Insieme 126 - Deputato Fabio Porta

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Insieme 126 - Deputato Fabio Porta
POLITICA u POLÍTICA
PANORAMA
N
¢ di / por Fabio Porta*
el corso della riunione del G8 in Italia è
apparso chiaro ancora
una volta come non sia più possibile fare a meno del coinvolgimento di grandi Paesi come il
Brasile, ma anche India o Cina
per prendere decisioni importanti in relazione al futuro dell’umanità.
Personalmente sono convinto che il G8 abbia fatto il suo
tempo, riducendosi sempre più
ad un “club di vecchi amici” che
vogliono mantenere alcuni privilegi acquisiti in un’epoca dove
gran parte delle sorti dell’economia e della politica internazionale erano concentrate nelle
loro mani.
Oggi il mondo è cambiato
radicalmente, e le trasformazioni continuano a ritmo accelerato.
Non è pensabile e quindi possibile relegare al G8 le decisioni più importanti in materia di
economia, sicurezza, pace e sviluppo mondiale.
Il G20 è già un soggetto più
credibile, grazie alla partecipazione delle nazioni del BRIC
(Brasile, Russia, Cina e India) e
di importanti Paesi come il Messico o il Sudafrica.
Brasile e Italia continueranno ad avere un ruolo centrale in
questo scenario: il Brasile è sempre più un soggetto influente e
determinante nello scacchiere
geo-politico e geo-economico
mondiale, mentre l’Italia, che
vede ridurre forse il suo peso
nell’arena internazionale, può
continuare ad offrire un contributo essenziale grazie alla sua
collocazione geografica ed alla
sua tradizionale capacità di dialogo e di presenza su vari fronti
di conflitto e di guerra.
Gli italiani nel mondo hanno contribuito a rafforzare l’immagine ed il ruolo dell’Italia nel
contesto internazionale e sono
convinto che continueranno a
farlo anche in un momento di
diminuzione del prestigio del nostro Paese a seguito dei numerosi scandali che hanno colpito
e appannato l’immagine del nostro Primo Ministro Silvio Berlusconi.
A questi italiani, ed alla politica estera più in generale, l’Italia dovrebbe però tornare a guardare con occhi più interessati e
– aggiungo io – “intelligenti”;
sì, perchè è intelligente la politica che sa guardare al di là del
proprio naso, individuando nei
mercati internazionali e nella presenza all’estero un valore aggiunto e non una spesa da tagliare.
Si tratta di un discorso che vale
anche per il rafforzamento della
rete consolare, che non è all’altezza di un Paese leader del G8,
e della cooperazione internazionale, che l’Italia sta riducendo
in maniera preoccupante.
Un Paese come l’Italia potrebbe trovare nell’internazionalizzazione delle sue imprese e nel
rilancio del “Made in Italy” una
formidabile leva per riprendere
a crescere; se i nostri governanti avranno l’intelligenza di farlo
con investimenti selettivi e non
con tagli scriteriati potremmo
vincere anche la difficile sfida
postaci dalla crisi economico/finanziaria internazionale.
*Fabio Porta è sociologo e Deputato eletto al Parlamento Italiano - Partito Democratico - Circoscrizione Elettorale all’Estero - America Meridionale (e-mail <[email protected]> site
<http://www.fabioporta.com>). *
PANORAMA - Durante a reunião
do G8 na Itália ficou outra vez claro
que não é mais possível a tomada
de decisões importantes em relação
ao futuro da humanidade sem o envolvimento de grandes países como
o Brasil, Índia e China.
Pessoalmente, estou convencido
que o G8 já teve seu tempo e que
está cada vez mais sendo reduzido
a um “clube de velhos amigos” que
querem manter alguns privilégios conquistados numa época em que grande parte da sorte da economia e da
política internacional estava concentrada em suas mãos. Hoje o mundo
mudou radicalmente e as transformações prosseguem em ritmo acelerado. Não se pode mais pensar e,
portanto, não é mais possível relegar
ao G8 as decisões mais importantes
em termos de economia, segurança,
paz e desenvolvimento mundial.
O G20 já é um sujeito com maior
credibilidade, graças à participação
das nações do BRIC (Brasil, Rússia,
China e Índia) e de importantes países como o México e a África do
Sul.
Brasil e Itália continuarão a ter
um papel central nesse cenário: o
Brasil é cada vez mais um sujeito
influente e determinante no cenário
geo-político e geo-econômico mundial, enquanto a Itália, que talvez veja
reduzido seu peso na arena internacional, pode continuar a oferecer uma
contribuição essencial graças à sua
posição geográfica e à sua tradicional capacidade de diálogo e de presença em várias frentes de conflito
e de guerra.
Os italianos no mundo contribuíram para reforçar a imagem e o papel da Itália no contexto internacional
e estou convencido que continuarão
a fazê-lo mesmo num momento de
RENDI
diminuição do prestígio de nosso País
na esteira dos numerosos escândalos que golpearam
e empanaram a
imagem de nosso
Primeiro Ministro
Silvio Berlusconi.
attività parlamen
A esses italianos e, mais no geral, à política exterior, a Itália deveria tornar a olhar com olhos mais
interessados e - acrescento - mais
“inteligentes”; sim, porque é inteligente a política que sabe olhar além do
próprio nariz, identificando nos mercados internacionais e na presença
no exterior um valor agregado e não
uma despesa que deve ser cortada.
Trata-se de um discurso que serve
também para o reforço da rede consular, que não está à altura de um
País líder do G8 e da cooperação
internacional que a Itália está reduzindo de maneira preocupante.
Um País como a Itália poderia
encontrar na internacionalização de
suas empresas e no relançamento
do “Made in Italy” um formidável instrumento para a retomada do crescimento; se nossos governantes tiverem a inteligência de fazê-lo com
investimentos seletivos e não com
cortes sem critérios poderemos vencer também o difícil desafio que nos
coloca a crise econômico-financeira
internacional.
Fabio
*Fabio Porta é sociólogo e Deputado eleito para o Parlamento Italiano - Partido Democrático - Circunscrição Eleitoral do Exterior América do Sul (e-mail <porta_f@
camera.it> site <http://www.fabioporta.com>). *
AGENDA DEL
aSan Paolo (Brasile), 1 giugno: All’Assemblea Legislativa dello Stato di San
Paolo partecipa alla commemorazione ufficiale della Festa della Repubblica
Italiana ed alla consegna
della “Lupa Romana”;
aBrasilia (Brasile), 2 giugno: Incontri alla Camera
dei Deputati con i membri
del gruppo Italia-Brasile
della Commissione Esteri; in serata partecipa alla
Festa della Repubblica Italiana presso l’Ambasciata
d’Italia;
aOsasco (Brasile), 3 giugno: Incontro con il Sindaco, Emidio de Souza, e
confraternizzazione con
gli anziani organizzata dalla Segreteria di Assistenza Sociale;
aSan Paolo (Brasile), 4 giugno: Evento commemorativo ufficiale organizzato dal Consolato Generale
Julho - Luglio 2009 - INSIEME - 34
CONTO
POLÍTICA u POLITICA
DOCUMENTI
ATTIVITÀ PARLAMENTARE
n Interrogazioni l
Il 9 giugno è
firmatario insieme ad altri
tare del deputato
colleghi eletti
all’estero di una
interrogazione
al Ministro
dell’Interno sui problemi avuti
dai nostri connazionali residenti in Europa per partecipare al
voto del Parlamento europeo; l
Il 23 giugno presenta una interrogazione al Ministro degli Esteri sulla grave situazione del Consolato Generale di Buenos Aires a seguito del comportamento del Console Curcio; l Il 23
giugno presenta insieme ad altri colleghi del PD una interrogazione sulla situazione degli
studenti stranieri residenti in Italia a seguito dell’applicazione
della nuova normativa sulla si-
Foto Ulisses Barbosa
Porta
curezza approvata dal governo
italiano.
n Ordini del Giorno l
Il 17 giugno presenta insieme ai
colleghi del PD eletti all’estero
due Ordini del Giorno sul terremoto in Abruzzo, chiedendo al
governo di estendere ai cittadini
residenti all’estero la concessione dei contributi per la ricostruzione della prima casa.
n Risoluzioni l Il 18
giugno presenta in Commissione Affari Esteri, insieme ai colleghi del PD, una risoluzione
relativa alla grave situazione venutasi a creare in Iran all’indomani delle ultime elezioni presidenziali, chiedendo al governo di impegnarsi maggiormente per chiedere alle autorità
dell’Iran il rispetto dei diritti umani e, attraverso le Nazioni Unite, l’organizzazione di un eventuale riconteggio dei voti.*
a Il deputato Fabio Porta in un evento organizzato presso il Comune
di Osasco-SP.
a O deputado Fabio Porta em evento realizado na Prefeitura de Osasco-SP.
DEPUTATO
d’Italia presso l’Istituto
Italiano di Cultura in occasione della Festa della
Repubblica;
aRio de Janeiro (Brasile),
5 giugno: Festa della Repubblica Italiana (evento
ufficiale presso il Consolato d’Italia e manifestazione popolare presso il
Forte di Copacabana);
aRoma, 22 giugno: Incontro con la Conferenza dei
Rettori brasiliani e italia-
ni presso l’Ambasciata del
Brasile in Italia;
aRoma, 25 giugno: Partecipazione alla trasmissione televisiva di Raitalia
“Italia world” sulla razionalizzazione della rete consolare e la riforma di Comites e Cgie;
aRoma, 26 giugno: Partecipa alla Conferenza organizzata dall’Opera Nomadi sul tema “lavoro e
integrazione”. *
35 - INSIEME - Julho - Luglio 2009
Sintesi intervento dell’On. Fabio Porta nel corso
dell’audizione del Sottosegretario Alfredo Mantica sulla
razionalizzazione della rete consolare italiana all’estero.
La fase tre è iniziata: dopo i pesanti tagli a lingua e assistenza e l’attacco al
sistema di rappresentanza, lo smantellamento della rete consolare rappresenta
l’anticamera della “soluzione finale” per la presenza italiana all’estero, che si
concretizzerà presto grazie alla manovra triennale del governo Berlusconi-Tremonti-Mantica che passerà alla storia come il più cattivo e meno lungimirante
in relazione al rapporto con la nostra grande collettività residente all’estero.
Una politica miope, che per risparmiare poco più di otto milioni di euro,
danneggia quasi mezzo milione di nostri connazionali costringendoli ad essere
assistiti da consolati spesso distanti centinaia di chilometri da quello che verrà chiuso a seguito del piano di razionalizazzione presentato alle Commissioni
Esteri di Camera e Senato dal Sottosegretario Sen. Alfredo Mantica (…).
Non si tratta di una razionalizzazione, ma di un mero (e stupido, e poi spiegherò perchè) esercizio di riduzione di spesa, in linea con i “tagli lineari” con
i quali il Ministro Tremonti sta massacrando il già irrilevante – se comparato
con le altre potenze di quel G8 del quale con tanto orgoglio ed enfasi propagandistica il nostro governo è presidente di turno – bilancio del Ministero degli Affari Esteri.
Siamo la nazione che destina il numero minore di risorse alla politica estera, quella più lontana dagli obiettivi del millennio che prevederebbero un
significativo apporto (intorno allo 0.7 per cento del PIL) alla cooperazione
allo sviluppo.
Tagli indiscriminati e scriteriati, quindi.
Ho detto anche tagli “stupidi”, perchè?
In un momento di crisi economica e di recessione una delle poche vie
d’uscita per le nostre imprese e per il tanto declamato (anche qui ormai solo
a parole) “Sistema Italia” sta nell’apertura ai nuovi mercati, nell’internazionalizzazione
delle nostre imprese; tutto ciò presupporrebbe un potenziamento della rete diplomatico-consolare all’estero non il suo contrario (…).
Gli italiani che vivono in America Latina, secondo quanto annunciato dal
Sottosegretario Mantica e dal suo piano di razionalizzazione, dovrebbero dormire “sonni tranquilli” e apprezzare tale piano che in effetti mantiene inalterata l’attuale presenza consolare sul territorio.
Peccato però che il Sottosegretario dimentica che il piano di razionalizzazione consolare presentato dal governo Prodi e confermato nel corso della
sua prima audizione in Commissione Esteri come Sottosegretario agli Esteri con delega per l’America Latina dell’attuale governo On. Enzo Scotti prevedeva per questo continente un rafforzamento proporzionale alla grande
presenza della nostra collettività ma anche ad una precisa strategia di rafforzamento ed espansione degli interessi di natura economica e commerciale delle nostre imprese.
Il Sottosegretario Sen. Mantica ci ha informato che a settembre-ottobre,
nel corso di una nuova audizione, ci informerà relativamente alla seconda fase
della razionalizzazione, che dovrebbe prevedere nuovi investimenti ed una
eventuale espansione della nostra rete consolare.
Mi sia permesso, alla luce del quadro complessivo appena esposto, un motivato pessimismo.
Questa presunta razionalizzazione della rete consolare non è accompagnata da una seria lotta agli sprechi (è vero, ad esempio, che ogni anno si spendono sei milioni di euro per i traslochi dei diplomatici, come riportato recentemente da un’agenzia di stampa?), e nemmeno da una seria analisi delle “entrate”, ossia dei contributi e delle imposte che permetterebbero oggi a tanti
consolati praticamente di autofinanziarsi (e qui chiedo al Sottosegretario: perchè non fornire anche una tabella su questo tipo di ricavi, che ci darebbero
forse un quadro diverso e sicuramente più completo della situazione?).
Se anche queste domande rimarranno senza risposta sono certo che anche
la “fase due” della razionalizzazione non conterrà nessun intervento di rafforzamento della rete consolare in Sudamerica, che già oggi vive al limite delle sue
possibilità e sicuramente molto al di sotto del livello necessario per assicurare
al nostro Paese un efficiente supporto diplomatico e di servizi a favore della nostra comunità ivi residente e di una seria strategia di penetrazione commerciale.
Nel frattempo segnalo al governo che in Sudamerica le agenzie consolari
onorarie sono state private delle loro già scarse attribuzioni, non potendo costituire così un supporto valido alle nostre collettività in territori vastissimi come
quelli dei Paesi sudamericani, e che gli stessi istituti di patronati, che possono contare su una rete capillare distribuita su tutto il territorio, sono da anni
in attesa di uno specifico accordo con il Ministero degli Esteri che dia attuazione a quanto già previsto dall’art. 11 della legge 152 del 2001 in materia di
attività di supporto alle attività diplomatiche e consolari (…). *

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