STELVIOPARK NR1 OK.CDR

Transcrição

STELVIOPARK NR1 OK.CDR
Stelvio park n e w s
LO/1946/2008
A NNO 1 N UMERO 1 L UGLIO 2008
Taxe perque - tassa riscossa
PERIODICO
DEL
PARCO
NAZIONALE DELLO
STELVIO - ZEITUNG
DES
NATIONALPARKS STILFSERJOCH
Attenzione, in caso di mancato recapito inviare all’ufficio 38100 Trento CPM per la destinazione del mittente che si impegna a corrispondere il diritto dovuto
l Parco Nazionale dello Stelvio, istituito
nel 1935, è uno dei più antichi parchi
italiani. E' nato allo scopo di tutelare la
flora e la fauna ma anche le suggestive
bellezze del paesaggio del gruppo
montuoso Ortles-Cevedale oltre che di
promuovere lo sviluppo di un turismo
sostenibile nelle vallate alpine della
Lombardia, del Trentino e dell'Alto Adige.
Ma cos'è in realtà il Parco dello Stelvio o più
in generale un parco di montagna? Quali
sono le sue caratteristiche? Come viene
gestito?
Tante domande per molte altre risposte.
Da diverso tempo è molto sentita la necessità
della creazione di nuovi parchi montani,
soprattutto per preservare dall'inquinamento
umano ed industriale, che in parte sta
limitando se non distruggendo le forme più
deboli, sia animali sia vegetali e quindi sta
minando l'equilibrio ecologico in forma e
proporzioni sempre più gravi.
La natura del suolo e quella del clima sono le
caratteristiche geografiche che caratterizzano
i parchi di montagna. Un equilibrio naturale
che viene accentuato dalla presenza della
popolazione animale che come quella
vegetale ha saputo adattarsi a climi ed
ambienti anche di estrema povertà.
In questi ambienti difficili, l'uomo è
penetrato lentamente spinto da necessità di
ordine economico e demografico e purtroppo
la sua attività e il suo intervento hanno
certamente modificato la natura provocando
a volte cambiamenti radicali. Allo stesso
tempo l'insediamento contadino in alta
montagna non ha mai creato seri problemi
all'ambiente, anche perché la coscienza
morale del rispetto verso la natura è
probabilmente più forte nei contadini e negli
agricoltori che negli uomini della città.
Il Parco dello Stelvio è tutto questo, ma altro
ancora.
Ecco il perché di questo “giornale”, di questa
iniziativa editoriale che ha lo scopo primario
di far conoscere la realtà del “nostro” e del
“vostro” Parco, delle tre realtà: Lombardia,
Trentino e Alto Adige - che uniscono
peculiarità, ambiente, vita ma che vuole
soprattutto focalizzare gli obiettivi principali:
la preservazione degli ecosistemi, lo studio
scientifico per conservarli e proteggerli
dall'influenza negativa dell'uomo.
Ma il Parco deve allo stesso tempo rappresentare un'occasione ed una dimensione
alternativa del vivere scelte, fatica, amore,
lavoro. Farsi portavoce delle esperienze di
vita e di rito compiute nei secoli da comunità
e uomini: pellegrini ed eremiti, uomini del
lavoro e delle malghe, pastori e studiosi ed
erborizzatori con segni da loro lasciati sui
monti: eremi e cappelle, croci e baite, rifugi e
bivacchi.
Un mondo quella della realtà del Parco dello
Stelvio che andremo a scoprire assieme che
sarà arricchito anche dalle vostre esperienze,
dai vostri suggerimenti, dalle idee che
vorrete farci pervenire.
L'affascinante natura e ambiente del Parco
vuole così entrare nelle vostre case, tra la
comunità dello “Stelvio” per vivere assieme
a voi una nuova avventura, per scoprire
assieme i valori della montagna e della gente
che in essa vive. Un ringraziamento di cuore
al Presidente del Consorzio del Parco
Nazionale dello Stelvio, Ferruccio Tomasi, al
Vicepresidente Remo Tomasetti ideatore e
curatore di questa iniziativa editoriale e tutti
gli amici della redazione e ai collaboratori
che con entusiasmo e passione ci affiancano
in questo delicato percorso che abbiamo
intrapreso.
Angelo Dalpez
er 1935 gegründete Nationalpark
Stilfserjoch ist einer der ältesten Parks
Italiens. Er wurde eingerichtet, um
den Schutz der Pflanzen und Tiere zu
gewährleisten und um die
eindrucksvollen Schönheiten der
Landschaften in der Ortler-Cevedale
Gruppe zu schützen. Außerdem sollte
die Entwicklung von verträglichen Formen
von Tourismus in den Lombardischen,
Trentiner und Südtiroler Alpentälern
gefördert werden.
Aber was ist in Wirklichkeit der Nationalpark
Stilfserjoch oder generell ein Schutzgebiet in
den Bergen? Welche sind seine Merkmale?
Wie wird er verwaltet?
Viele Antworten auf ebensoviele Fragen.
Seit einiger Zeit ist die Notwendigkeit zur
Schaffung neuer Schutzgebiete in den Bergen
stark spürbar geworden. Dies hauptsächlich,
um der durch menschliche und industrielle
Tätigkeit bewirkten Zerstörung der Umwelt
entgegenzuwirken. Diese Eingriffe grenzen
die Lebensräume für viele Tier- und
Pflanzenarten ein oder zerstören sie.
Außerdem bedrohen sie in immer stärkerem
Ausmaß das ökologische Gleichgewicht.
Die Beschaffenheit des Bodens und des
Klimas sind die biogeografischen Merkmale,
welche die Schutzgebiete der
Gebirgsregionen kennzeichnen. Das
natürliche Gleichgewicht wird durch die
Biozönose von Tieren und Pflanzen betont,
welche sich an das extreme Klima und an die
Lebensräume des Hochgebirges angepasst
haben.
In diese extremen Lebensräume ist der
Mensch langsam vorgedrungen, gezwungen
durch die Bevölkerungszunahme und
wirtschaftliche Notwendigkeiten. Die
Eingriffe des Menschen haben die Landschaft
verwandelt und manchmal radikal verändert.
Die Ansiedlung der Bauern im Hochgebirge
hat jedoch die Umwelt nie ernsthaft bedroht.
Wahrscheinlich auch deshalb nicht, weil die
moralische Verantwortung gegenüber der
Natur bei den Bauern und Landwirten stärker
verankert ist als in den Stadtmenschen.
Der Nationalpark Stilfserjoch ist dies alles
und noch viel mehr.
Die Bekanntmachung „unseres“ und „eures“
Parks ist der Hauptzweck dieser „Zeitung“.
Es sollen die Besonderheiten in den drei
Länderanteilen Lombardei, Trentino und
Südtirol vorgestellt werden, ebenso wie die
Umwelt und das Leben im Schutzgebiet. Der
Fokus soll auf die Hauptziele gerichtet
werden, die da sind: der Schutz der
Ökosysteme und deren wissenschaftliche
Erforschung, um sie zu bewahren und vor
den negativen Einflüssen des Menschen zu
schützen.
Gleichzeitig muss der Park aber auch
Wahlmöglichkeiten für ein wirtschaftliches
Auskommen der Wohnbevölkerung bieten.
Er soll Fürsprecher werden für den Schatz an
Lebenserfahrungen und Bräuchen der
Menschen, welche diese im Laufe der
Jahrhunderte als Gemeinschaft und
Bewohner gesammelt haben: Fahrendes Volk
und Einsiedler, Menschen der Arbeit und
Senner, Hirten und Gelehrte. Geologen und
Kräutersammler mit den von ihnen in den
Bergen hinterlassenen Zeichen:
Einsiedeleien und Kapellen, Kreuze und
Hütten, Schutzhütten und Biwaks.
Gemeinsam wollen wir die Realität des
Nationalparks Stilfserjoch erkunden,
angereichert von Ihren Erfahrungen,
Anregungen und Ideen, welche Sie uns
zukommen lassen.
Die faszinierende Natur und Umwelt des
Parks tritt somit in Ihre Häuser ein und in die
UN GIORNALE
PER NOI
EINE ZEITUNG
FÜR UNS
Gemeinschaft der Bewohner, um mit Ihnen
zusammen ein Abenteuer zu erleben,
gemeinsam die Werte des Berggebietes und
der darin lebenden Menschen zu entdecken.
Ein herzliches Danke ergeht an den
Präsidenten des Konsortiums Nationalpark
Stilfserjoch Ferruccio Tomasi, an den
In questo numero
Vizepräsidenten Remo Tomasetti, Mentor und
Kurator dieser Zeitung. Ein Dank auch an das
gesamte Redaktionsteam und an die
Mitarbeiter, welche uns mit Begeisterung und
Leidenschaft auf diesem nicht leichten Weg
begleiten, den wir beschritten haben.
Angelo Dalpez
In dieser Nummer
Il parco e’ vivo:
Il saluto
del presidente
Der Park lebt:
Grußworte
des präsidenten
La Lince sulle Alpi italiane:
Un ritorno lento e
silenzioso
Der Luchs in den
italienischen Alpen:
Eine langsame und
lautlose Rückkehr
Programma
Estate 2008
Das Sommerprogramm 2008
Il Giardino Terrestre
puo’ essere considerato
il primo parco naturale della
terra?
Der Garten Eden
als erstes Schutzgebiet?
STELVIO PARK
N UMERO 1 L UGLIO 2008 PAG
N E W S
2
IL PARCO E’ VIVO DER PARK LEBT
IL SALUTO DEL PRESIDENTE GRUßWORTE DES PRÄSIDENTEN
un vero piacere dare avvio ad
un'esperienza editoriale nuova, da tempo
auspicata, nata con l'obiettivo di
avvicinare istituzioni, associazioni e
cittadini alla natura, tradizioni e cultura
che rendono unico il Parco Nazionale
dello Stelvio, una delle aree protette più vaste
ed interessanti d'Europa.
La capacità di trasferire informazioni è un
elemento fondamentale nel processo di
valorizzazione del territorio, un metodo di
lavoro qualificante e coerente con un percorso
progettuale di sensibilizzazione e promozione
ambientale.
Questa nostra, se vogliamo anche modesta
pubblicazione, vuole essere un modo per
crescere insieme e fare partecipe la società a
tutti i livelli rispetto alle problematiche di una
moderna gestione di una grande area protetta.
Vuole altresì testimoniare lo sforzo, quasi
quinquennale, dell'attuale presidenza volto a
far conoscere le varie attività del Parco,
coinvolgendo la popolazione che vive
all'interno dell'area a parco ma anche coloro, e
sono molti, che frequentano come ospiti il
nostro territorio.
Il Consiglio Direttivo in quest'ultimo periodo
è stato impegnato nell'affrontare alcune
problematiche particolarmente importanti per
la vita dell'istituzione.
Ha riservato particolare attenzione al
compimento dell'iter del Piano del Parco,
importante e strategico strumento di
programmazione e gestione delle risorse
paesaggistico-ambientali. Un'apposita
commissione sta completando il regolamento
del Piano Parco stesso, valutando le osservazioni pervenute dal territorio.
Nel corso del 2007 il Consiglio Direttivo ha
deliberato in ordine a diversi e nuovi
regolamenti, che riguardano il recepimento
della Legge Bassanini, le modalità di
attuazione dei lavori in economia, il rilascio di
autorizzazioni, il servizio di cassa interno e
della gestione economale e l'acquisizione in
economia di beni e servizi. Entro l'autunno si
concluderà la stesura del nuovo regolamento
di contabilità.
Per quanto concerne il personale due sono
attualmente le priorità. La prima riguarda la
nomina del nuovo direttore del Consorzio, per
la quale il 22 aprile scorso il Direttivo ha
deliberato l'avvio della procedura. La seconda
questione è legata agli operai stagionali per i
quali si è ribadito anche in recenti incontri a
livello romano e a livello locale la volontà di
proseguire l'esperienza positiva dei lavori in
economia diretta, avvalendosi di maestranze
assunte direttamente dall'Ente Parco. Del resto
per la stagione lavorativa 2008 si è già
provveduto da tempo, in tutti tre i settori, ad
assumere gli operai stagionali.
Si sta poi provvedendo alla sostituzione del
dirigente dell'Ufficio Periferico del settore
trentino, dopo le dimissioni dell'ing. Paolo
Moreschini, che voglio qui ringraziare
pubblicamente per la professionalità,
competenza e disponibilità sempre dimostrata.
Si sta disponendo anche in merito alla
stabilizzazione del personale assunto con
contratti di collaborazione coordinata e
continuativa secondo quanto previsto dal
comma 94 dell'art. 3 della Legge Finanziaria
2008.
Ritengo importante infine ricordare alcuni fra
i molti lavori programmati e realizzati dal
Parco. In particolare vorrei evidenziare, quale
"buona pratica" di gestione delle risorse, la
delibera assunta dal Consiglio Direttivo il 22
aprile scorso, che riguarda gli interventi
compensativi a seguito dei lavori realizzati in
occasione dei Campionati del Mondo di Sci
Alpino Lombardia 2005. I lavori interessano
prevalentemente alcune aree all'interno del
Comune di Valfurva, in particolare superfici
forestali o di ex pascolo al fine di diversificare
la struttura e di conservare la biodiversità.
Altri interventi prevedono la valorizzazione di
zone umide, specialmente torbiere ed il
recupero di aree ripariali. Infine un terzo
gruppo di lavori è rivolto alla mitigazione od
annullamento del rischio di elettrocuzione e di
impatto dell'avifauna sui cavi aerei di un tratto
di elettrodotto a media tensione posto
prevalentemente in territorio boscato. Nella
delibera è prevista la realizzazione degli
interventi attraverso un'apposita convenzione
con il Consorzio Forestale Alta Valtellina. Il
coinvolgimento di altre realtà operanti sul
territorio è dimostrazione della vitalità del
Parco e funge da volano sociale ed economico
per l'area di sua competenza.
La collaborazione del Parco non si limita alle
realtà ed istituzioni locali, ma viene promossa,
con ottimi risultati, anche la partecipazione
con enti ed istituti a livello extranazionale. E'
il caso ad esempio del progetto di reintrodu zione del gipeto, che ha visto il nostro Parco
collaborare nell'ambito alpino con altre aree
protette sia italiane che straniere. In attuazione
di questo programma il 7 giugno scorso in Val
Martello è stata liberata l'ultima coppia di
gipeti barbuti, che è andata ad aggiungersi alle
altre 10 coppie che dopo dieci anni di lavoro
sono tornate a nidificare spontaneamente
nell'area alpina. Quattro di queste sono
presenti nel nostro Parco.
Auspico che il Parco grazie a questo nuovo e
prezioso strumento di comunicazione possa
farsi interprete delle istanze moderne e,
quindi, suscitare dibattiti ed approfondimenti
rispetto a temi di interesse culturale,
scientifico e sociale.
it großer Freude kündige ich die
Herausgabe dieser
Nationalparkzeitung an, welche schon
seit geraumer Zeit angestrebt worden
war. Geboren wurde diese Zeitschrift
mit dem Ziel, die Natur, die
Traditionen und die Kultur, welche den
Nationalpark Stifserjoch einzigartig machen,
den Institutionen, Vereinen und Bürgern näher
zu bringen. Unser Park ist eines der größten
und interessantesten Schutzgebiete Europas.
Die Fähigkeit, Informationen zu vermitteln, ist
ein grundlegendes Element zur Aufwertung
des Gebietes. Es ist eine qualifizierte und
kohärente Methode zur Sensibilisierung und
Bewerbung von Belangen des
Umweltschutzes.
Diese unsere, wenn auch bescheidene,
Publikation will ein Medium sein, um
gemeinsam im Umweltbewusstsein zu
wachsen und alle Gesellschaftsschichten an
Umweltfragen und Problemen einer modernen
Führung eines großen Schutzgebietes zu
beteiligen. Außerdem möchte die Zeitung die
fast fünfjährigen Bemühungen der derzeitigen
Präsidentschaft, die vielfältigen Tätigkeiten des
Parks bekannt zu machen, dokumentieren.
Dabei sollen die im Park wohnhaften
Bevölkerung und die vielen Gäste, die unser
Gebiet besuchen, einbezogen werden.
Der Nationalparkrat hat in der letzten Zeit
verschiedene Probleme bewältigt, um das gute
Funktionieren des Parks zu gewährleisten.
Er hat der Genehmigung des Parkplanes
besondere Aufmerksamkeit geschenkt, welcher
ein wichtiges strategisches Instrument zur
Programmierung und im Management der
landschaftlichen Ressourcen darstellt. Eine
eigens dafür eingesetzte Kommission ist
derzeit dabei, das Reglement des Parks zu
vervollständigen und gleichzeitig die
eingegangen Einwände zu bewerten.
Im Laufe des Jahres 2007 hat der
Nationalparkrat verschiedene neue Reglements
erarbeitet und beschlossen, welche die
Verwalltung betreffen. Diese Reglements
beinhalten die Durchführung der
Eigenregiearbeiten, den Erlass von
Genehmigungen, den Ökonomatsdienst und die
Ankäufe von Gütern und Dienstleistungen in
Eigenregie. Innerhalb Herbst dieses Jahres wird
die Ausarbeitung des neuen Reglements über
das Buchhaltungswesen abgeschlossen sein.
Was das Personal betrifft, gibt es derzeit zwei
Prioritäten. Die erste betrifft die Ernennung des
neuen Direktors des Konsortiums, für welche
der Nationalparkrat das Bestellungsverfahren in
seiner Sitzung vom 22. April eröffnet hat. Die
zweite Problematik betrifft die Saisonsarbeiter.
In jüngsten Sitzungen, sei es in Rom oder auf
lokaler Ebene, wurde der Wille zur Fortführung
der Arbeiten in Eigenregie bei direkter
Anstellung von saisonalen Arbeitskräften
unterstrichen. Dies auch wegen der positiven
Erfahrungen. Für die Arbeitssaison 2008
wurden in allen drei Sektoren die
Saisonsarbeiter wieder angestellt.
Die Verwaltung ist außerdem dabei, nach der
Kündigung von Ing. Paolo Moreschini, den
Trentiner Außenamtsleiter zu ersetzen. Ich
möchte mich auch auf diesem Wege bei Ing.
Moreschini für seine Professionalität,
Fachkompetenz und seine ständige Bereitschaft
bedanken. Außerdem sollen die Werksverträge
der Mitarbeiter mit provisorischem
Arbeitsverhältnis im Sinne des Staatlichen
Finanzgesetzes 2008 stabilisiert werden.
Zudem möchte ich einige der vielen vorgesehenen und durchgeführten Arbeiten im Park
erwähnen. Im Besonderen möchte ich an die
ökologischen Ersatzmaßnahmen nach den SkiWeltmeisterschaften 2005 erinnern, welche im
Beschluss des Nationalparkrates vom
vergangenen 22. April enthalten sind und die
Gebiete in der Valfurva betreffen. Die Arbeiten
betreffen hauptsächlich forstwirtschaftliche
Verbesserungen in Waldgebieten und auf
vormaligen Weideflächen. Die Eingriffe zielen
auf den Erhalt der Biodiversität der Arten und
der Lebensräume ab. Weitere Maßnahmen
sehen die Aufwertung der Feuchtgebiete,
speziell der Moore und die Wiedergewinnung
der Uferlandschaften am Bach Frodolfo vor.
Eine dritte Maßnahme sieht vor, die
Stromleitungen im oberen Talschluss der
Valfurva durch isolierte Kabel zu ersetzen, um
den Stromtod von Raufußhühnen und
Greifvögeln zu verhindern. Der Beschluss des
Nationalparkrates delegiert die Umsetzung der
Vorhaben an das Konsortium für forstliche
Pflegemaßnahmen des Oberen Veltlintales.
Der Einbezug von lokalen Operateuren ist
Beleg für die Vitalität des Nationalparks.
Außerdem ist diese Auslagerung der Arbeiten
auch ein sozio-ökonomisches
Lenkungsinstrument.
Die Zusammenarbeit beschränkt sich nicht nur
auf lokale Institutionen und Körperschaften,
sondern wird auch auf ausländische
Institutionen ausgedehnt. Dies ist der Fall im
Projekt Wiederansiedlung des Bartgeiers, bei
welchem unser Park mit anderen italienischen
und ausländischen Schutzgebieten zusammengearbeitet hat. In Durchführung dieses Projektes
wurde am vergangenen 7. Juni im Martelltal
das letzte junge Bartgeierpaar freigelassen.
Diese Junggeier kommen zu den 10 Brutpaaren
hinzu, welche nach 10 Aussetzungsjahren im
Alpenraum erneut in Naturbruten brüten. Vier
dieser Bruten befinden sich in unserem Park.
Ich wünsche mir, dass der Park dank dieses
neuen, wertvollen und modernen
Kommunikationsinstruments Erklärungen und
Vertiefungen zu kulturellen, wissenschaftlichen
und sozialen Themen liefern kann.
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3 NUMERO1 LUGLIO 2008
STELVIO PARK
N E W S
VIENI NEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO!
Il Parco Nazionale dello Stelvio è uno dei
più vasti parchi nazionali italiani.
La superficie, pari a 130.700 ettari, si
articola su 2 regioni: la Lombardia e il
Trentino-Alto Adige. In particolare si
estende per il 45,7% in Lombardia, per il
40,9% in Sudtirolo e per il 13,4% in Trentino.
Il nucleo centrale del Parco è costituito dal
Gruppo Ortles-Cevedale, che con i suoi 3905
m s.l.m. domina l'intera area. Ai piedi del
gruppo montuoso corrono alcune fra le più
tipiche valli alpine che in un certo senso
costituiscono il perimetro del parco stesso: in
Sudtirolo la Val Venosta, in Lombardia la
Valtellina e la Val Camonica, in Trentino la
Val di Sole. Queste valli principali sono
collegate con il gruppo montuoso centrale da
incisioni tipicamente alpine, caratterizzate da
forme a "V" di evidente formazione fluviale,
che attraverso boschi per lo più di conifere,
passando attraverso pascoli e torbiere di alta
quota, raggiungono le cime più impervie
occupate da rocce nude e da ghiacciai, regno
del camoscio e dell'aquila reale. Queste valli
secondarie si collegano al gruppo montuoso
principale quasi come raggi di una grande
ruota.
In Sudtirolo le principali linee di penetrazione
nell'area Parco sono costituite dalla Val di
Solda, dalla Val d'Ultimo, dalla Val di Lasa e
dalla Val Martello, mentre in Trentino due
sono le valli che interessano il Parco: la Val
di Rabbi e quella di Pejo. In Lombardia
solcano la superficie del Parco, oltre alla
Valtellina e Valfurva, Valdidentro, Valle di
Foscagno, Val del Braulio, Valle di Fraele,
Val di Gavia, Val di Rezzalo, Valle del Gallo,
Val Zebrù, Val dei Forni, Val Grande, Val
Canè, Valle delle Messi e Val di Viso.
Questo capillare e diffuso reticolo idrografico
è indice di una struttura geomorfologica varia
e complessa. Infatti le linee vallive spesso
coincidono con altrettante linee di faglia, che
possono mettere in contatto rocce geologicamente di natura completamente diversa. La
varietà e la complessità delle caratteristiche
geologiche ha fatto diventare l'area del Parco
Nazionale dello Stelvio una delle più studiate
da parte di geologi non solo italiani.
Il territorio è costituito da rocce sedimentarie
(calcari, dolomie) e soprattutto metamorfiche
(filladi, micascisti, paragneiss). E' inoltre
caratterizzato dalla presenza di estesi depositi
di natura detritica e morenica che ricoprono
sia i versanti che i fondivalle.
In questo contesto a volte aspro, sicuramente
unico, il segno dell'uomo è ovunque presente
e ne costituisce una delle peculiarità.
L'archeologia ci ha permesso di conoscere i
primi abitatori della zona e studiare le
testimonianze che risalgono all'età neolitica. Il
recente arretramento glaciale ci porta alla
conoscenza sempre più approfondita delle
dolorose vicende legate alla Prima Guerra
Mondiale, che ha visto l'attuale area del Parco
trasformarsi in un campo di battaglia. Oggi gli
insediamenti principali si concentrano lungo
le principali valli soprattutto sui conoidi e sui
terrazzi fluvio-glaciali sopra il fondovalle.
Quest'ultimo è il caso tipico della Valtellina.
Al di fuori dei centri maggiori le sedi
permanenti sono ormai rare se escludiamo la
zona del Sudtirolo, dove permane una forma
di presidio diffuso e permanente del territorio,
che raggiunge il limite superiore del bosco,
merito dell'istituto del "maso chiuso".
Stelvio park n e w s
Periodico quadrimestrale di informazione
del Parco Nazionale dello Stelvio
Dreimal jährlich erscheinende Informationszeitschrift des Nationalparks Stilfserjoch
Anno I N° 0 luglio 2008 - Jahr I Nr. 0 Juli 2008
Direttore responsabile:
Presserechtlich verantwortlicher Direktor:
Comitato di redazione - Redaktionsteam:
Angelo Dalpez
Loredana Dresti, Massimo Favaron, Hanspeter Gunsch,
Wolfgang Platter, Daniela Praolini, Remo Tomasetti,
Ferruccio Tomasi, Armando Trabucchi
Direzione e redazione - Direktion und Redaktion: Consorzio del Parco Nazionale dello Stelvio, via Roma, 26
23032 Bormio - tel. 0342 910100,
fax 0342 919063, e-mail: [email protected]
Fotografie - Bilder:
Archivio Consorzio Parco Nazionale dello Stelvio
Progetto grafico - Grafische Ausarbeitung:
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Stampa - Druck:
Lineagrafica Bertelle Editori s.n.c,
via Maestri del Lavoro, 40 38100 Trento
Autorizzazione del Tribunale di Sondrio - Ermächtigung Gericht Sondrio n° 375 del 5 aprile 2008
Questo numero è stato stampato in 8.000 copie - Diese Ausgabe wurde in einer Auflage von 8.000 Kopien gedruckt
Ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo 30/2003, n. 196, si informa che i dati personali forniti al Consorzio del Parco Nazionale dello
Stelvio per l'abbonamento alla presente pubblicazione, saranno trattati esclusivamente per le finalità relativa alla stampa, spedizione e
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n. 196 del 2003. Il titolare del trattamento è il Consorzio del Parco Nazionale dello Stelvio, via Roma, 26, 23032 Bormio.
Unter Bezugnahme auf den Art. 13 des Legislativdekret 30/2003 Nr. 196 informiert das Konsortium Nationalpark Stilfserjoch, dass die
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Legislativdekretes Nr. 193/2003 zu. Verantwortlicher für die Datenbearbeitung ist das Konsortium Nationalpark Stilfserjoch, Romstr.
26, 23032 Bormio.
BESUCHE
DEN NATIONALPARK STILFSERJOCH!
Der Nationalpark Stilfserjoch ist einer der
flächenmäßig größten Nationalparke
Italiens. Die Fläche von 130.700 ha erstreckt
sich über 2 Regionen: die Lombardei und
Trentino-Südtirol. 45,7% des Parks befinden
sich in der Lombardei, 40,9% in Südtirol
und 13,4% im Trentino.
Das Herz des Parks ist die Ortler-CevedaleGruppe, die mit ihren 3905 m Höhe die
gesamte Fläche beherrscht. Am Fuße der
Berggruppe finden wir einige der
charakteristischen Alpentäler, welche zum
Teil auch die Außengrenze des Parkes
bilden: der Vinschgau in Südtirol, das
Veltlintal und die Val Camonica in der
Lombardei und der Sulzberg im Trentino.
Diese Haupttäler sind mit dem
Zentralmassiv durch typisch alpine
Einschnitte verbunden. Merkmale sind die
V-Form der Flusstäler. Die Bäche fließen
hauptsächlich durch Nadelwälder, Weiden
und Hochmoore und erreichen die
unwegsamsten Gipfel. Diese Gipfel werden
von nackten Felsen und Gletschern gebildet.
Hier oben ist das Reich der Gämsen und
Steinadler. Die Seitentäler laufen auf die
Berggruppe zu wie die Speichen eines
großen Rades.
In Südtirol sind die Haupttäler im Parkgebiet
das Suldental, das Ultental, das Laaser Tal
und das Martelltal, während im Trentino die
zwei im Park liegenden Täler das Rabbi-Tal
und das Pejo-Tal sind. In der Lombardei
durchfurchen den Nationalpark die
Valtellina, Valfurva, Valdidentro, Valle di
Foscagno, Val del Braulio, Valle di Fraele,
Val di Gavia, Val di Rezzalo, Valle del Gallo,
Val Zebrù, Val dei Forni, Val Grande, Val
Canè, Valle delle Messi und die Val di Viso.
Dieses kapillar verzweigte hydrologische
Geflecht zeigt eine unterschiedliche und
komplexe geomorphologische Struktur an.
Tatsächlich stimmen die Tallinien oft mit
ebensovielen Verwerfungslinien überein,
welche total verschiedene Gesteinsarten
verbinden können. Die geologischen Vielfalt
und Komplexität hat den Nationalpark
Stilfserjoch zu einem der bestuntersuchten
Studienobjekte, nicht nur für italienische
Geologen, gemacht. Das Gebiet ist aus
Felsen aufgebaut, welche aus Kalk- und
Dolomit-Sedimenten und hauptsächlich aus
metamorphen Umwandlungsgesteinen wie
Schiefern, Phylliten und Paragneis aufgebaut
sind. Außerdem ist es durch große Schuttund Moränenablagerungen gekennzeichnet,
welche die Hänge und Talsohlenböden
bedecken.
In dieser herben, sicherlich einzigartigen,
Umgebung sind die gestaltenden Zeichen des
Menschen überall vorhanden und stellen eine
Besonderheit in der Kulturlandschaft dar.
Die Archäologie eröffnet die Kenntnisse
über die ersten Bewohner der Gegend.
Die Zeugnisse reichen bis in die ungsteinzeit
zurük. Der jüngste Rückgang der Gletscher
bringt immer tiefere Erkenntnisse über die
schmerzhaften Ereignisse während des I.
Weltkrieges. In dieser Zeit war das Gebiet
des heutigen Nationalparks Schauplatz
heftiger Kämpfe. Heute befinden sich die
wichtigsten Siedlungsgebiete entlang der
Haupttäler, besonders auf den Schuttkegeln
und den alluvialen Terrassen über den
Talsohlenböden. Diese Terrassen sind
typisch für das Veltlintal. Außerhalb dieser
größeren Siedlungskerne sind
Dauersiedlungen selten. Abgesehen von
Südtirol, denn dort bestehen aufgrund der
Einrichtung des „geschlossenen Hofes“
Streusiedlungsformen bis hart an die
Waldgrenze.
STELVIO PARK
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LA LINCE SULLE ALPI ITALIANE:
UN RITORNO LENTO E SILENZIOSO
DER LUCHS IN DEN ITALIENISCHEN ALPEN:
EINE LANGSAME UND LAUTLOSE RÜCKKEHR
a lince è ancora una specie poco conosciu ta, soprattutto tra i “non addetti ai lavori”.
Il suo comportamento, elusivo e silenzioso,
ne ha favorito una reputazione di felino
feroce e senza pietà. Ma sgombriamo
subito il campo dagli equivoci. La lince
è un carnivoro obbligato, che si nutre quindi
esclusivamente di prede animali vive.
Tuttavia, generalmente, non compie stragi, ma
preda solo ciò di cui ha bisogno. Inoltre la
lince non è pericolosa e non si ha alcuna
notizia di attacchi spontanei verso l'uomo.
Negli ultimi vent'anni, a seguito della
reintroduzione sulle Alpi e nel Giura svizzero,
i ricercatori hanno potuto studiare in modo
approfondito le neo-popolazioni e meglio
conoscere il comportamento, l'ecologia, gli
spostamenti e le preferenze alimentari del più
grosso felide presente sul continente europeo.
Sulle Alpi la sua preda “elettiva” è il capriolo,
anche se cervi piccoli e femmine, camosci,
tetraonidi e lepri rientrano comunemente nella
sua dieta. Le scelte dipendono anche dalla
disponibilità di prede. Non è un caso che la
lince infatti predi soprattutto piccoli e giovani
cervi dove questi sono più abbondanti. Il peso
si aggira sui 17-20 kg nelle femmine e sui 2026 kg nei maschi. Con simili pesi la lince
rientra così praticamente nella stessa categoria
delle sue prede principali ed ha bisogno di
adeguati strumenti e di una strategia di caccia
all'agguato per poter rapidamente immobilizzare e sopraffare le proprie prede.
Le linci vivono solitarie in territori fissi nei
quali non tollerano la presenza di altri
individui adulti dello stesso sesso. Maschi e
femmine convivono sullo stesso territorio, ma
si incontrano raramente al di fuori del periodo
dell'accoppiamento, tra febbraio ed aprile. Le
dimensioni del territorio variano molto, in
funzione di cibo e stato della popolazione, ma
sono comunque molto grandi per poter
disporre di un numero di prede sufficienti (dai
60 ai 760 km 2, più dell'intera Val di Sole!).
La loro attività di caccia è maggiore verso il
crepuscolo, quando anche le prede sono
attive. Se dispone di prede appena catturate, la
lince si riposa nelle vicinanze del suo rifugio,
mangia di sera e girovaga di notte, prima di
ritornare al suo rifugio. I grandi spostamenti,
per esempio tra una predazione e l'altra,
avvengono soprattutto di notte.
La lince, un tempo ampiamente distribuita in
tutta Europa, si estinse sull'arco alpino tra gli
anni '20 e '30 del secolo scorso. A partire da
tale periodo, le condizioni ecologiche per il
felide cominciarono a migliorare. Da una
parte si arrestarono le grosse attività di
deforestazione e la selvicoltura naturalistica
favorì un nuovo aumento delle aree forestali.
Dall'altra si assistette ad un vero e proprio
boom demografico del capriolo, principale
specie preda della lince. Anche l'attitudine
dell'uomo nei suoi confronti è progressivamente cambiata. Oggi la lince è ovunque
protetta dalla legge o cacciata sulla base di
quote che ne garantiscano la conservazione ed
anche le strategie dell'Unione Europea per la
conservazione della biodiversità danno
particolare importanza alla specie.
Durante gli anni '70 del secolo scorso la lince
è tornata a far parte della fauna alpine grazie
alle reintroduzioni effettuate nelle Alpi
svizzere e in Slovenia, con esemplari
provenienti dai Carpazi. Attualmente sulle
Alpi è stimata la presenza di circa 120
individui, suddivisi in due popolazioni tra
loro ben distinte. La prima ad ovest, tra
Svizzera e Francia, la seconda ad est, tra
Slovenia e Austria. In futuro sarà
fondamentale riuscire a creare un ponte di
contatto tra le due popolazioni alpine che al
momento sono tra loro completamente
isolate. In Italia la lince è presente in modo
stabile solo nel settore più orientale del
Friuli, mentre individui in dispersione sono
sporadicamente segnalati lungo tutte le aree
di confine.
Gli esperti considerano la popolazione
alpina ancora in pericolo per la sua limitata
distribuzione e per le intrinseche limitate
capacità di dispersione della specie, legate
anche all'attuale frammentazione degli habitat
che contraddistingue i fondivalle alpini. Per
questo le future azioni per la conservazione
della specie dovranno mirare all'ampliamento
dell'attuale areale distributivo per favorire il
progressivo congiungimento dei due nuclei.
In questo quadro si inserisce la buona notizia
della comparsa, il 22 marzo scorso, di un
giovane maschio in dispersione nel Trentino
nord-occidentale. Questo fatto testimonia il
verificarsi di fenomeni di dispersione naturale
dalla Svizzera verso est, a colmare le attuali
lacune distributive.
La lince è stata catturata il 22 febbraio scorso
nel Parco Nazionale Svizzero e dotata di un
radiocollare con tecnologia GPS. Le analisi
genetiche hanno stabilito che l'individuo è nato
nel 2006 ed è figlio di due esemplari rilasciati
nella Svizzera nord-orientale.
Dopo aver trascorso gran parte dell'inverno tra
la Svizzera e il Parco dello Stelvio lombardo,
la lince ha attraversato le montagne del Gavia,
a quote di poco superiori ai 3.000 m, e si è
portata in Provincia di Trento in Val di Sole
dove ha proseguito la sua notevole marcia
verso est toccando l'alta Val di Non e il
massiccio del Brenta.
L'esemplare è costantemente sotto il controllo
dei ricercatori svizzeri e del personale forestale
trentino e da quando è iniziata la dispersione
dal suo luogo di origine ha compiuto uno
spostamento superiore ai 200 km!
Luca Pedrotti
er Luchs ist eine hauptsächlich nur
unter Insidern bekannte Tierart. Sein
scheues und lautloses Verhalten hat ihm
den Ruf einer wilden gnadenlosen
Raubkatze eingebracht. Aber räumen
wir die Missverständnisse sofort aus.
Der Luchs ist ein obligatorischer
Fleischfresser, welcher sich ausschließlich
von lebenden Beutetieren ernährt. Im
Allgemeinen schlägt er nur soviel Beute,
wieviel er zu seiner Ernährung braucht.
Außerdem ist der Luchs ungefährlich, und es
gibt keine Beobachtungen von Angriffen auf
den Menschen.
Nach den Wiederansiedlungen in den Alpen
und im Schweizer Jura in den letzten zwanzig
Jahren konnten die Forscher die Kenntnisse in
den neuen Luchs-Populationen zu Verhalten,
Ökologie, Wanderbewegungen und bevorzugtem Nahrungserwerb über diese größte
Katzenart Europas vertiefen. In den Alpen ist
das Reh die bevorzugte Beute, auch wenn er
Hirschkälber und weibliche Hirsche, Gämsen,
Raufußhühner und Hasen annimmt. Die
Auswahl der Beutetiere hängt auch vom
Nahrungsangebot ab. Es ist kein Zufall, dass
der Luchs hauptsächlich Hirschkälber und
Junghirsche schlägt, dort wo diese häufig
vorkommen. Das Gewicht des Luchses liegt
zwischen 17 und 20 kg beim Weibchen und
zwischen 20 und 26 kg beim Männchen.
Damit erreicht der Luchs praktisch das
gleiche Gewicht wie seine Beutetiere und er
bedarf einer besonderen Jagdstrategie um der
Beute aufzulauern und diese schnell zu
schlagen und zu töten.
Die Luchse leben als Einzelgänger in festen
Territorien, in welchen sie keine anderen
erwachsenen Artgenossen des gleichen
Geschlechts dulden. Männchen und Weibchen
leben im gleichen Territorium, aber sie
begegnen sich außerhalb der Paarungszeit
sehr selten. Die Paarungszeit fällt in die
Monate zwischen Februar und April. Die
Größe des Territoriums schwankt mit 60 bis
760 km² (mehr als die Fläche des gesamten
Sulzberges!) sehr stark in Abhängigkeit vom
Nahrungsangebot und von der
Populationsgröße. Luchsterritorien sind
jedenfalls sehr groß, um über ein ausreichendes Beuteangebot zu verfügen.
Die Jagdaktivität der Luchse nimmt gegen die
Dämmerung zu, wenn auch die Beutetiere auf
Äsung sind. Wenn der Luchs frische Beute
geschlagen hat, ruht er sich in der Nähe seines
ächlich nachts zurück.
Versteckes aus, frisst abends und streunt in der
Nacht, bevor er wieder zu seinem Versteck
zurückkehrt. Große Wanderstrecken, z.B.
zwischen Jagdgängen, legt der Luchs
hauptsächlich nachts zurück.
Der Luchs war früher in ganz Europa weit
verbreitet und ist im Alpenbogen in den 20er
und 30er Jahren des vorigen Jahrhunderts
ausgestorben. Ab dieser Zeit haben sich die
ökologischen Bedingungen für die Großkatze
verbessert. Einerseits fanden die großen
Waldrodungen Einhalt und eine naturnahe
Waldbewirtschaftung begünstigte die
Zunahme der Waldflächen. Andererseits
konnte eine starke Zunahme der
Bestandesdichte des Rehes als Hauptbeute des
Luchses verzeichnet werden. Heute ist der
Luchs überall gesetzlich geschützt oder seine
Bejagung erfolgt aufgrund von festgelegten
Abschussquoten, welche den Erhalt der Art
garantieren. Auch die strategischen
Richtlinien der Europäischen Gemeinschaft
zum Erhalt der Artenvielfalt räumen dieser
Tierart eine besondere Bedeutung ein.
Während der 70er Jahre des vorigen
Jahrhunderts ist der Luchs wieder Teil des
Arteninventars der Alpenfauna geworden.
Dies dank der Wiederansiedlungen von
Luchsen aus den Karpaten in den Schweizer
Alpen und in Slowenien. Die derzeitige Zahl
der Luchse in den Alpen wird auf 120
Individuen geschätzt, welche sich auf zwei
deutlich voneinander getrennte Populationen
verteilen. Die erste im Westen zwischen der
Schweiz und Frankreich, die zweite im Osten
zwischen Slowenien und Österreich. Für die
Zukunft wird es von entscheidender
Bedeutung sein, Verbindungskorridore
zwischen den zwei alpinen Populationen zu
schaffen, welche zur Zeit völlig isoliert
existieren. In Italien ist der Luchs nur im
östlichen Teil der Region Friaul dauerhaft
vorkommend, während sporadische
Beobachtungen zu wandernden
Einzelindividuen aus allen Grenzgebieten
gemeldet werden.
Die Experten betrachten die alpine
Luchspopulation wegen ihres derzeit räumlich
begrenzten Areals und ihrer geringen
arteigenen Vermehrungsrate noch als
gefährdet. Dazu kommt auch die
Lebensraumzerstückelung, welche die alpinen
Talsohlenböden charakterisiert. Daher müssen
die zukünftigen Aktionen zum Erhalt dieser
Art auf die Erweiterung des derzeitigen
Verbreitungsgebietes ausgerichtet sein, um die
zwei Populationen zu verknüpfen.
In dieses Bild reiht sich die gute Nachricht
vom Auftreten eines jungen Luchsmännchens
am 22. März im Nord-Osten des Trentinos
ein. Diese Tatsache bezeugt die natürliche
Ausbreitung von der Schweiz nach Osten, um
die derzeitige Verbreitungslücke zu schließen.
Dieser Luchs wurde am vergangenen 22.
Februar im Schweizer Nationalpark gefangen
und mit einem GPS-Senderhalsband
ausgestattet. Die DNA-Analyse hat ergeben,
dass es sich um ein Tier handelt, welches
2006 geboren worden ist und von in der NordOst-Schweiz freigelassenen Eltern stammt.
Nachdem dieser Luchs den Großteil des
Winters in der Schweiz und im
Lombardischen Anteil des Nationalparks
Stilfserjoch verbracht hatte, hat er die Berge
am Gavia-Pass auf einer Höhe von über 3.000
m überquert und ist in den Trentiner Sulzberg
eingewechselt. Von dort hat er seinen langen
Wanderweg über das Obere Nonstal bis in die
Brentagruppe fortgesetzt.
Das Individuum ist unter ständiger
Beobachtung der Schweizer Forscher und des
Trentiner Forstpersonals. Seit dem Beginn
seiner Wanderung hat der Luchs eine Strecke
von über 200 km zurückgelegt!
Luca Pedrotti
PAG
5 NUMERO1 LUGLIO 2008
CONFERENZA INTERNAZIONALE
STELVIO PARK
N E W S
INTERNATIONALE KONFERENZ
sui cambiamenti climatici
e le loro conseguenze
per le aree protette alpine
zum “Klimawandel und seine
Konsequenzen
für die alpinen Schutzgebiete”
(18-19 ottobre 2007)
nel centro visite naturatrafoi
(18.-19. Oktober)
im Nationalparkhaus naturatrafoi
La conferenza internazionale sui cambiamenti
climatici e le loro conseguenze per le aree
protette alpine si è conclusa il 19 ottobre 2007
a Trafoi (Italia) presso il centro visite
naturatrafoi. È stata organizzata dalle Rete
Alpina delle Aree Protette e dal Parco
Nazionale dello Stelvio. I partecipanti sono stati
90, provenienti da diversi paesi alpini:
rappresentanti della pubblica amministrazione,
gestori di aree protette e ricercatori. Lo scopo
di questa conferenza era di presentare la
situazione alpina e di discutere i mezzi, che le
aree protette hanno a loro disposizione per
percepire e adattarsi ai cambiamenti climatici.
L'incontro, che si è svolto in due tempi, ha
riunito interventi di scienziati e del personale
delle aree protette alpine. Si è prima cercato di
fare una presentazione generale degli impatti
dei cambiamenti climatici nelle Alpi. Tre sono
stati i temi evidenziati come prioritari: la
biodiversità, la neve, il ghiaccio e l'acqua e le
attività economiche nelle aree protette alpine. A
queste relazioni è seguita poi una tavola
rotonda su sfide e vantaggi, che possono
derivare dalla collaborazione tra ricerca ed aree
protette. A conclusione è stata organizzata
un'escursione guidata al ghiacciaio del
Madaccio ed una sessione di poster di
presentazione di altri progetti sul tema della
ricerca e delle attività nei parchi.
E'stata fatta una prima serie di proposte
strategiche per prevedere ed adattarsi ai
cambiamenti climatici: lo sviluppo di
programmi di monitoraggio a lungo termine, la
necessaria elaborazione di sistemi d'analisi
spaziali ed evolutivi ed una migliore
cooperazione tra le aree protette alpine sul tema
della gestione della biodiversità.
Ulteriori informazioni:
http://alparc.ujf-grenoble.fr
Die internationale Konferenz zum
„Klimawandel und seine Konsequenzen für
die alpinen Schutzgebiete“ fand am 18. und
19. Oktober 2007 in Trafoi im
Nationalparkhaus naturatrafoi statt. Die
Konferenz wurde vom Netzwerk Alpiner
Schutzgebiete und dem Nationalpark
Stilfserjoch organisiert. Es waren 90
Teilnehmer aus den verschiedensten
europäischen Ländern anwesend: Vertreter
öffentlicher Verwaltungen, Leiter von
Schutzgebieten und Wissenschaftler. Die
Zielsetzung der internationalen Konferenz
war es, die aktuelle Situation des
Klimawandels darzustellen und über
geeignete Mittel zu diskutieren, welche den
Schutzgebieten zur Verfügung stehen, um
sich dem Klimawandel anzupassen.
Die Konferenz war durch zweierlei
Beiträge gekennzeichnet: Von
Wissenschaftlern und
Schutzgebietsmanagern. Im ersten Teil der
Konferenz versuchte man die allgemeine
Situation des Klimawandels in den Alpen
zu beschreiben, und folgende Themen
zeichneten sich als wichtig ab: die
Artenvielfalt, der Wasserhaushalt und
Gletscherrückgang und die
wirtschaftlichen Aktivitäten in den
einzelnen Schutzgebieten. Auf diese
Beiträge folgte eine Diskussion am runden
Tisch zu Herausforderungen und Vorteilen,
welche sich aus der Zusammenarbeit
zwischen Wissenschaft und Schutzgebieten
ergeben könnten. Zum Abschluss wurde
eine Exkursion zum Madatschgletscher
organisiert und durchgeführt. Ein weiterer
Bestandteil der Tagung war die Vorstellung
von Postern, bei der durch Schutzgebiete
unterstützte Projekte oder
Forschungsergebnisse vorgestellt wurden.
In der Schlussdiskussion wurde weiters
eine erste Serie von Maßnahmen
vorgeschlagen, um sich dem Klimawandel
anzupassen und geeignete, vorbeugende
Maßnahmen zu treffen: die Entwicklung
von Überwachungsprogrammen auf lange
Sicht, die Erarbeitung von Raumanalysen
und Simulationsmodellen und die
Möglichkeiten einer besseren
Zusammenarbeit der Schutzgebiete im
Management der Artenvielfalt. Die
Gründung einer Arbeitsgruppe zu oben
genannten Themen wurde geplant, um der
Konferenz auch für die Zukunft Nachdruck
zu verleihen.
L'UOMO E LA MONTAGNA-MUTAMENTI CLIMATICI
E TUTELA DEI BENI CULTURALI IN AMBIENTE GLACIALE
Il 17 e il 18 aprile, a Cogolo di Peio, è stato
proposto il convegno “L'uomo e la montagna.
Mutamenti climatici e tutela dei beni culturali
in ambiente glaciale”.
L'incontro è stato promosso dal Parco
Nazionale dello Stelvio in collaborazione con
la Soprintendenza per i Beni archeologici
della Provincia Autonoma di Trento e con il
sostegno del Consorzio dei Comuni della
Provincia di Trento B.I.M. dell'Adige.
Il fitto programma di interventi è stato
suddiviso in quattro sezioni principali: una
introduzione sulle Proiezioni climatiche sulle
Alpi, Scoperte e ricerche, Archeologia e
antropologia forense, Restauro e
conservazione.
Ad aprire i lavori è stata Margherita Cogo,
assessore alla cultura della Provincia Autonoma di Trento, che ha
sottolineato come l'iniziativa si ponga nel solco degli appuntamenti inseriti
nella cornice dei “Progetti Memoria” caratterizzati dalla positiva
collaborazione tra Provincia ed associazioni.
Il presidente del Consorzio del Parco Nazionale dello Stelvio, Ferruccio
Tomasi, ha spiegato come sia importante lavorare insieme per creare la
rete virtuosa di relazioni volta alla valorizzazione e promozione dei valori
identitari del territorio. “Concorrere, ha precisato, all'attuazione di iniziative
finalizzate alla divulgazione del sapere è un compito di grande
responsabilità perché avvia percorsi di crescita e di confronto a più livelli e
consente di “far memoria” affinché si possa trasferire il patrimonio di
conoscenze alle nuove generazioni.”
Argomentazioni condivise anche dal vicepresidente del Parco e promotore
del convegno, Remo Tomasetti, che ha sottolineato come sempre più i
parchi debbano proporsi come forte momento culturale. “Proprio per
questo ha concluso- il prossimo anno, a Bormio, daremo vita ad un
incontro su un tema che ci sembra capace di apportare significative novità:
ci occuperemo infatti del rapporto tra parchi, benessere e felicità”.
Convegno:
Tre giorni con l’orso, convivere
con l’orso: problematiche
ed esperienze europee
(16 -19 maggio 2008)
presso il Centro visite aquaprad
Il convegno internazionale sull´orso con problematiche ed esperienze europee si è tenuto
il 17 maggio 2008 a Prato allo Stelvio presso il
centro visite aquaprad.
Il convegno è stato organizzato dal WWF
Italia in collaborazione con la Provincia
Autonoma di Bolzano, il Ministero
dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e
del Mare, la Federazione Protezionisti
Sudtirolesi/CIPRA ed il Parco Nazionale dello
Stelvio.
L'orso bruno è un simbolo delle condizioni
ecologiche ancora favorevoli nella grande
catena montuosa delle Alpi. La convivenza
con la specie tuttavia risulta problematica. Lo
è anche stata in passato, vista la quasi totale
estinzione della specie. La recente espansione
degli orsi trentini, reintrodotti nel Parco
Adamello Brenta dal 1999 al 2001 ed i loro
discendenti creano certamente dei problemi di
accettazione di una specie ormai dimenticata
in molte regioni e nazioni circostanti.
Lo scopo del convegno era quello mettere a
disposizione degli operatori socio-economici,
che vivono nei territori di neo-colonizzazione
da parte dell'orso bruno le esperienze di chi si
è trovato recentemente ad affrontare situazioni
simili ed ha sperimentato le tecniche disponibili per ridurre i danni al patrimonio agricolo.
Non si trattava di convincere nessuno sulla
bontà del ritorno della specie, ma di avviare un
confronto onesto, su basi concrete, per valutare
le possibilità attuali di convivenza con l'orso
bruno nel territorio alpino.
Il convegno si è svolto in Val Venosta, uno dei
territori frequentati spesso da orsi negli ultimi
anni, i quali dal Trentino si sono spostati fino
in Svizzera, Austria o Germania, dove le
problematiche di accettazione della specie non
DER MENSCH UND DER BERG KLIMATISCHE VERÄNDERUNGEN
UND SCHUTZ DER KULTURGÜTER IN DER GLETSCHERWELT
Am 17. und 18. April fand in Cogolo di Peio die wissenschaftliche
Fachtagung “Der Mensch und der Berg: Klimatische Veränderungen
und Schutz der Kulturgüter in der Gletscherwelt” statt.
Das Treffen wurde vom Nationalpark Stilferjoch in Zusammenarbeit mit
dem Amt für Archäologie im Landesdenkmalamt der Autonomen
Provinz Trient organisiert. Finanziell wurde die Veranstaltung vom
Trentiner Gemeindenverband im Wassereinzugsgebiet der Etsch
unterstützt.
Das dichte Programm wurde in vier Themenblöcke aufgeteilt: eine
Einleitung über die Klimaprognosen in den Alpen, Entdeckungen und
Forschungen, Archäologie und forensische Anthropologie, Restaurierung
und Erhaltung.
Die Tagung eröffnet hat Frau Margherita Cogo, Landesrätin für Kultur
in der Autonomen Provinz Trient. Sie unterstrich die Bedeutung der
Tagung, welche sich in die Veranstaltungsreihe „Erinnerungen“ einfügt
und welche sich durch eine positive Zusammenarbeit zwischen der
Provinz und verschiedenen Vereinen auszeichnet.
Der Präsident des Konsortiums Nationalpark Stilfserjoch Ferruccio
Tomasi hat die Wichtigkeit der Zusammenarbeit betont. Dadurch kann
ein wirksames Netz von Beziehungen geschaffen werden, welches die
Identifikationsmerkmale des Gebietet aufwertet und fördert. Er hob
hervor, dass das Mitwirken an Aktivitäten zur Verbreitung von Wissen
eine Aufgabe von großer Verantwortung sei. Es würden nämlich
mehrere Kenntnisphasen durchlaufen, welche das Speichern von
Erinnerungen erlauben. Dadurch wird es möglich, das Wissensgut an
die jungen Generationen weiterzugeben.
Die Gedanken wurden auch von Remo Tomasetti, demVizepräsidenten
des Nationalparks und Initiator des Symposiums, geteilt. Dieser
unterstrich, dass sich die Schutzgebiete immer mehr als Orte der Kultur
anbieten sollten. Er zog daraus den Schluss, dass gerade aus diesem
Grund im nächsten Jahr in Bormio eine Tagung stattfinden wird, welche
neue Erkenntnisse zu einem interessanten Thema erbringen sollte. Die
Tagung wird nämlich der Wechselbeziehung zwischen Schutzgebieten,
Wohlbefinden und Glück gewidmet sein.
Paola Zalla
sono ancora state risolte.
Per affrontare il problema il WWF svizzero ha
avviato, a partire dal 2006, una piattaforma di
lavoro con il coinvolgimento di tutti gli operatori interessati sulle tematiche connesse con il
ritorno dell'orso nel
Dreilandereck (A, CH, I), che si è concretizza ta come Progetto Ursina.
Il 18 maggio 2008, a conclusione dei lavori, si
è tenuta una visita sul campo in Val Müstair
nei territori del Progetto Ursina.
Internationaler Kongress
“Drei Tage mit dem Bären,
Zusammenleben mit dem Bären,
Probleme und europäische
Erfahrungen“
(16. - 19. Mai 2008)
im Nationalparkhaus aquaprad
Der internationale Kongress zum Thema:
„Drei Tage mit dem Bären, Probleme und
europäische Erfahrungen“ wurde vom 16 - 19.
Mai 2008 im Nationalparkhaus aquaprad
abgehalten.
Der Kongress wurde vom WWF Italien in
Zusammenarbeit mit dem Umweltministerium,
der Autonomen Provinz Bozen, dem
Dachverband für Natur- und Umweltschutz in
Südtirol und dem Nationalpark Stilfserjoch
organisiert.
Der Braunbär ist ein Indikator der ökologischen
Bedingungen, welche im gesamten Alpenraum,
im Herzen Europas, herrschen. Das
Zusammenleben mit dem Braunbären ist sehr
oft problematisch. Das war es auch in der
Vergangenheit und war mitunter ein Grund
dafür, dass die Art fast gänzlich ausgerottet
wurde. Die gegenwärtige Ausbreitung der
Trentiner Bären und deren Nachkommen,
welche in der Adamello Brenta Gruppe in den
Jahren 1999 - 2001 wieder angesiedelt wurden,
schaffen Akzeptanzprobleme dieser Tierart,
welche zwischenzeitlich in vielen Regionen
und umliegenden Nationen aus dem Gedächtnis
gestrichen worden war. Die Zielsetzung des
internationalen Kongresses im Mai 2008 war
es, dem Publikum Fachleute zur Verfügung zu
stellen, welche in den neu besiedelten
Lebensräumen mit den Bären arbeiten und sich
derzeit mit ähnlichen Situationen konfrontiert
sehen und verschiedene Techniken anwenden,
um die von den Bären verursachten Schäden in
der Landwirtschaft zu minimieren.
Der zweite Teil des Kongresses orientierte sich
an praktischem Anschauungsmaterial, und nach
einigen kurzen Beispielen, wie die Rückkehr
des Braunbären in den Alpen und den Pyrenäen
gehandhabt wird, mit der Beurteilung von
Erfolg und Misserfolg, fuhr man in Form eines
Runden Tisches zum Gedankenaustausch
zwischen Publikum und den Experten fort.
Der Runde Tisch zielte nicht darauf ab,
jemandem die Rückkehr der Art schmackhaft
zu machen, sondern einen ehrlichen
Gedankenaustausch mit reellem Hintergrund zu
bieten, um die tatsächlichen Möglichkeiten
eines friedlichen Zusammenlebens mit dem
Bären im Alpenbogen aufzuzeigen und zu
beurteilen.
Der Kongress wurde im Vinschgau, abgehalten
einem der Gebiete, welche in den letzten
Jahren von den Bären aufgesucht wurden,
welche aus der Adamello- Brenta Gruppe in die
Schweiz, nach Österreich und nach
Deutschland weiter wanderten, wo die
Akzeptanz der Art auch noch nicht
gewährleistet ist.
Die wichtige Rolle des Vinschgaus als
Wanderkorridor hat den schweizerischen WWF
bereits im Jahre 2006 dazu bewogen, eine
Arbeitsplattform von Personen zu gründen,
welche am Bären interessiert und mit dem
Bären konfrontiert sind. Dies im Dreiländereck
A, CH und I. Das Projekt heißt URSINA.
Der Kongress wurde am 18. Mai 2008 mit
einer Exkursion in das Ursina „Bärengebiet Val
Müstair“ abgerundet und abgeschlossen.
STELVIO PARK
N UMERO 1 L UGLIO 2008 PAG
N E W S
6
PROGRAMMA ESTATE 2008 DAS SOMMERPROGRAMM 2008
Settore Lombardo
Anche per l'estate 2008, il settore lombardo del Parco
Nazionale dello Stelvio ha programmato un ampio
ventaglio di iniziative, destinate a residenti e turisti,
volte ad incrementare sempre più la conoscenza
dell'area protetta e la sensibilità ai temi della
conservazione di un patrimonio, che oltre ad avere un
valore naturalistico - culturale, ha anche una elevata
valenza economica.
La parte preponderante spetta alle escursioni a tema,
in cui è prevista la presenza oltre che di Guide Parco,
anche di esperti delle varie discipline che costituiscono il filo conduttore delle varie escursioni. Ai temi più
spiccatamente naturalistici (botanico, faunistico,
geomorfologico) che permetteranno di imparare a
riconoscere alcune delle specie più caratteristiche del
Parco e le principali curiosità sulla loro vita, si
affiancano anche quello agro-silvo-pastorale, teso a
sottolineare l'importanza dell'uomo nella creazione e
nel mantenimento di particolari habitat legati all'uso
tradizionale del territorio e quello storico, legato
principalmente al primo conflitto mondiale che tante
testimonianze ha lasciato nel nostro territorio.
Il calendario di escursioni, concentrato particolar mente in luglio e agosto, si protrae comunque da
giugno ad ottobre.
Alcune gite avranno valenza prettamente escursioni stica, e non mancheranno mini-trekking di due giorni.
Non ci si è dimenticati dei più giovani. Se nel
versante valtellinese sono previsti alcuni campeggi di
due giorni, grazie ai quali bambini e ragazzi potranno
vivere in maniera più diretta il Parco, nel versante
bresciano l'occasione per la scoperta sarà rappresentata da escursioni tematiche volte all'esplorazione degli
angoli più caratteristici del Parco.
E' anche prevista una serie di conferenze che
affronteranno, in chiave locale, l'importante tema del
cambiamento climatico. Tutti i giovedì sera dal 17
luglio al 21 agosto, esperti naturalisti e docenti
universitari illustreranno gli effetti di questo fenomeno
sui ghiacciai e sulle componenti animali e vegetali.
Le serate si terranno presso il Centro Visite del
Parco Nazionale di S. Antonio Valfurva, alle ore
21.00.
Lombardischer Parkanteil
Settore Trentino
Trentiner Parkanteil
Auch im Sommer 2008 bietet das Lombardische
Außenamt des Nationalparks Stilfserjoch ein
breitgefächertes Programm an, welches für
Einheimische und Touristen bestimmt ist. Ziel ist
es, die Kenntnis über das Schutzgebiet und die
Sensibilität zum Erhalt wertvoller
Landschaftselemente zu steigern. Denn abgesehen
vom Wert als Natur- und Kulturlandschaft hat das
Schutzgebiet auch einen hohen ökonomischen
Stellenwert.
Speciale Estate in Val di Peio
Sommerspezial im Pejo-Tal
Da venerdì 4 a domenica 6 luglio
Giro d'Italia trekking
Evento che il 4-5-6 luglio offrirà al visitatore
l'opportunità di vivere con gli amici della rivista
“Trekking” un'emozionante tre giorni lungo gli
spettacolari percorsi del Parco
Von Freitag 4. bis Sonntag 6. Juli
Giro d'italia trekking
Diese Veranstaltung am 4., 5. und 6. Juli bietet den
Teilnehmern die Möglichkeit, mit den Freunden der
Zeitschrift “Trekking” drei aufregende Tage auf
spektakulären Wegen des Parks zu erleben.
Venerdì 8 agosto
in montagna con Reinhold Messner
Un'intera giornata con il grande alpinista di fama
mondiale: camminata nel Parco Nazionale dello
Stelvio e serata “Passione per il limite”
Freitag 8. August
In den Bergen mit Reinhold Messner
Einen ganzen Tag mit dem großen und
weltberühmten Alpinisten verbringen: Wanderung im
Nationalpark Stilfserjoch und Abendveranstaltung
zum Thema „Leidenschaft für Grenzsituationen“
Vorherrschendes Element des Programmes sind
die Themenwanderungen. Diese werden von
Wanderführern und zudem von Experten aus dem
jeweiligen Fachgebiet begleitet. In den
vorwiegend naturkundlichen Themenexkursionen
zu Flora, Fauna und Geomorphologie lernen wir
die wichtigsten Arten im Nationalpark kennen.
Dazu kommen Führungen zur Land-, Forst- und
Almwirtschaft, welche die gestalterische Tätigkeit
des Menschen in der Kulturlandschaft und im
Erhalt der besonderen Lebensräume
unterstreichen.
Die geschichtlichen Führungen sind hauptsächlich
den Ereignissen des I. Weltkrieges gewidmet,
welcher viele Zeugnisse in unserem Gebiet
hinterlassen hat.
Die Angebote des Wanderkalenders, beziehen
sich hauptsächlich auf die Monate Juli und
August, erstrecken sich aber insgesamt auf den
Zeitraum von Juni bis Oktober.
Einige Wanderungen haben hauptsächlich
Ausflugscharakter und es werden auch
zweitätigen Mini-Trekkings angeboten.
Auch die Jüngsten wurden nicht vergessen. Im
Veltlintal sind einige Zwei-Tages-Campings
geplant, während denen die Kinder und
Jugendlichen den Park in hautnah erleben dürfen.
In der Valcamonica werden thematische
Exkursionen angeboten, bei welchen die
schönsten Plätze des Parks entdeckt werden
können.
Es ist auch eine Reihe von Vorträgen vorgesehen,
welche dem aktuellen Thema des Klimawandels
gewidmet sind. Vom 17. Juli bis 21. August
werden jeden Donnerstag Naturexperten und
Universitätsdozenten über die Auswirkungen des
Klimawandels auf Gletscher, Tiere und Pflanzen
berichten.
Diese Informationsabende finden im
Nationalparkhaus S. Antonio Valfurva jeweils
um 21.00 Uhr statt.
Sabato 16 agosto ore 6.00
Rifugio Larcher al Cevedale:
I suoni delle Dolomiti
Concerto del Coro Sasso Rosso della Val di Sole,
interprete del più autentico repertorio popolare trentino
e dell'intera area alpina
Da venerdì 29 a domenica 31 agosto
Commemorazione in occasione del 90° anniversa rio della fine della 1° Guerra Mondiale
Calendario di appuntamenti (serate, concerti,sfilate)
per commemorare il grande evento che coinvolse in
maniera drammatica la Val di Sole e le sue montagne e
cambiò il volto dell'Europa
Speciale Estate in Val di Rabbi
Sabato 9 agosto
Malga Fassa ore 15.00
“Concerto d'estate”: Kreative Ensemble.
I migliori solisti d'archi fra le montagne del Parco
Nazionale dello Stelvio regaleranno emozioni
indimenticabili. A fine concerto degustazione di vini
trentini e prodotti di malga.
Venerdì 15 agosto
Segheria dei Bègoi loc. Al Plan
a partire dalle ore 15.00
“Alla segheria veneziana alla scoperta di vecchi
mestieri”
Dimostrazione dell'antica arte della lavorazione del
legno
A partire dalle ore 21.00
Alberi di vita vite d' alberi
Evento multimediale dedicato al linguaggio segreto
degli alberi secolari. Su maxi schermo scorreranno le
immagini degli alberi musicate dal vivo da una
formazione acustica di legni
Giovedì 28 agosto
Agricolture
Racconti mitici sui prodotti tipici del Trentino
Sommerspezial in im Rabbi-Tal
Samstag 9. August - Fassa-Alm 15.00 Uhr
“Sommerkonzert”: Kreative Ensemble.
Die besten Solisten von Streichinstrumenten in den
Bergen des Nationalparks Stilfserjoch schenken Ihnen
unvergessliche Emotionen. Am Ende des Konzertes
findet eine Verkostung von Trentiner Weinen und
Produkten der Alm statt.
Freitag 15. August
Bègoi-Säge in der Örtlichkeit Al Plan ab 15.00 Uhr
“In der Venezianer Säge auf Entdeckung alter
Handwerksberufe”
Vorführung der alten Kunst der Holzverarbeitung
ab 21.00 Uhr
Lebensbäume, Leben der Bäume
Multimediashow, welche die Geheimsprache der
Jahrhunderte alten Bäume entschlüsselt. Auf einem
Großbildschirm fließen Bilder von Bäumen, welche
von Live-Musik auf Holzinstrumenten untermalt
werden.
Donnerstag 28. August Landwirtschaft
Geheimnisvolle Erzählungen über die typischen
Trentiner Produkte.
Donnerstag 11. September “La tosada”:
Almabtrieb der Schafe in das Dorf Pejo zur Schur.
Domenica 21 settembre
La desmalghjadö: Il rientro delle mucche a Rabbi
dalla Val Cercen
Sonntag 21. September
“La desmalghjadö”: Almabtrieb der Kühe aus der
Val Cercen nach Rabbi.
Südtiroler Länderanteil
Visite guidate e proiezione di diapositive nel Parco Nazionale dello
Stelvio
durante l'estate 2008
Geführte Wanderungen und Diavorträge im Südtiroler Länderanteil des
Nationalparks Stilfserjoch im Sommer 2008
La scalata Cima Coppi Ormai quasi una classica
Von Freitag 29. bis Sonntag 31. August:
Gedächtnisfeier zum 90. Jahrestag der
Beendigung des I. Weltkrieges
Veranstaltungsreihe (Abendveranstaltungen,
Konzerte, Umzüge), um des historischen Ereignisses
zu gedenken, welches in dramatischer Weise das
Sulzbergtal und seine Berge in Mitleidenschaft
gezogen und das Antlitz Europas verändert hat.
Giovedì 11 settembre
La Tosada: Il rientro del gregge a Peio Paese per la
tosatura
Settore Altoatesino
Il settore altoatesino del Parco Nazionale dello Stelvio si pone tra i suoi
compiti educativi anche quello di trasmettere a residenti e turisti il pensiero
naturale e mostrare da vicino le bellezze e le peculiarità del Parco.
Come già negli anni passati anche per l'anno 2008 è stato messo a punto in
collaborazione con l'Associazione Turistica Val Venosta e con le altre
Associazioni Turistiche presenti sul territorio del parco un fitto programma
di escursioni per avvicinare tutti gli interessati agli aspetti naturalistici ed
alle bellezze del Parco Nazionale dello Stelvio. I temi trattati in circa cento
escursioni ed una cinquantina di proiezioni di diapositive comprendono tra
l'altro la botanica, la geologia, la faunistica, la cultura e le tradizioni. Il
programma delle attività estive con tutti i dettagli, le date ed punti di ritrovo
è consultabile sul sito internet www.stelviopark.it
Samstag 16. August 6.00 Uhr
Schutzhütte Larcher am Cevedale:
Die klänge der Dolomiten
Konzert des Chores „Sasso Rosso“ aus dem Sulzberg,
Interpret des originalen Trentiner Volksliedrepertoires
und des Liedgutes aus dem gesamten Alpenraum
Der Nationalpark Stilfserjoch, Autonome Provinz Bozen, Zählt zum wesentlichen
Element seines Bildungsauftrages, Einheimischen und Gästen den Naturgedanken
zu vermitteln und die Schönheit und Besonderheit des Nationalparks näher zu
zeigen.
Wie bereits in den vergangenen Jahren wurde auch für das Jahr 2008 in
Zusammenarbeit mit dem Tourismusverband Vinschgau und den im Parkgebiet
tätigen Tourismusvereinen ein Wanderkonzept erarbeitet, welches allen
Interessierten naturkundliche Inhalte und die Schönheit des Nationalparks
Stilfserjoch näher bringt. Die Themen betreffen botanische, geologische,
wildbiologische, kulturelle und verschiedene andere Inhalte. Sie werden in Form
von ca. 100 Wanderungen und 50 Diavorträgen angeboten. Das
Sommerprogramm 2008 ist in all seinen Einzelheiten, Terminen und Treffpunkten
im Internet unter: www.stelviopark.it abrufbar.
Der Radtag Stilfserjoch, fast schon ein Klassiker
Il motto della scalata Cima Coppi è sempre lo stesso fin dall'inizio: Esserci!
Il 30 agosto 2008 si riparte con l'ottava edizione.
Con la scalata Cima Coppi il settore altoatesino del Parco Nazionale dello
Selvio si è posto l'obiettivo di offrire a residenti e turisti una straordinaria
avventura con la bicicletta senza il rumore ed i pericoli del traffico. Il
prossimo 30 agosto dalle 9.00 alla 16.00 la strada dello Stelvio sarà
nuovamente chiusa al traffico privato motorizzato.
La scalata Cima Coppi ha trovato e trova grande consenso da parte dei
ciclisti. I numeri parlano da soli. Alla prima edizione tenutasi nell'autunno
del 2001 i partecipanti che affrontarono il passo furono 1500. Nel 2002
erano già 3400. Uguale partecipazione nel 2003. Questo record fu superato
nel 2004 allorquando si contarono sulla rampa altoaestina del passo 5500
partecipanti. Dal 2003 la manifestazione, con chiusura totale della strada, si
tiene anche sul versante lombardo del Parco. Nel 2005 i ciclisti che
affrontarono i tornanti altoatesini furono 5400, ai quali si aggiunsero i 1500
ciclisti del versante lombardo. Nel 2006 sono stati raggiunti i 6620
partecipanti in provincia di Bolzano ed i circa 2000 ciclisti in Lombardia. Il
record di partecipanti è stato conquistato nel 2007 con 8768 ciclisti che
hanno affrontato i versanti altoatesino, lombardo e svizzero del Passo dello
Stelvio. Non ci sono limiti di tempo, non c'è stress, ai partecipanti è richiesta
sola una solida condizione fisica.
Gli organizzatori del Parco Nazionale augurano ai partecipanti dell'edizione
2008 di questa manifestazione, che è quasi ormai diventata una classica,
buon divertimento. Ulteriori informazioni su ww.stelviobike.com.
Das Motto des Radtages Stilfserjoch ist von Anfang an dasselbe geblieben: Dabei
sein ist alles! Am 30.08.2008 ist es wieder so weit! Die achte Auflage des Radtags
Stilfserjoch findet statt.
Der Nationalpark Stilfserjoch im Südtiroler Länderanteil hat sich beim Radtag
Stilfserjoch zum Ziel gesetzt, den Einheimischen und Gästen auf der Stilfserjoch
Straße ein unbeschreibliches Fahrraderlebnis ohne Verkehrslärm zu bieten. Die
Passstraße wird für den privaten, motorisierten Verkehr am 30.08.2008 wiederum
von 08.00 16.00 Uhr gesperrt. Der Radtag Stilfserjoch fand und findet bei den
Teilnehmern großen Zuspruch. Die Zahlen sprechen für sich. Zum ersten Mal
wurde der Radtag Stilfserjoch im Herbst 2001 abgehalten, wobei 1500 gezählte
Radfahrer auf das Joch radelten. Im Jahre 2002 waren es bereits 3400, gleich viele
Radler wie im Jahre 2003. Dieser Rekord wurde im Jahre 2004 übertroffen, da
von Südtiroler Seite aus 5500 gezählte Radfahrer auf das Stilfserjoch radelten.
Der Veranstaltung gefolgt ist der lombardische Teil des Nationalparks Stilfserjoch,
wobei dort die Straße für den motorisierten Verkehr das erste Mal im Jahre 2003
gesperrt wurde. Im Jahre 2005 radelten von südtiroler Seite aus 5400 Radfahrer
auf das Stilfserjoch, von der lombardischen Seite waren es 1500. Im Jahre 2006
waren es 6620 Teilnehmer von südtiroler Seite und ca. 2000 von der
lombardischen Seite. Der Spitze an Teilnehmern wurde mit insgesamt 8768
Radlern von südtiroler, der lombardischen und schweizerischen Seite im Jahre
2007 erreicht. Keine Zeitmessung, kein Stress beim Radeln, aber eine solide
Kondition gehören zur Grundausstattung der Teilnehmer. Das Nationalparkteam
wünscht den Teilnehmern für das Jahr 2008 viel Spaß - bei einer fast schon zum
Klassiker gewordenen Veranstaltung. Weitere Informationen finden Sie unter:
www.stelviobike.com
Il Coordinatore delle Attività Didattico-Divulgative del Parco Nazionale
dello Stelvio Settore altoatesino Dr. Hanspeter Gunsch
Der Koordinator für Öffentlichkeitsarbeit, Nationalpark Stilfserjoch/Südtiroler
Länderanteil, Dr. Hanspeter Gunsch
PAG
7 NUMERO1 LUGLIO 2008
STELVIO PARK
IPUOL G’ ESSERE
IARDINO TERRESTRE
CONSIDERATO
IL PRIMO PARCO NATURALE DELLA TERRA?
DER GARTEN EDEN
ALS ERSTES SCHUTZGEBIET?
l sostantivo "paradiso" ancora oggi
definisce, quando con questo termine si
individua un territorio, un luogo dove si
vive in estrema beatitudine. Subito si
pensa al Paradiso terrestre,
corrispondente al giardino in Eden dove,
come racconta la Bibbia, Dio collocò
Adamo ed Eva.
Vediamo ora se il Paradiso terrestre può
essere il modello di riferimento per i
moderni Parchi naturali!
Innanzitutto qualsiasi area parco è un
intercluso all'interno di un'area più vasta. Si
pensi ai parchi che caratterizzano il versante
italiano dell'arco alpino, come ad esempio il
Parco Nazionale del Gran Paradiso, il Parco
Nazionale dello Stelvio per citare quelli,
diciamo, storici ed il Parco delle Dolomiti
Bellunesi di più recente istituzione. Anche il
Paradiso terrestre corrisponde ad una
superficie ben delimitata, collocata, come si
legge nella Genesi, "in Eden, a oriente",
quindi è una porzione limitata di territorio.
Se poi ci lasciamo trasportare dalle parole
dei poeti o dalla raffigurazione di famosi
pittori, il Paradiso terrestre ci appare
delimitato da un muro dove si trovano porte
che permettono il passaggio, attraverso una
delle quali l'Angelo scaccia Adamo ed Eva.
Come oggi nei Parchi, anche nel Paradiso
sono presenti "vincoli". Dio pone una forte e
precisa limitazione all'uomo: non si può
toccare l'albero che sta in mezzo al giardino
né mangiare i suoi frutti. La legge costitutiva
del Parco Nazionale dello Stelvio del 24
aprile 1935, n. 740, vieta, fatte salve le
disposizioni delle leggi e dei regolamenti
forestali, nel territorio del Parco la
manomissione e l'alterazione delle bellezze
naturali e delle formazioni geologiche,
l'esecuzione di tagli boschivi e la raccolta di
specie vegetali non espressamente
autorizzate, l'esercizio del pascolo non
autorizzato, ecc. Sono vincoli non coercitivi
come fu l'imposizione che Adamo ricevette
da Dio, ma costituiscono pur sempre una
limitazione d'uso o meglio del modo d'uso
dei beni all'interno del Parco. Allora come
oggi sono sempre presenti sirene
ingannevoli che cercano di aggirare le regole
fissate nell'interesse della comunità: allora il
serpente, oggi gli speculatori.
Vi sono però compensazioni ai vincoli
imposti. Nel Paradiso terrestre l'assenza di
malattie, la vita contemplativa, la possibilità
di vivere senza la fatica del duro lavoro
costituirono il premio al rispetto delle regole
fissate da Dio, oggi le risorse economiche
compensano le limitazioni che vengono
imposte.
Quest'anno per il Parco Nazionale dello
Stelvio è previsto un contributo da parte
dello Stato di € 5.240.351,60 corrispondente
al 9,9% dell'intero importo impegnato a
livello nazionale per le aree protette terrestri
(€ 52.894.459,00). L'importo all'interno del
Consorzio del Parco Nazionale dello Stelvio
è a sua volta ripartito proporzionalmente in
funzione soprattutto di parametri fisici, quali
superficie ed estensione delle zone A,B, C e
D, nei tre settori che costituiscono il
Consorzio, riservando una quota parte
all'Ufficio Centrale per la copertura delle
spese di carattere generale. Alla cifra sopra
riportata va poi aggiunto il contributo che
ciascun Ente locale corrisponde
annualmente. Per il 2008 la Regione
Lombardia ha previsto uno stanziamento di
€ 740.000,00, mentre il contributo della
Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige
è di € 732.000,00 e quello della Provincia
Autonoma di Trento corrisponde ad €
2.000.000,00.
A differenza di Adamo ed Eva, che ebbero a
disposizione in anticipo tutte le risorse per il
loro "ben-essere" (infatti Dio creò l'uomo
solo dopo aver creato il substrato necessario
alla vita) per cui bastava gestirle nel rispetto
delle regole fissate, i parchi italiani vivono
in una situazione di perenne precarietà per
quanto concerne le risorse loro assegnate.
Infatti dalla prima proposta di riparto dei
contributi statali i parchi vedono passare
molti mesi prima di arrivare all'assegnazione
definitiva dell'importo, che in qualche caso
risulta anche decurtato rispetto a quanto
previsto. E' evidente che questo penalizza
una seria, efficace ed efficiente
programmazione dell'attività!
Rimane comunque indiscutibile il fatto che,
così come è accaduto ai nostri Progenitori
nel Giardino terrestre, anche ora è
necessario meritarsi il premio. Infatti una
delle regole che vengono applicate dal
Ministero dell'Ambiente nella suddivisione
delle risorse destinate ai parchi italiani è
appunto quella della meritocrazia e bisogna
riconoscere che il nostro Parco non è certo
fra gli ultimi.
E' necessario comunque migliorare il nostro
rapporto con le popolazioni locali,
coinvolgere nell'idea di parco gli abitanti,
facendoli partecipare ad azioni virtuose,
dare l'esempio di buona gestione del
territorio.
Lo scrittore e giornalista Augusto Grandi nel
suo recente libro dal titolo significativo
"Lassù i primi. La montagna che vince",
Daniela Piazza Editore, Torino, dimostra che
in montagna si può vivere e produrre bene,
se la gente ha coraggio, spirito di iniziativa e
volontà di investire. La strada per vincere, si
osserva nel volume, è innovare e
rivitalizzare le culture e le attività
tradizionali. E' il recupero della cultura
attraverso la riproposta di alcuni prodotti
che richiamano la tradizione locale e
diventano quindi rappresentativi di un
determinato ambiente. La montagna è ricca
di tradizioni e di cultura e quindi può e deve
diventare momento di forte offerta.
Spetta ad una moderna gestione del Parco
Nazionale dello Stelvio, ma si potrebbe dire
di qualsivoglia Parco, promuovere il
territorio attraverso la valorizzazione
culturale di tutti i suoi prodotti ed con questo
si ottempera in forma nuova, attuale e
moderna agli scopi statutari contenuti
nell'articolo 1 della legge costitutiva sopra
citata, che prevedono "di tutelare e
migliorare la flora, di incrementare la fauna
e di conservare le speciale formazioni
geologiche, nonché le bellezze del paesaggio
e di promuovere lo sviluppo del turismo….".
Omer
Der Begriff ”Paradies” definiert auch
heute noch, dort wo er als Bezeichnung
für einen Ort verwendet wird, ein Leben
in vollendeter Glückseligkeit. Sofort
denkt man an das Paradies auf Erden,
welches dem biblischen Garten Eden
entspricht, in dem Gott Adam und Eva
angesiedelt hat.
Betrachten wir nun, ob das irdische Paradies als
Modell für die modernen Schutzgebiete
angesehen werden kann!
Zuallererst ist jedes Schutzgebiet Teil eines
größeren Ganzen. Denken wir an die Parks im
italienischen Alpenbogen, wie z.B. die
historischen Nationalparke Gran Paradiso und
Stilfserjoch und an den jüngeren Nationalpark
der Belluneser Dolomiten. Auch das irdische
Paradies entspricht einem genau eingegrenzten
Areal, welches laut dem Buch Genesis „in
Eden, im Orient“ liegt. In den Worten der
Dichter und in den Bildern der berühmten
Maler ist das irdische Paradies von einer Mauer
umgrenzt, welche über Tore Einlass gewährt.
Durch eines dieser Tore hat der Engel Adam
und Eva vertrieben.
Wie in den heutigen Schutzgebieten gibt es
auch im Paradies „Einschränkungen“. Gott
setzt dem Menschen eine deutliche Grenze:
Das Berühren des Baumes in der Mitte des
Gartens ist verboten. Auch das Essen seiner
Früchte. Das konstituierende Gesetz über den
N E W S
Nationalpark Stilfserjoch vom 24. April
1935, Nr. 740, verbietet unter Ausnahme der
forstlichen Nutzung im Gebiet des Parkes die
Zerstörung und Veränderung der natürlichen
Schönheiten und der geologischen
Formationen, die Schlägerung von Wald und
das Sammeln von geschützten Pflanzen.
Weiters ist auch die Weide ohne
Ermächtigung untersagt. Es sind nicht so
zwingende Vorschriften, wie sie Adam von
Gott auferlegt worden waren, aber sie
entsprechen einer Begrenzung der Nutzungen
bzw. ihrer Art innerhalb eines Schutzgebietes.
Damals wie heute gibt es verführerische
Sirenen, welche die im Interesse der
Gemeinschaft aufgestellten Regeln zu
umgehen versuchen: damals war es die
Schlange, heute sind es die Spekulanten.
Es gibt zu den auferlegten Einschränkungen
aber Ausgleichsmaßnahmen: Im irdischen
Paradies waren es das Fehlen von
Krankheiten, das kontemplative Leben, die
Möglichkeit des mühelosen Lebens, welche
den Preis für die Einhaltung der Regeln
darstellten. Heute werden mit finanziellen
Beiträgen die Nutzungseinschränkungen
abgegolten.
Im heurigen Jahr schüttet der Italienische
Staat einen finanziellen Beitrag von €
5.240.351,60 zu Gunsten des Nationalparks
Stilfserjoch aus. Dies entspricht einem
Prozentsatz von 9,9% der gesamten Mittel
von € 52.894.459,00, welche den
italienischen Nationalparken zugesprochen
werden. Die zur Verfügung stehenden
Finanzmittel werden im Konsortium
Nationalpark Stilfserjoch unter den drei
beteiligten Ländern nach Kriterien aufgeteilt,
u.z. nach der Fläche und dem Anteil an den
verschiedenen Schutzzonen A, B, C und D.
Dem Zentralsitz wird für die
Verwaltungsspesen und die Fixkosten ein
bestimmter Beitrag reserviert. Zum obigen
Staatsbeitrag kommen noch die
Finanzbeiträge der Länder hinzu: Die Region
Lombardei steuert im Jahr 2008 € 740.000,00
bei, während der Beitrag der beiden
Autonomen Provinz Bozen - Südtirol €
732.000,00 und Trentino € 2.000.000,00
beträgt.
Im Paradies hatten Adam und Eva alle Mittel
zu ihrem Wohlbefinden im Voraus zur
Verfügung. Gott schuf den Menschen als
letztes Geschöpf, nachdem er alle
Voraussetzungen für das Leben geschaffen
hatte. Somit mussten die Mittel nur sorgsam
und unter Einhalt der aufgestellten Regeln
genutzt werden. Dagegen befinden sich die
Italienischen Schutzgebiete in einer
andauernd prekären Situation was die
Zuteilung der finanziellen Ressourcen
betrifft. Vom ersten Aufteilungsvorschlag der
staatlichen Beiträge vergehen mehrere
Monate bis zur endgültigen Zuteilung der
Finanzmittel. Dabei kommt es auch vor, dass
Streichungen gegenüber dem Voranschlag
erfolgen. Es ist somit einleuchtend, dass dies
einer ernsthaften, wirksamen und effizienten
Planung der Vorhaben zuwiderläuft!
Es bleibt jedenfalls unbeschadet aufrecht, wie
es unseren Ahnen im irdischen Paradies
auferlegt war, dass man sich den Preis
verdienen muss. In der Tat legt das
Umweltministerium in der Aufteilung der
finanziellen Mittel Indikatoren und Kriterien
zugrunde. In dieser Rangliste der Kriterien
liegt unser Nationalpark sicher an guter
Stelle.
Es ist jedenfalls notwendig, die Beziehung zu
der Wohnbevölkerung im Schutzgebiet zu
verbessern, die Bewohner in die
Schutzgebietsidee einzubeziehen, indem sie
an den vorbildhaften Aktionen beteiligt
werden.
Der Schriftsteller und Journalist Augusto
Grandi zeigt in seinem neuen Buch mit dem
bezeichnenden Titel "Lassù i primi. La
montagna che vince" (Verlag Daniela Piazza,
Turin), dass der Mensch im Berggebiet gut
leben und wirtschaften kann, wenn er Mut,
Unternehmungsgeist und Willen zur
Investition zeigt. Der Autor erkennt den
erfolgreichen Weg in der Erneuerung und
Revitalisierung der Kultur und der
traditionellen Aktivitäten. Mit der
Wiederaufnahme der traditionellen
Produktionsmethoden ist der Wiedergewinn
der bäuerlichen Kultur möglich, welche für
ein Gebiet bestimmend werden kann. Das
Berggebiet ist reich an Traditionen und
Kultur. Es kann und muss daher Ort eines
starken Angebotes werden.
Es liegt an einem modernen Führungskonzept
des Nationalparks Stilfserjoch wie im
Übrigen eines jeden Schutzgebietes, das
Territorium durch die kulturelle Bewerbung
aller seiner Produkte aufzuwerten. Damit
kommt man in einer neuen, aktuellen und
modernen Form dem institutionellen Auftrag
nach, welcher im Art. 1 des oben genannten
Gründungsgesetzes enthalten ist. Dieser
Artikel sieht u.a. vor, „dass die Pflanzen- und
Tiergemeinschaften geschützt werden, die
geologischen Formationen erhalten und die
landschaftlichen Schönheiten touristisch
beworben werden…“
STELVIO PARK
N UMERO 1 L UGLIO 2008 PAG
N E W S
8
LA STRUTTURA DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO
Consiglio Direttivo
designazione
Presidente
Presidenti Comitati di Gestione
effettivo
Ferruccio Tomasi
Gian Franco Saruggia - Presidente Comitato Gestione per la Regione Lombardia
supplente
Eliseo Orsatti - Vicepresidente
Comitato Gestione per la Regione Lombardia
Michele Bontempelli - Vicepresidente
Comitato Gestione per la Provincia Autonoma di Trento
Peter Gamper - Vicepresidente
Comitato Gestione per la Provincia Autonoma di Bolzano
Vittorio Cavallaro
Vittorio Cavallaro
Vittorio Cavallaro
Michele Comi
Flavio Valesini
Paul Profanter
Angelo Dalpez - Presidente Comitato Gestione per la Provincia Autonoma di Trento
Josef Hofer - Presidente Comitato Gestione per la Provincia Autonoma di Bolzano
Ministero Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare
Ministero Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
Regione Lombardia
Provincia Autonoma di Bolzano
Provincia Autonoma di Trento
Associazioni di protezione ambientale
Robert Preyer
Marco Ricci
Paolo Tomassetti
Giovanni Bordoni
Artur Kammerer
Remo Tomasetti
Vicepresidente
Damiano Di Simine
Bruno Esposito
Alvise Vittori
Associazione ambientale maggiormente rappresentativa
nell'ambito della Provincia di Bolzano
Flavio Ruffini
Enti scientifici
Claudio Pollini
Guido Tosi
Aldo Marchetto
Direttore
Albert Pritzi
Aldo Marchetto
Wolfang Platter
Comitato di gestione per la Regione Lombardia
designazione
Assemblea sindaci comuni interessati
territorialmente alla parte lombarda del Parco
Regione Lombardia
Provincia di Sondrio
Comitato di gestione per la Provincia Autonoma di Trento
effettivo
supplente
Gian Franco SARUGGIA - Presidente
Lino Antonio SALIGARI
Alessandro PEDRINI
Giuseppe COMPAGNONI
Elisabetta FERRO TRADATI
Eliseo ORSATTI- Vicepresidente
Alfredo CANTONI
Emanuele GHIRARDELLI
Enrico FERRARI
Luca POZZI
Luca POZZI
Mario COLTURI
Mario COLTURI
Alberto RIZZI
Michela FELAPPI
Franco ROBUSTELLI
Provincia di Brescia
Associazioni protezionistiche più rappresentative nell'area
Associazioni agricole più rappresentative nell'area
TEST
Associazioni turistico ricreative più rappresentative nell'area Battista PIETROGIOVANNA
Università lombarde
Claudio SMIRAGLIA
Consiglio Direttivo
Ferruccio TOMASI
Graziano PENNACCHIO
Paolo BERBENNI
Guido TOSI
Comitato di gestione per la Provincia Autonoma di Bolzano
designazione
Comuni territorialmente interessati
Amministrazioni separate esistenti nei Comuni del Parco
P.A.B. Ripartizione provinciale tutela del paesaggio
e della natura
P.A.B. Ripartizione provinciale agricoltura
P.A.B. Ripartizione provinciale foreste
P.A.B. Ripartizione provinciale urbanistica
Organizzazioni turistiche operanti nei comuni del parco
Associazioni protezionistiche più rappresentative
a livello provinciale
Associazioni di agricoltori e coltivatori d iretti delle
organizzazioni più rappresentative a livello provinciale
effettivo
Josef HOFER - Presidente
Peter GAMPER - Vicepresidente
Matthias OBERHOFER
supplente
Hubert PINGGERA
Johann WALLNÖFER
Christian TSCHOLL
Anton Johann EGGER
Markus JOSS
Andreas FEICHTER
Karl EISENSTECKEN
Johann FLEISCHMANN
Valentin SCHROFFENEGGER
Josef LINSER
Peter KLOTZ
Norbert BARBOLINI
Josef RUNGG
Albert PRITZI
Roberto MAISTRI
Joachim WINKLER
Luigi MARIOTTI
Andreas TAPPEINER
Martin GRUBER
Esperto in scienze naturali, biologiche, forestali e geologiche Siegfried RINNER
Irene THÖNI SCARPATETTI
Herbert GAPP
Ferruccio TOMASI
Consiglio Direttivo
Raimund PRUGGER
Erich STRICKER
Reinald TIRLER
Angelika GURSCHLER
ORTLER
Helmut MOSER
Robert PREYER
designazione
Amministrazione Comunale di Peio
Amministrazione Comunale di Rabbi
Amministrazione Comunale di Pellizzano
Amministrazioni Separate di uso civico
Consortele
Museo tridentino di scienze naturali
Sezione provinciale dell'Associazione Italia Nostra
Sezione provinciale del WWF
Fondo Mondiale per la natura
Società degli alpinisti tridentini
Comprensorio della Val di Sole
Esperto dell'ambiente e della gestione delle risorse naturali in
rappresentanza della Provincia Autonoma di Trento
Esperto dell'ambiente e della gestione delle risorse naturali in
rappresentanza della Provincia Autonoma di Trento
Servizio Conservazione della Natura e valorizzazione ambientale
Dipartimento Risorse Forestali e Montane
della Provincia Autonoma di Trento
Servizio Foreste della Provincia Autonoma di Trento
Servizio urbanistica e tutela del paesaggio
della Provincia Autonoma di Trento
Servizio strutture, gestione e sviluppo delle aziende agricole
della Provincia Autonoma di Trento
Consiglio Direttivo
effettivo
Angelo DALPEZ - Presidente
Franca PENASA
Michele BONTEMPELLI Vicepresidente
Graziano ZANELLA
Ciro PEDERGNANA
Michele LANZINGER
Dario ZUCCARELLI
supplente
Roberto CAVALLARI
Mauro CASEROTTI
Claudio ALBERTINI
Paolo PEDRINI
Paolo MAYR
Francesco BORZAGA
Tiziano RUATTI
Flavio SARTORI
Sergio ABRAM
Piergiorgio MOTTER
Maurizio VENERI
Vincenzo MANINI
-
Diletta CAMPORESI
Sabrina VALENTINI
Mario CERATO
Maurizio ZANIN
Lucio SOTTOVIA
Fabio ANGELI
Pier Giorgio MATTEI
Giorgio MELCHIORI
Fabrizio DAGOSTIN
Ferruccio TOMASI
Maurizio ALBASINI
Remo TOMASETTI
Collegio dei Revisori dei Conti
designazione
Ministero dell'Economia e delle Finanze
Mnistero dell'Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare
Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
Regione Lombardia
Provincia Autonoma di Bolzano
Provincia Autonoma di Trento
Enrico MAURO - Presidente
Attilio CENTRELLA
Alfonso ZAMBITO
Giancarlo CAVAGNOLO
Piercarlo TURRA
Carla ROSSI
INFORMAZIONI - INFORMATIONEN
Informazioni sul Parco Nazionale dello Stelvio possono essere richiesti a: Consorzio del Parco Nazionale dello Stelvio
Hier finden Sie Informationen über den Nationalpark Stilfserjoch: Konsortium Nationalpark Stilfserjoch
Ufficio Centrale di Amministrazione
Zentrales Verwaltungsamt
Via Roma 26
23032 Bormio SO
Tel. 0342 910100 - Fax 0342 919063
E-mail: [email protected]
Internet: http://www.stelviopark.it
Ufficio Periferico del Comitato di Gestione
per la Provincia Autonoma di Bolzano-AltoAdige
Außenamt für die Autonome Provinz BozenSüdtirol
Rathausplatz 1/Piazza Municipio 1
39020 Glurns BZ/39020 Glorenza BZ
Tel. 0473 830430 - Fax 0473 830510
E-mail: [email protected]
RICHIESTA ABBONAMENTO
Ufficio Periferico del Comitato di Gestione per la
Provincia Autonoma di Trento
Außenamt für die Autonome Provinz Trient
Ufficio Periferico del
Comitato di Gestione per la Regione Lombardia
Außenamt für die Region Lombardei
Via Roma 65
38024 Cogolo di Peio TN
Tel. 0463 746121 - Fax 0463 746090
E-mail: [email protected]
Via Sertorelli 20
23032 Bormio SO
Tel. 0342 911448 - Fax 0342 919357
E-mail: [email protected]
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Vorname……………………………………………………..………
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Beruf…….…………………………………………………………..
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affrancata a:
Consorzio Parco Nazionale dello Stelvio, via Roma 26, 23032 Bormio
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Den Abschnitt ausfüllen, auf eine Postkarte kleben oder in einen
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Konsortium Nationalpark Stilfserjoch, Romstr. 26, 23032 Bormio
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