Amor di libro

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Amor di libro
OTTAVA EDIZIONE
VARESE
Piazza Monte Grappa
20 maggio - 4 giugno 2006
Ottava edizione
Realizzato ed organizzato dall’Ufficio Cultura del Comune di Varese
con la collaborazione di Serena Contini.
Con il contributo di:
Dino Azzalin
Mario Chiodetti
Mauro della Porta Raffo
Con la collaborazione di:
Biblioteca Civica - Biblioteca dei ragazzi, Cooperativa Multimedia, Il Caffé della Cultura,
Informagiovani, Macchione Editore, Società Dante Alighieri di Varese, Università Popolare
Le librerie di Amor di libro:
Abrigliasciolta, Antiquaria Canesi, Croci, Don Bosco,
Il Libraccio, Pontiggia
Redazione:
Ufficio Cultura del Comune di Varese
Alla sua ottava edizione Amor di libro riprende, senza rinnegare nulla del passato, la sua antica origine e rimette al centro dell’attenzione il libro. Sia esso un
oggetto amato per la bellezza della forma sia invece il contenitore di scritture
fascinose, il libro è protagonista nella vita di tutti, per ognuno in diversa misura.
L’obiettivo di questa manifestazione è quello di aumentare l’amore per il libro
con particolare riferimento al contenuto, dunque alla lettura.
Per questo abbiamo cercato di portare nella nostra Varese scrittori ed artisti
legati alla parola scritta ed anche ci è piaciuto di dar voce alle energie culturali della città, non sempre valorizzate in maniera adeguata.
Amor di libro torna anche alla sua originaria sede, in quella Piazza Monte
Grappa restituita alla fruizione di tutti i cittadini da un attento lavoro di recupero urbanistico e che sta tornando ad essere il cuore della vita cittadina.
Possiamo dunque dire che la manifestazione dedicata da Varese alla promozione della lettura si rinnova nel solco della tradizione e lo fa senza cercare di
seguire un unico filone, ma gettando uno sguardo curioso verso i tanti modi
dello scrivere: dalla narrativa alla poesia, dalla saggistica all’intrattenimento
passando per la letteratura gialla e quella per ragazzi, Amor di libro ha deciso di offrire un panorama vasto ai suoi visitatori.
Per raggiungere questo risultato è stato chiesto l’aiuto di molti, ai quali tutti dobbiamo un forte ringraziamento per la sensibilità dimostrata, dalle librerie cittadine che hanno deciso di essere della partita, ai mezzi di informazione locali
che sostengono anche con una concreta partecipazione questa fatica, a tanti
scrittori, artisti ed intellettuali varesini che si sono fatti parte attiva nell’organizzazione, anche se ormai fisicamente distanti dalla nostra città.
Non da ultimo ci piace ricordare che un pensiero è stato dedicato con amore ad
un gruppo di scrittrici e scrittori del passato con forti legami nel nostro territorio,
con l’esclusione di Piero Chiara cui dedicheremo grande attenzione nella seconda
parte di questo 2006, in occasione del ventennale della sua scomparsa.
In un panorama provinciale ricco di iniziative legate alla lettura, Amor di libro
mantiene forte la propria vitalità e si ripresenta alla città con lo stesso entusiasmo della prima volta, consapevole che non è mai troppo ciò che si fa in favore della curiosità del leggere.
Grazie e buona lettura.
E’ possibile acquistare punti per il credito formativo frequentando gli incontri di Amor di libro da parte degli studenti del liceo
artistico Frattini, del liceo classico Cairoli, del liceo scientifico
Ferraris di Varese, secondo le modalità specificate da ogni singolo istituto (Decreto 10 febbraio 1999).
Tutti gli incontri si terranno, dove non altrimenti specificato,
presso la SALA CONFERENZE della struttura di Amor di libro in
piazza Monte Grappa a Varese.
SABATO
20
MAGGIO
Ore 18.00
Presentazione del libro Tracce criminali. Storie di
omicidi imperfetti di Carlo Lucarelli e Massimo Picozzi,
Mondadori
Interviene Massimo Picozzi
Introduce Giuseppe Armocida
Un nuovo viaggio nella storia del crimine in compagnia di
Carlo Lucarelli e del criminologo Massimo Picozzi che,
dopo Serial killer e Scena del crimine, raccontano qui nuove
storie di omicidi imperfetti, casi famosi e non, episodi ambigui nei quali l’evoluzione della criminologia e delle scienze
forensi nella ricerca di tracce e indizi ha contribuito in
maniera decisiva a far luce sui colpevoli.
Tanti casi risolti e alcuni ancora avvolti dal mistero.Tra questi c’è il giallo della morte di Lady Diana Spencer all’alba del
31 agosto 1997. C’è il caso di Carmen Wieser, una ragazza
trovata morta a quaranta chilometri da Venezia nel novembre del 2000, dopo una notte di violenze. Il saggio prosegue con la storia dei Washington Snipers, una coppia di “cecchini” che nel
2002 terrorizzò la capitale degli Usa e i dintorni con una serie di omicidi e ferimenti.Vi è poi la
storia del massacro della famiglia Carretta di Parma, nel ‘99, quando il Ris guidato dal colonnello Luciano Garofano riuscì a risalire al figlio omicida grazie alle macchie di sangue raccolte nell’appartamento ed esaminate dieci anni dopo il delitto. Gli autori ricostruiscono così la fitta
trama dell’attività degli investigatori, degli scienziati e dei laboratori sulla scena di vari crimini e
ci conducono sui luoghi dei delitti, nelle scene dei sopralluoghi, trascinando i lettori sulla scia di
indizi e segni che il criminale, come Pollicino, lascia dietro di sé.
Massimo Picozzi (Milano 1956), psichiatra e criminologo, insegna criminologia all'Università
Cattaneo di Castellanza dove è responsabile del Laboratorio di analisi e ricerca sui crimini violenti. È consulente dell'Unità analisi del crimine violento (UACV) della Direzione Centrale della
Polizia Criminale. In qualità di perito psichiatra si è occupato dei casi di cronaca nera di maggior
clamore degli ultimi anni: dal delitto di suor Laura Mainetti a Chiavenna al caso di Erika e Omar
a Novi Ligure, dal serial killer di Padova Michele Profeta all'omicidio di Samuele Lorenzi a Cogne,
sino alle indagini sulla morte di Desirée Piovanelli a Leno. È autore di numerosi libri, tra cui
Criminal Profiling, Giovani e crimini violenti, Piccoli omicidi e Pedofilia. Non chiamatelo amore.
Giuseppe Armocida, direttore del Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica dell’Università
dell’Insubria, ordinario di Storia della Medicina presso la medesima Università. Già Assessore alla
Cultura del Comune di Varese, in tale veste è stato ideatore della manifestazione Amor di libro.
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SABATO
20
MAGGIO
Ore 21.00
Spettacolo teatrale Una falciola di terra,
tratto dal Diario di Guido Morselli
Elaborazione drammaturgica di Adriano
Gallina
Con Michele Bottini
Una produzione della Pro loco di Albizzate
Amor di libro
Una falciola di terra è un percorso lungo le pagine
dei quaderni (pubblicati in Diario) che Guido
Morselli scrisse dalla giovinezza sino a pochi giorni prima del suicidio, avvenuto nel luglio 1973.
Un’immaginaria ultima giornata dello scrittore.
In un serrato dialogo/monologo con i personaggi dei suoi romanzi, con la storia, con la natura ed il mondo degli uomini, con i
pensieri dei suoi amati filosofi ma soprattutto con se stesso, con uno specchio in cui
“è necessario guardarsi”, Guido sviluppa i temi della propria opera di scrittore: il
tempo, l’amore, la dialettica tra speranza e disperazione, il destino, il caso, la cultura.
E, soprattutto, quella visione nel contempo decentrata ma centrale dell’uomo e
della sua storia - nella loro cosmica marginalità - che restituisce al lettore il senso
e le proporzioni del vivere, in uno sguardo disincantato che aiuta a comprendere che la falciola di terra su cui giorno dopo giorno arranchiamo e rimbalziamo
come molecole di gas, biglie della roulette è davvero poco, molto poco, ma è tutto
ciò che abbiamo.
Michele Bottini, varesino, si è diplomato attore presso la Civica Scuola d'Arte
Drammatica Paolo Grassi di Milano nel 1990. Insegnante in stages, seminari e corsi
di aggiornamento in Italia dal 1995.
Insegnante di recitazione presso il M.A.S. di Milano diretto da Susanna Beltrami
dal 2001; è inoltre insegnante di movimento presso la Civica Scuola d'Arte
Drammatica Paolo Grassi di Milano dal 2005. E’ attore teatrale, cinematografico e
televisivo, cantante, compositore e chitarrista. Ha recitato in numerose produzioni teatrali del Piccolo Teatro di Milano, tra cui Arlecchino servitore di due padroni, I giganti della montagna, L’Avaro, Materiali per una tragedia tedesca, Le rane, ed ha
interpretato spettacoli con la regia dei più grandi registi a livello nazionale ed
internazionale.
Adriano Gallina, varesino, è laureato in filosofia. Dalla metà degli anni ottanta
organizzatore teatrale professionista. Attualmente è direttore artistico del Teatro
Verdi di Milano e Direttore organizzativo della Fondazione Culturale 1860
Gallarate città, che gestisce il Teatro del Popolo ed il Teatro Condominio Vittorio
Gassman di Gallarate. Da due anni è docente di Economia e management dello
spettacolo dal vivo presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. E’
coautore del volume Organizzare teatro, Franco Angeli (Milano).
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DOMENICA
21
MAGGIO
Ore 18.00
Presentazione del libro La forma della vita di Cesare
Viviani, Einaudi
Interviene l’Autore
Introduce Dino Azzalin
La forma della vita (Einaudi 2005) è l’ultima sorpresa poetica di Cesare Viviani, uno dei più accreditati poeti italiani
contemporanei. Senese di nascita e milanese d’adozione,
Viviani affronta in questo insolito libro le tematiche legate
alla ricerca interiore, profonda, autentica, cercando negli
interlocutori (chiamandoli quasi tutti per nome e cognome) un confronto e un dibattito, che molte volte risponde
all’urgente quesito sull’esistenza propria e sull’intero
Universo.
In questo romanzo di prosa poetica si narrano i temi della
ricerca della verità e quindi dell’assoluto, calandola nel
magma terrestre in quella corteccia abitata dagli uomini che
credono a volte con “irragionevole ragione” di essere gli
unici a viverne le emozioni.
La forma della vita è come un affresco che rivela, attraverso le varie stagioni della vita, un progetto che si spinge più in là del bene e del male, in una solitaria quanto commovente rilettura
del passato, dove il dolore e l’amore sono visti da un solo punto di vista, cioè quello della Poesia
come valore alto e supremo di cui Cesare Viviani si fa paladino, testimone e interprete.
Cesare Viviani è nato a Siena nel 1947.Vive a Milano. Ha pubblicato molti libri di poesia tra
cui: L’ostrabismo cara (Feltrinelli 1973), Piumana (Guanda 1977), L’amore delle parti (Mondadori
1981), Merisi (Mondadori 1986), Preghiera del nome (Mondadori 1990), L’opera lasciata sola
(Mondadori 1993), Cori non io (Crocetti 1994), Una comunità degli animi (Mondadori 1997),
Silenzio dell’universo (Einaudi 2000), Passanti (Mondadori 2002).
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DOMENICA
21
MAGGIO
Ore 21.00
Amor di libro
Incontro con lo scrittore Rino Cammilleri: La
Storia distorta dai Templari al Codice da Vinci.
Riflessioni critiche
Introduce Andrea Campane
Nell’incontro odierno si cercherà di fare con il lui
il punto sulla straordinaria moda che si è scatenata con il successo de Il Codice da Vinci e con gli
emuli successivi. Esoterismo, bisogno di credere in
qualcosa, rifiuto della fede tradizionale o cosa?
Pseudostoria e romanzi di avventura si mescolano
dando vita alle più bizzarre convinzioni. Ma come
leggere queste nuove tendenze? Cammilleri, acuto
intellettuale, ci aiuterà a leggere il fenomeno.
Per molti di quanti lo invitano a tenere conferenze qua e là, Rino Cammilleri è o l’apologeta o quello dei santi, date le rubriche quotidiane che ha tenuto per diverse testate, non sapendo che è anche
romanziere. In quest’ultima veste predilige il giallo storico, nel quale si è più
volte cimentato.
Non solo. Un altro dei suoi campi di attività è il fumetto: per le Edizioni Art
coordina un pool di soggettisti e sceneggiatori, di concerto con Giampiero
Casertano (una della firme di Dylan Dog) che supervede quello dei disegnatori. Nel suo sito (www.rinocammilleri.it) troverete, man mano, i titoli dei volumi
delle collane di fumetti in questione. Infine, la musica. Forse qualcuno possiede
due ormai vecchi album di canzoni (testi e musica), gli unici fatti fin qui: Città di
Luce e I Cavalieri. E’ in corso di confezione un nuovo Cd, il cui titolo è ancora
da definire, che si avvale degli arrangiamenti di Mark Harris (già arrangiatore di
Fabrizio De André e direttore artistico dei tours di Laura Pausini).
Rino Cammilleri, nato a Cianciana (Ag) nel 1950, dopo il liceo ad Agrigento
si è laureato in Scienze Politiche a Pisa.
Ha esordito come assistente di Diritto Diplomatico e Consolare nella stessa
facoltà per poi dirottarsi sull’insegnamento di materie giuridiche ed economiche nelle scuole secondarie. Dopo aver lasciato il mondo della scuola, oggi fa
esclusivamente lo scrittore, l’editorialista e il conferenziere. Attualmente collabora con varie testate nazionali, fra cui Liberal, Oggi, Studi Cattolici, Tempi. Su
Il Giornale e Il Timone cura alcune rubriche. Autore di parecchie introduzioni e
prefazioni, si occupa per la Piemme della collana Le cattedrali del tempo e per
Il Minotauro la collana di biografie di italiani da riscoprire. I suoi interventi
compaiono in svariati volumi collettanei.
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LUNEDÌ
22
MAGGIO
Ore 18.00
Presentazione del libro Wolfinio e gli angeli. Studi sull’arte
medioevale di Carlo Bertelli, Mendrisio Academy Press
Interviene l’Autore
Introduce Nicoletta Ossanna Cavadini
In collaborazione con l’Università Popolare
Questo volume raccoglie dodici saggi di storia medioevale
scritti da Carlo Bertelli durante la sua lunga e proficua carriera, che sono ormai divenuti difficilmente reperibili nel
mercato editoriale. Frammenti di vita, li definisce l’Autore e
tali lo sono non solo per l’ampio arco temporale che
abbracciano, ma anche per la loro comune appartenenza a
un orizzonte critico che mira a non perdere mai di vista
l’oggetto concreto della ricerca, pur in un variegato ventaglio di temi, dal tardo antico a Bisanzio, dalla miniatura alle
cosiddette arti minori.
Carlo Bertelli, nato a Roma nel 1930, storico e critico d’arte, ha insegnato in numerose università italiane e straniere. E’ stato soprintendente per i beni artistici e storici di Milano, direttore della Pinacoteca di Brera ed ha diretto importanti restauri ad Assisi, Roma, Istanbul e a
Milano (l’Ultima Cena di Leonardo). E’ ora professore emerito all’Accademia di Architettura di
Mendrisio, Università della Svizzera Italiana, dove ha insegnato sin dalla fondazione. E’coautore
di importanti mostre, come ad esempio Il futuro dei Longobardi (Brescia, 2000). Sterminata la sua
bibliografia tra cui ricordiamo Piero della Francesca (Milano 1991), Masolino. Gli affreschi del
Battistero e della Collegiata di Castiglione Olona, (Milano 1997), Lombardia medioevale. Arte e architettura (Milano 2000).
Nicoletta Ossanna Cavadini, laureata in architettura all'Università di Venezia, ha conseguito
il dottorato di ricerca presso il Politecnico di Zurigo con il prof.Werner Oechslin. Nel corso di
questi anni ha collaborato con il Politecnico di Milano e l'Università di Venezia svolgendo ricerche riguardanti architetti del XVIII e XIX secolo. Attualmente è oberassistentin della fascia di
Teoria dell'arte e dell’architettura presso l'Accademia di Architettura di Mendrisio, Università della
Svizzera Italiana e professore a contratto presso l'Università dell'Insubria e presso l'Università
Cattolica di Milano.
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LUNEDÌ
22
MAGGIO
Ore 21.00
Amor di libro
Incontro con Roberto Gervaso:
Liala fra Gozzano e D’Annunzio.
Ricordo di una grande scrittrice
Introduce Mauro della Porta
Raffo
In questo incontro Roberto
Gervaso traccerà un profilo della
scrittrice varesina attraverso
impressioni e ricordi personali,
attingendo anche alle interviste a
lei dedicate.
Liala, pseudonimo di Amalia Liana Cambiasi Negretti Odescalchi (Carate Lario, 4
marzo 1897 - Varese, 15 aprile 1995), fu una delle più amate scrittrici italiane di
romanzi d'appendice del Novecento. Fu Gabriele D'Annunzio a coniare per lei il
nome Liala con cui firmò tutte le sue opere: “Ti chiamerò Liala perché ci sia sempre un'ala nel tuo nome”. Negli anni 1930 e 1940 fu legata sentimentalmente a
Pietro Sordi, ufficiale dell'Aeronautica, che le ispirò il mito più fortunato della letteratura italiana del Novecento, quello dell'”aviatore dagli occhi d'oro”, ossia il pilota
che si distingue per le capacità aviatorie, la prestanza fisica, il valore e le doti morali fuori dal comune. La conoscenza della biografia di Pietro Sordi aiuta a comprendere il fenomeno letterario “Liala”. Come Liala amava ricordare, un critico del
Corriere della Sera suggerì che dietro lo pseudonimo “Liala” si celasse un ufficiale
dell'Aeronautica Militare. I critici letterari, inoltre, hanno sottolineato le "minuziose
descrizioni estetizzanti di ambienti altoborghesi e aristocratici", ignorando i riferimenti alle classi sociali inferiori, pure presenti nell'opera di Liala e ispirate alla vita
di Pietro Sordi. Messa a confronto con il “bel mondo”, questa realtà umile non sembra demeritare, piuttosto la scrittrice suggerisce che accanto (e prima) della nobiltà derivante dalla stirpe e dal censo esiste la nobiltà d'animo.
Roberto Gervaso, è nato a Roma il 9 luglio 1937. Ha studiato in Italia e negli Stati
Uniti e si è laureato in Lettere moderne con una tesi su Tommaso Campanella.
Viaggiare per il mondo gli ha permesso di conoscere molti protagonisti del XX
secolo tra i quali spiccano i nomi di George Simenon, Salvator Dalì, Andres Segovia,
Arthur Miller, Lauren Bacall, Michail Gorbaciov e David Rockfeller. Conduce una
rubrica quotidiana su Retequattro. Collabora a vari quotidiani e periodici. Vive a
Roma ma è sempre in giro in Italia e all’estero per convegni e conferenze, e non
appena gli è possibile si rifugia nella sua casa di Spoleto fornita di una ricchissima
biblioteca. Quando non viaggia scrive, quando non scrive legge, e quando non legge
ama rilassarsi ascoltando musica classica.
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MARTEDÌ
23
MAGGIO
Ore 16.00
Nati per leggere. Leggere insieme per crescere insieme
Incontro con Rita Valentino Merletti rivolto ai genitori, insegnanti ed educatori
In collaborazione con la Biblioteca Civica – Biblioteca dei
Ragazzi
La Biblioteca dei Ragazzi collabora attivamente da molti anni con le
scuole medie ed elementari della città organizzando in orario scolastico incontri con le classi per divulgare il piacere della lettura e promuovere l’utilizzo della biblioteca da parte dei giovani e della loro
famiglie. Proprio all’interno di questa attiva collaborazione si inseriscono gli incontri con gli autori.
I ragazzi hanno la possibilità di incontrare i misteriosi scrittori, quelli che non si vedono mai se non in una foto piccolina nel risvolto della
copertina e potranno così soddisfare la loro vivace curiosità.
Gli incontri con Maria Grazia D’Amico e Rita Valentino Merletti sono a conclusione di un percorso
di sensibilizzazione alla lettura ad alta voce, che i Servizi Educativi del Comune di Varese hanno promosso con la collaborazione della Biblioteca dei Ragazzi. Sono stati coinvolti nel progetto due asili
nido cittadini ed una scuola dell’infanzia. In particolare si rivolgono agli educatori e ai genitori che
vogliono approfondire il tema dell’amicizia con i libri da 0 ai 6 anni.
Il progetto nazionale Nati per leggere è promosso a livello nazionale dall’AIB (Associazione Italiana
Biblioteche), dalla FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri) e dal Centro per la salute del bambino.
Esso è ispirato dalla comune consapevolezza dell’importanza di inserire la pratica della lettura nell’ambito delle cure alla prima infanzia. Il primo interlocutore per la divulgazione della pratica di lettura è la famiglia, la lettura degli adulti ai bambini deve iniziare quando sono molto piccoli (qualcuno
asserisce anche prima della nascita). Raccontare o leggere un racconto a un bambino costituisce un
momento magico di comunicazione.
Rita Valentino Merletti, laureata in Lingue e Letterature Straniere presso l’università di Torino, ha
perfezionato la sua preparazione negli Stati Uniti, studiando e lavorando presso il Simmons College
(nell’ambito dei programmi di Master in Letteratura per l’Infanzia) e la Boston University (nell’ambito della School of Education). In Italia collabora con le principali riviste di settore, è responsabile di
numerosi progetti di educazione alla lettura e conduce corsi di formazione per insegnanti, bibliotecari, educatori e genitori.
Durante l’incontro si rivolgerà principalmente a educatori, insegnanti, genitori e tutti gli adulti che
ruotano intorno ai bambini, parlando in particolare dell’importanza della lettura ad alta voce, quali
libri come e perchè.
Le sue principali pubblicazioni sono: Leggere ad alta voce, Raccontar storie, Libri e lettura da 0 a 6 anni,
Libri per ragazzi: come valutarli?, tutte edite da Mondadori.
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MARTEDÌ
23
MAGGIO
Ore 18.00
Presentazione del libro I duri non piangono di
Antonio Zamberletti, Todaro editrice
Intervengono l’Autore, Tecla Dozio e l’editore
Veronica Todaro
Introduce Mario Chiodetti
In una rovente estate milanese torna Vincenzo Torres il Philip Marlowe nostrano - coinvolto in tre casi scottanti: la casuale scoperta del cadavere di Amina Iovic,
una giovane slava che lavorava in un club esclusivo; il
tentativo di riabilitare la memoria di un giovane poliziotto e la ricerca di un ex compagno di scuola braccato sia dalla polizia sia da una banda di trafficanti di droga.
I risvolti di queste vicende sorprenderanno lo stesso
investigatore.
Amor di libro
Antonio Zamberletti è nato a Varese nel 1963 e abita a Luvinate. Ex poliziotto, single,
vive con i genitori e un bassotto.Appassionato lettore di romanzi noir e spy-story, è accanito collezionista degli albi di Tex. I duri non piangono è il secondo romanzo, il primo,
I morti non pagano, edito da Todaro nel 2004, ha avuto buon successo di critica.
Tecla Dozio, milanese, è la “signora in giallo” per antonomasia. Titolare della celebre
libreria Sherlockiana di Milano, è stata per anni editor in importanti case editrici pubblicando e facendo conoscere in Italia i più importanti nomi del noir mondiale. La sua libreria è sede di incontri con gli scrittori italiani e stranieri del genere, da Massimo Carlotto
a Carlo Lucarelli, da Marcello Fois a Giorgio Faletti.
Veronica Todaro è fondatrice e direttrice dell’omonima casa editrice ticinese specializzata nel giallo d’autore.
Mario Chiodetti è nato a Varese dove vive. Giornalista e fotografo, ha lavorato per
Airone, Bell’Italia, Focus, il Venerdì di Repubblica, Donna Moderna, Qui Touring, Arte. Collabora
con Qui Touring, Focus Storia, Focus Junior, Selezione dal Reader’s Digest e il quotidiano La
Provincia di Varese. Nel 1999 ha realizzato una mostra di fotografie in bianconero dedicata
alle donne artiste dal titolo DogliaOrigineNeraNellArte.
Altre mostre fotografiche: Acque lucenti, dedicata al lago di Varese, Voci d’acqua, in occasione dell’Anno Internazionale dell’Acqua e Miroirs, sulla poetica del riflesso. Ha realizzato diversi cataloghi d’arte, curato mostre sulla Scapigliatura milanese e la Belle époque al
Chiostro di Voltorre. Ha pubblicato nel 2002 il volume Di lago in lago con gli scritti sul
Varesotto di Carlo Linati e nel 2005 il libro fotografico Il lago perduto, dedicato agli ultimi
pescatori professionisti del lago di Varese. Ama cantare il repertorio della Belle époque
e il tango argentino, remare sul lago e girellare in bicicletta e in vespa. La sua passione
sono i gatti, che ha fotografato durante i numerosi viaggi.
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MARTEDÌ
23
MAGGIO
Ore 21.00
Presentazione del libro Appena ieri. Come non siamo
cambiati di Luca Goldoni, Mondadori
Interviene l’Autore
Introduce Mauro della Porta Raffo
Caustico e impietoso, Luca Goldoni è da sempre un osservatore dei costumi degli italiani. Dopo aver ritratto i vizi e i
vezzi dei nostri anni Settanta in alcuni suoi libri, si è accorto fra sorrisi e qualche piccola nostalgia, che quell’Italia
miracolata del boom ma stordita dal Sessantotto, ingolosita
dai miti ma tormentata dalle tradizioni, assomigliava incredibilmente a quella di oggi. Rapporti di coppia, crisi del macho,
contrasto genitori-figli, velleità, fobie sembrano gli stessi dei
nostri giorni.
Luca Goldoni è nato a Parma. Ha fatto il cronista di nera, poi
l'inviato di guerra, infine l'osservatore di costume.Attualmente
è opinionista del Corriere della Sera, sul cui magazine cura una nota dedicata agli animali. Tiene
una rubrica di commenti su Tv Sorrisi e Canzoni e scrive ogni mese una pagina per Airone.
Fra i libri di maggior successo: È gradito l'abito scuro e Cioè (Mondadori), Maria Luigia donna
in carriera, Italia al guinzaglio, Il sopravvissuto (premio Fenice Europa), Garibaldi, amante dei due
mondi, Una bestia per amico (tutti editi da Rizzoli).
Mauro Della Porta Raffo, “il Gran Pignolo”. E’ nato a Roma nel 1944 e vive da sempre a
Varese con viva soddisfazione.
Pessimo studente e ciò malgrado laureato in Giurisprudenza alla Cattolica di Milano, nella
vita ha fatto i più diversi mestieri (da direttore di un ente pubblico locale a patrocinatore
legale, da consulente commerciale ad agente di assicurazione, da formatore assicurativo e
finanziario a giocatore di carte professionista e così via) trovandoli tutti più o meno interessanti per qualche tempo e cercando sempre nuove possibilità in altri campi.
Ha alle spalle una più che discreta carriera politica a livello locale, ha giocato a carte e a
biliardo con Piero Chiara - il suo vero maestro - per circa quindici anni ed ha soprattutto
seguito ed amato la storia, la letteratura, il teatro, il cinema, lo sport e l’amore.
Dal 1996, per caso e su sollecitazione di Giuliano Ferrara, che lo ha ribattezzato “il Gran
Pignolo”, ha intrapreso l’attività giornalistica. Dopo una veloce incursione al Corriere della
Sera e una lunga stagione a Il Giornale è stato columnist de La Stampa e de Il Tempo. Ha collaborato e collabora con le principali testate nazionali.
Da sempre studia con passione ogni giorno, sperando (e gli manca ben poco!) di arrivare al
livello di conoscenza a suo tempo raggiunto da Adalbert Pösch, il maestro ebanista del giovane Karl Popper, che poteva tranquillamente sfidare l’allievo dicendogli: “Mi chieda pure
quello che vuole. Io so tutto (Ich weiss alles)!”.
E’ semplicemente bellissimo.
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MERCOLEDÌ
24
MAGGIO
Ore 18.00
Incontro con Romano Oldrini: Non soltanto
amore… Maria Volpi Nanniperi in arte Mura
Amor di libro
Mura, bolognese di nascita ma gaviratese di
adozione, è stata una delle più importanti
scrittrici di genere del Ventennio.
Ingiustamente catalogata per anni come scrittrice “rosa”, è stata in effetti una delle più
eclettiche penne del tempo. Novista di costume, giornalista, scrittrice di teatro e di testi
per bambini, Mura si pone con altre scrittrici Amalia Guglielminetti, Annie Vivanti, Luciana
Peverelli - come snodo fondamentale della letteratura femminile di genere. Letteratura, questa, che sta vivendo una seconda giovinezza
sull’onda di un rinnovato interesse della critica militante e della editoria.
Romano Oldrini, medico, sindaco di
Gavirate dal 1975 al 1995, anni duranti i quali
fu promotore delle attività culturali del Chiostro di Voltorre, dal 1997 è animatore del
caffè letterario Godot di Gavirate. E’ presidente dell’Associazione Amici di Piero Chiara.
Ha pubblicato poesie e saggi. Tra i suoi lavori ricordiamo: Per piste di dissolvimento
(Nicolini editore, 1993) e Morire di petto (editrice del Leone, 1995).
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MERCOLEDÌ
24
MAGGIO
Ore 21.00
Presentazione del libro Wolfgang Amadeus Mozart, gli
anni salisburghesi 1756 – 1781 di Stanley Sadie,
Bompiani, Milano
Interviene Fabio Sartorelli
Si dice che parlare della giovinezza di Mozart sia impossibile, vuoi perché le miracolose pagine scritte con mano infantile trasformano il fanciullo in adulto, vuoi perché la morte
precocissima gli ha sottratto il bene delle maturità. Forse è
per questo che Stanley Sadie, docente al Trinity College of
Music di Londra, critico musicale per il Times e presidente
della International Musicological Society, definisce il periodo
che intercorre fra la nascita dell'artista e il successivo trasferimento viennese, “anni salisburghesi”. Perché nonostante i viaggi d'istruzione su e giù per l'Europa, compiuti per la
convinzione paterna “di dover convincere il mondo di questo miracolo che è mio figlio”, Salisburgo è la casa, il luogo
degli affetti e dei ritorni. E questo fino al 1781, l'anno del definitivo distacco non solo da
Salisburgo ma da un'epoca e da una maniera d'intendere la professione del musicista, vecchia e retrograda.
Attraverso un'accurata revisione delle fonti e una coraggiosa demitizzazione delle leggende
romantiche, Stanley Sadie riscrive gli anni salisburghesi e la genesi di tanti capolavori ancora oggi poco noti al grande pubblico.
Fabio Sartorelli è diplomato in pianoforte al Conservatorio di Milano dove ha compiuto
anche studi di composizione. Allievo di Giovanni Acciai e Guido Salvetti si è laureato in
musicologia col massimo dei voti e la lode. Dal 1991 insegna Storia della Musica all’Istituto
Musicale pareggiato G. Puccini di Gallarate nonché alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di
Milano e ai corsi dell’Accademia dello stesso Teatro alla Scala.
E’ stato chiamato a condirigere la storica Società del Quartetto di Milano nel 140° anniversario di attività. E’ docente del Master in Management per lo Spettacolo promosso
dall’Università Bocconi in collaborazione col Teatro alla Scala di Milano. Scrive per il mensile Musica.
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GIOVEDÌ
25
MAGGIO
Ore 18.00
Amor di libro
Presentazione del libro Punto di rottura di
Giuseppe Leto Barone, Agar Edizioni
Interviene l’Autore
Introduce l’editore Amos Cartabia
La Russia ha un arsenale nucleare di oltre 27.000
ordigni, mal conservati e soprattutto mal custoditi.
Ha anche centinaia di funzionari disposti a svenderli. Uno di questi è il fantomatico Abraxas (la farfalla), trafficante d’armi sospettato di avere trafugato quattro testate nucleari in un magazzino nel
nord dell’Ucraina. Il furto, inizialmente, sembra non
avere alcun rapporto con l’omicidio di Anna Pakula,
ricercatrice universitaria brutalmente assassinata
dopo un viaggio in Russia, ma le indagini di Daniel
Garcia, giornalista e marito della donna, portano alla luce una serie di intrighi nei
quali la moglie pare abbia avuto un ruolo determinante. L’indagine di Garcia finisce così per incrociarsi con quella di Notorius, agente dell’Mi6 inglese alle calcagna di Abraxas, e rischia di comprometterne la missione…
L’accaduto dà il via ad una serie di avvenimenti narrativi coinvolgenti, che prendono spunto da un fatto di cronaca reale (Corea, 31 agosto 1998).
Una sequenza di avvenimenti - che catapultano il lettore, attraverso una alternante linea temporale, dalla fredda Mosca Brezhneviana dei primi anni ottanta alla
Mosca capitalista, dalla Grecia all’Italia e agli Stati Uniti - il cui unico obiettivo è
l’arresto di Abraxas prima che possa vendere la sua merce… Sempre che la farfalla esista veramente.
Una spy story in cui nessuno dei personaggi è quello che sembra essere.
Giuseppe Leto Barone è nato a Varese nel 1974. Si è laureato in
Giurisprudenza all’Università di Milano con una tesi in economia dal titolo
Prospettive dell’impiego di Internet nello sviluppo delle attività economiche.
Fin da giovanissimo impegnato in politica, lavora come funzionario del Comune di
Varese ed ha pubblicato dal 2001 al 2003 ebook sul diritto penale ed il diritto degli
enti locali.
Nel 2003 ha pubblicato per Montedit Editore Il Segreto dell’Unione, il suo romanzo d’esordio: un thriller fantapolitico ambientato in una futura unione politica
Europea, che descrive come oscura e corrotta.
Il 5 dicembre 2004 Il Segreto dell’Unione è stato premiato come miglior opera di
narrativa presso l'Accademia Italiana di Lettere Scienze ed Arti Terra del Vesuvio.
Punto di Rottura, edito nel 2006, è il suo secondo romanzo, un thriller coinvolgente che prende le mosse da un fatto di cronaca realmente accaduto.
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GIOVEDÌ
25
MAGGIO
Ore 21.00
Presentazione del libro Le uova del drago di
Pietrangelo Buttafuoco, Mondadori
Interviene l’Autore
Introduce Mauro della Porta Raffo
Eughenia Lenbach è giovane e bella. Ed è un soldato ad altissima specializzazione, anzi è considerata addirittura il
“primo soldato del Reich”. E infine è una spia, scelta personalmente da Hitler. Opera in un ufficio commerciale al porto
di New York e non c'è nave che, grazie alle sue segnalazioni,
riesca a uscire indenne dagli agguati dei sottomarini tedeschi
dell'Atlantico. Scoperta, viene spostata su tutt'altro fronte e
per ordine diretto del Nido delle Aquile scende in paracadute sui monti delle Madonie, in Sicilia. Siamo all'inizio dell'estate del 1943 e lo sbarco degli alleati è imminente... Una
storia intricatissima, e vera, da cui Buttafuoco ha tratto un
romanzo. Nella premessa afferma che personaggi e fatti non sono frutto della fantasia
dell’Autore e spiega la trasposizione letteraria spettacolare, dal ritmo fantastico ed avvincente, che s’ispira all’arte della sua terra: “Ogni avvenimento reale è stato trasfigurato
seguendo il canovaccio di un falso storico, e molti dei personaggi portano i nomi delle
marionette dell'Opera dei pupi, per fare di questa storia vera un teatro”.
Un libro sorprendente, che combina lo stile tradizionale della narrativa siciliana al thriller, rievocando una pagina di storia poco conosciuta, quella dello sbarco alleato in Sicilia;
origine, secondo l’autore, della situazione internazionale d’oggi.
Pierangelo Buttafuoco è nato a Catania il 2 settembre 1963. Ha studiato filosofia teoretica. Ex libraio ed ex insegnante di liceo, ha iniziato l’attività di giornalista presso diverse testate: il Roma di Napoli, il Secolo d’Italia, l’Indipendente, il Giornale ed il Foglio, al quale
collabora dalla sua fondazione. Ha avuto un'esperienza televisiva per due anni con la trasmissione Sali e Tabacchi su Canale 5.
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VENERDÌ
26
MAGGIO
Ore 18.00
Presentazione del libro Beniamino Gigli di Luigi
Inzaghi, Zecchini Editore
Interviene l’Autore
Introduce Bruno Belli
In collaborazione con Il Caffé della cultura
Amor di libro
La vita di Beniamino Gigli, nato a Recanati il 20
marzo 1890 e morto a Roma il 30 novembre
1956, è stata tra le più affascinanti del Ventesimo
secolo. Gigli cantava ammirevolmente più di qualsiasi altro tenore del suo tempo, escluso Caruso. I
suoi modi di fare contrastavano grandemente da
quelli convenzionali degli altri tenori, grazie alla
sua voce che risuonava piena, ricca ed espressiva
nel timbro. Oltre ad aver cantato in 62 diverse
opere di ogni genere dal 1907 al 1953, beneficò una quantità enorme di persone,
di enti privati e pubblici, da meritagli medaglie, diplomi, onorificenze da capi di
Stato e dalla Chiesa cattolica. In questo ricco volume, l’Autore vuole approfondire alcuni lati inediti della vita di Gigli e presentarli ad un pubblico di non soli adepti. E’ contenuta una ricca cronologia, sono elencate ed esaminate tutte le opere
della sua carriera, vi è la trascrizione di documenti inerenti la sua vita privata ed
artistica.
Bruno Belli è nato a Varese il 5 agosto 1972. Ha compiuto regolari studi letterari classici e moderni, oltre che musicali (pianoforte), e svolge l’attività di critico
letterario e musicale su quotidiani e su periodici dedicati a tali settori. Collabora
con la rivista letteraria Legger…ti. Libri e autori della Svizzera italiana delle Edizioni
Ulivo e cura, dal marzo 2002, una propria rubrica settimanale, Dal nostro inviato, sul
portale Classicaonline (www.classicaonline.com), dedicato alla musica classica.
Ha curato diverse presentazioni per concerti.
E’ presidente dell’associazione Il Caffè della cultura di Varese. Nel settembre 2003,
in occasione del cinquantenario della demolizione del vecchio Teatro di Varese, ha
pubblicato il libro Il Teatro Sociale di Varese nell’Ottocento. (Attività e funzione
culturale). Nel dicembre 2005 è uscito il suo secondo libro Gli opposti della vita
(poesie) per le Edizioni Ulivo di Balerna.
E’ autore, inoltre, di un libretto d’opera, Gli ultimi giorni di Pompei, tratto da Bulwer
Lytton e Peruzzini, e di alcune composizioni musicali.
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VENERDÌ
26
MAGGIO
Ore 21.00
Presentazione del libro Il matematico impertinente di
Piergiorgio Odifreddi, Longanesi
Interviene l’Autore
Introduce Michele Mancino
Se non vi è mai capitato di ascoltare Piergiorgio Odifreddi
dal vivo, allora è venuto il momento di farlo. Questo filosofo-logico-matematico è uno spettacolo della divulgazione
scientifica. Anzi, un miracolo. Alle presentazioni dei suoi libri
puo’ capitare di incontrare persone che dichiarano la propria
ignoranza in fatto di matematica e di numeri, che ignorano le
leggi della fisica, ma al tempo stesso desiderose di essere
introdotte in quel tipo di conoscenze. Odifreddi ci riesce
sempre. Sarà merito del suo tono ironico e brillante, sarà la
capacità di legare la sua sterminata aneddotica con formule e
pensieri matematici complessi, sarà la sua bravura e semplicità… il risultato è sempre lo
stesso: Odifreddi riesce dove hanno fallito schiere di professori, dalle elementari fino
all'università.
In questo incontro presenterà il suo libro Il matematico impertinente, ovvero se stesso.
I saggi di questo volume che vanno dalla politica alla religione, dalla letteratura alla matematica, sono raccolti in sezioni che si aprono con interviste immaginarie a personaggi
famosi: Hitler, Gesù, Dante, Aristotele, Archimede e Newton e si chiudono con interviste
reali a personaggi del presente: Chomsky, Dalai Lama, Saramago, Kripke, Nash e Watson.
L’autore con la sua scrittura brillante e il suo armamentario logico-matematico conduce il
lettore alla scoperta dei falsi miti della contemporaneità e alle poche verità che informano la quotidianità, tra le quali c’è la matematica.
Piergiorgio Odifreddi ha studiato matematica negli Usa e nella ex Unione Sovietica.
Insegna Logica all’Università di Torino e alla Cornell University. Collabora con Repubblica,
l’Espresso e la rivista Le Scienze. Tra le sue pubblicazioni possiamo ricordare: Incontri con
menti straordinarie (Longanesi, 2006), C’era una volta un paradosso. Storie di illusioni e verità
rovesciate (Einaudi, 2006), Idee per diventare matematico. Strumenti razionali per la comprensione del mondo (Zanichelli, 2005).
Michele Mancino è nato a Varese nel 1963. Giornalista, ed è stato tra i fondatori di
Varesenews on line. È autore, insieme a Enzo Rosario Laforgia, del libro Intolleranze.
Cronache di una provincia lombarda (Arterigere).
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SABATO
27
MAGGIO
Ore 11.00
Presentazione dei libri Il cimitero vecchio di
Viggiù di Francesca Nicodemi, e La Chiesa
dell’Assunta a Casorate Sempione di
Rosangela Cervini e Massimo Conconi,
Edizioni Liceo Artistico Frattini
Intervengono gli Autori
A cura del Liceo Artistico Frattini
Il Cimitero vecchio di Viggiù. Una testimonianza intatta di arte sepolcrale
dell’Ottocento lombardo.
Amor di libro
In questo volume, reso possibile grazie anche al contributo degli studenti del Liceo
Artistico, viene proposto una indagine storico artistica sul cimitero vecchio di
Viggiù, testimonianza intatta e validissima di arte sepolcrale dell’Ottocento lombardo. Il lavoro è frutto di una ricerca sinergica e interdisciplinare che ha visto
impegnati gli allievi e i docenti della III A per l’intero anno scolastico 2003-2004. La
ricerca archivistica effettuata presso l’Archivio comunale del paese, ha permesso di
ricostruire sistematicamente le fasi di realizzazione del camposanto, gli interventi
succedutesi negli anni, quindi di individuare nelle sepolture le testimonianze delle
correnti artistiche ottocentesche e infine di decodificare l’interessante simbologia
presente nelle tombe. Obbiettivo di questo impegno è soprattutto quello di sensibilizzare l’opinione pubblica per poter procedere ai lavori di restauro.
La chiesa dell’Assunta a Casorate Sempione. Scrigno d’arte e cultura dell’età barocca.
Questa pubblicazione nasce all’interno del corso sperimentale di Catalogazione e
Conservazione dei beni artistici del Liceo Artistico A. Frattini.
Lo studio è stato condotto dai docenti Rosangela Cervini per il Rilievo architettonico e fotografico, Bruno Fasola per la Catalogazione e Storia dell’Arte, Massimo Conconi
per Educazione Visiva con il coinvolgimento di 17 studenti. Grazie anche al fondamentale spoglio dell’archivio parrocchiale, si sono studiate le opere d’arte presenti attraverso il rilievo geometrico e la copia dal vero, compiendo letture iconologiche ed iconografiche delle opere d’arte.
La pubblicazione, che raccoglie e compila parte degli studi, è stata resa possibile
grazie ad una convenzione fra la parrocchia della Beata Vergine Assunta, il Comune
di Casorate e il liceo stesso.
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SABATO
27
MAGGIO
Ore 18.00
Il noir è donna
Incontro con Nicoletta Vallorani e Barbara
Garlaschelli
Introduce Mario Chiodetti
Amiche nella vita ed entrambe scrittrici per l’infanzia, oltre
che per adulti, Barbara Garlaschelli e Nicoletta Vallorani
sono tra le voci più interessanti del noir italiano.Vallorani, che
insegna inglese all’Università di Milano, compie nei suoi
romanzi un complesso itinerario nel linguaggio, in una sorta
di “scrittura dipinta”, che procede per velature di colore con
quieta profondità, legando qualche volta generi diversi, come
noir e fantascienza. Gli ultimi lavori pubblicati sono Visto dal
cielo e Il nome segreto della guerra. Barbara Garlaschelli, milanese, collaboratrice di diversi periodici e sceneggiatrice di
fumetti, ha una scrittura intensa e corroborante, piena di
invenzioni, come dimostra nell’ultimo libro, L’una nell’altra,
sessanta storie che incominciano ognuna con la frase finale della precedente.
Testimonianze in diretta di personaggi che si raccontano, intessute con rara maestria e
legate dal filo conduttore dell’amore, presente anche quando
sembra scomparire.
Nicoletta Vallorani, marchigiana da tempo residente a
Milano, insegna, traduce, scrive, legge e passa il tempo che
resta con le sue figlie. Tra i suoi libri, molti dei quali tradotti
all’estero: Il cuore finto di DR, Dentro la notte, e ciao, Come una
Balena ed Eva.
Barbara Garlaschelli, milanese, è laureata in Lettere moderne alla Statale e da sempre lavora con la scrittura.
Sceneggiatrice di fumetti, autrice di monologhi teatrali, articoli e saggi, ha esordito con la narrativa nel 1993 con la raccolta
di racconti Storie di bambini, donne e assassini. Scrittrice di
punta del genere noir, ha pubblicato tra l’altro O ridere o morire, Nemiche e Sirena, da cui è stata tratta una pièce teatrale.
Con Sorelle ha vinto il Premio Scerbanenco 2004.
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SABATO
27
MAGGIO
Ore 21.00
Incontro con la poesia giovane. Letture poetiche
di Patrizia Mari, Carlo Dentali, Riccardo Ielmini
Amor di libro
Patrizia Mari, Carlo Dentali, Riccardo Ielmini: tre
poeti per tre modi di intendere la poesia, ma che
fanno parte della medesima società letteraria ben
riconoscibile dal fatto che hanno in comune il
senso della ricerca della parola poetica come unico
e irrinunciabile segno del suo essere “Poesia”.
Da qui scaturisce un percorso individuale che ne
affranca la misura e il valore del loro lavoro fin qui
realizzato. Ne emerge una forza ineluttabile che
pone l’invisibile e l’indicibile (e come tale l’intraducibile) come segni di un linguaggio quotidiano che
si oppone a quello stereotipato, quasi sempre
espressione del contingente o del nulla. Ascoltare questa lettura di poesie significa
scoprirne le affinità, confermare il percorso poetico nel frastuono della vita moderna, che richiama ad una riflessione autentica e profonda sul significato della vita
stessa.
Patrizia Mari è nata nel 1967. Ha compiuto studi classici con particolare approfondimento della Storia dell’Arte del Quattrocento e del Cinquecento e, successivamente, degli aspetti teorici e filosofici della psicoanalisi. Nel 2002 ha pubblicato,
presso Prospettiva editrice, una trilogia di racconti intitolata L’angelo della morte.
Nel 2004 è uscito Sclerodermia a cura di Flavio Ermini.
Collabora al quotidiano La Provincia di Varese dove si occupa prevalentemente di
storia, di letteratura ed arte.
Sue importanti riflessioni sulla poesia contemporanea sono presenti nel volume
Le firme di Andrea Piacquadio edito dalla NEM (Nuova Editrice Magenta) nel 2005.
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SABATO
27
MAGGIO
Carlo Matteo Dentali è nato a Busto Arsizio nel 1971. È laureato in Medicina. Ha scritto una prima opera di poesia dal titolo I giorni della luce fragile (Edizioni EOS) ed una seconda intitolata Emerodromi (LietoColle). Collaboratore di LietoColle, attualmente, insieme ad Alessandro Broggi e Stefano Salvi, dirige
L’Ulisse, rivista on line di poesia e pratica culturale, dove scrive
occupandosi di critica letteraria. Per la stessa casa editrice ha
curato, insieme a Stefano Salvi, l’antologia di poesia contemporanea Il presente della poesia italiana. Ama il cinema di Antonioni e
Malick.
Riccardo Ielmini è nato a Varese nel 1973 e vive a Laveno Mombello. Si è laureato in Lettere
Moderne all'Università Cattolica di Milano e fa il professore al Liceo Scientifico Ambientale di
Laveno Mombello. Suoi testi sono apparsi su Atelier, Poesia e Pelagos.
E' stato inserito nelle antologie L'opera comune. Antologia di poeti nati negli Anni Settanta (Atelier,
1999), e Lavori di scavo (Railibro), a cura di Giuliano Ladolfi, Dieci poeti italiani (Pendragon, 2002),
a cura di Maurizio Clementi, Quattro poeti (Ares, 2003), e nei primi due volumi di Parco Poesia
(Guaraldi, 2003 e 2004) a cura di Isabella Leardini. Ha pubblicato la raccolta Il privilegio della vita
(Edizioni Atelier, I edizione 2000, II edizione 2002).
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DOMENICA
28
MAGGIO
Ore 18.00
Amor di libro
Valerio Varesi,
Il giallo dietro casa
Incontro con Valerio Varesi
Introduce Mario Chiodetti
Soneri è uno di noi, fa il commissario, indaga in
una Parma mutante, oscura, facile preda di una
malavita griffata, si muove per piste di dissolvimento nella città della memoria lontana, degli
amori di ragazzo. Dei suoi simili fiuta gli odori,
analizza gli sguardi, i gesti, mastica pensieri
annaffiati dal Malvasia al Milord del fido Alceste
e, come Maigret, si siede in cucina, accanto alla
stufa che ronfa. Il sole splende raramente nel
suo mondo, le nuvole gli girano intorno, come
la nebbia immobile e gialla e la solitudine, spezzata dal vociferare di Angela al cellulare, fidanzata come lui randagia, complice
nella felicità dell’attimo.
Il commissario uscito dalla penna di Valerio Varesi, e portato in televisione da
Luca Barbareschi nella serie Nebbie e delitti, è un poliziotto dal bavero alzato,
silenzioso e ostinato come le montagne delle sue origini. Un uomo schivo, acuto
osservatore e profondo distillatore di pensieri, come il suo creatore, capace di
costruire storie di solida architettura, che prendono corpo attimo dopo attimo
e si dipanano con studiata lentezza. Racconti da degustare come un bicchiere di
Bonarda, in cui il sapore schietto del vino di qualità si riconosce alla fine.
Valerio Varesi è nato a
Torino, vive nel Parmense,
terra d’origine della sua famiglia, e lavora nella sede bolognese del quotidiano La
Repubblica. Tra le firme più
originali del noir italiano, ha
pubblicato tra l’altro Bersaglio
l’oblio, Il fiume delle nebbie,
I misteri di Montelupo e il
recente A mani vuote. Alcuni
suoi romanzi sono stati sceneggiati per la televisione, con
Luca Barbareschi nel ruolo
del commissario Soneri.
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LUNEDÌ
29
MAGGIO
Ore 16.00
Nati per leggere. Rispecchiarsi nelle fiabe
Incontro con Maria Grazia D’Amico rivolto a genitori,
insegnanti ed educatori
In collaborazione con la Biblioteca Civica – Biblioteca dei
Ragazzi
L’incontro è rivolto ad educatori, insegnanti genitori che
vogliono accrescere la loro consapevolezza sull’utilizzo delle
fiabe classiche. Esse offrono una interessante sequenza di
avventure, spesso intricate e talvolta un po’ crudeli che si concludono, perlopiù, con un lieto fine.
La Biblioteca dei Ragazzi collabora attivamente da molti anni
con le scuole medie ed elementari della città organizzando in
orario scolastico incontri con le classi per divulgare il piacere
della lettura e promuovere l’utilizzo della biblioteca da parte
dei giovani e della loro famiglie. Proprio all’interno di questa
attiva collaborazione si inseriscono gli incontri con gli autori.
I ragazzi hanno la possibilità di incontrare i misteriosi scrittori, quelli che non si vedono mai se
non in una foto piccolina nel risvolto della copertina e potranno così soddisfare la loro vivace
curiosità.
Gli incontri con Maria Grazia D’Amico e Rita Valentino Merletti sono a conclusione di un percorso di sensibilizzazione alla lettura ad alta voce, che i Servizi Educativi del Comune di Varese
hanno promosso con la collaborazione della Biblioteca dei Ragazzi. Sono stati coinvolti nel progetto due asili nido cittadini ed una scuola dell’infanzia. In particolare si rivolgono agli educatori e ai genitori che vogliono approfondire il tema dell’amicizia con i libri da 0 ai 6 anni.
Il progetto nazionale Nati per leggere è promosso a livello nazionale dall’AIB (Associazionene
Italiana Biblioteche), dalla FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri) e dal Centro per la salute del bambino. Esso è ispirato dalla comune consapevolezza dell’importanza di inserire la pratica della lettura nell’ambito delle cure alla prima infanzia. Il primo interlocutore per la divulgazione della pratica di lettura è la famiglia, la lettura degli adulti ai bambini deve iniziare quando sono molto piccoli (qualcuno asserisce anche prima della nascita). Raccontare o leggere un
racconto a un bambino costituisce un momento magico di comunicazione.
Maria Grazia D’Amico si è Laureata in filosofia presso l’Università Statale di Milano. Ha collaborato a progetti di carattere filosofico con Ermanno Bencivenga e Igor Sibaldi. E’ traduttrice e curatrice di testi filosofici, tra cui Il saggio sull’intelletto umano di J. Locke, pubblicato da
Bompiani nel 2004. E’ impegnata dal 2000 nella conduzione di seminari sugli elementi simbolici ed archetipici delle fiabe del Grimm applicati alle dinamiche personali e relazionali.
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LUNEDÌ
29
MAGGIO
Ore 18.00
Presentazione del libro Il Ribelle dalla A alla Z di
Massimo Fini, Marsilio
Interviene l’Autore
Introduce Andrea Giacometti
Amor di libro
Dopo gli straordinari pamphlet che, accolti con
entusiasmo dal pubblico, hanno segnato il suo
ingresso nel nuovo millennio - da Il vizio oscuro
dell’Occidente a Sudditi - Massimo Fini dà forma al
suo sistema di pensiero e ordina la sua
Weltanschauung, sottolineandone l’intrinseca
coerenza ideale. Costruito per voci come un’enciclopedia o un dizionario, questo libro è davvero
la summa del Fini pensiero, della sua insofferenza
verso i miti e gli stereotipi del Moderno, della sua
professione di antagonista. Il risultato è un limpido e appassionante ritratto del ribelle, questo protagonista del nostro tempo,
che, tanto più combatte come un Don Chisciotte contemporaneo, tanto più
incanta e seduce chiunque lo incontri. Naturalmente il ribelle deve essere tale,
almeno in una certa misura, anche a se stesso. E così Fini per chiarire il suo pensiero evoca anche la propria esperienza, il suo mestiere di giornalista, le sue passioni di inviato e scrittore.
Massimo Fini, scrittore e giornalista, scrive per Il Giorno, La Nazione, Il Resto del
Carlino e Il Gazzettino. È autore di Il conformista (1990) e di due fortunate biografie storiche: Nerone. Duemila anni di calunnie (1993), Catilina. Ritratto di un uomo
in rivolta (1996). Per Marsilio ha pubblicato Di[zion]ario erotico. Manuale contro la
donna a favore della femmina (2000), Nietzsche. L’apolide dell’esistenza (2003), la
trilogia di saggi storico-filosofici La Ragione aveva Torto? (1985, 2005), Elogio della
guerra (1989, 2003), Il denaro "Sterco del demonio" (1998, 2003), riproposti nel
2003 in edizione tascabile, Il vizio oscuro dell’Occidente. Manifesto
dell’Antimodernità (2002 e 2004) e Sudditi. Manifesto contro la Democrazia (2004).
Inoltre Massimo Fini è Cyrano. Contro tutti i luoghi comuni, in collaborazione con
Eduardo Fiorillo e Francesca Roveda.
Andrea Giacometti, giornalista, è responsabile delle pagine di Cultura e
Spettacoli sul Luce di Varese, settimanale della Diocesi Ambrosiana.
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LUNEDÌ
29
MAGGIO
Ore 21.00
Presentazione del libro La forza che guarisce, musica, psiche, società di Davide Ielmini, Boris Luban Plozza e Carlo
Delli Noci, Centro Scientifico Editore
Interviene Davide Ielmini
Introduce Patrizio Fariselli
Parlare di musica è compito sempre arduo, poiché si tratta di un
oggetto di studio composto da materiale più etereo di quanto lo
siano i sogni.Tuttavia, il lavoro proposto per l’occasione dagli autori (e interpreti) si presenta effettivamente come un brano musicale, una suite di danze, dotato delle qualità tipicamente musicali,
cioè una dimensione melodica, poiché si estende orizzontalmente nello sviluppo storico della rappresentazione musicale (mentale e strumentale, individuale o pubblica) e una caratteristica armonica, in quanto si approfondisce verticalmente nell’interiorità della
psiche e nella propaggine piramidale della società, mantenendo una propria unità creativa. Gli autori ci introducono alla loro visione del mondo musicale e alle sue domande fondamentali: cosa è la
musica, come imprime la sua forza nella psiche e la cura, come si manifesta nei diversi ambiti culturali, come ci accompagna, ci sostiene e ci domina.
Davide Ielmini è nato nel 1970. Laureato in Scienze Politiche all’Università Statale di Milano con
una tesi in sociologia della musica, sociologia della cultura e cultura di massa. Giornalista, scrittore e
critico musicale ha collaborato con il Corriere della Sera, Musica e Audiophile. Scrive per il quotidiano
La Provincia di Varese ed alcune testate nazionali specializzate nel campo della musica. Pianista e compositore sperimentale, redige programmi di sala e note di copertina per Splasc(h) Records, Egea,
Abeat Records. Parte dei suoi scritti sono stati citati sull’inserto de La Repubblica Musica!, su Musica
Jazz, Il Manifesto, Jazz Magazine, ImproJazz (Francia), Jazz Notice e Rai International. Ha pubblicato, per
Zecchini Editore, Note a Margine, racconti recitati alla Rete2 della Rtsi e Musica scritta di quotidiana
inutilità. Alcuni suoi saggi e poesie sono stati pubblicati in SwinginVersi e Help! The Beatles e in Confini
edito da Nicolini Editore.
Patrizio Fariselli è nato nel 1951 a Cesenatico. Nel 1972 fonda il gruppo degli Area assieme a
Demetrio Stratos,Victor Edouard Busnello, Giulio Capiozzo, Patrick Djivas e Paolo Tofani cui faranno seguito: Ares Tavolazzi, Massimo Urbani, Larry Nocella e Paolo Dalla Porta. Il gruppo incide 9
dischi e tiene innumerevoli concerti in Italia e all'estero fino al 1999, anno del definitivo scioglimento. Dal 1981 si occupa attivamente di cinema e teatro scrivendo e realizzando musiche per
numerosi film, spettacoli teatrali e spettacoli televisivi, per le quali ha vinto numerosi premi. Nel
2001 fonda l'ensemble Patrizio Fariselli Project e registra Lupi sintetici e strumenti a gas. Nel 2003 produce una collana di libri illustrati con CD audio di musica strumentale per bambini in età prescolare.Tiene seminari di tecniche di improvvisazione e armonia nel Jazz moderno. Nel 2006 compone la suite Acqua liquida per trio Jazz e prosegue l’attività concertistica con Paolo dalla Porta e
Massimo Manzi.Tiene concerti per piano solo con la danzatrice Loretta Fariselli.
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MARTEDÌ
30
MAGGIO
Ore 9.30 - 11.00 - 14.00
Incontro con Angela Nanetti, autrice di libri per
ragazzi
Incontro rivolto alle classi della Scuola
Secondaria Inferiore
In collaborazione con la Biblioteca Civica Biblioteca dei Ragazzi
Amor di libro
La biblioteca dei ragazzi collabora attivamente da
molti anni con le scuole medie ed elementari della
città. Presso la Biblioteca si svolgono in orario
scolastico incontri con le classi per divulgare il
piacere della lettura e promuovere l’utilizzo della
biblioteca da parte dei giovani e della loro famiglie. Proprio all’interno di questa attiva collaborazione si inseriscono gli incontri con gli autori.
I ragazzi hanno la possibilità di incontrare i misteriosi scrittori, quelli che non si
vedono mai se non in una foto piccolina nel risvolto della copertina; potranno
cosi soddisfare la loro vivace curiosità.
Angela Nanetti è nata a Budrio, in provincia di Bologna, e qui ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza, laureandosi presso l’Università di Bologna in Storia
medievale.Trasferitasi a Pescara, ha insegnato lettere nelle scuole medie e superiori e si è impegnata in numerose attività di sperimentazione e ricerca.
Ha pubblicato con le Edizioni EL, Einaudi Ragazzi, Emme Edizioni numerose storie e romanzi per ragazzi di età diverse, molti dei quali sono stati tradotti all’estero ed hanno ricevuto premi e riconoscimenti importanti , sia italiani sia internazionali.
Ha vinto il Premio Nazionale Andersen 2003 come migliore autore.
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MARTEDÌ
30
MAGGIO
Ore 16.00
Turisti consapevoli: un’alternativa possibile...?
Incontro con Silvia Melloni, del Coordinamento editoriale di Terre di Mezzo, per la presentazione del libro
Week ender e con Paolo Pittitto, dell’Associazione
Legambiente, per la presentazione dei Campi natura
In collaborazione con Informagiovani Varese
Esiste un turismo diverso, responsabile, un altro modo di
viaggiare.
L’obiettivo del turismo responsabile è creare itinerari mirati
a raggiungere un punto d’incontro geografico e culturale e
volti alla diffusione di un turismo che rispetti le esigenze dei
luoghi visitati.
Si sta parlando, cioè, di un turismo programmato in consultazione con le comunità locali che non provochi danni alle attrazioni turistiche e all’ambiente naturale e che, quindi, richiede un grande sforzo di programmazione e anche grossi
investimenti.
C’è un modo di viaggiare la cui prima caratteristica è la consapevolezza di sé e delle proprie azioni, anche quando sono mediate dal comprare (un biglietto, un regalo, una stanza per
dormire); della possibilità di una scelta meditata della destinazione, quindi diversa; della realtà dei paesi di destinazione (sociale, culturale, economica, ambientale).
C’è un’Italia da scoprire, fatta di luoghi, progetti e persone disposte ad accogliere i turisti
attenti e curiosi: basta un week end con visite a borghi e valli trasformati in luoghi di cooperazione o fine settimana consigliati da operatori del turismo responsabile. Una quarantina
di realtà, fuori dal circuito tradizionale, che oltre a fornire accoglienza e un buon pasto
offrono la possibilità di salvaguardare il territorio e di valorizzare la propria storia.
Nell’ottica di una vacanza crescita, Legambiente presenta alcune esperienze di campi di
volontariato, ventaglio di opportunità per tutte le età, per tutte le latitudini e in grado di
rispondere alle motivazioni più diverse che spingono un gran numero di persone a trascorrere qualche settimana in questo modo. Dai soggiorni estivi per bambini e ragazzi ai
campi per genitori e figli, dalle offerte per gli adolescenti ai campi per adulti in Italia o all’estero, fino ai campi senior.
Un mondo fatto di luoghi particolari, spesso bellissim e unici come uniche sono le esperienze che è possibile fare in ognuno di questi luoghi.
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MARTEDÌ
30
MAGGIO
Ore 18.00
Presentazione del libro Santi. Giorno per giorno
fra arte e fede di Rosa Giorgi, Mondadori
Interviene l’Autrice
Introduce Gianfranco Giuliani
Amor di libro
Il libro raffigura per la prima volta tutti i Santi del
calendario e le principali feste mobili, dalla Pasqua
alla Pentecoste. Oltre 350 immagini, dalle opere
d’arte più conosciute alle raffigurazioni più recenti in un volume agile e compatto, unico nel suo
genere, che traccia il profilo dei protagonisti della
storia della Chiesa nei secoli.
Ad ogni giorno dell’anno è dedicata una doppia
pagina in cui, oltre a un dipinto che lo raffigura, il
Santo è presentato con una scheda che fornisce
l’origine etimologica del nome, brevi cenni storici, le professioni di cui il santo è protettore e le città sotto il suo patronato.
Un libro che si rivolge non solo ai credenti, ma anche agli appassionati di arte, a
coloro che sono interessati all’etimologia dei nomi, a chi è curioso di tutto.
Rosa Giorgi, milanese, storica dell’arte specializzata in iconografia e iconologia,
ha pubblicato diverse monografie, tra cui Caravaggio, Velazquez, El Greco
(Leonardo Arte) e i volumi Santi, Angeli e demoni, Simboli, personaggi e storia della
Chiesa, Seicento, nella fortunata serie Electa I Dizionari dell’Arte. E’ coautrice del
libro Barocco, edito da Mondadori nel 2004. E’ responsabile del settore didattico dell’Associazione Amici di Brera e dei Musei Milanesi, Collabora con
l’Università Cattolica del Sacro Cuore, col Museo Diocesano di Milano e con
varie Istituzioni culturali.
Gianfranco Giuliani, giornalista, è caposervizio al quotidiano La Prealpina. Ha
curato le collane La vita dei santi raccontata ai bambini e I santi del nostro tempo
per l’editore Il Grappolo.
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MARTEDÌ
30
MAGGIO
Ore 21.00
Presentazione del libro L’incontro di Vincenzo Cerami,
Mondadori
Interviene l’Autore
Introduce Giulio Rossini
Utilizzando la griglia della sua passione per l’enigmistica e
facendola reagire con la materia bollente e mai risolta degli
anni di piombo, Vincenzo Cerami ha costruito un romanzo
allo stesso tempo leggero e grave. Rapidissimo nella scrittura,
appassionante nelle soluzioni a catena, divertente e originale
nelle trovate che lo vivacizzano, L’incontro, edito da
Mondadori, interroga un passato che con il trascorrere degli
anni non accenna a schiarirsi.
Cerami è scrittore, sceneggiatore, drammaturgo, poeta. Una
carriera lunga quarant’anni in cui ha mantenuto un costante
rapporto con il cinema.
Vincenzo Cerami. Nato a Roma nel 1940, ha come insegnante di lettere, nella scuola media
di Ciampino, Pier Paolo Pasolini, che lo introduce all’amore per la letteratura e la poesia.
Nel 1966 è aiuto regista dello stesso Pasolini per Uccellacci e uccellini; è del 1976 il suo primo
romanzo Un borghese piccolo piccolo, segnato da una positiva accoglienza della critica e portato l'anno dopo sullo schermo da Mario Monicelli. Ha così inizio una carriera ricchissima e
poliedrica, della vastità della quale è difficile dar conto. Al cinema ha scritto per diversi grandi registi della settima arte: oltre al già citato Monicelli, anche per Marco Bellocchio, Giuseppe
Bertolucci, Ettore Scola, fino ad arrivare a Roberto Benigni, da Il piccolo diavolo fino ad arrivare ai più recenti La vita è bella, che ha fruttato al comico toscano ben tre premi Oscar,
Pinocchio e La tigre e la neve, con cui Benigni e Cerami hanno rappresentato l’orrore della guerra attraverso gli occhi di un uomo innamorato che lotta per amore.
Giulio Rossini sa di cinema, di musica, di letteratura. E’ fondatore ed animatore di FilmStudio
’90, unica realtà di cinema d’essai nel nostro territorio.A volte pensa di essere nato nel posto
sbagliato, a volte no. Ma se non ci fosse bisognerebbe inventarlo.
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MERCOLEDÌ
31
MAGGIO
Ore 18.00
Le riviste e gli editori dei poeti
Intervengono Nicola Crocetti (Poesia), Flavio
Ermini (Anterem), Marco Merlin (Atelier)
Introduce Giampiero Marano
Amor di libro
La ricerca del linguaggio poetico è sempre stato un
chiodo fisso di filologi, scrittori, filosofi, critici, poeti.
Il significato di tutto questo si traduce in una appassionante storia che dura da mille anni fin dal
Simposio (dal greco sin-pino = bere insieme) di
Platone.
Quindi abbiamo pensato di creare un punto d’incontro per cercare di capire il significato della
parola poetica nella società contemporanea e di farlo, così come fece Platone, coi
destinatari della poesia.
Il pubblico e gli editori, gli stessi poeti, in particolare quelli che si sono distinti in
una personale ricerca linguistica, avranno modo di confrontarsi e di riflettere sul
presente della poesia contemporanea.
Nicola Crocetti, grecista e traduttore di poesia greca moderna e contemporanea, ha fondato nel 1981 l’omonima casa editrice, che pubblica collane di poesia
e le migliori voci della letteratura ellenica contemporanea.
Dal gennaio 1988 Crocetti edita la rivista mensile Poesia, la piú diffusa e raffinata pubblicazione di cultura poetica di tutta l’Europa, con una tiratura mensile di
poco superiore alle 20.000 copie.
Il catalogo della Crocetti Editore comprende numerosi poeti italiani e stranieri,
oltre ad alcuni volumi collettivi, come per esempio le antologie della poesia
basca, svedese, russa e la monumentale Antologia della poesia greca contemporanea, opera unica nel suo genere in Italia.
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MERCOLEDÌ
Flavio Ermini è nato a Verona nel 1947. Poeta e saggista, ha
pubblicato per la poesia: Roseti e Cantiere (1980), Epitaphium
Blesillae (1982), Thaide (1983), Idalium (1986), Segnitz (1987),
Delosea (1989), Antlitz (1994), Karlsár (1998), Poema n. 10. Tra
pensiero (2001); per la saggistica: Il moto apparente del sole
(2006) e Antiterra (2006). Dirige la rivista di ricerca letteraria
Anterem, fondata nel 1976 con Silvano Martini. Fa parte del
comitato scientifico delle riviste Osiris, Panaptikon e Testuale.
Per Moretti&Vitali dirige la collana di saggistica narrativa
Andar per storie. Narrazioni della conoscenza e, con Stefano
Baratta, i quaderni di psicoanalisi e filosofia Convergenze.
Collabora all’attività culturale degli Amici della Scala di Milano.
Vive a Verona, dove lavora in editoria, ponendo cura a varie
collane editoriali.
Marco Merlin è nato a Borgomanero (NO) il 4 aprile 1973.
Insegna nelle scuole medie. Si è occupato di critica letteraria,
pubblicando L'anello che non tiene (I Quaderni di Atelier, 2003)
e Poeti nel Limbo (Interlinea, 2004).
E’ direttore con Giuliano Ladolfi della rivista trimestrale
Atelier, che si occupa di letteratura del Novecento, in particolare di poesia e critica contemporanea. In ogni numero si
possono trovare testi inediti di poesia e di narrativa, interventi e dibattiti, saggi che rileggono gli autori “canonici” del
Novecento (con taglio spesso squisitamente didattico) oppure autori contemporanei.
Giampiero Marano, insegnante di Lettere, ha pubblicato La
parola infetta NEM (Nuova Editrice Magenta) e cura la rivista
online www.dissidenze.com
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31
MAGGIO
MERCOLEDÌ
31
MAGGIO
Ore 21.00
Amor di libro
Spettacolo presso la Sala Napoleonica delle Ville Ponti
Il teatro civile di Gian Antonio Stella e Gualtiero Bertelli
Il maestro magro
Un uomo, una donna, un paese che torna a vivere
Con Gian Antonio Stella (voce narrante), Gualtiero
Bertelli (voce, fisarmonica e chitarra)
La Compagnia delle Acque: Giuseppina Casarin (voce),
Sandra Mangini (voce), Paolo Favorido (tastiera), Michele
Troncon (batteria) e la partecipazione di Maurizio
Camardi (saxofoni e flauto traverso)
Testi, ricerca iconografica e regia di Gian Antonio Stella
Ricerca musicale di Gualtiero Bertelli
Musiche originali di Gualtiero Bertelli e Paolo Favorido
Gli anni duri e bellissimi dell’immediato dopoguerra attraverso
l’avventura, dalla Sicilia al Polesine, dal Polesine a Venaria, di Osto
e di Ines. Un viaggio di parole, immagini, cinegiornali Luce e canzoni, in un paese che torna a vivere e che vede calabresi e veneti, pugliesi e romagnoli mischiarsi insieme
nella cintura torinese. La rappresentazione prende dall’opera originaria soprattutto gli elementi di contesto, raccontando in questo modo le diverse facce di un’Italia laboriosa e credulona, ottimista e disperata, povera e incantata dai segni del miracolo ormai alle porte. Per lo spettacolo Bertelli e Favorido
hanno composto musiche originali; a queste prestano voce i saxofoni di Camardi e gli altri strumenti della
Compagnia. Ma è l’intero impianto musicale che si modifica con il cambiamento d’epoca, di linguaggi, di
tematiche, svelando una ricerca musicale sottile anche nelle diverse vocalità proposte. Sono passati cinquant’anni da allora: è praticamente ieri eppure sembrano voci e immagini…di un altro mondo.
Gian Antonio Stella. 49 anni, vicentino, fa l’editorialista e l’inviato di politica, economia e costume al
Corriere della Sera, giornale in cui è praticamente cresciuto. Sposato, un figlio, cuoco dilettante di un certo
talento e chitarrista di appassionata mediocrità, vive un po’ a Roma, un po’ vicino a Venezia, un po’ in giro.
Vincitore di alcuni premi giornalistici, ha scritto vari libri. Tra i più noti Schei, un reportage sul mitico
Nordest, Dio Po-Gli uomini che fecero la Padania, un velenoso pamphlet sulla Lega, Lo spreco, un’inchiesta su
come l’Italia ha buttato via almeno due milioni di miliardi di vecchie lire, Chic, un viaggio ironico e feroce
tra gli Italiani che hanno fatto i soldi e infine Tribù, uno spassoso e spietato ritratto della classe politica di
destra salita al potere nel 2001.
Gualtiero Bertelli è nato a Venezia nel 1944. Si occupa di politica, si dedica all'insegnamento elementare coltivando studi musicali. Si occupa poi di ricerca sulla musica popolare veneta. L'incontro con Luisa
Ronchini nel 1964 porta alla formazione del Canzoniere Popolare Veneto. E’ del 1967 lo spettacolo
popolare Tera e aqua. Nello stesso anno pubblica Nina, una delle sue più celebri canzoni. Nel 1968 incide Addio Venezia addio. Nel 1969 esce I giorni della lotta in cui esprime più che altrove problematiche
sociali. Collabora con la Compagnia teatrale Nuova Scena gruppo n.5. Nel 1971 fonda il Nuovo
Canzoniere Veneto. Nel 1975 pubblica il disco Mi voria saver mentre nel 1977 l'album Nina raccoglie tutti
i suoi brani migliori. Nel 1987 riprende la sua attività concertistica. Oggi svolge la sua attività professionale all’interno di una primaria società di consulenza nel mondo della formazione degli adulti.
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GIOVEDÌ
1
GIUGNO
Ore 9.30 - 11.00 - 14.00
Incontro con Stefano Bordiglioni, autore di libri per
bambini
Incontro rivolto alle classi della Scuola Primaria
In collaborazione con la Biblioteca Civica Biblioteca dei ragazzi
La biblioteca dei ragazzi collabora attivamente da molti anni
con le scuole medie ed elementari della città. Presso la
Biblioteca si svolgono in orario scolastico incontri con le
classi per divulgare il piacere della lettura e promuovere l’utilizzo della biblioteca da parte dei giovani e della loro famiglie. Proprio all’interno di questa attiva collaborazione si
inseriscono gli incontri con gli autori.
I ragazzi hanno la possibilità di incontrare i misteriosi scrittori, quelli che non si vedono mai se non in una foto piccolina nel risvolto della copertina: potranno cosi soddisfare la
loro vivace curiosità.
Stefano Bordiglioni ha 49 anni e lavora come insegnante in una scuola elementare di
Forli’. E’ laureato in pedagogia a Bologna con tesi sperimentale sulla creatività infantile.
Da qualche anno, per una serie di fortunate combinazioni, ha iniziato a scrivere storie e racconti per bambini che sono stati pubblicato da Einaudi ragazzi, Emme edizioni, Einaudi scuola. Ha ricevuto numerosi premi di riconoscimento fra i quali il premio Gianni Rodari - Città
di Orvieto e il premio Andersen - Baia delle Favole. E’ autore anche di programmi televisivi per ragazzi.
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GIOVEDÌ
1
GIUGNO
Ore 18.00
Incontro con Debora Ferrari: La ragazza
Wieselberger: testimonianze e voci intorno a
Fausta Cialente, scrittrice del Varesotto
Amor di libro
Dal giardino triestino di casa Wieselberger al
giardino di Pangbourne in Inghilterra dove si è
svolta al vita “nomade” di Fausta Cialente (18981994). Un excursus tra immagini, testi, testimonianze e voci di una scrittrice che ha vissuto in
molteplici luoghi (dalla nascita cagliaritana alle
origini triestine, al lungo soggiorno ad Alessandria
d’Egitto, alla casa romana e a quella inglese), uno
dei quali, il più importante e mai citato, è stato
proprio quello da lei scelto per essere la sua residenza e il ritrovo per tutta la famiglia: il Grillo a
Caldana di Cocquio Trevisago (Va).
Fausta Cialente scrittrice varesotta. Un focus con
immagini e video a trenta anni dalla vittoria del
Premio Strega con il romanzo Le quattro ragazze
Wieselberger.
Debora Ferrari è giornalista e autrice di testi di
prosa, poesia, arte e teatro. Oltre quaranta i titoli della sue pubblicazioni e delle iniziative culturali curate in provincia di Varese e in altre città italiane. E’ nata nel 1967 e per quattro anni ha vissuto nella casa di Fausta Cialente, approfondendone la poetica e lo spirito.
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GIOVEDÌ
1
GIUGNO
Ore 21.00
Presentazione del libro Tu sei un bastardo di
Gad Lerner, Feltrinelli
Interviene l’Autore
Introduce Claudio Del Frate
Tu sei un bastardo, un pamphlet polemico che elogia il tradimento delle appartenenze e riconosce infine: per fortuna,
siamo e resteremo bastardi.
Anche Gad Lerner si è ritagliato su misura una nuova identità: la cascina in Monferrato con la vigna; al fianco un cane
bastardo che naturalmente si rivelerà il più autentico della
messinscena. Perché con la riscoperta delle identità, con il
mito delle radici da rintracciare in un passato immaginario,
con il bisogno d’appartenenza e con la retorica delle tradizioni, ci stiamo giocando pericolosamente tutti quanti. A tal
punto che le troppe identità inautentiche, artefatte, possono essere considerate la sciagura
del mondo contemporaneo.
Partendo dunque da sé, ebreo apolide che si ricicla gentiluomo di campagna, l’autore ci conduce con ironia, facendo nomi e cognomi, all’incontro con tanti insospettabili spacciatori
d’identità trasformati in altrettanti pessimi pretesti di contrapposizione: le femministe che
elogiano Ratzinger in nome della differenza sessuale; gli intellettuali ebrei che coltivano una
narcisistica separazione, contraddicendo l’intento emancipatorio del sionismo; i simboli
etnici introdotti sui campi di calcio; l’Ulivo disfatto in nome delle identità di partito; la difesa truffaldina dell’italianità delle imprese; il cristianesimo strumentale di chi predica il conflitto fra civiltà; la cittadinanza esclusiva volentieri disposta a relegare nelle discariche umane
le vite di scarto.
Gad Lerner è nato a Beirut nel 1954. Ha scritto per Lotta continua, l’Espresso, La Stampa
(di cui è stato vicedirettore), Il Corriere della Sera. Ha diretto il Tg1, il Telegiornale e il quotidiano Otto e mezzo su La7. Attualmente conduce, sempre su su La7, L’Infedele. Scrive su La
Repubblica, Vanity fair e Nigrizia. Fra i suoi libri ricordiamo: Operai (Feltrinelli, 1988); Crociate.
Il millennio dell’odio (Rizzoli, 2000).
Claudio Del Frate è nato a Varese nel 1961. Giornalista professionista, scrive sul Corriere
della Sera. Collabora anche alla Radio della Svizzera Italiana e al giornale telematico
Varesenews per il quale cura la fortunata rubrica settimanale "Post it".
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VENERDÌ
2
GIUGNO
Ore 11.00
In ricordo di Gianni Rodari
Narrazione in musica e parole tratte da Alice
nelle figure, Storie a rovescio, La pianta
Paolino... e altre pagine di Gianni Rodari
Paola Zarini (voce recitante) Anna Pedrazzini
(pianoforte)
Spettacolo per bambini
Amor di libro
Gianni Rodari (Omegna - Novara, 1920 Roma, 1980). Scrittore e giornalista, ha contribuito al rinnovamento della letteratura per l’infanzia
con un’ampia produzione attraversata da una
vena di intelligente comicità. La sua concezione
narrativa e pedagogica, nella quale il favolismo
magico è sostituito da personaggi surreali, è
esposta nella fondamentale Grammatica della fantasia. Introduzione all’arte di inventar storie (1973). Dal 1930 al 1947 ha vissuto a
Gavirate.
Paola Zarini si è laureata in architettura a
Milano, anche se ha da sempre coltivato un interesse specifico per i libri per l’infanzia. Questa
passione l’ha portata a partecipare a numerosi
seminari e corsi di aggiornamento in tale direzione. Tra le esperienze più significative è da segnalare l’incontro con Lele Luttazzi, con il quale ha
seguito un corso di illustrazione. Altro incontro
fondamentale per la sua formazione artistiva è
stato quello con l’artista ceca Kveta Pacovska,
che a Padova ha tenuto un corso di illustrazione
di libri per bambini. E’ responsabile dello studio
associato Arte&Studio, nato allo scopo di sensibilizzare i bambini all’arte e alla lettura.
Anna Pedrazzini, pianista, dopo aver insegnato per molti anni nelle scuole
musicali, si è dedicata ala didattica ed alla pedagogia nelle scuole materne ed elementari. Molti suoi concerti sono pensati per e rivolti ad un pubblico di bambini: fra questi La vera storia del Carnevale degli animali eseguito innumerevoli volte
a Milano, e a Torino con Angelo Branduardi in veste di voce recitante.
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VENERDÌ
2
GIUGNO
Ore 18.00
Presentazione del libro Addio caro Orco. Lettere e ricordi. 1899-1906 di Anna Folli (a cura di), Feltrinelli
Interviene la Curatrice
Introduce Serena Contini
Questo volume racconta la favola di una straordinaria avventura sentimentale tra il più grande poeta d'Italia e una giovanissima chanteuse destinata a diventare scrittrice di successo: Giosué
Carducci e Annie Vivanti. L'ultima grande storia d'amore
dell'Ottocento - come è stata definita - è ricostruita su documenti rari o inediti, come la preziosa agendina di Carducci
riaperta dopo più di cento anni. Annie Vivanti, cresciuta fra
l’Inghilterra (dove nasce a Londra), la Svizzera e New York, ha
risieduto anche a Gavirate, dove il fratello era medico condotto. Ha esordito nel mondo letterario con la raccolta Lirica
(1890), pubblicata con la prefazione di Carducci. Ottenendo un immediato consenso di pubblico, lega così indissolubilmente il suo nome a quello del poeta che, subito affascinato dalla giovane donna e dai suoi atteggiamenti per nulla inclini a certo perbenismo borghese, scriverà per lei,
in occasione del primo convegno a La Spezia, i versi famosi di Rime e ritmi: “Batto alla chiusa
imposta con un ramicello di fiori / Glauchi ed azzurri come i tuoi occhi, O Annie”.
Fra i due nasce ben presto un rapporto sentimentale intenso testimoniato dal rapido ma compatto carteggio. Tutte le testimonianze sono state esplorate con grande cura per ricostruire i
tempi e i momenti salienti dell'”amoroso incontro”: dal primo appuntamento a Bologna nel
1889, ai soggiorni in Liguria, alle rapide soste a Gavirate e a Napoli, fino all'ultima permanenza
insieme nei prediletti luoghi alpini, fra Gressoney e Madesimo, nel 1898, quando l'amore fra
Annie e Giosue, il “carissimo Orco”, come viene affettuosamente chiamato nelle lettere, si è
ormai tramutato in un caldo e robusto affetto.
Anna Folli è professore ordinario di Letteratura italiana contemporanea presso la Facoltà di
Lettere e Filosofia dell'Università di Ferrara.
Si è occupata prevalentemente di scrittrici una volta famose e oggi in ombra, cercandone gli
archivi personali e le carte private, diari, carteggi, manoscritti, appunti. Penne leggére (Guerini e
Associati, 2000) raccoglie in modo organico la ricerca su Neera, Ada Negri, Sibilla Aleramo.
In seguito di Sibilla Aleramo ha pubblicato i taccuini inediti (Orsa Minore, Feltrinelli 2002) e la
nuova edizione di Una donna (ivi 2003). Ha in preparazione l'edizione integrale del Diario (19401960) in più volumi. Con Carlo Caporossi segue la “riscoperta” di Annie Vivanti per l'editore
Sellerio.
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VENERDÌ
2
GIUGNO
Ore 21.00
Andrea Vitali, la gioia del raccontare
Interviene l’Autore
Introduce Mario Schiani
Storie di tutti i giorni raccontate con sapienza e
leggerezza. Lo stile di Andrea Vitali, medico scrittore di Bellano, è asciutto e ficcante e cattura
dalla prima all’ultima pagina.
Dopo l’uscita de Una finestra vistalago, che gli ha
valso la notorietà nazionale e il Premio Grinzane
Cavour 2004,Vitali ha inanellato una serie di successi, da Un amore di zitella a La signorina Tecla
Manzi, fino al recente La Figlia del Podestà, che
hanno ribadito il suo straordinario talento narrativo e la capacità quasi magica di mettere a punto
infallibili meccanismi di precisione.
Amor di libro
Mario Schiani è responsabile della pagina culturale del quotidiano La Provincia
di Como.
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SABATO
3
GIUGNO
Ore 11.00
Presentazione del libro Se la terra trema. Giuseppe
Zamberletti, a trent’anni dal Friuli, racconta la nascita e
lo sviluppo della Protezione Civile Italiana di Alma Pizzi,
Edizioni Il Sole 24 Ore
Intervengono l’Autrice e Giuseppe Zamberletti
Friuli, 6 maggio 1976, Irpinia, 23 novembre 1980. Due violenti
terremoti, a distanza di pochi anni l’uno dall’altro, sconvolgono
due regioni d’Italia facendo numerosi morti e causando ingenti
danni materiali.
L’esperienza sul campo, dapprima con molta improvvisazione e
via via con sempre maggiore organizzazione, ha permesso la
nascita in Italia di una efficiente rete di protezione civile, da tutti
riconosciuta come una delle migliori al mondo.
Regista e protagonista universalmente apprezzato è stato
Giuseppe Zamberletti, prima commissario straordinario e quindi alto commissario e ministro
della protezione civile.A trent’anni di distanza, per la prima volta egli ci racconta l’esperienza di
quegli anni pionieristici, le intuizioni, le difficoltà, i drammi e i successi conseguiti.Altre testimonianze arricchiscono il libro approfondendo la descrizione di un settore che non si occupa più
solo di protezione ma anche di prevenzione e di previsione.
Alma Pizzi, giornalista economica, collabora con periodici e quotidiani, fra i quali Il Sole 24 Ore,
ed è anche autrice e conduttrice di trasmissioni televisive economico-finanziarie; attualmente è
direttore responsabile della tv satellitare Varese Sat, sul canale Sky 896.
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SABATO
3
GIUGNO
Ore 21.00
Presentazione del libro Prove di memoria di
Dino Azzalin, Crocetti Editore, prefazione
di Andrea Zanzotto
Interviene l’Autore
Introduce Francesco Carbognin
Amor di libro
Prove di memoria, con la prefazione di Andrea
Zanzotto, il più grande poeta italiano vivente, conferma in Dino Azzalin un poeta maturo e ben collocato nel panorama
della poesia italiana contemporanea. Questo nuovo titolo segna la fine di un
“silenzio” poetico che dura da quasi dodici anni, dopo che l’ultimo lavoro,
Deserti, fu pubblicato nel 1994. Prove di memoria, che qui viene presentato per la
prima volta da Francesco Carbognin dell’Università di Bologna, è un viaggio in
versi tra l’esperienza delle cose e le vibranti emozioni della vita, ri-catturate
nella pluri- stratificazione del linguaggio poetico e perciò destinate al senso della
tradizione letteraria. Con una scrittura lineare Azzalin sfoglia, senza mai esaurirle, le grandi tematiche dell’esistenza in un libro che ci riporta allo scrivere dialogico, quasi lirico. Un pervicace lavoro che sottopone il tessuto complesso della
realtà all’implacabile prova di resistenza della memoria, dove le esperienze emozionali diventano improvvise e taglienti cesure sulla pagina, che danno la cifra
presente e moderna di questa poesia.
Dino Azzalin è nato a Pontelongo provincia di Padova nel 1953. Ha esordito
nel 1985 con I Disordini del ritmo edito da Crocetti con la prefazione di Cesare
Viviani, ed è del 1994 Deserti (Crocetti), con la prefazione di Mario Santagostini.
Nel 1999 ha pubblicato un libro di racconti Via dei consumati con l’Ulivo Editore
di Chiasso (Svizzera) e nel 2001 Diario d’Africa con l’introduzione di padre Alex
Zanotelli, per la NEM (Nuova Editrice Magenta), di cui è anche animatore e fondatore.
E’ giornalista pubblicista e ha pubblicato in giornali, riviste, e antologie. Ha viaggiato molto a Sud del mondo, soprattutto in Africa, per progetti di volontariato
sanitario. Dal 1962 vive a Varese dove esercita la libera professione di chirurgo
odontoiatra, è sposato con Alessandra e ha un figlio di nome Riccardo.
Francesco Carbognin è nato a Verona nel 1970. Allievo di Niva Lorenzini, si è
laureato in Lettere Moderne presso l'Università di Bologna, dove ha successivamente conseguito il Dottorato di Ricerca in Italianistica. Borsista post-dottorato presso il Dipartimento di Italianistica della medesima Università, attualmente
si occupa di Letteratura Italiana Contemporanea.
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DOMENICA
4
GIUGNO
Ore 18.00
Se ne scrivono ancora: crisi e resistenza della poesia in Gli
strumenti umani di Vittorio Sereni
Incontro con Gianni Turchetta
In collaborazione con la Società Dante Alighieri
Con una delle sue definizioni folgoranti, Franco Fortini ebbe a
scrivere che “in Sereni la poesia non è né nobile né degradata:
è solo secondaria”. Da un lato, infatti, Sereni parte dal presupposto che la poesia ha inevitabilmente uno scarso peso nel
mondo contemporaneo: non solo per la disattenzione del
mondo, ma anche per i propri limiti, se non addirittura per le
proprie colpe. Da un altro lato, però, la poesia di Sereni (e in
particolare quella della sua opera maggiore, Gli strumenti umani) esiste, e dunque non nega davvero se stessa: piuttosto essa si costruisce, paradossalmente, a partire dall'esibizione dei propri
limiti. Ciò implica, contemporaneamente, la ricerca di un altissimo decoro formale, ma anche il
rifiuto, convergente, dello stile sublime e di atteggiamenti mistici o anche solo troppo fiduciosi
nella capacità della poesia di annunciare verità assolute: dove, con ogni evidenza, la poetica e l'etica tendono a coincidere. Di qui la tensione, caratteristica di Sereni, verso una poesia insieme
molto densa e molto discorsiva: fitta di ripetizioni (ben percepibili o più spesso dissimulate),
semanticamente concentrata, ma anche intimamente narrativa, e persino "romanzesca", tramata
di dialoghi, di voci, di echi della realtà sociale.
Gianni Turchetta è professore di Letteratura e Cultura nell’Italia contemporanea
all’Università Statale di Milano. Si è occupato di letteratura italiana dall’Ottocento ai giorni
nostri, ma anche di teoria della letteratura. Ha pubblicato tra l’altro: Dino Campana, biografia di
un poeta (Marcos y Marcos, 1985, 1990, Feltrinelli, 2003); Gabriele d’Annunzio (Morano, 1993). Ha
curato edizioni di classici novecenteschi: Italo Svevo, La novella del buon vecchio e della bella fanciulla (Marcos y Marcos, 1985); Dino Campana, Canti Orfici (Marcos y Marcos 1989, 1990); Luigi
Pirandello, Il fu Mattia Pascal (Principato, 1993) e L’esclusa (Einaudi Scuola, 2003); Gabriele
D’Annunzio, Notturno (Mondadori, 1995).
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DOMENICA
4
GIUGNO
Ore 21.00
Amor di libro
La nostra Itaca, musica e poesia
Con Vittorio Cosma e Aldo Nove
Da sempre Amor di libro si conclude con una festa.
A volte con la musica, altre con il teatro, altre ancora con la comicità, ma sempre si è cercato di chiudere con un momento di gioia.
Per l’edizione 2006 abbiamo avuto particolare fortuna: il momento di festa ci sarà proposto da
Vittorio e Aldo, meglio noti come Vittorio Cosma e
Aldo Nove, musicista il primo, grande musicista
anzi, scrittore il secondo, e grande anch’esso.
Sono due ragazzi con solide radici nella nostra terra
varesina, dalla quale si sono allontanati, solo temporaneamente s’intende, per andare a trovare fortuna e successo ma che non dimenticano Varese.
Di loro sentiamo parlare spesso, il successo l’hanno fatto veramente, eppure sono stati entusiasti nel
raccogliere il nostro invito; non solo, ma l’incontro
che stanno organizzando per Amor di libro sarà
all’insegna del ritorno a Itaca, quella casa lontana e
mai scordata che il navigante, anche quando il vento
soffia verso altre sponde, non scorda mai.
Così avremo insieme musica e parola per la nostra
festa, entrambe di gran qualità ed entrambe ancora
avvolte dal mistero.
Perché Vittorio e Aldo ci hanno svelato solo che
saranno accompagnati da qualche amico musicista
ma nulla ci hanno anticipato sul contenuto della serata.
Resta il fatto che sarà una festa alla quale in tanti interverremo con piacere, in
primo luogo per riabbracciare due amici e poi perché questi due amici sono davvero speciali, hanno cose da raccontare, emozioni da condividere con noi e, soprattutto visto che di cultura si parla, un ricco percorso di crescita culturale con il quale
riempire una serata, appunto, di festa.
Un modo migliore per chiudere Amor di libro non avremmo saputo trovarlo. E voi?
Per nostro conto arrostiremo il vitello grasso.
Buon divertimento.
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Immagini dello scrivere e del vivere
Mostra fotografica nello spazio di Amor di libro
In questa edizione di Amor di libro abbiamo voluto allestire all’interno della
tensostruttura una mostra fotografica in due sezioni: la prima è dedicata agli
scrittori legati al nostro territorio, mentre la seconda vuole essere un percorso di immagini di costume della Varese del secolo scorso.
In tale modo si intende onorare alcune figure di scrittori e di scrittici che
sono riconducibili a Varese e alla provincia o perchè vi hanno avuto i natali o
perché vi hanno dimorato o soggiornato: Guido Morselli, Liala, Mura,Vittorio
Sereni, Gianni Rodari, Fausta Cialente. La loro immagine fotografica li rende
idealmente presenti e partecipi agli incontri che si terranno proprio sotto i
loro occhi: una sorta di buon auspicio per tutti coloro che oggi si cimentano nella non facile arte dello scrivere. A loro sono state anche dedicate delle
conferenze per riscoprirli e per ricordarli, per ristudiarli o per finalmente
conoscerli meglio.
Curiosando fra i libri esposti si potrà invece ammirare una serie di fotografie
d’epoca che hanno perpetuato nel tempo il modo di vivere e di vestire di chi
ci ha preceduti nella nostra città.Alcuni titoli ci possono illustrare meglio questo percorso: Quando a Varese si pattinava, Pescatori del Lago di Varese,
Turismo d'èlite al Grand Hotel Excelsior Varese, Scolaretti davanti Palazzo
Estense, I piaceri della gita fuori porta, Spazzacamini a Varese, I fasti del Kursaal.
Immagini fatte di ricordi.
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APPUNTI
Le librerie di Amor di Libro:
Abrigliasciolta - Via Albuzzi 8
Antiquaria Canesi - P.zza S.Vittore ang. S. Lorenzo 4
Croci - Via Como 20
Del Corso - Corso Matteotti 22/24
Don Bosco - Elledici - Via C. Battisti 6
Il Libraccio - P.zza XX Settembre 2
Pontiggia - Corso Moro 3
La mostra mercato del libro è aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle
23.00 con orario continuato, dal 20 maggio al 4 giugno 2006.
Tipografia Josca - Varese