Il menu anti

Transcrição

Il menu anti
Il menù anti-cancro
Dr. Ilaria Sogno, Dr. Adriana Albini
Ricerca Oncologica
IRCCS Multimedica
Tasso di mortalità in Italia dal 1901 al 2000
Tasso di mortalità in Italia dal 1901 al 2000
e principali cause:
Le malattie riportate includono
malattie infettive e parassittarie (INF),
tumori maligni (TUM), Malattie
cardiovascolari (CARD),
malattie
cererbrovacsolari (CER), malattie
respiratorie,
inclusa
l’influenza
(RESP),
malattie
dell’apparato
digerente (DIG) e accidenti (ACC).
De Flora S. et al. Faseb J. 2005, Vol 8:892-7
Casi di tumore in Europa nel 2006
Principali tumori diagnosticati nell’uomo (in %)
Principali tumori diagnosticati nella donna (in %)
20,3
28,9
Prostata
Altri
Mammella
Altri
48
Polmone
Colon-retto
Colon-retto
utero
49,7
17,2
13,1
12,8
Fonte: International Agency for Research on Cancer
Press Release n°174, February 7th 2007
10
MORTALITA (su 100.000 abitanti) PER LE
PRINCIPALI NEOPLASIE IN vari paesi
•
Italia
Germania Danim.
UK
USA
Giapp.
Cina
Uganda
170,9
95,2
161.8
179.2
162.3
152.6
154.3
159.8
123.6
110.4
104.1
122.7
119.9
82.2
86.7
118.5
50,1
8.5
42.4
10.8
45.2
27.8
42.9
21.1
48.7
36.7
16.3
3.3
26.8
32.4
9.6
16.5
23.3
15.2
11.6
17.3
11.1
7.9
19.2
17.5
12.4
•
Totale
•
Uomini
•
•
•
Donne
Polmone e bronchi
Uomini
Donne
Colon e retto
Uomini
Donne
10,9
19.5
15.7
•
Mammella
18,9
21.6
27.8 (1)
24.3
19.0
8.3
•
•
•
Prostata
Stomaco
Uomini
Donne
Esofago
Uomini
Donne
Cervice Uter.
Fegato
Uomini
Donne
12,2
15.8
22.6
17.9
15.8
12,6
6,5
10.3
6.4
5.4
3.3
8.7
4.0
3.4
0.7
2.2
5.0
1.0
3.8
7.0
1.9
5.0
12,6
4,8
4.9
2.1
3.4
2.3
•
•
•
•
•
•
5.3
2.1
7.0
6.2
13.4
5.7
5.5
1.0
4.8
2.2
28.7
12.7
32.7
15.1
6.6
5.2
9.0
4.1
3.1
5.1
1.2
2.3
7.5
1.1
2.8
21.6
9.6
3.8
12.5
11.3
2.8
1.5
4.4
2.0
21.0
6.7
35.3
13.1
6.1
5.0
32.5
29.2
Sopravvivenza relativa a 5 anni per cancro alla mammella, colon retto e
prostata (studio CONCORD)
Mammella (donne)
Prostata
Africa
America Central and South
America North
Asia
Europe
Oceania
Data covering less than 100% country
Colon retto (donne)
0
20
40
60
80
5-year relative survival
100
0
20
40
60
80
Colon retto(uomini)
100
5-year relative survival
Font:, Coleman MP et al. Lancet Oncology 2008, 9: 730756 “Cancer survival in five continents: aworldwide
population-based study (CONCORD)”
0
20
40
60
80
5-year relative survival
100
0
20
40
60
80
5-year relative survival
100
Sopravvivenza media a 5-anni per paese, per tipo di cancro (studio EUROCARE 4)
Uomini
Donne
Font: The Lancet Oncology 2007, 23 Aug Berrino Franco et al.
“Survival for eight major cancers and all cancers combined for European adults diagnosed in
1995–99: results of the EUROCARE-4 study”
La Repubblica
17 novembre 2008, pag.17
Confronto "Scorecards" di rischio cardiovascolare
con un’ ipotetica carta di rischio per il cancro
Stili di vita
e comportamenti
Scorecard di Rischio cardiovascolare
(Società Europea di Cardiologia)
Età e sesso
Fumo
Analisi Genetica
Storia familiare
Misure di Laboratorio
Colesterolo Medio LDL
Colesterolo Medio rapporto LDL:HDL
Pressione sanguigna
Indicazioni di diabete
Altri fattori rischio
Proposta di una Scorecard di Rischio
Oncologico
Età e sesso
Fumo
Esercizio o sedentarietà
Abitudini alimentari
Obesità
Storia riproduttiva
Stato ormonale
Uso di farmaci (in particolare FANS)
Storia familiare
Oncogeni/geni oncosoppressori-mutazioni
Attività metabolica
Polimorfismi di alcuni geni
Addotti al DNA
Danno ossidativo al DNA
Protemica
tessuto
siero
Analisi istologica microbiopsia
Nuovi marker
Infezioni croniche (HPV, H. Pylori, epatite)
Esposizione a radiazioni
Qualunque altro indice di rischio
Albini and Sporn Nature Reviews Cancer advance online publication;
published online 12 January 2007
Preventing Cancer,
Cardiovascular Disease,
and Diabetes
Harmon Eyre, Richard Kahn, Rose Marie Robertson and and the ACS/ADA/AHA Collaborative Writing Committee
Common risk factors
Risk factors changeable Risk factors unchangeable
Tobacco
Age
Overweight
Sex
Obesity
Familiar history of disease
Nutrition
Personal history of disease
Physical Activity
Adapted from Harmon Eyre, Stroke, 2004
How can we prevent?
Cibo e prevenzione
™ Verdure
Olio oliva
™ Frutta
Spezie
™ Noci
Aglio cipolle
™ Cereali
The, bevande
™ Legumi
Molti componenti della dieta hanno proprietà chemiopreventive
Fonte: Araldi et al. Albini A. Current Cancer Drug Target 2008, 8:146-155
Molti componenti della dieta hanno proprietà chemiopreventive
Fonte: Araldi et al. Albini A. Current Cancer Drug Target 2008, 8:146-155
Attività PREVENTIVA e protettiva dell’organismo di alcuni componenti
della dieta*
FITOCHIMICI
ALCUNI ALIMENTI
ALCUNE ATTIVITÀ CHEMIOPREVENTIVE PRINCIPALI
Acido Ellagico
fragole, uva, mirtilli, mirtilli rossi
Antiossidante
Acidi Fenolici
caffè e uva rossa
Antiossidante
Acidi Grassi Omega 3
olio di pesce (sgombro, salmone, trota)
Possono ridurre
antiinfiammatoria
Allina,
allicina
composti solforati
aglio
Antiaggregante
Antocianine
more, ciliegie, lampone, uva rossa e fragole
Antiossidante
Capsaicina
peperoncino
Antiinfiammatorio
Catechine
thè verde e nero, luppolo, cioccolato
Inibiscono l'attivazione delle sostanze
antinfiammatoria, antibatterica, antiangiogenica
Curcumina
curcuma, curry, mostarda
Antiossidante, attività antinfiammatoria, antiangiogenica
Epicatechine
thè, cioccolato fondente, pesche e prugne
Inibiscono
l'attivazione
delle
sostanze
attivitàantinfiammatoria, antibatterica, antiangiogenica
Esperidina
arance, limoni, agrumi in genere
Protegge il cuore
Fibre
cereali di crusca
Prevengono neoplasie intestinali
il
rischio
di
malattie
cardiovascolari,
attività
cancerogene,
attività
e
cancerogene,
Attività PREVENTIVA e protettiva dell’organismo di alcuni componenti
della dieta*
FITOCHIMICI
ALCUNI ALIMENTI
ALCUNE ATTIVITÀ CHEMIOPREVENTIVE PRINCIPALI
Genisteina
tofu, latte di soia, fagioli di soia
Fitoestrogeno, interferisce col legame al recettore estrogeno,attività antiestrogenica
e antiangiogenica
Gingerolo
zenzero
Antiossidante
Isotiocianati,
Indoli
broccoli, cavolfiori, cavoli, verza
Impediscono alle sostanze cancerogene di danneggiare lecellule; interferiscono con
le forme promuoventi degli estrogeni
essenze oleose della buccia di arancio, limone e
altri agrumi
Inibisce la crescita delle cellule maligne
Lignani
semi di lino
Interferiscono con l'attività degli estrogeni, possono ridurre il rischio di tumori al
seno, colon e ovaio
Licopene
pomodori, kiwi
Può ridurre il rischio di tumore prostatico, antiangiogenico
Polifenoli
mele, broccoli, cereali di crusca, thè verde,
spinaci
Antiossidante, attività antiangiogenica
Procianidine
frutta e verdura rossa e blu
Prevengono le infezioni
Quercetina
pomodoro ciliegino, cipolle rosse, mele
Antiossidante, inibisce la proliferazione di diversi tipi di cellule tumorale
Teaflavine
thè nero
Inibiscono l'attivazione delle sostanze cancerogene, attività antiinfiammatoria,
antibatterica, antiangiogenica
Vitamina B- C
arancia e agrumi in genere
rafforzano il sistema immunitario
Limonene
Terpeni
e
Antioxidant targets
CHEMIOPREVENZIONE
Utilizzo di farmaci, sostanze biologiche o elementi nutritivi per inibire, ritardare o invertire
il processo di cancerogenesi in qualunque momento, prima della fase invasiva di
malattia
(MB Sporn, 1976)
Esempi di molecole ad attività o potenzialità chemiopreventiva
Molecole di sintesi
• anti Estrogeni (mammella)
(tamoxifen-aromatasi inhib)
• Vitamina A
• Fenretinide (Vit A) (mammella)
• Aspirina-FANS (colon)
• Fluimucil (N-acetil-cisteina)-polmone
• Anti a-reduttasi (prostata)
• …
Molecole naturali
• Finasteride (prostata)
• Calcio (colon)
• Flavonoidi (soia, tè)
• Fitoestrogeni
• Altri antiossidanti
• Saw Palmetto
• αTocoferolo/Vitamina E
• Selenio (prostata)
Prevenzione Nutrizionale del tumore
alla Prostata: trial
clinico basato sul PSA (velocità)
• Clinical study of 49 prostate cancer patients with minimal
rising PSA after radical prostatectomy and / or radiotherapy
E160d
• Study design:
placebo
Run-in
Run-out
placebo
Run-out
10 w
4w
wash
supplement
2w
supplement
10 w
4w
Blood was taken at 2-weeks intervals throughout the study period.
Wytske M. van Weerden
Molecole studiate presso il mio laboratorio
CDDO-Me
CDDO-Im
LG100268
Iperforina
Genisteina
Xantohumol
EGCG
Fenretinide
Curcumina
Artemisina
N-acetylcysteine
Deguelina
Acido alfa-lipoico
Triterpenoidi dalla buccia d’arancia
Nella scorza degli agrumi sono presenti oli essenziali, tra i quali figura
il limonene. Questo composto ha effetti antitumorali e svolge attività
protettiva nei confronti delle malattie cardiovascolari.
Il limonene è classificato come terpenoide.
Nel nostro laboratorio abbiamo studiato due triterpenoidi sintetici
denominati CDDO-Me e CDDO-Im e scoperto che hanno proprietà
anti-angiogeniche.
Sono iniziati studi clinici per valutare
l’efficacia dei tri-terpenoidi contro vari tumori
Correlazione e contrasti fra l’infiammazione acuta
e la cancerogenesi
Albini and Sporn Nature Reviews Cancer advance online publication;
published online 12 January 2007 | doi:10.1038/nrc2067
Tumors are tissues
Suh et al. Clin Cancer Res 13: 121–31, 2007
Effetti del CDDO-Me sulle cellule endoteliali
In vitro Il CDDO-Me inibisce la proliferazione e la migrazione delle cellule endoteliali anche se attirate
da una molecola segnale. Inoltre interferisce con l’organizzazione delle cellule endoteliali in strutture
simili a capillari.
HUVECsdi
growth
Saggio
MTT
0,5
ctrl
0,4
1uM CDDO-Im
Chemiotassi HUVECs
500nM CDDO-Im
0,3
250nM CDDO-Im
0,2
50nM CDDO-Im
0,1
1nM CDDO-Im
0
0
1
24h2
3
48h
4
72h
Saggio di Morfogenesi
150
numero cellule
100
50
50
0n
M
25
0n
M
1nM CDDO-Me
50
nM
Ctrl
C
tr
l+
0
C
tr
l-
abs 595nm
0,6
CDDO-Im
50nM CDDO-Me
250nM CDDO-Me
Vannini N, et al. Mol Cancer Ther. 2007, 6(12 Pt 1):3139-46
Il CDDO-Me inibisce la morfogenesi in vitro in esperimenti di co-coltura di cellule
endoteliali e fibroblasti
Co-coltura di cellule endoteliali e fibroblasti, in presenza ed in assenza di VEGF, con e senza trattamento con
CDDO-Me.
Quantificazione del CD31 (marcatore di vasi endoteliali) tramite colorazione (A) e analisi allo spettrofotometro
(B)
A
B
Vannini N, et al. Mol Cancer Ther. 2007, 6(12 Pt 1):3139-46
CDDO-Im altera il processo dell’infiammazione
min
0’
5’
15’
30’
VEGF
-
+
+
+
+
+
+
+
CDDO-Im
-
+
-
+
-
+
-
+
pAkt
CDDO-Im riduce l’attivazione del pathway di
sopravvivenza di pAkt e di conseguenza i suoi effetti su
mediatori che si trovano a valle (GSk3β)
pGSK3b
pErk 1/2
a-actin
CDDO-Im interferisce con l’attivazione del
processo d’infiammazione mediata da NFκB
CTRL -
CTRL +
CDDO-Im (500 nM)
Iperforina
Crystalline hyperforin dicyclohexylammonium (DCHA) salt
9
è il principale estratto lipofilico dell’Erba di S. Giovanni;
9
è principalmente conosciuto per le sue attività antidepressive;
Iperforina riduce la migrazione delle HUVEC
***P < 0.001, **P < 0.005, *P < 0.05 (two-tailed t test).
Data are normalized to positive control. Means ± SE
are shown.
Albini A, Benelli R. Nat Protoc 2007;2:504 –511.
Hyperforin riduce l’organizzazione delle cellule HUVEC in strutture capillariformi
CTRL -
CTRL +
100 nM
1 μM
3 μM
9 μM
Pictures taken after 6h (original magnification, X5)
500 nM
27 μM
Iperforina inibisce l’angiogenesi infiammatoria in vivo
angiogenesi IL8-indotta
angiogenesi MCP1-indotta
Iperforina inibisce la traslocazione di NFkB nel nucleo
Le frecce indicano I nuclei posititvi per NF-kB, i tringoli indicano esempi di nuclei negativi per NF-kB (original
magnification, X40).
Birra
Per la produzione di birra vengono comunemente utilizzati il malto ed il luppolo.
Nelle infiorescenze femminili del luppolo è presente lo xantumolo, una molecola polifenolica appartenente alla categoria
dei flavonoidi, già conosciuti per le loro proprietà antiossidanti.
Lo xantoumolo del luppolo della Birra
Ha attività antitumorale: inibisce le cellule leucemiche.
E’ antiangiogenico: previene la migrazione e l’invasione delle cellule endoteliali.
Si può pensare di isolarlo come principio farmacologico.
Attenzione:
- La birra non è un farmaco.
- Quando bevete birra non bevete solo xantumolo, ma anche alcool.
Riassumendo: Alcuni Composti studiati presenti nella
dieta-una farmacia in tavola!
Epigallocatechina-3-gallato – tè verde
Aglio e cipolla
Curcumina – ingrediente delle spezie (Curry)
Broccoli-cavolini
Xantumolo – birra
Mele-Arance-Mirtilli
Resveratrolo – uva rossa
Cereali
Capsicina – peperoncini
Le potenzialità del TE’
Il te verde o te vergine (Camelia thea) è una bevanda ricavata dalle foglie
più giovani e dai boccioli vergini, senza ricorrere alla fermentazione, che
priva di importanti elementi (soprattutto antiossidanti) e ne aumenta il
contenuto di teina (sostanza molto eccitante simile alla caffeina).
Le catechine sono la principale famiglia di flavonoidi presenti nelle foglie
dalla pianta Camellia Sinensis. Durante la fase di fermentazione le
catechine si uniscono per formare polimeri, meno attivi biologicamente, noti
come teaflavine e tearubigine.
Le foglie del tè verde vengono essiccate subito dopo il raccolto per
bloccare l’ossidazione, per questo il tè conserva sia il colore verde che la
maggior parte delle catechine.
Tipologie di flavonoidi presenti nelle varietà
di tè verde e tè nero.
Le catechine sono molecole dalle spiccate
proprietà antiossidanti
Le catechine più rappresentate nel tè verde sono: epicatechine (EC), epicatechin gallato (ECG), epigallocatechine (EGC)
ed epigallocatechingallato (EGCG).
Tè verde
Gli
estratti
di
tè
verde
contengono
catechine e polifenoli che hanno
manifestato attività antitumorale.
Il principale mediatore di questa azione
chemiopreventiva
è
il
composto
epigallocatechin-3-gallato (EGCG), il
polifenolo più abbondante nelle foglie di tè
verde.
Tè verde? Sì grazie!
•
Gli estratti di tè verde contengono catechine e polifenoli che hanno manifestato attività antitumorale.
•
Il principale mediatore di questa azione chemiopreventiva è il composto epigallocatechin-3-gallato (EGCG), il
polifenolo più abbondante nelle foglie di tè verde.
•
Nel nostro laboratorio EGCG è stato testato su sarcoma di Kaposi, un tumore con elevata tendenza a indurre
angiogenesi.
Abbiamo osservato che questo composto riduce la crescita delle cellule tumorali e favorisce la loro morte
programmata; inoltre inibisce i processi di migrazione ed invasione che caratterizzano la fase di metastatizzazione
del tumore, agendo sulle metalloproteasi della matrice.
40
30
100
20
10
0
EGCG 100µM
50
EGCG 50µM
25
EGCG 25µM
ECGC
12,5
NIH-3T3
Control
sfm
μM
invaded cells
•
Cancer Chemoprevention in colon
normal
tissue
hyperproliferation
adenoma
(benign)
carcinoma
Use of chemicals, natural products or dietary
components to block, inhibit or reverse the
development of cancer in normal or preneoplastic
tissue.
Toll Like Receptor 4 (TLR4)
om
a
om
cin
en
en
oc
ar
Ad
Ad
in
so
r
a
om
rc
in
Ca
Adenocarcinomas
a
to
Co
su
nt
ad
ro
l
en
lo
om
sa
n
ro
lc e
U
lite
co
tt o
Re
Adenomas
a
Adenocarcinoma developed
from adenoma
o
Healthy tissues
sa
Ulcerative colitis
Effect of Celecoxib on Cardiovascular Events in
two trials for the prevention of colorectal adenomas
Solomon et al, Journal of the American Heart Association, 2006
Gene Expression Analysis of Endothelial
Cells- genomica funzionale-nutrigenomica
Genes regulated by
NAC and EGCG
Correlations
NF-κB
ECGC
TNF alpha responsive genes
8.00
6.00
log rel. expr.
NAC
4.00
TNF
NAC
EGCG
2.00
0.00
-2.00
-4.00
TNF
NAC
EGCG
GBP1
MKP2
uPA
ESEL
ART4
HOXA4
jagged
WSX1
2.23
-0.74
-0.60
-2.26
0.77
0.73
1.01
-0.62
-0.14
7.46
-1.79
-1.79
1.09
-1.18
-0.74
-1.32
-1.03
-0.49
1.07
-0.58
-0.40
-2.40
-0.54
-0.06
EGCG and NAC Responsive Angiogenesis Related Genes
Probe set na
35799_at
39790_at
1788_s_at
38824_at
37294_at
32214_at
1211_s_at
37844_at
39734_at
35414_s_at
35317_at
39071_at
39333_at
37310_at
36606_at
39361_f_at
1593_at
39742_at
483_g_at
33227_at
34767_at
1069_at
37574_at
41419_at
40687_at
41362_at
1715_at
265_s_at
fold expression
EGCG
NAC
1,86
4,94
1,52
1,84
1,66
1,7
0,83
0,71
0,8
0,71
0,81
0,71
0,86
0,69
0,96
0,69
0,98
0,68
0,76
0,67
0,9
0,67
0,82
0,66
0,77
0,66
0,91
0,65
0,74
0,65
0,9
0,65
0,85
0,63
0,79
0,59
0,8
0,58
0,96
0,58
0,78
0,57
0,69
0,56
0,71
0,54
0,64
0,53
0,41
0,53
0,76
0,52
0,57
0,31
0,29
0,29
Gene ID
description
Acc. #
HSP40 hmlg.
SERCA2
MKP2
TIP30
BTG1
TXL
CRADD
WSX1
EMAP2
jagged1
MEA5
VNRA
COL4A1
uPA
CPE
TSPAN-6
FGFB
I-TRAF
CDHH
IL10RB
MAP-1
hCox-2
CAS-L
CED-6
CX37
ABCG1
TRAIL
ESEL
chaperone
ATPase
MAP kinasse phosphatase
HIV-1 Tat interactive protein 2
B-cell translocation gene 1
thioredoxin-like
death receptor adaptor protein
class I cytokine receptor
endothelial monocyte-activating
ligand for the Notch receptor
hyaluronoglucosaminidase
integrin, alpha V
collagen, type IV, alpha 1
plasminogen activator, urokinase
carboxypeptidase E
transmembrane 4 superfamily member 6
basic fibroblast growth factor
TRAF interacting factor
cadherin 13
interleukin 10 receptor, beta
modulator of apoptosis 1
cyclo-oxygenase 2
cas-like docking
CED-6 protein
gap junction protein, alpha 4
ATP-binding cassette, sub-family G
tumor necrosis factor (ligand) superfamily, member 10
selectin E (endothelial adhesion molecule 1)
AL080081
M23115
U48807
AF039103
X61123
AF003938
U84388
AI263885
U10117
U77914
AB014579
M14648
M26576
X02419
X51405
AF043906
J04513
U59863
U59289
AI984234
AI670788
U04636
L43821
AL080142
M96789
X91249
U37518
M24736
Il the verde….un toccasana
Il tè è stato tradizionalmente consumato per i suoi benefici percepiti e ad oggi è provato che
contribuisce alla salute:
• il tè è un’eccellente fonte di idratazione. E’ provato che il tè è dissetante tanto quanto
l’acqua, ma più piacevole. Quindi costituisce un’alternativa all’acqua per l’introduzione di
liquidi non calorici nell’organismo.
• Il tè consumato senza latte e zucchero è privo di calorie e presenta i requisiti ideali per una
dieta e uno stile di vita bilanciati.
• Il tè è una ricca fonte di flavonoidi, che hanno dimostrato in vitro proprietà antiossidanti.
L’impatto di una dieta ricca in antiossidanti è ora sotto studio.
• Dati epidemiologici sostengono una forte associazione tra consumo di tè e salute cardiaca,
in gran parte dovuta ad una migliore funzionalità endoteliale.
• Il tè contiene L-Theanina e caffeina, che favoriscono uno stato mentale rilassato, ma vigile.
• I flavonoidi hanno un’attività antibatterica che, combinata alla presenza di fluoride, rende il
tè utile per il mantenimento di una buone salute dentale
In conclusione…..
• La dieta è importante non solo per il mantenimento di una corretta massa
corporea, ma anche perché l’apporto di alcune molecole già presenti negli
alimenti ha effetto protettivo nei confronti di diverse patologie, inclusi i
tumori.Le caratteristiche della dieta mediterranea, ricca di verdure e frutta e
molto varia, ne fanno una preziosa fonte di prevenzione e un modello di
sana alimentazione.
• Mangiare in modo equilibrato non implica necessariamente rinunciare al
piacere di mangiare, ma piuttosto suggerisce una riorganizzazione delle
abitudini di vita e può fare scoprire il piacere di nuovi abbinamenti.
• Ad oggi diversi composti naturali hanno dimostrato di possedere queste
proprietà, e alcuni bersagli molecolari sono già stati rivelati. Diversi studi
sono tuttora in corso per ottenere nozioni esaustive in merito. Ulteriori studi
andranno condotti per comprendere quanto incidano sull’effettiva efficacia
dei composti i metodi di coltivazione, di preparazione degli alimenti e delle
bevande e del loro consumo.
Corriere Della Sera
Salute
23 novembre 2008, pag. 53
RISCHIO DI MORTALITA’
Dr.ssa Adriana Albini
Mike Sporn
AnnaMaria Colacci
Giuseppina Pennesi
Luca Ruggiero
Eugenio Cesana
Rosaria Cammarota
Ilaria Sogno
Anna Rita Cantelmo
Elena Magnani
Giuseppina Di Giacomo
Chiara Focaccetti
Alessandro Parodi
Agostina Ventura
Elisa Principi
Antonino Bruno
Arianna Pagani
Douglas noonan
RINGRAZIAMENTI
I miei collaboratori, giovani, belli
e sorridenti grazie al te verde!
Dr.ssa Adriana ALBINI
Francesca FASANO
Ilaria SOGNO
Rosaria CAMMAROTA
Anna Rita CANTELMO
Luca GENEROSO
Diego CASTELLARO
Andrea SENNA

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