Itinerari Itinera
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Itinerari Itinera
CARTOLINE ITALIANE "Nas ruinas do Foro Romano, cada coluna caída, cada pedra branca, cada alicerce, representa um pouco do glorioso passado da Roma dos tribunos, dos grandes debates, da fúria verbal de Cícero contra Catilina." Hélio Fraga, no livro "Andanças: pelos caminhos do mundo" Itinera Itinerari <<Mantua me genuit, Calabri rapuere, tenet nunc Parthenope; cecini pascua, rura, duces>> <<Mi ha generato Mantova, la Puglia mi ha strappato alla vita, ora Napoli conserva i miei resti; ho cantato i pascoli, i campi, gli eroi>> (iscrizione funebre posta sulla tomba del poeta romano Publio Virgilio Marone, che si trova a Napoli) Mantova (Mantua in latino e Mäntoa in dialetto mantovano cittadino) è un comune italiano, capoluogo dell’omonima provincia in Lombardia, di 48.455 residenti che, sommati a quelli dell area “metropolitana” (detta Grande Mantova), portano la città a contare 98.471 abitanti. Dal luglio 2008 la città d’arte lombarda con Sabbioneta, entrambe accomunate dall’eredità loro lasciata dai Gonzaga che ne hanno fatto tra i principali centri del Rinascimento italiano ed europeo, è stata accolta fra i patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Idrografia "Acordando cedo, visito ruínas romanas, museus, igrejas, monumentos, jardins zen, e sempre que chego ao hotel à noitinha percebo o banho de cultura que é uma viagem." Danuza Leão, no livro "Danuza todo dia" ROMA - Foro Romano DADOS HISTÓRICOS E GEOGRÁFICOS Localizado no centro de Roma, o Foro Romano fica situado no monte Palatino, uma das sete colinas da capital italiana. Funcionava no princípio (século V a.C.) como mercado, mas poucos anos depois foram erguidos lugares de culto às divindades da época. Um desses templos foi dedicada a Vesta, tendo ao lado a Regia, o palácio real, utilizado até a queda da monarquia. Com a República aumentou a atividade política e o Foro ficou repleto de construções destinadas ao governo e à administração. Ainda hoje se pode observar as ruínas de muitos desses edifícios. Os grandes episódios da República tiveram o Foro como palco. No ano de 29 a.C, por exemplo, nele foi outorgado o título de Augusto a Octávio. Essa data é considerada o início da época imperial. A nova mudança de regime trouxe consigo ampliações e melhoramentos dos foros, cada vez mais espectaculares. Junto do antigo Forum Romanum, foram surgindo os chamados Foros Imperiais, construídos por César Augusto, Trajano e Vespasiano. Numa das extremidades foi construído o Coliseu, próximo dele também se encontra o Arco de Constantino. Texto e cartão-postal "ROMA - Foro Romano", edição de Vera Fotografia, 1950, da coleção de José Carlos Daltozo, que possui mais de 163.000 exemplares do mundo inteiro, entre antigos e atuais. E-mail: [email protected] 20 – ORIUNDI – Dezembro 2010 Nel XII secolo l’architetto ed ingegnere idraulico Alberto Pitentino, su incarico del Comune di Mantova, organizzò un sistema di difesa della città curando la sistemazione del fiume Mincio in modo da circondare completamente il centro abitato con quattro specchi d’acqua, così da formare quattro laghi: Superiore, di Mezzo, Inferiore e Paiolo; vista in lontananza, Mantova sembrava un’isola. Alla campagna si accedeva attraverso ponti, due dei quali - il Ponte dei Molini e il Ponte di San Giorgio sono ancora esistenti. In età comunale venne tracciato il Rio, un canale che taglia in due la città, collegando il lago Inferiore a quello Superiore. Altre dighe e chiuse consentirono una adeguata difesa dalle acque. Nel XVII secolo una forte inondazione diede inizio ad una rapida decadenza: il Mincio, trasportando i materiali solidi, trasformò i laghi in paludi malsane che condizionarono ogni ulteriore sviluppo; fu prosciugato, allora, il lago Paiolo a sud, in modo che la città restò bagnata dall’acqua solo su tre lati - come una penisola ed oggi ancora si presenta così. Sono, quindi, tre gli specchi d’acqua, non d’origine naturale, ricavati nell’ansa del fiume Mincio che danno a Mantova una caratteristica del tutto particolare, che ad alcuni sembra quasi magica in quanto compare come una città nata dall’acqua. Nel 1984 è stato istituito il Parco del Mincio di cui il territorio del Comune di Mantova fa parte. Affresco - Il ponte dei Mulini - Lorenzo Costa il Giovane (attribuito) Mantova - Palazzo Ducale - Appartamento Grande di Castello. Il mito della fondazione Il mito della fondazione della città è legato a doppio filo con la storia della profetessa Manto, che la tradizione greca vuole figlia dell’indovino tebano Tiresia. Le vicende narrate nel mito vedono una dicotomia di questo personaggio (come anche accadde per quello di Longino): fonti greche narrano che Manto, fuggita da Tebe, si fermò nell’attuale Turchia; altre invece descrivono il suo arrivo, dopo lungo errare, nel territorio, allora completamente palustre, che oggi ospita la città. In questo luogo creò un lago con le sue lacrime; secondo la leggenda queste acque avevano la magica proprietà di conferire capacità profetiche a chi le beveva. Manto avrebbe incontrato e sposato la divinità fluviale Tybris (il Tevere) re dei Toscani, e il loro figlio Ocno (detto anche Bianore) avrebbe fondato una città sulle sponde del fiume Mincio chiamandola, in onore della madre, Mantua. Questa versione mitica della fondazione della città di Mantova è riportata nell’Eneide di Virgilio. Secondo un’altra teoria, Mantova trae l’origine del suo nome da Manth, dio etrusco, signore dei morti del pantheon tirreno. Il mito della fondazione di Mantova trova spazio anche nella Divina Commedia di Dante Alighieri nel XX Canto dell’Inferno, nel quale Dante stesso e la sua guida mantovana Virgilio incontrano gli indovini. Proprio indicando una di queste anime, Virgilio descrive i dintorni della città, il Lago di Garda ed il corso del Mincio che si tuffa nel Po a Governolo per affermare, riferendosi alla leggenda dell’indovina Manto: « Fer la città sovra quell’ossa morte; e per colei che ‘l loco prima elesse, Mantüa l’appellar sanz’altra sorte. » Compilato da Wikipedia da V. Nardini. (continua nella prossima edizione)
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