Da Loreley a Lorelya, ovvero la magia del canto A cura di Martina

Transcrição

Da Loreley a Lorelya, ovvero la magia del canto A cura di Martina
Da Loreley a Lorelya, ovvero la magia del canto
A cura di
Martina Beneduce, Diletta D’Eredità, Flavia Di Battista, Ida Di Lullo, Alex
Franchini, Simone Germini, Melania Luce, Alessandro Piccirillo, Viviana
Scarinci, Elena Titova. Silvia Zagarese.
Laboratorio di traduzione anno acc. 2011-2012, corso di Letteratura Tedesca II
(laurea triennale).
Il gruppo di lavoro costituito da alcuni studenti del corso di laurea triennale in lingue
letterature culture e traduzione della “Sapienza” di Roma ha trasposto in italiano il
celebre Lied di Heinrich Heine (1799-1856), Loreley, in cui la bellissima fanciulla nata
dalla fantasia di un altro scrittore romantico, Clemens Brentano (1778-1842), assume i
connotati di una apparizione fatale e ammaliante che, come le sirene dell’Odissea,
attirano a sé i marinai e li conducono al naufragio sugli scogli.
Il valore centrale del Lied di Heine si dispone intorno alle immagini di luce, alla natura di
abbaglio ‘meraviglioso’ e ammaliante dell’oro dei capelli, e ai suoni prodotti da un canto,
da una melodia, che fa perdere l’orientamento a chi l’ascolta.
Il gioco ironico di Heine è tutto avvolto nella rima Loreley-Melodey (dove il più corrente
lemma “Melodie” viene adattato, per attrazione fonica, al suono del nome proprio
“Loreley”.
Nella traduzione, allo stesso modo, si è scelto di inventare in italiano il nome “Lorelya”
(assonante con i nomi Lia, Rosalia, Maria) in rima, nel testo, con malia, malia, melodia.
Si tratta dell’unica rima ripresa, incatenata, dalla penultima all’ultima strofa, proprio a
segnalare, nell’economica fonica, strofica e metrica, la centralità di canto e nome
ammaliatore.
Si sono tenuti i tre accenti principali (presenti sia nella struttura metrica del Lied sia nella
trasposizione musicale di Silcher) e le rime, imporatnti per convoglaire l’effetto insieme
magico e ironico del Lied di Heine.
1
Heinrich Heine
Heinrich Heine
Loreley (1822)
Lorelya
A
B
A
B
C
D
C
D
Ich weiß nicht, was soll es bedeuten,
Daß ich so traurig bin,
Ein Märchen aus uralten Zeiten,
Das kommt mir nicht aus dem Sinn.
Die Luft ist kühl und es dunkelt,
Und ruhig fließt der Rhein;
Der Gipfel des Berges funkelt,
Im Abendsonnenschein.
A
B
A
B
C
D
D
C
Non posso rendermi conto –
L’umore è così nero,
Antico è questo racconto
Non m’abbandona il pensiero.
Fresco il buio sta per venire,
L’acqua del Reno è tranquilla,
La cima del monte scintilla
Nella luce dell’imbrunire.
E
F
E
F
G
H
G
H
Die schönste Jungfrau sitzet
Dort oben wunderbar,
Ihr gold'nes Geschmeide blitzet,
Sie kämmt ihr goldenes Haar,
Sie kämmt es mit goldenem Kamme,
Und singt ein Lied dabei;
Das hat eine wundersame,
Gewalt'ge Melodei.
E
E
F
F
G
G
H
H
La più bella fanciulla riposa
Lassù meravigliosa,
Sfavillano d'oro i gioielli,
Si pettina i biondi capelli
Passando un pettine d’oro,
Intanto intonando un coro.
Il canto è una melodia
Potente come magia.
I
J
I
J
K
L
K
L
Den Schiffer im kleinen Schiffe,
Ergreift es mit wildem Weh;
Er schaut nicht die Felsenriffe,
Er schaut nur hinauf in die Höh'.
Ich glaube, die Wellen verschlingen
Am Ende Schiffer und Kahn,
Und das hat mit ihrem Singen,
Die Loreley getan.
I
H
I
H
J
I
J
H
L’uomo dentro alla barca
E’ preso dalla malia.
Gli scogli non rimarca,
In alto lo sguardo avvia
Mi paion le onde ingoiare
Infine l’uomo e la barca.
E questo, col suo cantare,
L’ha fatto Lorelya.
2

Documentos relacionados