo con l’ Amore e la Fede.
Artista trepidante e in continua ricerca di avvicinamenti ulteriori, che dispiega in una gamma cangiante di sperimentazioni,
illuminate dall’aura leggera dell’autenticità.
Milano maggio 2011
Aldo Colonnello
Lorenzo Maria Bottari, Alda Merini e Manuel Serantes Cristal
Milano, Pub sui navigli vicino la casa di Alda Merini -1997
I am grateful Lorenzo Maria Bottari
wanted to remember Alda Merini
in her retrospective “Tribute to Alda Merini” to be held at the
Gallery “Le Muse” of Myriam Peluso in Cosenza.
Remembering Alda Merini, I - as deputy chairman of the Nobel Committee Alda Merini - nurture the same poignant feeling of emptiness Bottari expressed in the verses he dedicated
her.
Alda, the greatest Italian poetess of the second post-war, articulated my time donating me instants of scenting eternity.
‘Go beyond the material’ she seemed to tell her visitors, ‘go
beyond appearance, so we can communicate and walk hand in
hand’ and then she led me before the miracle of the evoking
word.
She dictated in her voice imbued of musicality, spouting words,
as if a hidden director harmoniously inhabited her spirit.
Her sensibility was sharpened by too much pain she had suffered rendering her extraordinary poetic precocity an ‘Unicum’
on the verge of transcendence.
Aldo Colonnello, Lorenzo M. Bottari, Ezio Merini e Giovanni Nuti
Milano, Casa Museo di Alda Merini - 2011
marking the hours of the day, an undeserved privilege.
We are missing Alda, I am missing Alda, although her unsustainable absence is alleviated by the miracle of her poetry that
entrusted her with immortality.
Thank you, Lorenzo Maria Bottari, her tender friend. Thank
you because with this tribute you participate in the common
feeling that Alda is still with us, in an elsewhere escaping our
weak glance.
From there she watches us, with a pacified smile quenching
her last beloved cigarette before dictating an angel the sound
of her word.
The route of Lorenzo Maria Bottari seems to be an unexhausted challenge to Kantian a priori, the summary produced by
the profound action of his subjectivity meeting reality escaping
to timeless forms where the myth anticipates the season of fragile consciousness.
His brush mark refers to symbols arduous to decode, but fascinating in the way he draws up colours in a sanctifying manner
with its unacknowledged longing to deliver man to the Absolute.
The dualism acting as a common thread in Bottari is to attribute to the completion of the forms, which he dominates with
rare skill, but which he immediately frustrates by atmospheres
scooping out temporal recognition, removing the significant
from the meaning.
Everything becomes strongly symbolic, an open book written
in a lost and archaic language or perhaps in an untranslatable
code preserving the sublime mystery of the soul.
Bottari measures up - like the Magnificent during the renaissance – with the forms and beauty finding aesthetic solutions, and - like Mary - miraculously becomes pregnant by the
rescuing apparition, approachable only aided by love and faith.
Artist anxious and constantly looking for additional approaches, who unfolds in an ever changing range of experiments,
illuminated by the mild aura of authenticity.
Milano maggio 2011
Aldo Colonnello
Considering her recognized magnitude I consider meeting her,
having been chosen as a friend to look for with an assiduity
7
Inquieta gioventù
2009, olio su tela, cm.50x35
Vento di guerra
2008, olio su tela, cm.202x155
8
La regina di cuori
2000
olio su tela
cm. 70x50
9
Chicchi di ghiaccio
2011, tecnica mista su
carta a mano, cm.38x28
La pace è l’inizio dell’amore
2010, tecnica mista su carta
a mano, cm. 38x28
La presenza di Orfeo
2010, olio su tela, cm.130x180
10
...All’interno dell’amore c’erano
vapori angelici...
2011
olio su tela
cm. 70x50
11
Cuore d’amore
2010, tecnica mista su
carta a mano, cm.50x70
Grifone a dondolo
2010, tecnica mista su legno, cm.61x41 e 88
12
Casa dell’amore, 2011, tecnica mista su cassetto, cm. 51x60
13
Io sono folle, 2010, olio su tela, cm. 50x50
14
L’italica, 2011, tecnica mista su tela, cm. 100x100
15
Lettera alla madre
2010, olio su tela, cm.50x50
Chicchi di ghiaccio
2011, tecnica mista su carta a mano, cm.38x28
16
Calle
2009, olio su tela, cm. 60x30
Cuore di donna
2011, tecnica mista su carta, cm. 63x48
...nessuno l’aveva visto, 2010-11, tecnica mista su carta a mano, diam. cm. 77
17
Icaro
2008, dipinto a freddo su basso rilievo
in ceramica, cm.35x25
Fiori tricolori
2011, olio su tela, cm. 70x50
18
Icaro
2006, tecnica mista su
pannello di ceramica, cm. 39,5x30
Genesi
2008, olio su tela, cm. 100x70
Eolo, 2011, pittura su vetro, cm. 40x40
19
Monumento all’amore
2011, bozzetto, cm. 25x22
Nuvola rosa
2010,olio su tela, cm.50x50
20
Orologio-love
2011, tecnica mista e collage
su tavola, diam. cm. 25
Pronto chi è
2011, tecnica su carta a mano, cm.38x28
Pronto chi è
2011
olio su tela
cm. 70x60
21
22
Uovo cuore
2011, tecnica mista su pasta di legno
Quando il cielo baciò la terra, nacque Maria...
2011, tecnica mista su carta a mano, cm. 38x28
Tre colombe
2011, olio su tela,cm. 50x40
2010,
S’avessi io
tecnica mista su cartone ondulato applicato
su carta a mano e su tavola di legno, cm.57x50
Queste folli pupille
2010, tecnica
mista su cartone
ondulato applicato
su carta a mano e
su tavola di legno,
cm.57x50
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Nota biografica
Lorenzo Maria Bottari è nato a Palermo il 29 agosto1949.
Nel 1968 vive un breve periodo a Firenze.
Dopo, il viaggiare lo porta in giro in Italia, in Europa e
oltreoceano, con mostre a New York, Londra, Vienna,
Parigi, Milano, Stoccolma, Copenaghen e altre città. Significativi gli incontri e le frequentazioni: de Chirico, Guidi,
Guttuso, Cagli, Lam, Kodra e anche coetanei come Mimmo Germanà, Vanni Viviani e altri che oggi fanno parte
della storia dell’arte contemporanea.
Dal 1979, con Nicolas, orafo di Monopoli, realizza alcuni
gioielli, pregiati pezzi unici.
Nel 1980 Guttuso lo presenta nella storica galleria Schettini di Milano.
Nel 1983 incontra a Londra il fotografo surrealista Angus
McBean, con il quale realizza una mostra con il patrocinio
del Comune di Milano, Mood Gallery (1984).
Nel 1986 Walter Schönenberger, Direttore dei Musei di Lugano, presenta l’opera di Bottari “I casi dell’Amore”, a Lugano.
Nel 1988 invitato ufficialmente dalla città di Salisburgo con Atelier al Kunstlerhaus. Dopo una poetica mostra a Vienna, Österreichische Circus-Und Clownmuseum (1989), Brian Sewell lo presenta a Londra (1990) con il raffinato libro Earth-Air Fire-Water.
Nel 1995, centenario della nascita del mito cinematografico Rudy Valentino, gli rende un sentito omaggio con una mostra itinerante in Italia e all’estero.
Nel 1999 viene invitato dalla Fondazione Nazionale “Carlo Collodi” e presenta in mostra le sue interpretazioni dei tarocchi con
i personaggi della favola di Pinocchio.
Nel 2000 Giuliana Scimé presenta la personale Iride di Sguardi al Centro Pier Paolo Pasolini di Agrigento.
Nel 2001 riceve l’invito dalla Provincia di Palermo per una retrospettiva degli ultimi venti anni, nella galleria Elle Arte di Palermo.
Nel 2002 interpreta pittoricamente alcune poesie del premio Nobel Salvatore Quasimodo “Quasimodo quasi sognato”, mostra
a Modica, città natale dell’artista.
Nel 2003 Alda Merini scrive la poesia La luna per L.M. Bottari: ne nasce un’opera per Magica luna, a cura di Chicca Morone,
Circolo della Stampa, Torino. Invitato alla Mostra Pirandelliana a cura di Emilio Sidoti, Palazzo della Provincia, Savona.
Nel 2004 invitato alla rassegna “Sicilitudine”, parola amata da L. Sciascia, idea di I. Moncada, presentata da C. Strano e ospitata
da G. Chiesa nello Studio d’Ars di Milano.
Nel 2005 presenta alla Galleria “Le Muse” la mostra Tra i Caraibi e il Mediterraneo, presentata da Nelson Herrera Ysla, direttore
del Museo Lam dell’Avana - Cuba.
Nel 2007 il comune di Palermo lo invita a riproporre la mostra “Quasimodo quasi sognato” nella chiesa San Mattia (ex noviziato
ai crociferi).
La galleria “L’Acquario” di Angelo Di Maida, Giulianova (Teramo), lo presenta all’expo Arte di Palermo e Catania. 2009 - Karl
Barrie presenta “40 anni vissuti con Arte” nella sua galleria londinese Gallery Kaleidoscope.
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Bibliografia
– Remo Brindisi, Ibrahim Kodra, Giuseppe Servello,
Lorenzo Maria Bottari. La metafora, Edizioni Sterling,
Macerata, 1979.
– Renato Guttuso, Lorenzo Maria Bottari. La cattedrale
di Palermo, Ed. Schettini, Milano, 1980.
– Angelo Calabrese, Lorenzo Maria Bottari. Da
Palermo... a Taormina, Edizioni Ars Magistra Artis, NapoliRoma, 1982.
– Leonardo Sciascia, Walter Schönenberger, Bianca
Tragni, Lorenzo Maria Bottari. I casi dell’amore, Schena
Editore, Fasano (Brindisi), 1986.
– Raffaella Mauceri, Corrado Sofia, Angus McBean,
Angus McBean e Lorenzo Maria Bottari. Dialogo tra fotografia
e pittura, Edizioni Ediprint, Siracusa, 1987.
– Berthold Lang, Rolf Mäder, Marco Lupis, Bottari. Il
Circo, Herstellung Venturini, Bolzano, 1988.
– Brian Sewell, Manzi-Bottari. Earth-air-fire-water, Art
World Media, Milano, 1990.
– Angus McBean, Walter Schönenberger, Gianfranco
Ravasi, Brian Sewell, Lorenzo Maria Bottari. 1983-1991,
Edition Mäder, Bern, 1991.
– Brian Sewell, Bottari in New York, Kew Gallery, New
York, 1991.
– Walter Schönenberger, Lorenzo Maria Bottari. Il magico
volare dei miti, Schena Editore, Fasano (Brindisi), 1991.
– Walter Schönenberger, Monica Nucera Mantelli,
Astrid-Bottari. I segni dello zodiaco in fotografia e pittura,
MultiArt, Milano, 1992.
– Pierluigi Siena, Raffaele De Grada, Gianfranco Ravasi,
Gli arazzi di Lorenzo Maria Bottari, Castello Presule Fié (Bz),
Herstellung Venturini, Bolzano, 1992.
– Ingamaj Beck, Lorenzo Maria Bottari. Dall’acqua
mediterranea, Istituti Italiani di Cultura, Copenaghen Stoccolma, 1994.
– Antonio Miredi, Lorenzo Maria Bottari.
Mitomodernismo. Ricordando Rudy (1895-1995), Ed.
Centro Arte Milano, 1995.
– Alda Merini, Antonio Miredi, Lorenzo Maria Bottari.
28
Il Cielo, Editma, Rescaldina (Milano), 1998.
– Rolf Mäder, Antonio Miredi, Lorenzo Maria Bottari.
Mito e amore, Ed. Sarcuto, Agrigento, 1999.
– Giovanni Dotoli, Bottari. Iride di sguardi, Schena
Editore, Fasano (Brindisi) 1999.
– Giuliana Scimè, Bottari. Iride di sguardi, Ed. C.C.P.P.
Pasolini, Agrigento, 2000.
– Ernesto Paura, Bottari. A Corigliano con il cuore, Ed.
Comune Corigliano Calabro (CS), 2000.
– Antonio Miredi, Lorenzo Maria Bottari. Tra cielo e
terra, Ed. Medi Art, Palermo, 2000.
– Salvo Ferito, Lorenzo Maria Bottari. Opere 19802001, Ed. provincia Regionale di Palermo, 2001.
– Myriam Peluso, Lorenzo Maria Bottari. Metafora allo
specchio, Cosenza, 2001.
– Alessandro Quasimodo, Antonio Miredi, Umile
Francesco Peluso, Lorenzo Maria Bottari. Quasimodo quasi
sognato, Editma, Rescaldina (Milano), 2001.
– Carlo Franza, Lorenzo Maria Bottari. Viaggio fra gli
dei, Edizioni Campo, Alcamo (Tp), 2003.
– Myriam Peluso, Nelson Herrera Ysla e Gregorio
Viglialoro, Lorenzo Maria Bottari. Tra i caraibi e il
Mediterraneo, Edizioni Le Muse, Cosenza, 2005.
– Alessandro Quasimodo, Antonio Miredi, Umile
Francesco Peluso, Lorenzo Maria Bottari. Quasimodo quasi
sognato, (edizione rivisitata), Edizioni Campo, Alcamo
(TP), 2006.
– Alda Merini, Francesco Gallo, Lorenzo Maria Bottari.
Come un gioco. Come una vita, Edizioni Galleria d’Arte
l’Acquario, Giulianova, Teramo, 2007.
– Alda Merini, Antonio Miredi, Lorenzo Maria Bottari.
Quarant’anni vissuti con arte, Edizioni comune di Pioltello,
Milano, 2008.
Elvira D’Angelo e una nota inedita di Alda Merini.
Lorenzo Maria Bottari L-’errare inquieto dei miti,1968-2010
Antonio Ludovico e Antonio Miredi, Rodolfo ValentinoMito Moderno, 1995-2010 Schena editore, Fasano, Brindisi
Mostre personali
1973 Galleria Arcangeli, Cusano Milanino (Milano)
1974 Circolo della Stampa, Palermo Galleria Novart,
Milano
1975 Circolo della Stampa, Palermo
1978 Palazzina Cinese (Museo Etnografico Pitrè),
Palermo Sala Esposizioni Montedison, Milano
1979 Galleria Arcangeli, Cusano Milanino (Milano)
Palazzo Comunale, Palazzolo Acreide (Siracusa)
Sala Mostre, Assessorato al Turismo Regione Siciliana, Palermo
Palazzo Galletti, Domodossola (Novara)
1980 Chiostro Basilica S. Francesco, Palermo
Palazzo Bonaiuto, Caltagirone (Catania)
Galleria Amici dell’Arte, Monopoli (Bari)
Circolo di Cultura, Palazzolo Acreide (Siracusa)
Azienda Autonoma Acireale, Acireale (Catania)
Galleria Schettini, Milano
Galleria Il Cancello, Cosenza
1981 La Bottega di Hefesto, Palermo
Galleria La Bottega dell’Arte, Trapani
Galleria Il Sottano, Monopoli (Bari)
1982 La Bottega di Hefesto, Palermo
Galleria Beatrice, Novara
Galleria Club Art, Termini Imerese (Palermo)
Galerie Maison du Diable, Sion, SVIZZERA
Migros Multinternational, Sierre, SVIZZERA
Palazzo Corvaja, Taormina (Messina)
Galerie Sport Club, Crans Sur Sierre, SVIZZERA
1983 Foyles Art Gallery, Londra INGHILTERRA
Galerie Max Mäder, Gümligen (Berna) SVIZZERA
Casa d’Italia, Berna, SVIZZERA
Club Gallery, Zurigo, SVIZZERA
Conti Artestudio, Montichiari (Brescia)
1984 Villa Chirlanda Silva, Cinisello Balsamo (Milano)
Galerie Willy, Vilpiano (Bolzano)
Galleria La Perla, Corvara (Bolzano)
Mood Gallery, Milano
Palazzo Galletti, Domodossola (Novara)
1985 Mood Gallery, Milano
Galleria Antares, Selva di Val Gardena (Bolzano)
Palazzo Comunale, Vigo di Fassa (Trento)
A.T.A. Pro Loco, Altamura (Bari)
1986 Galleria Lugano, Lugano, SVIZZERA
Galleria Astrolabio, Messina
Chiesa Montevergine, Noto (Siracusa)
1987 Galleria Il Triangolo, Cosenza
Il Tempietto dell’Arte, Laureto di Fasano (Brindisi)
Cripta del Collegio, Siracusa
Galleria Prisma, Verona
Galleria Banca Popolare, Merano
Foyles Art Gallery, Londra INGHILTERRA
1988 Il Tempietto dell’Arte, Laureto di Fasano (Brindisi)
Zentralsparkasse und Kommerzialbank, Salisburgo,
AUSTRIA
Österreichische Circus - Und Clownmuseum,
Vienna, AUSTRIA
1989 Mistral Gallery, Londra, INGHILTERRA
Italian Institute, Londra, INGHILTERRA
1991 Galerie Max Mäder, Gümligen (Berna) SVIZZERA
Räumen Von Max Krieg, Berna, SVIZZERA
Palazzo Comunale, Miasino (Novara)
Kew Gallery, New York, USA
Palazzo Pezzolla, Fasano (Brindisi)
1992 Galerie Zur Krähe, Basilea, SVIZZERA
Ufficio Cultura dell’Ambasciata d’Italia, Lugano,
SVIZZERA
Sala C. Cattaneo Consolato Generale d’Italia,
Lugano, SVIZZERA
Centro Arte C.L., Milano
Castello Prösels, Fiè (Bolzano)
Multiart, Milano
1993 Galerie Zur Krähe, Basilea, SVIZZERA
Palazzo Comunale, Palazzolo Acreide (Siracusa)
1994 Istituto Italiano di Cultura, Stoccolma, SVEZIA
Istituto Italiano di Cultura, Copenaghen,
DANIMARCA
Biblioteca Comunale, Vimodrone (Milano)
1995 Koreuber Galerie, Berlino, GERMANIA
Pro Loco Conversano, Conversano (Bari)
29
Galleria Centro Arte, Milano
Museo Rodolfo Valentino, Castellaneta (Taranto)
Uff. Cultura dell’Ambasciata d’Italia, Berna,
SVIZZERA
Galerie Zur Krähe, Basilea, SVIZZERA
1996 Banca Agricola Milanese, Milano
4ª Festa del Volontariato della Pubblica Assistenza,
Vimodrone (Milano)
1997 Galerie Outremer, Parigi, FRANCIA
Biblioteca Comunale, Vimodrone (Milano)
Minguslive Multimedia, Bregnano (Como)
1998 Galerie du Peyrou, Neuchatel, SVIZZERA
Brasilian Live, Torino
Galleria P.a.s.L., Torino
Palazzo Pezzolla, Fasano (Brindisi)
1999 Palazzo Comunale, Palazzolo Acreide (Siracusa)
Castello Svevo, Porto Recanati (Macerata)
Ex Istituto S. Rita, Bivona (Agrigento)
Palazzo Municipale, S. Biagio Platani (Agrigento)
Palazzo Municipale, Alessandria della Rocca
(Agrigento)
Fondazione Collodi, Collodi (Pistoia)
Castello Carlo V, Monopoli (Bari)
Palazzo Pino Pascali, Polignano a Mare (Bari)
2000 Palazzo di Città - Chiostro Comunale, S. Giovanni
Rotondo (Foggia)
Centro Culturale “Pier Paolo Pasolini”, (Agrigento)
Castello Aragonese, Corigliano Calabro (Cosenza)
Palazzo delle Fiere Quadrato Campagna, Schiavonea
(Cosenza)
Villa Labonia, Rossano (Cosenza)
Torre Stellata, Rossano (Cosenza)
Ex Chiesa S. Caterina, Palazzo Municipale, Cefalù
(Palermo)
2001 Galleria Elle Arte, Palermo
Art Gallery, Cosenza
Biblioteca Comunale Riccardo Bacchelli, Vimodrone
(Milano)
2002 Galleria d’Arte Al Tarlo, Villa San Giovanni
(Reggio Calabria)
Società Operaia Mutuo Soccorso, Modica (Ragusa)
30
Aula Magna, Università della Calabria, Rende
(Cosenza)
Art Galerie Gobel, Shweinfurt, GERMANIA
Foto Atelier Galerie Gotting, Bad Kissingen,
GERMANIA
Centro Educativo Ignaziano, Palermo
2003 Chiesa degli Artisti (S. Alberto), Trapani
Associazione Artistica Culturale
Sintesi XXI Secolo, Marsala (Trapani)
Aula Magna, Liceo Artistico Statale, Trapani
Libreria Babele Galleria, Milano
Galleria Blanchaert, Milano
Galleria Arteincornice, Torino
2005 Galleria d’Arte Le Muse, Cosenza
Il Tempietto dell’Arte, Laureto di Fasano (Brindisi)
2006 Atelier Damiano Lazzarano,
Corigliano Calabro (Cosenza)
Spazio d’Arte Segrete di Bocca, Milano
Atelier Pasquale Siano, Jean Louis David, Salerno
2007 Sala esposizioni Istituto Beccadelli, San Cipirello,
Palermo
Galleria di Palazzo del Carmine, Caltanisetta
Chiesa San Mattia (ex Noviziato ai Crociferi),
Palermo
Galleria d’Arte L’Acquario, Giulianova (Teramo)
Palazzo comunale, Palazzolo Acreide, Siracusa
Galleria Lo Zodiaco, Licata, Agrigento
Galerie MK & JEF, Bern, SVIZZERA
2008 Galleria D’Arte Arte Nuvò, Catania
Collegio di Sant’Adriano, San Demetrio Corone,
Cosenza
Biblioteca Comunale Alessandro Manzoni, Pioltello,
Milano
2009 Archivio Antonio Molinari, Milano
Galleri Kaleidoscope, Londra, INGHILTERRA
2010 Castello di Lombardia, Enna
Museo Rodolfo Valentino, Palazzo di Santa Chiara,
Castellaneta, Taranto
Istituto Italiano di Cultura, La Valletta, MALTA
2010/11Palazzo del Turismo, Riccione
2011 Galleria Le Muse, Cosenza

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