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Arnoldi, Nag, Acrobata, 1977, bronzo, altezza: 120 cm Bearbeitungstiefe Name Arnoldi, Nag Namensvariante/n Arnoldi, Arnoldo Lebensdaten * 18.9.1928 Locarno Bürgerort Locarno (TI) Staatszugehörigkeit CH Vitazeile Scultore, pittore e grafico. Decorazione artistica di edifici, arte in spazi pubblici, fontane, scultura integrata all'architettura, scenografia e oreficeria Tätigkeitsbereiche scultura, scultura in bronzo, pittura, grafica, disegno, ceramica, decorazione artistica di edifici, arte in spazi pubblici, fontane, vetrate, medaglie, litografia, rilievo, serigrafia, gioielli, scenografie Lexikonartikel Nag Arnoldi si forma in un primo tempo a Lugano, città che durante la guerra registra la presenza di artisti come Marino Marini, parimenti a quella di Antonio Chiattone, del quale, nel dopoguerra, frequenta lo studio. Anche Giuseppe Foglia, Carlo Cotti e Filippo Boldini accolgono l’artista nei loro atelier. Nel 1950 Arnoldi consegue il diploma di costumista teatrale e figurinista alla scuola Lugaresi di Milano; nel 1954 segue corsi all’Accademia Regina Margherita di Roma. Soggiorna a Seite 1/5, http://www.sikart.ch Murano presso la Fornace Mazzega per lo studio della tecnica del vetro (1954–55). Alla mostra del 1953 a Milano Arnoldi conosce l’opera di Picasso, decisiva per lo sviluppo della sua arte. Anche la pittura espressionista di Emil Nolde, Edvard Munch, George Grosz e Otto Dix assume una particolare importanza negli anni della sua maturazione. Espone per la prima volta con la Società ticinese di belle arti nel 1951. Prima mostra personale alla Galleria del Sole a Castagnola nel 1954, seguita da una vastissima attività espositiva. Frequenti viaggi all’estero. Nel 1964 espone a Città del Messico, su invito del Museo Nacional de arte Moderno, e negli Stati Uniti. Arnoldi, attratto dalle civiltà precolombiane, soggiorna per lunghi periodi sia in Messico – dove intrattiene una profonda amicizia con due importanti artisti messicani, Rufino Tamayo e David Alfaro Siqueiros – che nell’America del Nord. A partire dal 1955 riceve diversi riconoscimenti e premi per opere in spazi pubblici. Insegnante al Centro scolastico industrie artistiche di Lugano (CSIA, 1962–1993). A partire dagli anni ’70 si dedica quasi esclusivamente alla scultura. Negli anni ’90 allestisce numerose esposizioni soprattutto in Italia. L’itinerario artistico di Nag Arnoldi inizia con sperimentazioni nel campo della ceramica e del vetro, materiali presto abbandonati, della pittura e della grafica, nelle quali già si avverte l’impronta espressiva e drammatica della sua opera. La tecnica artistica a lui più consona è però la scultura. I motivi prediletti, d’ispirazione picassiana, sono sin dall’inizio i clowns, gli acrobati, i cavalli e i cavalieri, temi centrali e instancabilmente rielaborati. A questi personaggi simbolici e figure emblematiche si aggiungono negli anni ’70 e ’80 il toro ed il minotauro, animali come il gatto o il gufo, soggetti religiosi e una serie di motivi legati alla guerra: guerrieri, armature, origami (guerrieri cinesi) e astati. L’iconografia arnoldiana è tesa a mostrare la sofferenza e la passione, il dramma e l’emozione. Arnoldi esprime l’energia vitalistica dell’animale ma ne coglie anche lo spasimo e la tensione drammatica. Gli arlecchini, i clowns, i guerrieri sono figure inquiete e sofferte, il mitico minotauro, figura duplice – uomo e bestia – un essere solitario, imprigionato in un labirinto. Arnoldi valorizza la tensione materica e la composizione dinamica. Predilige la forma complessa e frantuma l’omogeneità della scultura, colta così nel momento di metamorfosi. Alternando la superficie bronzea lucida e levigata alla materia opaca e lavorata aspramente, egli tematizza l’ambiguo proprio della dualità e mette in luce dialetticamente la Seite 2/5, http://www.sikart.ch tensione fra l’essere e il parere, fra il celato ed il palese. Nella figura macerata e martoriata del guerriero, nascosto sotto la superficie levigata del casco e dietro la corrazza lucida, si avvertono il tormento e la vulnerabilità dell’essere. Opere: Chiasso, Unione di Banche Svizzere; Lugano, Unione di Banche Svizzere; Lugano, Banco di Roma; Lugano, Banca Popolare Svizzera; Lugano, Banca della Svizzera Italiana; Lugano, Nuova sede del Corriere del Ticino; Acque, 1987, Lugano, via G. Motta 14; Locarno, Unione di Banche Svizzere; Roma, Ministero dell’agricoltura; Città del Messico, Parco di Chapultepec; Città del Messico, sede della compagnia aerea Iberia. Simonetta Noseda, 1998 Literaturauswahl - Nag Arnoldi. Sculture 1950-2011. [Fotografie:] Flaya Arnoldi; [testi:] Francesco Butturini e Luciano Caprile. Verona: Edizioni d’arte Giorgio Ghelfi, 2012 - Nag Arnoldi. Sculture 1980-2010. Milano, Palazzo Reale, 2011. A cura di Rudy Chiappini. Milano, 2011 - Nag Arnoldi. Bellinzona, Castelgrande, Corte e Sala Arsenale, 2008. A cura di Rudy Chiappini. Bellinzona: Salvioni, 2008 - Nag Arnoldi. Lugano, Parco di Villa Saroli; Lugano, Corti esterne della Banca del Gottardo, 1998. Milano: Skira, 1998 - Francesco Butturini: Nag Arnoldi. Catalogo ragionato dell'opera grafica. Verona: Ghelfi, 1994 - Nag Arnoldi. Rassegna internazionale di scultura. Abano Terme, 1990. Coordinamento: Francesco Butturini. Verona: Edizione d'Arte Ghelfi, 1990 - Ferdinand Hodler nel segno e nel colore di Nag Arnoldi. Ferdinand Hodler im Zeichen und in der Farbe von Nag Arnoldi, Verona: Ghelfi, 1990. Paolo Blendinger, «Introduzione» - Nag Arnoldi. Sculture. Verona, Palazzi Scaligeri, Cortile del Tribunale, 1990. Catalogo e mostra a cura di Francesco Butturini. Milano: Mazzotta, 1990 - Nag Arnoldi. Ferrara, Galleria Civica d'Arte Moderna, 1990. [Testi:] Franco Farina, Luciano Caramel. Bologna: Edizioni Bora, 1990 - Nag Arnoldi. [Testi:] Luciano Caramel. Milano: Giorgio Mondadori, 1989 (Presenze) Nachschlagewerke - Historisches Lexikon der Schweiz. Dictionnaire historique de la Suisse. Dizionario storico della Svizzera, hrsg. von der Stiftung Historisches Seite 3/5, http://www.sikart.ch Lexikon der Schweiz; Chefredaktor: Marco Jorio, Basel: Schwabe, 2002 ff. - Biografisches Lexikon der Schweizer Kunst. Dictionnaire biographique de l'art suisse. Dizionario biografico dell'arte svizzera. Hrsg.: Schweizerisches Institut für Kunstwissenschaft, Zürich und Lausanne; Leitung: Karl Jost. Zürich: Neue Zürcher Zeitung, 1998, 2 Bde. - Allgemeines Künstler-Lexikon. Die bildenden Künstler aller Zeiten und Völker, München, Leipzig: Saur, 1992 ff. - Künstlerverzeichnis der Schweiz. Unter Einschluss des Fürstentums Liechtenstein. Répertoire des artistes suisses, la Principauté du Liechtenstein incluse. Dizionario degli artisti svizzeri, incluso il Principato di Liechtenstein. 1980-1990. Hrsg.: Schweizerisches Institut für Kunstwissenschaft, Zürich und Lausanne; Leitung: Karl Jost. Frauenfeld: Huber, 1991 - Lexikon der zeitgenössischen Schweizer Künstler. Dictionnaire des artistes suisses contemporains. Catalogo degli artisti svizzeri contemporanei. Hrsg.: Schweizerisches Institut für Kunstwissenschaft, Zürich und Lausanne; Leitung: Hans-Jörg Heusser. Frauenfeld: Huber, 1981 - Künstlerlexikon der Schweiz. XX. Jahrhundert, Hrsg.: Verein zur Herausgabe des schweizerischen Künstler-Lexikons; Redaktion: Eduard Plüss. Hans Christoph von Tavel, Frauenfeld: Huber, 1958-1967, 2 Bde. [unveränderter Neudruck 1983]. Direktlink http://www.sikart.ch/KuenstlerInnen.aspx?id=4000156&lng=de Normdaten GND 119429535 | Deutsche Biographie Letzte Änderung 23.04.2015 Disclaimer Alle von SIKART angebotenen Inhalte stehen für den persönlichen Eigengebrauch und die wissenschaftliche Verwendung zur Verfügung. Copyright Das Copyright für den redaktionellen Teil, die Daten und die Datenbank von SIKART liegt allein beim Herausgeber (SIK-ISEA). Eine Vervielfältigung oder Verwendung von Dateien oder deren Bestandteilen Seite 4/5, http://www.sikart.ch in anderen elektronischen oder gedruckten Publikationen ist ohne ausdrückliche Zustimmung von SIK-ISEA nicht gestattet. Empfohlene Zitierweise AutorIn: Titel [Datum der Publikation], Quellenangabe, <URL>, Datum des Zugriffs. Beispiel: Oskar Bätschmann: Hodler, Ferdinand [2008, 2011], in: SIKART Lexikon zur Kunst in der Schweiz, http://www.sikart.ch/kuenstlerinnen.aspx?id=4000055, Zugriff vom 13.9.2012. Seite 5/5, http://www.sikart.ch