Che strano chiamarsi Federico
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Che strano chiamarsi Federico
Che strano chiamarsi Federico 22/11/2015, 19h Che strano chiamarsi Federico / Que estranho chamar-se Federico de Ettore Scola com Tommaso Lazotti, Maurizio De Santis, Giacomo Lazotti, ITA, 2013, 90 min, leg.pt. Nascido em Rimini (Itália), a 20 de Janeiro de 1920, Federico Fellini é considerado um dos mais influentes realizadores da História do Cinema. Durante quase quatro décadas, criou um estilo próprio que deixou marcas na cinematografia mundial com filmes tão emblemáticos como "La Dolce Vita", "8½" ou "Amarcord". Numa mistura de ficção e documentário, o octogenário Ettore Scola – com a ajuda das suas filhas, Paola e Silvia, que o apoiam no argumento – faz uma análise da carreira do cineasta, revisitando filmes e lugares, e recriando momentos-chave da sua vida. Ettore Scola conheceu Fellini em 1947 e foi um dos seus amigos mais próximos até à sua morte, em 1993. Projectado no Festival de Cinema de Veneza em 2013, "Que Estranho Chamar-se Federico"– título que cita um poema de García Lorca – é um filme-homenagem ao grande mestre italiano, no ano do 20.º aniversário da sua morte. Firmato da Ettore Scola, una tra le figure più incisive del cinema italiano, Che strano chiamarsi Federico - Scola racconta Fellini si compone di un linguaggio che intreccia scene scritte e ricostruite a Cinecittà con materiali di repertorio, scelti dagli archivi delle Teche. Il film viene raccontato infatti in terza persona, il narratore è il bravo Vittorio Viviani e "si apre" con l'arrivo a Roma di Federico Fellini appena diciannovenne, interpretato da Tommaso Lazotti, dove ha inizio la sua collaborazione con il giornale satirico "Marc'Aurelio", è il 1939. Lungo gli anni quaranta Fellini nel frattempo inizia a collaborare come sceneggiatore per diversi registi, e di lì a poco farà l'incontro con alcuni dei futuri compagni di viaggio, come Alberto Sordi e Marcello Mastroianni. Parallelamente anche il giovane Ettore Scola, di undici anni più giovane, siamo nel 1948, entra a far parte del "Marc'Aurelio". Ben presto farà la conoscenza di Fellini e tra i due nascerà una profonda amicizia. In occasione del ventennale della morte di Federico Fellini Ettore Scola ci racconta il suo incontro con il creatore de La dolce vita in una sorta di album di immagini e di memorie. Un ritratto che nelle intenzioni del suo autore vuole essere gioioso come lo era il regista riminese. Sul filo dei ricordi, Che strano chiamarsi Federico - Scola racconta Fellini regala un'originalissima e personale lettura di Fellini. Un film che rifugge i toni nostalgici, per privilegiare il tono ironico e lieve di un "grande Pinocchio" che non è mai divenuto un "bambino perbene". Chiude il film, una sapiente carrellata di sequenze tratte dalle opere che hanno reso celebre nel mondo il grande Federico.