Reportagem: Jornal Il Titano

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Reportagem: Jornal Il Titano
22 anos
100° Anniversario
del Santos Futebol Clube
Informativo bimestrale del Consolato Generale di San Marino per la comunità di lingua italiana in America Latina - 22 Anni - Numero 2 - 2012
I Nuovi Capitani Reggenti
Le LL.EE.Maurizio Rattini e Italo Righi
Un saluto
ed un augurio
Accordo monetario:
allineamento alle normative Ue
per il settore bancario
Il Titano non sarà più legato alla zecca italiana per la coniazione di monete
Il Titano sigla l’Accordo monetario con
l’Unione Europea e senza la “spalla” italiana. è stato firmato ieri mattina, a Bruxelles, da Antonella Mularoni, segretario di
Stato per gli Affari Esteri della Repubblica, e da Olli Rehn, vice presidente della
Commissione europea, l’accordo che sostituisce la convenzione monetaria sottoscritta il 29 novembre del 2000 fra il Titano e
la Repubblica Italiana, a ciò delegata
dall’Unione Europea. Dopo 12 anni invece, la firma avviene direttamente a Bruxelles.
In sostanza, il nuovo testo recepisce la normativa comunitaria nel settore della protezione dell’euro
contro la contraffazione e in materia di prevenzione del riciclaggio di denaro.
Come spiega una nota congiunta delle segreterie di Stato per gli Affari esteri e per le Finanze, la nuova
convenzione allinea la legislazione del settore bancario e finanziario a quella degli Stati dell’eurozona.
“Per l’attuazione di tale normativa - spiegano da Palazzo Begni - San Marino potrà avvalersi
dell’assistenza tecnica dei competenti servizi comunitari”. A questo scopo, l’intesa prevede la creazione di un comitato misto, composto da rappresentanti di San Marino, Italia, Commissione europea e
Banca centrale europea, “con il compito di favorire l’attuazione dello stesso e di discutere eventuali
modifiche all’elenco delle disposizioni comunitarie che San Marino sarà tenuto ad applicare”.
Attualmente il Titano conia monete per un ammontare di due milioni e 300mila euro. Grazie al nuovo
accordo si passerà a due milioni e 600mila euro per il primo anno, per poi rivalutare la somma annualmente. Infine, decade infine l’obbligo di servirsi esclusivamente della zecca italiana per la coniazione.
Il segretario di Stato Mularoni e il collega per le Finanze, Pasquale Valentini, entrambi in missione a
Bruxelles, sottolineano come l’intesa sottoscritta ieri ponga San Marino “in uno stato di relazione più
diretta con l’Unione Europea” e favorisca una sempre maggiore integrazione di San Marino nel sistema economico e finanziario europeo.
Agli Ecc. mi Capitani Reggenti
Maurizio Rattini e Italo Righi,
un augurio di grandi successi
ed un saluto deferente dai sanmarinesi e dallo staff Diplomatico e Consolare in Brasile,
dall’Amb. designato, S. Ecc. dr.
Filippo Francini, dal Console
Generale, Giuseppe Lantermo
di Montelupo, dal Cancelliere
Mario Antonio Turnaturi, dal
ns. Addetto Stampa, giornalista Venceslao Soligo, Presidente Stampa Italiana in Brasile.
L’Ambasciatore non residente
ed il Consolato, sono impegnati a fondo nello sviluppare le
relazioni Politiche, Commerciali
e Culturali tra San Marino e Brasile, con convegni economici,
come quello tenuto a San Marino, iniziative politiche, come
il Messaggio del Segretario agli
Esteri Antonella Mularoni al
Ministro degli Esteri del Brasile, in occasione del centenario
del Barone del Rio Branco, Patrono della Diplomazia Brasiliana, L’iniziativa dell’Amb. Francini per un accordo per evitare
le bi. tributazioni, l’emissione di
francobolli, come quello per il
Santos (dove è nato come grande calciatore, Pelè), una continua propaganda turistica a favore di San marino, presso i
Tour Operator brasiliani. Fino
alla fine dell’anno, San marino
ricopre con orgoglio la carica
di Presidente della Società Consolare di San Paolo, forte di 91
Paesi...la maggiore del mondo,
dopo New York, a riprova del
nostro prestigio in Brasile.
Ai Capitani Reggenti, che assumono la guida dello Stato in
momenti tanto difficili internazionalmente, offriamo la nostra
modesta e locale, ma forte ed
appassionata collaborazione!
G. Lantermo di Montelupo
Console Generale.
Pagina 11
Comunicado
Arzilli: “Presto la firma
con Aspi, l’associazione italiana dei parchi
scientifici e tecnologici”
Entro aprile San Marino firmerà un accordo con l’Aspi, associazione che riunisce 30 parchi scientifici tecnologici italiani, sui 38 presenti lungo loStivale. Lo annuncia il segretario di Stato per l’Industria e il Commercio,
Marco Arzilli, nel corso dell’incontro settimanale dell’esecutivo con la stampa. Ciò “è in linea con quanto deciso
con il governo italiano”, spiega Arzilli.
Ovvero la decisione che “un ente superpartes ci accompagni nella realizzazione del progetto del parco scientifico tecnologico”, che si svilupperà tra il territorio sammarinese e la Valmarecchia.
“La firma con l’Aspi - puntualizza - sarà il primo passo per costruire il contenuto del Parco”.
Il segretario Arzilli anticipa l’accordo commentando con favore l’esito dell’incontro di lunedì scorso tra il
segretario di Stato per la Cultura, Romeo Morri, e il ministro italiano per l’Istruzione, Francesco Profumo, da cui
è emerso che “il potenziamento dell’università e il Parco scientifico tecnologico sono due progetti condivisi dall’Italia”.
San Marino Oggi
Tre nuovi
ambasciatori
Si è svolta in febbraio, a Palazzo Pubblico, la cerimonia di presentazione ai Capitani Reggenti, Gabriele Gatti e Matteo Fiorini, dei
nuovi Ambasciatori accreditati presso la Repubblica di San Marino. Hanno presentato le loro lettere credenziali alla Reggenza Thòrir
Ibsen, ambasciatore d’Islanda; Abdulaziz Bin Nasser Alshamsi,
ambasciatore degli Emirati Arabi Uniti e Naor Gilon, ambasciatore
d’Israele.
Repubblica di San Marino
Segreteria di Stato per gli Affari Esteri
Signor Ministro,
nell’occasione dei primo Centenário della scomparsa del Barone
del Rio Branco, Patrono della Diplomazia brasiliana, mi consenta di
associarmi, quale capo della Diplomazia di un Paese amico del
Brasile, al ricordo di questo personaggio di grandissimo prestigio
che ha operato da uomo di Stato sempre rispettando i diritti dei
popoli ed i principi della giustizia.
I rapporti di amicizia fra i nostri Paesi sono molto antichi e la visita
a San Marino dei primo diplomático brasiliano, Ambasciatore Visconte Borger de Pedra Branca, risale ai 30 maggio 1830.
Da allora molte relazioni sono intercorse tra noi, molti Sammarinesi
sono stati accolti, nei periodi di emigrazione, nel Suo ospitale Paese e, in tempi più recenti, si è intensificata la nostra collaborazione
nel contesto internazionale.
Auspicando che la reciproca conoscenza delle nostre realtà statiiali possa essere ulteriormente incrementata e in attesa di avere
l’occasione di incontrarLa, La prego di credere, Signor Ministro, ai
sentimenti della mia profonda stima.
Il Secretario di Stato
(Antonella Mularoni)
S.E.
Antônio Patriota
Ministro per gli Affari Esteri dei Brasile
BRASÍLIA
Il Crocifisso ritrovato
Segue pagina 2
Dalla cassetta di sicurezza in banca
spunta il crocifisso di Michelangelo
Un fondo di spesa e
una segretaria
per l’ambasciata a
Washington
Il Titano punta a intensificare i rapporti con gli Stati uniti, e lo fa
potenziano l’ambasciata sammarinese a Washington, nata da poco
più di un anno. Con la delibera numero 2 del 14 febbraio scorso il
governo, vista la richiesta dell’ambasciatore Paolo Rondelli, autorizza “l’istituzione del fondo a rendere conto in favore
dell’Ambasciata della Repubblica di San Marino presso gli Stati
Uniti D’America a Washington, per un importo di 15.000 euro”.
Il fondo, si legge sulla convenzione stipulata tra il congresso di
Stato e l’ambasciatore, “deve essere depositato in un conto corrente con interessi vincolati in favore dello Stato, che sarà soggetto a controllo a chiusura dei conti al 31 dicembre di ogni anno.
Ogni titolo di spesa deve essere munito del visto dell’ambasciatore.
Un dettagliato rendiconto, documentato con gli originali delle pezze giustificative delle spese sostenute per esigenze di servizio,
dovrà essere trasmesso alla fine di ogni mese, a cura
dell’ambasciatore, alla segreteria di Stato per gli Affari Esteri, onde
consentire il reintegro del fondo”. L’ambasciatore potrà “autorizzare direttamente singole spese per l’ordinaria amministrazione
entro il limite di un plafond mensile di 309,87 euro”.
Le spese eccedenti dovranno invece essere concordate con la
segreteria di Stato.
A cura dell’ambasciatore, infine, “dovrà essere tenuto costantemente aggiornato un inventario dei beni e degli oggetti di proprietà dello Stato, posti presso la sede dell’ambasciata che dovranno
essere regolarmente presi in carico dall’Ufficio gestione patrimoniale dello Stato per il tramite della segreteria di Stato per gli Affari
Esteri”.
Ma la neonata ambasciata di Washington ha bisogno anche di
qualcuno che la segua costantemente. Perciò il congresso di Stato, sempre su sollecitazione dell’ambasciatore Rondelli, con la delibera numero 1 dello stesso giorno autorizza la stipula del contratto con la dottoressa Giovanna Casagrande “a partire dal 1° marzo
2012, in qualità di segretaria presso l’ambasciata della Repubblica
di San Marino presso gli Stati Uniti d’America a Washington”.
Il contratto “prevede una spesa complessiva, determinata annualmente, a scopo cautelativo e prudenziale, di 43.000 dollari, pari a
circa 33.000 euro, comprensiva dei relativi oneri fiscali e sociali
previsti dalle leggi statunitensi”.
Per il 2012, la delibera autorizza la spesa di 35.833,30 dollari, pari a
circa 27.500 euro”.
Sempre in tema di diplomazia, la delibera numero 7 del 14 febbraio
conferisce a Francesco Polidori la nomina di ambasciatore non
residente dei San Marino in India. Polidori era prima console a
disposizione.
Infine nella delibera numero 4 si scopre che le Isole Salomone
(nell’oceano Pacifico) hanno inoltrato a San Marino, attraverso le
rispettive missioni permanenti presso le Nazioni unite, la richiesta
di stabilire relazioni diplomatiche. Nella delibera il governo autorizza quindi “l’avvio dell’iter necessario per procedere alla definizione di un accordo per lo stabilimento delle relazioni diplomatiche
tra i due Paesi”.
Una scoperta che se sarà poi autenticata segnerà un passaggio fondamentale nella storia dell’arte
rinascimentale italiana.
Ieri infatti è stata aperta la cassetta di sicurezza dell’Eurocommercial
Bank dove stando alle dichiarazioni dell’ultimo proprietario era contenuto il crocifisso ligneo
appartenente a Michelangelo Buonarroti.
E così è stato in quanto davanti al magistrato, ai responsabili della banca, alla polizia giudiziaria
e al legale che ha ricevuto la procura dall’intestatario della cassetta di sicurezza, è apparso il
crocifisso perfettamente conservato nella sua teca con i panni che lo avvolgevano.
Un’opera che a detta di presenti ha laciato tutti affascinati per la sua bellezza e precisione di
particolari. Ma torniamo ai fatti.
Il crocifisso era conservato in una cassetta di sicurezza della filiale di Domagnano
dell’Eurocommercial Bank. Il mandato era stato aperto regolarmente nel 2008.
Il conto è intestato a Giorgio Balestrieri che, da New York dove vive, ha dato la procura all’avvocato
Francesco Ciabattoni di Ascoli per aprire la cassetta di sicurezza e riportare il capolavoro alla luce.
Balestrieri è una figura già consciuta a San Marino. Ex ufficiale della Marina Militare, era amico del defunto Conte Giacomo Maria Ugolini,
(ex ambasciatore di San Marino in Egitto). Il Corcifisso era proprio dell’ex Conte, che sarebber riuscito ad avere l’opera (preziosissima e
controversa) nel 1979, dal Patriarca Greco- Melchita-Cattolico di Beirut che gliela affidò per farla restaurare in Italia. Ed infatti carte e
lettere annotano che il Crocefisso venne consegnato all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze il 5 novembre del 1979 e restituito a Ugolini
il 6 febbraio del 1980.
A ricostruire ieri la vicenda e darne per primo notizia è stato il Quotidiano Nazionale.
Ieri, nella cassetta di sicurezza della banca sammarinese è stato inoltre ritrovato anche il testamento di Ugolini, assieme ad altri oggetti
e opere.
A questo punto però sembra che il Conte non restituisca l’opera, ma la conservi per farla studiare da esperti del settore (secondo lgi
storici, l’oepra fu scolpita da Michelangelo quanto aveva vent’anni).
Il capolavoro poi scompare con la morte di Ugolini (nel 2006) e attorno ad esso si dipana una vicenda che tocca anche le alte sfere
vaticane per incentrarsi poi su San Marino intorno al ricordo dell’Ambasciatore d’Egitto. Angelo Boccardelli, suo braccio destro ed
erede nella continuazione delle attività della Fondazione con sede a Domagnano, dopo la morte di Ugolini avvia una serie di attività per
approfondire la conoscenza intorno ad un Crocefisso che alcuni attribuiscono a Michelangelo.
Ma Boccardelli viene poi arrestato per mandato della stessa Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabri e la Fondazione viene
chiusa perchè a Monte Porzio Catone l’albergo della sede romana della Fondazione si era rivelata essere di proprietà di Cosimo Di
Virgilio, coinvolto negli affari della ‘ndrangheta di Gioia Tauro, associato alla ‘ndrina dei Molè’.
A questo punto entrerebbe in scena Balestrieri che per salvare il capolavoro ligneo lo deposita nella cassetta di sicurezza all’interno del
caveau Politica di OGGI Dalla cassetta di sicurezza in banca spunta il crocifisso di Michelangelo L’opera è ora sotto sequestro e verrà
accertato se sia arrivata in Repubblica in modo lecito o meno: già partita rogatoria verso l’Italia della banca.
Tutti cercano il Crocefisso in America, ma invece si trova in Repubblica.
E arriviamo ai giorni nostri quando Balestrieri delega l’avvocato Ciabattoni per andare a recuperare l’opera.
L’avvocato si mette in contatto con la banca comunicando anche cosa contiene la cassetta di sicurezza.
Di qui l’avvertimento alle autorità e la decisione del tribunale di San Marino, da parte del commissario della legge Rita Vannucci di vederci
chiaro.E così, ieri mattina, davanti all’avvocato è stata aperta la cassetta, esaminato il contenuto e poi, una volta constata la presenza del
corecifisso, lo stesso è stato posto sotto sequestro e portato “in un posto sicuro” ribadiscono le autorità sammarinesi.
Il primo passaggio sarà quello di appurare se il contenuto è arrivato a San Marino in modo lecito oppure no. Per questo motivo è stata
anche inviata una rogatoria da parte di San Marino alla direzione nazionale antimafia proprio perché i proprietari erano stati investiti
dall’indagine della Dda di Reggio Calabria. una volta stabilita l’origine dlel’opera si potrà eventualmente procedere da parte di San
Marino o del legittimo proprietario all’autenticazione. In questo caso oltre all’intrigo si sarebbe di fronte anche ad un giallo, in quanto si
tratterebbe di un crocifisso “gemello” a quello acquistato dall’ex ministro Bondi per 3 milioni e 200 mila euro.
Titano di nuovo sotto esame
dagli esperti internazionali
È in corso la visita della commissione europea contro razzismo e intolleranza
Da una valutazione all’altra. è infatti in corso
in Repubblica, una nuova visita degli esperti
internazionali.
Conclusa venerdì quella del Fondo Monetario, da ieri sul Titano ci sono gli ispettori della
Commissione Europea Contro il Razzismo e
l’Intolleranza (Ecri) e vi resteranno fino a giovedì prossimo. Si tratta di Organismo del Consiglio d’Europa che visita i Paesi membri periodicamente per valutare eventuali problematiche relative ai fenomeni del razzismo e
dell’intolleranza, della xenofobia e
dell’antisemitismo, nella prospettiva della tutela dei diritti umani. “Oggetto della missione spiegano dalla segreteria di Stato agli Esteri sono incontri con le istituzioni, con gli uffici pubblici e con organizzazioni non governative, nonché l’esame della normativa e la
funzionalità di eventuali organismi preposti al rispetto dei diritti
umani fondamentali”. La delegazione di Strasburgo è composta
da: Winnie Sorgdrager (Paesi Bassi), Gerald Schöpfer (Austria) e
Stefano Valenti del segretariato Ecri. Dopo la visita sarà redatto
un rapporto con gli eventuali suggerimenti e raccomandazioni da
attuarsi negli anni a venire.
L’ultima visita di una delegazione Ecri risale all’ottobre 2007. Il
rapporto, datato aprile 2008, metteva in evidenza alcuni aspetti
critici ma anche passi in avanti. Qui di seguito ne elenchiamo
alcune.
Innanzitutto si evidenziavano alcuni progressi rispetto alla visita
precedente (effettuta nel 2003). In particolare si evidenziava che
“le disposizioni relative all’acquisizione della cittadinanza per filiazione sono state emendate, in modo da consentire ai figli di tutti
i cittadini di San Marino, di entrambi i sessi, di acquisire la cittadinanza sammarinese alla nascita”. Aspetto che era in corso e che
invece ha subito un arresto, quello relativo alla stabilizzazione dei
frontalieri, mentre venivano valutata positivamente l’adozione di
“numerose iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle
questioni del razzismo e della discriminazione razziale, in particolare nel quadro della campagna del Consiglio d’Europa ‘Tutti di-
versi, Tutti uguali’” e anche le offerte di “maggiori opportunità agli insegnanti” di “acquisire
ulteriori competenze nel campo dell’educazione
interculturale, consentendo in tal modo agli alunni di ampliare le loro conoscenze in materia di
diritti umani”.
Tra le raccomandazioni rimaste inascoltate la
necessità di “migliorare la comprensione delle
nozioni di razzismo e di discriminazione razziale
e sensibilizzare il vasto pubblico sulle incidenze
di tali fenomeni sulla vita della società”. Nel’
rapporto 2008 si evidenzia che “le autorità sammarinesi non hanno ancora preso completamente in considerazione le esigenze specifiche di
certe fasce della popolazione di San Marino,
quali le immigrate provenienti dall’Europa centrale ed orientale
che lavorano in qualità di colf e badanti e i cittadini di San Marino
giunti dall’Argentina. Di conseguenza, i membri di questi gruppi si
trovano spesso in una situazione di svantaggio rispetto al resto
della popolazione, il che li può rendere vulnerabili alla discriminazione”. Infine, aspetto rilevato, il fatto che “la normativa sulla
naturalizzazione non è ancora stata modificata dopo il secondo
rapporto dell’Ecri e resta estremamente restrittiva”. Ora, però,
San Marino ha approntato una nuova legge al riguardo. Infine,
tra le raccomandazioni, quella di “firmare e ratificare la Convenzionesulla partecipazione degli stranieri alla vita pubblica a livello locale”.
Continua....
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2
AMERICAN
DELEGATION OF
SAVOY ORDERS
Ballo di Savoia
Ballo di Savoia Reception
DELEGATION EVENTS DURING BALLO DI SAVOIA
WEEKEND
Investiture, Mass and Presentation of Diplomas
At the Cathedral of Saint Patrick, New York City
December 10, 2011
The morning of Saturday, December 10, 2011, the representative
of His Royal Highness Prince Victor Emmanuel of Savoy, Cav. Gr.
Cr. Dott. Sergio Pellecchi, together with the Delegate Cav. Gr. Cr.
Avv. Carl J Morelli of the American Delegation of Savoy Orders
presided over the installation and promotion ceremony of knights
and dames at the main altar of the Cathedral of Saint Patrick in
recognition of individuals in public service, medicine, the arts,
music, politics, business and philanthropy. He presented honors
to 17 knights and dames during the Investiture Mass in the famed
Cathedral, in a memorable ceremony continuing a thousand year
tradition of humanitarian service and philanthropy to aid the poor
and sick.
Comm. Very Reverend John P. McGuire OP, Chaplain of the American Delegation, was the principal celebrant with Uff. Reverend
Monsignor Robert T. Ritchie, Rector of the Cathedral of Saint Patrick, Uff. Rev. Michael Lankford-Stokes, Uff. Rev. Richard Mullins,
who delivered the homily, Cav. Very Rev. Canon Matthew R. Mauriello and Reverend Robert McClory concelebrating. Uff. Dott.
Thomas B. Rich assisted as Deacon at the Mass.
traditions and pageantry reminiscent of 19th century European court balls. Following a glittering reception in the main ballroom,
dignitaries and guests, with gentlemen resplendent in tail coats and wearing colorful chivalric and military decorations and ladies in
flowing ball gowns, descended the long marble staircases to strains of historic Savoy royal anthems and marches popular when Italy was
a monarchy under the House of Savoy.
Thanks to the efforts of Joseph Sciame, the Ballo Chairman, together with Vice-Chairs Comm. Mark Pigott and Cindy Pigott, Dama Vivian
Cardia, Cav. Dott. Timothy De Zastro, Cav. and Mrs. Thomas Pecora, Uff. and Mrs. Anthony Viscogliosi, Uff. and Mrs. George White, the
stellar event was a sell out. Included among the Ballo Committee were: Cav. Avv. Louis Benza, Comm. and Mrs. Richard Cosnotti, Uff. Avv.
and Mrs. Roy De Barbieri, Dama di Comm. Gaetana Enders, Dama di Comm. Cristina Grassi, Baroness Flavia Frati-Spagnola, Cav. and Mrs.
Louis M. Micolucci, Dama di Comm. Larissa Van Duser and Dama di Comm. Mira Zivkovich. The Junior Committee was headed by Cav.
Avv. Nicola Tegoni and Mrs. Irene Grassi Osborne. Ballo Chairman Comm. Joseph Sciame’s welcoming remarks were followed by those
of Savoy Foundation President Comm. Marco Grassi, Savoy Foundation Chairman Cav. Gr. Cr. Avv. Carl J. Morelli, Coordinator of the
Americas Cav. Gr. Cr. Dott. Sergio Pellecchi, His Excellency Archbishop Francis Chullikatt, Apostolic Nuncio and Permanent Observer of
the Holy See to the United Nations, delivered the Invocation and Delegation Chaplain Comm. Very Rev. John P. McGuire OP gave the
Benediction. Guests danced to the music of the Mitch Kahn Orchestra.
The gala also recognized Cindy and Mark Pigott, who established the Savoy Orders Pigott Scholarship Endowment in 2010 for students
pursuing careers in the humanities and international Studies. The first scholarship recipient in international studies, Mr. Helyett Harris,
was a guest of the Savoy Foundation at the Ballo.
3
National
Council Meeting,
New York City
H.E. Archbishop Timothy M. Dolan of New
York Receives the Knight Grand Cross of the
Order of Saints Maurice and Lazarus from
Grand Master, HRH Prince Victor
Emmanuel of Savoy December 11, 2011
On Sunday morning, December 11, His Excellency Archbishop Timothy M. Dolan, Archbishop of New York, received the Knight
Grand Cross of the Order of Saints Maurice and Lazarus from the representative of H.R.H. Prince Victor Emmanuel of Savoy, Knight
Grand Cross Dr. Sergio Pellecchi. The leadership of the American Delegation of Savoy Orders participated in the presentation
ceremony which was held at the archbishop’s residence.
The semi-annual National Council meeting of the American Delegation, held at The University Club, was also attended by Savoy
Foundation Board Members and special guest, Cav.
di Gr. Cr. Dott. Sergio Pellecchi, Coordinator of the Savoy Orders in
the Americas and representing HRH Prince Victor Emmanuel of
Savoy. The meeting was chaired by the Delegate Cav. di Gr. Cr.
Avv. Carl J. Morelli, assisted by Vice Delegates Comm. Avv. L’On.
Pasquale Menna and Comm. Joseph Sciame. Cav. John Gelati was
acting Secretary for the meeting.
HE Archbishop Timothy M. Dolan of New York (left) receiving the Knight
Grand Cross of the Order of Saints Maurice and Lazarus from Knight
Grand Cross Dr. Sergio Pellecchi, December 11, 2011
The members of the National Council reviewed reports from the
Regional Representatives and the Delegate presented an overview of the charitable works sponsored by members and friends of
the American Delegation. Dr. Pellecchi praised and expressed his
gratitude for the American Delegation’s work in expanding membership of the Savoy Orders in the United States and Canada, as
well as helping to further the charitable and educational purposes
of the Orders.
Presidence UE: de la
Pologne au Royaume
du Danemark
La présidence polonaise du Conseil de l’Union Européenne peut
se résumer en 100 actes législatifs menés à terme, dont l’accord de
principe en matière de brevet unique, la fin des travaux sur
l’adhésion de la Croatie à l’Union européenne, la décision de protection européenne et le début des travaux sur la législation concernant le commerce électronique, “le bouton bleu”. Parmi les succès de la présidence semestrielle qui s’achève il faut également
mentionner l’adoption des règles de la politique énergétique extérieure pour l’UE, la création du pacte européen contre les drogues
de synthèse; la prolongation de deux ans du programme d’aide
alimentaire aux plus démunis, l’adoption de la directive sur
l’étiquetage des denrées alimentaires. La présidence polonaise a
également ouvert des discussions en vue de l’adhésion du Monténégro et a clôturé 6 des 7 chapitres de négociation avec l’Islande.
“Nos félicitations!
C’est un travail bien fait. Vous avez fait un travail impressionnant
dans une période très difficile pour l’Europe”, a déclaré le Ministre
danois Nicolai Wammen, en se référant au semestre de la présidence polonaise du Conseil.
En décrivant les priorités de sa présidence, le Ministre a présenté
la “devise” du programme du Royaume du Danemark: “Une Europe responsable, verte, dynamique et sûre”.
de Vue em France
(l to r) Delegate Carl J. Morelli, Archbishop Timothy M. Dolan, Dr.
Sergio Pellecchi, Vice Delegate Pasquale Menna and Vice Delegate Joseph Sciame at the investiture of Archbishop Dolan into the Order of Saints
Maurice and Lazarus, December 11, 2011
Santa Barbara in
Afghanistan
Il personale della Marina Militare schierato in Afghanistan ha
festeggiato S. Barbara, la patrona della Forza Armata. Nelle
Forward Operating Base (FOB) Lavaredo e Ice nonché nel
Combat Outpost (COP) Snow, i Marinai del Reggimento San
Marco hanno continuato le proprie attività come sempre. Sveglia, colazione e via in pattuglia. Vivere una festa come questa
in Afghanistan, anziché come di consueto insieme al resto
della comunità marinara, ha un significato speciale. Per gli
anziani non è la prima volta, dopo l’Iraq, la provincia serba del
Kosovo, l’Albania, anche in Afghanistan c’è una Bandiera
della “Marina” che garrisce. Per scardinare un po’ la normalità
di tutti i giorni, oltre la consueta S. Messa domenicale, sono
state riprese le tradizioni che caratterizzano questo giorno di
festa. Il più giovane dei marinai, indossando i gradi da ufficiale ha presentato la forza al Comandante della Task Force South
East, Capitano di Vascello Giuseppe Panebianco. Durante
l’assemblea sono stati letti i messaggi augurali del Capo di
Stato Maggiore, Amm. Sq. Bruno Branciforte. Il Comandante
Panebianco ha esteso gli auguri anche al personale del Genio
e Guastatore.
Al Comandante poi è stata portata una “rosa rossa ed i guanti
bianchi”, come è tradizione per tutti i Direttori del tiro e Cannonieri di bordo. Non sono mancati momenti simpatici dove,
rispettando sempre le tradizioni marinare, si sono invertiti i
ruoli e le scale gerarchiche.
de Tricolore Agenzia Stampa
Indagine sulla lettura
Leggono in media 9 libri in un anno, tre volte in più della media.
Sono i non vedenti e gli ipovedenti come emergono da un’indagine condotta per conto dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e dell’Associazione Italiana Editori (AIE), in collaborazione
con la CNUDD (Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità).
La ricerca, realizzata dall’Università Bicocca di Milano e presentata a Più libri più liberi, la Fiera nazionale della piccola e media editoria in programma a Roma fino a questa sera, presso il Palazzo dei
Congressi dell’Eur, è stata condotta su un campione di 1.505 persone, la più estesa mai condotta tra i Paesi Europei. Ed è stata svolta nell’ambito del progetto LIA (Libri Italiani Accessibili), che punta
a rendere disponibili ad inizio 2013 tremila titoli di narrativa e saggistica, di cui 2mila di autori italiani, 500 di autori stranieri e 500 da realizzarsi ad hoc su richiesta dei potenziali utenti.
Il progetto, tra i più avanzati a livello internazionale, è finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, all’interno del “Fondo in favore dell’editoria per ipovedenti e non vedenti”.
Secondo i risultati della ricerca, il 59,1% di non vedenti ed ipovedenti ha letto almeno un libro nei 12 mesi precedenti (contro il 46,8% della media della popolazione italiana). E sono anche lettori più
assidui rispetto alla media (il 31,3% legge libri tutti i giorni!), soprattutto dei diversi generi di narrativa, non disdegnando la saggistica di cultura e professionale.
Oggi scelgono ciò che è disponibile nel 46,7% dei casi. E ciò che è disponibile è ancora poco e si ottiene spesso con tempi lunghi anche un mese, causa la conversione dei titoli in formati accessibili.
Scelgono formati digitali nel 30% dei casi: i formati digitali (txt, doc e pdf) sono sempre più spesso i preferiti, rispetto a Braille e testo a caratteri ingranditi, in particolare dalla fasce dei più giovnai (1834nni ma anche 35-50nni).
E dove li comprano? Da librerie, anche online, tramite prestiti e scaricandoli (gratuitamente) da internet: per procurarsi libri accessibili prediligono librerie (nel 41,7% dei casi), anche online (20,5%),
prestiti da biblioteche specializzate (30,7%) o se li scaricano da internet o se li scambiano tra amici.
“LIA costituisce un progetto strategico se si pensa che in Italia vivono circa 362mila non vedenti e circa un milione di ipovedenti, secondo i dati Istat. Questa iniziativa, che si colloca all’avanguardia
anche nel panorama internazionale e che vede la collaborazione dei principali rappresentanti dei soggetti interessati (editori e organizzazioni che rappresentano i disabili visivi), punta ad offrire ai
ciechi e agli ipovedenti, nel rispetto del diritto d’autore, la possibilità di accedere negli stessi tempi e con grande ampiezza di scelta all’offerta editoriale” ha spiegato Marco Polillo, Presidente
dell’Associazione Italiana Editori, che coordina il progetto.
“Il progetto del libro italiano accessibile (LIA) costituisce una tappa essenziale, dopo 190 anni dalla ideazione del metodo Braille, per l’accesso dei Ciechi e degli Ipovedenti alla lettura, poiché estende
la cultura del libro accessibile dalla ristrettissima cerchia dell’editoria per disabili visivi alla generalità degli editori. Il progetto LIA, infatti, diffonde fra gli editori la consapevolezza di un vasto
pubblico, fin qui ignorato, assetato di lettura (come l’indagine ha dimostrato) e la conoscenza degli strumenti attraverso cui i disabili visivi accedono alla lettura. Mi piace qui ricordare che il metodo,
ideato da Louis Braille, trasformato in informatico, è ancora oggi lo strumento più completo e versatile con cui i disabili visivi possono accedere all’editoria digitale” ha commentato il segretario
generale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, Orlando Paladino.
4
Paolo Pio Perazzo
“Il ferroviere santo”
“Grazie per aver accolto
gli emigrati sammarinesi”
Celebrato a Torino il centenario
del richiamo a Dio del Venerabile
Lettera del segretario Mularoni al ministro degli esteri brasiliano
Nella chiesa di S. Tommaso, in Torino, dove riposano le spoglie
mortali di Paolo Pio Perazzo, è stato ricordato il primo centenario
dalla morte del Venerabile, nato a Nizza Monferrato il 5 luglio 1846
e richiamato a Dio il 22 novembre 1911. Il 19 marzo 1953 la sua
salma è stata traslata a Torino e tumulata nella chiesa francescana
di S. Tommaso Apostolo, che fu il centro dell’eccezionale e feconda attività religiosa e sociale del Servo di Dio. Il Ministro dei Trasporti, nella sua lettera di accettazione a Presidente del Comitato
d’Onore, scive: “La nobilissima figura del Perazzo non necessita di
ulteriori esaltazioni da parte mia: 47 anni di fedele servizio nei vari
gradi delle Ferrovie dello Stato ed opere, opere di bene profuse
ovunque sono esempio mirabile per tutto il mondo cattolico.
L’onore che mi avete fatto in questo momento e che mi ha riempito
il cuore di letizia amo considerarlo non soltanto come reso al Ministro, ma anche e soprattutto come reso all’uomo, ad un uomo
che, con assoluta immodestia osa affermare di vivere e lavorare
non soltanto per gli ideali che possono informare l’opera di un
qualsiasi mortale di rango più o meno elevato, ma che aspira a
qualcosa di ben più alto, cioè alla emulazione di quella professione
di fede da definirsi senz’altro come sublime, e che fu luminosa
guida al grande che ci apprestiamo ad onorare”. Perazzo, Terziario
dell’Ordine Francescano, è il fondatore dell’Arciconfraternita
dell’Adorazione Quotidiana a Gesù Sacramentato nella chiesa di
S. Tommaso. La S. Messa (sopra) è stata presieduta dal Cardinale
Severino Poletto, Arcivescovo emerito di Torino, alla presenza dei
chierici del Seminario Diocesano e dei Movimenti locali torinesi.
Per le FS, erano presenti l’Ing. Acquario, Direttore Compartimentale di Torino di Rete Ferroviaria Italiana, l’Ing. Cantore, Responsabile Direzione Territoriale Produzione, Gestione Operativa Territoriale, oltre ad un nutrito gruppo di Ferrovieri, sia in servizio, con la
divisa d’epoca, che in pensione. Il giorno successivo, si è tenuta
la commemorazione del Venerabile, a cura di Padre Giuseppe Pesce, Vice Postulatore per la Causa di beatificazione. La S. Messa
(sotto) è stata presieduta da Mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo
di Torino, alla presenza dell’Ordine Francescano Secolare. Per le
FS erano presenti il Dr. Gregorio Pascal Laurent, Direttore Regionale Piemonte di Trenitalia, Giuseppe Mola, Capo Deposito Locomotive, ed un folto gruppo di ferrovieri, in divisa anche d’epoca. I
Ferrovieri del Gruppo Aziendale AVIS Donatori di Sangue “Paolo
Pio Perazzo” sono stati sempre presenti con il loro labaro e, in
collaborazione con A.E.C. (Associazione Europea Ferrovieri), hanno costituito un Comitato organizzatore per le cerimonie religiose,
nelle persone dei Donatori Franco Lucia, Paolo Gravina, Giovanni
Pettinato e Salvatore Pirrone, auspicando di sapere un giorno il
Venerabile immolato sugli altari, ed eletto a Protettore di tutti i
Ferrovieri italiani ed europei, invitano gli interessati, che volessero conoscere di più la figura del Venerabile, di contattare i Postulatori della Causa di beatificazione ([email protected], con oggetto “Paolo Pio Perazzo”). L’AVIS Comunale di Torino è stata molto
vicina ai suoi Donatori Ferrovieri in queste commemorazioni di un
grande uomo e fedele lavoratore, ed è stata presente alle cerimonie
con Carlo Mantelli del Gruppo AVIS Fiat, membro della Commissione AVIS Scuola e Coordinatore dei Gruppi aziendali ed organizzati del territorio.
Chi dovesse ricevere un Miracolo, che si attende per la beatificazione del Venerabile, può mettersi in contatto con il Vice Postulatore, scrivendo all’indirizzo sopra riportato.
Un grazie per l’accoglienza di un secolo fa, quando il Brasile ha accolto gli emigranti sammarinesi, ma soprattutto il rinnovo di un’amicizia tra i due paesi con l’auspicio di rapporti
sempre più stretti anche in campo commerciale e culturale.
Il segretario di Stato agli Esteri Antonella Mularoni ha inviato una lettera di saluti all’omologo
del brasile, il Ministro agli EsteriAntonio Patriota, in occasione della sessione solenne della
Assemblea Legislativa dello Stato di San Paolo che si è svolta nei giorni scorsi per la
commemorazione del centenario della morte del Ministro Barone Paranhos do Rio Branco,
Patrono della diplomazia brasiliana. Alla cerimonia, dove erano presenti anche le più alte
cariche di governo e della Città di San Paolo, oltre che autorità militari, civili e religiose, c’era
anche San Marino, rappresentato dal Console Generale e presidente della Società Consolare e Vice Decano del Corpo diplomatico, Giuseppe Lantermo di Montelupo.
Nel messaggio di saluto da parte del segretario Mularoni, è stata ricordata la visita a San Marino dell’Ambasciatore Visconte Pedro
Borges de Pedra Branca, nel lontano maggio del 1830, che diede inizio ai rapporti tra i due Paesi. Il segretario agli Esteri ha poi ricordato
la comune ricerca nelle sedi internazionali, da parte di San Marino e Brasile, di accordi di pace tra le varie nazioni e ringraziato appunto
il Brasile per aver accolto gli emigranti sammarinesi. Il Ministro degli esteri brasiliano, ha ringraziato il Console Generale di San Marino e
nell’assicurare una rapida risposta alla lettera del segretario Mularoni, si è anche intrattenuto in un breve colloquio riservato con il
Console Generale per affrontare alcuni temi che saranno oggetto anche di una proposta operativa sammarinese e che sarà poi portata
avanti dal neo ambasciatore di San Marino in Brasile, Filippo Francini.
Alitalia
Vi proponiamo una selezione dei migliori vini del Trentino Alto Adige e della Basilicata.
Durante il volo, sarete assistiti nella degustazione dal personale responsabile di cabina formato dell’AIS – Associazione Italiana
Sommelier.
AIS è membro della Worldwide Sommelier Association – l’associazione dei sommelier nel mondo che con 40 paesi aderenti, è il più grande
consesso mondiale di sommellerie.
Os Vinhos da Brasilicata
Enotria, terra dos enótrios mas também a terra do vinho, o nome
que os antigos gregos deram ao sul de Itália, com especial referência às colônias iônicas do Metapontino. A história do vinho lucano começou em 1300 a.C. E é uma história que hoje entrelaça cultura, tradição e inovação, expressando toda a potencialidade de um
terroir capaz de dar um dos melhores vinhos do mundo: o Aglianico de Vulture. A Basilicata é uma das regiões mais incontaminadas
e fascinantes do nosso país. É uma terra cheia de luz e de encanto
áspero, difícil de esquecer, uma vez que se deixa encantar mesmo
se ainda pouco conhecida.
Atravessada pelos Apeninos Lucanos, a Basilicata é a região mais
montanhosa a sul da Itália e hoje está redescobrindo o seu potencial, antes de tudo, os serviços turísticos intimamente ligados à
produção de vinho.
Cultiva-se principalmente na província de Potenza, nas áreas do
doc do monte Vulture e do alto vale de Agri e as principais variedades de videira são: aglianico, chardonnay, moscato, aleatico, bombino, fiano, malvasia, ciliegiolo, montepulciano e sangiovese.
Patronato Enas
Aposentadoria/Pensione
O Patronato Enas oferece aos italianos e descendentes assistência totalmente gratuita nos requerimentos de aposentadoria em acordo
internacional, reversibilidade e outras intervenções junto ao INPOS (italiano) e/ou INS (brasileiro).
Cidadania/Cittadinanza
Oferece consultoria na preparação da documentação relativa ao processo de cidadania italiana e outros documentos solicitados pelo
Consulado.
Traduções/Traduzioni
Simples e juramentadas.
Endereço: Galeria Paulista 2001
(Ao lado do Consulado Italiano, a 50 metros do Metrô Consolação)
Av. Paulista 2001 – 12º andar – Cj. 1222 – Cerqueira César – CEP 01311-931 – São Paulo
Tel/Fax: (11) 3541-3274 – E-mail: [email protected] – Site: www.enas.org.br
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AutoMotoEsporte
Por Marcos Alabarse
Aventador LP700-4
Esportivo mais forte da marca, o Lamborghini Aventador LP700-4
será vendido oficialmente no Brasil por R$ 2,6 milhões. O carro,
construído em fibra de carbono, é equipado com um motor V12,
capaz de render 700 cavalos de potência, tem câmbio automatizado de dupla embreagem com sete marchas e suspensão inspirada
em carros de Fórmula 1. Atinge os 350 km/h de velocidade máxima
e acelera de 0 a 100 km/h em 2,9 segundos.
GP em Houston
é anunciado para a temporada 2013
O calendário da Indy vai contar com uma nova etapa a partir de 2013: o GP de Houston, que esteve
presente na antiga rival Champ Car de 1998 a 2001 e, posteriormente, em 2006 e 2007.
A organização da categoria informou que a prova será realizada entre os dias 4 e 6 de outubro do
próximo ano, no mesmo traçado urbano de 1,7 milha (2,72 quilômetros) localizado no complexo de
Reliant Park, onde a prova foi realizada em seus dois últimos anos na extinta categoria concorrente.
Segundo o diretor executivo da Indy, Randy Bernard, a inclusão da quarta maior cidade dos
Estados Unidos no calendário é parte de um plano que pretende levar a categoria aos maiores
polos americanos.
Na configuração de traçado que será usada pela Indy, o único vencedor do GP de Houston até aqui foi o francês Sébastien
Bourdais, vencedor em 2006 e 2007. O tetracampeão da Champ Car está no grid atual da categoria, competindo pela Dragon-Lotus.
Times com motor Lotus
ficam fora de testes em Indy
A preparação dos times equipados com motor Lotus para as 500 Milhas de Indianápolis, ficou comprometida após a fabricante anunciar
que não terá como entregar propulsores a seus clientes a tempo.
Entretanto, a AUTOSPORT apurou que a Lotus, uma das três fornecedoras de motor, ao lado de Honda e Chevrolet, não terá como
produzir um número suficiente de unidades para serem usadas no teste e, posteriormente, na corrida.
O diretor esportivo do grupo, Claudio Berro, informou ao site da revista britânica que as chances de os clientes da marca participarem da
sessão estão em “50%”. Entretanto, os cinco carros que até aqui utilizam os propulsores ingleses já anunciaram que não estarão
presentes.
Simona de Silvestro, piloto da HVM, admitiu que a ausência representará um passo atrás no desenvolvimento. “Incomoda um pouco não
estarmos no teste em Indy, mas é assim que vai ser”, disse a suíça à AUTOSPORT. “Esta é a situação em que estamos no momento e temos
que tentar extrair o melhor dela”, resignou-se.
Em São Peterburgo, sede da primeira etapa da temporada, o diretor esportivo da Lotus disse que o grupo conseguiria aprontar dez
propulsores para a segunda rodada, realizada no Barber. Mas a montadora acabou levando apenas sete unidades e, quando Oriol Servià,
da Dreyer & Reinbold, e Alex Tagliani, da BHA, precisaram apelar aos dois motores reservas, os demais representantes da marca ficaram
desprovidos de unidades extra até o domingo de manhã, quando a fabricante conseguiu disponibilizar outro propulsor antes da corrida.
Desde que confirmou sua entrada como fornecedora de motores da Indy, a Lotus esteve sempre atrás das duas concorrentes no
desenvolvimento. Enquanto Honda e Chevrolet já testavam seus modelos em meados de 2011, o grupo europeu só pôde treinar com seu
propulsor pela primeira vez em janeiro deste ano.
Atualmente, quatro escuderias são clientes da marca inglesa: BHA, Dreyer & Reinbold, HVM e Dragon, única das quatro esquadras a ter
dois carros competindo.
No teste em Indianápolis, cada equipe terá direito a levar apenas um piloto e nenhum deles poderá ser novato.
Confira a lista de times e competidores já confirmados:
Penske-Chevrolet: Hélio Castroneves
Chip Ganassi-Honda: Scott Dixon
Andretti-Chevrolet: Marco Andretti
KV-Chevrolet: Tony Kanaan
Dale Coyne-Honda: Justin Wilson
Panther-Chevrolet: JR Hildebrand
AJ Foyt-Honda: Mike Conway
Rahal Letterman-Honda: Takuma Sato
Ed Carpenter Racing-Chevrolet: Ed Carpenter
Amazona que sonha com vaga na Olimpíada
cai em prova na Espanha e quebra a clavícula
Tiger Woods vence
primeiro torneio
oficial desde 2009
O golfista americano Tiger Woods, ex-número um do mundo, acabou com um jejum de mais de dois
anos sem títulos ao vencer o Arnold Palmer Invitational, torneio
do circuito americano PGA.
Woods, de 36 anos, que nos seus
tempos de glória conquistou nada
menos que 14 títulos do Grand Slam, não levantava um troféu
desde o dia 15 de novembro de 2009, quando faturou o Masters da
Austrália.
Com este, o americano chegou a 72ª vitória da sua carreira no
circuito PGA, ao terminar o torneio com 275 tacadas (13 abaixo do
par).
A amazona Camila Mazza levou um susto no último domingo. Na disputa por uma vaga na seleção
brasileira para os Jogos Olímpicos, a atleta de 34 anos sofreu uma queda, quebrou a clavícula e só poderá
voltar a saltar no fim de abril, quando terá uma nova chance de carimbar o passaporte para Londres.
“Foi um susto, mas felizmente está tudo bem com o cavalo e eu quebrei apenas a clavícula. Vou ficar três
semanas imobilizada, sem saltar, mas em um mês estou de volta. São coisas que acontecem e o mais
importante é que estamos bem”, disse Camila Mazza.
A amazona estava saltando um torneio em Vejer de la Frontera, na Espanha, quando aconteceu o acidente. A prova é uma das várias que servem como uma espécie de seletiva para a comissão técnica na
Europa.
A CBH (Confederação Brasileira de Hipismo) observa os atletas em ação e, a partir disso, vai formar a
seleção brasileira que estará em Londres. A próxima seletiva que Mazza poderá participar vai acontecer
entre 25 e 29 de abril, em Ebreichsdorf, na Áustria.
“Havia três semanas eu vinha saltando na Espanha, inclusive com dois cavalos novos que foram para as finais. Apesar de algumas
dificuldades, no geral, os cavalos mostraram boa evolução. Agora vou voltar para casa, me recuperar e analisar com quais cavalos vou
saltar na Áustria”, disse Camila Mazza.
Aos 70 anos, cavaleiro japonês consegue vaga
para os Jogos de Londres
Hiroshi Hoketsu, aos 70 anos, tem tudo para ser o atleta mais velho da história dos Jogos Olímpicos de
Londres.
O japonês conquistou, neste sábado, uma vaga na competição de hipismo e depende apenas da confirmação da federação japonesa para sacramentar sua ida à competição, em julho e agosto.
Com a égua Whisper 115, Hoketsu garantiu uma vaga para o seu país na prova de saltos, sua especialidade. Como a classificação pertence ao Japão, e não ao atleta, ele ainda depende do pronunciamento oficial
da federação japonesa para saber se vai mesmo a Londres.
Caso confirme a vaga, Hoketsu tem tudo para ser o mais velho a disputar os Jogos Olímpicos. Em Pequim,
em 2008, ele já ostentou o título de mais veterano. E esteve presente, ainda jovem, nos Jogos de Tóquio1964
Hoketsu não será, no entanto, o mais velho a conquistar uma medalha olímpica, caso obtenha o feito. Em 1920, na Antuérpia (Bélgica),
o sueco Oscar Swahn faturou a prata no tiro olímpico aos 72 anos e dez meses.
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‘Mágico’ Alonso conquista
improvável vitória na Malásia
Piloto diferenciado é aquele que torna possível algo que parece, no mínimo, improvável. Com uma
atuação de gala, o espanhol Fernando Alonso mostrou mais uma vez ser dono de um talento acima da
média. A bordo de um carro mal nascido (F2012) de uma equipe desacreditada (Ferrari), Alonso viu na
chuva que caiu sob o circuito de Sepang a chance ideal de obter um bom resultado. No entanto, nem
o torcedor mais fanático da Ferrari poderia sonhar com uma vitória no GP da Malásia. Mas Alonso
assim o fez, para surpresa da própria equipe, que o chamou de “Mágico”.
A corrida em Kuala Lumpur começou com garoa, mas a chuva rapidamente apertou e a prova foi
paralisada devido à falta de condições. Após uma hora de espera, os carros voltaram a acelerar e foi
neste momento que Alonso deu o ‘pulo do gato’. Enquanto os adversários se atrapalhavam com a
pista úmida, o espanhol se valeu das condições extremas para assumir a ponta e fazer a diferença. Mas
não teve vida fácil, já que em seu encalço estava o surpreendente Sergio Pérez, da Sauber.
No duelo latino, Alonso fez valer a experiência e garantiu sua 1ª vitória no ano e a 28ª na carreira, se
tornando o 5º piloto mais vitorioso da história da F1, só sendo superado por lendas como Nigel
Mansell (31), Ayrton Senna (41), Alain Prost (51) e Michael Schumacher (91). Pérez fez excelente
corrida e até poderia ter vencido, não fosse um erro a seis voltas do fim. Com a merecida 2ª posição, o
jovem piloto quebrou um jejum de 41 anos sem um mexicano no pódio.
A atuação dos brasileiros merece um comentário à parte. Enquanto Bruno Senna fez excelente corrida
com a Williams e terminou em 6º (obtendo seu melhor resultado na F1), Felipe Massa foi apenas o 15º
colocado e deu margem a novos rumores que indicam sua saída da Ferrari.
A F1 volta no dia 15 de abril, com o GP da China, a 3ª etapa do Mundial. Até lá, o principal assunto da
categoria continuará sendo a permanência (ou não) de Massa na equipe Ferrari. Honestamente, não
acredito que o brasileiro possa ser dispensado do time italiano antes do fim do ano. No entanto, Felipe
sabe que precisa evoluir e que a pressão só tende a crescer. Aliás, se a situação já era incômoda, se
tornou ainda pior após a vitória de Alonso e o ótimo desempenho de Pérez, apontado como o favorito
da Ferrari para a sucessão de Massa.
·
Rápidas e rasteiras...
- Acredite se quiser, mas Alonso é o líder do Mundial de F1. O espanhol soma 35 pontos, diante de 30
de Lewis Hamilton. Vencedor na Austrália, Jenson Button é o 3º, com 25 pontos.
- Os brasileiros tiveram excelente desempenho na GP2, principal categoria de acesso à F1. Luiz Razia
venceu a 1ª prova do fim de semana na Malásia e lidera o campeonato. Já o estreante Felipe Nasr subiu
ao pódio e é o quarto na classificação.
- Hélio Castroneves venceu a 1ª etapa da temporada 2012 da Fórmula Indy, disputada em São Petersburgo (EUA). Tony Kanaan abandonou e o estreante Rubens Barrichello foi o 17º.
- Tetracampeão da categoria, Cacá Bueno venceu a prova de abertura da temporada 2012 da Stock Car.
Thiago Camilo foi o segundo e Ricardo Maurício fechou o pódio.
Ferrari
Fundada em 1929 por Enzo Ferrari, a “scuderia” italiana é a mais antiga da Fórmula 1. Em seu histórico,
acumula 15 títulos do Campeonato Mundial de pilotos e 16 do ranking de construtores. No ano
passado, Fernando Alonso estreou bem e chegou perto de conseguir o titulo. Este ano, a equipe
contou com o modelo 150o Itália, o que explica a boa temporada dos pilotos. O carro só não é mais
rápido que o da Red Bull.
Os pilotos
5. Fernando Alonso
Fez uma boa temporada, totalizando dez pódios e uma vitória na Inglaterra, quando deixou
Sebastian Vettel em segundo lugar e quebrou o
jejum da Ferrari. No Canadá, abandonou a corrida por conta de um desentendimento com o
inglês Jenson Button, da McLaren. Como Vettel já garantiu o título, Alonso desistiu da temporada e já pensa no carro do próximo ano.
Ainda assim, o espanhol está na disputa com
Button pelo vice-campeonato. Em Abu Dabi,
conquistou o segundo lugar e pode conseguir
mais um pódio em Interlagos.
6. Felipe Massa
O brasileiro não faz uma de suas melhores temporadas este ano. Não conquistou nenhuma
vitória ou pódio, e sua melhor posição foi o quinto lugar (cinco vezes). Não completou o GP da
Espanha, devido a problemas de câmbio do carro, e abandonou o de Mônaco apos um acidente e um desentendimento com o inglês Lewis
Hamilton, da McLaren. Na Índia, Massa teve
nova batida com o inglês, o que acarretou uma
punição (passagem pelos boxes) e, em seguida,
o abandono da prova. Em Interlagos, espera não
decepcionar o público brasileiro.
Nacionalidade: Espanhola
Idade: 30 anos (29/7/81)
Estréia: GP da Austrália de 2001, com Minardi
Nacionalidade: Brasileira
Idade: 30 anos (25/4/81)
Estréia: GP da Austrália de 2002, com Sauber
Melhor colocação na F1: campeão em 2005 e
2006, com Renault
Melhor colocação na F1: vice-campeão em 2008,
com Ferrari
* Fellipe Granzotto (25 anos) é piloto, jornalista e comentarista de automobilismo. Granzotto atua
há 10 anos na programação esportiva da Rádio CBN Campinas e tem colunas na Revista USAC
News, no Portal Carros & Acessórios e no Portal Tazio Autosport-UOL.
R. Marechal Deodoro, 497 - Chácara Flora - São Paulo - SP
Tel.: 5687.7250 / 5521.8387 - www.tomatto.com.br
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100° Anniversario
del Santos Futebol Clube
Il 14 aprile 1912 nello Stato di San Paolo in Brasile, a Santos dove sorge il maggior porto dell’America
Latina, nacque per volontà di tre giovani il Santos Foot-Ball Club. Maglia completamente bianca
per le gare casalinghe, uniforme a strisce bianco-nere e pantaloncini neri per le trasferte. Cento
anni di storia, una graduatoria prestigiosa, ed un nome a scandirne la memoria che tutto il mondo
ha invidiato, ammirato, applaudito. Per molti esperti e appassionati è stato il miglior calciatore di
tutti i tempi. Edson Arantes do Nascimento, in arte Pelè ha iniziato la sua carriera da professionista
proprio nella società che quest’anno compie il suo secolo di vita. Con lui il Santos raggiunse
l’apice della popolarità vincendo tra l’altro, due Coppe Intercontinentali. Nel decennio ’60 e ’70
venne considerata una delle squadre più forti del mondo. Tra le sue file giocavano altri campioni
come Coutinho, Pepe, Zito ed il portiere della nazionale Gilmar. Il club è soprannominato Peixe
(pesce) in onore della tradizione portuale della città in cui ha sede la squadra. I tifosi, detti
Santistas, offrono le loro coreografie nello stadio Urbano Caldeira, noto anche come Vila Belmiro.
Una storia lunga quella della squadra brasiliana che dopo l’epopea d’oro ha iniziato nuovamente
a vincere negli anni 2000, facendo conoscere al pubblico europeo molti giocatori, diventati noti
come “Os Meninos da Vila”, ossia cresciuti nel vivaio della società. Un secolo di vita, miti dal
fascino indissolubile e giovani promesse: il Santos Foot-Ball Club.
Valori - un valore da • 1,00 in fogli da 12 francobolli con bandella a destra del foglio
Tiratura - 120.000 serie
Stampa - offset a quattro colori a cura di BDT
Dentellatura - 15x14
Formato dei francobolli - 30x40 mm
Autore del bozzetto - Valerio Pradal
100° Aniversário do
Santos Futebol Clube
Em 14 de abril de 1912 no Estado de São Paulo, no Brasil, em Santos
onde surge o maior porto da América Latina, nasceu por vontade de
três jovens o Santos Futebol Clube. Camiseta completamente branca para as competições internas, uniforme com listras branco e pretas e calções pretos para as externas. Cem anos de história, um
caminho prestigioso, e um nome a relembrar a memória que todo o
mundo invejou, admirou e aplaudiu. Para muitos especialistas e apaixonados, foi o melhor jogador de futebol de todos os tempos.
Edson Arantes do Nascimento, nome artístico Pelè, iniciou a sua
carreira profissional exatamente na sociedade, que este ano festeja
um século de vida. Com ele o Santos atingiu o ápice da popularidade, vencendo entre outras, duas Copas Intercontinentais. Na década de 60 /70 foi considerado um dos times mais fortes do mundo. No
time jogavam outros campeões como Coutinho, Pepe, Zito e o goleiro da nacional Gilmar. O Clube é apelidado Peixe em honra da tradição portuária da cidade, na qual o time esta sediado. Os torcedores,
ditos Santistas, oferecem as suas coreografias no estádio Urbano
Caldeira, conhecido também como Vila Belmiro. Uma longa história
do time brasileiro, que após a epopéia de ouro recomeçou a vencer
nos anos 2000, tornando conhecidos ao público europeu muitos
jogadores, famosos como “Os Meninos da Vila”, ou seja, crescidos
no viveiro da sociedade. Um século de vida, mitos do fascínio
indissolúvel e jovens promessas: o Santos Futebol Clube.
Giorni di Festa tra Paesi
grandi e piccoli: troppe perdite di produzione!
Uma grande artista
da Turkia em SP
Ieri abbiamo iniziato a parlare dei giorni festivi presenti a San Marino
e negli altri piccoli Stati europei come Principato di Monaco, Andorra
e Liechtenstein.
Ricapitolando, dalla nostra analisi emerge che nel Titano i giorni di
festività sono in totale 17, seguono Andorra a quota 14, il Liechtenstein con 13 e infine il Principato di Monaco che occupa l’ultimo posto
in graduatoria con 12 giorni di festività all’anno.
Oggi confronteremo i 4 microstati d’Europa con i grandi Stati confinanti, vale a dire San Marino con l’Italia, il Principato di Monaco con
la Francia, il Liechtenstein con Germania e Austria e, infine, Andorra
vicina sia alla Spagna che alla Francia.
Italia - San Marino In Italia le festività sono in tutto 12 cioè 5 in meno
rispetto all’antica Terra della Libertà. Le feste che hanno in comune i
due paesi sono Capodanno, Epifania, Pasqua e Pasquetta, Festa del
Lavoro, Ferragosto, Ognissanti, Immacolata Concezione, Natale e
Santo Stefano.
Nella Penisola sono 2 le feste civili diverse da quelle sammarinesi (Festa della Liberazione il 25 aprile e Festa della Repubblica il 2 giugno).
Andorra - Francia - Spagna La Francia, dal canto suo, ha 10 giorni festivi mentre la Spagna ne ha 11.
Andorra, che confina con entrambi i Paesi, ha quindi 4 giorni di festa in più rispetto ai francesi e 3 in più nei confronti degli spagnoli. Nel
Paese transalpino vengono festeggiati, così come nella terra andorrana, Capodanno, Pasquetta, Pentecoste, Ferragosto, Ognissanti e
Natale.
In Francia le feste civili sono 3 (Victory Day l’8 maggio, Festa nazionale il 14 luglio e Armistice Day l’11 novembre) e viene celebrata, a
differenza di Andorra, l’Ascensione di Gesù, quest’anno il 17 maggio.
Capodanno, Epifania, Venerdì Santo (quest’anno cade il 6 aprile), Ferragosto, Ognissanti, Immacolata Concezione e Natale vengono
onorate sia in Spagna che in Andorra. Tutte le altre feste spagnole sono Martedì Santo (quest’anno avverrà il 5 aprile), Festa del Lavoro,
Festa nazionale (12 ottobre) e Giorno della Costituzione (6 dicembre).
Liechtenstein - Germania - Austria Il Liechtenstein ha complessivamente 12 giorni di festa, vale a dire 3 in più della Germania e 1 in meno
rispetto all’Austria.
Austria e Liechtenstein hanno in comune 9 festività (Capodanno, Epifania, Pasquetta, Festa del Lavoro, Pentecoste, Corpus Domini,
Ognissanti, Immacolata Concezione, Natale e Santo Stefano).
Il 15 agosto è un giorno importante per entrambi i paesi ma per il Liechtenstein è Festa nazionale mentre per l’Austria è Ferragosto.
In Austria, al contrario di Liechtenstein, vengono festeggiate Ascensione di Gesù e Immacolata Concezione.
Sono 6 le feste tedesche che si festeggiano anche in Liechtenstein: Capodanno, Pasquetta, Festa del Lavoro, Pentecoste, Natale e Santo
Stefano.
In Germania sono ritenute importanti il Venerdì Santo (6 aprile), l’Ascensione di Gesù e la Festa della Germania Unita (3 ottobre).
Francia - Principato di Monaco L’ultimo confronto vede la Francia da una parte e il Principato di Monaco dall’altra.
Riguardo i giorni di festa, il Principato monegasco batte i cugini francesi 13 a 10.
Entrambi gli Stati festeggiano Capodanno, Pasquetta, Ascensione di Gesù, Pentecoste, Ferragosto, Ognissanti e Natale.
I transalpini non proveranno mai la gioia di non lavorare il 2 gennaio (giorno di vacanza del nuovo anno), il 27 gennaio (Santo patrono
monegasco) e il 19 novembre (Festa nazionale del Principato di Monaco) ma si possono comunque consolare rimanendo a casa durante
il Victory Day, la Festa Nazionale del 14 luglio e l’Armistice Day.
In conclusione, l’economia sammarinese ha 5 giorni di produttività in meno rispetto all’Italia che sono superiori, in totale e in proporzione,
a quelli degli altri microstati in rapporto ai loro grandi Paesi di riferimento.
Idil começou a tocar com apenas 3 anos e a partir de então passou
a conquistar seu espaço dentre as mais ilustres personalidades do
mundo da música clássica, como Alfred Cortot e Wilhelm Kempff.
Quando tinha apenas 16 anos ela tocou com as melhores orquestras como a Sinfônica de Boston, Filarmônica de Leningrad, Sinfonia de Londres e Filarmônica de Dresden e com os melhores maestros como Erich Leinsdorf, Pierre Montreux, Hermann Scherchen.
Ela gravou mais de 8 obras com as gravadoras EMI, Decca, Atlantic/Finnadar e Naxos. E essas grandes obras ganharam muitos
prêmios, incluindo “Golden Diapason of the Year” e “Grand Prix
duDisque Fréderic Chopin”. Segundo Henry-Louis de la Grange
“Idil Biret, essa pianista incrível que em 1986, vitoriosamente lançou com altivez a transcrição das 9 sinfonias de Beethoven, por
Liszt, faz o mesmo hoje ao tocar Chopin com sua interpretação de
tirar o fôlego”. E segundo Wilhelm Kempff é a sua discípula favorita: “Essa pianista genial pertence a classe dos músicos eleitos de
nosso tempo.
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BRASIL HOJE Por Paulo Pandjiarjian*
Osso de cavalo serve para enxerto?
Tecnologia inovadora
desenvolve enxerto de osso eqüino para
humanos
Os enxertos ósseos no Brasil apresentam-se como uma das alternativas e tecnologias de vanguarda em saúde, voltadas às áreas
médica e odontológica, com aplicações em Ortopedia, Cirurgia Buco maxilo facial, Implantodontia, Neurocirurgia, entre outras.
Conhecem-se resultados importantes nas áreas em que se utilizam as técnicas de enxertia óssea, especialmente em cirurgias,
tratamentos reparadores e reabilitadores. Além disso, como auxiliares dessas terapias médicas, temos a aplicação dos derivados
de colágeno. É importante ressaltar que um fator que contribui para esse sucesso é a qualidade do profissional brasileiro, seja
na área médica quanto odontológica, reconhecido internacionalmente.
Por exemplo, quando uma pessoa perde um dente, qualquer que seja a causa, o osso existente ao redor também sofre redução,
como parte de um processo do próprio organismo. Com o tempo, nessa região onde houve a perda do dente ficará um defeito
ósseo muito grande e que irá interferir na colocação de uma prótese, através de implante. Nessa situação é que aparece a
necessidade de se realizar um enxerto ósseo. O tipo mais comum de enxerto no maxilar acontece no Seio Maxilar, cavidade
existente na região dos dentes posteriores superiores e que fica oca com a perda do dente. É nessa região que se faz o enxerto.
Segundo Eduardo P. Gdikian, diretor comercial da LOHCUS, “os materiais utilizados para o enxerto podem ser de origem
sintética ou animal, dentre os quais temos o humano, bovino e suíno. Mais recentemente, foi desenvolvido o derivado de
eqüino. O diferencial é que o eqüino é tratado com uma tecnologia inovadora e única de tratamento enzimático sem
calcinação, importada com exclusividade da Itália e atualmente disponível no Brasil”.
O osso eqüino tem sido o mais indicado para a realização de enxertos para humanos, por dois principais motivos: a constituição
do osso do cavalo (porosidade) é muito parecida com o osso humano e o fato de que a utilização do osso do cavalo não traz o
perigo de transmissão de doenças – diferentemente do perigo apresentado por ossos bovinos ou suínos.
Comparação entre osso humano e osso eqüino
Todo material de origem animal, para ser utilizado em humanos, necessita de um preparo. A técnica mais comumente utilizada é
a calcinação, que consiste em um processo de aquecimento de 600º C a 1.200º C. Porém, este processo altera a estrutura
molecular dos cristais ósseos, dificultando a incorporação ao organismo e resultando em um osso com dureza diferente da
fisiológica.
A grande novidade para o mercado consumidor de ossos eqüinos para enxerto é uma tecnologia inovadora e mais moderna da
empresa italiana BIOTECK – e que tem a LOHCUS como sua distribuidora exclusiva no Brasil –, e que é a utilização de um
processo enzimático a 37ºC. Essa lavagem enzimática elimina antígenos e anticorpos do material, garantindo que o osso eqüino
seja totalmente reabsorvido pelo organismo, ativando o próprio organismo a repor a perda óssea, numa reengenharia do
processo.
Por conta dessas características, o osso eqüino também pode ser utilizado para recomposição de fraturas, tumores ósseos e
quaisquer tipos de preenchimento de osso, ao redor de todo o corpo.
Processo de pré-sensibilização a antígenos
Veja o processo de pré-sensibilização a antígenos no filme abaixo. Basta clicar na imagem.
www.lohcus.com.br
Este e outros filmes sobre o processo estão disponíveis no site da Lohcus.
Depoimentos
“Conheci este biomaterial por intermédio do Prof. Adriano Piattelli (Itália) há 3 (três) anos, durante o Congresso da Academia
Européia de Osseointegração. Fiquei entusiasmado ao observar os resultados clínicos e interessantes achados histológicos
que este material apresentou no tratamento de defeitos em mandíbulas e seio maxilar. Estes resultados foram associados
principalmente aos métodos de processamento laboratorial pelos quais este material passa antes de ser comercializado. Diferentemente do outros materiais heterógenos e homógenos, este processamento industrial garante segurança e viabilidade biológica para utilização na clínica odontológica.”
Dr. Jamil Awad Shibli, Prof. Adjunto Programa de Pós-Graduação em Odontologia, área de Implantodontia, Universidade
Guarulhos (UnG), Livre - Docente, Departamento de Cirurgia e Traumatologia Buco-Maxilo Facial e Periodontia, FORP-USP,
Doutor, Mestre e Especialista em Periodontia – FOAr-UNESP
“Como implantodontista e periodontista, utilizo há 2 (dois) anos consecutivos enxerto ósseo da marca BIO GEN. Após ter utilizado
várias marcas existentes no mercado, foi o BIO GEN que me proporcionou melhores resultados clínicos, facilidade de trabalho e
melhor custo – benefício. Estou extremamente satisfeito com o material e tenho indicado com segurança para outros colegas.”
Dr. Aparecido Ribeiro da Fonseca, cirurgião-dentista, especialista em Implantodontia e Periodontia
Sobre a LOHCUS
A LOHCUS é uma empresa brasileira, idealizada por dentistas, há 18 anos no mercado, comercializando produtos para a saúde
e especializada em produtos importados com tecnologias diferenciadas.
A LOHCUS é a empresa responsável pela disponibilização dessa nova tecnologia do osso e colágeno eqüinos, provenientes da
Itália, desenvolvidas pela empresa Bioteck. É também pioneira no desenvolvimento de pesquisas com enxerto ósseo e célulastronco no Brasil, investindo em pesquisa de ponta na área de tecnologia em saúde nas mais diversas áreas.
www.lohcus.com.br
*Paulo Pandjiarjian é jornalista, mestre de cerimônias, assessor de imprensa, relações públicas, consultor de marketing, varejo
e negócios e diretor-geral da Pan Brasil Comunicação Empresarial.
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Tel: (11) 5081-6858
Fax: (11) 5081-6858
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9
A verdade
politicamente incorreta
Ana Paula P. Candeloro
A mídia tem concedido especial atenção, notadamente nos últimos
meses, a artigos sobre a presença feminina nos Conselhos de Administração das empresas privadas.
Estamos às vésperas das eleições para novos postos nos Conselhos e em que pese o discurso da diversidade, da justiça social e do
profissionalismo, pergunto-me se a comunidade empresária não tenderá a manter o confortável “status quo” onde a participação de
mulheres nos Conselhos tem evoluído de forma bastante tímida,
talvez por comodidade. O conceito da diversidade, em especial a de
gênero, ainda não foi suficientemente identificado e internalizado de
forma a ser capaz de deflagrar a geração espontânea de demanda e
movimentar este mercado de trabalho bastante especializado.
Uma equipe multidisciplinar, multicultural, multireligiosa imprime olhares não viciados em um único argumento. Na minha trajetória profissional sempre fui favorável a formar uma equipe onde as diferentes
facetas de cada colaborador fossem capazes de criar um discurso de
sucesso. Vaidades a parte, o importante é gerar mais valia para o
empregador e a diversidade pode muito bem servir a este propósito.
A chamada “sensibilidade feminina”, expressão que com freqüência
ouço e que é preconizada como importante vetor de um olhar diferente, acaba na verdade se transformando em discurso sexista, pois
a diferença, ou a sensibilidade propriamente dita, reside em inúmeras
outras combinações (acadêmicas, culturais, religiosas, sociais, políticas, e até mesmo no próprio entrosamento dos neurônios...), e não
apenas na diversidade do gênero.
A mulher passa a fazer parte do conceito de diversidade quando
apresenta uma dessas facetas e não apenas pelo fato de ser mulher.
A “sensibilidade feminina” não garante nenhum olhar vanguardista
tampouco deve servir de justificativa quando se prega a diversidade
de gênero. Não é o sexo que imprime o comportamento.
A imposição de quotas talvez possa ser encarada como um movimento transgressor e temporário, no sentido de que servirá apenas
para romper com um ciclo vicioso e oxigenar a composição de grupos que se organizam há anos sempre da mesma forma.
Há os que dizem que a seleção prévia de um grupo já antecipa o
preconceito e é um opressor da meritocracia e da igualdade ao invés
de defender a diversidade. Este ponto de vista talvez esteja se esquecendo de considerar importantes questões antropológicas, sociológicas, e até mesmo mercadológicas.
O preconceito, se não transformado, continuará existindo, independentemente de qualquer ordem judicial ou legislativa que obrigue
uma integração. O caso conhecido na história do direito civil americano como “Os Nove de Little Rock”, região sulista norte-americana
de Arkansas, foi emblemático: a integração racial escolar já havia
sido decida anos antes quando apenas em 1957 em Little Rock a
classe média negra sulista, academicamente já muito qualificada,
teve acesso à então maior e melhor escola de ensino médio. Agressões, ânimos inflamados e raiva marcaram o dia como trágico na
história, porém foi capaz de começar a quebrar barreiras.
Hoje, mais de 50 anos depois, o preconceito racial ainda não foi
extirpado, mas o comando regulatório serviu para facilitar o acesso
desse grupo a condições mais equânimes.
A teoria econômica de Keynes dizia que o mercado não deve ser
relegado às próprias forças e necessita de um comando regulatório
para que se mantenha organizado, saudável e longevo.
Da mesma forma pode ser encarada a questão das quotas: não como
um retrocesso, em uma época em que se comemora o voto feminino
(por sinal conquistado por decreto presidencial assinado por Getúlio Vargas em 1932), ou como uma forma de erradicar o preconceito,
mas como forma de organização societária quando a auto-conscientização das novas demandas da sociedade e do mercado tardam a
aflorar. Às vezes é mais difícil reconhecermos do que precisamos até
que alguém nos diga o que é.
Não há solução fácil.
O discurso ideológico contrário à imposição de quotas para mulheres nos Conselhos talvez esteja se esquecendo da vida como ela é.
As mulheres sentem que devem trabalhar mais, que devem apresentar argumentos sempre mais afiados e inteligentes, que devem ser
mais rápidas, que devem ser melhores a cada dia, mantendo a competitividade em um nível apenas aparentemente saudável. Estes são
fatos da vida e não um discurso vazio. Da mesma forma que o preconceito e a resistência o são; especialmente em um ambiente
ainda bastante conservador, na sua maioria, como os Conselhos
tradicionais.
Desenvolvi minha carreira em um mundo predominantemente masculino e agressivo; galguei postos importantes e cheguei
à Diretoria, participando de reuniões executivas nas quais a presença feminina era pífia; não tive regalias na ascensão.
Obviamente sou a favor da meritocracia e do reconhecimento, mas
pergunto-me se não é este apenas um discurso politicamente conveniente e se, na verdade, deveríamos reconhecer que, da mesma
forma que o Estado, os Conselhos necessitam agora de uma intervenção pontual para se modernizarem; e não apenas com relação à
presença feminina...
*Ana Paula P. Candeloro, advogada, compliance officer, presidente do Instituto YIESIA de Governança Corporativa e Compliance, docente e orientadora da cadeira de Governança Corporativa no LLM em Direito dos Mercados Financeiro e de Capitais do
INSPER e membro do IBGC – Instituto Brasileiro de Governança
Corporativa.
Edifício Itália
O Edifício Itália (cujo nome oficial é Circolo Italiano) é o segundo maior da cidade de São Paulo
e do Brasil em altura, com 165 metros (151 m a partir do nível da rua) distribuídos em 46 andares.
Inaugurado em 1965, é atualmente um dos marcos da cidade, protegido pelo Patrimônio Histórico por ser um dos maiores exemplos da arquitetura verticalizada brasileira.
A construção do Itália foi permitida pelas autoridades municipais apenas por se localizar em um
dos pontos focais de São Paulo (na esquina das avenidas Ipiranga e São Luís, no centro da
cidade), segundo consta nos documentos guardados pela administração do edíficio.
Um dos maiores destaques do edifício Itália é o restaurante localizado no seu topo, conhecido
como Terraço Itália, que permite uma vista em 360 graus da cidade, sendo um dos maiores
pontos turísticos da capital paulista.
No andar térreo do edifício há também um teatro e uma galeria. Em dois pequenos prédios anexos
encontra-se um antigo clube (o Circolo Italiano, que ocupava a área antes mesmo da construção
do prédio). Os demais andares são ocupados por escritórios.
A idealização do edifício ficou a encargo da colônia italiana em São Paulo, através do Circolo
Italiano, cuja sede situava-se no terreno onde fora construída a torre. Sua construção tinha
grande importância simbólica para a colônia pois representava a ascensão social e economica dos imigantes italianos, que haviam
começado no país nas lavouras de café e em meados do século XX já possuíam grande importância na formação cultural da cidade.
Portanto, em 1953, a construtora Otto Meinberg deu início aos seus planos de construção do edifício, e para isso convidou alguns
arquitetos para participarem da concorrência para elaboração do projeto para o prédio. A disputa foi realizada com os arquitetos Franz
Heep, Gio Ponti e Gregori Warchavchik. Apesar de parecer o menos indicado para o trabalho, Heep venceu a concorrência (afinal, Gio
Ponti era italiano e Gregori havia estudado em Roma, deixando Heep sem nenhuma ligação especial com os italianos, mandantes da obra).
O projeto começou a ser construído no início da década de 60, terminando em 1965, tornando-se um dos maiores edifício da cidade até
então. O edifício foi dotado de uma escada de emergência externa, tendo em vista a ocorrência de grandes incêndios na cidade, durante
a década de 70, como nos edifícios Andraus e Joelma.
Entre os séculos XIX e XX, a Praça da República era uma vasta região, porém distante do centro de São Paulo, mas a construção do
Viaduto do Chá no ano de 1892 facilitou a ocupação de toda área até a Praça da República, formando o chamado “centro novo”.
Na primeira metade do século XX, São Paulo passou por intenso
desenvolvimento industrial e urbano, e, ao tornar-se a maior cidade do país, presenciou um grande processo de urbanização e modernização, o que foi fundamental para a consolidação de grandes
projetos arquitetônicos nas décadas seguintes, como o seu vizinho Copan (1951), o Parque do Ibirapuera (1954) e o MASP (1968).
Terraço Itália
O Terraço Itália é um restaurante especializado na culinária italiana que funciona no 41° andar e cobertura do edifício Itália, o segundo
maior edifício da cidade de São Paulo e do Brasil. A sua fama está no amplo panorama da capital paulista em todas as direções que a sua
posição elevada proporciona, tornando-o um dos maiores pontos turísticos paulistanos.
Localiza-se no 41° andar do edifício Itália, no n° 244 da avenida Ipiranga.
[editar] História
O responsável pela obra foi o italiano Evaristo Comolatti que decidiu vir para São Paulo em 1948, fugindo da situação em que a Itália se
encontrava no pós-guerra. A cidade, então já muito populosa, transmitia a possibilidade da construção de um futuro promissor. Ao longo
dos anos, Evaristo construiu empresas que formaram o Grupo Comolatti.
Anos depois, com uma vida já muito bem sucedida na cidade, Evaristo visitou as obras do Edifício Itália e ficou impressionado com sua
grandiosidade e com a visão única da capital no topo do edifício, em todas as direções. Segundo dizem, o italiano sentiu-se no dever de
presentear a cidade que tanto lhe ofereceu e para isso resolveu construir um luxuoso restaurante na cobertura do edifício.
As obras iniciaram-se rapidamente e o restaurante, que adotou o nome de Terraço Itália, começou a funcionar em 29 de setembro de 1967.
Com o passar dos anos, tornou-se um dos mais conhecidos pontos turísticos de São Paulo e visitado por grandes personalidades.
Atualmente o estabelecimento é controlado por Sérgio Comolatti e já passou por reformas para se adaptar ao exigente povo paulistano.
R. Marechal Deodoro, 497
Chácara Flora - São Paulo - SP
Tel.: 5687.7250 / 5521.8387 - www.tomatto.com.br
10
Accordi, Titano a quota 24:
c’è l’intesa con la Polonia
Siglato a Palazzo Begni l’accordo per lo scambio di informazioni
A: Segreteria Affari Esteri.
A Direz. Affari Politici. Segreteria Esteri.
A: Amb.Filippo Francini.
A. Amb. dr. Affonso de Alencastro Massot, Chefe Itamaraty de São Paulo.
Alle Autorità Brasiliane presenti all’Evento, che salutiamo
tutte nelle Persone del Governatore, S. Ecc. Geraldo Alkimin e del Segretario Relazioni Int. della Prefettura, dr. Alfredo Coutait, rappresentando il Prefetto, dr.Kassab.
Al Governo di Stato. Capo Cerimoniale Claudia Matarazzo.
Ai Consolati in San Paolo, che salutiamo tutti nel ns. Decano Amb. Jose Sayah. Console Generale del Libano.
A: Stampa Sanmarinese. San Marino Oggi, Fixing San Marino, Pubblicazioni in elenco.
A: Stampa Italiana in Brasile. Giornalista Venceslao Soligo. Presidente.
A: Comunità Italiana. (Rio), La Gazzetta (Paranà), Fanfulla,
Oriundi (San Paolo). Comites SP.
A: Società Consolare di San Paolo. Direzione. Cons. G.H.
Marocco, Diretor Segretario /Cons. Aggiunto d’Italia,
Marco Leone, 1ºVice Presidente, (Consoli di Carriera).
Cons. G. H. Fabio Ferraz Bicudo Jr. 2º Vice Presidente.
(Consoli Onorari).
A Cancelleria ns. Consolato Generale
Buon giorno!
Desideravamo comunicare che si è tenuta la sessione solenne della Assemblea Legislativa dello Stato di San Paolo, con la presenza come invitato d’onore di S. Ecc. il Ministro di Stato agli Esteri Amb. Antonio Patriota, per la
commemorazione del centenario della morte del Ministro,
Amb. Barone Paranhos do Rio Branco, Patrono della Diplomazia Brasiliana.
Presenti le più alte cariche del Governo di Stato, della
Città di San Paolo, delle Autorità Militari, della Giustizia e
Religiose, Cattoliche ed Ortodosse, il Corpo Consolare
della Città di San Paolo, con il proprio Decano, Amb. del
Libano ed i Consoli Generali di decine di Paesi, la Stampa
nazionale ed i reporters internazionali, molti Deputati Federali e Statali.
Dopo i saluti di rito, il Ministro Patriota ha ricordato la
figura di questo grande diplomatico che ha praticamente
definito tutte le frontiere del Brasile, da sud a nord, con
accordi pacifici con le Nazioni limitrofe, in un clima di pace:
un Uomo di Stato di statura continentale.
San Marino era presente con il Console Generale, Presidente della Società Consolare e Vice Decano del Corpo,
con il Cancelliere, e con l’addetto stampa, che è pure Presidente della Associazione Stampa Italiana in Brasile, (Stampa italiana qui in Brasile, presente, oltre alle pubblicazioni
locali, con la prestigiosa edizione brasiliana quotidiana del
Corriere della Sera, ed i corrispondenti di grandi Riviste,
locali ed italiane, come, ad esempio, Panorama).
Il Direttore dell’Itamaraty a San Paolo, Amb. Affonso de
Alencastro Massot, accompagnato dal Ministro Antonio
de Moraes Mesplèha consegnato a S. Ecc il Ministro, il
Messaggio inviatogli dal Segretario di Stato Agli Esteri
Antonella Mularoni per l’occasione.
Il Segretario Mularoni, nel messaggio, ricorda la visita a
San Marino dell’Amb. Visconte Pedro Borges de Pedra
Branca, nel lontano 30 Maggio 1830, inizio dei rapporti tra
i due Paesi, ricorda la comune ricerca nelle sedi Internazionali, da parte di San Marino e Brasile, di accordi di pace
tra le varie Nazioni, ringrazia dell’accoglienza di un secolo fà, quando il Brasile ha accolto gli emigranti sanmarinesi, e auspica sempre più stretti rapporti di amicizia, commerciali e culturali tra i due Paesi.
Il Ministro, ringraziando vivamente il Console Generale,
ha informato che sarà data rapida risposta, di ringraziamento al Segretario di Stato, a San Marino, attraverso
l’Ambasciata di Roma del Brasile. In un breve colloquio
riservato, il Console Generale ha sottolineato alcuni problemi in aperto tra i due Paesi e una proposta operativa
sanmarinese su di un tema importante di interesse generale, che verrà portata avanti dall’Amb. Francini, con
l’Ambasciata del Brasile in Roma: su questi argomenti, di
carattere politico, il Console Generale ha fatto rapporto
all’Amb. designato Filippo Francini.
Consolato Generale in Brasile
Giuseppe Lantermo di Montelupo
Console Generale di San Marino.
Presidente Società Consolare e Vice Decano del
Corpo in SP.
11
Comunicado da Cerimonia
do Barão do Rio Branco
(segue de pag 1)
Comunicamos que teve secção solene na
castro Massot e o Ministro Antonio
Assembléia Legislativa do Estado de São
de Moraes Mesplé entregaram ao
Paulo, com a presneça o Ministro do ExMin. Patriota mensagem enviada pela
terior Antonio de Aguiar Patriota, por
Secretário de Estado ao Exterior de
ocasião das comemorações do centenáSan Marino Antonella Mularoni.
rio da morte do Emb. Ministro José MaO Secretário Mularoni mencionou a
ria da Silva Paranhos Barão do Rio Branvisita a San Marino do Emb.Visconde
co, Patrono da diplomacia brasileira.
Pedro Borges da Pedra Branca, no
Presentes as autoridades do Estado de
longínquo 30 de maio de 1830, para o
São Paulo, militares, da justiça, religiosas
início das relações entre o Brasil e
católicas e ortodoxas, o Corpo Consular
San Marino, agradeceu a acolhida
, com o decano embaixador do Libano e
por parte do Brasil de emigrantes
os Cônsules Gerais de muitos países, a
sanmarineses e enseja maiores relaimprensa nacional e internacional, depu- Con il ministro degli esteri Antonio de Aguiar Patriota il dep. ções de amizade, comerciais e cultuItamar Borges presiede la cerimonia commemorativa in onore
tados do estado e da federação.
del Barone do Rio Branco nell’Assemble Legislativa dello Stato rais entre os dois países.
Após as saudações, o ministro Antonio di San Paolo
O Min. Patriota, agradecendo o CônPatriota lembrou da figura do grande estadista que definiu as
sul Geral Lantermo di Montelupo, informou que será dada rápida
fronteriars do Brasil do sul ao norte, através de acordos pacifiresposta de agradecimento ao Governo de San Marino através da
cos com as nações limitrofes: foi um Homem de Estado de porte
embaixada em Roma. Em encontro reservado Lantermo sublinhou
continental.
alguns aspectos em aberto entre os dois países e de uma proposta
San Marino esteve presente com o Cônsul Geral que é Presidente
operacional sanmarinese sobre um assunto de interesse comum
da Sociadade Consular do Estado de São Paulo, o Chanceler e o
que será tratada pelo Emb. Francini junto à embaixada do Brasil em
Adido de Imprensa Presidente da Associação Imprensa Italiana
Roma: sobre estes assuntos de carater político, o Cônsul fez uma
no Brasil, o Corriere della Sera e Panorama, também numerosas
relação ao Emb. Filippo Francini.
outras publicações nacionais.
O representante do Itamaraty em São Paulo, Emb. Affonso de AlenConsulado Geral de San Marino no Brasil.
Foto: José Antonio Teixeira
Da Consolato
Generale in Brasile
Un ulteriore passo verso la trasparenza. Sabato la Repubblica di San Marino ha raggiunto il suo 24
accordo sullo scambio di informazioni in materia fiscale.
Il 24esimo TIEA è stato firmato a Palazzo Begni dal segretario di Stato agli Affari Esteri, Antonella
Mularoni, e dall’Ambasciatore della Repubblica di Polonia, Wojciech Ponikiewski. In base ai principi
dettati dall’Ocse, questa tipologia di Accordo prevede un trasparente scambio di informazioni ai fini
della prevenzione di illeciti e
frodi fiscali.
“L’Intesa - spiegano da Palazzo - si inserisce nel percorso intrapreso dalla Repubblica di San Marino
in direzione di una sempre maggiore trasparenza e collaborazione internazionale in ambito economico e finanziario”.
Soddisfazione è stata espressa dal segretario Mularoni che ha affermanto come “questa ulteriore
firma rappresenti un importante passo sul piano dei progressi internazionali ma anche nei rapporti
bilaterali con un Paese amico, la Polonia, con la quale si prospettano interessanti forme di collaborazione e iniziative volte a favorire una
più approfondita conoscenza delle reciproche realtà”.
Il risveglio
del turismo a San Marino
Nel 2011 oltre 2 milioni di visitatori.
Mostre ed eventi per ripartire, aspettando la riqualificazione delle strutture
Loris Pironi
Nel 2011, la Repubblica di San Marino è tornata ad accogliere oltre due milioni di visitatori. Turisti che in macchina o in pullman
hanno imboccato la superstrada che dalla costa porta su fino al Monte Titano, per fare un giro tra le vie suggestive del centro
storico, un po’ di shopping, per guardarsi una mostra o magari per scattarsi una foto davanti alla Statua della Libertà che
campeggia davanti al Palazzo Pubblico o, perché no, sullo sfondo della riviera che occhieggia di lontano.
Erano anni che San Marino non superava quella che in gergo viene detta “soglia psicologica” dei due milioni di visitatori.
Questo dato così significativo è stato pubblicato in anteprima su San Marino Fixing di qualche settimana fa, fonte l’Osservatorio
per il turismo. Si tratta di un piccolo segnale positivo che giunge dopo un lento e costante declino per il turismo della Rocca.
I motivi di tale discesa sono piuttosto facili da spiegare. La crisi economica ha portato ad una contrazione generale del settore
che ha provocato stress anche a realtà turistiche più commerciali e meno di nicchia. Poi, lo diciamo fuori dai denti, senza
preoccuparci di offendere qualcuno, San Marino sconta limiti e carenze strutturali a cui gradualmente si deve porre rimedio: un
livello medio insufficiente delle strutture ricettive, un commercio dentro le mura del centro storico che spesso è rimasto ibernato
agli anni Sessanta, sia per struttura dei negozi sia per la merceologia esposta. Non è possibile, a nostro modo di vedere, che
nelle (oggettivamente brutte) vetrinette aggrappate ai bei muri dei palazzi trovino spazio riproduzioni di armi antiche e moderne,
dalle balestre alle stelle ninja, paccottiglia assortita da pochi euro, bottiglie di birra con l’effigie di Che Guevara o del Duce, poco
invitanti panini alla mortadella (ebbene sì, anche questi!). E l’elenco potrebbe proseguire a lungo. Insomma, gradualmente
anche il turismo di San Marino potrebbe e dovrebbe entrare nel terzo millennio. Nel frattempo, dobbiamo dirlo, qualcosa si
muove. Anche se un piano del commercio è miseramente naufragato negli anni scorsi qualcuno ha provato a rinnovarsi. Sono
nati o si sono ristrutturati alberghi che possono far concorrenza alla vicina Riviera romagnola. Aspettiamo con ansia l’arrivo in
Repubblica delle griffe, i negozi con le grandi firme. E poi finalmente qualcosa si muove anche per quello che riguarda la
promozione turistica. Si organizzano eventi culturali di qualità - cosa che andavamo chiedendo, tragicamente inascoltati, da anni
– Una mostra sugli impressionisti ha visto staccare nel 2010 oltre 30 mila biglietti. Fino a giugno è possibile visitare un’altra bella
mostra con una trentina di opere dei maestri del Novecento statunitense, da Andy Warhol a Keith Haring. Si è da poco conclusa
una piccola mostra – due quadri soli ma di eccezionale valore – del Tiepolo, mentre è in rampa di lancio un’altra esposizione di
capolavori dell’arte italiana, “Principesse e ambasciatori” (la “vetrina” è rappresentata da uno splendido Tiziano) provenienti
dagli Uffizi e dai Musei Fiorentini. E poi eventi musicali, world music, un festival jazz e tanto altro ancora. Senza contare che
anche la promozione turistica, oggi fondamentale più che mai, ha incominciato ad essere indirizzata con metodicità sui canali
giusti, a partire dai tour operator. Il futuro è la Cina oltre al già fiorente mercato russo, i turisti italiani possono essere riconquistati quando si incomincerà a parlare di San Marino non soltanto per gli scandali finanziari ma anche perché, ad esempio, la Rupe
con la sua storia millenaria è Patrimonio dell’Umanità Unesco. Insomma, per il turismo di San Marino non è giusto parlare di
anno zero come spesso si può essere tentati di fare, oggi. C’è solo da rimboccarsi di maniche. Guardando al futuro con l’orgoglio
della propria unicità.
Tomatto (www.tomatto.com.br)
PUBLICAÇÃO BIMESTRAL
DO CONSULADO GERAL DE SAN MARINO
Informativo gratuito para a comunidade consular.
Venda Proibida
CONSELHO EDITORAL
Giuseppe Lantermo di Montelupo
Cônsul Geral da República de San Marino e Conselheiro do
Instituto Cultural Italo Brasileiro (I.C.I.B.).
Marcos Rogério L. Alabarse - Editor chefe e Assessor
REDAÇÃO
Colaboradores: Antonello Monardo,
Ass.Culturale Tricolore,Vue em France,Paulo Pandjarjian,
News Italia Press-Notiziario Nip, Società Editoriale Fixing srl.
San Marino Quotidiano San Marino Oggi, Agenzia San Marino Web
Ufficio Stampa: Venceslao Soligo
Coordenação e Composição:
Marcos Rogério L. Alabarse (17)8141-3808
e-mail: [email protected]
Jornalista Responsável: Oduvaldo Donnini MTB 28.31
Os textos publicados são contribuições voluntarias e gratuitas ao jornal, dos autores citados
Consulado Geral da República de San Marino
Rua XV de Novembro, 228.1 - CEP 01013-000 - São Paulo (SP) - Brasil
Fone/Fax (011) 3168-9725
Pioneiro no cenário da enogastronomia paulistana, reconhecido pela Accademia Italiana della Cucina, abriu as portas em 1983, como único ponto
de encontro numa área nobre, na zona Sul, que originariamente abrigava
casas e clubes, mas foi povoando-se com centros comerciais, escritórios
e transportes públicos, até incorporar-se ao tecido urbanístico da cidade.
A iniciativa de abrir um restaurante para atender um grupo de clientes
sofisticados e exigentes, para oferecer uma verdadeira pizza italiana e pratos apreciados em todo o mundo, foi resultado do empreendorismo de
uma residente daqueles dias: a condessa Giulia Lantermo di Montelupo.
O Tomatto, que conta ainda com a mesma equipe original de vinte colaboradores e fiel escolhas iniciais na área
gastronômica.
Recentemente um toque de modernidade
em suas linhas arquitetônicas, ganhou uma dimensão multifuncional, em sintonia com os tempos. Os atuais janelões de vidro na fachada criam doam luz e
alegria ao restaurante, em cuja sala central imperam dois gloriosos fornos a
lenha, presentes desde a inauguração. A bom aproveitamento dos espaços
internos proporciona uma maior distância entre as mesas, que, aparelhadas
com toalhas e guardanapos de linho claro, de acordo com as refinadas idéias
da dona da casa, podem acolher até cinqüenta hóspedes.
Um amigável bar, com várias mesinhas, que permite enganar a espera com
prazer, e a abertura de um salão de recepções para até 40 pessoas completam a multifuncionalidade das instalações, para atender
as exigências dos clientes de hoje.
DONNINI
ADVOGADOS
Oduvaldo Donnini - OAB 9628SP
Rogério F. Donnini - OAB 75088
Márcio Sanzi - OAB 55538
Wilson Donnini - OAB 53585
Marcos Simony Zwerg - OAB 161773
Thiago L. Donnini (estagiário) - OAB 121.057-E
Av. Brig. Faria Lima, 2391 - cj. 62
Fones: (11) 3816-0033 - 38165613
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