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GENNAIO 2009 - ANNO 6 - NUMERO 1 - euro 1,00 - distribuzione gratuita
Comunque sia il migliore è Soru!
Cappellacci è l’assessore del massimo storico al debito della Regione nel 2003
Il 15 e 16 febbraio i sardi saranno chiamati a scegliere il nuovo Presidente
della Regione. Saremo invasi da centinaia di “santini”, simboli di partiti, manifesti, però alla fine la reale possibilità di
scelta che hanno gli elettori è fra due
opzioni contrastanti: da una parte il
modello berlusconiano dei leader scelti
dal capo, che hanno il solo merito di
rispondere ad un’esigenza di potere, e
dall’altra un Presidente della Regione
che nel 2004 i sardi hanno eletto con un
grande consenso, che chiede la fiducia
per completare una grande opera di
modernizzazione della Sardegna avviata fra mille difficoltà. (segue pag. 2)
47 mila euro per i giovani
PIBERE & PIBERONE
Finanziato il progetto di centro giovanile di Ossi
Il Comune di Ossi ha ottenuto un finanziamento regionale a valere sui progetti
di "centri giovanili" per un importo complessivo di 47.000 euro di cui l'80% a
carico della Ras e la restante parte a
carico del Comune. Il
progetto, prevede la
creazione di due spazi,
uno da adibire ad internet point, l'altro a sala
polivalente, entrambe
da realizzare presso il
centro Sociale "Paolo
Derudas" di Sos Pianos
in cui si prevede l'acquisto di arredi ed attrezzature. L'idea progettuale è nata dalla collaborazione fra
l'Assessorato alle Politiche giovanili, guidato dall'Assessore Maria Elena Serra,
la coperativa Serenissima e la Consulta
Giovanile che rappresenta un riferimento nel campo della progettazione delle
politiche giovanili del Comune, luogo
privilegiato di confronto e dibattito
democratico dove, da un lato, si raccolgono sollecitazioni e proposte su tutto
quello che investe il mondo giovanile,
dall'altro, si pone quale momento di
scelta sulla ricaduta
delle iniziative. L'idea
di allestire una Sala
polivalente, dal duplice utilizzo, consente
di mettere a disposizione della collettività e del Comune
uno spazio tecnologicamente idoneo ad
accogliere periodicamente convegni,
conferenze, incontri, seminari, attività di
stampo aggregativo, che possono e
devono lasciare spazio ad attività autogestite dai giovani in funzione delle specifiche esigenze. Si tratta di un progetto
nato dalla collaborazione fra Comune e
Consulta Giovanile. Bene!
SOMMARIO
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1
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-
Meglio Soru
Due modelli di Sardegna
Cappellacci chiiii???
Raccolta differenziata
Intesa per Monte Mamas
La Freccia scrive balle
l viaggi del papa...
Massacro a Gaza!
Via Deledda 10
Via Tissi
Via Litterai
Via Roma
Via S. Teresa
SPENDIMENO - OSSI
2
Si confrontano due modelli di Sardegna
Pubblichiamo un intervento del Sindaco di Ossi, Pasquale Lubinu
Il giudizio sull’operato del Presidente
Soru e della sua maggioranza è certamente positivo, ed anche l’interruzione
anticipata della legislatura a mio modo di
vedere non sminuisce i risultati raggiunti che sono documentabili e sotto gli
occhi di tutti. Il sistema istituzionale italiano dal dopoguerra per quasi cinquant’anni è stato fondamentalmente
assembleare, cioè, i cittadini eleggevano i consigli comunali, provinciali e
regionali, e poi la scelta dei Sindaci, dei
Presidenti di Regione e Provincia era un
affare “interno” delle assemblee.
Nell’ultimo quindicennio le nuove leggi
elettorali hanno tolto questa scelta ai
consigli, affidandola agli elettori e ciò ha
generato naturalmente un nuovo equilibrio e nuove tensioni fra due organi
entrambe eletti dai cittadini ma con ruoli
complementari. Soru nel 2004 è stato il
primo Presidente della Regione eletto
direttamente dai sardi e non dai partiti
presenti nel Consiglio Regionale, e ciò
gli ha conferito nuove responsabilità.
Credo che le tensioni, anche forti che si
sono registrate nella legislatura appena
conclusa siano dovute essenzialmente a
questa novità. Nel 2004 ho sostenuto con
convinzione la candidatura di Soru, che
era un evento dirompente nel sistema
politico sardo, tuttavia quando il
Presidente della Regione ha voluto candidarsi a segretario del Pd non ho condiviso questa scelta accentratrice, che è
stata poi foriera di tanti problemi in casa
Pd, e l’ho contrastato. Oggi, con convinzione sostengo Soru come Presidente
della Regione, per tanti motivi di merito,
fra i quali si possono citare la trasparenza
amministrativa, il sito internet della
Regione pluripremiato a livello anche
nazionale è un esempio di trasparenza
e completezza su tutte le informazioni
dell’amministrazione regionale, il risanamento dei conti della Regione che è
stato raggiunto in soli cinque anni dopo
una gestione disasatrosa del centrodestra che aveva triplicato il debito della
Regione. Lo storico risultato sulla vertenza delle entrate che la Sardegna è
riuscita ad avere, lo si attendeva dal
1948, risorse che ci erano negate ingiustamente. Per i Comuni c’è stato il fondo
unico che ha compensato i tagli del
Governo, la costruzione di nuovi ospedali, l’abolizione di enti inutili, ben 93
consigli di amministrazione coi rispettivi
presidenti sono stati aboliti, sono state
abolite le comunità montane in riva al
mare, e poi ci sono importanti innovazioni in campo ambientale, in campo
socio-assistenziale. Oggi siamo chiamati a confrontarci fra due modelli: quello sardista di Renato Soru, e quello
padronale di Berlusconi, di cui
Cappellacci è solo un appendice. I sardi
non vogliono pacche sulle spalle, per
questo è giusto scelgano Soru.
Consuntivo 2008
Nell’assemblea degli iscritti all’Associazione Culturale “Su Kérku” del 15 gennaio scorso è stato approvato il bilancio
consuntivo per l’anno 2008 che si riporta in sintesi. L’attività del sodalizio è stata
particolarmente intensa ed ha visto non
solo la regolare pubblicazione del mensile e del calendariu ossesu, anche su
internet, ma anche l’organizzazione del
Convegno su Gramsci ed il lavoro a due
iniziative editoriali che vedranno la luce
nel 2009. L’associazione non ha scopo
di lucro e non sono possibili dividendi fra
i soci, le somme utili verranno reinvestite in attività culturali.
Editore ed amministratore
Associazione Culturale Su Kérku
Via Sassari n°14 - Ossi (SS)
e-mail: [email protected]
Stampa:
Tipografia Moderna (SS)
Registrazione:
Tribunale di Sassari n°420/04
la tiratura è di 1.400 copie
Questa pubblicazione non ha scopo di lucro.
Trovate il mensile nelle rivendite dei quotidiani
Acciaro, Murgia, Mudadu, Piras e dagli sponsor
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CF-P.IVA 02102000904 - Reg. n°2151 del 14-4-2004 - www.introsaidda.it
BILANCIO CONSUNTIVO ANNO 2008
ENTRATE
USCITE
Per inserzioni ....................... 3.970,00
Contributi attività culturali ..... 9.000,00
Anticipazioni soci ................. 3.755,00
Cassa (al 31-12-2007) .................. 647,92
Tipografia (genn.-dic.08) .............
Restituzione anticipazioni ........
Gestionali e attrezzature ........
Attività culturali ........................
TOTALE ENTRATE: .......... 18.682,58
Residui attivi (crediti) .............. 1.675,00
TOTALE SPESE: .................. 15.777,34
Residui passivi (debiti) .............. 2.225,00
Cassa (al 31-12-2008) ................. 2.905,24
Approvato in data 15-01-2009
2.575,00
1.755,00
4.270,97
7.176,37
IL PRESIDENTE
Alessandra Cherchi
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Centrodestra: scelto il più fedele al Padrone
Berlusconi e Gasparri con una telefonata impongono il candidato del centrodestra!
Cappellacci chiiii? Quando è stato reso
noto il nome del candidato del centrodestra che avrebbe sfidato Soru la reazione di molti è stata proprio questa. Per
quale motivo, contro un candidato forte
come Soru, anzichè schierare un big,
come ad esempio il sindaco di Cagliari o
l’ex ministro dell’Interno Pisanu, è stato
proposto un candidato sconosciuto ai
più, che non porterà voti aggiuntivi al
centrodestra oltre i partiti della coalizione? Cappellacci è conosciuto per essere stato assessore alle finanze della
regione dal 2003 al 2004 nella giunta di
Italo Masala, quella che ha fatto raggiungere il massimo storico all’indebitamento della casse regionali. Ebbene la
verità amara per tutti coloro che sosterranno Ugo Cappellacci è la seguente.
Un certo signore che si chiama Romano
Comincioli è stato compagno di scuola
di Berlusconi ed è il curatore dei suoi
affari in Sardegna, sia di quelli economici, che di quelli politici. Il Cavaliere non ha
ascoltato nessuno dei sardi che militano
nel Pdl, nè in Forza Italia, nè in AN, ma
ha ascoltato Comincioli, che ha scartato
tutti e proposto Cappellacci come candi-
dato presidente, un uomo di fiducia sua e
dell’amico Berlusconi. La fioca resistenza di AN per bocca di Gasparri è stata
sedata fra il 26 e il 27 dicembre, tutti zitti
e agli ordini. Hanno voglia questi, di criticare Soru, quando sono totalmente succubi delle decisioni del capo, il quale ordi-
na e tutti obbediscono. I sardi del centrodestra su questa scelta non hanno
contato nulla, perchè Cappellacci è
stato scelto da Berlusconi, su suggerimento di Comincioli, alla faccia anche
di Gasparri che sosteneva Mariano
Delogu. Il centrosinistra spesso è litigioso, però una umiliazione da servi della
gleba come quella inflitta al centrodestra sardo non esisterebbe, Soru ha
vinto le elezioni nel 2004 e rappresenta
davvero i sardi. Cappellacci ha un solo
requisito per il quale è stato candidato
alla Presidenza della Sardegna: quello
della fedeltà al capo Berlusconi, come
d’altronde suo padre che era commercialista del cavaliere, e la fedeltà immaginiamo prima o poi dovrà essere
ricompensata, magari lasciando costruire nella fascia costiera, chissà chi mai
avrà interesse a farlo su un milione e
settecentomila sardi...
Il P.S.d’Az. sbanda e finisce a destra
Incomprensibile la scelta politica del partito di Emilio Lussu e Mario Melis
CALENDARIU OSSESU
L’edizione 2009 del “Calendariu ossesu” è arrivata nelle case ai primi di gennaio. Quest’anno il tema sono i paesaggi del nostro territorio, scorci suggestivi
ripresi in particolari momenti del giorno
con giochi di luci e ombre, velature di
nebbie, che rendono diversi, per chi già
li conosce, e suggestivi per chi non li
conosce, i nostri paesaggi. L’edizione è
stata curata a titolo gratuito
dall’Associazione Culturale “Su Kérku”
e dal mensile Intro sa Idda per conto del
Comune di Ossi che lo ha realizzato in
2.300 copie, una per ogni famiglia.
Il Partito Sardo d’Azione è un partito di
sinistra. Così diceva Mario Melis, mitico
presidente della regione negli anni 80,
quando il PSdAz, assieme a PCI e PSI
guidavano la Sardegna con la DC
costretta all’opposizione. Ed in effetti alle
radici stesse della storia sardista c’è l’esperienza della Giovane Sardegna del
1919, Emilio Lussu e l’illusione di poter
eresistere al fascismo, che invece poi
soffocherà la libertà. Lussu e Gramsci
che ragionavano assieme di sardismo
mentre la dittatura incombeva. poi ci
sono le difficoltà degli anni 60, quando il
PCI sardo eleggeva nelle sue fila senza
nessun vincolo di mandato degli esponenti sardisti purchè fossero presenti nel
Consiglio Regionale. Poi il boom degli
anni 80, alla fine dei quali comincia il
lento declino, che li porterà ad astenersi
nel 2003 tenendo in vita per pochi voti la
giunta di Italo Masala, esponente di AN e
poi il disastroso risultato del 2004 del
polo indipendentista, la candidatura del
segretario del partito con la Lega Nord
nel 2006 ed il partito ridotto ad un solo
consigliere. Oggi la scelta di equidistanza, nè con il centro destra nè con il centrosinistra, è diventata un’altra cosa, il
PSd’Az alle elezioni correrà col centrodestra, sostenendo Ugo Cappellacci.
Una scelta francamente incomprensibile, che un partito storico sardo abbia
come candidato un presidente scelto da
una telefonata fatta il giorno di Santo
Stefano fra Berlusconi e Gasparri! Soru
potrà anche avere mille difetti, però, ha
dimostrato di portare avanti una politica
di ampio respiro, che contiene in sè moltissimi elementi del sardismo migliore,
solo per fare due esempi la vittoria storica sulle entrate fiscali, la chiusura della
base militare di La Maddalena con il suoi
sommergibili nucleari. Anche il PSI non
è stato innovatore abbastanza, nonostante la sezione di Ossi si sia espressa
anche se con qualche critica a favore di
Soru, il partito regionale ha scelto di correre da solo, la rottura pare sia stata
determinata da una richiesta del
Presidente di non ricandidare i politici di
lungo corso con molte legislature.
4
Raccolta differenziata, un ottimo rusultato
Il Comune di Ossi è il secondo della provincia fra i Comuni con oltre mille abitanti
L’agenzia Regionale per l’ambiente
della Sardegna (A.r.p.a.s.) ha pubblicato i risultati della raccolta differenziata
nell’Isola nell’anno 2007. Si tratta di una
elaborazione fatta Comune per
Comune che fotografa la situazione da
gennaio a dicembre del 2007. Il
Comune di Ossi ha ottenuto un risultato
molto positivo grazie alla scelta, inizialmente contestata, ma rlvelatasi vincente, di eliminare da subito i cassonetti
stradali. Una scelta che tutti i Comuni
vicini a distanza di due anni di tempo
stanno seguendo. Ossi è settimo come
percentuale fra tutti i 67 comuni della
Provincia di Sassari, ma se si escludono i piccoli comuni, quelli al di sotto dei
mille abitanti, dove è certamente più
facile conseguire i risultati, anche perchè non si computano i rifiuti ferrosi e gli
ingombranti, Ossi è secondo subito dopo
Ozieri. Gli altri Comuni con più di mille
abitanti si trovano ben al di sotto. Bisogna
tenere presente, come accennato sopra,
che nel calcolo della percentuale non
vengono calcolati frigoriferi, lavatrici,
materiali ferrosi, ecc., altrimenti la percentuale di differenziata salirebbe a oltre
il 70 per cento, consentendo di superare
anche i piccoli comuni che ovviamente
producono meno materiali ferrosi ed
ingombranti. Soddisfazione è stata
espressa dall’Assessore all’Ambiente
Angelo Cau, anche perchè nel 2007 la
raccolta senza cassonetti è partita dal
mese di febbraio, quindi i dati del 2008
dovrebbero essere ancora più incoraggianti. Oltre la soddisfazione c’è anche il
lato economico, le prossime bollette della
tarsu saranno più leggere del 15%.
SCHEDA TECNICA
Ecco i risultati migliori fra i Comuni della
Provincia di Sassari:
COMUNE
BESSUDE
BORUTTA
BONNANNARO
TORRALBA
CHEREMULE
COSSOINE
OZIERI
OSSI
ABITANTI
% R.D.
453
302
1.084
991
466
939
11.048
5.838
75,6
60,6
60,0
60,0
59,4
57,3
55,2
52,9
Come si vede ai primissimi posti ci sono
comuni molto piccoli, che producono
pochi ingombranti e ferrosi (che non
vengono computati). Ossi è arrivato
secondo (dopo Ozieri) fra i Comuni con
più di mille abitanti.
La Consulta giovanile compie tre anni
Presentata al Consiglio Comunale la Relazione sull’attività nell’anno 2008
Il Consiglio Comunale ha ricevuto in
audizione la Consulta giovanile che presentava, come da Statuto, la relazione
sull’attività nel 2008, un anno ricco di iniziative ed aventi. Apprezzamento unanime è stato espresso sia dal Sindaco, a
nome della maggioranza, sia da parte
dei consiglieri di opposizione, a testimonianza del fatto che la fiducia del
Comune di Ossi nei confronti dei ragazzi e delle ragazze che si impegnano
nella Consulta non è di facciata me è
reale e condivisa. Il portavoce
Alessandro Pittalis ha illustrato le iniziative ed ha svolto delle considerazioni
sulla vita interna dell’associazione.
L’evento più importante del 2008 è stato
certamente “Musicarte”, ma la Consulta
è stata presente in molte iniziative del
paese ed ha collaborato con tante associazioni, di fatto, come fa notare qualcuno, sostituendo la Pro Loco sempre più
moribonda che ormai da quasi otto mesi
è inattiva e non svolge i suoi compiti.
Quando nacque la Consulta si disse che
il sindaco stava strumentalizzando politicamente dei giovani, i soliti propagandisti nullafacenti con la testa piena di
aria dissero che la Consulta era una
sinistra giovanile mascherata. Oggi a
distanza di tre anni è chiaro anche a loro
che non è stato così e tutti apprezzano il
lavoro della Consulta nel quale il sindaco è stato il primo a credere, coi fatti!
Un Miracolo!
La Freccia di gennaio titolava “che
disastro” con la foto di Via Statuto e le
ruspe che lavoravano. Non capivamo
di che disastro si trattasse, infatti, se si
vuole fare la rete idrica, l’acquedotto, la
rete del gas e pavimentare mentre sta
piovendo, è logico che ci sia fango.
Siamo andati a vedere il disastro ed
abbiamo scattato questa foto il 18 gennaio. Dov’è il disastro lo abbiamo capito subito! Stà nella faziosità di alcuni
che pur di criticare scrivono stupidaggini e collezionano figuracce. I lavori
sono stati eseguiti ed il risultato è sotto
gli occhi di tutti, tranne dei disastrati!
5
Intesa per il ripristino di Monte Mamas
Siglata dall’Assesorato all’Ambiente della Regione, Comune di Ossi e Sarda Silicati
Il 21 gennaio a Cagliari è stata apposta
una firma importante su un documento
importante: il protocollo d’intesa fra
Regione, Comune di Ossi e Sarda
Silicati che porterà al ripristino dello
scempio compiuto nella seconda metà
degli anni novanta sul versante affidato
in concessione alla società Dore e
Monni che ha cessato l’attività
senza effettuare il ripristino
ambientale, lasciando gradoni
con fronti non recuperabili senza
interventi complessi ed antieconomici. Per capire meglio l’importanza del risultato raggiunto
occorre fare un passo indietro al
1992 quando la Progemisa
cominciò a prendere in considerazione l’ipotesi di sfruttare il giacimento di sabbie silicee al confine fra Ossi e Florinas che a
partire dal 1996 fu dato in concessione a
tre aziende, una, la Sarda Silicati, originariamente era partecipata al 40% dalla
Regione, le altre due private. Tutte
cominciarono ad estrarre materiale, la
Sarda Silicati in territorio di Florinas dal
1996 fino al 2002 e poi in territorio di
Ossi, (il confine passa proprio all’interno
del giacimento) mentre i due privati,
Dore & Monni e Loriga, cavarono entrambe in territorio di
Ossi. Il problema ambientale
è nato quando la società Dore
e Monni intervenendo su
Monte Mamas scavò senza
rispettare la pendenza e l’altezza nei fronti creando quello scempio che è sotto gli
occhi di tutti, senza che la
Regione, che è titolare della
concessione, facesse nulla,
neppure dopo le segnalazioni
del Comune e dei gruppi ambientalisti.
Com’era prevedibile a distanza di 12
anni l’unica cosa che la Regione ha
potuto fare è la confisca della cauzione
di 90 milioni di lire che però servirà a ben
poco. Nel 2006 è stata avviata la procedura di valutazione ambientale del piano
di coltivazione di cava della Sarda
Silicati per gli anni 2008-2027 ed è
cominciata a maturare l’idea di subordi-
nare l’autorizzazione al ripristino anche di
quei terreni coltivati da altre società e
lasciati in stato di degrado. A distanza di
due anni si mettono nero su bianco i termini dell’accordo. La Sarda Silicati, oltre
al ripristino ambientale delle coltivazioni
complete nella zona di Florinas, ha rilevato le quote della Dore e Monni e pro-
cederà a riprofilare i gradoni in modo che
si possa naturalizzare la roccia consentendo all’erba di crescere. Inoltre verrà
completata l’oasi verde a cavallo dei territori di Ossi e Florinas in località Bores ed
un percorso archeologico nel territorio di
Ossi che porterà all’area archeologica
dietro Monte Mannu. Queste due aree
una volta ultimate verranno cedute in
comodato d’uso gratuito ai Comuni di
Ossi e Florinas. Sul piano occupazionale,
nonostante la crisi del settore auto, e
quindi del vetro bianco, e la crisi del settore edilizio, e quindi le ricadute sulla produzione di ceramiche e piastrelle per l’edilizia, l’attività nel 2009 non avrà ripercussioni drastiche. Intanto dopo il sopraluogo allo stabilimento ed ai giacimenti
tenutosi il 17 gennaio alla presenza
Dott. ALESSIO MARRAS
Via Corraduzza 33/A - 07100 - Sassari
Tel. 079-2827007 - Fax 079-2856019
dell’Assessore all’Ambiente della
Regione Cicito Morittu, del Sindaco
Lubinu, dell’Assessore Cau e dei vertici
della Sarda Silicati, si sono fatti dei
ragionamenti su nuovi sbocchi che si
potrebbero avere da due nuovi investimenti su cui abbiamo avuto delle anticipazioni dal Sindaco di Ossi che li ritiene
molto interessanti: il primo
investimento è relativo allo sviluppo della tecnologia di produzione di energia elettrica col
metodo fotovoltaico, che si
realizza mediante pannelli di
cui aumenterà molto la richiesta. Questi pannelli sono fatti
di sabbie silicee, ed essendoci
un mercato in espansione si
potrebbero creare nuove possibilità. La seconda idea è relativa al riciclo del vetro, che la
Sardegna attualmente imbarca e spedisce nel continente. Una volta però che la
differenziata raggiungerà gli obiettivi previsti dalla Regione, si presume nel 2012,
anzichè trasportarlo il vetro potrebbe
essere riciclato in loco, si tratterebbe di
circa 50 mila tonnellate all’anno per tutta
la Sardegna. Queste due attività potrebbero creare almeno un centinaio di
nuovi posti di lavoro. Il
Gruppo Minerali, di cui fa
parte la Sarda Silicati è una
multinazionale che ragiona
ormai su uno scacchiere
globalizzato. La produzione
di sabbia nei paesi dell’est,
nel nord Africa ha costi
molto bassi, coi quali non si
può concorrere, il futuro di
questa attività consiste perciò nello sviluppo qualitativo
più che quantitativo del prodotto. In altre parole se oggi la produzione dello stabilimento è di 800 mila tonnellate all’anno, non è aumentando il
tonnellaggio che aumenterà l’occupazione, ma trattando la sabbia con procedure tali in modo che aumenti la purezza e quindi il valore intrinseco sul mercato, ossia, per mettersi al riparo dalla
concorrenza sui costi bisogna investire
e giocare sul campo della qualità.
6
Ecco come la Freccia fa disinformazione
Sull’attività del Comune si raccontano sempre cose inesatte o false: sarà un caso?
Cosa pensereste voi di un arciere, che
quando non fa centro corre a spostare il
bersaglio per centrarlo? Stiamo parlando dell’ultimo numero della Freccia, che
colleziona una serie di informazioni
false, o distorte ad arte, che vanno dal
gas, ai lavori del centro storico, al pip,
fino ad arrivare alla ricetta delle penne ai
carciofi anche quella sbagliata! Il difetto
è sempre lo stesso: scrivere di cose
sulle quali non si è informati.
Rete del Gas e centro storico.
Si fanno diverse osservazioni senza fondamento. Il Comune di Ossi, come è
noto, ha fatto un appalto per i lavori del
centro storico. Alla fine del 2005 la
Regione ha creato i bacini di ambito e
finanziato una quota delle somme per
realizzare le reti del gas. Prima di questa
estate nessuno poteva sapere la data in
cui effettivamente sarebbero iniziati i
lavori della rete del gas. Il Comune di
Ossi per ovviare chiese nel 2006 alla
Regione di poter inserire le tubazioni del
gas nei propri lavori e poi recuperare le
somme quando il consorzio avrebbe
appaltato i lavori. La risposta della
Regione fu negativa, non si poteva per
ragioni di contabilità, di sicurezza e di
collaudo degli impianti. Se la rete del
gas la posava il Comune, l’impresa vincitrice dell’appalto avrebbe potuto non
accettarla e quindi non rimborsare le
somme al Comune. Non potendo aspettare un tempo indefinito, (un anno, forse
due? Nessuno allora poteva saperlo) il
Comune ha deciso di appaltare i suoi
lavori. Nel frattempo il consorzio del gas,
trattandosi di somme di una certa rilevanza (17 milioni di euro) ha adottato le
procedure complesse d’appalto individuando in Cpl Concordia l’assegnatario.
Dei 35 bacini di tutta la Sardegna il
nostro è uno dei pochi in cui non ci sono
stati ricorsi al Tar, che potevano rallentare di mesi l’inizio dei lavori. Cpl
Concordia, individuata come assegnatario provvisorio, a conclusione della procedura diventerà assegnatario definitivo. Una volta che i lavori del centro storico erano iniziati, il Sindaco di Ossi, che
è anche Presidente dell’assemblea del
Consorzio de gas si è attivato assieme
al sindaco di Ittiri per rendere possibile un
anticipo dei lavori da parte di Cpl
Concordia, per questo motivo il
Consorzio il 24 novembre ha deliberato
affinchè Cpl Concordia potesse iniziare i
lavori nelle vie di Ossi e di Ittiri dove erano
previsti interventi di riqualificazione. Tutto
ciò è stato possibile non per imposizione
unilaterale, come pensano i freccisti, ma
perchè sia Cpl Concordia, sia l’Impresa
CB costruzioni sono state disponibili, altrimenti a termini di legge, un’impresa
doveva iniziare e finire i lavori, e l’altra in
un secondo tempo doveva iniziare e finire i suoi, poco importa se il buon senso
dice che è meglio fare tutto assieme, perchè il buon senso se non è supportato
dalle leggi può generare richieste di risarcimento dei danni da parte delle imprese,
mancati collaudi, ecc. l’impresa del gas
ha eseguito i suoi lavori mentre CB
costruzioni lavorava in altre vie, per questo si è reso necessario intervenire su più
mq contemporaneamente perchè non
era possibile nè fermare i lavori nè mandare a casa gli operai. Il risultato finale
sarà molto positivo viste le condizioni iniziali. Oltre l’ignoranza ci sono poi nell’articolo delle bugie vere e proprie, ad esempio si dice che Piazza del Popolo verrà
riaperta, mentre saranno aperti solo i
marciapiedi per gli allacci alle case. Per
quanto riguarda il fango e le infiltrazioni,
se fosse stato sindaco Giovanni Mura,
chissà se forse, rimuovendo l’asfalto l’acqua sarebbe evaporata, o forse, non
avrebbe piovuto tanti giorni di seguito,
magari la gente avrebbe parcheggiato a
mezz’aria.
Piano insediamenti produttivi
Altre inesattezze e bugie sono contenute
nell’articolo sul Pip, dove si vuol far credere che il Comune chiede agli assegnatari di pagare le aree dando solo 10 giorni di tempo, mentre la richiesta di pagamento risale alla primavera del 2007,
quindi un anno è mezzo fa, e tutti sapevano che si doveva pagare entro 60 giorni. Solo in seguito per probleme tecnici,
non dipendenti dalla volontà del Comune,
c’è stato un ritardo che si è risolto a
novembre scorso e quindi il Comune ha
chiesto di versare il saldo. Inoltre per cor-
retta informazione si dovrebbe dire che
i denari del saldo, circa 130.000 euro,
servono proprio per portare l’acqua al
Pip e che quindi se gli assegnatari non
pagano non si porterà l’acqua, oppure si
vuole che sia portata coi soldi dei contribuenti che non hanno nulla a che fare
col Pip? La disinformazione poi continua, perchè tutte le clausole elencate
nell’articolo, che vengono chiamate
“capestro”, quasi si trattasse di un
imbroglio, sono tutte previste dalle leggi
e dai regolamenti. Per quanto riguarda
poi l’essere al servizio dei cittadini, l’articolista non dice che quelle aree del Pip
vendute a sei euro al mq sono di fatto
un regalo e che gli assegnatari dovrebbero ringraziare il Comune che sta agevolando le imprese locali per favorire lo
sviluppo. Le stesse aree nei Pip di paesi
vicini costano più del triplo. Poi segue
l’elenco di balle, si parla del depuratore,
e chi scrive l’articolo non è mai andato
al Pip se no avrebbe visto che è gia predisposto, si parla di Enel, e l’articolista
non dice che il Comune ha venduto l’area per la cabina e pagato 25 mila euro
per l’allaccio. Si dice che noi siamo lecchini del sindaco, però non si guarda
alle cazzate madornali che si scrivono,
e allora cari freccisti, la prossima volta
informatevi prima di scrivere, perchè a
ogni numero vi sbugiarderemo. Infine ci
sono i misteri cosmici di Peppino
Tilocca: che dire?
PIBERE & PIBERONE
7
Troppo lusso nel viaggio in Brasile del Papa
La critica è di monsignor Tomás Balduíno, vescovo emerito di Goiás Velho
Qualche numero fa abbiamo criticato il
fatto che per la visita del Papa a Cagliari
siano stati spesi oltre un milione e seicento mila euro provenienti non dalle
offerte ma dalle casse della Regione,
della Provincia e del Comune di
Cagliari. Apriti cielo! I Talebani della
Freccia hanno subito gridato allo scandalo, ai soliti comunisti mangiapreti, ecc.
Ebbene, manco a farlo apposta, la stessa critica mossa dal nostro giornale, che
si basa non sui pregiudizi, ma sul contrasto fra la povertà del fondatore della
religione cristiana (un certo Gesù) e lo
sfarzo di chi lo dovrebbe rappresentare,
la stessa critica è stata mossa qualche
mese fa per il viaggio del Papa in
Brasile da diversi esponenti della chiesa brasiliana: ad esempio mons.
Tomás Balduíno, vescovo
emerito di Goiás Velho,
afferma “Il lusso è causa di
malessere nella Chiesa”. Il
prelato che citiamo non è
un comunista, non è della
redazione di Intro sa Idda,
non organizza convegni
su Gramsci, ma è un
sacerdote, vescovo emerito, che ha preso posizione
pubblicamente contro le
spese faraoniche per la
visita del Papa che d’altronde in Brasile hanno
suscitato scandalo essendo un paese
molto povero. Spese, lusso e ostentazione del viaggio papale hanno messo
in difficoltà una parte della Chiesa brasiliana. Sul luogo della visita - il santuario
di Aparecida, dove si celebrava la 5ª
Conferenza Generale dell'Episcopato
latino-americano - i fari dell’opinione
pubblica si sono proiettati sulle ristrutturazioni milionarie dei locali dove il papa
è stato alloggiato, sui megaschermi al
plasma, il calice d'oro (3.500 reali), le
tovaglie ricamate, le bottiglie di vino
(pari ciascuna al valore del salario mensile medio di milioni di brasiliani), la
cucina del monastero che funzionerà 24
ore al giorno per la comitiva e più di 400
pezzi di porcellana francese fatti esclusivamente per l'illustre ospite. I costi vengono divisi tra privati e imprese, la Chiesa
e le casse pubbliche. "Tanto cibo, tanta
bevanda, tanta spesa, tanto lusso... Tutto
ciò è una contro-testimonianza di Cristo,
che non ha mai permesso di essere trattato come un re. Quando è entrato nel
palazzo, fu per essere frustato", dice
mons. Tomás Balduíno, vescovo emerito
di Goiás Velho. "L'importante non è la
visita del papa, ma la conferenza dei
vescovi, tanto importante che perfino il
papa si muove per essa", aggiunge
padre José Antonio di Oliveira: "Il lusso
del viaggio innalza l'audience dei media,
ma lascia la gente con una visione equivoca". Padre Júlio Lancellotti, coordinatore della Pastorale del Popolo della Strada
di S. Paolo, è d'accordo: "Viviamo nella
cultura della superficialità. É ovvio che
qualcuno debba prendersi cura dei preparativi. Il papa non può mangiare la
zuppa in un sacchetto. Ma, per favore,
non é questo che deve preoccuparci". Il
viaggio è costato al Brasile perlomeno 20
milioni di reali. Ciò include: sicurezza,
ambulanze, punti di pronto soccorso e
ospedali per i pellegrini, le opere della
Basilica, del Campo di Marte, del
Seminario Bom Jesus (l'ascensore) e
della Fazenda Esperança, il rifacimento
delle strade, la costruzione di una riserva d'acqua, paramenti, cibo, alloggio dei
vescovi. Il valore di altre spese, tuttavia,
è tenuto nascosto. L'aviazione civile non
dice cosa ha speso per il trasporto di
due papa-mobili, come pure il
Monastero di S. Bento, in S. Paolo, che
alloggerà il papa per due notti, restaurato con due stanze di sicurezza, internet
senza fili, tinteggiatura, restauro delle
immagini sacre, illuminazione, giardini e
pulizia dei marmi. Con meno pudore, il
Seminario Bom Jesus, ad Aparecida,
dove il papa dormirà due notti, ha rivelato le sue spese di 6 milioni di reali, pagate da un gruppo di impresari. Per il malessere
suscitato, la Chiesa si è
vista obbligata a scendere
in campo per giustificare
le spese. Uno degli organizzatori, Mons. Manuel
Parrado Carral, ha redatto
una nota sui "benefici del
viaggio": la città di S.
Paolo raccoglierà, con il
"turismo e altri servizi",
l'arcivescovo
Scherer
sostiene che: "Si tratta
della visita di un capo di
stato". Quindi parte delle
spese sarà sostenuta dal
governo federale. La
Polizia Federale offrirà 400 agenti per la
sicurezza; l'esercito fornirà sei elicotteri
e coordinerà 13.500 uomini. Vorremmo
dire a tutti i buccigrossi della terra, che le
testimonianze di questi esponenti della
chiesa brasiliana, scandalizzati per il
lusso esagerato, accostato alla miseria
dei poveri che in Brasile a volte non
hanno da mangiare, sono molto vicine al
pensiero di Gramsci sulle condizioni di
vita dei contadini poveri del sud Italia alla
fine dell’ottocento che anche allora contrastavano con la ricchezza degli agrari
latifondisti che, sostenuti dal clero locale, li sfruttavano fino alla morte.
IL MASSACRO DI GAZA
Non ci sono parole! Queste immagini documentano cosa sta succedendo davvero a Gaza.
Arrivano dure come un pugno nello stomaco, cariche di violenza, di morte e di follia.
Abbiamo dubitato prima di pubblicarle, i telegiornali le censurano, forse per non disturbare
il pranzo, e invece guardarle è l’unico modo di capire, di risvegliare le coscienze!

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