Galleria Mario Iannelli
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Galleria Mario Iannelli
Galleria Mario Iannelli YOU ARE WHAT YOU ARE a cura di Nils Petersen e Anna Redeker La Galleria Mario Iannelli è lieta di presentare con “You Are What You Are”, una mostra collettiva di nove giovani artisti emergenti, le cui opere affrontano il tema della natura come materiale della nostra esistenza, servendosi di molteplici approcci artistici ed esaminando le complesse interazioni reciproche tra natura e uomini. In questo contesto, ad esempio, il tema delle trasformazioni ambientali irreversibili causate dall’azione dall’uomo svolge un ruolo altrettanto importante quanto la rappresentazione della storia, delle origini e delle esperienze soggettive, esposta attraverso materiali naturali. Nella mostra, vengono resi visibili processi naturali, quali crescita, sovrapposizione e stratificazione così come tracce di luce; facendoci riflettere sul nostro passato, sulla nostra civilizzazione e sul nostro futuro, chiedendosi come il mondo di domani comprenderà quello di oggi. Sarà possibile in un lontano futuro capire il nostro stato attuale sulla base degli oggetti che si saranno conservati nel tempo, così come noi cerchiamo di fare con la preistoria dell’umanità sulla base dei reperti archeologici e geologici? Cos’è ciò che ci rende quello che siamo e in cosa differiamo dalla natura? Alla fine resta l’interrogativo di che cosa sarà di noi – e della natura. Julius von Bismarck L’opera di Julius von Bismarck ruota attorno al tema centrale della percezione di natura e ambiente da parte dell’uomo. Con interventi, che inizialmente passano spesso inosservati, l’artista affronta la contrapposizione tra cultura e natura in relazione al notevole impatto che l’agire umano ha sull’ambiente che ci circonda e su come ciò influenza la percezione della natura in generale. La video-installazione “Forest Apparatus“ mostra l’artista che, con l’aiuto di diversi assistenti, trasporta pezzi di una scultura in un bosco, dove li monta e, servendosi anche di una betoniera, posiziona la statua finita. La scultura è composta di alluminio, schiuma per montaggio e pitture e si rivela alla fine una riproduzione fedele di una betulla. Dopo essere stata posizionata all’interno del bosco di betulle è praticamente indistinguibile da una betulla vera. Però, sapendo che si tratta di una betulla artificiale, è la nostra percezione complessiva del bosco a cambiare radicalmente: una volta che iniziamo a cercare la scultura di una betulla, tutti gli alberi iniziano ad apparirci ambigui e ci spingono a verificare con scetticismo se siano falsi o veri. Jan Bünnig Le opere dello scultore Jan Bünnig contemplano in maniera arguta e ironica sia il processo di creazione artistica che le proprietà tradizionalmente attribuite ai vari materiali che in questo processo vengono utilizzati e quelle poi che effettivamente li caratterizzano. Spesso le sue sculture sono legate a un luogo specifico e il loro stato materiale si modifica nel corso della mostra, evocando associazioni d’idee con i concetti di crescita, di provvisorietà e di incontrollabilità. L’artista utilizza perlopiù materiali originali, quali legno, argilla, pietra e sabbia, creando forme che si contrappongono alle loro caratteristiche intrinseche. Le opere esposte mettono in scena un passato che si rivela una mera affermazione dell’artista: i cosiddetti oggetti preistorici, con titoli come “Toilette Brush”, “Early Broom” e “Szepter“ hanno l’aspetto di reperti archeologici di oggetti di uso quotidiano nell’età della pietra che però si rivelano inutili per la loro possibile funzione e commentano in maniera ironica le conquiste dell’età moderna. Julian Charrière Imitando, ripetendo e rappresentando in maniera esagerata le influenze umane sull’ambiente sotto forma di sculture, interventi e opere video, l’artista Julian Charrière con le sue opere pratica una sorta di “Archeologia del Presente”. Ispirato alle collezioni dei musei di storia naturale, egli mette in scena la sua opera „Metamorphism“come una mostra scientifica, ma gli oggetti esposti si rivelano non reperti geologici quanto oggetti provenienti dal futuro: dentro una vetrina posta su un piedistallo si trova una massa che ricorda un campione geologico. Guardandola più attentamente, si capisce che si tratta di un blocco costituito da magma e da svariati materiali tecnici fusi insieme e poi lavorati; seppure in maniera frammentaria, è possibile riconoscere dettagli di smartphone, dischi fissi, PC portatili e tablet. Con questo lavoro Charrière rimanda alla capacità della natura di rendere visibile il passato storico mediante strati geologici e contrappone questa forma preistorica di archivio alle nostre forme di archiviazione contemporanee. Adattando l’aspetto dei supporti dati elettronici agli strati di roccia geologici, egli sviluppa “l’immagine artificiale di un passato di dopodomani, nel quale le tracce della nostra civilizzazione sono incorporate in formazioni rocciose”. Paula Doepfner Per le sue opere, Paula Doepfner si serve di materiali tra di loro opposti, quali vetro blindato e fiori pressati, ghiaccio che si scioglie e testi scritti a mano su carta. Partendo dal mezzo del disegno, l’artista affronta i temi della validità generale e dell’esistenza effimera delle emozioni soggettive e della loro influenza sulla nostra consapevolezza e sul nostro ambiente. Dopo averli riportati in caratteri piccolissimi, Doepfner incorpora testi di neuroscienze, filosofia e poesia nelle sue opere, formando, assieme alle piante compresse, fragili forme che ricordano anch’esse sistemi nervosi e flussi di pensiero. L’opera effimera “Stasera” è costituita da un blocco di ghiaccio nel quale sono contenuti petali e testi scritti su fogli. Nel corso della mostra, il ghiaccio si scioglie liberando i materiali al suo interno. Allo stesso modo in cui è impossibile trasmettere o ripetere un’esperienza soggettiva, la scultura non è più ricostruibile. L’opera “But I wish there was something you would do or say to try and make me change my mind and stay” mostra una forma organica costituita da petali, terra e pigmenti che rimanda similmente alla fragilità e alla fugacità degli attimi e dei pensieri. Mariana Hahn Mariana Hahn esamina la questione di un destino universale, che -esperienze individuali a parte - è inscritta nel nostro corpo e nel nostro ambiente. Utilizzando media diversi come la performance, il disegno, il video e la fotografia, suscita domande sul nostro passato, sulle storie e ricordi che ci hanno fatto ciò che siamo. Con le opere esposte in mostra si riferisce al corpo e al mare come un archivio. L’abito di seta ricorda nella sua struttura pelli animali e pance di pesce e, quindi, si riferisce alla natura come il materiale della nostra esistenza. Allo stesso tempo, è un simboloper l’uomo, modellato dall’evoluzione e che incorpora storia e sviluppo.Insieme con il cuore di pesce secco che si riferisce al mare come un archivio e la litografia di una dea antica, l’abito diventa un corpo universale,che archivia conoscenza nello stesso modo del mare e tira fuori nuova vita. Peter Miller Spinto dall’idea di rendere visibile l’invisibile, Peter Miller si è specializzato nella sperimentazione dei processi di esposizione delle pellicole fotografiche. Partendo dalla fotografia come mezzo espressivo, egli si dedica alla visualizzazione delle tracce lasciate – anche se solo per una frazione di secondo – da oggetti ed esseri viventi. Staccandosi dal processo classico della fotografia, egli ne allarga la potenzialità come mezzo espressivo, la mette in discussione e crea uno spettro d’interpretazione riguardo a che cosa la fotografia sia realmente e che cosa possa essere. Il punto centrale è costituito dalla performatività dell’immagine secondo la sua natura di processo e l’atto (magico) del suo realizzarsi. Le opere esposte portano il titolo “Photuris” e mostrano le scie luminose di lucciole, che l’artista ha catturato in scatole fotografiche buie appositamente costruite e rivestite all’interno di pellicola fotosensibile, un fenomeno che l’artista stesso definisce “processo magico”: movimenti naturali, organici che diventano visibili in forme tecniche e astratte. Tyra Tingleff Le pitture a olio astratte di Tyra Tingleff sono formate dalla sovrapposizione di numerosi strati uno sull’altro e con le loro complesse sovrapposizioni ricordano materiali organici viventi, sedimentazioni di materiali lapidei e superfici di acque. Partendo da storie nascoste, l’artista ricopre continuamente i propri dipinti con nuovi strati di pittura fino a formare una superficie misteriosa, che nasconde più di quanto non mostri. Benché queste storie costituiscano il punto di partenza delle sue opere, lo scopo di Tyra Tingleff non è di offrire all’osservatore una narrazione coerente: i suoi dipinti iniziano invece proprio laddove il linguaggio umano vien meno alla sua funzione espressiva e la percezione si riduce a ciò che è visibile: “Quando dipingo un quadro, non cerco di dipingere ciò che già so, cerco invece di raggiungere ciò che ancora non conosco.“ Alvaro Urbano La relazione tra natura e finzione è il tema principale del lavoro artistico di Alvaro Urbano. Negli ultimi due anni, egli ha rivolto il proprio interesse in particolare verso gli antichi giardini di Roma e Firenze. In essi egli rappresenta nuovi resti del passato, la cui provenienza agli occhi dei visitatori rimane avvolta nel mistero. Egli ridà vita ad antiche sculture, circondandole delle tracce delle loro apparenti attività notturne, suscitando nell’osservatore una sensazione inquietante e trasportando la realtà in una sfera basata solamente sulla forza dell’immaginazione. La mostra espone foglie i cui contorni evocano associazioni con facce distorte da smorfie, con le quali l’artista rappresenta ancora una volta la sinistra connotazione di una natura che funziona secondo meccanismi propri, che per gli uomini non sono mai comprensibili del tutto. Anna Virnich Il fulcro dell’opera di Anna Virnich è rappresentato dal suo lavoro con materiali legati al corpo umano e la cui esistenza dipende da un ambiente caratterizzato dalla materialità. Su tavole di grandi dimensioni, l’artista unisce stoffe con nuovi materiali, il cui effetto sensibile spesso si contrappone ad esse. Utilizzando pelli di serpente, cuoio, seta e viscosa, materiali che sono immagine e supporto al tempo stesso, l’artista crea composizioni organiche, quasi pittoriche, oscillanti fra trasparenza e intensità. La forza estetica sprigionata da queste opere si manifesta dalle stoffe tese sui telai in legno e si trova in contrapposizione con l’impressione di fragilità, leggerezza e caducità dovuta alle delicate stoffe utilizzate. Questa opposizione è presente anche nella struttura dei materiali utilizzati nell’opera esposta, intitolata “Shivering Spine”, in cui cuoio e tulle si uniscono in forme astratte aperte alle associazioni d’idee dell’osservatore. Galleria Mario Iannelli YOU ARE WHAT YOU ARE a cura di Nils Petersen e Anna Redeker JULIUS VON BISMARCK - 1983 Breisach am Rhein, Germany. Lives and works in Berlin. Selected Solo Shows: 2016 alexander levy, Berlin, Germany; 2015 Landscape Painting, Marlborough Chelsea, New York, USA Tiere sind dumm und Pflanzen noch viel dümmer, Kunstverein Göttingen, Germany; 2014 History Apparatus, Kunstverein Arnsberg, Arnsberg, Germany; 2013 Unfall am Mittelpunkt Deutschlands, alexander levy, Berlin, Germany; Les bêtes sont bêtes et les plantes le sont encore plus , Galerie Ilka Bree, Bordeaux, France This is so romantic, IMO Gallery, Copenhagen, DK; 2012 Punishment I, alexander levy, Berlin, Germany; LE DICTATEUR : These Peanuts are Bullets, Family Business, New York,USA; 2011 5 Minute Museum, Eindhoven, Netherlands; 2009 Kapelica Gallery, Ljulijana, Slovenia Selected Group Shows Exhibitions: 2016 Desert Now, with Julian Charriere and Felix Kiessling, Steve Turner, Los Angeles, US; Über die Unmöglichkeit des Seins, Kunsthalle Exnergasse, Vienna, Austria Kunstpreis der Böttcherstraße, Kunsthalle Bremen, Germany; From Science to Fiction, Florian Christopher, Zurich, Switzerland Art Cologne, New Contemporaries with alexander levy, Berlin; 2015 Art Basel Unlimited, Basel, Switzerland; In the Land of the Blind The One Eyed Man Loses Sight, Dittrich & Schlechtriem, Berlin, Germany; Galerie Knust Kunz , Munich, Germany; Welcome to the Jungle, KW Institute for Contemporary Art, Berlin, Germany The Future of Memory, Kunsthalle Wien, Vienna, Austria,INVENTO / AS REVOLUCOES QUE NOS INVENTARAM, OCA Parque Ibirapuera, São Paulo, Brazil; Stranger than Paradise, Sies + Höke, Düsseldorf, Germany; ZONA MACO, with Julian Charrière, Mexico City, Mexico; Beuys ohne Hut - Karin Székessy fotografiert Künstler, Horst-Janssen- Museum, Oldenburg, Germany; Fire and Forget on Violence, KW Institute for Contemporary Art, Berlin, Germany; Group Show V, alexander levy, Berlin, Germany; 8th Momentum Nordic Biennial of Contemporary Art, Moss, Norway Höhenrausch Das Geheimnis der Vögel Mystery of Birds, Ok-centrum, Linz, Austria; 2014 Pencil / Line / Eraser, Carroll / Fletcher, London, UK; Lichtwark revisited Künstler sehen Hamburg, Hamburger Kunsthalle, Hamburg, Germany; Treasure of Lima: A Buried Exhibition, Thyssen-Bornemisza Art Contemporary Academy, Cocos Island, Costa Rica; Future Nows Festival, Neue Nationalgalerie, Berlin, Germany; ONE TORINO: SHIT AND DIE, Palazzo Cavour, Torino, Italy JAN BUNNIG - 1972, Berlin. Lives and works in London. Selected Solo Shows: 2015 The Drawing Show, Akira Ikeda Galerie New York, Januar Mein Künstler wurde aufgefressen, Tobias Naehring Galerie, Leipzig, November Group Show V, Alexander Levy Galerie, Berlin, Oktober; 2013 Wir bleiben bis 1000 Uhr, Heidelberger Kunstverein, kuratiert von Susanne Weiß, Februar Jan Bünnig - Skulpturen, Tobias Naehring Galerie, Berlin, Februar; 2010 Sculpture of desire, Akira Ikeda Galerie, Berlin, Cave lessons, Lofoten International Art Festival, Norwegen, Juni Teaser, Akira Ikeda Galerie, 2009 Einstweilen, Autocenter, Berlin, kuratiert von Caroline Eggel, Jannuar; 2008 Superego, Akira Ikeda Galerie - Tokyo / Japan, November; 2007 Papierarbeiten, SOUTERRAIN, Sammlung Hoffmann, Berlin, Juni Speedy motorcycle of my heart, Akira Ikeda Galerie, Berlin Selected Group Shows 2014 “Neo Nouveau” at Den Frie, Copenhagen, 21.6.14 – 3.8.14; 2013 “House of the Seven Gables”, University Galleries of Illinois, kuratiert von Kendra Paitz, USA, Februar; 2012; ›AMATEURISM‹, Heidelberger Kunstverein, kuratiert von Dr. Miya Yoshida, August; 2011 5 Curators 5 Cities: Ausstellung in Seoul, August, kuratiert von Jin Young Hwang Ausstellung in Rom, Dezember, kuratiert von Alberto Dambruoso; 2010 SOUTERRAIN Boutique, Berlin, Dezember; “GEIST Vol. 3 bis 4 - Gemeinschaftsprojkt mit der Klasse des Intituts für Raumexperimente, Berlin, Oktober und Dezember; 2009“GEIST Vol. 1 bis 2”, Berlin, Juni und September “tape modern no 10”, Berlin; 2008 “Under Influence”, Kunsthaus Dresden, kuratiert von Susanne Weiss, August “Kirchenkunstroute”, Berlin-Brandenburg, August; “Fresh kills”, Dumbo Art Center, New York; “Monumento Mori”, Astrup Fearnley Museum of Modern Art, Oslo; 2007 “Förderpreis Bildende Kunst der Schering Stiftung”, Berlinische Galerie, Berlin; 2006“The New Baroque”, Nice & Fit Galerie, Berlin, November; “Sonne”, Projektraum Raumerweiterungshalle, Berlin, August; “The First Andros International”, Andros, Griechenland; “Athensbienniale”, Athen, Griechenland; “Quellenraum 2”, kuratiert von Marleen Chedraoui, Hollerhaus, Bremen; “Wir sind hier wegen der Pommes aus Holland, kuratiert von Jan Koch, Möma-Mönchengladbach “Scarecrow”, kuratiert von David Hunt, Postmasters Galerie, New York, Mai; 2005 “Closet”, Nice & Fit Galerie,Berlin; “Tony Cragg Profiles”, Art Center Berlin, Galerie Seitz, “Die Februar Show”, Nice & Fit Galerie, Berlin JULIAN CHARRIERE - 1987, Germany. Lives and works in Berlin Selected Solo Shows: 2016 Into The Hollow, DITTRICH & SCHLECHTRIEM, Berlin, Germany (cat.) For They That Sow the Wind, Parasol Unit, London, UK (cat.); 2015 Polygon, Bugada & Cargnel, Paris, France; 2014 Future Fossil Spaces, Musée Cantonal Des Beaux-Arts, Lausanne, Switzerland (cat.); Somewhere, WilhelmHack-Museum, Ludwigshafen, Germany (cat.) Die Welt Ist Mittelgross, Kunstverein Arnsberg, Arnsberg, Germany Clockwork, with Julius von Bismarck, OBEN, Vienna, Austria We Are All Astronauts, Centre Culturel Suisse, Paris, France; 2013 On The Sidewalk, I Have Forgotten The Dinosauria, DITTRICH & SCHLECHTRIEM, Berlin, Germany (cat.) 2012 Non Sites Sight, Case Studio Vogt, Zurich, Switzerland; 2011 Dominion, PROGRAM e.V, in collaboration with Andreas Greiner, Berlin, Germany; Horizons, DITTRICH & SCHLECHTRIEM, Berlin, Germany (cat.) Selected Group Shows: 2016 Deep Inside, 5th Moscow International Biennale for Young Art, Moscow, Russia (forthcoming) Die Kräfte hinter den Formen, Kunstmuseum Thun, Thun, Switzerland (forthcoming); Nature and Humans, Villa Bernasconi, Lancy-Geneva, Switzerland (forthcoming); The End of the World, Centro per L’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato, Italy (forthcoming) Interractions, Les Abattoirs, Toulouse, France (forthcoming); Walking On Ice, Bòlit Centre d‘Art Contemporani, Girona, Spain (forthcoming); You Are What You Are, Galleria Mario Ianelli, Rome, Italy (forthcoming); Hybrid Modus, Skulptur Bredelar 2016, Bredelar, Netherland (forthcoming); Not Really Really, Frédéric de Goldschmidt Collection, Brussels, Belgium; Zeitgeist - Arte Da Nova Berlin, Centro Cultural Banco do Brasil, Rio de Janeiro, Brazil In Space No One Can Hear You Laugh, Galleria Giovanni Bonelli, Milano, Italy; Die Kräfte hinter den Formen, Kunstmuseen Krefeld, Krefeld, Germany No One Belongs Here More Than You, Despacio, San José, Costa Rica; Desert Now, Steve Turner, Los Angeles, USA; Zeitgeist - Arte Da Nova Berlin, Centro Cultural Banco do Brasil, Rio de Janeiro, Brazil; 2015 30 Years, Galerie Tschudi, Zuoz, Switzerland; Die Kräfte hinter den Formen, Galerie im Taxispalais, Innsbruck, Switzerlan; Group Show V, alexander levy, Berlin, Germany; Unter 30. Junge Schweizer Kunst XI. Kiefer Hablitzel Preis 2015, Kunsthaus Glarus, Glarus, Switzerland Art Môtiers 2015, Môtiers, Switzerland; INVENTO | As Revoluções Que Nos Inventaram, Oca – Parque Ibirapuera, São Paulo, Brazil; Swiss Art Awards - KieferHablitzel, Basel, Switzerland Waterbound - Vom Leben mit dem Wasser, Neue Galerie Dachau/Kallmann-Museum Ismaning, Germany Fathoms, KIK FIVE, Berlin, Germany; playing future, Kunsthalle zu Kiel, Kiel, Germany; Destination Vienna 2015, Kunsthalle Wien, Vienna, Austria; Systémique, Centre Européen d‘Actions Artistiques Contemporaines, Strassbourg, France; The Future of Memory, Kunsthalle Wien, Vienna, Austria; Rare Earth, Thyssen-Bornemisza Art Contemporary‚ Vienna, Austria; Métamorphisme II, Musée d‘art du Valais, Sion, Switzerland; 2014 The Go-Between, Museo Nazionale di Capodimonte, Milan, Italy; De Generation of Painting, Fondazione 107, Turin, Italy; mira mira - Neue Jahresgaben, Kunstverein Arnsberg, Arnsberg, Germany; Kochi-Muziris Biennale, Kerala, India; DAS NUMEN, 3 1/2, KW Institute for Contemporary Art, Berlin, Germany One Place Next to Another, Winzavod Centre for Contemporary Art, Moscow, Russia; Festival of Future Nows, Neue Nationalgalerie, Berlin, Germany; TALENT (τάλαντον, balance, weight, currency), 401 Contemporary, Berlin, Germany; Triennale d‘art en Valais, Sierre, Switzerland; devant derrière, Trudelhaus Baden, Aargau, Swtizerland Treasure of Lima: A Buried Exhibition, Thyssen-Bornemisza Art Contemporary Academy, Cocos Island, Costa Rica Schweizer Krankheit, Terminal P, Balz, Switzerland; Einblicke - In Die Sammlung Wemhöner, OSRAM Höfe, Berlin, Germany; JENSEITS DER ANSICHTSKARTE: Die Alpen in der Fotografie, Vorarlberg Museum, Bregenz, Austria (cat.); The Figure in the Carpet, Bugada & Cargnel, Paris, France 2013 < 30 IX Jeune Art Suisse, Le Commun - Bâtiment d’art Contemporain, Geneva, Switzerland IBB - Preis für Photographie 2013, Investitionsbank Berlin, Germany PAULA DOEPFNER- 1980, Berlin. Lives and works in Berlin. Selected Solo Shows: 2016 Put it right here (or keep it out there) Kunstverein Reutlingen; 2015 take it right back, Goethe Institut, Washington D.C.; Me and the devil, we’re walking side by side Kreuzberg Pavillon, Berlin; 2014 Whatever gets you through the night, it’s alright, it’s alright, Galerie Tanja Wagner, Berlin; When Lilacs Last in the Dooryard Bloomed Galerie Laurent Müller, Paris; 2013 Rollin´high and mighty traps, Performance with Steve Whipple, S2A, New York City; 2012 try my dear, Galerie Tanja Wagner, Berlin; More than I can hide, Kunstverein östliches Sauerland, Brilon; 2011 But my nerves were kicking, Ionion Center for the Arts, Kefalonia, Greece; 2010 Promessus, Galerie Tanja Wagner, Berlin, Fallen, Stadtmühle Willisau, Lucerne; 2009 Im Schlaf ohne Schlaf, St. Johannes Evangelist-Kirche, Berlin; Performance with Gregor Fuhrmann; 2006 Huatan, In collaboration with Yoav Pasovsky (composer), Schillerhöfe, Berlin Selected Group Shows: 2016 The Big Other, Galerie Tanja Wagner, Berlin; 2015 Wo ist hier? #2: Raum und Gegenwart – Bildhauerei und Installation seit 2000 Kunstverein Reutlingen; The Vacancy Temporäres Kunsthaus, Berlin; 2014 Ease Your Window Down, Kunstverein am Rosa-Luxemburg-Platz, Project Space Festival, Berlin; EGO EDITIONS, Galerie Tanja Wagner, Berlin; 2013 MONO NO AWARE, Project by Superkaleidoscope Linden Centre for Contemporary Arts, Melbourne (St Kilda); Real Naturally, Kunsthalle Lana, Bolzano, Ausstellung 8 Berlin Art Junction, Berlin, BLUMEN/FLOWERS/BLOMSTER, Galerie Mikael Andersen, Berlin; 2012 Zeichnungen von Bildhauern, Kunstverein Mainz, Plants Talk, Naturhistorisches Museum Witzenhausen, Discussing Metamodernism, Galerie Tanja Wagner, Berlin; 2011 Kommen Sie nach Hause, Steff Adams, Köln; Mythos Wald, Kunstverein Östliches Sauerland, Brilon; UferHallen Kunstaktien, UferHallen, Berlin; 2010 Die Tür geht nach Innen auf Galerie Tanja Wagner, Berlin; „glauben, dass…“, Shedhalle Tübingen; Leben Lieben Leiden, Kunstverein Celle; Aka Symbol II, HBC, Berlin; Wrong Love, A Foundation, Liverpool; I wish myself an exhibition, West Germany, Berlin; Girloverkill II, Bethanien, Berlin; 2009 Zeigen, eine Audiotour, Temporäre Kunsthalle, Berlin; Access All Areas – a drawing exhibtion, Galerie Max Hetzler, Berlin, Imke Folkerts Preis, Greetsiel, 2008 Klasse Rebecca Horn, Schloß Liebenberg, Brandenburg Galleria Mario Iannelli YOU ARE WHAT YOU ARE a cura di Nils Petersen e Anna Redeker MARIANA HAHN- 1985, Schwäbisch Hall, Germany. Lives and works in Berlin. Selected Exhibitions and Perfomances: 2016 Social Fabric, The Mills Gallery, Hongkong (CHN); 2013 - 2015 The Vacancy, Projekthaus Friedrichstraße/Galerie Crone, Berlin (DE); The ff, Haus am Lützowplatz, Berlin (DE); Works on Paper, Momentum, Berlin (DE); Kolibri, Berlin (DE); Discipline, Berlin (DE); Torso no Torso, Moscow Biennale for Young Art (RU); 24h Stettin, Club Storrady, Stettin (PL); Burn My Love Burn, Trafo Station, Museum of Contemporary Art, Stettin (PL); Works on Paper, Group show at Momentum Worldwide, Berlin (DE); Missing Link, Group show at Momentum Worldwide, Berlin (DE); Thresholds, Collegium Hungaricum for Berlin Art Week, Berlin (DE); Burn My Love Burn, Hayaka Arti, Istanbul (TU); Poem 1, Her Name, WW Gallery, London (UK); Poem 1, Her Name, Kühlhaus Berlin for Art Week Berlin, Berlin (DE); The Bride That Was the Widow, Berlin Festival, Berlin (DE); Untitled, A Church yard, Berlin (DE); Distant-Letter-PresentNow, The Wand Project, Berlin (DE); Go home, Angels, Storrady Club, Stettin (PL); Empress of Sorrow, Momentum Worldwide, Berlin (DE); About Face, Momentum Worldwide, Berlin (DE); Central St. Martins, London (UK); I am here, Momentum Gallery, Berlin (DE); Wenn ich nicht hier bin, dann bin ich auf dem Sonnendeck. Import Export, Dokumenta, Kassel (DE) My Arm My Moiraes, at The Schuldenberg Foundation, London (UK); I am here. Draft 1, Paire la Chaise, Garden Rivoli, Les Tuilieries, Paris (FR); Rendition XXI, St. Clements Danes and St. Pauls Church, London (UK); Cooperation with Ignacio Lalanne for Golgotha, London (UK) PETER MILLER - 1978, Vermont, USA. Lives and works in Cologne. Selected Solo Shows: 2015 Aktinität, Galerie Crone, Vienna, Austria Miraculeux, Section Pigalle, Paris, France; 2014 Die Ausstellung, Düsseldorf, Germany; Hard Rain, Simultanhalle, Cologne, Germany; 2013 Photuris, Galerie Crone, Berlin, Germany 2011 Sleight, Galerie Crone, Berlin, Germany; Means to See, PACT Zollverein, Essen, Germany 2010 Leads to Gold, Mikro Galerie, Düsseldorf, Germany 2009 Performative Images, Glassmoog, Cologne, Germany; Light and Weight, Standard/Deluxe, Lausanne, Switzerland New Photo and Film Work, Raum Kalk, Cologne, Germany Selected Group Shows: 2015 The Vacancy, Friedrichstrasse 124, Berlin, Germany 2014 SpotOff, OFFspace, Vienna, Austria; 2013 AURA, Photo performance, Le Bal, Paris, France; La Method Jacobson (curated by Marc Bembekoff), Palais de Tokyo, Paris, France Past Future (curated by Cecile Bourne Farrell), Biennale d’Anglet, France; Time Based Exhibition, Le Phénix Scene National, Valenciennes, France; 24/12, Galerie Crone, Berlin, Germany; Escapist Adventures, BBK im Stapelhaus, Cologne, Germany 2012 The Reality of the Unbuilt, Insel Hombroich, Neuss, Germany; Im Abklatsch, Boutique Gallery, Cologne, Germany; Vom Photo, Museum of Photography, Photo Biennale, Thessaloniki, Greece; 1969-1972 (with Robert Smithson, Charles Duke, Christos Dikeakos), Volker Bradke, Düsseldorf, Germany; 2011 The Second Act, Festival on Photography, Amsterdam, Netherlands Vom Photo, Bundeskunsthalle Bonn, Germany; 2010 Smoke & Mirrors, Lightwell Gallery, Norman, Oklahoma, USA Salon XV, Month of Photography, Vienna, Austria; Post-Photography, Cologne, Germany; BLEK, Leipzig & Cologne, Germany; Sugary Photographs, Festival of Photography, Antwerp, Belgium; 2009 Lights Out, Arthop, Burlington, Vermont, USA; 2008 Glimpses of Beauty, International Month of Photography, Vienna, Austria 2007 Picture Motion, Swingr Gallery, Vienna, Austria; 2006 Interval, The Slade School of Fine Art, London, UK TYRA TINGLEFF - 1984, Oslo, Norway. Lives and works in Berlin Selected Solo Shows: Recent solo exhibitions: 2016 Grinding your teeth to keep out the wind, The Sunday Painter, London; 2015 I gave the postman your name, Chert, Berlin; Closer Scrub, SALT, Basel; 2014 Studiolo 12 # Tyra Tingleff, Spazio Cabinet. Milan Selected Group Shows: 2016 Leaping over a bush to surprise a Quail, Chert, Berlin; In space no one can hear you laugh, Galleria Giovanni Bonelli, Milan; 2015 Anderland, Kunstverein Ansberg, Ansberg, Germany. ALVARO URBANO - 1983, Germany. Lives and works in Berlin Selected Solo and Group Shows: MAK Center for Art and Architecture. Residency Program, Alvaro Urbano & Petrit Halilaj, 2017_ Los Angeles. California; Inhabitation - Artist in Residence at Villa Empain FONDATION BOGHOSSIAN, 2016, Bruxelles; 2016 MOSCOW INTERNATIONAL BIENNALE FOR YOUNG ART, 2016.Moscow.”YOU ARE WHAT YOU ARE”, 2016, Galleria Mario Iannelli. Rome; PLANET B: 100 IDEEN FÜR EINE NEUE WELT, 2016; Hybrid Modus: New positions in bio, living and digital sculpture, 2016. Bredelar; NUIT BLANCHE MONACO, NIGHT TALES :CINÉMA DES BEAUX-ARTS - PROGRAMMATION DE FILM ET VIDÉOS, 2016, Munich; “In Space No One Can Hear You Laugh”, Galleria Giovanni Bonelli, Milano, 2016; ART&NATURE 2016, “Walking with Senses, Meran/o (It) 2016 Opening: 24 March 2016, Curated by BAU (Simone Mair, Lisa Mazza and Filipa Ramos) Meran/o (It), “Dead Men Tell No Tales”, Performance, 2016; DEEP DOWN, 2016, Porcino Gallery, Berlin; “IN THE LAND OF THE BLIND THE ONE EYED MAN LOSES SIGHT, 2015, Berlin; Group Show V, Alexander Levy Berlin, 2015; “SUPER SUPERSTUDIO”, PAC, Milano, 2015, “FLORENZ CONTEMPORARY “,The Italian Embassy, Berlin, 2015; “MORE THAN REAL”, 2015, BUNDESKUNSTHALLE, Bonn; “WLGTDWI”, S.A.T.L.S, 2015; “MOVIES IN MAY”, Nosbaum Reding Projects, 2015, Luxemburg; “PROJECTIVE SPACE”, 2015, Kurfürstenstraße, Berlin; “TROUBLE IN PARADISE / ÄRGER IM PARADIES at BUNDESKUNSTHALLE”, Bonn, 2015; “ALPINA HUUS”, House of Deep Transformation in 11 Acts, SCHINKEL PAVILLON, Berlin, 2015; “STRATAGRIDS”, AVANT.ORG & LEAP, Berlin; “VILLA ROMANA”, Fellowship, 2014; “The Ghost & The Host Alvaro Urbano”, Pavillon Social Kunstverein, Lucca, 2014; “SKIN & BONES” for FESTIVAL OF FUTURE NOWS”, NEUE NATIONALGALERIE, Berlin, 2014; “THE SHOW, THE GHOST AND THE HOST”, Villa Romana, Florence, 2014 ANNA VIRNICH - 1984, Berlin. Lives and works in Berlin Selected Solo Shows: 2016 PROYECTOSMONCLOVA, Mexico city, México; 2015 Body Electric, DREI, Cologne, Germany; 2014 When you dance with the devil, DREI Raum, Cologne,Germany; I certainly will not stay here forever writing in a ghost room (with Özlem Sakalsiz), Kunstverein Leverkusen Schloss Morsbroich, Leverkusen, Germany; 2013 Gymnastik, Bonner Kunstverein, Bonn, Germany; 2012 Ruby Woo, DREI Raum, Colonia, Germany; Curiosity (with Özlem Sakalsiz), Salon Schmitz, Colonia, Ambergris, Städtische Galerie Remscheid, Germany; 2011 à la brunswick, Boutique by DREI Raum, Colonia, Germany; Material Girl, Künstlerverein Malkasten, Dusseldorf, Germany; 2010 Every so often (with Markus Saile), DREI Raum, Colonia, Germany Selected Group Shows: 2015 You will find me if you want me in the garden (curated by Domenico de Chirico), Valentín, París; Oh, of course you were berry picking (co-organizada por Rosa Tyhurst), DREI, Colonia, Germany; About Blank II, Galerie Gebr, Lehmann, Berlín, Alemania 20 Jahre Kunstgruppe, Kunstgruppe, Colonia, Germany; So hält uns auch im banne fremdes sein, Duesseldorf Photo Weekend, Schmelahaus, Düsseldorf,Germany; Apples and Pears (curada por James Clarkson), DREI, Colonia, Germany; Collection Joseph Kouli, Florence Loewy, París; 2013 So, Gagarin, Dusseldorf, Germany; Benjamin Houlihan & Anna Virnich, Galerie Thomas Rehbein, Bruselas, Bélgica Pester, Schuster, Virnich, Galerie Sprüth Magers, Berlín, Germany; 2012 Köppels & Pürlations, Sammlung Philara, Dusseldorf, Alemania Brussels Cologne Contemporaries, Carlswerk, Colonia, Germany; 2011 Remember what you saw, Halle Zehn, Colonia, Germany; 2010 All in together now, Galerie Mai36, Zurich, Suiza; La bonne horse, Bonner Kunstverein, Bonn, Germany; Von mir aus, Kunstgruppe, Colonia, Germany; 2009 La bonne horse, Städische Galerie Delmenhorst, Germany; 2008 We are ugly but we have the music, Galerie Michael Janssen, Berlín, Germany. Galleria Mario Iannelli YOU ARE WHAT YOU ARE a cura di Nils Petersen e Anna Redeker 1 Julius von Bismarck 8 2013, Wald Apparatus, HD Video, 28 min 2 Jan Bünnig 7 2016, Prähistorisches, Dimension variable 3 Julian Charrière 2 2016, Metamorphism, artificial lava sandstone and molten computer waste (main boards, CPUs, RAMs, hard drives, cables), ca. 12 x 12 x 12 cm 4 Paula Doepfner 2016, Stasera, Ice, pen on paper, lilac, metal Dimensions variable 5 Paula Doepfner 2016, Shut softly your watery eyes,Dried plants, pigment, cracked glass, 205 x 79 x 2,5 cm 6 Mariana Hahn 10 2016, I divided myself a thousand times, Organza silk, sea water shellac, fish bludder, print, Dimensions variable 7 Peter Miller 2013, Photuris, Polaroid, 8 x 11 cm each 8 Tyra Tingleff 2016, Keep the Siderooms less exclusive acrylic and spray on canvas, cm 108 x 265 9 4 Alvaro Urbano 2016, Dopo Mezzanotte, Leafs, Dimensions variable 10 Anna Virnich 2016, Shivering Spine, Leather on tulle, 180 x 120 cm 5 1 6 3 9