documento 15 maggio 5a ite

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 Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE I.I.S.S. POLO TECNICO - PROFESSIONALE
Via Giovanni XXIII 88842, Cutro (KR)
Istituto Tecnico Economico
Indirizzo IGEA
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI
(L.424/97 - D.P.R . 323/98 art.5 comma 2 )
Anno scolastico 2012/2013
DOCUMENTO
DEL CONSIGLIO DI CLASSE
CLASSE 5A SEZIONE A
Prot. N° 3644/c29
Cutro, 15 maggio 2013
SCOLASTICO
DIRIGENTE
Prof.ssa Maria Pia Ferrante
1
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE Il presente documento, protocollato in data 15/05/2013, con n° 3644/ c29 e affisso all’albo
in data 16/05/2013, è stato redatto e approvato dal seguente Consiglio di Classe.
Una copia dello stesso sarà inoltrata, telematicamente, agli alunni.
Elenco docenti del consiglio di classe Va A
DISCIPLINA
ORE
SETT.
SENATORE Natascia
Continuità didattica nel triennio
3^
4^
FIRMA
5^
ITALIANO - STORIA
3+2
no
no
si
9+3
no
no
si
3
no
no
si
3
no
no
si
3
no
si
si
si
si
si
si
si
si
(coordinatrice)
TORCHIA Giuseppe
ECONOMIA
AZIENDALE GEOGRAFIA
MUNGARI Vincenzo
PIGNATARO Maria
Luisa
LEVATO Maria
MATEMATICA
INGLESE
FRANCESE
Francesca
sostituita dal 19/04/13
da FABIANO Luana
MARRA Lucio
DIRITTO – SCIENZA
DELLE FINANZE
3
+
3
LUPIA Giovanna
EDUCAZIONE FISICA
1
2
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE MIGLIARESE Mario
RELIGIONE
1
si
si
si
3
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 1
Presentazione dell’Istituto
p.4
1.1 Brevi cenni
1.2 Il contesto
1.3 Il profilo professionale
1.4 Abilità e competenze
2
Profilo della classe
p.6
2.1 Dati generali
2.2 Elenco alunni
2.3 Andamento educativo – didattico e obiettivi raggiunti
2.4 Crediti scolastici
3
Metodo di lavoro del consiglio di classe
p.11
3.1 Materiali e strumenti impiegati
3.2 Criteri di verifica e valutazione
3.3 Strumenti di verifica
3.4 Griglia di valutazione della condotta
4
Simulazione terza prova
p.13
4.1 Calendario prove somministrate
4.2 Tipologia prove
5
Consuntivi disciplinari
p.14
5.1 Francese
5.2 Geografia
5.3 Inglese
5.4 Italiano
5.5 Storia
5.6 Matematica
5.7 Economia Aziendale
5.8 Diritto
5.9 Finanza
5.10 Educazione fisica
5.11 Religione
6 Allegati
p.47
6.1 Prove di simulazione effettuate durante l’anno in preparazione dell’esame di Stato
(O.M. N°38 dell’11/02/1999 art. 6 c. 5)
6.2 Griglie di valutazione
1 PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
4
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 1.1 BREVI CENNI
L’ Istituto d’ Istruzione Superiore Statale (IISS) Polo Tecnico – Professionale di Cutro nasce nello
a. s. 2000/2001, dall’ accorpamento dell’ Istituto Tecnico Economico (ITE) di Cutro, istituito nel
1991 come sede staccata dell’ I.T.C. “Lucifero” di Crotone , dell’ Istituto Professionale Agrario –
Ambientale (IPSAA) di Cutro, nato nel 1960 come sede coordinata di Catanzaro e accorpato
all’IPSIA di Crotone nel 1997, e dell’ Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della
Ristorazione di Le Castella, istituito nell’a. s. 1997/98 come 4° indirizzo dell’I.P.S.S.C.T. “Sandro
Pertini.
L’I.T.E. comprende, attualmente, cinque classi diurne con una popolazione scolastica di 85 allievi,
provenienti quasi tutti dal comune di Cutro. L’edificio è formato da due piani con ampio giardino
circostante. A piano terra sono ubicate le aule e la Sala docenti, al secondo piano la Presidenza, la
Segreteria, un laboratorio informatico, con 20 postazioni per gli studenti e 4 per i docenti, una Sala
formazione dotata di L.I.M..
Attualmente l’Istituto è diretto dalla Prof.ssa Maria Pia Ferrante, Dirigente Scolastico del Polo di
Cutro.
1.2 IL CONTESTO
L’istituto insiste nell’ area geografica del Comune di Cutro e della Frazione di Isola Capo Rizzuto,
denominata Le Castella , in Provincia di Crotone, entrambe caratterizzate da una grave crisi
economica e da preoccupanti fenomeni demografici, quali un aggravamento dell’indice di vecchiaia
ed un consistente movimento migratorio. I settori trainanti, del territorio ove è ubicato il Polo di Cutro, dal punto di vista economico sono:
agricoltura, turismo, pesca, industria e commercio. In particolare, il comune di Cutro è in fase di
ulteriore sviluppo da quando è stata istituita una piccola zona industriale ("Valle del Tacina"), a
servizio di tutto il comprensorio. L'area è sorta grazie all'utilizzo di agevolazioni statali (misure
di Sovvenzione globale e Contratto d'area).
Il contesto socio-economico è diversificato, con prevalenza del ceto medio-basso. Il problema di
fondo rimane la disoccupazione, in particolare quella giovanile, che sfiora il 60%; situazione
particolarmente preoccupante in un territorio ad alto rischio per la presenza del fenomeno mafioso
e delinquenziale.
Il contesto culturale della maggior parte del comprensorio crotonese si attesta su una posizione
medio – bassa.
5
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 1.3 PROFILO PROFESSIONALE
Il progetto I.G.E.A. (Indirizzo Giuridico Economico Aziendale) è stato, sin dall’origine, concepito in
funzione della formazione di figure professionali polivalenti, in cui si possano coniugare, in modo
equilibrato, un'adeguata formazione culturale e un'ampia consapevolezza dei processi che
caratterizzano la gestione aziendale.
Di durata quinquennale, il percorso di studi è atto a garantire l'istruzione e la formazione
professionale della figura del ragioniere I.G.E.A.. Il ragioniere, esperto in problemi di economia
aziendale, oltre ad una consistente cultura generale accompagnata da buone capacità linguisticoespressive e logico-interpretative, deve possedere conoscenze ampie e sistematiche dei processi
che caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo,
contabile. In particolare egli deve essere in grado di analizzare i rapporti fra l'azienda e l'ambiente
in cui opera per proporre soluzioni a problemi specifici.
Al termine dei cinque anni, è possibile l’inserimento in realtà aziendali sia pubbliche che private,
l’impiego nella Pubblica Amministrazione e l’accesso a qualsiasi facoltà universitaria.
1.4 ABILITÀ E COMPETENZE
Alla fine del corso di studi il diplomato sarà capace di :

utilizzare
metodi,
strumenti,
tecniche
contabili
ed
extra-contabili
per una corretta rilevazione dei fenomeni gestionali;

svolgere le funzioni relative alla gestione, organizzazione e amministrazione delle aziende;

analizzare i rapporti tra azienda e territorio alla ricerca di soluzioni innovative;

affrontare positivamente i cambiamenti strutturali delle aziende e dei mercati.

riassumere le realtà e le innovazioni in una visione imprenditoriale.
Egli, quindi, deve essere orientato a:

documentare adeguatamente il proprio lavoro;

comunicare efficacemente utilizzando appropriati linguaggi tecnici;

analizzare situazioni e rappresentarle con modelli funzionali ai problemi da risolvere;

interpretare in modo Sistemico strutture e dinamiche del contesto in cui opera l'azienda;
6
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 
effettuare scelte e prendere decisioni ricercando ed assumendo le informazioni opportune;

partecipare al lavoro organizzato individuale o di gruppo accettando ed esercitando il
coordinamento;

affrontare i cambiamenti aggiornandosi e ristrutturando le proprie conoscenze.
2. PROFILO DELLA CLASSE
2.1 ELENCO ALUNNI
TOTALE
ALUNNI:12
COGNOME
NOME
PROVENIENTE
PROVENIENTE
DALLA CLASSE
DA ALTRO
PRECEDENTE
ISTITUTO
BONACCIO
ANTONIO
X
CARAGLIA
ANGELA
X
DELLA ROVERE FRANCESCA
X
FATHI
JOUSRA
X
LE ROSE
ANTONIO
X
MENDICINO
GIANLUCA
X
MESORACA
DIEGO
X
MUTO
ALESSIA
X
MUTO
MARIA LUISA
X
ROTONDO
MARIA TERESA
X
VASAPOLLO
CRISTINA
X
VETERE
DANIELA
X
2.2 ELENCO CANDIDATI ESTERNI: NESSUNO
7
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 2.3 DATI GENERALI
La classe è composta da 12 allievi, 4 uomini e 8 donne, residenti tutti a Cutro, tranne
un’alunna, residente nel comune di Isola di Capo Rizzuto.
Sul piano della socializzazione, la classe appare ben amalgamata e compatta e in quasi tutti gli
alunni si è avvertita una continua e positiva maturazione sul piano umano, tanto nella capacità di
relazionarsi con i coetanei, che con gli adulti operanti nella scuola. Le lezioni, infatti, si sono
sempre svolte in un clima disciplinato e sereno.
I test d’ingresso, somministrati all’inizio dell’anno scolastico, hanno evidenziato un livello culturale
sufficiente per la maggior parte dei discenti, tranne in Matematica, Inglese e, soprattutto
relativamente alla capacità di produrre testi scritti, in Italiano: in queste discipline si avverte la
presenza di carenze di base mai interamente colmate.
La frequenza alle lezioni, in particolare nel primo periodo dell’anno, è stata irregolare e questo ha
creato qualche problema, sia nello sviluppo armonico dei programmi che, in qualche caso,
nell’assimilazione dei concetti.
L’ impegno è stato discontinuo e, a volte, anche superficiale; nonostante i continui richiami non tutti
gli allievi hanno dato prova di essere in grado di gestire in modo autonomo e responsabile lo
studio. Pochi portano a compimento o svolgono, con puntualità, i compiti assegnati; la mancanza
diffusa di uno studio costante a casa, necessario per consolidare quanto appreso durante la
lezione in aula, incide negativamente sui tempi d’apprendimento nonché sul regolare svolgimento
della programmazione.
Il metodo di studio è basato, per lo più, su un approccio di tipo mnemonico, pertanto nelle
discipline d’area comune è stato ancora più importante soffermarsi, variare strategie e strumenti
per tentare di modificare un approccio alla studio poco orientato all’acquisizione di abilità in linea
con il profilo professionale atteso.
Alla luce di tutto ciò, lo svolgimento delle attività programmate ha richiesto adeguamenti tali da non
consentire la realizzazione di un particolare lavoro di approfondimento e analisi, utile per una
classe alla conclusione del suo ciclo di studi.
Dal punto di vista disciplinare, la classe non presenta problemi particolari, se non per le già citate
assenze e per la mancanza di un interesse e uno studio costante.
I rapporti con le famiglie sono limitati ai momenti preposti, ma risultano comunque positivi e
costanti.
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Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 2.4 ANDAMENTO EDUCATIVO – DIDATTICO E OBIETTIVI RAGGIUNTI
Dalle analisi effettuate negli incontri del Consiglio di Classe relativi all'andamento didattico disciplinare della Classe, è risultato che nella classe sono presenti tre fasce di livello.
Tutti sono concordi nel sottolineare che pochissimi elementi hanno raggiunto un livello medio alto
per profitto e mostrano maggiore padronanza, autonomia e capacità critica, nonché interesse ed
impegno costanti.
Un gruppo intermedio, piuttosto numeroso, dimostra abilità stabili del comprendere, applicare e
spiegare concetti e procedimenti in situazioni simili di apprendimento e presenta pertanto una
sufficiente preparazione di base. La restante parte ha raggiunto, ad un livello quasi sufficiente, gli
obiettivi minimi grazie soprattutto ad interventi didattici mirati e di rinforzo: le carenze di natura
linguistico-espressiva
e logico-matematica, unite a ritmi di apprendimento lenti, hanno
condizionato il loro andamento scolastico ed il complessivo rendimento.
Questi alunni più deboli hanno cercato di ritrovare in se stessi quell’ interesse che potesse
riequilibrare il dialogo educativo e un impegno maggiore che non per tutti è stato, però,
sistematico, come del resto non è stato per alcuni efficace il metodo di studio. Un motivo di ciò va
ricercato oltre a problemi di varia natura di alcuni ragazzi, all’alternarsi continuo del corpo docente
nell’arco del quinquennio.
L’attività scolastica del corrente anno è stata interrotta in più momenti da attività ed episodi diversi,
che al di là di tutto, hanno determinato il rallentamento delle attività curriculari. Si segnalano in
particolare:

dall’ 14 ottobre al 5 novembre, 7 dei 12 alunni hanno partecipato al viaggio studio a Malta
(progetto Pon)

5 giorni la scuola ha subito la chiusura dell’ASP per atti vandalici, nel periodo
immediatamente prima delle vacanze natalizie.
La classe, nel suo complesso, ha raggiunto gli obiettivi programmatici minimi, con le dovute
differenziazioni relative alle singole potenzialità ed ai diversi livelli di partenza.
Obiettivi generali raggiunti:
9
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE Obiettivi comunicativi

Saper esporre in modo chiaro, corretto e coerente i vari contenuti disciplinari usando i linguaggi
specifici e rapportandosi ad interlocutori diversi.

Saper produrre in modo chiaro, corretto e coerente testi scritti per esporre o argomentare sui
problemi presentati dalle varie discipline esponendo e motivando le proprie valutazioni.

Conoscere le tecniche comunicative e utilizzarle opportunamente per produrre testi orali e scritti o
per presentare la soluzione di problemi o di casi aziendali.
Obiettivi cognitivi

Conoscere i contenuti tipici delle varie discipline e applicarli in situazioni note e non.

Analizzare i problemi, i fenomeni ed i casi proposti utilizzando le conoscenze, le competenze e le
abilità tipiche dell'area comune e d'indirizzo, riconoscendo la diversità di approccio e di soluzione.

Saper sintetizzare in modo coerente le informazioni e i contenuti appresi e riutilizzarli
autonomamente.

Saper operare confronti e collegamenti anche attraverso schemi e mappe, in ambito disciplinare e
pluridisciplinare.
Obiettivi formativi

Avere consapevolezza delle proprie conoscenze, competenze, capacità.

Saper essere flessibili e disponibili al cambiamento.

Saper essere consapevoli dell’importanza di un comportamento improntato alla tolleranza,
all’autocontrollo e al senso della misura.

Saper essere consapevoli del proprio ruolo e dell’importanza dell’essere affidabili.
2.4 CREDITI SCOLASTICI
10
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE PER I CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO SI FA RIFERIMENTO ALLA TABELLA
MINISTERIALE, COSÌ COME MODIFICATA DAL D.M.
STUDENTE
BONACCIO
ANTONIO
CARAGLIA
ANGELA
DELLA ROVERE FRANCESCA
FATHI
JOUSRA
LE ROSE
ANTONIO
MENDICINO
GIANLUCA
MESORACA
DIEGO
MUTO
ALESSIA
MUTO
MARIA LUISA
ROTONDO
MARIA TERESA
VASAPOLLO
CRISTINA
VETERE
DANIELA
42/2007
A. S.
A. S.
A. S.
2010/2011
2011/2012
2012/2013*
5
4
4
5
8
5
4
5
5
5
5
5
7
6
4
4
4
4
5
4
5
5
5
5
Credito
totale
*PER IL CREDITO SCOLASTICO DELL’ANNO IN CORSO SI ATTENDE LO SCRUTINIO FINALE
3 METODO DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
11
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 3.1 METODOLOGIA
I docenti, viste le caratteristiche della classe, hanno cercato, innanzitutto, di sviluppare negli
studenti un metodo di studio che non si traducesse solo in una superficiale acquisizione di tecniche
e contenuti, ma fosse piuttosto mirato ad avviarli ad un lavoro metodico, razionale e non
mnemonico.
L’attività e l’organizzazione della didattica è stata strutturata per moduli, con l’intento di tracciare un
percorso d’insegnamento – apprendimento rispettoso dei bisogni formativi e dei ritmi
d’apprendimento dei discenti.
Gli interventi di recupero, durante tutto l’anno scolastico, sono stati effettuati in itinere e non sono
mancate azioni individualizzate, laddove risultasse necessario.
Al fine di favorire condizioni ottimali di apprendimento e rendere lo studio delle discipline più
efficace e produttivo, il Consiglio di Classe ha deciso di diversificare le metodologie, così da
favorire il “protagonismo” dei discenti nell’attività di costruzione del proprio sapere. Alla lezione
frontale - interattiva, necessaria soprattutto nella fase di presentazione degli argomenti, si sono
affiancati: brain storming,
lavori di gruppo, peer education,
discussione guidata, attività
laboratoriali.
3.2 STRUMENTI
Nello svolgimento dell’attività didattico - educativa, si è fatto uso di: libro di testo, filmati,
presentazioni in Power Point, immagini, dispense elaborate dai docenti, giornali. Dalla lavagna
tradizionale alla L.I.M, dall’aula al laboratorio d’informatica, nel tentativo di interessare e
coinvolgere maggiormente gli alunni.
3.3 VERIFICA E VALUTAZIONE
La valutazione è considerata un fattore strategico di crescita non solo per gli studenti, e
parallelamente per i docenti, ma per l’intera struttura scolastica. Ecco dunque che l’attenzione
riservata al processo in sé si lega al tentativo, messo in atto, di garantire la massima trasparenza
sia dei risultati conseguiti che dei criteri, degli obiettivi e degli strumenti scelti.
Nella valutazione si è tenuto conto degli atteggiamenti unitari tra i quali la valorizzazione di aspetti
positivi anche minimi, al fine di valutare ciascuno alunno per il suo impegno e le sue conquiste.
Nella formulazione del giudizio sono confluiti tutti gli elementi di conoscenza sul piano cognitivo e
socio – affettivo, che il docente ha acquisito sull’alunno stesso.
12
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE E’ articolata in più momenti, con finalità differenti: valutazione diagnostica, valutazione formativa,
valutazione sommativa.
Valutazione diagnostica
Prima di programmare il percorso didattico il docente e il C d C è stata effettuata una rilevazione
della situazione in ingresso degli studenti allo scopo di analizzare il livello di partenza e i bisogni
formativi degli alunni, in modo da poter progettare un intervento educativo – didattico mirato.
Valutazione formativa
Svolta in itinere, accompagna costantemente lo svolgimento delle attività programmate e consente
di rilevare il grado di raggiungimento degli obiettivi fissati, relativamente al modulo. Di importanza
strategica, consente di rivedere la progettazione iniziale qualora i ritardi o i mancanti traguardi, lo
richiedano, relativamente a:

conoscenze

capacità

competenze
Per verificare il conseguimento degli obiettivi cognitivi, si è fatto riferimento alla tassonomia di
Italiano
X
Storia
Inglese
X
Francese
Matematica
X
Diritto
Relazioni
/strutturate
Prove semi strutturate
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Scienza delle finanze
X
X
Geografia Economica
X
X
Economia aziendale
X
X
Ed. Fisica
Prova pratica
Colloquio orale
scritta
DISCIPLINE
Produzione
Bloom. Di seguito gli strumenti di verifica utilizzati dal Consiglio di classe:
X
X
I criteri comuni che hanno guidato i docenti alla scelta delle verifiche sono stati i seguenti:
13
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 
le prove devono tendere alla massima oggettività possibile;

i punteggi devono essere chiaramente comprensibili;

in caso di prove oggettive la griglia di valutazione deve essere a punteggio prestabilito;
per le prove non strutturate, scritte ad orali, saranno prese in considerazione i seguenti elementi:
-
comprensione
-
padronanza dei contenuti
-
capacità espositive
-
organicità di pensiero
-
correttezza formale
-
capacità critica
Valutazione finale e sommativa
La valutazione non è stato un momento isolato, in quanto ha tenuto conto della crescita
culturale degli alunni, della situazione iniziale personale ed ambientale di colui che apprende,
delle risorse, degli esiti che si sono conseguiti e che hanno segnalato l’effettivo progresso nel
raggiungimento degli obiettivi, dell’efficacia degli interventi adottati e, dunque, dei correttivi e
delle modifiche apportati.
Oltre alla preparazione globale, sono stati presi in considerazione anche i seguenti elementi:

motivazione allo studio

livello di partecipazione e di interesse all’attività didattica

impegno

puntualità negli adempimenti richiesti

assiduità nella frequenza.
La valutazione e la verifica concordata tiene conto sia degli standard di ogni disciplina, sia
della convenzione terminologica accettata da tutti i docenti, che si
articola secondo i
seguenti criteri di valutazione, così come contenuti nel POF.
14
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE Tabella di corrispondenza tra i voti numerici e il livello di apprendimento raggiunto dallo studente
Ottimo
9/10
Lo studente dimostra un’esauriente, approfondita e critica conoscenza degli argomenti, operando
efficaci ed originali collegamenti, si esprime con molta chiarezza, ordine e precisione terminologica
Distinto
8
Lo studente dimostra un’esauriente conoscenza degli argomenti, opera opportuni collegamenti, si
esprime con chiarezza, ordine, precisione
terminologica
Buono
7
Lo studente rivela una discreta conoscenza degli argomenti che sa organizzare e d esporre in modo
ordinato, avvalendosi di una
terminologia chiara e corretta
Sufficiente
6
Lo studente conosce i contenuti essenziali stabiliti dal docente, che organizza in un’esposizione
ordinata, pur con l’aiuto di domande giuda
del docente, utilizza un linguaggio corretto
Insufficiente
5
Lo studente dimostra una conoscenza a tratti lacunosa, incontra difficoltà nell’analisi ed espone in
modo non sempre chiaro e corretto
Gravemente
insufficiente
4
Lo studente presenta gravi lacune nella conoscenza o notevoli difficoltà nella comprensione dei
contenuti, che espone in modo poco pertinente, rilevando una limitata padronanza del linguaggio
Del tutto
insufficiente
al di sotto del
4
Lo studente non è in grado di affrontare alcuna prova per le gravissime lacune conoscitive, per la
scarsa motivazione e per l’assoluta mancanza di impegno
12
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 4. SIMULAZIONE TERZA PROVA D’ESAME
4.1 Calendario simulazioni effettuate
I SIMULAZIONE
23/03/2013
II SIMULAZIONE
18/04/2013
III SIMULAZIONE
14/05/2013
4.2 Descrizione prova
Nel terzo trimestre sono state effettuate tre simulazioni della Terza Prova con l’obiettivo di
verificare la capacità di integrare e utilizzare conoscenze e competenze relative alle discipline
coinvolte.
Il Consiglio di Classe ha ritenuto di poter scegliere la seguente tipologia di Terza Prova:
Quesiti a Risposta singola - Tipologia B.
Prova semi strutturata, con la risposta vincolata dal numero di righe (massimo 10, nel nostro
caso).Il candidato deve dimostrare di possedere le conoscenze ma anche la capacità di
sintetizzare con un linguaggio appropriato l’argomento proposto.
Il punteggio assegnato è il seguente:
risposta esatta
1
risposta incompleta
da 0,75 a 0,25
risposta errata /non data
0
Quesiti a Risposta multipla - Tipologia C.
Tale prova accerta conoscenze e competenze dell’alunno su argomenti specifici riguardanti cinque
discipline. Per ogni domanda sono suggerite quattro risposte, di cui una sola esatta, assegnando il
seguente punteggio:
risposta esatta =
0,5
risposta errata/ non data =
0
Tipologia
Materie coinvolte
Mista B + C
Diritto, Francese,
2 risposte singole ( B )
Geografia,
4 risposte chiuse ( C )
Matematica, Storia
Tempo assegnato
Criteri di valutazione
2 ore
Griglia allegata
13
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 5 CONSUNTIVI DISCIPLINARI
5.1 Lingua e civiltà francese
MATERIA
Lingua
e
civiltà
DOCENTE
Luana Fabiano
straniera: francese
TESTI ADOTTATI
Libro
di
testo
N° ORE
N° ORE
EFFETTUATE AL
PREVISTE DAL
15/05/2013
PIANO DI STUDI
:
Simonelli,
Cambria,
87
Commerce
99
en
atelier Atelier
Culturel,
Sei
Breve profilo della classe
La classe, che è di mia conoscenza in qualità di supplente soltanto dal 19 aprile 2013, presenta
un livello di preparazione mediamente sufficiente.
Dalle rilevazioni effettuate si è potuto accertare che tre alunne si contraddistinguono per
partecipazione costante e attiva durante le lezioni e per regolarità nello studio autonomo.
Questo gruppo possiede quindi buona competenza espressiva e ampia conoscenza dei
contenuti trattati durante lo svolgimento del programma.
Il resto della classe ha acquisito, nella maggior parte dei casi, delle competenze, abilità
lessicali, cognitive, di rielaborazione ed esposizione personali appena o pienamente sufficienti
in relazione all’impegno più o meno regolare nello studio della lingua e della civiltà e alla
mancanza di proficuo metodo di studio. Tuttavia, non mancano situazioni problematiche per la
persistenza di lacune e incertezze, che emergono sia allo scritto che all’orale. Se sicura e
sostenuta da apprezzabile correttezza formale e linguaggio appropriato è l’esposizione verbale
e scritta delle tre allieve, meno disinvolta si rivela quella della maggior parte dei discenti per
capacità modeste, studio mnemonico, difficoltà nell’interlocuzione e nella rielaborazione di
quanto appreso, linguaggio tecnico essenziale.
Per tutta la classe è sicuramente migliore il livello di capacità di comprensione e produzione
scritte mentre la produzione orale risulta più incerta se non vincolata e aderente alle
argomentazioni proposte dal libro di testo.
Il programma della classe Va non è stato svolto nella sua interezza, infatti deve essere trattato il
modulo 4 e completato il modulo 5 del quale è stato affrontato solo il settore terziario, date le
assenze collettive ingiustificate di fine aprile.
14
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE CONTENUTI DISCIPLINARI
MODULO 1: La négociation (parte II)

La commande peut être satisfaite/ La commande ne peut pas être satisfaite

L’avis d’expédition

L’annulation et la modification de la commande

Les réclamations

La facturation et le prix
-
Réduction sur le prix

La négociation
MODULO 2: L’exportation (parte I)

Le règlement
-
Le crédit documentaire
-
La demande de report d’échéance et la réponse
-
Les rappels de paiement

Les transports
-
Les différents modes de transport
-
Les professionnels du transport
-
Les termes du commerce international (incoterms)
MODULO 2: L’exportation ( parte II)

Les assurances
-
Le contrat d’assurance :
Structure de l’assurance; Les différents organismes d’assurance; Les différentes activités
d’assurance

Les opérations commerciales et financières
MODULO 3: Les Banques et la Bourse

Les banques
-
L’histoire de la monnaie
-
Le système bancaire français
-
Les comptes courants bancaires
-
Les opérations bancaires
-
Les services et les activités bancaires

La Bourse
-
Types de Bourse (La Bourse des valeurs et la Bourse de commerce)
-
Les valeurs échangées en Bourse
-
Indices boursiers et cotation
-
L’entreprise et la Bourse
15
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 
La correspondance avec les banques
-
L’ouverture d’un compte
-
Le leasing ou crédit-bail
MODULO 4: De la 4ème à la 5ème République

De la Quatrième à la Cinquième République

La Cinquième République et ses institutions:
-
Le pouvoir exécutif, Le pouvoir législatif, Le pouvoir judiciaire,
-
Le système electoral

La Cinquième République et son administration:
-
Les régions, Les départements, Les communes,
-
La décentralisation
MODULO 5: L’espace économique

Les espaces agricoles :
-
L’agriculture française de la modernization à la transformation
-
Les produits agricoles
-
Des cultures diversifies
-
L’élevage
-
La pêche

L’industrie:
-
La France industrielle de nos jours
-
Nouveaux facteurs de localisation industrielle
-
Peut-on encore parler d’une industrie?
-
L’industrie est-elle encore nationale?
-
L’industrie manufacturière

Le secteur tertiaire
-
Le commerce
-
Le tourisme
-
Les télécommunications

L’enérgie
-
L’énergie
-
La dimension environnementale
-
Les énergies nouvelles
METODOLOGIA D’INSEGNAMENTO
Lezione frontale, interattiva, ricerca guidata, lavoro di gruppo, problem solving.
16
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE SUSSIDI
Libro di testo; fotocopie tratte da altri libri di testo ( Parodi, Vallacco, Système entreprise et
communication, Trevisini Editore); cd; lavagna; articoli di riviste e/ o giornali; registratore;
laboratorio informatico; audiovisivi.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Le verifiche sono state effettuate mediante le seguenti tipologie: questionari tipo terza prova,
comprensione di testi, esposizione orale su contenuti noti e formulazione di opinioni personali.
Valutazione della congruenza della completezza, dell'articolazione e della rielaborazione dei
contenuti
Valutazione della organicità, della chiarezza, della correttezza dell'articolazione, della
rielaborazione della forma.
Il livello di sufficienza prevede una accettabile conoscenza dei contenuti espressi in forma
chiara anche se non sempre corretta e l’uso di lessico appropriato se non specifico.
OBIETTIVI CONSEGUITI IN TERMINI DI CONOSCENZE, CAPACITA’ e COMPETENZE
CONOSCENZE
• Strutture grammaticali e morfosintattiche della lingua
• Lessico generale e specifico
• Strategie fondamentali della comunicazione scritta e orale
• Tecniche di analisi testuale secondo le varie tipologie: testi relativi alla comunicazione
commerciale quali articoli di stampa, lettere commerciali, e-mail, conversazioni telefoniche
• Tecniche di scrittura formale e informale
• Elementi di commercio
• Realtà politica, sociale e economica della Francia in confronto con l’Italia
COMPETENZE
Gli alunni, sia pure con diversi livelli di abilità in relazione alla capacità individuali, sono in grado
di:
• Individuare il senso globale di messaggi orali di carattere generale o professionale finalizzati a
scopi diversi
• Comprendere il senso generale e lo scopo di testi scritti relativi alla comunicazione
commerciale (economico, storico, di attualità, … ) e riconoscerne la struttura
• Ricavare informazioni specifiche e identificare il contesto
• Produrre testi scritti relativi alla comunicazione commerciale (corrispondenza commerciale
come redazione di lettere commerciali, e-mail, fax, …)
• Comunicare in situazioni di comunicazione commerciale adoperando registri adeguati nello
scambio orale ma soprattutto il linguaggio specifico (presentarsi, reagire a domande,
17
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE impegnarsi a mantenere una conversazione, fornire informazioni, suggerire,
proporre,
esprimere il proprio punto di vista )
• Utilizzare un lessico appropriato
• Padroneggiare le forme sintattiche
• Differenziare i testi scritti, in fase di produzione, in funzione dei destinatari e delle intenzioni
comunicative
CAPACITÀ
• Interagire scambiando informazioni generali e specifiche utilizzando strategie appropriate
• Confrontare la lingua e la cultura diversa dalla propria ai fini di sviluppare il senso di tolleranza
• Autonomia nella comprensione, produzione e rielaborazione di informazioni e testi trattati
5.2 Geografia
MATERIA
DOCENTE
GEOGRAFIA
Torchia Giuseppe
TESTI ADOTTATI
N° ORE
N° ORE
Terre Popoli e
EFFETTUATE AL
PREVISTE DAL
Culture
15/05/2013
PIANO DI STUDI
Zanichelli
63
CONTENUTI DISCIPLINARI
MODULO 1: L'ambiente e i suoi problemi

L'inquinamento ed i rifiuti

Il cambiamento climatico

L'acqua dolce

la biodiversità
MODULO 2: L'energia

Le fonti di energia
MODULO 3: La geografia politica e la geopolitica
MODULO 4: La vita e la crescita delle città
MODULO 5: I giganti dell'economia e lo sviluppo tecnologico

L'industria

I media

Le tecnologie avanzate
18
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE MODULO 6: I servizi

Il commercio

L'attività finanziaria e le banche

I trasporti

Il Turismo
MODULO 7: Povertà e squilibri

La Geografia della povertà

Economia sommersa. Illegale e criminale

Il mercato mondiale della droga
METODOLOGIA D’INSEGNAMENTO
Lezione frontale con l'ausilio di mezzi audio-visivi
SUSSIDI DIDATTICI
Libro di Testo articoli di giornali tratti da riviste economiche
SPAZI UTILIZZATI
Aula
CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Criteri adottati per l'attribuzione dei voti:
Tassonomia di Bloom:
l° Liv. - Conoscenza: gravemente lacunosa; Comprensione: non comprende i contenuti;
Applicazione: nessuna capacità nel distinguere gli elementi comuni a situazioni diverse; voto 3
2° Liv. - Conoscenza: frammentaria e superficiale; Comprensione: comprensione parziale e/o
imprecisa; Applicazione: difficoltà nel distinguere gli elementi comuni a situazioni diverse;
voto4/5
3° Liv. - Conoscenza: completa ma non approfondita; Comprensione: capacità nel comprendere
i contenuti; Applicazione: capacità nel distinguere gli elementi comuni a situazioni diverse; voto
6
4° Liv. - Conoscenza: completa e approfondita; Comprensione: capacità di riassumere i
contenuti; Applicazione: capacità nell'usare in situazioni concrete regole astratte;
voto 7/8
5° Liv. - Conoscenza: completa coordinata ampliata; Comprensione: capacità nello spiegare i
contenuti; Applicazione: capacità nell'interpretare gli elementi con linguaggi diversi; voto 9/10
Strumenti di verifica: compiti in classe, esercitazioni , questionari, colloqui orali
19
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE OBIETTIVI RAGGIUNTI IN TERMINI DI CONOSCENZE, ABILITA’, COMPETENZE
a) Conoscenze dei problemi del mondo di oggi
b) Competenze: essere in grado di esporre in modo corretto e con un linguaggio appropriato gli
argomenti studiati.
c) Capacità: dimostrare capacità di esprimere giudizi personali e motivati sui problemi del
mondo di oggi.
5.3 Lingua e civiltà inglese
MATERIA
Lingua Inglese
DOCENTE
TESTI ADOTTATI
Pignataro Maria
NewBusiness.Net
Luisa
Ed. Minerva scuola
N° ORE
N° ORE
EFFETTUATE AL
PREVISTE DAL
15/05/2013
PIANO DI STUDI
78
90
Breve profilo della classe
La classe composta da 12 studenti ha presentato una situazione di partenza un po’ critica e
confusa nella lingua inglese. Dall’analisi dei dati di partenza è emerso che 9 studenti su 12 non
presentavano i pre-requisiti necessari in lingua inglese per la classe quinta sia dal punto di vista
linguistico-strutturale che comunicativo. A questo si aggiungeva una debole conoscenza degli
argomenti specifici dell’indirizzo di studi e nel corso del anno, l’impegno discontinuo di molti
studenti e le diverse assenze arbitrarie delineando così un percorso di apprendimento un po’
difficile per tutto il gruppo classe.
La programmazione è stata adattata a questa situazione e si è cercato di utilizzare diverse
strategie per colmare le lacune e le incertezze pregresse. Ciò ha comportato un rallentamento
dei tempi previsti ed una riduzione del programma per la classe quinta.
L’intero gruppo, pur con una differenziazione di livelli, ha raggiunto gli obiettivi e le competenze
programmati mostrando un certo grado di maturità ed un’autonomia sebbene minima nello
studio e nell’utilizzo della lingua inglese.
20
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE CONTENUTI DISCIPLINARI
Modulo 1: Territory, Institutions and society
The United Kingdom, The Crown, Parliament; The Government; Political Parties, The Law
Courts; the Churches; Education.
David Cameron and his Government; Film: The iron Lady.
GRAMMAR: Past Simple; Past continuous; Past Perfect.
Modulo 2: Business Communication
Dealing with Banks; business electronic accounts, Opening a new standard current account; the
letter of credit: how the process works; Importer’s proposal to pay by letter of credit; Export’s
knowledgement; Asking for bank references; Business language.
Instruments of credit; Methods of payment; the Cheque, The bill of exchange, the Promissory
note, the letter of credit, other instruments of credit.
GRAMMAR: Present perfect simple, Present perfect continuous; Present simple
Modulo 3: Essentials of Commerce
Banking and e-banking; the British banking system, Bank services, the US Federal Reserve, the
Stock exchange of London, Bulls and Bears, E-banking, Online banking services.
Business, e-Business and Globalization: The internet for business, Globalization, getting on
line; the electronic Marketplace, the New Economy.
Transport: the main forms of transport.
GRAMMAR: Future tenses (will, be going to, Present continuous, Present simple); Zero, First
Conditionals
METODOLOGIA DI INSEGNAMENTO
La metodologia, la scelta dei mezzi e delle strategie si sono basati su un approccio
comunicativo che ha tenuto conto dei seguenti elementi:
- selezione attenta del materiale da proporre
- identificazione del contesto, attivazione di strategie di ascolto e di lettura
- coinvolgimento dello studente nella correzione
- sviluppo e consolidamento di un sistema fonologico corretto e funzionale
- lavoro di coppie, di gruppo, role-play, task-based activities
21
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE - integrazione di più abilità (listening, reading, speaking, writing, interaction)
- sviluppo di una consapevolezza delle regole e delle funzioni linguistiche
- riflessione sulla lingua realizzata su base comparativa con L1
- confronto sistematico delle culture di L1 e L2
SUSSIDI DIDATTICI
Libro di testo; fotocopie, CD, Internet.
SPAZI UTILIZZATI
Aula e laboratorio multimediale.
CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
La verifica sia orale che scritta è stata effettuata in diversi momenti del processo di
apprendimento ed in particolare alla fine di ciascun Modulo. Le verifiche si sono basate su:
prove strutturate o semistrutturate (matching di frasi, completamento di parti mancanti,
domande Vero/Falso, domande a risposta multipla e a risposta aperta, breve composition),
domande estemporanee, autocorrezione, letture e comprensione di testi, ascolto e
comprensione di dialoghi, composizioni guidate, brevi produzioni scritte, role-play, simulazioni,
conversazioni legate a contesti precisi
Alla fine di ciascun argomento trattato è stata effettuata una verifica orale, alla fine di ciascun
Modulo è stata effettuata una verifica scritta ed una orale. La Valutazione si è basata sulle
verifiche scritte, sui colloqui orali (Fluency, vocabulary, interaction, accuracy, coherence and
cohesion in the topics);. tenendo conto del livello di partenza, dell’impegno, dell’interesse e
della partecipazione mostrati, della conoscenza dei contenuti, della competenza linguistica e
comunicativa raggiunte, del grado di autonomia e della consapevolezza nell’uso della lingua L2.
OBIETTIVI RAGGIUNTI IN TERMINI DI CONOSCENZE, ABILITA’, COMPETENZE
-
Conoscere il funzionamento della L2, delle strutture morfo-sintattiche relative alle funzioni
comunicative oggetto di studio.
-
Conoscere e confrontare aspetti culturali quali le Istituzioni, il territorio ed il sistema sociale
dell’UK con i propri.
Interagire
-
con
argomenti
di
micro
lingua
in
situazioni
comunicative di carattere specialistico
-
Favorire il passaggio dall’everyday English al Business English
-
Introdurre tipologie testuali usate nel mondo produttivo e
distributivo.
-
Interagire
con
argomenti
di
micro
lingua
in
situazioni
comunicative di carattere specialistico
22
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE Conoscere le basi dell’economia; i diversi tipi di società ed impresa; il sistema bancario.
-
Identificare il metodo di pagamento più adatto a una specifica transazione commerciale
-
Interagire con argomenti di micro lingua in situazioni comunicative di carattere specialistico
-
Individuare la peculiarità e l’organizzazione di un testo di micro lingua con riferimento alla
varietà dei linguaggi e dei registri
-
Comprendere e produrre testi tecnico-professionali di varia natura
COMPETENZE
-
Padroneggiare l’inglese per scopi comunicativi
-
Utilizzare l’inglese commerciale per interagire in ambiti e contesti comunicativi
5.4 Economia Aziendale
MATERIA
Economia
DOCENTE
TESTI ADOTTATI
Torchia Giuseppe
Aziendale
Entriamo in
N° ORE
N° ORE
EFFETTUATE AL
PREVISTE DAL
15/05/2013
PIANO DI STUDI
126
azienda 3
Autori: Astolfi,
Barale, Ricci
Editore:
Tramontana
CONTENUTI DISCIPLINARI
MODULO 1: Strategia, Pianificazione e Controllo nelle imprese industriali

Le imprese industriali: tratti caratteristici e classificazioni

L'organizzazione dell'impresa e il sistema formativo

Le strategie ed il vantaggio competitivo

Il processo di pianificazione

La contabilità analitica come strumento di programmazione e di controllo

La contabilità analitica come strumento per le decisioni operative, la misura di performance e la
valutazione delle rimanenze

Il budget come strumento di programmazione e di controllo

Il controllo ed il reporting
MODULO 2: Contabilità, bilanci e imposte

La contabilità generale nelle aziende industriali e la revisione contabile
23
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 
Bilancio e imposte dirette

I bilanci straordinari
MODULO 3: L'analisi del bilancio

La riclassificazione dei bilanci

Gli indici di bilancio

L'analisi per flussi e i rendiconti finanziari
MODULO 4:La gestione dell’azienda bancaria

Il sistema bancario

La raccolta bancaria: strumenti e politiche

Dalla raccolta ai servizi bancari

L'attività di impiego in prestiti: strumenti e politiche

La gestione della tesoreria e del portafoglio titoli

Il sistema informativo, la contabilità e il bilancio delle banche

Elementi di strategia e di organizzazione dell'attività bancaria
MODULO 5: Le aziende di erogazione

La caratteristica delle aziende di erogazione

La rilevazione nelle aziende di erogazione

Il sistema degli enti pubblici territoriali

Gli enti pubblici istituzionali, le imprese pubbliche, le associazioni e le fondazioni private
METODOLOGIA DI INSEGNAMENTO
lezione frontale con l'ausilio di mezzi audio-visivi
SUSSIDI DIDATTICI
Libro di Testo articoli di giornali tratti da riviste economiche
SPAZI UTILIZZATI
Aula
CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Criteri adottati per l'attribuzione dei voti:
Tassonomia di Bloom:
l° Liv. - Conoscenza: gravemente lacunosa; Comprensione: non comprende i contenuti;
Applicazione: nessuna capacità nel distinguere gli elementi comuni a situazioni diverse; voto 3
2° Liv. - Conoscenza: frammentaria e superficiale; Comprensione: comprensione parziale e/o
imprecisa; Applicazione: difficoltà nel distinguere gli elementi comuni a situazioni diverse;
voto4/5
24
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 3° Liv. - Conoscenza: completa ma non approfondita; comprensione: capacità nel comprendere
i contenuti; applicazione: capacità nel distinguere gli elementi comuni a situazioni diverse; voto
6
4° Liv. - conoscenza: completa e approfondita; comprensione: capacità di riassumere i
contenuti; applicazione: capacità nell'usare in situazioni concrete regole astratte;
voto 7/8
5° Liv. - conoscenza: completa coordinata ampliata; comprensione: capacità nello spiegare i
contenuti; applicazione: capacità nell'interpretare gli elementi con linguaggi diversi; voto 9/10
Strumenti di verifica: compiti in classe, esercitazioni , questionari, verifiche orali
OBIETTIVI RAGGIUNTI IN TERMINI DI CONOSCENZE, ABILITA’, COMPETENZE
Conoscenze dei processi che caratterizzano la gestione aziendale
Competenze: Utilizzare le moderne tecniche contabili per una corretta rilevazione dei fenomeni
gestionali, leggere, redigere ed interpretare i documenti aziendali, elaborare i dati e
rappresentarli in modo efficace.
Capacità: Documentare adeguatamente il proprio lavoro, utilizzare un linguaggio appropriato,
effettuare scelte e prendere decisioni.
5.5 Scienze delle finanze
MATERIA
Scienza delle
DOCENTE
Marra S. Lucio
Finanze
TESTI ADOTTATI
N° ORE
N° ORE
EFFETTUATE AL
PREVISTE DAL
15/05/2013
PIANO DI STUDI
Scienza delle
Finanze e
Tributario
Autori: Pieno
Editore:
Tramontana
Contenuti disciplinari
MODULO 1: La Scienza delle Finanze

L’attività finanziaria pubblica

La politica finanziaria ed i suoi obiettivi
MODULO 2: La politica della spesa
25
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 
Dimensione ed effetti della spesa pubblica

La spesa per la sicurezza sociale
MODULO 3: La politica dell'entrata

Il sistema delle entrate pubbliche:
-
l’imposta
-
la distribuzione del carico tributario
MODULO 4: La politica di bilancio

Il bilancio dello stato

Formazione ed esecuzione

Il debito pubblico
MODULO 5: Il sistema tributario italiano

Lineamenti generali del sistema tributario

Le norme e le strutture

L’ IRPEF
METODOLOGIA DI INSEGNAMENTO
Lezioni frontali, lavori di gruppo, lavori individuali
SPAZI
Aula e sala computer
MEZZI e STRUMENTI
I mezzi e gli strumenti utilizzati sono stati: libro di testo, fonti normative(codice civile,
Costituzione)
CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Tipologie delle prove utilizzate:
-
quotidiane verifiche formative
-
prove strutturate
-
colloqui orali
-
discussione aperte di valutazione personale
26
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI DI CONOSCENZE, ABILITA’, COMPETENZE
Conoscenze:
Acquisizione del linguaggio formale di base della disciplina
Conoscenza dei principi costituzionali su cui si basa il sistema tributario italiano
Conoscenza degli strumenti relativi alla politica della spesa, dell'entrata, e del bilancio
Descrizione dell'evoluzione e della struttura del sistema tributario italiano
Competenze:
Utilizzazione della terminologia specifica della disciplina.
Esame, interpretazione del bilancio dello Stato
Individuazione e distinzione degli aspetti giuridici ed economici delle singole imposte.
Capacità:
Analisi, collegamenti e confronti, applicazione delle conoscenze e competenze acquisite
Risoluzione di semplici problemi tributari
Capacità di rielaborazione personale e critica
5.6 Diritto
MATERIA
Scienza delle
DOCENTE
TESTI ADOTTATI
N° ORE
N° ORE
EFFETTUATE AL
PREVISTE DAL
15/05/2013
PIANO DI STUDI
Nuovo Corso di
Marra S. Lucio
Diritto
Finanze
Autori: Capiluppi
Editore:
Tramontana
Contenuti disciplinari:
MODULO 1: Lo Stato

Lo Stato e la Società

Le forme di Stato e di Governo

Lo Stato e la Costituzione
MODULO 2: L’ordinamento costituzionale

Il Parlamento
27
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 
Il Presidente della Repubblica

Il Governo
MODULO 3: Le garanzie costituzionali

I diritti e i doveri dei cittadini;

La giustizia costituzionale
MODULO 4: L' attività amministrativa

La funzione amministrativa

Gli atti amministrativi
METODOLOGIA DI INSEGNAMENTO
Lezioni frontali, lavori di gruppo, lavori individuali
SPAZI
Aula e sala computer
MEZZI e STRUMENTI
I mezzi e gli strumenti utilizzati sono stati: libro di testo, fonti normative(codice civile,
Costituzione)
CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Tipologie delle prove utilizzate:
-
quotidiane verifiche formative
-
prove strutturate
-
colloqui orali
-
discussione aperte di valutazione personale
OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI DI CONOSCENZE, ABILITA’, COMPETENZE
Conoscenze:
Acquisizione del linguaggio formale di base della disciplina
Conoscenza dei principi costituzionali su cui si basa il sistema tributario italiano
Conoscenza degli strumenti relativi alla politica della spesa, dell'entrata, e del bilancio
Descrizione dell'evoluzione e della struttura del sistema tributario italiano
Competenze:
Utilizzazione della terminologia specifica della disciplina.
28
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE Esame, interpretazione del bilancio dello Stato
Individuazione e distinzione degli aspetti giuridici ed economici delle singole imposte.
Capacità:
Analisi, collegamenti e confronti, applicazione delle conoscenze e competenze acquisite
Risoluzione di semplici problemi tributari
Capacità di rielaborazione personale e critica
5.7 Italiano
MATERIA
Italiano
DOCENTE
Senatore Natascia
TESTI ADOTTATI
N° ORE
N° ORE
EFFETTUATE AL
PREVISTE DAL
15/05/2013
PIANO DI STUDI
80
99
Il rosso e il blu
Autori: Roncoroni,
Cappellini
Editore: Signorelli
CONTENUTI DISCIPLINARI
MODULO 1: Giovanni Verga
vita e opere, poetica e tecnica narrativa del Verga verista;

l’ideologia verghiana; verismo verghiano e naturalismo zoliano a confronto; il “Ciclo dei vinti”.
Lettura, analisi e commento dei seguenti passi

I “vinti” e la “fiumana del progresso”
da I Malavoglia, Prefazione
“La famiglia Toscano
da I Malavoglia (cap.1)
MODULO 2: Ideologie e tematiche di una cultura di transizione.

Dal Positivismo al Decadentismo: caratteri generali

La poesia decadente e il romanzo della crisi

Giovanni Pascoli: la vita e il pensiero, la poetica
-
Il poeta “veggente” e la poetica del fanciullino
Gabriele D’Annunzio: cenni biografici, il pensiero e la poetica

-
Da Il Piacere: “L’attesa dell’amante”
-
Da Alcyone: “La pioggia nel pineto”
MODULO 3: La crisi dell’io.

Definizione del romanzo interiore. Intellettuali e società.
29
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 
-
Italo Svevo : la vita, le opere, il pensiero e la poetica
Da La coscienza di Zeno “Il vizio del fumo”; “Psico - analisi”
 Luigi Pirandello : la vita, le opere, il pensiero e la poetica
-
Da L’umorismo : “ Il sentimento del contrario”
-
Da Il fu Mattia Pascal “La scoperta”
MODULO 4: La lirica fra le due guerre.

L’Ermetismo: caratteri generali

Giuseppe Ungaretti: il poeta fra le due guerre

-
Da L’Allegria “Mattina”, “San Martino del Carso”
Eugenio Montale e il male di vivere :
Da Ossi di seppia: ”Spesso il male di vivere ho incontrato”
MODULO 5: Le tipologie di scrittura dell’esame di Stato

Il Saggio breve: caratteristiche
-
La consegna e il dossier
-
Le operazioni di progettazione e stesura


Saggio breve e articolo di giornale: differenze e analogie
Come scrivere un articolo di giornale
I quesiti a risposta singola: cosa sono, come affrontarli
METODOLOGIA DI INSEGNAMENTO
Lezioni frontale, lezione interattiva, lettura e analisi di testi esemplari, costruzioni di mappe
concettuali, discussioni e dibattiti guidati, lavori di gruppo, brainstorming
SUSSIDI DIDATTICI
Libro di testo , materiale cartaceo (schede, illustrazioni, quotidiani, mappe, appunti, schede
strutturate ), materiale multimediale ( audiovisivo, iconografico, presentazioni in p.p.), L. i. m
SPAZI UTILIZZATI
Aula, laboratorio multimediale e informatico
STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Per la valutazione si è cercato di tener conto dei progressi fatti rispetto al livello di partenza,
della partecipazione alle lezioni, della frequenza e del grado di maturità raggiunto. Sono state
eseguite verifiche orali
e scritte, con particolare riferimento alle tipologie previste dalla
normativa inerente al nuovo Esame di Stato.
Strumenti di verifica
30
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE Prove orali: colloqui ed interrogazioni per accertare la conoscenza e la competenza sul
programma
svolto
Prove scritte secondo le tipologie previste per l’esecuzione della prima prova d’esame
Prove oggettive secondo le tipologie indicate per lo svolgimento della terza prova d’esame
Per la valutazione delle verifiche è stato considerato il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- conoscenza dei contenuti
- padronanza nell’utilizzo del linguaggio sia scritto che orale
- capacità di interpretare e rielaborare
OBIETTIVI REALIZZATI ( in termini di CONOSCENZE, COMPETENZE e CAPACITA’)
Le proposte didattiche presentate sono state accolte con interesse e nell’esecuzione dei lavori,
a parte qualche soggetto più portato alla distrazione e più debole, si è manifestata serietà e
impegno.
Si è rivelato particolarmente importante favorire la partecipazione costante dei ragazzi alla
lezione così come diversificare la metodologia e gli strumenti a supporto: la letteratura del ‘900,
presa a riferimento, è sempre stato un “pretesto” per favorire nei ragazzi la riflessione,
l’esternazione di un personale punto di vista, verso un’argomentazione semplice, ma efficace.
La difficoltà più grande risiede, per la maggioranza di loro, nel non avere padronanza della
lingua italiana, sia per la produzione di testi scritti che orali. In effetti, le occasioni di confronto e
di scambio, al di fuori della scuola, sono pressoché inesistenti mentre il ricorso a
forme
dialettali è frequente. A ciò si aggiunga che manca completamente l’abitudine alla lettura.
Tuttavia, le continue sollecitazioni del docente hanno permesso ai discenti di acquisire,
gradatamente, maggior fiducia nelle proprie capacità di sintesi e rielaborazione degli argomenti
oggetto di studio. Quasi tutti hanno messo in atto, in maggiore o minore misura, i suggerimenti
didattici di ordine metodologico, consentendo l’assimilazione dei contenuti nelle linee essenziali,
imparando ad esporre in modo semplice, ma organico le tematiche analizzate.
L’insufficiente costanza nello studio individuale e nello svolgimento dei compiti assegnati per
casa manifestati da una parte degli alunni, ha reso necessaria la frequente ripetizione di taluni
argomenti. Oltre a ciò, va sottolineata la necessità dell’uso di un linguaggio esplicativo
estremamente semplice, la maggior parte degli allievi della classe ha manifestato serie difficoltà
interpretative ed espressive nei confronti del rigore logico-formale della disciplina, nonché
nell’uso appropriato del relativo codice. Il tutto ha comportato un rallentamento nello
svolgimento della programmazione. Da un esame consuntivo risulta evidente che la risposta
31
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE all’intervento didattico – educativo non è stata uniforme. Rispetto agli obiettivi raggiunti si
possono individuare tre fasce di livello:

pochissimi alunni hanno raggiunto un livello di preparazione medio alto;

la fascia intermedia è costituita da quei discenti che, dotati di apprezzabili capacità di
rielaborazione, di analisi e di sintesi, hanno dimostrato impegno, ma non sempre
costante nello studio individuale;

una terza fascia è costituita da quegli allievi che sebbene ancora non siano riusciti a
raggiungere
completamente
gli
obiettivi
educativi
minimi,
avendo
acquisito
consapevolezza delle proprie condizioni, hanno evidenziato un cambiamento di
atteggiamento negli ultimi mesi nei riguardi della disciplina, tale da far ben sperare,
anche in considerazione delle loro capacità di recupero.
Per quanto riguarda le conoscenze :
-
conoscenza della biografia, della poetica e del percorso letterario degli autori considerati;
-
conoscenza dei passi antologizzati di alcune opere degli autori esaminati;
-
conoscenza dei principali aspetti della letteratura di fine ‘800 e ‘900;
-
della struttura e delle modalità di svolgimento di saggio breve, articolo di giornale, quesiti a
risposta singola
Per quanto riguarda le competenze :
-
ha padronanza nella comprensione e nell’utilizzo dei linguaggi in termini di :
saper produrre testi di vario genere, anche multimediali; saper utilizzare un lessico specifico;
-
sa rielaborare regole, concetti e teorie in termini di :
saper individuare gli aspetti formali del testo letterario; saper contestualizzare un testo o una
tematica; sa assumere un punto di vista personale
Per quanto riguarda le capacità :
-
ha capacità di organizzare un testo e di argomentare in modo logico;
-
ha capacità di rielaborare in modo personale i contenuti appresi;
-
ha capacità di analisi e di sintesi;
-
ha capacità di operare confronti fra i testi individuando somiglianze e differenze.
5.7 Storia
32
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE MATERIA
Storia
DOCENTE
TESTI ADOTTATI
N° ORE
N° ORE
EFFETTUATE AL
PREVISTE DAL
15/05/2013
PIANO DI STUDI
46
66
L’Erodoto
Senatore Natascia
Autori: Gentile,
Ronga, Rossi
Editore: La Scuola
CONTENUTI DISCIPLINARI
MODULO 1: Raccordo sui fatti storici essenziali, da metà ‘8OO alla I guerra mondiale

Il Risorgimento e i problemi dell’Italia unita - Governi della destra e della sinistra storica

L’età giolittiana

L’illusione della Belle epoque

La società di massa
MODULO 2: Prima guerra mondiale e rivoluzione russa

Le cause del primo conflitto mondiale: la situazione dell’Europa

Lo svolgimento del conflitto e la vittoria dell’Intesa
-
L’eredità della guerra

La rivoluzione bolscevica
-
La Russia degli zar
-
La rivoluzione di Ottobre
-
Il governo provvisorio di Lenin, la guerra civile e la nascita dell’Urss
MODULO 3: Dopoguerra, democrazie e totalitarismi

La crisi dell’Italia post bellica: il biennio rosso

Il cambiamento del quadro politico: Mussolini e le origini del fascismo
-
Il Fascismo: dalla fase legalitaria alla dittatura
-
La politica economica
-
La politica estera e le sue conseguenze

Il 1929 e la crisi degli Stati liberali
-
Gli Stati Uniti: dagli anni ruggenti al crollo di Wall Street
-
Roosevelt e il New Deal

Urss di Stalin
33
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE -
La lotta per la successione: Trockij e Stalin
-
I piani quinquennali e la collettivizzazione forzata
-
Lo stalinismo

La Germania di Hitler
-
Dalla Repubblica di Weimar all’avvento del nazionalsocialismo
-
Hitler al potere
-
L’espansionismo tedesco
MODULO 4: La seconda guerra mondiale

L’aggressione nazista all’Europa

L’invasione della Polonia e l’inizio del conflitto

L’asse all’offensiva: le prime fasi del conflitto
-
1940: l’occupazione di Parigi e la resistenza della Gran Bretagna
-
L’intervento italiano e l’attacco in Africa e in Grecia

1941: la guerra diventa mondiale
 1942, la massima espansione dell’Asse e la riscossa degli Alleati
-
Lo sbarco in Sicilia e la caduta di Mussolini
-
La Repubblica sociale italiana
-
La Resistenza e la guerra di liberazione

La fine della guerra: Auschwitz e Hiroshima
-
Lo sbarco in Normandia
-
I successi dell’Armata Rossa
-
La fine di Hitler e di Mussolini
-
La tragedia della Shoah
-
La bomba atomica sul Giappone
MODULO 5: Il secondo dopoguerra in Italia

Fine della monarchia, nascita della Repubblica
METODI DI INSEGNAMENTO
34
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE Lezione frontale e lezione dialogata, lettura ed analisi di documenti e testi storiografici,
discussioni e dibattiti guidati, costruzioni di mappe concettuali.
SUSSIDI DIDATTICI E SPAZI UTILIZZATI
Libro di testo, materiale cartaceo (schede strutturate, illustrazioni, quotidiani, mappe, carte
storiche e geografiche), materiale audio visivo, presentazioni in power point, esercizi on line.
Laboratorio multimediale ed aula.
STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Sono state eseguite verifiche in forma orale e scritta (comprendente prove strutturate e semi
strutturate), in preparazione alle prove previste per il nuovo Esame di Stato.
Per la valutazione si è tenuto conto dei livelli di partenza, della conoscenza dei contenuti, delle
capacità di sintesi, rielaborazione e collegamenti tra presente e passato e tra eventi simultanei
in contesti diversi.
OBIETTIVI REALIZZATI ( in termini di CONOSCENZE, COMPETENZE e CAPACITA’)
Le proposte didattiche presentate sono state accolte con interesse e nell’esecuzione dei lavori,
a parte qualche soggetto più portato alla distrazione e più debole, si è manifestata serietà e
impegno.
Si è rivelato particolarmente importante favorire la partecipazione costante dei ragazzi alla
lezione così come diversificare la metodologia e gli strumenti a supporto. La Storia è, in effetti,
sentita come disciplina distante dai loro bisogni reali, ecco perché l’impegno del docente si è
concentrato soprattutto nel favorire la riflessione e i collegamenti con il presente, per contrasto
o analogia, e con la letteratura italiana.
L’insufficiente costanza nello studio individuale e nello svolgimento dei compiti assegnati per
casa manifestati da una parte degli alunni, ha reso necessaria la frequente ripetizione di taluni
argomenti. Oltre a ciò, va sottolineata la necessità dell’uso di un linguaggio esplicativo
estremamente semplice, infatti, la maggior parte degli allievi della classe ha manifestato serie
difficoltà interpretative ed espressive nei confronti della disciplina, nonché nell’uso appropriato
del relativo codice.
Da un esame consuntivo, risulta evidente che, la risposta della classe al dialogo educativo non
è stata uniforme. Rispetto agli obiettivi raggiunti, la classe si presenta divisa in tre fasce di
rendimento:
35
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE una prima fascia è costituita da quegli allievi che, oltre ad apprezzabili capacità di
rielaborazione, di analisi e di sintesi, hanno dimostrato anche un impegno attento e costante
nello studio individuale;
una seconda fascia è costituita da quegli allievi che, dando prova di un impegno appena
adeguato nell’attività scolastica, hanno partecipato in modo saltuario al dialogo didattico;
una terza fascia è costituita da quegli allievi che sebbene ancora non siano riusciti a
raggiungere completamente gli obiettivi educativi minimi, avendo acquisito una certa
consapevolezza delle proprie condizioni, hanno evidenziato un cambiamento di atteggiamento
negli ultimi mesi nei riguardi della disciplina e nel comportamento, tale da far ben sperare,
anche in considerazione delle loro capacità di recupero.
Attraverso l’uso della Storia ci si è proposti di promuovere le seguenti conoscenze:
・ linee di sviluppo complessivo dell’età contemporanea (XX secolo);
・ problematiche storiografiche inerenti alle questioni cruciale dello sviluppo storico.
Consolidare le seguenti competenze:
・ possedere il linguaggio specifico della storia;
・ leggere, comprendere ed utilizzare i documenti proposti;
・ individuare in maniera autonoma gli aspetti politici, economici e sociali dei fenomeni
storici;
・ utilizzare in maniera appropriata il linguaggio specifico appreso, nell’ambito di una
esposizione sufficientemente corretta, rispetto alle conoscenze e alla capacità di
argomentazione.
5.8 Educazione fisica
MATERIA
ED. Fisica
DOCENTE
Lupia Giovanna
TESTI ADOTTATI
A Tutto Campo
N° ORE
N° ORE
EFFETTUATE AL
PREVISTE DAL
15/05/2013
PIANO DI STUDI
70
96
CONTENUTI DISCIPLINARI
Modulo/Argomento
IL CORPO IN MOVIMENTO
Obiettivi
Conoscere le capacità coordinative; comprendere
36
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 1 Le capacità
i meccanismi fisiologici che stanno alla base di ritmo ed
equilibrio.
Produrre risposte motorie adeguate di fronte a
molteplici stimoli. Programmare allenamenti.
La coordinazione
Produrre
risposte motorie adeguate di fronte a molteplici
Le capacità coordinative
stimoli. Programmare allenamenti specifici sulla
speciali
coordinazione Percepire ritmi diversi e creare un ritmo
con il proprio corpo. Riconoscere i ritmi alla base dei
Verifichiamo la
coordinative
coordinazione
Alleniamo la
IL CORPO
Il sistema nervoso
Il sistema nervoso
centrale
singoli gesti sportivi Mantenere lì equilibrio in situazioni
diverse.
Conoscere l’anatomia e la fisiologia del corpo umano
Assumere adeguati comportamenti per tutelare i propri
organi e apparati.
L’encefalo
Il sistema nervoso
periferico
EDUCAZIONE ALIMENTARE E ALLA SALUTE
I nutrienti
Energia e fabbisogno
calorico
Quanta energia?
Conoscere i principi di una sana e corretta
Assumere abitudini alimentari corrette ed adeguate alle
proprie caratteristiche Padronanza delle principali regole
per un’alimentazione sana e corretta.
I t i ti EDUCATIVO E SOCIALE DELLO SPORT
L’ASPETTO
Sapere essere testimone di fairplay nelle varie situazioni
quotidiane. Saper analizzare i propri comportamenti ed
evidenziare eventuali criticità. Avere rispetto della
4
L’etica sportiva
legalità condannando comportamenti devianti di vario
genere. Rispetto dell’avversario contrastando ogni forma
di intolleranza e violenza. Rispetto delle normali regole
di normale convivenza civile.
Classificare i giochi in base alle loro caratteristiche.
1 Sport di gruppo
Pallavolo
1.2 Calcio a 5
Collegare le caratteristiche di un gioco all’ età del
soggetto. Padronanza dei fondamentali
degli sport di squadra. Conoscere le regole che
37
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 1.3 Tennis Tavolo
1 Sport Individuale:
caratterizzano i vari sport.
Imparare a riconoscere e gestire le emozioni in
vista
ATLETICA SU PISTA:
di una prestazione. Avere consapevolezza delle
Corsa – staffette –
corsa a ostacoli –
corsa 1000m Corsa a ostacoli –
getto
Del peso – lancio del
disco – salto in alto –
Salto in lungo
proprie capacità motorie e apprendimento motorio.
Utilizzare gli schemi motori combinandoli tra loro.
Realizzare esercizi e giochi per le varie capacità
motorie e logico deduttive
GIOCHI LOGICI:
scacchi – dama – ludo
-domino
METODOLOGIA DI INSEGNAMENTO
lezione interattiva
ricerca guidata
lavoro di gruppo
problem solving
SUSSIDI DIDATTICI
libri di testo
articoli di riviste e/o giornali
laboratorio informatico
Audiovisivi
L.I.M.
SPAZI UTILIZZATI
Aula scolastica
Campo di pallavolo
Aula del tennis tavolo
CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Strumenti per la verifica
prove strutturate
prove pratiche
formativa
X
X
sommativa
X
X
38
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 5.10
Matematica
MATERIA
Matematica
DOCENTE
TESTI ADOTTATI
N° ORE
N° ORE
EFFETTUATE AL
PREVISTE DAL
15/05/2013
PIANO DI STUDI
Mungari Vincenzo
Breve profilo della classe
Le lezioni di matematica, con tutta la classe al completo sono iniziate intorno al 15 Ottobre
causa viaggio d'istruzione (progetto).
La classe in generale ha seguito le lezioni con sufficienza e non con il necessario impegno che
è risultato misurato, poco continuo e finalizzato alle sole prove di verifica.
L'impegno reale per la disciplina è stato solo per alcuni alunni, in quanto il disinteresse degli altri
hanno pregiudicato l'attenzione e l'impegno costante per l'apprendimento del gruppo classe.
L'insufficiente costanza nello studio individuale e nello svolgimento dei compiti assegnati per
casa, manifestati da una parte degli alunni, ha reso necessaria la frequente ripetizione di taluni
argomenti.
Oltre a ciò, va sottolineata la necessità dell'uso di un linguaggio esplicativo estremamente
semplice, la maggior parte degli allievi della classe ha manifestato serie difficoltà interpretative
ed espressive nei confronti del rigore logico-formale della disciplina, nonché nell'uso appropriato
del relativo codice.
Alcuni allievi hanno evidenziato difficoltà di apprendimento e lacune negli argomenti basilari
della disciplina.
Sono mancati elementi di spicco ed in grado di trascinare positivamente la classe. Il metodo di
studio risulta ancora per la maggior parte degli allievi non adeguato, alcuni dei risultati positivi
sono dovuti ad uno studio molto scolastico, piuttosto che ad uno studio efficace.
Sono state svolte prove scritte a carattere applicativo, prove scritte a carattere teorico, verifiche
orali, test come previsti dalla terza prova.
La classe ha mostrato difficoltà nell'esprimere i concetti in maniera chiara e precisa e nella
risoluzione di esercizi più complessi.
Pertanto il programma svolto presenta delle discordanze rispetto alla programmazione iniziale a
causa di numerosi fattori quali:
Il ritardato inizio delle lezioni con la classe al completo;
L'assenteismo, sia singolo che di massa, ha fatto si che mancasse una continuità nella
impostazione didattica, dovendo spesso ripetere argomenti già trattati in precedenza;
La situazione di partenza dovuta al basso livello di preparazione di base per la maggior parte
39
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE degli alunni e solo per pochissimi soddisfacente. La maggior parte degli alunni manifestava
serie difficoltà interpretative ed espressive nei confronti del rigore logico-formale della disciplina,
nonché nell'uso appropriato del relativo codice, da attribuire, probabilmente, a deficienze
accumulate negli anni precedenti.
Quindi la programmazione prevista per l'attuale corso di studi è stata rivista e calibrata tenendo
presente tale situazione e decurtata di alcuni argomenti quali lo studio delle funzioni..
Lo studio viene così limitato ai casi più semplici, ma in ogni caso significativi, della Statistica,
della Matematica attuariale e della Ricerca Operativa.
Per quanto detto sopra, il libro di testo in adozione è stato utilizzato in maniera marginale.
In generale, sono stati raggiunti dagli studenti gli obiettivi minimi disciplinari.
CONTENUTI DISCIPLINARI
AMBITO: RICERCA OPERATIVA
MODULO 1: PROBLEMI DI SCELTA CON EFFETTI IMMEDIATI E IN CONDIZIONI CERTE
1.1
Considerazioni generali sui problemi di scelta
1.2
Classificazioni dei problemi di scelta
1.3
Fasi attraverso le quali passa un problema un problema di scelta
1.4
Problemi di una sola variabile e funzione obiettivo con definizione unica: caso continuo
1.4.1 Determinazione del minimo costo medio
1.4.2 Determinazione del massimo ricavo
1.4.3 Determinazione del massimo profitto
1.5
Problemi di una sola variabile e funzione obiettivo con definizione unica: caso discreto
MODULO 2: PROBLEMI DI SCELTA CON EFFETTI DIFFERITI E IN CONDIZIONI CERTE
2.1
Investimenti: Definizione e classificazione
2.2
La scelta nel caso di preferenza assoluta
2.3
Criterio dell'attualizzazione
AMBITO: STATISTICA
MODULO 1: L'INDAGINE STATISTICA
1.1
Statistica e fenomeni collettivi
1.2
L'indagine statistica e le sue fasi
1.2.1 Raccolta dei dati
1.2.2 Spoglio e trascrizione dei dati
40
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 1.2.3 Elaborazione dei dati
1.3 Le tabelle statistiche
1.4 La ponderazione dei dati
1.5 Trascrizione dei dati per classi
1.6 Distribuzione statistiche e distribuzioni probabilistiche
1.7 Relazione fra statistica e probabilità
TEST DI AUTOVERIFICA
SCHEDA STORICA
MODULO 2: LE RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE IN STATISTICA
2.1 Rappresentazioni in coordinate cartesiane
2.2 Istogrammi
2.3 Cartogrammi
2.4 Ideogrammi
2.5 Diagrammi in composizione
2.6 Rappresentazioni a nastro
TEST DI AUTOVERIFICA
MODULO 3: I RAPPORTI STATISTICI
3.1 Rapporti statistici
3.2 Rapporti di composizione
3.3 Rapporti di coesistenza
3.4 Rapporti di derivazione
3.5 Rapporti di frequenza
3.6 Rapporti di durata
TEST DI AUTOVERIFICA
MODULO 4: LE MEDIE STATISTICHE
4.1 Il concetto di media in generale
4.2 Media aritmetica
4.2.1 Media aritmetica semplice
4.2.2 Media aritmetica ponderata
4.2.3 Scarti dalla media
4.2.4 Calcolo della media aritmetica ponderata nel caso di distribuzioni per classi
41
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 4.3
Media Geometrica
4.3.1 Media geometrica semplice
4.3.2 Media Geometrica ponderata
4.3.3 Calcolo della media geometrica ponderata nel caso delle distribuzioni per classi
4.4
Media quadratica
4.5
Media armonica
4.6
In pratica, quale media è meglio usare?
4.6.1 Relazione fra le medie
4.6.2 Precisazione sulla media aritmetica
4.7
Moda
4.8
Mediana
4.9
Quartili
TEST DI AUTOVERIFICA
MODULO 5:LA VARIABILITA'
5.1 Variabilità
5.1.1 Diagrammi di dispersione
5.1.2 Variabilità e scarti dalla media
5.1.3 Sintesi degli scarti dala media
5.1.4 Scarto quadratico medio
5.1.5 Varianza
5.1.6 Formula pratica per il calcolo della varianza
5.2 Altri indici di variabilità
5.2.1 Campi di variazione
5.2.2 Differenza media
5.2.3 Differenza media relativa
5.3 Concentrazione
5.3.1 Elaborazione della distribuzione
5.3.2 Rappresentazione della distribuzione del reddito
5.3.3 Stima del grado di concentrazione
5.3.4 Calcolo del rapporto di concentrazione
5.3.5 Rapporto di concentrazione e differenza media relativa
AMBITO: MATEMATICA ATTUARIALE
MODULO 1:
LEBASI DELLA MATEMATICA ATTUARIALE
42
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 1.1 Operazioni assicurative
1.2 Il contratto di assicurazione sulla vita
1.2.1 Le parti del contratto
1.2.2 Il Pagamento del premio
1.2.3 Premi puri e premi caricati
1.2.4 Durata del contratto
1.2.5 Contenuto aleatorio del contratto
1.2.6 Classificazione dei contratti di assicurazione ramo vita
1.3
Un breve cenno sulle assicurazioni elementari
1.4
Tavole di sopravvivenza
1.5
Probabilità di sopravvivenza
1.6
Vita media
1.6.1 Durata di vita residua per un individuo di età x
1.6.2 Calcolo della vita media e relativo algoritmo
1.7 Prestazioni finanziarie certe e prestazioni finanziarie aleatorie
1.8 La valutazione delle prestazioni aleatorie: Un esempio introduttivo
1.9 Basi tecniche di valutazione attuariale: Simboli di commutazione e tavole attuariali
1.10 Classificazione dei contratti di assicurazione
MODULO 2: IL CALCOLO DEL PREMIO
2.1 Assicurazione di capitale differito
2.2 Fattore attuariale di sconto e di montante
2.2.1 Fattore attuariale di sconto
2.2.2 Fattore attuariale di montante
2.3
Composizione di contratti
2.4 Assicurazione di rendita vitalizia immediata e illimitata
2.4.1 Rendita posticipata
2.4.2 Rendita anticipata
2.5
Assicurazione di rendita vitalizia differita e illimitata
2.5.1 Rendita posticipata
2.5.2 Rendita anticipata
2.6
Assicurazione di rendita vitalizia immediata e temporanea
2.6.1 Rendita posticipata
2.6.2 Rendita anticipata
43
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 2.7
Assicurazione di rendita vitalizia differita e temporanea
2.7.1 Rendita posticipata
2.7.2 Rendita anticipata
2.8 Calcolo del capitale assicurato o della rata noto il premio nelle assicurazioni vita
2.9 Assicurazione elementare di morte
2.10 Assicurazione di morte intera
2.11 Assicurazione differita di morte
2.12 Assicurazione temporanea di morte
2.13 Assicurazione differita e temporanea di morte
2.14 Pagamento del capitale assicurato all'atto del decesso
2.15 Calcolo del capitale assicurato noto il premio nelle assicurazioni morte
2.16 Assicurazione mista semplice
2.17Assicurazione mista doppia
2.18 Assicurazione mista a capitale raddoppiato
2.19 Assicurazione mista di capitale in caso di morte e di rendita
2.20 Determinazione della prestazione noto il premio delle assicurazioni miste
2.21 Calcolo del premio annuo
2.21.2 Premio annuo temporaneo per x anni
2.21.2 Premio annuo vitalizio
2.22 Caricamento del premio
2.23 Contro assicurazione
2.23.1 Assicurazione temporanea di morte con controassicurazione
2.23.2 Assicurazione di capitale differito con controassicurazione
5.11 Religione
MATERIA DOCENTE TESTI ADOTTATI I.R.C. MIGLIARESE MARIO ITINERARI 2.0 N° ORE EFFETTUATE AL 15/05/2013 28 N° ORE PREVISTE DAL PIANO DI STUDI 35 44
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE CONTENUTI DISCIPLINARI Sono stati svolti i seguenti moduli:
MOD.1: Dio controverso
•
Lezione 98: La ricerca di Dio
•
Lezione 99: La ragione e la fede
•
Lezione 100: Il mistero di Dio e le religioni
•
Lezione 101: La rivelazione cristiana
•
Lezione 102: La teologia
MOD.2 L’etica della pace
•
Lezione 111: L’impegno per la pace (I)
•
Lezione 112: L’impegno per la pace (II)
•
Lezione 113: Le parole della pace
•
Lezione 114: La dignità della persona
•
Lezione 115: Vincere il razzismo
•
Lezione 116: La sfida della povertà
•
Lezione 117: L’economia solidale
•
Lezione 118: La difesa dell’ambiente
METODOLOGIA DI INSEGNAMENTO
Comunicazione di episodi nei quali si è avvertita la presenza della coscienza ed espressione,
attraverso termini adeguati, del proprio concetto di coscienza.
-
Brainstorming Amore
Lavori di gruppo su “l’amore tra l’uomo e la donna” nelle canzoni d’autore; nel cinema; nell’arte;
nelle poesie; nella pubblicità.
-
Brainstorming Pace
-
Composizione dell’alfabeto della pace e quello dei conflitti
Esame in gruppo e presentazione di tre documenti del magistero
SUSSIDI DIDATTICI
Lim, Libro di testo, L’arte di amare di Erich Fromm, proiezioni, film
SPAZI UTILIZZATI
Aula classe, chiesa e laboratorio.
45
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
All’inizio dell’anno è stato somministrato il Test d’ingresso che ha permesso di accertare il livello
di partenza della classe. Sono state, poi, effettuate verifiche in itinere, interrogazioni e colloqui
orali con interventi dal posto, osservazioni sistematiche del comportamento e segmentazione
del processo di apprendimento dell’allievo, esercitazioni in classe con immediato riscontro,
I criteri utilizzati per la valutazione sono stati: progressi o regressi rispetto alla situazione di
partenza,grado di acquisizione dei contenuti, competenza linguistica e comunicativa, chiarezza
e ordine espositivo, capacità di elaborazione personale, individuazione di un metodo di studio
autonomo, impegno e interesse nei confronti della disciplina, assiduità della frequenza
scolastica, capacità operative e di cooperazione mostrate nel corso dell’anno, risultati delle
verifiche orali.
OBIETTIVI RAGGIUNTI IN TERMINI DI CONOSCENZE, ABILITA’, COMPETENZE 46
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE I.I.S.S. POLO TECNICO - PROFESSIONALE
Via Giovanni XXIII 88842, Cutro (KR)
ALLEGATI Documento del Consiglio di classe 47
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE TERZA PROVA ESAME DI STATO
PRIMA SIMULAZIONE del 23/03/2013
CLASSE Va A
A.S. 2012/2013
Discipline coinvolte : Diritto, Scienza delle Finanze, Geografia Economica, Matematica,
Storia
Tipologia: mista, B + C
Numero di domande: 30 totali, 6 per ogni disciplina
Tempo a disposizione: 2 ore
Procedure: per la tipologia C, l’alunno deve selezionare con una x la risposta esatta tra
le quattro proposte; per la tipologia B deve trattare l’argomento in non più di 10 righe.
*************************************************************
ALLIEVO
COGNOME:
NOME:
FIRMA:__________________________
48
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE STORIA
1. Il 28 giugno 1914 a Sarajevo fu ucciso:
A. l’imperatore austriaco Francesco Giuseppe
B. l’imperatore austriaco Carlo I
C. l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono d’Austria
D. l’imperatore tedesco Guglielmo II, in visita all’impero austro-ungarico
2. L’impresa di Fiume fu voluta:
A. da Mussolini
B. dal re
C. dal governo Nitti
D. da Gabriele D’Annunzio
3. Durante il periodo definito “biennio rosso”, in Italia
A. Gli industriali chiedevano l’aumento dei salari
B. Gli operai rivendicavano l’approvazione della riforma agraria
C. Gli operai chiedevano un aumento dei salari e migliori condizioni lavorative
D. I contadini minacciarono lo sciopero bianco
4. Con i patti Lateranensi l’Italia:
A. regolava i rapporti diplomatici con la città del Vaticano
B. cedeva alla Chiesa una parte del Lazio
C. riconosceva il potere temporale della Chiesa sui castelli romani
D. regolava i rapporti fra cattolici e fascisti
5. Illustra brevemente gli avvenimenti salienti della prima guerra mondiale sul fronte italiano nel
biennio 1915-1917
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49
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 6. Benito Mussolini, dalla fondazione dei Fasci di combattimento alla fascistizzazione dell’Italia
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GEOGRAFIA
7. I servizi ricreativi e culturali, i servizi alla persona fanno parte:
A. Dei servizi per le famiglie
B. Dei servizi per la imprese
C. Dell’attività quaternarie
D. Dei servizi per la collettività
8. Qual è il principale produttore di petrolio del mondo?
A. Stati Uniti
B. Russia
C. Arabia Saudita
D. Cina
9. Qual è la fonte di energia più facilmente trasportabile?
A. L’energia nucleare
B. Il carbone
C. Il petrolio
D. L’energia geotermica
10. I sistemi produttivi locali di piccole imprese specializzate in produzioni tradizionali si distinguono per:
A. la presenza di un’impresa leader
B. i rapporti con università e centri di ricerca
C. la presenza di un tessuto di piccole e medie imprese di uno stesso settore
D. la centralità di un’impresa
11. Descrivere brevemente le attività quaternarie
50
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE ____________________________________________________________________________________
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12. Descrivere l’impatto ambientale delle centrali nucleari
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DIRITTO
13. La libertà personale può essere limitata senza il preventivo provvedimento dell’Autorità Giudiziaria
quando:
A.
l’imputato è stato giudicato colpevole di un reato grave
B.
il tribunale della libertà dichiara che non esistono i presupposti
C.
la persona è colta in flagranza di reato
D.
la persona è minorenne
14. Non è titolare dell’iniziativa legislativa
A.
Ciascun membro del Parlamento
B.
Il Governo
C.
I consigli provinciali
D.
Il CNEL
51
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 15. Il Presidente della Repubblica viene messo in stato di accusa:
A.
dal Parlamento in seduta comune
B.
dalle camere che votano separatamente a scrutinio segreto
C.
dalla Corte Costituzionale
D.
dal presidente del Senato
16. I doveri costituzionali dei cittadini sono ispirati al principio:
A.
solidarietà
B.
progressività
C.
fedeltà
D.
libertà
17. Il principio di uguaglianza formale:
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
18. Il principio di uguaglianza sostanziale
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SCIENZA DELLE FINANZE
19. Quali sono le imposte che meglio si adeguano alla capacità contributiva
A.
Le imposte reali e proporzionali
B.
Le imposte personali e progressive
C.
Le imposte reali e progressive
D.
Le imposte generali sui consumi
52
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 20. La teoria del doppio bilancio prevede la redazione di due diversi bilanci
A.
Uno di competenza e uno di cassa
B.
Uno annuale e uno pluriennale
C.
Uno preventivo e uno successivo
D.
Uno corrente e uno in conto
21. Quando vengono percepiti gli interessi dei Bot
A.
Alla scadenza
B.
Mensilmente
C.
Al momento della sottoscrizione
D.
Al momento del rinnovo dei titoli
22. Un’imposta è regressiva quando l’aliquota è:
A.
costante
B.
decrescente
C.
crescente
D.
fissa
23. Cosa studia la scienza delle finanze?
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_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
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24. Elenca i principi amministrativi dell’imposta
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53
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE MATEMATICA
25. Data la seguente serie di valori 1,3,9,3,12,15,6,14,18
A. La media è 6
B. La mediana è 12
C. La moda è 18
D. La media è 9
26. Data la seguente serie di valori 3,5,6,2 il valore dello scarto semplice medio è
A. 1,8
B. 1,5
C. 4
D. 3,1
27. Una persona di 30 anni assicura se stessa a una rendita vitalizia differita temporanea di rata annua
uguale a 5.000 euro che comincerà a riscuotere se in vita a partire dall’età di 60 anni e fino all’età di 80
anni. Per fare questo paga premi periodici annui puri a partire dalla stipula del contratto e fino all’età di 59
anni. La riserva matematica pura all’età di 70 anni è:
A. 5.000 . N 60 – N 80
D 30
B. 5.000 . N 60 – N 80
N 30 – N 60
C. 5.000 . N 70 – N 80
D 70
D. 5.000 . N 70 – N 80
D 60
54
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 28. La differenza fra un contratto di assicurazione di rendita differita illimitata e un contratto di
assicurazione di morte vita intera è:
A. che l’assicurazione di rendita differita illimitata permette di riscuotere le rate della rendita
illimitatamente dal momento della stipula del contratto fino alla morte del beneficiario, mentre il
contratto di morte vita intera permette di riscuotere il capitale fino a che l’assicurato non muore;
B. che con il primo contratto si riscuotono le rate solo se l’assicurato è in vita, mentre nel secondo
contratto i beneficiari riscuoteranno il capitale assicurato solo alla morte dell’assicurato e
comunque e in qualsiasi momento questo avvenga;
C. che con il primo contratto riscuoterò le rate dal momento della stipula alla fine del differimento, il
secondo contratto permetterà di riscuotere il capitale solo alla morte dell’assicurato, in qualsiasi
momento questo avvenga;
D. che il primo contratto assicura le rate al beneficiario solo alla scadenza dello stesso e se
l’assicurato è in vita, mentre il secondo contratto assicura un capitale per tutta la vita
dell’assicurato.
29. La seguente serie è relativa ad una variabile discreta X rilevata su 20 individui:
01100112224222444444
Determinare la distribuzione di frequenza della variabile e rappresentarla graficamente.
30. Come possono essere classificate le assicurazioni di rendita vitalizia: definizione e confronti
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Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE TERZA PROVA ESAME DI STATO
Seconda simulazione del 20/04/2013
Classe V A
A. S. 2012/2013
Discipline : Diritto, Finanza, Francese, Geografia Economica, Matematica, Storia
Tipologia: mista, B + C
Numero di domande: 36 totali, 6 per ogni disciplina
Tempo a disposizione: 2 ore e 30 minuti
Procedure: per la tipologia C, l’alunno deve selezionare con una x la risposta esatta tra
le quattro proposte; per la tipologia B deve trattare l’argomento in non più di 10 righe.
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ALLIEVO
COGNOME:
NOME:
FIRMA:__________________________
56
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA (seconda simulazione)
Per i quesiti a risposta singola (tipologia B) la valutazione avviene secondo il
seguente criterio:
Risposta completa, ben articolata, linguisticamente corretta
Risposta non del tutto puntuale, complessivamente logica
nella sequenza, linguisticamente corretta
Risposta imprecisa, piuttosto disorganica, linguisticamente
non corretta
Risposta completamente errata o non fornita
0,75
0,50
0,25
0
Per i quesiti a risposta multipla (tipologia C) la valutazione avviene secondo il
seguente criterio:
Risposta esatta
0,25
Risposta errata
0
Risposta non fornita
0
57
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE ATTRIBUZIONE PUNTEGGIO
Ogni disciplina può attribuire un punteggio massimo pari a 2,5
DISCIPLINA
PUNTEGGIO CONSEGUITO
DIRITTO
…./15
FINANZA
…./15
FRANCESE
…./15
GEOGRAFIA
…./15
MATEMATICA
…./15
STORIA
…./15
TOTALE
…./15
58
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE FRANCESE
1) La prime d'assurance c'est:
a) la police d'assurance, c'est-à-dire le contrat qui engage l'assureur et l'assuré
b) la suppression provisoire de la garantie
c) la somme payée par l'assuré en contrepartie des garanties
d) la réparation du dommage subi par l'assuré ou la victime
2) Pour accorder un pret, la banque demande:
a) souvent
b) toujours
c) parfois
d) rarement des informations générales sur le client ou sur l'entreprise
3) La Banque de France a été fondée en:
a) 1800
b) 1848
c) 1945
d) 1948
4) Le Curriculum Vitae c'est:
a) un document qui refléte le parcours scolaire et professionnel d'un candidat à un recrutement
b) une lettre de motivation
c) un entretien
d) une sélection d'un candidat pour un poste donné
5) Présentez en une dizaine de lignes les différents types de transports et les documents prévus.
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6) Expliquez en une dizaine de ligne le règlement.
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Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE _____________________________________________________________________________________________
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STORIA
7) Le “leggi fascistissime” furono approvate nel
a) 1923
b) 1922
c) 1929
d) 1925
8) L’Italia fascista fu interessata all’espansione coloniale?
a) L’Italia fascista non ebbe alcun interesse ad avere colonie.
b) L’Italia fascista ebbe colonie nell’America meridionale.
c) L’Italia fascista non ebbe come obiettivo l’espansione coloniale.
d) L’Italia fascista ebbe colonie in Africa.
9)Il programma iniziale di Lenin mirava a:
a) instaurare in Russia una democrazia
b) dare il potere al popolo
c) raggiungere un accordo con la monarchia zarista
d) creare un governo che raggruppasse tutti gli oppositori dello zar
10)I piani quinquennali furono avviati da Stalin per…
a) rafforzare l’economia del paese
b) fare dell’Unione Sovietica una grande potenza industriale e agricola
c) sviluppare l’industria meccanica
d) industrializzare l’Unione Sovietica
11)Ricostruisci il contesto socio- politico in cui si preparò la caduta del regime zarista
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Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE _____________________________________________________________________________________________
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12) Illustra i caratteri del totalitarismo stalinista in URSS
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GEOGRAFIA ECONOMICA
13) La monocoltura è:
a) una coltura intensiva su piccoli appezzamenti di terreno
b) una coltura estensiva fatta da piccoli produttori
c) un prodotto coltivato da pochi Paesi
d) la coltura estensiva di una sola specie agricola
14) Il debbio è:
a) un tipo di concime chimico utilizzato nelle aree fortemente sfruttate
b) una pratica agricola basata sulla combustione della vegetazione
c) un tipo di aratura del terreno
d) un attrezzo agricolo per dissodare le zolle
15) L’agricoltura commerciale è caratterizzata:
a) dal ricorso a tecniche di coltivazione tradizionali
b) dalla vendita diretta dei prodotti ai consumatori
c) dalla meccanizzazione dei lavori agricoli
d) dall’apertura di esercizi commerciali nelle campagne
61
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 16) Le tecnopoli:
a) sono concentrate in Giappone
b) sono poli integrati di ricerca scientifica, industria e servizi innovativi
c) sono città in cui sono presenti industrie elettroniche per la produzione di computer
d) sono antiche città greche
17) Descrivi il fenomeno dell’ effetto serra e le relative conseguenze.
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18) Che cosa prevede il protocollo di Kyoto?
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DIRITTO
19) La cittadinanza italiana non si può acquistare per:
a) Adozione.
b) nascita.
c) contratto.
d) matrimonio.
62
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 20) La funzione legislativa viene esercitata:
a) dal governo.
b) dalle due Camere collettivamente.
c) soltanto dalla Camera dei Deputati.
d) dalla Camera dei Deputati, con controllo successivo del Senato.
21) Dopo la promulgazione, di regola le leggi ordinarie:
a) entrano subito in vigore.
b) entrano in vigore dopo tre mesi se non viene richiesto un referendum.
c) devono essere approvate dal governo.
d) vengono pubblicate ed entrano in vigore dopo quindici giorni.
22) L’elettorato attivo consiste nel diritto di:
a) votare ed essere eletto.
b) votare.
c) essere eletto.
d) presentarsi come candidato alle elezioni.
23) Illustra quali sono, tradizionalmente, gli elementi costitutivo di uno Stato.
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24)Atti formalmente e sostanzialmente presidenziali: differenze ed esempi
63
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE _____________________________________________________________________________________________
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SCIENZA DELLE FINANZE
25) Su quale elemento si basa il criterio di distinzione fra imposte proporzionali e progressive?
a) La natura dell’oggetto
b) L’ aliquota
c) La situazione del contribuente
d) La fonte
26) Da quale fonte normativa sono determinate le materie di competenza della regione?
a)
Dall’art.117 Cost.
b)
Dall’ art.119 Cost.
c)
Dalla legge ordinaria.
d)
Da una legge costituzionale.
27) Quali sono le imposte generali nel vigente sistema tributario?
a) L’Ilor ,l’irpeg e l’invim.
b) L’Irpef, l’Ilor e l’ici.
c) L’iva, l’irpef e l’Ilor.
d) L’irpef, l’irpeg e l’iva.
28) Il bilancio preventivo comprende:

Entrate e spese relative all’esercizio concluso.

Entrate e spese relative all’esercizio che sta per iniziare.

Entrate accertate e spese impegnate.

Entrate riscosse e spese pagate.
64
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 29) Quali sono i principi fondamentali in materia di bilancio secondo l’art.81 Cost?
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30) Spiega le differenze tra entrate originarie e derivate
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MATEMATICA
31)Il simbolo dx rappresenta:
a) il numero dei viventi all’età x
b) il numero delle persone morte tra l’età x e l’età x + 1
c) il numero delle persone morte tra l’età x-1 e l’età x
d) una tavola di mortalità
32) Che cos’è lo scarto quadratico medio di una variabile casuale?
a) la media aritmetica degli scarti
b) la mediana degli scarti
c) la media quadratica degli scarti
65
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE d) il quadrato degli scarti
33) La persona alla quale l’assicuratore dovrà pagare la somma assicurata al verificarsi dell’evento
stabilito nella polizza è:
a) il contraente
b) il beneficiario
c) l’assicurato
d) chi ha pagato il premio
34)I compensi pagati all’assicuratore sono detti:
a) premi
b) crediti
c) averi
d) tasse
35) Nella seguente tabella vengono riassunti i dati relativi ad un’indagine sul numero di addetti per
azienda relativamente a un campione di 50 aziende:
Numero
Numero aziende
addetti
(frequenze)
0 – 10
20
10 – 20
10
Calcolare moda, mediana e media dei dati. Per calcolare la media, considerare il valore medio di ciascun
intervallo di frequenza.
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Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 36) Come possono essere classificati i premi pagati all’assicuratore?
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Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE TERZA PROVA
Terza simulazione del 14/05/13
Classe V A
A. S. 2012/2013
Discipline coinvolte : Diritto, Francese, Geografia Economica, Matematica, Storia
Tipologia: mista, B + C
Numero di domande: 30 totali, 6 per ogni disciplina
Tempo a disposizione: 2 ore
Procedure: per la tipologia C, l’alunno deve selezionare con una x la risposta esatta tra
le quattro proposte; per la tipologia B deve trattare l’argomento in non più di 10 righe.
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ALLIEVO
COGNOME:
NOME:
FIRMA:__________________________
68
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE FRANCESE
1.Les opérations financières comprennent:
a. l’encaissement et le paiement de chèques
b. l’ouverture de crédit
c. les opérations sur titres
d. les dépôts
2. L’assureur doit:
a. payer les primes aux dates fixées
b. déclarer toute modification du risque intervenant pendant la durée du contrat
c. déclarer le sinistre
d. payer en cas de sinistre l’indemnité convenue
3. Le corps de la facture doit comprendre:
a. le nom et l’adresse du fournisseur
b. le nom et l’adresse de l’acheteur
c. le numéro de la facture
d. l’énumération de la marchandise
4. Les mentions facultatives de la lettre de change sont:
a. le lieu et la date de création
b. la somme en chiffres
c. l’échéance
d. l’acceptation
5. Présentez la Bourse de Paris
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69
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 6. Le secteur tertiaire en France
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STORIA
7. All’inizio degli anni Venti l’economia degli Stati degli Stati Uniti:
a. conobbe un periodo di grande sviluppo
b. cadde in recessione, per i costi della guerra
c. rallentò per la riconversione, ma si mantenne vitale
d. superò la crisi dovuta alla prima guerra mondiale
8. La crisi di Wall Street del 1929:
a. ebbe deboli ripercussioni sulle economie europee
b. causò conseguenze molto negative sulle economie europee
c. attirò merci dall’Europa negli Stati Uniti e quindi favorì l’industria europea
d. non ebbe conseguenze né positive né negative sulle economie europee
9. Durante la “Grande Crisi”, Roosevelt intervenne con un piano di risanamento caratterizzato da:
a. deciso intervento dello stato nell’economia e riforme sociali
b. diminuzione delle spese dello stato e compressione dei salari dei dipendenti pubblici
c. riforme sociali e sostegno economico ai disoccupati
d. controllo diretto dello stato su banche e attività finanziarie
10. L’ideologia nazista affermava:
a. la superiorità del popolo tedesco sulle altre razze
b. la necessità di un’alleanza mondiale tra tutti i lavoratori contro gli sfruttatori ebrei
c. il bisogno di pace per lo sviluppo senza ostacoli dell’economia e dell’industria
70
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE d. l’assoluta necessità, per la Germania, di modernizzarsi per competere con Usa e Urss
11. Spiega brevemente quando e come si manifestò la crisi e quali provvedimenti
riuscirono a
risollevare la situazione.
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12. Illustra le tappe dell’ascesa politica del nazismo, dalla nascita del partito alla conquista del potere
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GEOGRAFIA
13. Il fattore che ha determinato la globalizzazione è stato:
a.
La supremazia degli Stati Uniti
b.
Lo sviluppo dei trasporti e delle comunicazioni
c.
L'aumento della popolazione mondiale
d.
Lo sviluppo delle attività quaternarie
14. Quando la piramide dell'età ha una base larga e si assottiglia verso l'alto abbiamo una
popolazione
a. Giovane
b. Anziana
c. Molto Vecchia
71
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE d. Con tasso di natalità zero
15. Il movimento demografico complessivo di una popolazione di un dato Stato è dato:
a. Dalla differenza tra tasso di natalità e tasso di mortalità
b. Dalla differenza tra tasso di emigrazione e di immigrazione
c.
Dalla somma algebrica tra il tasso di natalità e di mortalità e quello di emigrazione e di
immigrazione
d. dal numero dei soli emigrati
16. La Megalopoli è
a.
una grande città con oltre 10 milioni di abitanti
b.
una regione urbana formata da una metropoli e dal suo agglomerato
c.
una regione urbana formata da una metropoli
d.
La città dove risiede il centro degli affari
17. La Diaspora
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______________________________________________________________________________________
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18. Quali problemi nascono in un paese dove la popolazione è prevalentemente anziana?
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MATEMATICA
72
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 19. Un sondaggio statistico è una rilevazione:
a. continua
b. occasionale
c. totale
d. per campione
20. Il numero degli alunni della tua classe rappresenta
a. un carattere continuo
b. un carattere discreto
c. un carattere quantitativo
d. un carattere qualitativo
21. Tizio assicura ai suoi eredi la somma di 30.000 euro alla sua morte in qualsiasi epoca accada. Il
carattere aleatorio di questo contratto riguarda:
a. l’importo della prestazione
b. la condizione al cui verificarsi è subordinata la prestazione
c. la scadenza della prestazione
d. sia l’importo che la prestazione
22. Il premio annuo puro di una polizza di rendita vitalizia posticipata immediata con durata,
pagamento premi n anni e rata assicurata R=1 è
a. n ä x / a x
b. a x / n ä x
c. n a x / ä x
d. ä x / n a x
23. Calcolare media, mediana e moda della seguente serie:
10 12 5 4 10 2 6 3 0
24. La controassicurazione
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Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE _____________________________________________________________________________________________
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_____________________________________________________________________________________________
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74
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA
CANDIDATO
Quesiti a risposta multipla (tipologia C) Max 6 punti
RISPOSTA
Inglese
1
Esatta
0,3
Errata
0
2
3
Matematica
4 1
2
3
4
Geografia
1
2
3
Sc.Comunic.
4
1
2
3
4
Storia
1
2
3
4
Totale
Totale complessivo quesiti risposta multipla
Quesiti a risposta multipla (tipologia B) Max 9 punti
RISPOSTA
Inglese
1
Matematica
2
1
2
Geografia
1
2
Sc. Comunic.
1
2
Storia
1
2
Errata
0
Incompleta
0,3
Completa ma
poco
approfondita
75
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE 0,6
Completa
approfondita
ed esauriente
Totale
Totale complessivo quesiti risposta multipla
Valutazione complessiva C + B
La Commissione
Il Presidente
________________________
____________________________
____________________________
____________________________
____________________________
_________________________ 76
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
Tipologia B: SAGGIO BREVE ARTICOLO DI GIORNALE
Allievo: ___________________________ Docente/i: _________________________________
Indicatori
Descrittori
Ortografia e sintassi corrette, lessico appropriato
CORRETTEZZA
Alcune improprietà e imprecisioni lessicali e
ortografica
sintattiche, pochi errori ortografici di rilievo
lessicale
Numerosi e gravi errori sintattici,
sintattica
numerosi errori ortografici e lessico improprio
Esauriente analisi dei documenti
e appropriato utilizzo dei dati
Analisi completa dei documenti
Utilizzo dei
documenti, analisi e utilizzo non appropriato dei dati
dei dati
Analisi superficiale dei documenti
e utilizzo marginale dei dati
Punti
Punteggio Attribuito
3
2
1
4
3
2
Analisi errata dei documenti e dei dati
1
Uso appropriato dei registri linguistici,
titolo coerente con il contenuto,
4
lunghezza rispettosa delle consegne
Destinazione
editoriale
Collegamenti
a conoscenze
ed esperienze
personali
Uso non sempre appropriato dei registri linguistici
lunghezza non rispettosa delle consegne
3
Poca dimestichezza nell'uso dei registri linguistici
titolo non coerente con il contenuto
2
Mancanza di conoscenza dei diversi registri
linguistici, titolo non aderente ai contenuti
1
Ottimi collegamenti a conoscenze
ed esperienze personali
4
Significativi collegamenti con esperienze
e conoscenze personali
3
Collegamenti con esperienze
e conoscenze personali appena accennati
2
Assenza di collegamenti
1
TOTALE
Il presidente:
La commissione:
77
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
Tipologia C: TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Tipologia D: TEMA DI ARGOMENTO GENERALE
Allievo: ___________________________ Docente/i: _________________________________
Indicatori
Descrittori
Ortografia e sintassi corrette, lessico appropriato
CORRETTEZZA
Alcune improprietà e imprecisioni lessicali e
ortografica
sintattiche, pochi errori ortografici di rilievo
lessicale
Numerosi e gravi errori sintattici,
sintattica
numerosi errori ortografici e lessico improprio
Aderenza
alla traccia
e completezza
della trattazione
Articolazione
e coerenza
dei contenuti
Capacità di
approfondimento
critico
e originalità
delle opinioni
espresse
Punti
Punteggio
Attribuito
3
2
1
Informazione pertinente alla traccia,
approfodita e sviluppata in ogni aspetto
4
Tutti gli aspetti esaminati e trattati correttamente
ma in modo semplice e sintetico
3
Analisi articolata, trattazione superficiale
2
Organizzazione delle idee poco chiara
e poco significativa rispetto alla traccia
1
Contenuti strutturati in modo organico,
tesi centrale e argomentazioni chiare e significative
5
Contenuti sviluppati in modo semplice e coerente,
tesi centrale chiara
4
Contenuti strutturati in modo coerente,
argomentazioni non motivate
3
Contenuti sviluppati in modo non sempre coerente,
tesi centrale poco chiara, frequenti luoghi comuni
2
Contenuti strutturati in modo incoerente
senza informazioni essenziali per la comprensione
1
Giudizi e opinioni originali e criticamente motivati,
stile personale ed originale
3
Giudizi e opinioni personali
opportunamente motivati
2
Giudizi e opinioni non sempre motivati
1
Non si riscontra autonomia di giudizio
0
TOTALE
Il presidente:
La commissione:
78
Documento del 14/05/2013 – C.d.C. V°A ITE I.I.S.S. POLO TECNICO – PROFESSIONALE
Via Giovanni XXIII 88842, Cutro (KR)
Istituto Tecnico Economico
Esami di Stato: A. S. 2012/2013
Prova n° 2
Materia prova: Economia Aziendale
Classe V sez. A
Alunno/a_____________________________________
INDICATORI PUNTI
Aderenza alla traccia
0-4
Corrispondenza fra proposte e
0-4
PUNTEGGIO ATTRIBUITO
quesiti richiesti
Descrizione degli elementi
0-4
tecnici
Correttezza formale
0-2
Originalità del lavoro
0-1
TOTALE
0 - 15
Giudizio _____________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________ La Commissione
Il Presidente
___________________________
___________________________
___________________________
___________________________
___________________________
79