STELVIOPARK NR1 OK.CDR
Transcrição
STELVIOPARK NR1 OK.CDR
Stelvio park n e w s LO/1946/2008 A NNO 1 N UMERO 1 L UGLIO 2008 Taxe perque - tassa riscossa PERIODICO DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO - ZEITUNG DES NATIONALPARKS STILFSERJOCH Attenzione, in caso di mancato recapito inviare all’ufficio 38100 Trento CPM per la destinazione del mittente che si impegna a corrispondere il diritto dovuto l Parco Nazionale dello Stelvio, istituito nel 1935, è uno dei più antichi parchi italiani. E' nato allo scopo di tutelare la flora e la fauna ma anche le suggestive bellezze del paesaggio del gruppo montuoso Ortles-Cevedale oltre che di promuovere lo sviluppo di un turismo sostenibile nelle vallate alpine della Lombardia, del Trentino e dell'Alto Adige. Ma cos'è in realtà il Parco dello Stelvio o più in generale un parco di montagna? Quali sono le sue caratteristiche? Come viene gestito? Tante domande per molte altre risposte. Da diverso tempo è molto sentita la necessità della creazione di nuovi parchi montani, soprattutto per preservare dall'inquinamento umano ed industriale, che in parte sta limitando se non distruggendo le forme più deboli, sia animali sia vegetali e quindi sta minando l'equilibrio ecologico in forma e proporzioni sempre più gravi. La natura del suolo e quella del clima sono le caratteristiche geografiche che caratterizzano i parchi di montagna. Un equilibrio naturale che viene accentuato dalla presenza della popolazione animale che come quella vegetale ha saputo adattarsi a climi ed ambienti anche di estrema povertà. In questi ambienti difficili, l'uomo è penetrato lentamente spinto da necessità di ordine economico e demografico e purtroppo la sua attività e il suo intervento hanno certamente modificato la natura provocando a volte cambiamenti radicali. Allo stesso tempo l'insediamento contadino in alta montagna non ha mai creato seri problemi all'ambiente, anche perché la coscienza morale del rispetto verso la natura è probabilmente più forte nei contadini e negli agricoltori che negli uomini della città. Il Parco dello Stelvio è tutto questo, ma altro ancora. Ecco il perché di questo “giornale”, di questa iniziativa editoriale che ha lo scopo primario di far conoscere la realtà del “nostro” e del “vostro” Parco, delle tre realtà: Lombardia, Trentino e Alto Adige - che uniscono peculiarità, ambiente, vita ma che vuole soprattutto focalizzare gli obiettivi principali: la preservazione degli ecosistemi, lo studio scientifico per conservarli e proteggerli dall'influenza negativa dell'uomo. Ma il Parco deve allo stesso tempo rappresentare un'occasione ed una dimensione alternativa del vivere scelte, fatica, amore, lavoro. Farsi portavoce delle esperienze di vita e di rito compiute nei secoli da comunità e uomini: pellegrini ed eremiti, uomini del lavoro e delle malghe, pastori e studiosi ed erborizzatori con segni da loro lasciati sui monti: eremi e cappelle, croci e baite, rifugi e bivacchi. Un mondo quella della realtà del Parco dello Stelvio che andremo a scoprire assieme che sarà arricchito anche dalle vostre esperienze, dai vostri suggerimenti, dalle idee che vorrete farci pervenire. L'affascinante natura e ambiente del Parco vuole così entrare nelle vostre case, tra la comunità dello “Stelvio” per vivere assieme a voi una nuova avventura, per scoprire assieme i valori della montagna e della gente che in essa vive. Un ringraziamento di cuore al Presidente del Consorzio del Parco Nazionale dello Stelvio, Ferruccio Tomasi, al Vicepresidente Remo Tomasetti ideatore e curatore di questa iniziativa editoriale e tutti gli amici della redazione e ai collaboratori che con entusiasmo e passione ci affiancano in questo delicato percorso che abbiamo intrapreso. Angelo Dalpez er 1935 gegründete Nationalpark Stilfserjoch ist einer der ältesten Parks Italiens. Er wurde eingerichtet, um den Schutz der Pflanzen und Tiere zu gewährleisten und um die eindrucksvollen Schönheiten der Landschaften in der Ortler-Cevedale Gruppe zu schützen. Außerdem sollte die Entwicklung von verträglichen Formen von Tourismus in den Lombardischen, Trentiner und Südtiroler Alpentälern gefördert werden. Aber was ist in Wirklichkeit der Nationalpark Stilfserjoch oder generell ein Schutzgebiet in den Bergen? Welche sind seine Merkmale? Wie wird er verwaltet? Viele Antworten auf ebensoviele Fragen. Seit einiger Zeit ist die Notwendigkeit zur Schaffung neuer Schutzgebiete in den Bergen stark spürbar geworden. Dies hauptsächlich, um der durch menschliche und industrielle Tätigkeit bewirkten Zerstörung der Umwelt entgegenzuwirken. Diese Eingriffe grenzen die Lebensräume für viele Tier- und Pflanzenarten ein oder zerstören sie. Außerdem bedrohen sie in immer stärkerem Ausmaß das ökologische Gleichgewicht. Die Beschaffenheit des Bodens und des Klimas sind die biogeografischen Merkmale, welche die Schutzgebiete der Gebirgsregionen kennzeichnen. Das natürliche Gleichgewicht wird durch die Biozönose von Tieren und Pflanzen betont, welche sich an das extreme Klima und an die Lebensräume des Hochgebirges angepasst haben. In diese extremen Lebensräume ist der Mensch langsam vorgedrungen, gezwungen durch die Bevölkerungszunahme und wirtschaftliche Notwendigkeiten. Die Eingriffe des Menschen haben die Landschaft verwandelt und manchmal radikal verändert. Die Ansiedlung der Bauern im Hochgebirge hat jedoch die Umwelt nie ernsthaft bedroht. Wahrscheinlich auch deshalb nicht, weil die moralische Verantwortung gegenüber der Natur bei den Bauern und Landwirten stärker verankert ist als in den Stadtmenschen. Der Nationalpark Stilfserjoch ist dies alles und noch viel mehr. Die Bekanntmachung „unseres“ und „eures“ Parks ist der Hauptzweck dieser „Zeitung“. Es sollen die Besonderheiten in den drei Länderanteilen Lombardei, Trentino und Südtirol vorgestellt werden, ebenso wie die Umwelt und das Leben im Schutzgebiet. Der Fokus soll auf die Hauptziele gerichtet werden, die da sind: der Schutz der Ökosysteme und deren wissenschaftliche Erforschung, um sie zu bewahren und vor den negativen Einflüssen des Menschen zu schützen. Gleichzeitig muss der Park aber auch Wahlmöglichkeiten für ein wirtschaftliches Auskommen der Wohnbevölkerung bieten. Er soll Fürsprecher werden für den Schatz an Lebenserfahrungen und Bräuchen der Menschen, welche diese im Laufe der Jahrhunderte als Gemeinschaft und Bewohner gesammelt haben: Fahrendes Volk und Einsiedler, Menschen der Arbeit und Senner, Hirten und Gelehrte. Geologen und Kräutersammler mit den von ihnen in den Bergen hinterlassenen Zeichen: Einsiedeleien und Kapellen, Kreuze und Hütten, Schutzhütten und Biwaks. Gemeinsam wollen wir die Realität des Nationalparks Stilfserjoch erkunden, angereichert von Ihren Erfahrungen, Anregungen und Ideen, welche Sie uns zukommen lassen. Die faszinierende Natur und Umwelt des Parks tritt somit in Ihre Häuser ein und in die UN GIORNALE PER NOI EINE ZEITUNG FÜR UNS Gemeinschaft der Bewohner, um mit Ihnen zusammen ein Abenteuer zu erleben, gemeinsam die Werte des Berggebietes und der darin lebenden Menschen zu entdecken. Ein herzliches Danke ergeht an den Präsidenten des Konsortiums Nationalpark Stilfserjoch Ferruccio Tomasi, an den In questo numero Vizepräsidenten Remo Tomasetti, Mentor und Kurator dieser Zeitung. Ein Dank auch an das gesamte Redaktionsteam und an die Mitarbeiter, welche uns mit Begeisterung und Leidenschaft auf diesem nicht leichten Weg begleiten, den wir beschritten haben. Angelo Dalpez In dieser Nummer Il parco e’ vivo: Il saluto del presidente Der Park lebt: Grußworte des präsidenten La Lince sulle Alpi italiane: Un ritorno lento e silenzioso Der Luchs in den italienischen Alpen: Eine langsame und lautlose Rückkehr Programma Estate 2008 Das Sommerprogramm 2008 Il Giardino Terrestre puo’ essere considerato il primo parco naturale della terra? Der Garten Eden als erstes Schutzgebiet? STELVIO PARK N UMERO 1 L UGLIO 2008 PAG N E W S 2 IL PARCO E’ VIVO DER PARK LEBT IL SALUTO DEL PRESIDENTE GRUßWORTE DES PRÄSIDENTEN un vero piacere dare avvio ad un'esperienza editoriale nuova, da tempo auspicata, nata con l'obiettivo di avvicinare istituzioni, associazioni e cittadini alla natura, tradizioni e cultura che rendono unico il Parco Nazionale dello Stelvio, una delle aree protette più vaste ed interessanti d'Europa. La capacità di trasferire informazioni è un elemento fondamentale nel processo di valorizzazione del territorio, un metodo di lavoro qualificante e coerente con un percorso progettuale di sensibilizzazione e promozione ambientale. Questa nostra, se vogliamo anche modesta pubblicazione, vuole essere un modo per crescere insieme e fare partecipe la società a tutti i livelli rispetto alle problematiche di una moderna gestione di una grande area protetta. Vuole altresì testimoniare lo sforzo, quasi quinquennale, dell'attuale presidenza volto a far conoscere le varie attività del Parco, coinvolgendo la popolazione che vive all'interno dell'area a parco ma anche coloro, e sono molti, che frequentano come ospiti il nostro territorio. Il Consiglio Direttivo in quest'ultimo periodo è stato impegnato nell'affrontare alcune problematiche particolarmente importanti per la vita dell'istituzione. Ha riservato particolare attenzione al compimento dell'iter del Piano del Parco, importante e strategico strumento di programmazione e gestione delle risorse paesaggistico-ambientali. Un'apposita commissione sta completando il regolamento del Piano Parco stesso, valutando le osservazioni pervenute dal territorio. Nel corso del 2007 il Consiglio Direttivo ha deliberato in ordine a diversi e nuovi regolamenti, che riguardano il recepimento della Legge Bassanini, le modalità di attuazione dei lavori in economia, il rilascio di autorizzazioni, il servizio di cassa interno e della gestione economale e l'acquisizione in economia di beni e servizi. Entro l'autunno si concluderà la stesura del nuovo regolamento di contabilità. Per quanto concerne il personale due sono attualmente le priorità. La prima riguarda la nomina del nuovo direttore del Consorzio, per la quale il 22 aprile scorso il Direttivo ha deliberato l'avvio della procedura. La seconda questione è legata agli operai stagionali per i quali si è ribadito anche in recenti incontri a livello romano e a livello locale la volontà di proseguire l'esperienza positiva dei lavori in economia diretta, avvalendosi di maestranze assunte direttamente dall'Ente Parco. Del resto per la stagione lavorativa 2008 si è già provveduto da tempo, in tutti tre i settori, ad assumere gli operai stagionali. Si sta poi provvedendo alla sostituzione del dirigente dell'Ufficio Periferico del settore trentino, dopo le dimissioni dell'ing. Paolo Moreschini, che voglio qui ringraziare pubblicamente per la professionalità, competenza e disponibilità sempre dimostrata. Si sta disponendo anche in merito alla stabilizzazione del personale assunto con contratti di collaborazione coordinata e continuativa secondo quanto previsto dal comma 94 dell'art. 3 della Legge Finanziaria 2008. Ritengo importante infine ricordare alcuni fra i molti lavori programmati e realizzati dal Parco. In particolare vorrei evidenziare, quale "buona pratica" di gestione delle risorse, la delibera assunta dal Consiglio Direttivo il 22 aprile scorso, che riguarda gli interventi compensativi a seguito dei lavori realizzati in occasione dei Campionati del Mondo di Sci Alpino Lombardia 2005. I lavori interessano prevalentemente alcune aree all'interno del Comune di Valfurva, in particolare superfici forestali o di ex pascolo al fine di diversificare la struttura e di conservare la biodiversità. Altri interventi prevedono la valorizzazione di zone umide, specialmente torbiere ed il recupero di aree ripariali. Infine un terzo gruppo di lavori è rivolto alla mitigazione od annullamento del rischio di elettrocuzione e di impatto dell'avifauna sui cavi aerei di un tratto di elettrodotto a media tensione posto prevalentemente in territorio boscato. Nella delibera è prevista la realizzazione degli interventi attraverso un'apposita convenzione con il Consorzio Forestale Alta Valtellina. Il coinvolgimento di altre realtà operanti sul territorio è dimostrazione della vitalità del Parco e funge da volano sociale ed economico per l'area di sua competenza. La collaborazione del Parco non si limita alle realtà ed istituzioni locali, ma viene promossa, con ottimi risultati, anche la partecipazione con enti ed istituti a livello extranazionale. E' il caso ad esempio del progetto di reintrodu zione del gipeto, che ha visto il nostro Parco collaborare nell'ambito alpino con altre aree protette sia italiane che straniere. In attuazione di questo programma il 7 giugno scorso in Val Martello è stata liberata l'ultima coppia di gipeti barbuti, che è andata ad aggiungersi alle altre 10 coppie che dopo dieci anni di lavoro sono tornate a nidificare spontaneamente nell'area alpina. Quattro di queste sono presenti nel nostro Parco. Auspico che il Parco grazie a questo nuovo e prezioso strumento di comunicazione possa farsi interprete delle istanze moderne e, quindi, suscitare dibattiti ed approfondimenti rispetto a temi di interesse culturale, scientifico e sociale. it großer Freude kündige ich die Herausgabe dieser Nationalparkzeitung an, welche schon seit geraumer Zeit angestrebt worden war. Geboren wurde diese Zeitschrift mit dem Ziel, die Natur, die Traditionen und die Kultur, welche den Nationalpark Stifserjoch einzigartig machen, den Institutionen, Vereinen und Bürgern näher zu bringen. Unser Park ist eines der größten und interessantesten Schutzgebiete Europas. Die Fähigkeit, Informationen zu vermitteln, ist ein grundlegendes Element zur Aufwertung des Gebietes. Es ist eine qualifizierte und kohärente Methode zur Sensibilisierung und Bewerbung von Belangen des Umweltschutzes. Diese unsere, wenn auch bescheidene, Publikation will ein Medium sein, um gemeinsam im Umweltbewusstsein zu wachsen und alle Gesellschaftsschichten an Umweltfragen und Problemen einer modernen Führung eines großen Schutzgebietes zu beteiligen. Außerdem möchte die Zeitung die fast fünfjährigen Bemühungen der derzeitigen Präsidentschaft, die vielfältigen Tätigkeiten des Parks bekannt zu machen, dokumentieren. Dabei sollen die im Park wohnhaften Bevölkerung und die vielen Gäste, die unser Gebiet besuchen, einbezogen werden. Der Nationalparkrat hat in der letzten Zeit verschiedene Probleme bewältigt, um das gute Funktionieren des Parks zu gewährleisten. Er hat der Genehmigung des Parkplanes besondere Aufmerksamkeit geschenkt, welcher ein wichtiges strategisches Instrument zur Programmierung und im Management der landschaftlichen Ressourcen darstellt. Eine eigens dafür eingesetzte Kommission ist derzeit dabei, das Reglement des Parks zu vervollständigen und gleichzeitig die eingegangen Einwände zu bewerten. Im Laufe des Jahres 2007 hat der Nationalparkrat verschiedene neue Reglements erarbeitet und beschlossen, welche die Verwalltung betreffen. Diese Reglements beinhalten die Durchführung der Eigenregiearbeiten, den Erlass von Genehmigungen, den Ökonomatsdienst und die Ankäufe von Gütern und Dienstleistungen in Eigenregie. Innerhalb Herbst dieses Jahres wird die Ausarbeitung des neuen Reglements über das Buchhaltungswesen abgeschlossen sein. Was das Personal betrifft, gibt es derzeit zwei Prioritäten. Die erste betrifft die Ernennung des neuen Direktors des Konsortiums, für welche der Nationalparkrat das Bestellungsverfahren in seiner Sitzung vom 22. April eröffnet hat. Die zweite Problematik betrifft die Saisonsarbeiter. In jüngsten Sitzungen, sei es in Rom oder auf lokaler Ebene, wurde der Wille zur Fortführung der Arbeiten in Eigenregie bei direkter Anstellung von saisonalen Arbeitskräften unterstrichen. Dies auch wegen der positiven Erfahrungen. Für die Arbeitssaison 2008 wurden in allen drei Sektoren die Saisonsarbeiter wieder angestellt. Die Verwaltung ist außerdem dabei, nach der Kündigung von Ing. Paolo Moreschini, den Trentiner Außenamtsleiter zu ersetzen. Ich möchte mich auch auf diesem Wege bei Ing. Moreschini für seine Professionalität, Fachkompetenz und seine ständige Bereitschaft bedanken. Außerdem sollen die Werksverträge der Mitarbeiter mit provisorischem Arbeitsverhältnis im Sinne des Staatlichen Finanzgesetzes 2008 stabilisiert werden. Zudem möchte ich einige der vielen vorgesehenen und durchgeführten Arbeiten im Park erwähnen. Im Besonderen möchte ich an die ökologischen Ersatzmaßnahmen nach den SkiWeltmeisterschaften 2005 erinnern, welche im Beschluss des Nationalparkrates vom vergangenen 22. April enthalten sind und die Gebiete in der Valfurva betreffen. Die Arbeiten betreffen hauptsächlich forstwirtschaftliche Verbesserungen in Waldgebieten und auf vormaligen Weideflächen. Die Eingriffe zielen auf den Erhalt der Biodiversität der Arten und der Lebensräume ab. Weitere Maßnahmen sehen die Aufwertung der Feuchtgebiete, speziell der Moore und die Wiedergewinnung der Uferlandschaften am Bach Frodolfo vor. Eine dritte Maßnahme sieht vor, die Stromleitungen im oberen Talschluss der Valfurva durch isolierte Kabel zu ersetzen, um den Stromtod von Raufußhühnen und Greifvögeln zu verhindern. Der Beschluss des Nationalparkrates delegiert die Umsetzung der Vorhaben an das Konsortium für forstliche Pflegemaßnahmen des Oberen Veltlintales. Der Einbezug von lokalen Operateuren ist Beleg für die Vitalität des Nationalparks. Außerdem ist diese Auslagerung der Arbeiten auch ein sozio-ökonomisches Lenkungsinstrument. Die Zusammenarbeit beschränkt sich nicht nur auf lokale Institutionen und Körperschaften, sondern wird auch auf ausländische Institutionen ausgedehnt. Dies ist der Fall im Projekt Wiederansiedlung des Bartgeiers, bei welchem unser Park mit anderen italienischen und ausländischen Schutzgebieten zusammengearbeitet hat. In Durchführung dieses Projektes wurde am vergangenen 7. Juni im Martelltal das letzte junge Bartgeierpaar freigelassen. Diese Junggeier kommen zu den 10 Brutpaaren hinzu, welche nach 10 Aussetzungsjahren im Alpenraum erneut in Naturbruten brüten. Vier dieser Bruten befinden sich in unserem Park. Ich wünsche mir, dass der Park dank dieses neuen, wertvollen und modernen Kommunikationsinstruments Erklärungen und Vertiefungen zu kulturellen, wissenschaftlichen und sozialen Themen liefern kann. PAG 3 NUMERO1 LUGLIO 2008 STELVIO PARK N E W S VIENI NEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO! Il Parco Nazionale dello Stelvio è uno dei più vasti parchi nazionali italiani. La superficie, pari a 130.700 ettari, si articola su 2 regioni: la Lombardia e il Trentino-Alto Adige. In particolare si estende per il 45,7% in Lombardia, per il 40,9% in Sudtirolo e per il 13,4% in Trentino. Il nucleo centrale del Parco è costituito dal Gruppo Ortles-Cevedale, che con i suoi 3905 m s.l.m. domina l'intera area. Ai piedi del gruppo montuoso corrono alcune fra le più tipiche valli alpine che in un certo senso costituiscono il perimetro del parco stesso: in Sudtirolo la Val Venosta, in Lombardia la Valtellina e la Val Camonica, in Trentino la Val di Sole. Queste valli principali sono collegate con il gruppo montuoso centrale da incisioni tipicamente alpine, caratterizzate da forme a "V" di evidente formazione fluviale, che attraverso boschi per lo più di conifere, passando attraverso pascoli e torbiere di alta quota, raggiungono le cime più impervie occupate da rocce nude e da ghiacciai, regno del camoscio e dell'aquila reale. Queste valli secondarie si collegano al gruppo montuoso principale quasi come raggi di una grande ruota. In Sudtirolo le principali linee di penetrazione nell'area Parco sono costituite dalla Val di Solda, dalla Val d'Ultimo, dalla Val di Lasa e dalla Val Martello, mentre in Trentino due sono le valli che interessano il Parco: la Val di Rabbi e quella di Pejo. In Lombardia solcano la superficie del Parco, oltre alla Valtellina e Valfurva, Valdidentro, Valle di Foscagno, Val del Braulio, Valle di Fraele, Val di Gavia, Val di Rezzalo, Valle del Gallo, Val Zebrù, Val dei Forni, Val Grande, Val Canè, Valle delle Messi e Val di Viso. Questo capillare e diffuso reticolo idrografico è indice di una struttura geomorfologica varia e complessa. Infatti le linee vallive spesso coincidono con altrettante linee di faglia, che possono mettere in contatto rocce geologicamente di natura completamente diversa. La varietà e la complessità delle caratteristiche geologiche ha fatto diventare l'area del Parco Nazionale dello Stelvio una delle più studiate da parte di geologi non solo italiani. Il territorio è costituito da rocce sedimentarie (calcari, dolomie) e soprattutto metamorfiche (filladi, micascisti, paragneiss). E' inoltre caratterizzato dalla presenza di estesi depositi di natura detritica e morenica che ricoprono sia i versanti che i fondivalle. In questo contesto a volte aspro, sicuramente unico, il segno dell'uomo è ovunque presente e ne costituisce una delle peculiarità. L'archeologia ci ha permesso di conoscere i primi abitatori della zona e studiare le testimonianze che risalgono all'età neolitica. Il recente arretramento glaciale ci porta alla conoscenza sempre più approfondita delle dolorose vicende legate alla Prima Guerra Mondiale, che ha visto l'attuale area del Parco trasformarsi in un campo di battaglia. Oggi gli insediamenti principali si concentrano lungo le principali valli soprattutto sui conoidi e sui terrazzi fluvio-glaciali sopra il fondovalle. Quest'ultimo è il caso tipico della Valtellina. Al di fuori dei centri maggiori le sedi permanenti sono ormai rare se escludiamo la zona del Sudtirolo, dove permane una forma di presidio diffuso e permanente del territorio, che raggiunge il limite superiore del bosco, merito dell'istituto del "maso chiuso". Stelvio park n e w s Periodico quadrimestrale di informazione del Parco Nazionale dello Stelvio Dreimal jährlich erscheinende Informationszeitschrift des Nationalparks Stilfserjoch Anno I N° 0 luglio 2008 - Jahr I Nr. 0 Juli 2008 Direttore responsabile: Presserechtlich verantwortlicher Direktor: Comitato di redazione - Redaktionsteam: Angelo Dalpez Loredana Dresti, Massimo Favaron, Hanspeter Gunsch, Wolfgang Platter, Daniela Praolini, Remo Tomasetti, Ferruccio Tomasi, Armando Trabucchi Direzione e redazione - Direktion und Redaktion: Consorzio del Parco Nazionale dello Stelvio, via Roma, 26 23032 Bormio - tel. 0342 910100, fax 0342 919063, e-mail: [email protected] Fotografie - Bilder: Archivio Consorzio Parco Nazionale dello Stelvio Progetto grafico - Grafische Ausarbeitung: Claudio Mottes Stampa - Druck: Lineagrafica Bertelle Editori s.n.c, via Maestri del Lavoro, 40 38100 Trento Autorizzazione del Tribunale di Sondrio - Ermächtigung Gericht Sondrio n° 375 del 5 aprile 2008 Questo numero è stato stampato in 8.000 copie - Diese Ausgabe wurde in einer Auflage von 8.000 Kopien gedruckt Ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo 30/2003, n. 196, si informa che i dati personali forniti al Consorzio del Parco Nazionale dello Stelvio per l'abbonamento alla presente pubblicazione, saranno trattati esclusivamente per le finalità relativa alla stampa, spedizione e recapito della pubblicazione stessa. Al soggetto cui si riferiscono i dati forniti spettano i diritti di cui all'articolo 7 del decreto legislativo n. 196 del 2003. Il titolare del trattamento è il Consorzio del Parco Nazionale dello Stelvio, via Roma, 26, 23032 Bormio. Unter Bezugnahme auf den Art. 13 des Legislativdekret 30/2003 Nr. 196 informiert das Konsortium Nationalpark Stilfserjoch, dass die personenbezogenen Daten für das Abonnement der vorliegenden Zeitschrift, ausschließlich für den Druck, den Versand und Zustellung derselben verwendet werden. Dem Subjekt, auf welches sich die gelieferten Daten beziehen stehen die Rechte nach Art. 7 des Legislativdekretes Nr. 193/2003 zu. Verantwortlicher für die Datenbearbeitung ist das Konsortium Nationalpark Stilfserjoch, Romstr. 26, 23032 Bormio. BESUCHE DEN NATIONALPARK STILFSERJOCH! Der Nationalpark Stilfserjoch ist einer der flächenmäßig größten Nationalparke Italiens. Die Fläche von 130.700 ha erstreckt sich über 2 Regionen: die Lombardei und Trentino-Südtirol. 45,7% des Parks befinden sich in der Lombardei, 40,9% in Südtirol und 13,4% im Trentino. Das Herz des Parks ist die Ortler-CevedaleGruppe, die mit ihren 3905 m Höhe die gesamte Fläche beherrscht. Am Fuße der Berggruppe finden wir einige der charakteristischen Alpentäler, welche zum Teil auch die Außengrenze des Parkes bilden: der Vinschgau in Südtirol, das Veltlintal und die Val Camonica in der Lombardei und der Sulzberg im Trentino. Diese Haupttäler sind mit dem Zentralmassiv durch typisch alpine Einschnitte verbunden. Merkmale sind die V-Form der Flusstäler. Die Bäche fließen hauptsächlich durch Nadelwälder, Weiden und Hochmoore und erreichen die unwegsamsten Gipfel. Diese Gipfel werden von nackten Felsen und Gletschern gebildet. Hier oben ist das Reich der Gämsen und Steinadler. Die Seitentäler laufen auf die Berggruppe zu wie die Speichen eines großen Rades. In Südtirol sind die Haupttäler im Parkgebiet das Suldental, das Ultental, das Laaser Tal und das Martelltal, während im Trentino die zwei im Park liegenden Täler das Rabbi-Tal und das Pejo-Tal sind. In der Lombardei durchfurchen den Nationalpark die Valtellina, Valfurva, Valdidentro, Valle di Foscagno, Val del Braulio, Valle di Fraele, Val di Gavia, Val di Rezzalo, Valle del Gallo, Val Zebrù, Val dei Forni, Val Grande, Val Canè, Valle delle Messi und die Val di Viso. Dieses kapillar verzweigte hydrologische Geflecht zeigt eine unterschiedliche und komplexe geomorphologische Struktur an. Tatsächlich stimmen die Tallinien oft mit ebensovielen Verwerfungslinien überein, welche total verschiedene Gesteinsarten verbinden können. Die geologischen Vielfalt und Komplexität hat den Nationalpark Stilfserjoch zu einem der bestuntersuchten Studienobjekte, nicht nur für italienische Geologen, gemacht. Das Gebiet ist aus Felsen aufgebaut, welche aus Kalk- und Dolomit-Sedimenten und hauptsächlich aus metamorphen Umwandlungsgesteinen wie Schiefern, Phylliten und Paragneis aufgebaut sind. Außerdem ist es durch große Schuttund Moränenablagerungen gekennzeichnet, welche die Hänge und Talsohlenböden bedecken. In dieser herben, sicherlich einzigartigen, Umgebung sind die gestaltenden Zeichen des Menschen überall vorhanden und stellen eine Besonderheit in der Kulturlandschaft dar. Die Archäologie eröffnet die Kenntnisse über die ersten Bewohner der Gegend. Die Zeugnisse reichen bis in die ungsteinzeit zurük. Der jüngste Rückgang der Gletscher bringt immer tiefere Erkenntnisse über die schmerzhaften Ereignisse während des I. Weltkrieges. In dieser Zeit war das Gebiet des heutigen Nationalparks Schauplatz heftiger Kämpfe. Heute befinden sich die wichtigsten Siedlungsgebiete entlang der Haupttäler, besonders auf den Schuttkegeln und den alluvialen Terrassen über den Talsohlenböden. Diese Terrassen sind typisch für das Veltlintal. Außerhalb dieser größeren Siedlungskerne sind Dauersiedlungen selten. Abgesehen von Südtirol, denn dort bestehen aufgrund der Einrichtung des „geschlossenen Hofes“ Streusiedlungsformen bis hart an die Waldgrenze. STELVIO PARK N UMERO 1 L UGLIO 2008 PAG N E W S 4 LA LINCE SULLE ALPI ITALIANE: UN RITORNO LENTO E SILENZIOSO DER LUCHS IN DEN ITALIENISCHEN ALPEN: EINE LANGSAME UND LAUTLOSE RÜCKKEHR a lince è ancora una specie poco conosciu ta, soprattutto tra i “non addetti ai lavori”. Il suo comportamento, elusivo e silenzioso, ne ha favorito una reputazione di felino feroce e senza pietà. Ma sgombriamo subito il campo dagli equivoci. La lince è un carnivoro obbligato, che si nutre quindi esclusivamente di prede animali vive. Tuttavia, generalmente, non compie stragi, ma preda solo ciò di cui ha bisogno. Inoltre la lince non è pericolosa e non si ha alcuna notizia di attacchi spontanei verso l'uomo. Negli ultimi vent'anni, a seguito della reintroduzione sulle Alpi e nel Giura svizzero, i ricercatori hanno potuto studiare in modo approfondito le neo-popolazioni e meglio conoscere il comportamento, l'ecologia, gli spostamenti e le preferenze alimentari del più grosso felide presente sul continente europeo. Sulle Alpi la sua preda “elettiva” è il capriolo, anche se cervi piccoli e femmine, camosci, tetraonidi e lepri rientrano comunemente nella sua dieta. Le scelte dipendono anche dalla disponibilità di prede. Non è un caso che la lince infatti predi soprattutto piccoli e giovani cervi dove questi sono più abbondanti. Il peso si aggira sui 17-20 kg nelle femmine e sui 2026 kg nei maschi. Con simili pesi la lince rientra così praticamente nella stessa categoria delle sue prede principali ed ha bisogno di adeguati strumenti e di una strategia di caccia all'agguato per poter rapidamente immobilizzare e sopraffare le proprie prede. Le linci vivono solitarie in territori fissi nei quali non tollerano la presenza di altri individui adulti dello stesso sesso. Maschi e femmine convivono sullo stesso territorio, ma si incontrano raramente al di fuori del periodo dell'accoppiamento, tra febbraio ed aprile. Le dimensioni del territorio variano molto, in funzione di cibo e stato della popolazione, ma sono comunque molto grandi per poter disporre di un numero di prede sufficienti (dai 60 ai 760 km 2, più dell'intera Val di Sole!). La loro attività di caccia è maggiore verso il crepuscolo, quando anche le prede sono attive. Se dispone di prede appena catturate, la lince si riposa nelle vicinanze del suo rifugio, mangia di sera e girovaga di notte, prima di ritornare al suo rifugio. I grandi spostamenti, per esempio tra una predazione e l'altra, avvengono soprattutto di notte. La lince, un tempo ampiamente distribuita in tutta Europa, si estinse sull'arco alpino tra gli anni '20 e '30 del secolo scorso. A partire da tale periodo, le condizioni ecologiche per il felide cominciarono a migliorare. Da una parte si arrestarono le grosse attività di deforestazione e la selvicoltura naturalistica favorì un nuovo aumento delle aree forestali. Dall'altra si assistette ad un vero e proprio boom demografico del capriolo, principale specie preda della lince. Anche l'attitudine dell'uomo nei suoi confronti è progressivamente cambiata. Oggi la lince è ovunque protetta dalla legge o cacciata sulla base di quote che ne garantiscano la conservazione ed anche le strategie dell'Unione Europea per la conservazione della biodiversità danno particolare importanza alla specie. Durante gli anni '70 del secolo scorso la lince è tornata a far parte della fauna alpine grazie alle reintroduzioni effettuate nelle Alpi svizzere e in Slovenia, con esemplari provenienti dai Carpazi. Attualmente sulle Alpi è stimata la presenza di circa 120 individui, suddivisi in due popolazioni tra loro ben distinte. La prima ad ovest, tra Svizzera e Francia, la seconda ad est, tra Slovenia e Austria. In futuro sarà fondamentale riuscire a creare un ponte di contatto tra le due popolazioni alpine che al momento sono tra loro completamente isolate. In Italia la lince è presente in modo stabile solo nel settore più orientale del Friuli, mentre individui in dispersione sono sporadicamente segnalati lungo tutte le aree di confine. Gli esperti considerano la popolazione alpina ancora in pericolo per la sua limitata distribuzione e per le intrinseche limitate capacità di dispersione della specie, legate anche all'attuale frammentazione degli habitat che contraddistingue i fondivalle alpini. Per questo le future azioni per la conservazione della specie dovranno mirare all'ampliamento dell'attuale areale distributivo per favorire il progressivo congiungimento dei due nuclei. In questo quadro si inserisce la buona notizia della comparsa, il 22 marzo scorso, di un giovane maschio in dispersione nel Trentino nord-occidentale. Questo fatto testimonia il verificarsi di fenomeni di dispersione naturale dalla Svizzera verso est, a colmare le attuali lacune distributive. La lince è stata catturata il 22 febbraio scorso nel Parco Nazionale Svizzero e dotata di un radiocollare con tecnologia GPS. Le analisi genetiche hanno stabilito che l'individuo è nato nel 2006 ed è figlio di due esemplari rilasciati nella Svizzera nord-orientale. Dopo aver trascorso gran parte dell'inverno tra la Svizzera e il Parco dello Stelvio lombardo, la lince ha attraversato le montagne del Gavia, a quote di poco superiori ai 3.000 m, e si è portata in Provincia di Trento in Val di Sole dove ha proseguito la sua notevole marcia verso est toccando l'alta Val di Non e il massiccio del Brenta. L'esemplare è costantemente sotto il controllo dei ricercatori svizzeri e del personale forestale trentino e da quando è iniziata la dispersione dal suo luogo di origine ha compiuto uno spostamento superiore ai 200 km! Luca Pedrotti er Luchs ist eine hauptsächlich nur unter Insidern bekannte Tierart. Sein scheues und lautloses Verhalten hat ihm den Ruf einer wilden gnadenlosen Raubkatze eingebracht. Aber räumen wir die Missverständnisse sofort aus. Der Luchs ist ein obligatorischer Fleischfresser, welcher sich ausschließlich von lebenden Beutetieren ernährt. Im Allgemeinen schlägt er nur soviel Beute, wieviel er zu seiner Ernährung braucht. Außerdem ist der Luchs ungefährlich, und es gibt keine Beobachtungen von Angriffen auf den Menschen. Nach den Wiederansiedlungen in den Alpen und im Schweizer Jura in den letzten zwanzig Jahren konnten die Forscher die Kenntnisse in den neuen Luchs-Populationen zu Verhalten, Ökologie, Wanderbewegungen und bevorzugtem Nahrungserwerb über diese größte Katzenart Europas vertiefen. In den Alpen ist das Reh die bevorzugte Beute, auch wenn er Hirschkälber und weibliche Hirsche, Gämsen, Raufußhühner und Hasen annimmt. Die Auswahl der Beutetiere hängt auch vom Nahrungsangebot ab. Es ist kein Zufall, dass der Luchs hauptsächlich Hirschkälber und Junghirsche schlägt, dort wo diese häufig vorkommen. Das Gewicht des Luchses liegt zwischen 17 und 20 kg beim Weibchen und zwischen 20 und 26 kg beim Männchen. Damit erreicht der Luchs praktisch das gleiche Gewicht wie seine Beutetiere und er bedarf einer besonderen Jagdstrategie um der Beute aufzulauern und diese schnell zu schlagen und zu töten. Die Luchse leben als Einzelgänger in festen Territorien, in welchen sie keine anderen erwachsenen Artgenossen des gleichen Geschlechts dulden. Männchen und Weibchen leben im gleichen Territorium, aber sie begegnen sich außerhalb der Paarungszeit sehr selten. Die Paarungszeit fällt in die Monate zwischen Februar und April. Die Größe des Territoriums schwankt mit 60 bis 760 km² (mehr als die Fläche des gesamten Sulzberges!) sehr stark in Abhängigkeit vom Nahrungsangebot und von der Populationsgröße. Luchsterritorien sind jedenfalls sehr groß, um über ein ausreichendes Beuteangebot zu verfügen. Die Jagdaktivität der Luchse nimmt gegen die Dämmerung zu, wenn auch die Beutetiere auf Äsung sind. Wenn der Luchs frische Beute geschlagen hat, ruht er sich in der Nähe seines ächlich nachts zurück. Versteckes aus, frisst abends und streunt in der Nacht, bevor er wieder zu seinem Versteck zurückkehrt. Große Wanderstrecken, z.B. zwischen Jagdgängen, legt der Luchs hauptsächlich nachts zurück. Der Luchs war früher in ganz Europa weit verbreitet und ist im Alpenbogen in den 20er und 30er Jahren des vorigen Jahrhunderts ausgestorben. Ab dieser Zeit haben sich die ökologischen Bedingungen für die Großkatze verbessert. Einerseits fanden die großen Waldrodungen Einhalt und eine naturnahe Waldbewirtschaftung begünstigte die Zunahme der Waldflächen. Andererseits konnte eine starke Zunahme der Bestandesdichte des Rehes als Hauptbeute des Luchses verzeichnet werden. Heute ist der Luchs überall gesetzlich geschützt oder seine Bejagung erfolgt aufgrund von festgelegten Abschussquoten, welche den Erhalt der Art garantieren. Auch die strategischen Richtlinien der Europäischen Gemeinschaft zum Erhalt der Artenvielfalt räumen dieser Tierart eine besondere Bedeutung ein. Während der 70er Jahre des vorigen Jahrhunderts ist der Luchs wieder Teil des Arteninventars der Alpenfauna geworden. Dies dank der Wiederansiedlungen von Luchsen aus den Karpaten in den Schweizer Alpen und in Slowenien. Die derzeitige Zahl der Luchse in den Alpen wird auf 120 Individuen geschätzt, welche sich auf zwei deutlich voneinander getrennte Populationen verteilen. Die erste im Westen zwischen der Schweiz und Frankreich, die zweite im Osten zwischen Slowenien und Österreich. Für die Zukunft wird es von entscheidender Bedeutung sein, Verbindungskorridore zwischen den zwei alpinen Populationen zu schaffen, welche zur Zeit völlig isoliert existieren. In Italien ist der Luchs nur im östlichen Teil der Region Friaul dauerhaft vorkommend, während sporadische Beobachtungen zu wandernden Einzelindividuen aus allen Grenzgebieten gemeldet werden. Die Experten betrachten die alpine Luchspopulation wegen ihres derzeit räumlich begrenzten Areals und ihrer geringen arteigenen Vermehrungsrate noch als gefährdet. Dazu kommt auch die Lebensraumzerstückelung, welche die alpinen Talsohlenböden charakterisiert. Daher müssen die zukünftigen Aktionen zum Erhalt dieser Art auf die Erweiterung des derzeitigen Verbreitungsgebietes ausgerichtet sein, um die zwei Populationen zu verknüpfen. In dieses Bild reiht sich die gute Nachricht vom Auftreten eines jungen Luchsmännchens am 22. März im Nord-Osten des Trentinos ein. Diese Tatsache bezeugt die natürliche Ausbreitung von der Schweiz nach Osten, um die derzeitige Verbreitungslücke zu schließen. Dieser Luchs wurde am vergangenen 22. Februar im Schweizer Nationalpark gefangen und mit einem GPS-Senderhalsband ausgestattet. Die DNA-Analyse hat ergeben, dass es sich um ein Tier handelt, welches 2006 geboren worden ist und von in der NordOst-Schweiz freigelassenen Eltern stammt. Nachdem dieser Luchs den Großteil des Winters in der Schweiz und im Lombardischen Anteil des Nationalparks Stilfserjoch verbracht hatte, hat er die Berge am Gavia-Pass auf einer Höhe von über 3.000 m überquert und ist in den Trentiner Sulzberg eingewechselt. Von dort hat er seinen langen Wanderweg über das Obere Nonstal bis in die Brentagruppe fortgesetzt. Das Individuum ist unter ständiger Beobachtung der Schweizer Forscher und des Trentiner Forstpersonals. Seit dem Beginn seiner Wanderung hat der Luchs eine Strecke von über 200 km zurückgelegt! Luca Pedrotti PAG 5 NUMERO1 LUGLIO 2008 CONFERENZA INTERNAZIONALE STELVIO PARK N E W S INTERNATIONALE KONFERENZ sui cambiamenti climatici e le loro conseguenze per le aree protette alpine zum “Klimawandel und seine Konsequenzen für die alpinen Schutzgebiete” (18-19 ottobre 2007) nel centro visite naturatrafoi (18.-19. Oktober) im Nationalparkhaus naturatrafoi La conferenza internazionale sui cambiamenti climatici e le loro conseguenze per le aree protette alpine si è conclusa il 19 ottobre 2007 a Trafoi (Italia) presso il centro visite naturatrafoi. È stata organizzata dalle Rete Alpina delle Aree Protette e dal Parco Nazionale dello Stelvio. I partecipanti sono stati 90, provenienti da diversi paesi alpini: rappresentanti della pubblica amministrazione, gestori di aree protette e ricercatori. Lo scopo di questa conferenza era di presentare la situazione alpina e di discutere i mezzi, che le aree protette hanno a loro disposizione per percepire e adattarsi ai cambiamenti climatici. L'incontro, che si è svolto in due tempi, ha riunito interventi di scienziati e del personale delle aree protette alpine. Si è prima cercato di fare una presentazione generale degli impatti dei cambiamenti climatici nelle Alpi. Tre sono stati i temi evidenziati come prioritari: la biodiversità, la neve, il ghiaccio e l'acqua e le attività economiche nelle aree protette alpine. A queste relazioni è seguita poi una tavola rotonda su sfide e vantaggi, che possono derivare dalla collaborazione tra ricerca ed aree protette. A conclusione è stata organizzata un'escursione guidata al ghiacciaio del Madaccio ed una sessione di poster di presentazione di altri progetti sul tema della ricerca e delle attività nei parchi. E'stata fatta una prima serie di proposte strategiche per prevedere ed adattarsi ai cambiamenti climatici: lo sviluppo di programmi di monitoraggio a lungo termine, la necessaria elaborazione di sistemi d'analisi spaziali ed evolutivi ed una migliore cooperazione tra le aree protette alpine sul tema della gestione della biodiversità. Ulteriori informazioni: http://alparc.ujf-grenoble.fr Die internationale Konferenz zum „Klimawandel und seine Konsequenzen für die alpinen Schutzgebiete“ fand am 18. und 19. Oktober 2007 in Trafoi im Nationalparkhaus naturatrafoi statt. Die Konferenz wurde vom Netzwerk Alpiner Schutzgebiete und dem Nationalpark Stilfserjoch organisiert. Es waren 90 Teilnehmer aus den verschiedensten europäischen Ländern anwesend: Vertreter öffentlicher Verwaltungen, Leiter von Schutzgebieten und Wissenschaftler. Die Zielsetzung der internationalen Konferenz war es, die aktuelle Situation des Klimawandels darzustellen und über geeignete Mittel zu diskutieren, welche den Schutzgebieten zur Verfügung stehen, um sich dem Klimawandel anzupassen. Die Konferenz war durch zweierlei Beiträge gekennzeichnet: Von Wissenschaftlern und Schutzgebietsmanagern. Im ersten Teil der Konferenz versuchte man die allgemeine Situation des Klimawandels in den Alpen zu beschreiben, und folgende Themen zeichneten sich als wichtig ab: die Artenvielfalt, der Wasserhaushalt und Gletscherrückgang und die wirtschaftlichen Aktivitäten in den einzelnen Schutzgebieten. Auf diese Beiträge folgte eine Diskussion am runden Tisch zu Herausforderungen und Vorteilen, welche sich aus der Zusammenarbeit zwischen Wissenschaft und Schutzgebieten ergeben könnten. Zum Abschluss wurde eine Exkursion zum Madatschgletscher organisiert und durchgeführt. Ein weiterer Bestandteil der Tagung war die Vorstellung von Postern, bei der durch Schutzgebiete unterstützte Projekte oder Forschungsergebnisse vorgestellt wurden. In der Schlussdiskussion wurde weiters eine erste Serie von Maßnahmen vorgeschlagen, um sich dem Klimawandel anzupassen und geeignete, vorbeugende Maßnahmen zu treffen: die Entwicklung von Überwachungsprogrammen auf lange Sicht, die Erarbeitung von Raumanalysen und Simulationsmodellen und die Möglichkeiten einer besseren Zusammenarbeit der Schutzgebiete im Management der Artenvielfalt. Die Gründung einer Arbeitsgruppe zu oben genannten Themen wurde geplant, um der Konferenz auch für die Zukunft Nachdruck zu verleihen. L'UOMO E LA MONTAGNA-MUTAMENTI CLIMATICI E TUTELA DEI BENI CULTURALI IN AMBIENTE GLACIALE Il 17 e il 18 aprile, a Cogolo di Peio, è stato proposto il convegno “L'uomo e la montagna. Mutamenti climatici e tutela dei beni culturali in ambiente glaciale”. L'incontro è stato promosso dal Parco Nazionale dello Stelvio in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni archeologici della Provincia Autonoma di Trento e con il sostegno del Consorzio dei Comuni della Provincia di Trento B.I.M. dell'Adige. Il fitto programma di interventi è stato suddiviso in quattro sezioni principali: una introduzione sulle Proiezioni climatiche sulle Alpi, Scoperte e ricerche, Archeologia e antropologia forense, Restauro e conservazione. Ad aprire i lavori è stata Margherita Cogo, assessore alla cultura della Provincia Autonoma di Trento, che ha sottolineato come l'iniziativa si ponga nel solco degli appuntamenti inseriti nella cornice dei “Progetti Memoria” caratterizzati dalla positiva collaborazione tra Provincia ed associazioni. Il presidente del Consorzio del Parco Nazionale dello Stelvio, Ferruccio Tomasi, ha spiegato come sia importante lavorare insieme per creare la rete virtuosa di relazioni volta alla valorizzazione e promozione dei valori identitari del territorio. “Concorrere, ha precisato, all'attuazione di iniziative finalizzate alla divulgazione del sapere è un compito di grande responsabilità perché avvia percorsi di crescita e di confronto a più livelli e consente di “far memoria” affinché si possa trasferire il patrimonio di conoscenze alle nuove generazioni.” Argomentazioni condivise anche dal vicepresidente del Parco e promotore del convegno, Remo Tomasetti, che ha sottolineato come sempre più i parchi debbano proporsi come forte momento culturale. “Proprio per questo ha concluso- il prossimo anno, a Bormio, daremo vita ad un incontro su un tema che ci sembra capace di apportare significative novità: ci occuperemo infatti del rapporto tra parchi, benessere e felicità”. Convegno: Tre giorni con l’orso, convivere con l’orso: problematiche ed esperienze europee (16 -19 maggio 2008) presso il Centro visite aquaprad Il convegno internazionale sull´orso con problematiche ed esperienze europee si è tenuto il 17 maggio 2008 a Prato allo Stelvio presso il centro visite aquaprad. Il convegno è stato organizzato dal WWF Italia in collaborazione con la Provincia Autonoma di Bolzano, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, la Federazione Protezionisti Sudtirolesi/CIPRA ed il Parco Nazionale dello Stelvio. L'orso bruno è un simbolo delle condizioni ecologiche ancora favorevoli nella grande catena montuosa delle Alpi. La convivenza con la specie tuttavia risulta problematica. Lo è anche stata in passato, vista la quasi totale estinzione della specie. La recente espansione degli orsi trentini, reintrodotti nel Parco Adamello Brenta dal 1999 al 2001 ed i loro discendenti creano certamente dei problemi di accettazione di una specie ormai dimenticata in molte regioni e nazioni circostanti. Lo scopo del convegno era quello mettere a disposizione degli operatori socio-economici, che vivono nei territori di neo-colonizzazione da parte dell'orso bruno le esperienze di chi si è trovato recentemente ad affrontare situazioni simili ed ha sperimentato le tecniche disponibili per ridurre i danni al patrimonio agricolo. Non si trattava di convincere nessuno sulla bontà del ritorno della specie, ma di avviare un confronto onesto, su basi concrete, per valutare le possibilità attuali di convivenza con l'orso bruno nel territorio alpino. Il convegno si è svolto in Val Venosta, uno dei territori frequentati spesso da orsi negli ultimi anni, i quali dal Trentino si sono spostati fino in Svizzera, Austria o Germania, dove le problematiche di accettazione della specie non DER MENSCH UND DER BERG KLIMATISCHE VERÄNDERUNGEN UND SCHUTZ DER KULTURGÜTER IN DER GLETSCHERWELT Am 17. und 18. April fand in Cogolo di Peio die wissenschaftliche Fachtagung “Der Mensch und der Berg: Klimatische Veränderungen und Schutz der Kulturgüter in der Gletscherwelt” statt. Das Treffen wurde vom Nationalpark Stilferjoch in Zusammenarbeit mit dem Amt für Archäologie im Landesdenkmalamt der Autonomen Provinz Trient organisiert. Finanziell wurde die Veranstaltung vom Trentiner Gemeindenverband im Wassereinzugsgebiet der Etsch unterstützt. Das dichte Programm wurde in vier Themenblöcke aufgeteilt: eine Einleitung über die Klimaprognosen in den Alpen, Entdeckungen und Forschungen, Archäologie und forensische Anthropologie, Restaurierung und Erhaltung. Die Tagung eröffnet hat Frau Margherita Cogo, Landesrätin für Kultur in der Autonomen Provinz Trient. Sie unterstrich die Bedeutung der Tagung, welche sich in die Veranstaltungsreihe „Erinnerungen“ einfügt und welche sich durch eine positive Zusammenarbeit zwischen der Provinz und verschiedenen Vereinen auszeichnet. Der Präsident des Konsortiums Nationalpark Stilfserjoch Ferruccio Tomasi hat die Wichtigkeit der Zusammenarbeit betont. Dadurch kann ein wirksames Netz von Beziehungen geschaffen werden, welches die Identifikationsmerkmale des Gebietet aufwertet und fördert. Er hob hervor, dass das Mitwirken an Aktivitäten zur Verbreitung von Wissen eine Aufgabe von großer Verantwortung sei. Es würden nämlich mehrere Kenntnisphasen durchlaufen, welche das Speichern von Erinnerungen erlauben. Dadurch wird es möglich, das Wissensgut an die jungen Generationen weiterzugeben. Die Gedanken wurden auch von Remo Tomasetti, demVizepräsidenten des Nationalparks und Initiator des Symposiums, geteilt. Dieser unterstrich, dass sich die Schutzgebiete immer mehr als Orte der Kultur anbieten sollten. Er zog daraus den Schluss, dass gerade aus diesem Grund im nächsten Jahr in Bormio eine Tagung stattfinden wird, welche neue Erkenntnisse zu einem interessanten Thema erbringen sollte. Die Tagung wird nämlich der Wechselbeziehung zwischen Schutzgebieten, Wohlbefinden und Glück gewidmet sein. Paola Zalla sono ancora state risolte. Per affrontare il problema il WWF svizzero ha avviato, a partire dal 2006, una piattaforma di lavoro con il coinvolgimento di tutti gli operatori interessati sulle tematiche connesse con il ritorno dell'orso nel Dreilandereck (A, CH, I), che si è concretizza ta come Progetto Ursina. Il 18 maggio 2008, a conclusione dei lavori, si è tenuta una visita sul campo in Val Müstair nei territori del Progetto Ursina. Internationaler Kongress “Drei Tage mit dem Bären, Zusammenleben mit dem Bären, Probleme und europäische Erfahrungen“ (16. - 19. Mai 2008) im Nationalparkhaus aquaprad Der internationale Kongress zum Thema: „Drei Tage mit dem Bären, Probleme und europäische Erfahrungen“ wurde vom 16 - 19. Mai 2008 im Nationalparkhaus aquaprad abgehalten. Der Kongress wurde vom WWF Italien in Zusammenarbeit mit dem Umweltministerium, der Autonomen Provinz Bozen, dem Dachverband für Natur- und Umweltschutz in Südtirol und dem Nationalpark Stilfserjoch organisiert. Der Braunbär ist ein Indikator der ökologischen Bedingungen, welche im gesamten Alpenraum, im Herzen Europas, herrschen. Das Zusammenleben mit dem Braunbären ist sehr oft problematisch. Das war es auch in der Vergangenheit und war mitunter ein Grund dafür, dass die Art fast gänzlich ausgerottet wurde. Die gegenwärtige Ausbreitung der Trentiner Bären und deren Nachkommen, welche in der Adamello Brenta Gruppe in den Jahren 1999 - 2001 wieder angesiedelt wurden, schaffen Akzeptanzprobleme dieser Tierart, welche zwischenzeitlich in vielen Regionen und umliegenden Nationen aus dem Gedächtnis gestrichen worden war. Die Zielsetzung des internationalen Kongresses im Mai 2008 war es, dem Publikum Fachleute zur Verfügung zu stellen, welche in den neu besiedelten Lebensräumen mit den Bären arbeiten und sich derzeit mit ähnlichen Situationen konfrontiert sehen und verschiedene Techniken anwenden, um die von den Bären verursachten Schäden in der Landwirtschaft zu minimieren. Der zweite Teil des Kongresses orientierte sich an praktischem Anschauungsmaterial, und nach einigen kurzen Beispielen, wie die Rückkehr des Braunbären in den Alpen und den Pyrenäen gehandhabt wird, mit der Beurteilung von Erfolg und Misserfolg, fuhr man in Form eines Runden Tisches zum Gedankenaustausch zwischen Publikum und den Experten fort. Der Runde Tisch zielte nicht darauf ab, jemandem die Rückkehr der Art schmackhaft zu machen, sondern einen ehrlichen Gedankenaustausch mit reellem Hintergrund zu bieten, um die tatsächlichen Möglichkeiten eines friedlichen Zusammenlebens mit dem Bären im Alpenbogen aufzuzeigen und zu beurteilen. Der Kongress wurde im Vinschgau, abgehalten einem der Gebiete, welche in den letzten Jahren von den Bären aufgesucht wurden, welche aus der Adamello- Brenta Gruppe in die Schweiz, nach Österreich und nach Deutschland weiter wanderten, wo die Akzeptanz der Art auch noch nicht gewährleistet ist. Die wichtige Rolle des Vinschgaus als Wanderkorridor hat den schweizerischen WWF bereits im Jahre 2006 dazu bewogen, eine Arbeitsplattform von Personen zu gründen, welche am Bären interessiert und mit dem Bären konfrontiert sind. Dies im Dreiländereck A, CH und I. Das Projekt heißt URSINA. Der Kongress wurde am 18. Mai 2008 mit einer Exkursion in das Ursina „Bärengebiet Val Müstair“ abgerundet und abgeschlossen. STELVIO PARK N UMERO 1 L UGLIO 2008 PAG N E W S 6 PROGRAMMA ESTATE 2008 DAS SOMMERPROGRAMM 2008 Settore Lombardo Anche per l'estate 2008, il settore lombardo del Parco Nazionale dello Stelvio ha programmato un ampio ventaglio di iniziative, destinate a residenti e turisti, volte ad incrementare sempre più la conoscenza dell'area protetta e la sensibilità ai temi della conservazione di un patrimonio, che oltre ad avere un valore naturalistico - culturale, ha anche una elevata valenza economica. La parte preponderante spetta alle escursioni a tema, in cui è prevista la presenza oltre che di Guide Parco, anche di esperti delle varie discipline che costituiscono il filo conduttore delle varie escursioni. Ai temi più spiccatamente naturalistici (botanico, faunistico, geomorfologico) che permetteranno di imparare a riconoscere alcune delle specie più caratteristiche del Parco e le principali curiosità sulla loro vita, si affiancano anche quello agro-silvo-pastorale, teso a sottolineare l'importanza dell'uomo nella creazione e nel mantenimento di particolari habitat legati all'uso tradizionale del territorio e quello storico, legato principalmente al primo conflitto mondiale che tante testimonianze ha lasciato nel nostro territorio. Il calendario di escursioni, concentrato particolar mente in luglio e agosto, si protrae comunque da giugno ad ottobre. Alcune gite avranno valenza prettamente escursioni stica, e non mancheranno mini-trekking di due giorni. Non ci si è dimenticati dei più giovani. Se nel versante valtellinese sono previsti alcuni campeggi di due giorni, grazie ai quali bambini e ragazzi potranno vivere in maniera più diretta il Parco, nel versante bresciano l'occasione per la scoperta sarà rappresentata da escursioni tematiche volte all'esplorazione degli angoli più caratteristici del Parco. E' anche prevista una serie di conferenze che affronteranno, in chiave locale, l'importante tema del cambiamento climatico. Tutti i giovedì sera dal 17 luglio al 21 agosto, esperti naturalisti e docenti universitari illustreranno gli effetti di questo fenomeno sui ghiacciai e sulle componenti animali e vegetali. Le serate si terranno presso il Centro Visite del Parco Nazionale di S. Antonio Valfurva, alle ore 21.00. Lombardischer Parkanteil Settore Trentino Trentiner Parkanteil Auch im Sommer 2008 bietet das Lombardische Außenamt des Nationalparks Stilfserjoch ein breitgefächertes Programm an, welches für Einheimische und Touristen bestimmt ist. Ziel ist es, die Kenntnis über das Schutzgebiet und die Sensibilität zum Erhalt wertvoller Landschaftselemente zu steigern. Denn abgesehen vom Wert als Natur- und Kulturlandschaft hat das Schutzgebiet auch einen hohen ökonomischen Stellenwert. Speciale Estate in Val di Peio Sommerspezial im Pejo-Tal Da venerdì 4 a domenica 6 luglio Giro d'Italia trekking Evento che il 4-5-6 luglio offrirà al visitatore l'opportunità di vivere con gli amici della rivista “Trekking” un'emozionante tre giorni lungo gli spettacolari percorsi del Parco Von Freitag 4. bis Sonntag 6. Juli Giro d'italia trekking Diese Veranstaltung am 4., 5. und 6. Juli bietet den Teilnehmern die Möglichkeit, mit den Freunden der Zeitschrift “Trekking” drei aufregende Tage auf spektakulären Wegen des Parks zu erleben. Venerdì 8 agosto in montagna con Reinhold Messner Un'intera giornata con il grande alpinista di fama mondiale: camminata nel Parco Nazionale dello Stelvio e serata “Passione per il limite” Freitag 8. August In den Bergen mit Reinhold Messner Einen ganzen Tag mit dem großen und weltberühmten Alpinisten verbringen: Wanderung im Nationalpark Stilfserjoch und Abendveranstaltung zum Thema „Leidenschaft für Grenzsituationen“ Vorherrschendes Element des Programmes sind die Themenwanderungen. Diese werden von Wanderführern und zudem von Experten aus dem jeweiligen Fachgebiet begleitet. In den vorwiegend naturkundlichen Themenexkursionen zu Flora, Fauna und Geomorphologie lernen wir die wichtigsten Arten im Nationalpark kennen. Dazu kommen Führungen zur Land-, Forst- und Almwirtschaft, welche die gestalterische Tätigkeit des Menschen in der Kulturlandschaft und im Erhalt der besonderen Lebensräume unterstreichen. Die geschichtlichen Führungen sind hauptsächlich den Ereignissen des I. Weltkrieges gewidmet, welcher viele Zeugnisse in unserem Gebiet hinterlassen hat. Die Angebote des Wanderkalenders, beziehen sich hauptsächlich auf die Monate Juli und August, erstrecken sich aber insgesamt auf den Zeitraum von Juni bis Oktober. Einige Wanderungen haben hauptsächlich Ausflugscharakter und es werden auch zweitätigen Mini-Trekkings angeboten. Auch die Jüngsten wurden nicht vergessen. Im Veltlintal sind einige Zwei-Tages-Campings geplant, während denen die Kinder und Jugendlichen den Park in hautnah erleben dürfen. In der Valcamonica werden thematische Exkursionen angeboten, bei welchen die schönsten Plätze des Parks entdeckt werden können. Es ist auch eine Reihe von Vorträgen vorgesehen, welche dem aktuellen Thema des Klimawandels gewidmet sind. Vom 17. Juli bis 21. August werden jeden Donnerstag Naturexperten und Universitätsdozenten über die Auswirkungen des Klimawandels auf Gletscher, Tiere und Pflanzen berichten. Diese Informationsabende finden im Nationalparkhaus S. Antonio Valfurva jeweils um 21.00 Uhr statt. Sabato 16 agosto ore 6.00 Rifugio Larcher al Cevedale: I suoni delle Dolomiti Concerto del Coro Sasso Rosso della Val di Sole, interprete del più autentico repertorio popolare trentino e dell'intera area alpina Da venerdì 29 a domenica 31 agosto Commemorazione in occasione del 90° anniversa rio della fine della 1° Guerra Mondiale Calendario di appuntamenti (serate, concerti,sfilate) per commemorare il grande evento che coinvolse in maniera drammatica la Val di Sole e le sue montagne e cambiò il volto dell'Europa Speciale Estate in Val di Rabbi Sabato 9 agosto Malga Fassa ore 15.00 “Concerto d'estate”: Kreative Ensemble. I migliori solisti d'archi fra le montagne del Parco Nazionale dello Stelvio regaleranno emozioni indimenticabili. A fine concerto degustazione di vini trentini e prodotti di malga. Venerdì 15 agosto Segheria dei Bègoi loc. Al Plan a partire dalle ore 15.00 “Alla segheria veneziana alla scoperta di vecchi mestieri” Dimostrazione dell'antica arte della lavorazione del legno A partire dalle ore 21.00 Alberi di vita vite d' alberi Evento multimediale dedicato al linguaggio segreto degli alberi secolari. Su maxi schermo scorreranno le immagini degli alberi musicate dal vivo da una formazione acustica di legni Giovedì 28 agosto Agricolture Racconti mitici sui prodotti tipici del Trentino Sommerspezial in im Rabbi-Tal Samstag 9. August - Fassa-Alm 15.00 Uhr “Sommerkonzert”: Kreative Ensemble. Die besten Solisten von Streichinstrumenten in den Bergen des Nationalparks Stilfserjoch schenken Ihnen unvergessliche Emotionen. Am Ende des Konzertes findet eine Verkostung von Trentiner Weinen und Produkten der Alm statt. Freitag 15. August Bègoi-Säge in der Örtlichkeit Al Plan ab 15.00 Uhr “In der Venezianer Säge auf Entdeckung alter Handwerksberufe” Vorführung der alten Kunst der Holzverarbeitung ab 21.00 Uhr Lebensbäume, Leben der Bäume Multimediashow, welche die Geheimsprache der Jahrhunderte alten Bäume entschlüsselt. Auf einem Großbildschirm fließen Bilder von Bäumen, welche von Live-Musik auf Holzinstrumenten untermalt werden. Donnerstag 28. August Landwirtschaft Geheimnisvolle Erzählungen über die typischen Trentiner Produkte. Donnerstag 11. September “La tosada”: Almabtrieb der Schafe in das Dorf Pejo zur Schur. Domenica 21 settembre La desmalghjadö: Il rientro delle mucche a Rabbi dalla Val Cercen Sonntag 21. September “La desmalghjadö”: Almabtrieb der Kühe aus der Val Cercen nach Rabbi. Südtiroler Länderanteil Visite guidate e proiezione di diapositive nel Parco Nazionale dello Stelvio durante l'estate 2008 Geführte Wanderungen und Diavorträge im Südtiroler Länderanteil des Nationalparks Stilfserjoch im Sommer 2008 La scalata Cima Coppi Ormai quasi una classica Von Freitag 29. bis Sonntag 31. August: Gedächtnisfeier zum 90. Jahrestag der Beendigung des I. Weltkrieges Veranstaltungsreihe (Abendveranstaltungen, Konzerte, Umzüge), um des historischen Ereignisses zu gedenken, welches in dramatischer Weise das Sulzbergtal und seine Berge in Mitleidenschaft gezogen und das Antlitz Europas verändert hat. Giovedì 11 settembre La Tosada: Il rientro del gregge a Peio Paese per la tosatura Settore Altoatesino Il settore altoatesino del Parco Nazionale dello Stelvio si pone tra i suoi compiti educativi anche quello di trasmettere a residenti e turisti il pensiero naturale e mostrare da vicino le bellezze e le peculiarità del Parco. Come già negli anni passati anche per l'anno 2008 è stato messo a punto in collaborazione con l'Associazione Turistica Val Venosta e con le altre Associazioni Turistiche presenti sul territorio del parco un fitto programma di escursioni per avvicinare tutti gli interessati agli aspetti naturalistici ed alle bellezze del Parco Nazionale dello Stelvio. I temi trattati in circa cento escursioni ed una cinquantina di proiezioni di diapositive comprendono tra l'altro la botanica, la geologia, la faunistica, la cultura e le tradizioni. Il programma delle attività estive con tutti i dettagli, le date ed punti di ritrovo è consultabile sul sito internet www.stelviopark.it Samstag 16. August 6.00 Uhr Schutzhütte Larcher am Cevedale: Die klänge der Dolomiten Konzert des Chores „Sasso Rosso“ aus dem Sulzberg, Interpret des originalen Trentiner Volksliedrepertoires und des Liedgutes aus dem gesamten Alpenraum Der Nationalpark Stilfserjoch, Autonome Provinz Bozen, Zählt zum wesentlichen Element seines Bildungsauftrages, Einheimischen und Gästen den Naturgedanken zu vermitteln und die Schönheit und Besonderheit des Nationalparks näher zu zeigen. Wie bereits in den vergangenen Jahren wurde auch für das Jahr 2008 in Zusammenarbeit mit dem Tourismusverband Vinschgau und den im Parkgebiet tätigen Tourismusvereinen ein Wanderkonzept erarbeitet, welches allen Interessierten naturkundliche Inhalte und die Schönheit des Nationalparks Stilfserjoch näher bringt. Die Themen betreffen botanische, geologische, wildbiologische, kulturelle und verschiedene andere Inhalte. Sie werden in Form von ca. 100 Wanderungen und 50 Diavorträgen angeboten. Das Sommerprogramm 2008 ist in all seinen Einzelheiten, Terminen und Treffpunkten im Internet unter: www.stelviopark.it abrufbar. Der Radtag Stilfserjoch, fast schon ein Klassiker Il motto della scalata Cima Coppi è sempre lo stesso fin dall'inizio: Esserci! Il 30 agosto 2008 si riparte con l'ottava edizione. Con la scalata Cima Coppi il settore altoatesino del Parco Nazionale dello Selvio si è posto l'obiettivo di offrire a residenti e turisti una straordinaria avventura con la bicicletta senza il rumore ed i pericoli del traffico. Il prossimo 30 agosto dalle 9.00 alla 16.00 la strada dello Stelvio sarà nuovamente chiusa al traffico privato motorizzato. La scalata Cima Coppi ha trovato e trova grande consenso da parte dei ciclisti. I numeri parlano da soli. Alla prima edizione tenutasi nell'autunno del 2001 i partecipanti che affrontarono il passo furono 1500. Nel 2002 erano già 3400. Uguale partecipazione nel 2003. Questo record fu superato nel 2004 allorquando si contarono sulla rampa altoaestina del passo 5500 partecipanti. Dal 2003 la manifestazione, con chiusura totale della strada, si tiene anche sul versante lombardo del Parco. Nel 2005 i ciclisti che affrontarono i tornanti altoatesini furono 5400, ai quali si aggiunsero i 1500 ciclisti del versante lombardo. Nel 2006 sono stati raggiunti i 6620 partecipanti in provincia di Bolzano ed i circa 2000 ciclisti in Lombardia. Il record di partecipanti è stato conquistato nel 2007 con 8768 ciclisti che hanno affrontato i versanti altoatesino, lombardo e svizzero del Passo dello Stelvio. Non ci sono limiti di tempo, non c'è stress, ai partecipanti è richiesta sola una solida condizione fisica. Gli organizzatori del Parco Nazionale augurano ai partecipanti dell'edizione 2008 di questa manifestazione, che è quasi ormai diventata una classica, buon divertimento. Ulteriori informazioni su ww.stelviobike.com. Das Motto des Radtages Stilfserjoch ist von Anfang an dasselbe geblieben: Dabei sein ist alles! Am 30.08.2008 ist es wieder so weit! Die achte Auflage des Radtags Stilfserjoch findet statt. Der Nationalpark Stilfserjoch im Südtiroler Länderanteil hat sich beim Radtag Stilfserjoch zum Ziel gesetzt, den Einheimischen und Gästen auf der Stilfserjoch Straße ein unbeschreibliches Fahrraderlebnis ohne Verkehrslärm zu bieten. Die Passstraße wird für den privaten, motorisierten Verkehr am 30.08.2008 wiederum von 08.00 16.00 Uhr gesperrt. Der Radtag Stilfserjoch fand und findet bei den Teilnehmern großen Zuspruch. Die Zahlen sprechen für sich. Zum ersten Mal wurde der Radtag Stilfserjoch im Herbst 2001 abgehalten, wobei 1500 gezählte Radfahrer auf das Joch radelten. Im Jahre 2002 waren es bereits 3400, gleich viele Radler wie im Jahre 2003. Dieser Rekord wurde im Jahre 2004 übertroffen, da von Südtiroler Seite aus 5500 gezählte Radfahrer auf das Stilfserjoch radelten. Der Veranstaltung gefolgt ist der lombardische Teil des Nationalparks Stilfserjoch, wobei dort die Straße für den motorisierten Verkehr das erste Mal im Jahre 2003 gesperrt wurde. Im Jahre 2005 radelten von südtiroler Seite aus 5400 Radfahrer auf das Stilfserjoch, von der lombardischen Seite waren es 1500. Im Jahre 2006 waren es 6620 Teilnehmer von südtiroler Seite und ca. 2000 von der lombardischen Seite. Der Spitze an Teilnehmern wurde mit insgesamt 8768 Radlern von südtiroler, der lombardischen und schweizerischen Seite im Jahre 2007 erreicht. Keine Zeitmessung, kein Stress beim Radeln, aber eine solide Kondition gehören zur Grundausstattung der Teilnehmer. Das Nationalparkteam wünscht den Teilnehmern für das Jahr 2008 viel Spaß - bei einer fast schon zum Klassiker gewordenen Veranstaltung. Weitere Informationen finden Sie unter: www.stelviobike.com Il Coordinatore delle Attività Didattico-Divulgative del Parco Nazionale dello Stelvio Settore altoatesino Dr. Hanspeter Gunsch Der Koordinator für Öffentlichkeitsarbeit, Nationalpark Stilfserjoch/Südtiroler Länderanteil, Dr. Hanspeter Gunsch PAG 7 NUMERO1 LUGLIO 2008 STELVIO PARK IPUOL G’ ESSERE IARDINO TERRESTRE CONSIDERATO IL PRIMO PARCO NATURALE DELLA TERRA? DER GARTEN EDEN ALS ERSTES SCHUTZGEBIET? l sostantivo "paradiso" ancora oggi definisce, quando con questo termine si individua un territorio, un luogo dove si vive in estrema beatitudine. Subito si pensa al Paradiso terrestre, corrispondente al giardino in Eden dove, come racconta la Bibbia, Dio collocò Adamo ed Eva. Vediamo ora se il Paradiso terrestre può essere il modello di riferimento per i moderni Parchi naturali! Innanzitutto qualsiasi area parco è un intercluso all'interno di un'area più vasta. Si pensi ai parchi che caratterizzano il versante italiano dell'arco alpino, come ad esempio il Parco Nazionale del Gran Paradiso, il Parco Nazionale dello Stelvio per citare quelli, diciamo, storici ed il Parco delle Dolomiti Bellunesi di più recente istituzione. Anche il Paradiso terrestre corrisponde ad una superficie ben delimitata, collocata, come si legge nella Genesi, "in Eden, a oriente", quindi è una porzione limitata di territorio. Se poi ci lasciamo trasportare dalle parole dei poeti o dalla raffigurazione di famosi pittori, il Paradiso terrestre ci appare delimitato da un muro dove si trovano porte che permettono il passaggio, attraverso una delle quali l'Angelo scaccia Adamo ed Eva. Come oggi nei Parchi, anche nel Paradiso sono presenti "vincoli". Dio pone una forte e precisa limitazione all'uomo: non si può toccare l'albero che sta in mezzo al giardino né mangiare i suoi frutti. La legge costitutiva del Parco Nazionale dello Stelvio del 24 aprile 1935, n. 740, vieta, fatte salve le disposizioni delle leggi e dei regolamenti forestali, nel territorio del Parco la manomissione e l'alterazione delle bellezze naturali e delle formazioni geologiche, l'esecuzione di tagli boschivi e la raccolta di specie vegetali non espressamente autorizzate, l'esercizio del pascolo non autorizzato, ecc. Sono vincoli non coercitivi come fu l'imposizione che Adamo ricevette da Dio, ma costituiscono pur sempre una limitazione d'uso o meglio del modo d'uso dei beni all'interno del Parco. Allora come oggi sono sempre presenti sirene ingannevoli che cercano di aggirare le regole fissate nell'interesse della comunità: allora il serpente, oggi gli speculatori. Vi sono però compensazioni ai vincoli imposti. Nel Paradiso terrestre l'assenza di malattie, la vita contemplativa, la possibilità di vivere senza la fatica del duro lavoro costituirono il premio al rispetto delle regole fissate da Dio, oggi le risorse economiche compensano le limitazioni che vengono imposte. Quest'anno per il Parco Nazionale dello Stelvio è previsto un contributo da parte dello Stato di € 5.240.351,60 corrispondente al 9,9% dell'intero importo impegnato a livello nazionale per le aree protette terrestri (€ 52.894.459,00). L'importo all'interno del Consorzio del Parco Nazionale dello Stelvio è a sua volta ripartito proporzionalmente in funzione soprattutto di parametri fisici, quali superficie ed estensione delle zone A,B, C e D, nei tre settori che costituiscono il Consorzio, riservando una quota parte all'Ufficio Centrale per la copertura delle spese di carattere generale. Alla cifra sopra riportata va poi aggiunto il contributo che ciascun Ente locale corrisponde annualmente. Per il 2008 la Regione Lombardia ha previsto uno stanziamento di € 740.000,00, mentre il contributo della Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige è di € 732.000,00 e quello della Provincia Autonoma di Trento corrisponde ad € 2.000.000,00. A differenza di Adamo ed Eva, che ebbero a disposizione in anticipo tutte le risorse per il loro "ben-essere" (infatti Dio creò l'uomo solo dopo aver creato il substrato necessario alla vita) per cui bastava gestirle nel rispetto delle regole fissate, i parchi italiani vivono in una situazione di perenne precarietà per quanto concerne le risorse loro assegnate. Infatti dalla prima proposta di riparto dei contributi statali i parchi vedono passare molti mesi prima di arrivare all'assegnazione definitiva dell'importo, che in qualche caso risulta anche decurtato rispetto a quanto previsto. E' evidente che questo penalizza una seria, efficace ed efficiente programmazione dell'attività! Rimane comunque indiscutibile il fatto che, così come è accaduto ai nostri Progenitori nel Giardino terrestre, anche ora è necessario meritarsi il premio. Infatti una delle regole che vengono applicate dal Ministero dell'Ambiente nella suddivisione delle risorse destinate ai parchi italiani è appunto quella della meritocrazia e bisogna riconoscere che il nostro Parco non è certo fra gli ultimi. E' necessario comunque migliorare il nostro rapporto con le popolazioni locali, coinvolgere nell'idea di parco gli abitanti, facendoli partecipare ad azioni virtuose, dare l'esempio di buona gestione del territorio. Lo scrittore e giornalista Augusto Grandi nel suo recente libro dal titolo significativo "Lassù i primi. La montagna che vince", Daniela Piazza Editore, Torino, dimostra che in montagna si può vivere e produrre bene, se la gente ha coraggio, spirito di iniziativa e volontà di investire. La strada per vincere, si osserva nel volume, è innovare e rivitalizzare le culture e le attività tradizionali. E' il recupero della cultura attraverso la riproposta di alcuni prodotti che richiamano la tradizione locale e diventano quindi rappresentativi di un determinato ambiente. La montagna è ricca di tradizioni e di cultura e quindi può e deve diventare momento di forte offerta. Spetta ad una moderna gestione del Parco Nazionale dello Stelvio, ma si potrebbe dire di qualsivoglia Parco, promuovere il territorio attraverso la valorizzazione culturale di tutti i suoi prodotti ed con questo si ottempera in forma nuova, attuale e moderna agli scopi statutari contenuti nell'articolo 1 della legge costitutiva sopra citata, che prevedono "di tutelare e migliorare la flora, di incrementare la fauna e di conservare le speciale formazioni geologiche, nonché le bellezze del paesaggio e di promuovere lo sviluppo del turismo….". Omer Der Begriff ”Paradies” definiert auch heute noch, dort wo er als Bezeichnung für einen Ort verwendet wird, ein Leben in vollendeter Glückseligkeit. Sofort denkt man an das Paradies auf Erden, welches dem biblischen Garten Eden entspricht, in dem Gott Adam und Eva angesiedelt hat. Betrachten wir nun, ob das irdische Paradies als Modell für die modernen Schutzgebiete angesehen werden kann! Zuallererst ist jedes Schutzgebiet Teil eines größeren Ganzen. Denken wir an die Parks im italienischen Alpenbogen, wie z.B. die historischen Nationalparke Gran Paradiso und Stilfserjoch und an den jüngeren Nationalpark der Belluneser Dolomiten. Auch das irdische Paradies entspricht einem genau eingegrenzten Areal, welches laut dem Buch Genesis „in Eden, im Orient“ liegt. In den Worten der Dichter und in den Bildern der berühmten Maler ist das irdische Paradies von einer Mauer umgrenzt, welche über Tore Einlass gewährt. Durch eines dieser Tore hat der Engel Adam und Eva vertrieben. Wie in den heutigen Schutzgebieten gibt es auch im Paradies „Einschränkungen“. Gott setzt dem Menschen eine deutliche Grenze: Das Berühren des Baumes in der Mitte des Gartens ist verboten. Auch das Essen seiner Früchte. Das konstituierende Gesetz über den N E W S Nationalpark Stilfserjoch vom 24. April 1935, Nr. 740, verbietet unter Ausnahme der forstlichen Nutzung im Gebiet des Parkes die Zerstörung und Veränderung der natürlichen Schönheiten und der geologischen Formationen, die Schlägerung von Wald und das Sammeln von geschützten Pflanzen. Weiters ist auch die Weide ohne Ermächtigung untersagt. Es sind nicht so zwingende Vorschriften, wie sie Adam von Gott auferlegt worden waren, aber sie entsprechen einer Begrenzung der Nutzungen bzw. ihrer Art innerhalb eines Schutzgebietes. Damals wie heute gibt es verführerische Sirenen, welche die im Interesse der Gemeinschaft aufgestellten Regeln zu umgehen versuchen: damals war es die Schlange, heute sind es die Spekulanten. Es gibt zu den auferlegten Einschränkungen aber Ausgleichsmaßnahmen: Im irdischen Paradies waren es das Fehlen von Krankheiten, das kontemplative Leben, die Möglichkeit des mühelosen Lebens, welche den Preis für die Einhaltung der Regeln darstellten. Heute werden mit finanziellen Beiträgen die Nutzungseinschränkungen abgegolten. Im heurigen Jahr schüttet der Italienische Staat einen finanziellen Beitrag von € 5.240.351,60 zu Gunsten des Nationalparks Stilfserjoch aus. Dies entspricht einem Prozentsatz von 9,9% der gesamten Mittel von € 52.894.459,00, welche den italienischen Nationalparken zugesprochen werden. Die zur Verfügung stehenden Finanzmittel werden im Konsortium Nationalpark Stilfserjoch unter den drei beteiligten Ländern nach Kriterien aufgeteilt, u.z. nach der Fläche und dem Anteil an den verschiedenen Schutzzonen A, B, C und D. Dem Zentralsitz wird für die Verwaltungsspesen und die Fixkosten ein bestimmter Beitrag reserviert. Zum obigen Staatsbeitrag kommen noch die Finanzbeiträge der Länder hinzu: Die Region Lombardei steuert im Jahr 2008 € 740.000,00 bei, während der Beitrag der beiden Autonomen Provinz Bozen - Südtirol € 732.000,00 und Trentino € 2.000.000,00 beträgt. Im Paradies hatten Adam und Eva alle Mittel zu ihrem Wohlbefinden im Voraus zur Verfügung. Gott schuf den Menschen als letztes Geschöpf, nachdem er alle Voraussetzungen für das Leben geschaffen hatte. Somit mussten die Mittel nur sorgsam und unter Einhalt der aufgestellten Regeln genutzt werden. Dagegen befinden sich die Italienischen Schutzgebiete in einer andauernd prekären Situation was die Zuteilung der finanziellen Ressourcen betrifft. Vom ersten Aufteilungsvorschlag der staatlichen Beiträge vergehen mehrere Monate bis zur endgültigen Zuteilung der Finanzmittel. Dabei kommt es auch vor, dass Streichungen gegenüber dem Voranschlag erfolgen. Es ist somit einleuchtend, dass dies einer ernsthaften, wirksamen und effizienten Planung der Vorhaben zuwiderläuft! Es bleibt jedenfalls unbeschadet aufrecht, wie es unseren Ahnen im irdischen Paradies auferlegt war, dass man sich den Preis verdienen muss. In der Tat legt das Umweltministerium in der Aufteilung der finanziellen Mittel Indikatoren und Kriterien zugrunde. In dieser Rangliste der Kriterien liegt unser Nationalpark sicher an guter Stelle. Es ist jedenfalls notwendig, die Beziehung zu der Wohnbevölkerung im Schutzgebiet zu verbessern, die Bewohner in die Schutzgebietsidee einzubeziehen, indem sie an den vorbildhaften Aktionen beteiligt werden. Der Schriftsteller und Journalist Augusto Grandi zeigt in seinem neuen Buch mit dem bezeichnenden Titel "Lassù i primi. La montagna che vince" (Verlag Daniela Piazza, Turin), dass der Mensch im Berggebiet gut leben und wirtschaften kann, wenn er Mut, Unternehmungsgeist und Willen zur Investition zeigt. Der Autor erkennt den erfolgreichen Weg in der Erneuerung und Revitalisierung der Kultur und der traditionellen Aktivitäten. Mit der Wiederaufnahme der traditionellen Produktionsmethoden ist der Wiedergewinn der bäuerlichen Kultur möglich, welche für ein Gebiet bestimmend werden kann. Das Berggebiet ist reich an Traditionen und Kultur. Es kann und muss daher Ort eines starken Angebotes werden. Es liegt an einem modernen Führungskonzept des Nationalparks Stilfserjoch wie im Übrigen eines jeden Schutzgebietes, das Territorium durch die kulturelle Bewerbung aller seiner Produkte aufzuwerten. Damit kommt man in einer neuen, aktuellen und modernen Form dem institutionellen Auftrag nach, welcher im Art. 1 des oben genannten Gründungsgesetzes enthalten ist. Dieser Artikel sieht u.a. vor, „dass die Pflanzen- und Tiergemeinschaften geschützt werden, die geologischen Formationen erhalten und die landschaftlichen Schönheiten touristisch beworben werden…“ STELVIO PARK N UMERO 1 L UGLIO 2008 PAG N E W S 8 LA STRUTTURA DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO Consiglio Direttivo designazione Presidente Presidenti Comitati di Gestione effettivo Ferruccio Tomasi Gian Franco Saruggia - Presidente Comitato Gestione per la Regione Lombardia supplente Eliseo Orsatti - Vicepresidente Comitato Gestione per la Regione Lombardia Michele Bontempelli - Vicepresidente Comitato Gestione per la Provincia Autonoma di Trento Peter Gamper - Vicepresidente Comitato Gestione per la Provincia Autonoma di Bolzano Vittorio Cavallaro Vittorio Cavallaro Vittorio Cavallaro Michele Comi Flavio Valesini Paul Profanter Angelo Dalpez - Presidente Comitato Gestione per la Provincia Autonoma di Trento Josef Hofer - Presidente Comitato Gestione per la Provincia Autonoma di Bolzano Ministero Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare Ministero Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Regione Lombardia Provincia Autonoma di Bolzano Provincia Autonoma di Trento Associazioni di protezione ambientale Robert Preyer Marco Ricci Paolo Tomassetti Giovanni Bordoni Artur Kammerer Remo Tomasetti Vicepresidente Damiano Di Simine Bruno Esposito Alvise Vittori Associazione ambientale maggiormente rappresentativa nell'ambito della Provincia di Bolzano Flavio Ruffini Enti scientifici Claudio Pollini Guido Tosi Aldo Marchetto Direttore Albert Pritzi Aldo Marchetto Wolfang Platter Comitato di gestione per la Regione Lombardia designazione Assemblea sindaci comuni interessati territorialmente alla parte lombarda del Parco Regione Lombardia Provincia di Sondrio Comitato di gestione per la Provincia Autonoma di Trento effettivo supplente Gian Franco SARUGGIA - Presidente Lino Antonio SALIGARI Alessandro PEDRINI Giuseppe COMPAGNONI Elisabetta FERRO TRADATI Eliseo ORSATTI- Vicepresidente Alfredo CANTONI Emanuele GHIRARDELLI Enrico FERRARI Luca POZZI Luca POZZI Mario COLTURI Mario COLTURI Alberto RIZZI Michela FELAPPI Franco ROBUSTELLI Provincia di Brescia Associazioni protezionistiche più rappresentative nell'area Associazioni agricole più rappresentative nell'area TEST Associazioni turistico ricreative più rappresentative nell'area Battista PIETROGIOVANNA Università lombarde Claudio SMIRAGLIA Consiglio Direttivo Ferruccio TOMASI Graziano PENNACCHIO Paolo BERBENNI Guido TOSI Comitato di gestione per la Provincia Autonoma di Bolzano designazione Comuni territorialmente interessati Amministrazioni separate esistenti nei Comuni del Parco P.A.B. Ripartizione provinciale tutela del paesaggio e della natura P.A.B. Ripartizione provinciale agricoltura P.A.B. Ripartizione provinciale foreste P.A.B. Ripartizione provinciale urbanistica Organizzazioni turistiche operanti nei comuni del parco Associazioni protezionistiche più rappresentative a livello provinciale Associazioni di agricoltori e coltivatori d iretti delle organizzazioni più rappresentative a livello provinciale effettivo Josef HOFER - Presidente Peter GAMPER - Vicepresidente Matthias OBERHOFER supplente Hubert PINGGERA Johann WALLNÖFER Christian TSCHOLL Anton Johann EGGER Markus JOSS Andreas FEICHTER Karl EISENSTECKEN Johann FLEISCHMANN Valentin SCHROFFENEGGER Josef LINSER Peter KLOTZ Norbert BARBOLINI Josef RUNGG Albert PRITZI Roberto MAISTRI Joachim WINKLER Luigi MARIOTTI Andreas TAPPEINER Martin GRUBER Esperto in scienze naturali, biologiche, forestali e geologiche Siegfried RINNER Irene THÖNI SCARPATETTI Herbert GAPP Ferruccio TOMASI Consiglio Direttivo Raimund PRUGGER Erich STRICKER Reinald TIRLER Angelika GURSCHLER ORTLER Helmut MOSER Robert PREYER designazione Amministrazione Comunale di Peio Amministrazione Comunale di Rabbi Amministrazione Comunale di Pellizzano Amministrazioni Separate di uso civico Consortele Museo tridentino di scienze naturali Sezione provinciale dell'Associazione Italia Nostra Sezione provinciale del WWF Fondo Mondiale per la natura Società degli alpinisti tridentini Comprensorio della Val di Sole Esperto dell'ambiente e della gestione delle risorse naturali in rappresentanza della Provincia Autonoma di Trento Esperto dell'ambiente e della gestione delle risorse naturali in rappresentanza della Provincia Autonoma di Trento Servizio Conservazione della Natura e valorizzazione ambientale Dipartimento Risorse Forestali e Montane della Provincia Autonoma di Trento Servizio Foreste della Provincia Autonoma di Trento Servizio urbanistica e tutela del paesaggio della Provincia Autonoma di Trento Servizio strutture, gestione e sviluppo delle aziende agricole della Provincia Autonoma di Trento Consiglio Direttivo effettivo Angelo DALPEZ - Presidente Franca PENASA Michele BONTEMPELLI Vicepresidente Graziano ZANELLA Ciro PEDERGNANA Michele LANZINGER Dario ZUCCARELLI supplente Roberto CAVALLARI Mauro CASEROTTI Claudio ALBERTINI Paolo PEDRINI Paolo MAYR Francesco BORZAGA Tiziano RUATTI Flavio SARTORI Sergio ABRAM Piergiorgio MOTTER Maurizio VENERI Vincenzo MANINI - Diletta CAMPORESI Sabrina VALENTINI Mario CERATO Maurizio ZANIN Lucio SOTTOVIA Fabio ANGELI Pier Giorgio MATTEI Giorgio MELCHIORI Fabrizio DAGOSTIN Ferruccio TOMASI Maurizio ALBASINI Remo TOMASETTI Collegio dei Revisori dei Conti designazione Ministero dell'Economia e delle Finanze Mnistero dell'Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Regione Lombardia Provincia Autonoma di Bolzano Provincia Autonoma di Trento Enrico MAURO - Presidente Attilio CENTRELLA Alfonso ZAMBITO Giancarlo CAVAGNOLO Piercarlo TURRA Carla ROSSI INFORMAZIONI - INFORMATIONEN Informazioni sul Parco Nazionale dello Stelvio possono essere richiesti a: Consorzio del Parco Nazionale dello Stelvio Hier finden Sie Informationen über den Nationalpark Stilfserjoch: Konsortium Nationalpark Stilfserjoch Ufficio Centrale di Amministrazione Zentrales Verwaltungsamt Via Roma 26 23032 Bormio SO Tel. 0342 910100 - Fax 0342 919063 E-mail: [email protected] Internet: http://www.stelviopark.it Ufficio Periferico del Comitato di Gestione per la Provincia Autonoma di Bolzano-AltoAdige Außenamt für die Autonome Provinz BozenSüdtirol Rathausplatz 1/Piazza Municipio 1 39020 Glurns BZ/39020 Glorenza BZ Tel. 0473 830430 - Fax 0473 830510 E-mail: [email protected] RICHIESTA ABBONAMENTO Ufficio Periferico del Comitato di Gestione per la Provincia Autonoma di Trento Außenamt für die Autonome Provinz Trient Ufficio Periferico del Comitato di Gestione per la Regione Lombardia Außenamt für die Region Lombardei Via Roma 65 38024 Cogolo di Peio TN Tel. 0463 746121 - Fax 0463 746090 E-mail: [email protected] Via Sertorelli 20 23032 Bormio SO Tel. 0342 911448 - Fax 0342 919357 E-mail: [email protected] ABOANFRAGE Per ricevere gratuitamente Stelviopark news Um die Zeitung Stelviopark news unentgeltlich zu erhalten Desidero essere abbonato gratuitamente a "STELVIOPARK NEWS” Ich möchte das Gratisabonnement zu "STELVIOPARK NEWS" erhalten Cognome………………….………………….........………………….….. Nome…………………………………………........……………..……… via/piazza...........................................cap...............Città…………………… Professione……………………………………………….......………….. Nachname………………….…………………………………….….. Vorname……………………………………………………..……… Adresse...........................................Ort…..………………………..... Beruf…….………………………………………………………….. Chi è abbonato non deve spedire il tagliando Compilare il tagliando e spedirlo, incollato su cartolina postale o in busta affrancata a: Consorzio Parco Nazionale dello Stelvio, via Roma 26, 23032 Bormio Wer bereits abonniert ist, braucht den Abschnitt nicht einzusenden Den Abschnitt ausfüllen, auf eine Postkarte kleben oder in einen frankierten Umschlag geben und an das Konsortium Nationalpark Stilfserjoch, Romstr. 26, 23032 Bormio schicken