San Marino 2011 - Câmara Ítalo-Brasileira de Comércio e Indústria

Transcrição

San Marino 2011 - Câmara Ítalo-Brasileira de Comércio e Indústria
Informativo bimestrale del Consolato Generale di San Marino per la comunità di lingua italiana in America Latina - 21 Anni - Numero 1 - 2011
“L’Italia compie 150 anni dalla fondazione del Regno e primo tempo dell’unitá, completata com la presa di Roma del 1870 e
com la 1ª Guerra Mondiale del 15/18.
Questo giornale, che da 21 anni porta orgogliosamente la bandiera di San Marino ricorda l’importante data.”
“A Itália comemora 150 anos da fundação de seu Reino e primeiro tempo de sua Unidade, completada com a tomada de
Roma em 1870 e com a 1ª Guerra Mondial de 15/18.
Este jornal, que há 21 anos leva orgulhosamente a bandeira de San Marino, lembra estaimportante data.”
R. Marechal Deodoro, 497 - Chácara Flora - São Paulo - SP Tel.:
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“Il Titano, che da 21 anni riceve l’appoggio publicitário del Ristorante Tomatto, si felicita com la titolare, Dna. Giulia, che
há ottenuto Il prestigioso “DIPLOMA DELL’OSPITALITA ITALIANA”, concesso ad un limitatissimo numero di ristorante
a San Paolo...
Il Tomatto gia há Il “DIPLOMA DELL’ACADEMIA ITALIANA DELLA CUCINA” Complimenti!!”
“Il Titano, que há 21 anos recebe o apoio publicitário do Restaurante Il Tomatto, congratula a titular, Dna. Giulia, que
obteve o prestigioso “DIPLOMA DELL’OSPITALITA ITALIANA”,
concedido a um número limitadíssimo de restaurantes em São Paulo...
Il Tomatto possui também o “DIPLOMA DELL’ACADEMIA ITALIANA DELLA CUCINA”.
Parabéns!!”
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São Paulo-SP - Tel: 55 (11) 3266-3302
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“La RQM Systems Ltda. ricorda l’importante data dell’Unita d’Italia”
“A RQM Systems Ltda. relembra a importante data da Unidade de Itália”
“La Monte Bianco Intermediação de Negócios Ltda. ricorda l’importante data dell’Unita d’Italia”
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21 anos
COMUNICATO STAMPA
“UNITÀ D’ITALIA E UNITÀ LINGUISTICA TRA STORIA E CONTEMPORANEITÀ”:
A TORINO L’80° CONGRESSO INTERNAZIONALE DELLA SOCIETÀ DANTE ALIGHIERI
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Informativo bimestrale del Consolato Generale di San Marino per la comunità di lingua italiana in America Latina - 21 Anni - Numero 1 - 2011
Diplomazia: nove ambasciatori
si presentano ai Capitani Reggenti
Si è tenuta, a Palazzo Pubblico, la cerimonia di presentazione ai
Capitani Reggenti dei nuovi ambasciatori accreditati presso la Repubblica di San Marino.
Introdotti dal segretario di Stato per gli Affari Esteri, Antonella
Mularoni, hanno presentato le loro lettere credenziali alla Reggenza l’ambasciatore del Regno del Marocco, Hassan Abouyoub,
l’ambasciatore del Regno di Thailandia, Somsakdi Suriyawongse,
l’ambasciatore della Repubblica delle Filippine, Romeo L. Manalo,
l’ambasciatore della Repubblica di Cuba, Milagros Carina Soto
Agüero, l’ambasciatore d’India, Debabrata Saha, l’ambasciatore
del Montenegro, Vojin Vlahoviæ, l’ambasciatore della Repubblica
di Azerbaijan, Vaqif Ismayil oglu Sadigov, l’ambasciatore della Repubblica di Ungheria, János Balla e il primo ambasciatore del Regno del Lesotho, Jonas Sponkie Malewa.
Visita delle LL.Ecc.
i Capitani Reggenti negli USA
San Marino Oggi che ringraziamo vivamente
Il 27 febbraio, nella sala della Fratellanza sammarinese di NY è stata
ricevuta e gradita la visita della Reggenza Le loro eccellenze Giovanni Francesco Ugolini e Andrea Zafferani con loro signore, erano accompagnati dal segretario per
la Sanità Claudio Podeschi e dal segretario degli Affari Esteri Antonella Mularoni e dal capo del cerimoniale per lo Stato Marcello
Beccari Visita uf.ciale fatta alle due comunità statunitensi di Detroit, New York e alle Nazioni Unite.
Nella loro visita la Reggenza ha consegnato al presidente della
Fratellanza Sanzio Vagnini un quadro rappresentante la loro investitura con i tradizionali abiti cerimoniali e una placca.
Applaudite le parole dell’Eccellentissimo Reggente Ugolini di congratulazioni alla comunità per lo spirito sammarinese mantenuto
negli anni dalla comunità di NY.
L’intervento del segretario Mularoni è stato breve e preciso oltre ai
saluti ha portato subito l’attenzione sulla problematica della parità
di diritto sul voto politico fra residenti e non, sottolineando di non
ritenere possibile che la situazione venga risolta in un breve periodo. Rispondendo alle domande ha anche spiegato, che sul referendum sull’adesione all’Ue, anche se si fosse effettuato, e il sì aves-
se vinto, San Marino non sarebbe stato accettato dall’Unione europea.
Ri.uto che sarebbe dovuto alle dimensioni di San Marino cioè, un
micro stato, e per tale motivo ci vorranno ancora 15 anni per far si
che tali Stati vengono accettati. Ha anche chiarito la problematica,
‘residenza effettiva’, spiegando che per ottenere tale residenza un
cittadino deve risiedere in San Marino per un minimo di 187 giorni
Mentre il segretario Podeschi dopo un ampio sguardo
sull’economia sammarinese descritta in ripresa, ha anche illustrato
la possibilità di creare un centro ricreativo con un Hotel per dare
maggiore attrazione al turismo, un progetto oggi condiviso nella
maggioranza del governo che senz’altro porterà aiuto alla bisognosa ripresa economica nella nostra Patria. Sulla parità al diritto al
voto alle elezioni generali ha avuto espressioni molto più incoraggianti, dicendo che sicuramente si dovrebbe riportare la parità di
diritto nel voto fra il popolo sammarinese, anche in un breve periodo. Il segretario Podeschi ha anche ammesso un disturbo nello
svolgimento di alcuni progetti, causato dall’essere attorniati da
troppi piccoli partiti, che alla .ne sono dannosi e frenano il progresso al governo.
Visita ad Andorra Asdico lancia l’allarme
inflazione: +3%
per il
Segretario agli Esteri
Si è conclusa molto favorevolmente la visita ufficiale, alla
volta del Principato di Andorra, del Segretario di Stato agli
Esteri, Antonella Mularoni.su invito del ministro degli Affari
Esteri Xavier Espot. Il segretario accompagnata dal direttore
dell’Uf.cio affari economici e sociali Savina Zafferani, avrà modo
di incontrare, oltre al collega andorrano, il capo del governo del
principato, Jaume Bartumeu e il capo di gabinetto del governo
Marian Sanduz, oltre al sindaco generale Josep Dalleres e ad
altre autorità andorrane.
“La visita - spiega una nota -, che prevede varie occasioni di
incontro politico e di conoscenza della realtà andorrana, si inquadra nelle ottime relazioni bilaterali fra i due piccoli Stati europei e sarà occasione di approfondimento delle tematiche di
comune interesse e degli ambiti di collaborazione, soprattutto
nel rapporto con l’Unione Europea”.
L’inflazione vola sul Titano, malgrado il taglio della monofase.
Lo afferma l’Asdico, associazione dei consumatori che lancia
l’allarme e chiede conto all’esecutivo della riduzione di due
punti percentuali della monofase, con l’obiettivo, mancato, di
contenere i prezzi dei prodotti a largo consumo.
Se nella vicina Italia l’in.azione ha toccato il 2,4%, dato record
dal 2008, a San Marino l’aumento è stato anche superiore, raggiungendo, lo scorso novembre, il 3% in più su base annua.
Mentre su base mensile la crescita è stata più contenuta, del
2%. Asdico, citando i dati forniti dall’Uf- .cio programmazione
economica, spiega che, a incidere maggiormente nel portafoglio dei sammarinesi sono stati i generi alimentari che “con
frutta e ortaggi, in un anno, hanno toccato aumenti che vanno
dal 19 al 25%”.
Per l’associazione i rialzi denotano l’inadeguatezza del taglio di
due punti percentuali, dal 17 al 15, della monofase: una scelta
che “secondo l’esecutivo - lamenta Asdico - doveva incidere
sui prezzi .nali dei prodotti di largo consumo e quindi incentivare i consumi interni”. In particolare, il presidente Augusto
Gatti ricorda come l’associazione sia stata da sempre contraria
a questo provvedimento perché “eravamo certi - chiarisce - che
avrebbe favorito una categoria economica già molto agevolata
e non avrebbe comportato nessuna ricaduta positiva per cittadini e consumatori”. Senza contare poi che rappresenta un “mancato introito per le casse dello Stato superiore a 8 milioni di
euro annui”. Gatti puntualizza che un provvedimento più ef.cace
sarebbe stato quello di “spostare tale riduzione nella San Marino Card, interessando in maniera articolata anche le altre aliquote ridotte per i generi di prima necessità”.In questo modo,
l’intervento sarebbe stato mirato per “un piccolo aiuto alle famiglie e ai consumatori”.
Di fronte alla constatazione che i prezzi volano, “risulta sempre
più indispensabile - conclude il presidente dell’Asdico - porre
in essere uno stringente e puntuale controllo sui prezzi”, per
evitare “furberie e speculazioni inaccettabili”.
Sociedade Consular
Relatório da Diretoria da Sociedade Consular de São
Paulo Referente ao Exercício de 2010
A Diretoria da Sociedade Consular de São Paulo tem a satisfação de apresentar aos Senhores sócios o Relatório de Atividades do ano
de 2010:
Encaminhamento de correspondência em 11
de fevereiro ao Embaixador Jadiel Ferreira de
Oliveira, cumprimentando-o pela sua designação como Coordenador Geral do Conselho de Câmaras Internacionais de Comércio –
CCIC da Associação Comercial de São Paulo;
Encaminhamento de correspondência em 09 de abril ao Sr. Ministro Mauro Marsilli, Cônsul Geral da Itália em São Paulo enviandolhe o Informativo de Atividades da Entidade do ano de 2009 e
convidando-o para se tomar Sócio;
Encaminhamento de correspondência em 09 de abril ao Sr. John
Richard Dioddrell, Cônsul Geral da Grã Bretanha em São Paulo
enviando-lhe o informativo de Atividades da Entidade do ano de
2009 e convidando-o para se tornar Sócio;
Encaminhamento de correspondência em 12 de abril ao Sr. Jacek
Suc, Cônsul Geral da Polônia em São Paulo enviando-lhe o informativo de Atividades da Entidade do ano de 2009 e convidando-o
para se tomar Sócio;
Encaminhamento de correspondência em 29 de abril ao Sr. Manashe Bar On, Cônsul Geral de Israel em São Paulo, cumprimentadoo pela sua designação à frente da Repartição Consular em São
Paulo e enviando-lhe o Informativo de Atividades da Entidade do
ano de 2009, bem como convidando-o para se tomar Sócio;
Visita monitorada seguida de um Brunch realizada no dia 27 de
maio, atendendo Convite do Dr. Kalil Rocha Abdalla, Provedor da
Irmandade da Santa Casa de Misericórdia aos Sócios da Entidade;
Reunião Almoço realizada no dia 26 de agasto, atendendo convite
da Diretoria do HSBC Bank Brasil, tendo como Palestrante o Sr.
Gilberto Poso, Superintendente Executivo – Wealth Management;
Reunião Almoço realizada no dia 29 de Setembro, tendo como
Convidado Palestrante o Sr. Embaixador Antonio de Aguiar Patriota, Secretário Geral das Relações Exteriores;
Encaminhamento de correspondência em 04 de outubro ao Sr.
Embaixador Antonio de Aguiar Patriota, Secretário Geral das Relações Exteriores, agradecendo por ter aceito o Convite para ser o
Palestrante na tradicional Reunião Almoço Mensal da Entidade
realizada no dia 29 de Setembro;
Encaminhamento de correspondência em 04 de outubro ao Ministro Paulo Traballi Bozzi, Chefe do Escritório de Representação do
Ministério das Relações Exteriores em São Paulo, reiterando os
melhores agradecimentos pelo inestimável empenho no sentido
de viabilizar a aceitação do Exmo. Sr. Embaixador Antonio de Aguiar Patriota, Secretário Geral das Relações Exteriores ao Convite que
a ele foi feito para ser o Palestrante da tradicional Reunião Almoço
Mensal da Entidade, realizada no dia 29 de Setembro;
Encaminhamento de correspondência em 04 de outubro ao Dr.
Geraldo Alckmin Filho, cumprimentando-o por ter sido eleito para
novamente cumprir a dignificante, elevada e difícil missão de governar o Estado de São Paulo;
Encaminhamento de correspondência em 04 de outubro ao Dr.
André Puccinelli, Governador do Estado de Mato Grosso do Sul,
cumprimentando-o pela sua reeleição para novamente cumprir a
dignificante, elevada e difícil missão de governar o seu Estado,
bem como votos de continuado êxito em sua distinguido carreira
de homem público;
Encaminhamento de correspondência em 11 de outubro ao Sr. Aldo
Famolaro, Cônsul Geral do Chile em São Paulo, para expressar o
nosso júbilo pelo êxito iminente do terrível episódio vivido pelo
seu país no trabalho incansável de resgate dos mineiros;
Reunião Almoço realizada no dia 28 de outubro oferecida pela
Diretoria da Fundação Armando Álvares Penteado pela 15ª vez
consecutiva, ao Sócios da Entidade;
Encaminhamento de correspondência em 28 de outubro à Sra. Teresita Silvia González Diaz, Cônsul Geral da Argentina, apresentando condolências pelo falecimento do ex-Presidente da Nação Argentina, Dr. Nestor Kirchner;
Encaminhamento de correspondência em 29 de outubro ao Sr. Sang
Shik Park, Cônsul Geral da República da Coreia em São Paulo,
agradecendo sua presença na Reunião Almoço da Entidade realçada na sede da FAAP no dia 28 de outubro e enviando-lhe a
Relação Oficial das Representações Consulares acreditadas junto
ao Governo do Estado de São Paulo;
Encaminhamento de correspondência em 08 de novembro ao Sr.
Thomas Kelly, Cônsul Geral dos Estados Unidos da América em
São Paulo, cumprimentando-o pela entrevista que concedeu ao
jornal “O Estado de São Paulo” publicada no dia 07 de novembro;
No 14 de dezembro tivemos um Encontro de Confraternização dos
Sócios da Entidade, oferecido gentilmente pelo Shopping Center
Iguatemi pela 2ª vez consecutiva.
Giuseppe Lantermo di Torre di Montelupo
Presidente - Cônsul Geral da República de San Marino
50° Anniversario della
Corale San Marino
Azienda autonoma di stato
Filatelica e Numismatica
PROGRAMMAFILATELIA, NUMISMATICA, SCHEDE TELEFONICHE 2011
L’Azienda Autonoma di Stata Filatelica e Numismatica trasmette le informazioni relative al programma delle emissioni filateliche numismatiche e schede telefoniche anno 2011.
FEBBRAIO
PROGRAMMAEMISSIONI FILATELICHE 2011
50° Anniversario della Morte di Luigi Einaudi
Mostra “San Marino 2011”
50° Anniversario della Corale di San Marino
Monet, Cézanne, Renoir e altre storie di pittura in Francia
APRILE
Europa-Le foreste
50° Anniversario dei primi uomini nello spazio
Fiori dedicati alla Repubblica di San Marino
Serie Turistica
GIUGNO
Valentino Rossi e la Ducati
Giornata Mondiale del Teatro
Anno Europeo del volontariato
OTTOBRE
Dedicata alla squadra vincitrice del Campionato di serie A
Storia della canzone II
Natale
PROGRAMMADELLE EMISSIONI NUMISMATICHE 2011
FEBBRAIO
Monetazione divisionale FDC con moneta da 5 Euro in argento
sario dei primi uomini nello spazio
GIUGNO
Giorgio Vasari
SETTEMBRE
OTTOBRE
Moneta commemorativa da 2,00 euro 500° anniversario della
50° anniver-
nascita di
Monetazione divisionale PROOF
Moneta in argento PROOF da 5,00 Euro
Esploratori europei (Europa star programme)
Moneta in argento PROOF da 10,00 Euro
Celebrazioni del 10° anniversario dell’Euro
PROGRAMMA DELLE EMISSIONI DI SCHEDE TELEFONICHE 2011
MARZO
Gli aeroplani
GIUGNO
Le Targhe di San Marino
SETTEMBRE
Le Chiese di San Marino
PROGRAMMA “SAN MARINO 2011
Lo sport nella filatelia sammarinese”
SABATO 4 GIUGNO 2011
ORE 9,00 - Apertura degli uffici postali Poste Italiane, Vaticano, Principato di Monaco e altre amministrazioni estere con annulli speciali figurati; apertura del convegno e mostra,con i francobolli emessi
della Repubblica di San Marino.
Emissione di n. 3 serie di francobolli .
Emissione della moneta 2 Euro Commemorativo 2011 “500° Anniversario della nascita di Giorgio
Vasari”.
ORE 10,00 - Inaugurazione, alla presenza del Segretario di Stato per le Finanze e Bilancio, e visita alla
Mostra ed esposizione di bozzetti delle emissioni filateliche dedicate allo sport nella filatelia sammarinese.
ORE 18,30 - Chiusura della mostra e del convegno.
DOMENICA 5 GIUGNO 2011
ORE 9,00 - Apertura degli uffici postali esteri, del convegno e della mostra
ORE 14,00 - Estrazione fra i signori Commercianti presenti, con tavolo o stand allestiti, di n. 1 dittico d’oro, n.1 moneta in oro da 2 scudi,
n.10 monete da 2 Euro
ORE 15,00 - Chiusura della manifestazione.
R. Marechal Deodoro, 497 - Chácara Flora - São Paulo - SP
Tel.: 5687.7250 / 5521.8387 - www.tomatto.com.br
La Corale San Marino nasce per opera
del Maestro Cesare Franchini Tassini
che radunò coristi e persone amanti
della musica e del canto. Il primo periodo è legato esclusivamente all’attività
liturgica in Repubblica con l’esecuzione
di musiche religiose. Nel 1964 la direzione tecnica del coro passò al Maestro
Padre Gaspare Stipa, organista e compositore per opera del quale si ampliò il
repertorio con musiche di ispirazione
profana e folcloristica. La Corale San
Marino si è esibita a San Marino e nei più importanti centri di
cultura corale italiani, con concerti in Europa e negli Stati Uniti. Nel
1991 la direzione passa al Maestro Fausto Giacomini e l’attività del
coro si amplia ulteriormente con l’esecuzione di numerose composizioni per coro e orchestra, all’interno di prestigiose Rassegne
Corali, Festival e varie edizioni della Stagione Concertistica Sammarinese. Il francobollo rappresenta il logo del 50° anniversario
della Corale San Marino.
- Data Emissione 8 febbraio 2011
- Valori un valore da • 2,20
- Tiratura n. 80.000 serie stampate in fogli da 20 francobolli
- Stampa offset a quattro a cura di BDT
- Dentellatura 15x14
- Formato del francobollo 29,79 x 40,64 mm
- Autore del bozzetto B&AR
San Marino 2011
“Lo sport nella
filatelia sammarinese”
Il 4-5 giugno 2011 si terrà la biennale
manifestazione filatelica “San Marino
2011 – Lo sport nella filatelia sammarinese” con mostra e convegno commerciale di filatelia, cartofilia e telecarte,
presso il Palazzetto Multieventi Sport
Domus di Serravalle. Per l’occasione
verrà allestita una esposizione di bozzetti filatelici originali dedicati allo sport
nella filatelia sammarinese. All’evento,
oltre alle Poste Italiane, saranno presenti
con uno stand diverse Amministrazioni postali estere con annulli
speciali figurati. Il programma della manifestazione prevede emissioni filateliche, numismatiche e di schede telefoniche.
Il francobollo rappresenta cinque discipline sportive e il logo della
manifestazione
- Data Emissione 8 febbraio 2011
- Valori un valore da • 1,50
- Tiratura n. 80.000 serie stampate in fogli da 12 francobolli
- Stampa offset a quattro colori a cura di BDT
- Dentellatura 15x14
- Formato del francobollo 29,79x40,64 mm
- Autore del bozzetto Valerio Pradal
50° Anniversario della
morte di Luigi Einaudi
Nel 50° anniversario della scomparsa di Luigi Einaudi, la Repubblica di San Marino ricorda
il Maestro di Libertà e il padre
costituente del nuovo Stato
Repubblicano cui diede
l’impronta della sua fede nella
libertà e nella democrazia. Esponente illustre di quella scuola di pensiero liberal-democratico
che ha decisamente concorso al Risorgimento e alla rinascita
dell’Italia del secondo dopoguerra, stimato Governatore della Banca d’Italia, giornalista brillante, fu uomo politico dentro e fuori il
Parlamento e poi Presidente della Repubblica Italiana (1948-1955),
saggio, competente e discreto. Il francobollo ritrae Luigi Einaudi
con la bandiera italiana sullo sfondo.
- Data Emissione 8 febbraio 2011
- Valori un valore da • 3,30
- Tiratura n. 70.000 serie in fogli da 20 francobolli
- Stampa offset a quattro colori a cura di BDT
- Dentellatura 15x14
- Formato del francobollo 40,64 x 29,79 mm
- Autore del bozzetto B&AR
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Viaggio nel piccolo regno buddhista sull´Himalaya,
schiacciato (e conteso) tra i due supergiganti asiatici
O Jovem Rei do Bhutan
Dal nostro inviato
Thimphu (Bhutan) – Tutto è iniziato come per caso. Nel 1974, nel
giorno della sua incoronazione, un teenager con la faccia da bambino invitò i suoi sudditi a respingere le convenzioni del resto del
mondo. Benché reggesse il Bhutan dalla morte del padre due anni
prima, il diciottenne Jigme Singye Wangchuck stava diventando
allora il sovrano più giovane al mondo. Nessuno vi prestò molta
attenzione. Il sistema di Bretton Woods era appena crollato, lo
choc petrolifero infuriava, la passione per la crescita economica
stava per scatenare le rivoluzioni di Reagan e Deng Xiaoping.
Ma il luogo in cui il re ragazzino saliva al trono è uno dzong,
palazzo metà fortezza e metà convento sull’Himalaya. In un trionfo
di sete e monili che altrove sarebbe risultato grottesco, alla destra
del re sedeva il lama-capo del buddhismo tantrico bhutanese. Di
recente erano state costruite alcune strade per collegare il Paese al
resto del mondo e un gruppo di dignitari stranieri assisteva al rito.
“Sarò felice se i bhutanesi saranno felici – disse quel giorno il
sovrano – Non credo ci sia altro che un re possa desiderare”.
Sarebbero passati 35 anni prima che qualcuno fuori di lì se ne
accorgesse. E non sono ancora le parole taglienti che il “Re Drago” avrebbe riservato anni dopo a un intervistatore del Financial
Times, che lo incalzava sul perché il Pil del Bhutan crescesse meno
di quello cinese. “La felicità interna lorda è molto più importante
del prodotto interno lordo”, replicò il re quella volta. Ma la strada
del Bhutan era già segnata.
Poco dopo l’incoronazione il quarto re partì per l’India, la grande
protettrice del Bhutan; le foto dell’epoca mostrano un ragazzo
concentrato e la sua splendida sorella Dechen Wangmo, prima
consigliera, seduti ai lati di un’Indira Gandhi non si sa se più annoiata o infastidita. Di recente Dechen Wangmo si è rasa i capelli a
zero e ora vive in un convento in un’alta valle deserta ai confini
con il Tibet. Anche il Re Drago quattro anni fa si è auto-deposto,
scatenando momenti di panico fra i bhutanesi: ha prima rinunciato
ai poteri di monarca assoluto (il figlio, suo successore, è un sovrano costituzionale), quindi ha introdotto la democrazia. Senza, sarebbero mancate le condizioni della felicità.
Oggi l’ex re abita isolato in un minuscolo cottage di legno di pino,
in una valle così stretta da diventare subito una gola oscurata dalle
conifere. Non vede quasi nessuno, non viaggia, passa del tempo
leggendo su un iPad qualche novità editoriale americana; non vuol
far parlare di sé e Lungtaen Gyatso, un monaco di alto rango che in
passato ha lavorato con lui, sospetta che si dedichi soprattutto
alla meditazione religiosa. Ma per il Bhutan e la sua idea, è arrivato
il momento del riscatto. Dal Giappone al Brasile, dal Canada all’Italia,
3
i delegati del piccolo regno himalayano sono invitati sempre più
spesso a spiegare il segreto della Felicità interna lorda. Ora che i
subprime sono crollati e la Cina è il primo inquinatore globale, tutti
vogliono sapere perché in Bhutan persino i cani di strada sembrino toccati dalla tranquilla soddisfazione che si respira a Thimphu,
la capitale. Centinaia di randagi si aggirano sazi, quasi puliti attorno
allo dzong seicentesco che incarna insieme l’autorità laica e religiosa.
Duecento metri più in là, non un passo oltre, un fumo bianco si alza dal
luogo prescelto per il crematorio cittadino.
Il potere buddhista è così: ricorda di continuo a se stesso il carattere transitorio di ogni cosa nel cosmo, incluso il proprio. E non
sarà un modello per tutti, ma ora anche in Europa c’è chi cerca le
stesse chiavi della felicità, nel timore che il Pil
– specie quando declina – non misuri davvero
il benessere. Il Bhutan fa enormi sforzi per classificare e perseguire il suo modello. La sanità è
gratuita, la scuola (e i libri di testo) anche,
l’incidenza dell’Aids e il tasso suicidi o omicidi registrati sono fra i più bassi al mondo. Intanto il governo misura tutto: la prosperità,
l’ambiente, il benessere mentale, la cultura e la
religiosità, la vita sociale, la armonica divisione del tempo fra il lavoro e il resto. Ogni due
anni il 12% della popolazione riempie un questionario di 70 pagine con domande e quiz di
ogni tipo: sulle fonti di stress, il sonno perso
nell’ultimo mese, il ricorso al medico,
all’astrologo o allo sciamano in caso di malattia, alcol bevuto, il karma, la conoscenza dei
candidati locali al parlamento, la qualità
dell’aria.
“Piccoli come siamo, pur con i nostri problemi,
abbiamo qualcosa di adatto per le aspirazioni
dell’umanità”, dice il ministro dell’Educazione
Thakur Powdyel. Il ministro è un uomo minuto, addobbato di drappi fosforescenti e, a differenza dei lama, tipi spicci e robusti, parla
come un prete. La sua visione del Bhutan del futuro “è un monaco
che legge i testi sacri mentre la sua cena cuoce ai raggi laser”. Ma
si dà da fare: l’educazione copre il 17% – gli scappa detto – “del
Pil” e quando il sondaggio del 2008 ha segnalato un aumento dei
livelli di stress, il ministro ha reagito. In tutte le scuole è stata
introdotta la meditazione per dare ai giovani uno strumento di
autocontrollo e relax. Si socchiudono le palpebre, gli occhi fissi su
un punto, la sommità della lingua fra gli incisivi e il palato, la mente
concentrata sul respiro. E per cinque minuti in ogni classe del
Bhutan si fa silenzio. Poi però si fa lezione tutto il giorno in inglese.
Per volontà dell’ex re, in nome della laicità del governo la nuova
costituzione toglie il diritto di voto ai monaci, prevede
l’impeachment per la monarchia e il pensionamento obbligatorio
del sovrano a 60 anni. Neanche lui può tagliare un albero senza
permesso, perché le foreste devono coprire almeno il 60% del Paese. È proibito cacciare, pescare, vendere sacchetti di plastica o
tabacco (ma c’è il mercato nero) e per chi traffica gli oggetti d’arte
dei templi è previsto l’ergastolo: pena commisurata a un danno
inflitto a molte generazioni future. I contadini non possono uccidere le tigri o gli elefanti che devastano i raccolti. Il governo poi li
compenserà, ma intanto l’Onu dà da mangiare a circa un bambino
su tre.
Tutta questa ricerca di armonia in effetti ha un costo. Lo ha ancora
di più per un regno popoloso come una media città italiana, chiuso
com’è fra India e Cina, cioè quasi metà del genere umano, superpotenze dalla crescita furibonda e potenzialmente nemiche. Nel 2009
New Delhi ha finanziato il 37% della spesa pubblica di Thimphu e
basta che smetta di mandare il sale o il gasolio perché il Paese si
blocchi. Basta che riduca un assegno, perché l’obiettivo della felicità si allontani. In cambio del sostegno però l’India schiera i propri soldati al confine nord del Bhutan, lungo i pericolosamente
vaghi confini del Tibet. Il premier bhutanese Jigme Thinley esclude una nuova guerra fra India e Cina come quella del ‘62. Ma
cinque anni fa l’esercito di Pechino ha lanciato una profonda incursione in Bhutan occidentale, definendo l’area territorio cinese.
Nell’antico, splendido monastero di Lam Taktshang, arroccato su
un crinale a tremila metri in quella zona, il Lama Kado evita per
autocontrollo di guardare in faccia gli ospiti. Ma definisce
l’isolamento del passato “un’epoca di oscurità” e guarda con favore alla lenta apertura del Bhutan al mondo. In una sala accanto
cinque giovani monaci recitano mantra e suonano affacciati sulla
vallata. Due dei loro flauti dalla melodia dolce e come soppressa,
orlati in rame, sono ricavati da femori umani, a ricordo di come
siamo tutti di passaggio e rinasceremo. Ma inutile chiedere di chi
fossero gli arti. “Non so, vengono dall’India. Il commercio internazionale si sta sviluppando molto in Bhutan”.
Federico Fubini - Corriere della Sera
Insurreição eleitoral
S.A.I. & R Bertrand de Orleans e Bragança
A reviravolta imposta pelo eleitorado ao mundo
político-publicitário, nas eleições presidenciais,
é tema que se impõe.
Não me atenho ao palco eleitoral, no qual os
figurantes desenrolam seus papéis para convencer o público e arrastá-lo a uma escolha.
Chamo a atenção para a larga e vigorosa fatia da
opinião pública capaz de reescrever o roteiro do
pleito eleitoral.
A falta de ideias, de princípios e de debates sobre problemas nacionais marcou a campanha do
primeiro turno. Prognosticou-o o ex-presidente
Fernando Henrique Cardoso, ao afirmar que o
teatro eleitoral se organizava para esconder o que verdadeiramente estava em discussão.
Coube à revista “Veja” sintetizar graficamente a frustração do público diante de tal vácuo, com uma capa em branco, a simbolizar as
“grandes propostas para o Brasil feitas na campanha presidencial”.
A falta de autenticidade somou-se à falta de representatividade
dos principais candidatos –todos eles de esquerda –, deixando o
amplo setor conservador do eleitorado sem legítimo porta-voz.
O quadro eleitoral, segundo dogmatizavam inúmeros “especialistas”, caminhava para a vitória arrasadora do lulo-petismo, com
O tema do aborto
uma população indiferente a
despontou com ímpeto princípios e valores e embaída
chamativo. Mas foi a pelos benefícios de uma situapanóplia
de
metas ção socioeconômica favorável.
radicais Plano Nacional O mundo publicitário e político
de Direitos Humanos o – mais precisamente, prepondeque maior apreensão rantes setores da esquerda – se
causou em vastos setores enganou com relação ao país. De
tanto prestar atenção ao Brasil
da sociedade.
oficial, acreditou que a nação se
cinge a essa minoria frenética e
aparatosa, mas superficial.
Ignorou os brasileiros, silenciados nos seus anelos mais autênticos – particularmente nos morais e religiosos –, que se moviam e
preparavam uma “vingança”.
À margem das estruturas partidárias e políticas, esse Brasil fez
irromper como um gêiser, no panorama artificialmente inexpressivo, as preocupações que assombram a maioria silenciosa, pacata e
conservadora de nossa população.
O tema do aborto despontou com ímpeto chamativo. Mas foi a panóplia de metas radicais do
PNDH-3 (Plano Nacional de Direitos Humanos)
o que maior apreensão causou em vastos setores da sociedade.
As ameaças do PNDH-3 – cavilosamente adjetivadas de “boataria” – fizeram vislumbrar o gérmen da perseguição religiosa, ao pretenderem
subverter os fundamentos cristãos que ainda
pautam a sociedade e tutelar sectariamente os
indivíduos.
O mundo político-partidário e as potentes tubas
publicitárias tentaram celeremente adaptar-se à
realidade, a tanto custo abafada. Sinal inequívoco da crescente
fraqueza desse Brasil de superfície, que tenta relegar ao anonimato o Brasil autêntico, que quer se manter fiel a si mesmo, às suas
tradições, ao seu modo de pensar e de viver.
Assistimos a uma verdadeira insurreição eleitoral. Qualquer que
seja o resultado do presente pleito, que sirva de lição para o grave
divórcio que vai se estabelecendo entre o Brasil oficial e o Brasil
profundo. Outras surpresas sobrevirão.
Dom Bertrand de Orleans e Bragança
é trineto de Dom Pedro 2º.
E-mail: [email protected].
Artigo publicado no jornal Folha de S. Paulo em 28/10/2010.
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Sotto l’Alto Patronato del
Presidente della
Repubblica Italiana
COMUNICATO STAMPA
“UNITÀ D’ITALIA E UNITÀ LINGUISTICA TRA STORIA E CONTEMPORANEITÀ”:
A TORINO L’80° CONGRESSO INTERNAZIONALE DELLA SOCIETÀ DANTE ALIGHIERI
Torino, 30 settembre - 2 ottobre 2011
Torino, fulcro del Risorgimento e prima capitale, si pone al centro del programma delle celebrazioni
del 150° anniversario dell’Unità d’Italia con Esperienza Italia, il grande evento dedicato all’Italia e
alle sue eccellenze che dibatterà il passato, affronterà il presente e immaginerà il futuro del Paese,
avvalendosi di Torino e del Piemonte come grande laboratorio dell’Italia prossima ventura.
Il Comitato Italia 150, incaricato di mettere a punto un imponente programma di festeggiamenti in
vista del 2011, è stato costituito nel 2007 dagli enti pubblici e dai principali soggetti economici e
culturali del Piemonte a cui si è aggiunto nel 2008 anche il Governo italiano.
Proprio dal lavoro congiunto di tutti questi soggetti è nata Esperienza Italia che dal 17 marzo al 20
novembre 2011 racconterà, sul palcoscenico di Torino e del Piemonte, tutto ciò che l’Italia ha di
meglio da offrire al mondo riunendo capolavori artistici e culturali, creatività, innovazione, moda,
qualità della vita, storia, cibo e vino. In programma un calendario fitto di mostre, eventi, manifestazioni sportive, spettacoli, concerti, conferenze, che saranno anche un’opportunità per riflettere sul
processo di unificazione e di costruzione dell’identità italiana, guardando al futuro del Paese.
È in questo scenario che la Società Dante Alighieri, Istituzione impegnata da 120 anni per la diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo, ha deciso di portare proprio nel capoluogo
piemontese l’80° Congresso Internazionale inserendo l’iniziativa - in seguito all’accordo stipulato
con il Comitato Italia 150 - nel calendario delle manifestazioni previste nel 2011.
Il Congresso, in programma dal 30 settembre al 2 ottobre 2011 sul tema “Unità d’Italia e unità
linguistica, tra storia e contemporaneità”, si svolgerà presso il Centro Congressi dell’Unione Industriale di Torino (via Fanti 11) e vedrà la partecipazione delle autorità nazionali e cittadine, di oltre 400
delegati provenienti da tutto il mondo e di illustri studiosi che - ponendo l’attenzione sulle specificità della città e del territorio ospitanti - approfondiranno varie tematiche legate alla lingua italiana,
elemento unificatore ma diversificato a seconda delle differenti aree geopolitiche e del loro rapporto
con il nostro Paese: dalle terre di antica migrazione - in particolare le Americhe - a quelle riflettenti
interessi sia economici che culturali - il mondo arabo e l’Estremo Oriente -, fino all’Europa e al suo
processo di unificazione politica, culturale e finanziaria tuttora in atto.
Si parlerà del rapporto tra unità politica e unità linguistica, della necessaria affinità tra lingua e
letteratura, delle presunte difficoltà del linguaggio scolastico contemporaneo e dell’evoluzione del
nostro idioma attraverso le nuove tecnologie. Non mancheranno gli inediti accostamenti tra idioma,
scienza, matematica, economia e design.
Numerosi gli spunti che potranno emergere dalle tre giornate del Convegno, anticipate dalla mostra
“Storia Linguistica dell’Italia Unita”, a cura di Marco Piccat (Università di Trieste) con la consulenza di Isabella Massabò Ricci. L’esposizione sarà visibile da giovedì 29 settembre presso le Sale
dei Regi Archivi dell’Archivio di Stato. La giornata inaugurale - venerdì 30 settembre - sarà aperta
dalla lectio magistralis di Gian Luigi Beccaria sul tema “Lingua italiana e unità italiana”. Seguiranno
le relazioni di Stefano Bruno Galli (Università degli Studi di Milano) su “Lingua italiana e Federalismo culturale”, di Gustavo Zagrebelsky su “Dallo Statuto Albertino alla Costituzione repubblicana”
e di Alessandro Barbero su “Identità nazionale e identità regionale, la politica dello Stato Sabaudo
verso l’Unità nazionale”. Nel pomeriggio Massimo Arcangeli, Responsabile scientifico del PLIDA
(Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri), presiederà una Tavola Rotonda sul tema “Certificazione
in lingua italiana”, alla quale prenderanno parte Serena Ambroso (Università di Roma Tre), Monica
Barni (Università per Stranieri di Siena) e Giuliana Grego Bolli (Università per Stranieri di Perugia), e
coordinerà, assieme a Costanza Menzinger (Responsabile PLIDA per la Glottodidattica) e Silvia
Giugni (Responsabile Piani Editoriali), le previste sessioni di lavoro sulla programmazione didattica
e sui piani editoriali della “Dante Alighieri”. Il prof. Arcangeli illustrerà anche la crescita della
Certificazione PLIDA, che nelle recenti sessioni ha fatto registrare un notevole incremento di iscritti, testimonianza del notevole interesse nei confronti della lingua italiana.
La mattinata di sabato 1° ottobre sarà incentrata sul tema “Il linguaggio, i dizionari e la letteratura” con le relazioni di Francesco Bruni (Università di Venezia) su “L’orizzonte italiano e il ruolo della
lingua”, di Claudio Marazzini (Università del Piemonte Orientale) su “Le fucina dei vocabolari”, di
Massimo Fanfani (Università di Firenze) su “Niccolò Tommaseo e il primo vocabolario italiano” e di
Giuseppe Zaccaria (Università del Piemonte Orientale) su “Letteratura piemontese tra ’800 e ’900".
Moderatore della discussione: Luca Serianni (Università “La Sapienza” di Roma e Consigliere
Centrale della Società Dante Alighieri). Seguirà la Tavola Rotonda coordinata da Giorgio De Rienzo
sul tema “Il linguaggio, la scuola e la diffusione dell’italiano”, in cui si alterneranno gli interventi
di Giuseppe Ricuperati (Università di Torino) su “Il sistema scolastico piemontese”, di Marina
Roggero (Università di Torino) su “Dal sistema scolastico piemontese al sistema scolastico nazionale”, di Ester De Fort (Università di Torino) su “Scuola e analfabetismo dell’Italia unita”, di Carla
Marello (Università di Torino) su “Italiani ‘stranieri’ in patria. Dalle grammatiche per dialettofoni
all’italiano per stranieri”, di Francesco Sabatini (Presidente Onorario dell’Accademia della Crusca)
su “L’italiano nel mondo” e di Padre Germano Proverbio (Università di Torino) su “Ruolo delle
missioni salesiane nella diffusione della lingua italiana nel mondo”. Nel pomeriggio le relazioni di
Oreste Bovio (già Capo dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito) su “Le Forze Armate
e la diffusione della lingua italiana” e di Gianni Oliva (Università di Torino) su “L’esperienza della
‘leva’ come educazione all’italianità” anticiperanno la seconda Tavola Rotonda, incentrata su “Il
linguaggio della scienza, della tecnologia e dell’impresa”. Moderato dal Direttore di Tuttoscienze
Piero Bianucci, il dibattito sarà animato dagli interventi del saggista Piergiorgio Odifreddi su “Il
linguaggio della matematica”, di Giuseppe Berta (Università “Bocconi” di Milano) su “Il linguaggio
dell’economia”, di Elisabetta Soletti (Università di Torino) su “L’immaginario dell’automobile”, di
Giuliano Molineri (IED, Istituto Europeo di Design) su “Il lessico del disegno industriale” e di Pier
Luigi Bassignana (Archivio Storico AMMA) su “Taylorismo e Fordismo: il linguaggio
dell’Organizzazione”.
Le conclusioni dell’ultima giornata dei lavori - domenica 2 ottobre - saranno affidate alle relazioni di
Ugo Perone (Università del Piemonte Orientale, Relazioni Internazionali) su “L’Italia nel mondo,
lingua e cultura”, di Nicoletta Maraschio (Presidente dell’Accademia della Crusca) su “Problemi e
prospettive della lingua italiana”, di Carlo Ossola (Collège de France, Parigi) su “L’Italia vista
dall’Europa dopo l’Unità” e di Luca Serianni su “Dante Alighieri, un simbolo per l’Italia unita”.
Ultimo atto: la premiazione del Gruppo giovanile di un Comitato della “Dante” e la designazione
dell’81° Congresso Internazionale del 2013.
Per informazioni o accrediti-stampa:
Pierpaolo Conti, Ufficio Stampa Società Dante Alighieri cell. 3346755306,
[email protected]
Comitato Italia 150 www.italia150.it
Ufficio Stampa T: 011 5539606/624, [email protected]
Amedeo, il Lawrence D’Arabia
Fedele al Re e alla Repubblica
In Memoriam! Nel 2010 e’ scomparso il Barone Generale Amedeo Guillet.
Roma – “Chi sono io? L’uomo più fortunato che abbia mai incontrato...” ridacchia
compiaciuto. Il volto è scavato e può apparire triste, ma gli occhi di Amedeo
Guillet brillano di gusto. Alle soglie del traguardo dei 100 anni – è nato il 7 febbraio
del 1909 – ha lasciato la sua villa nei pressi di Dublino per calare a Roma dove le
nostre forze armate hanno chiesto l’onore di celebrare il compleanno dell’uomo
più decorato d’Italia: 5 medaglie d’argento al valor militare, una di bronzo, 5 croci
di guerra più una serie d’altri riconoscimenti per un totale vicino alla quarantina.
Racconta pianamente di non avere particolari segreti per la sua longevità: “Un po’
di yoga, il cui principio fondamentale è quello di avere moderazione in tutto”. Del
resto fino a pochi anni fa fumava pipa e sigaro, né si negava un whisky prima di
cena. “Ho smesso perché non mi interessava più, non certo perché me l’abbiano
ordinato”, tiene a precisare. E qui cala il suo asso: “Credo che una persona possa
esser felice se riesce a fare tutto di testa sua, senza dover inseguire ordini e consigli e senza la necessità di
giustificare le sue scelte. Io ho sempre marciato dritto sulla mia strada. Ed evidentemente, come le ho detto,
sono stato fortunato”.
Barone d’origine savoiarda (“Fides ed fidelitas” il motto di famiglia che sovrasta tre ermellini), a lungo
militare con campagne in Eritrea, Libia, Spagna, Etiopia fino a raggiungere il grado di generale, poi 007 nella
guerra di liberazione in Italia a fianco degli ex nemici inglesi e infine diplomatico di carriera col grado di
ambasciatore in Giordania, Marocco e India. Una vita tutta di corsa. Cento anni dalle mille sfaccettature. Un
secolo di avventure “ma anche di sofferenze”, puntualizza. L’aspetto che ti offre è quello di un Eduardo:
malinconico dagli occhi buoni. Ma a sentire i suoi racconti ti sembra di aver incrociato il mitico Corto
Maltese. Fu lui, su richiesta di Italo Balbo, a organizzare la coreografia in cui a Mussolini venne consegnata
in Libia la spada dell’Islam. Ancora lui a guidare uno squadrone marocchino nella guerra di Spagna
all’assalto di Santander. Quando il duca d’Aosta si dovette arrendere all’Amba Alagi, Guillet riunì un
gruppo di italiani ed eritrei per la guerriglia ai britannici. Li tenne in scacco per mesi fino a quando dovette
cercar scampo nello Yemen, salvo esser buttato tra gli squali del Mar Rosso da un equipaggio arabo. A
nuoto riuscì a tornare a riva e a riprendere la traversata dopo aver messo da parte un po’ di soldi vendendo
acqua in Eritrea. Torna in Italia proprio alla vigilia dell’8 settembre, e (“monarchico come ero e come resto”)
attraversa da solo la linea Gustav per raggiungere Vittorio Emanuele III. “Un soldato non può venir meno
al suo dovere. E io avevo giurato in nome della patria e del re”.
Sarà anche per via di quel giuramento che – dopo aver indossato i panni dello 007 nella guerra di liberazione
– decide di dimettersi dall’esercito dopo il referendum del ’46. “Re Umberto mi disse che sbagliavo, che era
il torto più grosso che potesse essergli fatto, che non dovevo lasciare per proteggere ancora quella patria
che la sua famiglia aveva creato – racconta – ma non potevo indossare altre mostrine, pur rispettando la
Repubblica”. Scelse la diplomazia perché “era un lavoro dignitoso che poteva far bene al Paese”: gli
proposero un immediato incarico grazie alla sua conoscenza dell’arabo, ma Guillet volle fare regolare
concorso: “Sono abituato a entrare dalla porta e non certo dalle finestre!” spiegò. Naturalmente lo vinse e
dal ’50 al ’75 servì la Farnesina ricevendo anche in questo nuovo ruolo onorificenze e riconoscimenti.
Di gioie dice di averne avute tante, tra cui la stima dei britannici per le sue azioni di guerrigliero. Di autentici
amori, solo due: la moglie Bice, “mia cugina di primo grado senza la quale non avrei fatto tutto quel che ho
fatto” e i cavalli. Ancora la scorsa estate è riuscito a montare il suo “Tim” che alleva assieme a un altro paio
di purosangue nei pressi di Dublino. Proprio la passione per i quadrupedi lo portò nell’isola quando decise
di pensionarsi. “Mi fecero altre offerte ma ormai trovavo noiosa la vita pubblica, anche perché il tutto si
riduceva a dover dare notizie di altri”. Il che non significa che non segua le vicende anche politiche
dell’Italia d’oggi: “Sbagliato non farlo, un errore estraniarsi”, ammonisce. Certo, non tutto quello che vede
gli piace. Ma dice di aver avvertito uno “spirito nuovo” nei giovani, specie tra quei militari dei suoi lancieri
di Montebello che in questo 2009 compiono 150 anni ed operano tra la Bosnia e il Libano, l’Afghanistan e
il Kosovo. “Spero di rivederla ancora e più volte – s’accomiata – magari a Dublino per parlare di cavalli e non
di fatti di cui non c’è molto di cui vantarsi”.
Le forze armate lo celebrano con un appuntamento il cui titolo dice tutto: “Amedeo Guillet, cento anni da
indomito... e oltre”. Lui si schermisce, ma un’ultima cosa ci tiene a farla presente. “Vede quella bandiera
italiana? Sì, quella con lo stemma Savoia. È con quella che, quando accadrà, voglio esser sepolto”.
Alessandro Caprettini
TRICOLORE
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Catedral da Sé
reinaugura seus sinos
A Catedral da Sé, localizada no marco zero da cidade de São
Paulo, patrimônio histórico e um dos cinco maiores templos
neogóticos do mundo, vai ter os 61 sinos funcionando
novamente por meio de sistema
automatizado. Há cinco anos
apenas um sino toca na igreja
acionado com sistema eletrônico
que também ficou comprometido
por falta de manutenção. A missa
inaugural foi celebrada, no dia 16
de dezembro, às 18 horas, pelo
Cardeal Dom Odilo Pedro Scherer,
Arcebispo Metropolitano de São
Paulo assistido por Mons. Vicente
Ancona Lopez, presentes a viceprefeita Alda Marcantoni o, Sergio
Comolatti, o cônsul da Itália
Mauro Marsili, o diretor do ICE Torres da Catedral de São Paulo
Giovanni Sacchi, Rita Blasioli do Comitês.
O restauro dos 61 sinos da Catedral, trazidos dos Países Baixos
em 1958, possuem mais de 20 toneladas de bronze, envolveu a
lavagem e tratamento especial para devolver o brilho do bronze
às peças e implantação de moderno sistema eletrônico para
que igreja tenha de volta a tradição dos toques dos sinos que
há cinco anos não ecoavam no marco zero da cidade.
O restauro, realizado pela empresa Santo Dia, especializada em
automatização de sinos, cujo o proprietário é um jovem de 26
anos que é da família Angeli que há mais de 111 anos trabalha
na restauração de igrejas e
fabricação de sinos, uma
tradição que está na quarta
geração, as obras tiveram
início em setembro. “O
trabalho é muito complexo e
tem várias etapas. Só para
carregar a água até a torre
para a lavagem, demoramos
Ana Lucia e Sergio Comolatti con a vice-pre- quatro dias. Estamos
feita Alda Marcantonio
registrando todo o restauro
para produzir um vídeo, mostrando o passo a passo do
processo”, afirma Marcelo Angeli que já fez vários trabalhos
semelhantes em outras igrejas do Brasil, mas nenhum com a
mesma magnitude da catedral.
A automação dos sinos consiste na instalação de um sistema
com painel de controle que emite sinais para acionar o martelo
eletrônico que faz os sinos tocarem, permitindo criar uma
programação de toques e também das músicas em horários prédeterminados.
A restauração dos sinos da Catedral da Sé teve o patrocínio do
Grupo Comolatti, formado pelas empresas Distribuidora
Automotiva (unidade de negócios Sama, Laguna, Matrix e
Abouchar Pirelli), concessionárias Tietê Veículos e Cofipe,
Bernina Imobiliária e o tradicional restaurante Terraço Itália.
Com sede na Mooca há 53 anos, além da catedral da Sé, o
Grupo Comolatti já promoveu o restauro dos sinos das igrejas
São Genaro e São Vito também em São Paulo.
Majô Gonçalves/V. Soligo - fotos: Marcio Gallinaro
Sinos da Catedral de São Paulo da Fundição Koninklijke Klokkengieterij Petit et Fritsen B.V. da Holanda
Dados Históricos
O carilhão foi colocado na torre em 1958 – é um dos mais imponentes carrilhões do Brasil. O carrilhão possui 61 sinos, sendo 5
maiores e 56 de tamanhos menores para fazer soar as melodias.
Empresa: Koninklijke Klokkengieterij Petit et Fritsen B.V. ( Holanda)
Primeiro restauro foi em 1980 – Missa solene em 23.09.80 – Cardeal D.Paulo Evaristo Arns
Quando da reforma da Catedral em 1999-2002, passou por um
pequeno restauro, mas não foram trocados os motores nem a
parte eletrônica- Cardeal D. Cláudio Hummes
Agora passou por restauro total, parte mecânica e eletrônica,
pintura, pelas Empresas: Santo Dia (Sr. Marcelo) e Bell Tec (Sr.
Tamura)- reinauguração com Missa Solene dia 16/12/2010 às 18h
com D. Odilo Pedro Scherer – Cardeal Arcebispo de São Paulo.
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“ La Mille Miglia entra a Palazzo”
Berardi ha ricordato anche come l’edizione 2010 sia stata arricchita
dal “Ferrari Tribute to Mille Miglia” che ha unito due marchi
dell’eccellenza italiana, simboli nel mondo del made in Italy. Una
novità – ha detto – che ha avvicinato ancor più l’evento a San
Marino che ha nel suo territorio la “ Collezione Maranello Rosso”,
dedicata alla vita e al lavoro di Enzo Ferrari.
“Se noi facciamo parte del suo percorso – ha affermato il Segretario di Stato - lo dobbiamo al prezioso contributo dell’Automobile
Club e all’attenzione degli organizzatori, confermata anche
dall’opportunità di essere presenti nei momenti più importanti
dell’evento attraverso la consegna del premio speciale di San
Marino”.
In conclusione, Berardi ha ringraziato il Direttore dell’Ufficio del
Turismo, Macina, per il grande lavoro che l’ufficio svolge in occasione della manifestazione, il Presidente dell’Automobile Club,
Clelio Galassi, per la passione con cui offre un indispensabile
supporto, e la titolare della Maranello Rosso, Sandra Vetrano per
la preziosa collaborazione.
Lo spettacolo emozionante della Mille Miglia è entrato oggi a Palazzo col volume “1000 Miglia 2010”, dedicato alla corsa “più bella
del mondo” (così la definì Enzo Ferrari), e presentato ai Capitani
Reggenti dall’autore, il Vice Presidente del Comitato Organizzatore
della gara, Paolo Binelli, e dal Segretario di Stato per lo Sport,
Fabio Berardi. E’ intervenuto alla presentazione anche il Presidente dell’Automobile Club, Clelio Galassi. Tra i presenti, la titolare
della Maranello Rosso, Sandra Vetrano, il Segretario generale
dell’Automobil Club San Marino, Lucio Daniele e lo speaker ufficiale della manifestazione, Francesco Brigante.
Il libro raccoglie immagini spettacolari delle vetture storiche in
gara, di paesaggi mozzafiato, delle emozioni stesse dipinte sui volti dei piloti e degli appassionati spettatori.
Ne emerge l’anima più vera di una corsa che da 83 anni attraversa
il cuore dell’Italia da Brescia a Roma con il suo suggestivo spettacolo che ripercorre le pagine della storia dell’automobile.
Quale “piccolo segno di riconoscimento e ringraziamento per
l’apporto dato alla manifestazione” – ha detto l’autore Binelli, - la
pubblicazione che oggi presentiamo è personalizzata. Una tiratura
speciale di 25 copie ha infatti la copertina dedicata alla Repubblica
di San Marino: un’immagine di Piazza della Libertà attraversata
dalle auto storiche. Il Comitato Organizzatore ha voluto in questo
modo testimoniare gli ottimi rapporti esistenti con le istituzioni
della Repubblica, sottolineando la peculiarità del passaggio a San
Marino, unico stato estero ad essere attraversato dalla Mille Miglia ed elemento di caratterizzazione della corsa a cui regala l’aurea
dell’internazionalità in una cornice paesaggistica di rara bellezza.
“Mille Miglia e San Marino si somigliano nella loro unicità di storia
e successo – ha osservato il Segretario Berardi -, nel saper coniugare il fascino del passato con il presente”. Una somiglianza relativa anche al potere di comunicazione “Mille Miglia è diventato un
brand che garantisce visibilità a tutti i territori che percorre”. Ed
oggi si proietta verso il mondo coi suoi numerosi road-show per
far conoscere ovunque il suo marchio, perché, come dice il Presidente Alessandro Casali, “la corsa più bella del mondo merita il
successo più grande del mondo”. Nel 2010 eccola dunque a Monaco di Baviera, a New York, Mosca, Johannesburg, Abu Dhabi e
San Paolo del Brasile, fino all’Expo di Shanghai.
O Grupo Comolatti tem
o prazer de convidar
para a cerimônia de
inauguração
do restauro
dos 61 sinos
da Catedral
da Sé.
Logo
após a
missa, que
será
presidida por
Sua Eminência Revma.
Cardeal Dom Odilo
Pedro Scherer, todos os
convidados serão
recepcionados, no
próprio local, para uma
confraternização
especial.
100 Miglia dedica la home page del suo sito a San Marino
“La Mille Miglia ha portato i propri omaggi a San Marino:
Paolo Binelli, Vicepresidente del Comitato Organizzatore della
Mille Miglia, ha presentato agli eccellentissimi Capitani Reggenti il libro 1000 Miglia 2010 …”.
Il sito ufficiale della 1000 Miglia apre così, con la notizia e
l’immagine della presentazione del volume fotografico Mille
Miglia 2010 ai Capitani Reggenti, avvenuta mercoledì scorso a
Palazzo Pubblico, dedicando all’evento il primo piano della
home page. Dato che il sito è bilingue, la news compare in
home page anche nella versione in inglese http://
www.1000miglia.eu/inglese/home.html “San Marino: the Mille Miglia enters the Palazzo”, amplificando ulteriormente la
visibilità per il nostro Stato.
Un’attenzione che conferma gli ottimi rapporti che
l’organizzazione della manifestazione ha con le istituzioni sammarinesi, come ha già sottolineato il Vice Presidente del Comitato Organizzatore, Paolo Binelli, ma anche il valore che viene
attribuito alla tappa a San Marino per il prestigio e il fascino
che dona alla gara. La tappa sul Titano è già stata confermata
tra l’altro anche per l’anno corrente e per il 2012.
Segue proximo numero
Patronato Enas
Aposentadoria/Pensione
O Patronato Enas oferece aos italianos e descendentes assistência totalmente gratuita nos requerimentos de aposentadoria em acordo internacional, reversibilidade e outras intervenções junto ao
INPOS (italiano) e/ou INS (brasileiro).
Cidadania/Cittadinanza
Oferece consultoria na preparação da documentação relativa ao processo de cidadania italiana e
outros documentos solicitados pelo Consulado.
Traduções/Traduzioni
Simples e juramentadas.
Endereço: Galeria Paulista 2001
(Ao lado do Consulado Italiano, a 50 metros do Metrô Consolação)
Av. Paulista 2001 – 12º andar – Cj. 1222 – Cerqueira César – CEP 01311-931 – São Paulo
Tel/Fax: (11) 3541-3274 – E-mail: [email protected] – Site: www.enas.org.br
O Homem
e seu destino
Além do que é visível no empresário, no Deputado Federal e no Governador, há o José Wilson Siqueira
Campos – ou o Zé Siqueira, lá de
Juazeiro do Norte – um homem determinado, forte e predestinado. Siqueira pode se orgulhar de sua trajetória. Criou filhos, foi peça fundamental na criação do Tocantins e, seja
do alto do imponente Palácio Araguaia, seja da janela da sua residência ou de um carro qualquer, tudo à sua volta é colheita, é safra que dignifica qualquer
cidadão e deixa os tocantinenses inchados de tanto orgulho e
cheios de esperança de futuro cada vez melhor para o nosso
povo.
O homem firme esconde, na verdade, um coração generoso,
uma alma de poeta, um sonhador de sonhos quase sempre
alcançados. Nesse homem firme está também um homem que
ama, que sofre, que chora, mas que nunca deixa de acreditar
em seus sonhos e de ter inexcedível fé em Deus. Foi assim em
sua Juazeiro do Norte, foi assim por onde passou nesse Brasil
afora, foi assim em Colinas, foi assim em Brasília, foi assim com
e no Tocantins dos sonhos de tantos quantos como ele sonharam e lutaram. É e será assim para ele e para todos os que,
como ele, têm fé em Deus, amor ao próximo e confiança no
futuro do Estado e do Brasil.
Siqueira – o José Wilson, o Zé Siqueira – é, na verdade, o
Senhor Tocantins!
Da New York il
resoconto della visita
della Reggenza alla
Fratellanza
sammarinese
Riceviamo e pubblichiamo
Il 27 febbraio, nella sala
della Fratellanza sammarinese di NY è stata ricevuta e gradita la visita della
Reggenza Le loro eccellenze Giovanni Francesco
Ugolini e Andrea Zafferani con loro signore, erano
accompagnati dal segretario per la Sanità Claudio Podeschi e dal segretario degli Affari Esteri Antonella Mularoni e dal capo del cerimoniale per lo Stato Marcello Beccari Visita uf.ciale fatta alle due comunità
statunitensi di Detroit, New York e alle Nazioni Unite.
Nella loro visita la Reggenza ha consegnato al presidente della Fratellanza Sanzio Vagnini un quadro rappresentante la loro investitura
con i tradizionali abiti cerimoniali e una placca.
Applaudite le parole dell’Eccellentissimo Reggente Ugolini di congratulazioni alla comunità per lo spirito sammarinese mantenuto negli
anni dalla comunità di NY.
L’intervento del segretario Mularoni è stato breve e preciso oltre ai
saluti ha portato subito l’attenzione sulla problematica della parità di
diritto sul voto politico fra residenti e non, sottolineando di non ritenere possibile che la situazione venga risolta in un breve periodo.
Rispondendo alle domande ha anche spiegato, che sul referendum
sull’adesione all’Ue, anche se si fosse effettuato, e il sì avesse vinto,
San Marino non sarebbe stato accettato dall’Unione europea.
Ri.uto che sarebbe dovuto alle dimensioni di San Marino cioè, un
micro stato, e per tale motivo ci vorranno ancora 15 anni per far si che
tali Stati vengono accettati. Ha anche chiarito la problematica, ‘residenza effettiva’, spiegando che per ottenere tale residenza un cittadino deve risiedere in San Marino per un minimo di 187 giorni Mentre il
segretario Podeschi dopo un ampio sguardo sull’economia sammarinese descritta in ripresa, ha anche illustrato la possibilità di creare un
centro ricreativo con un Hotel per dare maggiore attrazione al turismo,
un progetto oggi condiviso nella maggioranza del governo che
senz’altro porterà aiuto alla bisognosa ripresa economica nella nostra
Patria. Sulla parità al diritto al voto alle elezioni generali ha avuto
espressioni molto più incoraggianti, dicendo che sicuramente si dovrebbe riportare la parità di diritto nel voto fra il popolo sammarinese,
anche in un breve periodo. Il segretario Podeschi ha anche ammesso
un disturbo nello svolgimento di alcuni progetti, causato dall’essere
attorniati da troppi piccoli partiti, che alla .ne sono dannosi e frenano
il progresso al governo.
Strana situazione di differenti visioni fra i segretari di Stato che solo il
futuro lo potrà meglio illustrare. Una cosa è certa, nessuna colpa o
critica verso noi cittadini sammarinesi all’estero per il lento e alquanto
complicato cammino del governo.
Uma história conquistada
Era mesmo coisa do destino.
Ideal na cabeça e no coração,
novas dificuldades, novos
problemas e lá se vai Joaquim
Theotônio Segurado de volta
para Portugal. Depois da criação do Governo Provisório e
das constantes mudanças da sede da nova Província (Cavalcante, Arraias, Palmas hoje Puranã e,
finalmente, Natividade) e de um certo enfraquecimento do movimento separatista, o Ouvidor deixa
a região em janeiro de 1822, viajando de canoa até Belém (PA) e de navio até Europa, mas deixando
para trás um compromisso: defender no plenário da Constituinte Portuguesa a confirmação da
Província da Palma.
Por cá, mudanças, tumulto e a dissolução da Comarca do Norte, sem, no entanto, morrer o ideal de
criação do Tocantins que, 50 anos depois – no dia 22 de julho de 1873 – ganharia um alento com
a apresentação à Câmara Imperial, no Rio de Janeiro, pelo deputado João Cardoso Menezes de
Souza (da Província do Pará) de um projeto de lei propondo a criação da Província do Tocantins
(com terras do Sul do Pará e Norte de Goiás).
Com a rejeição do mencionado projeto de lei, o Visconde de Taunay propõe, logo em seguida, a
criação da Província de Boa Vista (que seria formada por terras do Norte Goiano, tendo como
Capital Boa Vista, hoje Tocantinópolis), igualmente rejeitada. Outra tentativa frustrada foi a do
Deputado Antônio Carlos, que propôs à Câmara Imperial a inserção da Comarca da Palma, como
Província, na Constituição Brasileira, tendo por Capital a Vila de Natividade.
Mas como tudo era mesmo coisa do destino, a história não parou por ali. Coube a um carioca – o
Major Aviador do Ar Lysias Rodrigues, futuro Brigadeiro do Ar – a retomada da ideia separatista
nas décadas de 30 e 40. Conhecedor profundo da Região, que sobrevoou e onde demarcou e
construiu vários campos de pouso, Lysias Rodrigues defendia, então, a criação do Território Federal do Tocantins, com a Capital em
Carolina (MA) ou Pedro Afonso. Defendia a ideia de todas as formas: conferências, artigos e livros.
Em 1944, outro cearense batia na mesma tecla: o Constituinte Xavier de Oliveira propunha uma reestruturação geo-administrativa do País,
criando 45 unidades federativas, entre as quais o Estado do Tocantins, com a Capital em Pedro Afonso. Lysias Rodrigues pega o embalo
e formula outro anteprojeto de criação do Território Federal do Tocantins, que o então presidente Getúlio Vargas adotou e encaminhou
ao IBGE para as devidas providências técnicas, que jamais foram tomadas.
“O menino José Wilson foi o que podemos chamas de muito bom aluno. Estudioso, Respeitador e sempre
atencioso com todos, fazia até parte da turma de escoteiros mirins, dos quais era o chefe. Um orgulho paga
todos nós da Escola Isolada de Cariús, aqui no sertão do Ceará. Escola que até hoje resiste ao tempo e
permanece no mesmo local, na Praça da Matriz, perto da casa de José, na rua 7 de Setembro. Mas na verdade,
na época, sua grande paixão era o futebol. Juntamente com seus colegas de turma formou dois times o RecoReco e o Vira-Lata. E o interessante é que jogava nos dois. Outro grande prazer que tinha era brincar na beira
dos rios, no Sítio Conceição e Canabrava. Lembro-me como se fosse hoje, sempre acompanhado de seus
inseparáveis amigos Augusto do “seu” Mel, João Baptista, Geraldo Leite e Chico de Cunegundes.
Temos sues daquele tempo de tranquilidade e paz. E sempre que ele vem a Cariús faz questão de visitar
seus velhos amigos e os locais onde foi bastante feliz. Parece que o tempo não passou. Nem para ele nem
para nós.”
Diva Targino Cavalcante, 89 anos
1ª Professora de Saqueira Campos
Bufera sul Titano, oltre mezzo metro di neve
Disagi, strade impazzite e centralini in tilt
Auto abbandonate in mezzo alle vie Decine di piante cadute
Auto abbandonate in mezzo alle strade innevate, decine di piante
e alberi caduti, viabilità lentissima, scuole “oscurate” dalle nevi,
ma quasi vuote a causa della mancata partenza degli autobus pubblici.
A svegliarsi all’ombra delle Tre Torri, ieri mattina, si rimaneva stravolti dall’oltre mezzo metro di coltre bianca che, da Dogana in su,
ha letteralmente coperto e nascosto l’intero Monte. Decine di chiamate, dalle tre del mattino, hanno preso d’assalto i centralini di
gendarmeria e polizia civile, molti gli interventi, specie per gli ostacoli in mezzo alla strada e le auto .nite fuori dalla carreggiata.
Spettacolare l’incidente avvenuto a Galazzano dove probabilmente un camion ha distrutto tre macchine (foto sotto). Diversi gli
interventi per rimuovere le vetture “abbandonate”. La polizia civile è dovuta intervenire numerose volte per rimuovere auto. In alcuni casi chi era alla guida ha deciso di lasciare il mezzo dopo aver
perso il controllo sull’asfalto viscido ed è dovuto tornare a casa a
piedi.
E poi tante dif.coltà nelle prime ore del mattino per raggiungere le
scuole e i posti di lavoro. Le dif.coltà maggiori le hanno avute gli
autobus di linea che non sono usciti dall’autorimessa. Hanno invece viaggiato i pullman privati.
Ieri mattina, gli istituti scolastici erano comunque aperti, e lo saranno anche oggi (articolo nalla pagina precedente), ma a ieri nei
Licei, erano presenti 30 studenti su 300.
Comunque, i mezzi antineve sono intervenuti dalle prime ore della
notte, per liberare il manto stradale, ma .no a metà mattina di ieri ha
continuato a nevicare.
Numerose le proteste dei cittadini, che si sono fatti sentire anche e
soprattutto su internet. Durante tutta la giornata di ieri infatti si
sono ripetute su Facebook le lamentele di cittadini, soprattutto
residenti a Borgo Maggiore e in Città. Dito puntato contro il servizio rotta neve, accusato di non essera stato abbastanza ef.ciente
nel pulire le strade di passaggio, la zona dell’ospedale e le contrade del centro storico.
Stando alle previsioni, il picco di maltempo è atteso per oggi. Neve
anche a basse quote e precipitazioni intense. Poi, da domani, il
miglioramento. Il cielo rimarrà coperto e sono assicurate piogge
intense, ma le temperature più miti dovrebbero favorire lo scioglimento della neve. E tra sabato e domenica, dovrebbe tornare a
splendere il sole.
Oltre mezzo metro di neve ha imbiancato il Titano: disagi e
sorprese (fotoservizio Pruccoli)
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Società del Whist – Accademia Filarmonica
Piaza San Carlo 183 – 10123 Torino
novembre 2010
Caro Consocio,
mercoledì 1 dicembre alle ore 20, nel nostro “ODEO”, avrà luogo
un concerto: soirée Chopin e il suono di Pleyel – una serata di
musica da camera in un salotto parigino, in coincidenza con le
celebrazioni per il bicentenario dedicate quest’anno in tutto il mondo al compositore.
Vari brani vocali e strumentali (soprano, violoncello, flauto e fortepiano) costituiscono un programma per ascoltare Chopin in una
occasione particolare. I due Fortepiano Pleyel utilizzati per la serata sono coevi di quelli su cui Chopin compose le sue opere e
provengono dalla celebre collezione Giulini.
I Signori Soci che desiderano intervenire sono pregati di sottoscriversi nell’apposito foglio nelle Sale oppure telefonare alla Segreteria.
Ciascun Socio potrà disporre di più inviti, richiedendoli unicamente in
Segreteria entro il 26 novembre, data ultima per eventuali disdette.
I Signori Soci sono pregati di indicare il nominativo dei loro invitati.
La Direzione si riserva di chiudere le prenotazioni in anticipo qualora si raggiunga la capienza massima della Sala.
Al termine del concerto verrà servito un buffet la cui quota è fissata in • 40,00 per persona.
Abito Scuro
Il Direttore di Biblioteca e Musica
Carlo Arborio Mella
Attraverso la famosa collezione di antichi strumenti di Fernanda
Giulini viene impaginato un concerto cameristico particolare: uno
Chopin meno conosciuto, come le brevi ma intense canzoni polacche, le funamboliche variazioni per flauto su un tema di Rossini e la
struggente sonata per violoncello. Due preludi e due notturni capolavori assoluti del “classico “ Chopin completano il concerto
con i Fortepiano Pleyel, dal suggestivo suono “antico”, costruiti
per il compositore coevi a quelli utilizzati per la serata.
Angela Kerrison, soprano sudafricana, attiva per molto tempo
presso la Opera Studio di Zurigo, ha svolto intensa attività lirica in
tutto il mondo, interpretando i ruoli più importanti del repertorio
drammatico soprattutto presso la Cape Town Opera. Quest’anno
ha debuttato a Londra con il pianista sud-africano DeWet Bruwer
alla Royal Academy of Music ed è apparsa come solista nel repertorio corale di Schubert, Mozart e Mendelssohn.
Clementine Hoogendoorn Scimone, flautista (vincitrice del Premio della Critica Discografica Italiana) è moglie di Claudio Scimone, celeberrimo direttore dei “I Solisti Veneti”, orchestra italiana
che vanta da decenni una gloriosa attività in campo internazionale. Suona regolarmente con L’Ensemble ed ha preso parte ad importanti lungometraggi televisivi di argomento musicale quali “Vivaldi, peintre da la Musique” di François Reichenbach, “Vivaldi et
Venise” di Eric Lippmann insieme a numerosi altri.
Pierpaolo Toso, violoncellista studia sotto la guida del padre Piero
Toso e di Max Cassoli. Diplomatosi al Conservatorio di Venezia
con il massimo dei voti, si perfeziona con Thomas Demenga alla
Musik-Akademie di Basilea.
Dal 2002 è primo violoncello dell’orchestra Sinfonica Nazionale
della Rai a Torino. Ha inciso per “Amadeus” il concerto per violoncello di Saint-Saens con l’orchestra della Svizzera italiana diretta
da A. Lombard, le variazioni sul Mosè di G. Rossini con il Quartetto
Veneto, l’integrale dei quartetti di Mozart e da poco l’ottetto di F.
Schubert con la Rai.
Pierre Goy, pianista dopo il diploma in Svizzera partecipa a vari
concorsi internazionali appassionandosi alle possibilità espressive degli strumenti antichi. Numerose le sue registrazioni lisztiane
su un pianoforte Richard Lipp. chopiniane su un Graf, premiate
unanimemente da cinque premi Diapasons d’Or e da numerosi
riconoscimenti della critica internazionale. È animatore dei Rencontres Internationales Harmoniques di Losanna che fanno incontrare i fabbricanti di strumenti d’epoca, i musicologi e i curatori
dei musei sul tema della conservazione degli strumenti antichi.
programma
Frederic Chopin - Wiosna (Primavera) - Moja pieszczotka (Incantatrice)
Fréderic Chopin / Pauline Viardot - Plainte d’amour, mazurka op.
6 n. 1 - La fête, mazurka op. 6 n. 4 e op. 7 n. 1
Angela Kerrison, soprano
Pierre Goy, fortepiano
Frederic Chopin - Variazioni per flauto e piano su un tema di Rossini
Clementine Hoogendoorn Scimone, ottavino
Pierre Goy, fortepiano
Frédéric Chopin - dalla Sonata in sol minore op. 65 per violoncello
e pianoforte - Largo - Scherzo
Pier Paolo Toso, violoncello
Pierre Goy, fortepiano
Fréderic Chopin - Prélude in do maggiore op. 28 n. 1
Prelude in la bemolle maggiore op. 28 n. 17
(da 24 Préludes op. 28 dedicati à son ami Camille Pleyel, 1839)
Nocturne in si bemolle maggiore op. 9 n. 1
Nocturne in mi bemolle maggiore op. 9 n. 2
R. Marechal
Deodoro, 497
Chácara Flora
São Paulo - SP
Tel.: 5687.7250
5521.8387
www.tomatto.com.br
(da 3 Nocturnes op. 9 dedicati à Madame Camille Pleyel)
Pierre Goy, fortepiano
Fortepiano a coda Ignace Pleyel, Parigi, 1839, N. 7265
Fortepiano a coda Ignace Pleyel, Parigi. 1852. N. 18292
III Commissione Affari Esteri e Comunitari
Roma, 23 novembre 2010
Dott. Mario Turnaturi
Presidente ENAS-UGL
San Paolo (Brasile)
Caro Mario,
purtroppo gli impegni parlamentari e la complessa agenda politica di queste giornate non mi permetteranno, come avrei voluto, di essere con voi al Seminario conclusivo del Progetto “Ar.Tur.” per la qualificazione e l’avviamento al lavoro per gli italiani a San Paolo.
Me ne dispiace molto, non solo per l’amicizia e la stima che ci lega, ma per l’importanza e la serietà
dell’iniziativa, alla quale gli autorevoli intervenuti – che saluto – contribuiranno a dare lustro e risalto.
La formazione professionale e imprenditoriale per gli italiani all’estero costituisce infatti – o, meglio,
dovrebbe costituire – una componente fondamentale di quell’investimento sul patrimonio rappresentato dalle comunità italiane che vivono nel mondo, come spesso abbiamo insieme sostenuto a gran voce.
Le giovani generazioni di italo-brasiliani, in particolare, sono per l’Italia un punto di riferimento strategicamente importante per rafforzare la sua internazionalizzazione e aumentare la sua competitività sui
mercati mondiali.
Anche la lingua e la cultura italiana nel mondo si alimentano e si rafforzano attraverso progetti di
questo genere, che voi avete realizzato nel corso dei mesi scorsi con partner italiani e brasiliani
altamente qualificati e con l’accompagnamento puntuale del Comites e del Consolato Generale di San
Paolo.
Nel rinnovarti i miei complimenti per il lavoro fatto, ti prego di estenderli a ciascuno dei giovani
partecipanti al corso di formazione e a tutti coloro che hanno permesso con il loro apporto competente
e la loro partecipazione il successo dell’iniziativa.
Un caro saluto,
(On. Fabio Porta)
Visite
San Marino
7
Panorama de um Novo Cinema Coreano:
Convites Recebidos
Depois de uma situação política conturbada, concentrada entre as décadas de 70 e início de 80, a Coreia dá grandes
passos em direção a uma democracia mais aberta. Com uma lenta evolução, o cinema coreano começa a ganhar visibilidade, principalmente nas mãos do primeiro queridinho dos festivais europeus, o diretor Im Kwon-Taek, que começou a
colecionar prêmios importantes em festivais mundo afora. Nessa época o cinema coreano tinha uma participação de
mercado de 16%, ou seja, quase 2/10 de seus ingressos vendidos foram para o cinema da casa, o coreano, um número pequeno para a
conquista que o cinema coreano iria alcançar nas próximas décadas.
A partir da década de 90, um fenômeno começou a ganhar corpo, pequenos filmes coreanos começaram a ultrapassar as bilheterias
hollywoodianas, aumentando a porcentagem de exibição do cinema nacional no país, assustadoramente.
Um exemplo desse fenômeno foi o filme Shiri, que bateu grandes bilheterias americanas como Titanic, Matrix e Star Wars e, ano após ano,
a própria marca do filme Shiri foi sendo superada por filmes como Joint Security Area, do diretor Park Chan-Wook, entre outros. Depois
vieram outros; o grande sucesso My Sassy Girl, que bateu filmes como Harry Potter e Senhor dos Anéis, até o recordista atual, O
Hospedeiro.
A mostra apresenta um pequeno panorama do cinema contemporâneo da Coreia e seus principais autores, trazendo filmes inéditos de
novos diretores, e também exibindo um pouco do que foi lançado comercialmente no Brasil. Coreia, Cinema Explosivo, se divide em três
partes: Box Office Coreia, Indie Coreia e Retrospectiva Lee Chang Dong, além de um rápido panorama dos principais diretores do novo
cinema coreano, como Ki-Duk Kim, Chan Wook Park e Bong Joon Ho, que são especialmente conhecidos e admirados no Brasil.
Na sessão Box Office Coreia, vamos exibir em película, o maior sucesso de bilheteria do país, dirigido pelo queridinho Bong Joon Ho, que
subverteu o gênero, e ainda criticou a vida política e social contemporânea da Coreia do Sul no filme de monstro O Hospedeiro, e O
Grande Chefe, comédia de sucesso sobre a rivalidade entre dois grandes chefes de cozinha coreanos.
O Consulado Geral da República da Polônia
em São Paulo apresenta seus cumprimentos e
tem a honra de informar, que dispõe de ingressos para o Concerto de Chopin no dia 9
de Novembro de 2010 às 21h00 no SESC Vila
Mariana Jacek Kortus – Renomado e premiado pianista polonês
irá se apresentar no âmbito das comemorações dos 200 anos de
nascimento de Chopin.
Disponibilizamos de ingressos que poderão ser retirados no dia
do concerto até as 20h45, porém, é necessário constar da lista de
nomes que estará na bilheteria para retirar.
Ficamos à disposição para qualquer outra informação.
Embaixador BS Prakash
visita Salvador
Em comemoração ao aniversário de Sua Majestade o Imperador do Japão O Cônsul Geral
do Japão e Senhora Kazuaki Obe têm a honra
de convidar Vossa Senhoria e Cônjuge para
uma recepção no dia 10 de dezembro, sextafeira, das 12:00 às 14:00 horas em sua residência sito à Rua Marcelo Mistrorigo, 50, Morumbi.
Por ocasião da Data Nacional do Líbano O
Cônsul Geral do Líbano e Sra. Sayah Têm a
honra de convidar V. Sa. Para uma recepção no
dia 22 de novembro de 2010, segunda-feira,
das 19:30 as 21:30 horas no Clube Atlético
Monte Líbano na Av. República do Líbano, 2267 – SP
Sua Excelência o Embaixador B.S. Prakash visitou Salvador, na
Bahia, para participar da 5ª Reunião do Grupo de Trabalho dos
Chefes de Administração Tributária do IBAS (HRAWG) e de discussões com as autoridades do governo baiano. No dia 7 de Outubro, o Embaixador participou de uma reunião com o Chefe de Gabinete do Governador da Bahia, em que foram discutidos vários assuntos relacionados às Questões econômicas e culturais de interesse mútuo, bem como sobre possibilidades de cooperação. No mesmo dia, no Palácio Thomé de Souza,
o Embaixador se reuniu com Leonel Leal, Chefe de Gabinete do Prefeito, para renovar os contatos da
embaixada com a cidade de Salvador, primeira capital do Brasil. O Embaixador destacou a diversidade e
a riqueza da cultura indiana, comparando-a com a do Brasil e de como pode haver vantagens mútuas num maior intercâmbio de
“pessoas, momentos, palavras e ações”. O Embaixador informou que haverá um Festival de Filmes Indianos e a visita de vários
artistas indianos ao Brasil no próximo ano, muito provavelmente, em Salvador.
Tata Motors adquire
empresa italiana de design
No dia 4 de Outubro, Tata Motors anunciou ter pagado 1,85 milhões de euros na aquisição de 80% do capital
social de Trilix Srl, empresa de design automotivo e engenharia, sediada em Turim.
Essa aquisição está de acordo com os objetivos de Tata Motors de elevar a capacidade de modelagem e design em
nível mundial, declarou o porta-voz da empresa automotiva indiana.
O porta-voz acrescentou que 20% do capital social permaneceu com os sócios da empresa italiana, Bryn Jones,
Federico Muzio e Justyn Norek.
Trilix Srl presta serviços de engenharia e design para o setor automotivo, particularmente serviços de modelagem,
arquitetura, acondicionamento, aparência exterior, macro-estudos e microestudos de viabilidade e engenharia de
precisão.
O porta-voz acrescentou que, ao longo dos anos, Trilix Srl demonstrou uma grande compreensão da marca Tata,
mantendo boas relações de trabalho com o líder automotivo indiano no desenvolvimento de vários projetos.
No ano passado, Trilix Srl movimentou 4 milhões de euros com um Ebitda (lucro antes de impostos, taxas, depreciações e amortizações)
de 540.000 euros e um lucro depois de impostos de 250.000 euros.
Pauta AGO 17 dez 10
O Presidente, Giuseppe Lantermo di Torre di Montelupo, Cônsul Geral da República de San Marino instala a Assembleia.
Boa tarde a todos!
Havendo número legal conforme indica a Lista de Presença, declaro instalada a Assembleia Geral Ordinária da Sociedade
Consular de São Paulo, nos termos do que dispõem o Artigo 15º, parágrafos 1º, itens a e b, 2º e 6º do Capítulo V de seus Estatutos
Sociais e convoco os sócios, o Diretor Secretário, Hilton Antonio Peña, Cônsul Geral a.h. do Reino do Marrocos e o Diretor
Tesoureiro, Ronaldo Andere, Cônsul a.h. da República de Moçambique para servirem como Secretários. A Convocação da
presente Assembleia feita regularmente conforme os Estatutos, endereçou a todos os senhores a respectiva Ordem do Dia para Aprovação:
a) do Relatório da Diretoria das Atividades desenvolvidas, entregues aos presentes
b) das Contas dos Biênios 2008 e 2009
c) Eleição da Diretoria para o Biênio 2011/2012, conforme Chapa que lhes foi enviada via e-mail
d) Eleição de três membros efetivos do Conselho Fiscal e respectivos suplentes, conforme Chapa que lhes foi enviada via e-mail
Aprovados todos os itens, declaro encerrada a Assembleia e agradeço a presença de todos formulando os melhores Votos de Boas Festas.
Chapa Biênio 2011/2012
Diretoria
Presidente:
Cônsul Geral da República de San Marino
Giuseppe Lantermo di Torre di Montelupo
1º Vice Presidente: Cônsul da República da Itália
Marco Leone
2º Vice Presidente: Cônsul Geral a.h. da República de Honduras
Fabio Ferraz Bicudo Junior
Diretor Secretário: Cônsul Geral a h. do Reino do Marrocos
Hilton Antonio Peña
Diretor Tesoureiro: Cônsul a.h. da República de Moçambique
Ronaldo Andere
Diretor Cultural e de Esportes:
Cônsul a.h. da República
Popular de Bangladesh
Raul Milton Souza Sulzbacher
Diretor de Atividades Sociais:Cônsul a.h. da Rep. da Indonésia
Paulo Camiz de Fonseca
1º Diretor Suplente: Cônsul Geral a.h. da Rep. da Eslováquia
Peter Paulicek
2º Diretor Suplente: Cônsul Geral a.h. da República de Gâmbia
Guilherme Agricola
Conselho Fiscal
Membro:
Suplente:
Membro:
Suplente:
Membro:
Suplente:
Cônsul Geral a.h. da República da Letônia
João Grimberg
Cônsul a.h. da República do Togo
Nelson Luiz Ferreira Levy
Cônsul a.h. da República da Croácia
Osvaldo Julio Müller da Silva
Cônsul a.h. da República da Lituânia
Francisco Ricardo Blagevitch
Cônsul a.h. do Reino Hachemita da Jordânia
Mustapha Abdouni
Cônsul Geral a.h.da Rep. de Cabo Verde
Aguinaldo Paulo da Silva Rocha
RASSSEGNA STAMPA REPUBBLICA DI SAN MARINO - San
Marino - Italia, in tempi brevissimi alla soluzione del contenzioso che ancora separa i nostri Paesi
SU SMW - Il Segretario di Stato per gli Affari Esteri e Politici,
Antonella Mularoni, ha compiuto nelle giornate di ieri e oggi
una missione a Roma.
Nel corso della missione ha incontrato, presso la residenza
dell’Ambasciatore di Israele
accreditato presso San Marino, il Ministro degli esteri israeliano Liberman Avigdor. Tale
incontro, che è il primo fra i
Ministri degli esteri dei due
Stati, ha rappresentato una importante occasione per la reciproca conoscenza delle due
realtà e per uno scambio di opinioni sui temi di attualità e sulla
questione palestinese, che da decenni è al centro del dibattito
politico internazionale e che non ha ancora trovato una positiva
soluzione. Nel corso dell’incontro le parti hanno altresì auspicato il rafforzamento delle relazioni, anche economiche, fra i due
Paesi, che potrebbe avere una prima, significativa espressione
mediante la visita a breve di una delegazione sammarinese in
Israele.
Il Segretario Mularoni ha incontrato questa mattina alla Farnesina il Ministro degli esteri della Repubblica Italiana, Franco Frattini, con il quale si è fatto il punto della situazione e si sono
concordati i passi per giungere in tempi brevissimi alla soluzione
del contenzioso che ancora separa i nostri Paesi.
Ha infine incontrato l’Ambasciatore cinese accreditato presso
San Marino per definire le iniziative che marcheranno il 40° anniversario dello stabilimento delle relazioni ufficiali fra i nostri Paesi, che vedranno il loro culmine in una serie di iniziative che
avranno luogo nel mese di maggio e nella visita ufficiale che
entro l’anno il Segretario Mularoni compierà in Cina, su invito
delle autorità cinesi.
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Sulla tragedia dell´otto settembre sono stati scritti volumi di articoli de tutti i versanti politici. Per la prima volta si sprono gli archivi riservati G.L.M.
ISTITUTO DELLA REALE CASA DI SAVOIA ONLUS - IL CENTRO STUDI COMUNICA
Otto settembre, non morì la Patria
Franco Malnati
Non era, neppure questa, una soluzione comoda. Tutt’altro.
Durante i 45 giorni il Paese, ferocemente bombardato dall’aria,
era stato scosso all’interno da violenti brividi antifascisti e
fascisti. La sciocca ondata di rivalse personali, colpevolmente
tollerata ed anzi favorita dal governo, aveva riacceso, dopo
l’attimo di patriottismo del 25 luglio, un dibattito odioso,
sobillato dall’estero (nazisti, comunisti, fuorusciti pronti a
tornare, tutti contro chi doveva decidere). I partiti antifascisti,
ricostituiti nonostante i divieti, premevano accusando il governo di non fare nulla per la pace, e davano l’impressione di
approvare le stragi dei bombardamenti, quasi dicendo “vedete,
vogliono continuare la guerra, sono ancora fascisti, dateci
dentro così si decideranno”. I fascisti, offesi dalle esagerate
accuse scandalistiche e pettegole, cominciavano a ritrovarsi,
mormoravano, mettevano in dubbio che Hitler non avesse più
speranze, qualcuno tramava.
Non firmare l’armistizio voleva dire, probabilmente, bloccare la
situazione militare per un bel pezzo, dato che gli “alleati”
avevano deciso di non insistere. Non vi sarebbe stato lo
sbarco di Taranto. Quello di Salerno, forse, sarebbe finito
addirittura con un fallimento disastroso. Montgomery sarebbe
rimasto aggrappato all’Aspromonte o alla Sila. Nei Balcani
sarebbe rimasta la guerriglia come in precedenza. Nessuno
avrebbe toccato Sardegna e Corsica.
Però i bombardamenti sarebbero rimasti, intensificandosi come
rappresaglia per la mancata resa. Difficile dire cosa sarebbe
accaduto all’interno. Probabilmente sarebbe aumentata la
pressione fascista. Badoglio, per mantenersi, avrebbe dovuto
irrigidirsi nella dittatura militare, con molti rischi.
Ma, alla fine, magari dopo due anni, i nodi sarebbero venuti
al pettine, come accadde per tutti gli alleati del vecchio
Tripartito, Germania e Giappone compresi. E allora? Non ci
saremmo trovati molto peggio di come ci siamo trovati? Non
saremmo stati divisi, come la Germania e l’Austria, in due zone,
di cui una oltre cortina? Va osservato che l’Armata Rossa
sarebbe arrivata alle nostre frontiere senza trovarsi di fronte gli
eserciti inglese ed americano, che nella realtà fecero almeno in
tempo ad occupare l’Italia Settentrionale ed a fermare Tito.
Tutto sommato, occorre riconoscere che l’armistizio andava comunque subìto, per ingiusto e vessatorio che fosse. L’Italia si
arrese per prima non perché fosse particolarmente vile ed infida,
ma soltanto perché, in seguito alla direzione presa dagli angloamericani fino all’agosto del 1943, fu messa per prima alle prese
con la concreta e palpabile imminenza della sconfitta. E la pur sofferta previsione (del Re e di Badoglio) dell’impossibilità di un
capovolgimento delle sorti del conflitto si rivelò, alla lunga, fondata, mentre infondata si dimostrò l’illusione di Hitler e Mussolini di
un miracolo propiziato da chi sa quali eventi militari o diplomatici.
Non fu sbagliato accettare il principio della resa incondizionata,
non fu sbagliato firmare sulla base del dettato del 19 agosto, ma
una volta firmato non si poteva fare altro che uniformarsi alla volontà altrui.
Questa l’onestà e la buona fede del legittimo governo italiano,
trasferitosi per necessità a Brindisi e tosto caduto in potere di
nuove forze irresistibili ed incontrollabili.
E peraltro, la Patria italiana non morì l’8 settembre 1943.
La leggenda della “morte della Patria” non sorse neppure, a
quel tempo. E’ stata inventata a posteriori dalle diatribe degli
storici.
La mattina del 9 settembre, quando ci si rese conto che era
arrivato “l’invasore” (come dice la nota canzone “Bella Ciao”),
gli italiani avevano davanti una scelta molto semplice: o col
governo del Re, o con Hitler che inveiva per il preteso
tradimento. Con Hitler si schierò una minoranza. Inizialmente,
era abbastanza piccola. Poi andò lentamente guadagnando
terreno a mano a mano che il territorio occupato dagli ex alleati si
andava consolidando attraverso la repubblica da loro stessi
creata. Verso febbraio-marzo 1944 raggiunse probabilmente la
punta massima (forse, il 20-30%) in coincidenza con i fallimenti
anglo-americani a Cassino e ad Anzio (osservazione casuale
ma pertinente: se andò male lo sbarco di Anzio, fatto in
condizioni ottimali, come avrebbe potuto andare bene il famoso
aviosbarco di Taylor, sul quale tanto si insiste nel condannare
Badoglio?). Crollò, il consenso per la suddetta minoranza,
durante l’estate 1944, per riprendere quota improvvisamente in
dicembre quando Hitler fece il “colpo di coda” nelle Ardenne,
e Mussolini parlò al Lirico di Milano. Infine, da gennaio
cominciarono i doppi giochi e i passaggi alle file opposte.
Va detto comunque che neppure questa minoranza nazifascista
voleva uccidere la Patria. Al contrario, voleva tenere alto
l’onore di quella Patria, sempre italiana, ma mussoliniana, che
si era inventata per rigettare l’armistizio. Sposando la tesi di
Hitler circa il tradimento dell’Italia monarchica, queste persone,
in genere giovani e valorosi combattenti, si erano sentite
chiamate a rivendicare un principio di onore e fedeltà all’alleanza
che, nelle intenzioni, esaltava un patriottismo del tutto nuovo,
repubblicano e fascista. Anche se, all’atto pratico, tutto si
annullava nella soggezione al nazismo.
Nessun dubbio, ovviamente, sul patriottismo della immensa
maggioranza che, nonostante le accuse di fuga e di vigliaccheria, rimase dalla parte del Re. Tutti coloro che agirono, da
militari o da civili, respingendo le pressioni dei tedeschi e dei
loro collaboratori, fecero di fatto una scelta monarchica e
patriottica. Non fecero eccezione i comunisti, i quali nei primi
tempi non avevano una propria precisa linea politica, ed anzi
tendevano a distinguersi proprio per la decisione con la quale
si opponevano alla parte fascista repubblicana. Andava allora
per la maggiore l’espressione, usata dai tedeschi, di “comunisti
badogliani”. Fu solo in un secondo tempo che, seguendo direttive
dall’alto, presero ad attaccare la Monarchia e Badoglio.
La “morte della Patria” andò maturando col tempo. Nel Sud il governo perdette qualsiasi influenza sui mezzi d’informazione (radio e giornali). Radio Londra, la “Voce dell’America”, il PWB
(ufficio “alleato” per la guerra psicologica, Psycological War
Bureau), portarono avanti una calunniosa campagna di disinformazione contro il Re, appoggiando il comitato dei partiti che
miravano ad instaurare un nuovo governo ed a sovvertire le istituzioni. Alla fine, nel giugno 1944, dopo l’occupazione di Roma, l’opera
fu compiuta, e ci si avviò verso il regime dei CLN.
Fu quel regime che, instaurata la repubblica nel 1946, distrusse
alle radici i valori ai quali si era ispirata l’Italia risorgimentale,
pretendendo di sostituirli con altri, sostanzialmente ideologici.
In tal modo, riandando al periodo fra il settembre 1943 e l’aprile
Parla Clarizia,
nuovo presidente
Banca Centrale
Quando viaggiate in classe magnifica, il gusto di
volare ha il sapore della cucina italiana. Una
cucina semplice e ricca dl sapori, da abbinare ad
una selezione di vini che ne esaltino tutte le
sfumature.
Sono i prodotti originali italiani a rendere unici,
sani e fragranti questi piatti.
Ogni due mesi potrete assaggiare le migliori ricette
regionali. Omaggi di Alitalia alla ricchezza e ai
valori dei territori italiani.
9
1945, si è sostenuto che esso era stato caratterizzato da una
guerra civile tra fascisti ed antifascisti. Infatti, nel dopoguerra
si era perpetuata, nell’Italia repubblicana, una divisione artificiale
tra i partiti dell’arco costituzionale (dai liberali ai comunisti, specchio dei vecchi partiti del CLN), rappresentanti una Costituzione
“antifascista” e il Movimento Sociale Italiano, erede non del fascismo del ventennio bensì della Repubblica Sociale Italiana
(unico fascismo riconosciuto, in quanto repubblicano!). E questa
divisione corrispondeva appunto alle due fazioni politiche
estremiste che si erano formate durante i venti mesi delle “due
Italie”.
Alterazione della verità storica, almeno per quanto riguarda l’otto
settembre. In quell’ora terribile gli italiani non avevano in mente,
neppure alla lontana, le loro personali idee politiche. In special
modo, non sapevano cosa fossero comunismo, socialismo, democrazia cristiana. Avevano un’opinione vaga del liberalismo. Erano
scettici, dubbiosi, critici sul fascismo. Nei loro animi era tuttavia
fortissimo, come valore ereditato dall’Unità nazionale e da ottanta
anni di Storia unitaria, il sentimento patriottico, che nell’occasione
si sdoppiò in due opposti sentimenti patriottici, uno impersonato
nella fedeltà al Re e uno trasferito sulla persona del Duce.
In nome di quei due ideali scesero in campo a centinaia di migliaia,
e moltissimi morirono, dalle due parti. Il veleno dei partiti, della
politica, della guerra civile venne dopo, ed ha attraversato i decenni, arrivando fino ai nostri giorni.
Io credo che si possa e si debba cancellare la leggenda nera dell’otto
settembre quale data di vergogna e di disfatta.
Visto che siamo alla ricerca di una data condivisa da tutti per celebrare la Patria una e indivisibile, farei una proposta provocatoria:
scegliere proprio l’otto settembre.
Fu il giorno in cui gli stranieri vollero umiliarci e dividerci, e in cui,
nonostante l’apparenza, rifiutammo di essere umiliati e divisi.
Non facciamo distinzioni di parte, fra chi sostenne il governo legale e chi ritenne giusto ribellarsi. Tutti agirono con disinteresse e
per uno slancio d’amore.
Per l’Italia, che non morì allora e non morirà mai.
SU FIXING.COM – Ha lo sguardo sorridente Renato Clarizia quando
viene incontro ai giornalisti per la sua prima conferenza stampa da
Presidente di Banca Centrale.
Fuori nevica copiosamente
Per tutto il pomeriggio e la sera precedente e durante la mattinata in
Consiglio Grande e Generale è andata avanti una vera e propria battaglia tra maggioranza e opposizione.
Forse non sa cosa l’aspetta, come si sono scottati i suoi due ultimi
predecessori, Biagio Bossone (dimissionario) e Ezio Paolo Reggia
(dimissionario).
O forse semplicemente è una persona serena, che ha fiducia in se
stessa, nel proprio curriculum, nelle proprie competenze. Una persona
sicura di essere la più indicata per il difficile compito a cui è chiamato.
Il tempo sarà galantuomo con Renato Clarizia, sicuramente. Intanto ci
limitiamo a raccontare qual è lo spirito con cui si approccia a questo
ruolo così strategico per l’asset bancario-finanziario di San Marino,
ma verrebbe da dire nell’intera partita dei rapporto con l’Italia.
“Conosco San Marino da molti anni, capirete, ho insegnato per quindici anni all’Università di Urbino. Fra l’altro tra le mie allieve c’è stata
Valeria Ciavatta, il vostro Segretario di Stato agli Interni. E poi conosco Banca Centrale per via degli incarichi che ho assunto come legale,
nella difesa in giudizio dell’Istituto contro alcuni soggetti vigilati”.
Incarichi che – nella massima trasparenza – Clarizia ha già spiegato di
aver lasciato, “non perché fosse necessario ma per una questione di
etica professionale”. Ecco allora il Clarizia-pensiero. Pochi concetti, è
ancora presto per entrare nei dettaglio ovviamente, ma molto chiari.
“Ritengo indispensabile rafforzare l’autonomia e la vigilanza di Banca
Centrale, opera che peraltro è già iniziata grazie all’impegno del Segretario alle Finanze Valentini e del Direttore di BCSM Giannini. Banca
Centrale è arbitro, ed è molto importante che ogni tanto tiri fuori il
cartellino, giallo o rosso. Anche perché la Repubblica di San Marino
non è poi così ben vista in Italia, e posso dire che l’immagine non
corrisponde alla realtà”.
Ma la mancanza di trasparenza e di autonomia sono stati proprio i due
punti focali che hanno spinto (il rimpianto) Biagio Bossone alle dimissioni. “Questa è l’unica condizione che ho posto – afferma ancora con
la massima serenità e fiducia Clarizia – ovvero che si consenta a Banca
Centrale di operare in autonomia e con la certezza del rispetto delle
regole”.
E a chi afferma che il problema della nomina a Presidente di Renato
Clarizia è la mancanza di rapporti con Bankitalia, la risposta è semplice:
“Il mio primo atto sarà presentarmi ufficialmente a Banca d’Italia. Perché San Marino e Italia non possono andare avanti basando il proprio
rapporto su idee precostituite, è indispensabile una collaborazione
efficace tra le due realtà”.
AutoMotoEsporte
Por Marcos Alabarse
Fellipe Granzotto mostra confiança para 2011
Piloto campineiro participou da última rodada da F-Future 2010
O piloto Fellipe Granzotto mostrou satisfação com sua participação na 6ª e última
rodada da Temporada 2010 da Fórmula Future Fiat, disputada neste domingo, no
autódromo de Santa Cruz do Sul, no Rio Grande do Sul. Nas duas provas do fim
de semana, o piloto de Campinas (SP) concluiu na 9ª posição, somando mais dois
pontos no campeonato.
“Certamente sofremos um pouco devido à falta de treino. Nos últimos dois meses, os candidatos ao título treinaram muito na pista e pegaram bem a ‘mão’ do
traçado. Com isso, fiquei de fora da luta pelas primeiras posições, já que não
treinei. Mas estou tranqüilo. Atingi o principal objetivo para esta rodada, que era
de retornar à categoria e recuperar o ritmo de corrida, tendo em vista 2011”,
afirma Granzotto.
O domingo em Santa Cruz foi marcado pela instabilidade climática. A 1ª prova do
dia foi disputada com chuva e os pilotos tiveram dificuldades para se manter na
pista úmida. Já na 2ª corrida, disputada à tarde, o céu abriu e com a pista seca, os pilotos puderam exigir o máximo de seus equipamentos.
No fim, a rodada definiu o carioca Nicolas Costa como o campeão da categoria. “Acho que a oportunidade de disputar as provas em
condições diferentes foi ótima. São formas completamente distintas de guiar, de acertar o carro e tudo serviu como treino e experiência”,
destaca o campineiro.
O piloto de 23 anos vê com entusiasmo a próxima temporada. “Podem anotar aí: lutarei pelo título do próximo ano. Esta rodada me mostrou
que, trabalhando sério, treinando bastante e com muito foco e determinação, tenho chances de conquistar vitórias e conseqüentemente
o título. Tive um 2010 de altos e baixos, mas o próximo ano será diferente. Tenho a confiança de que terei um ano vitorioso”, garante
Fellipe.
O objetivo de Granzotto é de disputar novamente a F-Future Fiat, categoria promovida pela montadora Fiat e pelo piloto Felipe Massa.
E o planejamento já está bem definido. “Neste fim de semana, conversei com o Titonio Massa sobre minha permanência na categoria. Em
janeiro, começa a pré-temporada e vou treinar de kart para me preparar. Depois disso, em fevereiro, participo dos testes coletivos da FFuture, em Interlagos (SP). Já o campeonato começa em abril e terá novamente 06 rodadas (São Paulo, Rio de Janeiro, Curitiba, Brasília,
Londrina e Santa Cruz do Sul)”, informa o piloto.
Para participar da última rodada da F-Future 2010, Fellipe Granzotto contou com o patrocínio da Tempo Veículos e com os apoios da
Drogaria Familiar, Vinícola Miolo, Vip Sound, EPL, Casa Cor Campinas, Unifit Academia e Webjump.
Para mais informações, acesse o site do piloto: www.fellipegranzotto.com.br
ou siga Granzotto no Twitter: www.twitter.com/granzotto49
Massa elogia os
novos pneus Pirelli
Para a nova temporada Massa espera um ano melhor. O brasileiro fez muitos elogios aos pneus Pirelli, nova fornecedora
de pneus para Fórmula 1.
“Meu primeiro contato (com a Pirelli) foi muito positivo”,
disse o piloto ao jornal O Estado de São Paulo.
O primeiro teste com os novos compostos foram logo após o
final da temporada, em Abu Dhabi.
“Achei o carro mais fácil de conduzir, com mais aderência
dos pneus, eu posso ir para as zebras do jeito que gosto de
dirigir”, acrescentou.
Briga pela Lotus
eterniza marca de
cigarro na F-1
Salão de Detroit 2011
Seis títulos de Pilotos, sete de Construtores e o legado deixado por lendas como Ayrton Senna, Emerson Fittipaldi e Mario
Andretti fizeram da Lotus uma marca mais do que disputada
na Fórmula 1 atual. Em 2011, até segunda ordem, haverá duas
equipes com mesmo nome, pintura e a pretensão de apelar à
nostalgia para atrair público e publicidade.
Por isso, há uma briga judicial envolvendo os empresários
Tony Fernandes e Dany Bahar. O primeiro representa o Team
Lotus, e alega que comprou os direitos de David Hunt, antigo
dono da escuderia. Já o segundo entrou na Fórmula 1 com a
nova Lotus Renault, e conta com o legado de Colin Chapman,
que fundou a lendária equipe em 1958.
A Team Lotus e Lotus Renault anunciaram que vão reeditar a
pintura clássica usada pela equipe nas décadas de 70 e 80,
inspirada na marca de cigarros John Player Special.
Rodrigo Pessoa no Mundial
será cavaleiro e técnico
A CBH (Confederação Brasileira de Hipismo) anunciou os quatro cavaleiros que representarão o país nos Jogos Mundiais Equestres,
entre 4 e 9 de outubro em Kentucky, Estados Unidos.
Os medalhistas olímpicos Rodrigo Pessoa e Doda Miranda são os principais nomes da lista, com as montarias Ashleig Drossel Dan e
Rebozo, respectivamente. A dupla terá ainda a companhia de Bernardo Alves/Vancouver D’Auvray e Pedro Veniss/Amaryllis. O conjunto reserva será formado por Luis Felipe de Azevedo Filho e Special.
Além de ser um dos principais cavaleiros da equipe, Rodrigo Pessoa também será pela primeira vez o técnico do time brasileiro. E o
campeão olímpico se mostra pronto para a nova função.
Brasil terá representante no PGA
Tour pela segunda vez na história
Pela segunda vez na história, o Brasil contará com um representante
com o cartão do PGA Tour, o mais bem pago circuito do golfe mundial. O paulista Alexandre Rocha, 33, conquistou o cartão que dá
acesso à maioria dos torneios do circuito com a 22ª posição no QSchool, torneio classificatório encerrado nesta segunda-feira em
Orlando (EUA).
Para disputar o PGA Tour em 2011 e repetir o feito de Jaime Gonzalez,
seu ex-professor em São Paulo que disputou sua quarta e última
temporada em 1982, o brasileiro precisava terminar entre os 25 primeiros dos 156 concorrentes da
terceira e última fase eliminatória -a peneira começou com 930 golfistas de 16 países.
Ele só conseguiu entrar na faixa de classificação na segunda-feira, no sexto e último dia do torneio.
Começou a rodada decisiva em 36º, mas completou os 18 buracos finais com quatro abaixo do par
(referência que indica o número esperado de tacadas).
Ao encerrar com dez abaixo do par, Rocha ocupava a 21ª colocação, mas ainda havia muitos golfistas
no campo -se tivesse uma tacada a mais, ele perderia a vaga. ‘Estava muito difícil jogar. Quando
comecei estava 0 e com ventos de 30 km/h.”
O brasileiro, que é chamado de Alex pelos americanos, mora nos EUA, mas nos últimos cinco anos
teve que atuar na Europa e na Ásia. A comemoração só deve acontecer quando ele voltar ao Brasil,
após o Natal.
Federer afirma que derrotas são
mais marcantes
“Não deixo que a derrota afete minha preparação”, declarou Federer.
“Caberá tentar esquecer essas partidas e pensar apenas em coisas boas”,
complementou o suíço, que sofreu as duas derrotas em 2008.
Apesar de não se preocupar muito com o retrospecto negativo contra o
francês, Federer admitiu que as derrotas o marcam mais do que as vitórias. “Eu acabo lembrando mais das derrotas porque elas não são tantas
quantas as vitórias”, brincou o segundo favorito em Melbourne, vindo
do título no ATP 250 de Doha, onde não perdeu um set sequer.
“Além disso, quando você perde, fica alguns dias pensando nisso por
alguns dias ou semanas. Não que você fique pensando nelas o dia
todo, mas claro que elas duram mais”, acrescentou Federer, que se
mostrou contente com as decisões tomadas dentro de quadra. “O objetivo é sempre ser capaz de continuar pressionando e deixar o oponente
no revés”, explicou.
Lacko, que chegou a aplicar um “pneu” sobre o espanhol Rafael Nadal em Doha, recebeu elogios do
número 2 do mundo após o duelo entre eles. “Eu achei que foi um bom jogo e não acho que ele tenha
jogado muito mal mesmo. Vi algum talento nele também e é por isso que fiquei feliz em ter escolhido a
tática de pressioná-lo desde cedo. O que ele trabalhou na partida, foi realmente bastante, mas no final,
eu venci e estou muito feliz”, finalizou Federer.
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AMERICAN FOUNDATION OF SAVOY ORDERS
Savoy History Lecture Series - October 15, 2010
The eighth annual edition of the Savoy History Lecture Series,
sponsored by the American Foundation of Savoy Orders, was
held on Friday, October 15, 2010. Comm. Marco Grassi, Chairman
of the series, was pleased to introduce this year’s speaker, Dr.
Ilaria Dagnini Brey to a gathering of over sixty confreres and friends. The title of Dr. Brey’s illustrated lecture was: The Venus Fixers
– the Art of Italy and World War II.
As he has in the past, the Lecture Series Chairman chose a different venue. This year, the lecture was held at the Grolier Club at 47
East 60th Street. Founded in 1884, the Grolier Club is a private
association of men and women who share an interest in the art of
the book. It is named after the great sixteenth century French bibliophile Jean Grolier. The Club maintains an important reference
library comprising over 100,000 volumes; it also sponsors lectures, exhibitions and publications. The present home of the club is
its third and dates to 1917.
Dr. Dagnini Brey presents “The Venus Fixers” Lecture Dama Gr. Cr.
Baronessa Mariuccia Zerilli-Marimò in the Exhibition Hall of The
Grolier Club comments on the unnecessary destruction of Monte
Cassino The Venus Fixers, the title of a recent book by Dr. Brey,
and also the subject of the evening’s lecture, is the story of how
Italy’s unparalleled artistic
patrimony survived the harrowing events of World War
II. It is the often heroic story
of the men, both of the Allied forces and on the Italian
side, who were charged with
the care of that patrimony.
Particularly interesting was
how, in England and the United States, small units of offi-
“The Venus Fixers – The Art of Italy in World War II”
By: Comm. Marco Grassi
cers were prepared, even before
hostilities broke out, to identify
and plan for the safeguarding of
major monuments.
The Gothic Eremitani Church in
Padua before and after Destruction of the North Bank of the Arno
River the Allied strike of March
11, 1944 in Florence Despite this,
as the front steadily advanced up the peninsula, a few terrible
losses occurred, such as the destruction of Monte Cassino, the
bombings in Pisa and Padova, and the dynamiting of Florence’s
bridges, as well as the destruction of innumerable lesser monuments. But there were also remarkable incidents of great works of
art saved and recovered. A lively question period followed the
lecture, during which Dr. Brey elaborated on a number of fascinating aspects of this historic wartime narrative.
Monuments officers of the Allied Forces sort through The roofless Camposanto of Pisa after a stray shell the rubble of the Library at Monte Cassino hit it on the night of July 27, 1944.
The Allied monuments officers mostly employed local Monuments
officer Frederick Hartt Crated Florentine paintings taken by craftsmen in the restoration of damaged art & monuments in the Piazza
della Signoria in 1945, German officers located in South Tyrol later
made an honorary citizen of Florence before repatriation Artworks
being evacuated from Venice during the war Dr. Brey is a native of
Padova and received her degree in literature at that city’s university. She continued post-doctoral studies in England and, after entering the publishing field with Marsilio Editori of Venice, Dr. Brey
came to New York to join Rizzoli International. A free-lance journalist, she has been a regular contributor to, among others, Corriere
della Sera, and Elle. Several years ago, Dr. Brey began researching the events of March 1944 that resulted in the tragic destruction of Padova’s Ovetari Chapel with its magnificent frescoes by
Mantegna.
This research was then continued and much expanded, eventually
becoming The Venus Fixers.
Dr. Brey lives in Manhattan with her husband, the noted cellist
Carter Brey and two teen-age children.
(l to r) Dama Gr. Cr. Baroness Zerilli-Marimò, (l to r) Mrs. Thomas
Pecora, Mr. Carter Brey, Dr. Ilaria Dagnini Brey, Dama Vivian Cardia
, Cav. Gr. Cr. Avv. Carl Morelli Cav. Thomas Pecora & Comm. Avv.
L’On. Pasquale Menna Dama Joan Bartilucci, Uff. Nicholas & Mr.
Paul Bartilucci.
The evening’s program continued after the lecture with a congenial reception in an upperfloor library room and the adjoining
rooftop terrace of the club and a buffet dinner in the handsome
exhibition hall downstairs. Catering for the event was provided
by ‘Bistro 61’, a wellknown East Side restaurant. Marchesi Frescobaldi of Florence generously donated the wines for the reception and dinner.
Guests Enjoying the Evening’s Reception and Dinner at The Grolier Club Comm. Grassi announced that next year, the 150th anniversary of Italy’s birth as a nation, the Risorgimento will appropriately be the Savoy History Lecture’s theme. The Savoia family
played a pivotal and indispensable role in that remarkable story: it
eventually led to Victor Emmanuel II ascending to the throne of a
united Italy.
Comm. Marco Grassi
Memorial do Imigrante
Prezado Sr
Desde dezembro de 2005, a AAMI – Associação de Amigos do
Memorial do Imigrante atualmente instituto de Museus Memórias
e identidades – IMMI, vem gerenciando todas as atividades desenvolvidas pelo Memorial do Imigrante, com base no Contrato
de Gestão firmado com a Secretaria de Estado da Cultura, visando
o Desenvolvimento Institucional Sustentável, com foco na Visão,
Missão e Valores do Memorial.
Nos últimos cinco anos, foi encetado um grande trabalho da equipe na implantação de procedimentos administrativos e técnicos,
anteriormente inexistentes: criação de área de museologia; implantação da tabela de temporalidade; finalização dos processos de
doação; parcerias com institutos nacionais e internacionais que
estudam o movimento imigratório; parcerias com universidades;
apresentações de exposições internacionais, criação de área de
Pesquisa; aquisições de títulos para a biblioteca tornando-a uma
referência no tema. Adicionalmente, lideramos a criação da Rede
Brasileira de Centros de Estudo de Migração e da Migration Museums International Network, intensificamos as relações com os
órgãos consulares e com as comunidades imigrantes no Brasil.
Anos de muito trabalho, grandes resultados e reconhecimento,
como a classificação de Memória do Mundo conferida pela Unesco em 2009 ao Memorial do Imigrante, pelo tratamento técnico de
conservação que realizamos com os livros da Hospedaria de Imigrantes, acervo documental tombado pelo Condephaat.
Trabalhamos também na produção editorial com o lançamento dos
livros: A Presença Portuguesa em São Paulo: Migrações Internacionais, Desafios para o Seculo XXI: Série Reflexões sobre os seminários realizados; a Imigração Portuguesa: Memorial do Imigrante
Institucional: reedicoes de apostilas sobre a imigracao alemã, espanhola, japonesa, portuguesa, italiana; A Imprensa Imigrante:
Trajetória da Imprensa das Comunidades Imigrantes e Migrações
Pós-Guerra Mundial. Estivemos presentes nas publicações de ar-
11
tigos em revistas estrangeiras, como o Museum International, da
Unesco; Studi Emigrazione; Hommes & Migrations, da Cité Nationale de France; Revista Fame, Fortune and Sweet Liberty (EEUU e
Alemanha) e Associação Brasileira de Museus – Rio de Janeiro.
Em 2010, foi iniciada parceria com o Sisem – Sistema Estadual de
Museus, levando para o interior de São Paulo 10 exposições itinerantes e 5 Oficinas de História Oral e Conservação em Papel. Também em 2010, superamos em público na tão querida Festa do Imigrante, em sua 15ª edição. Orgulho das comunidades e do Memorial do Imigrante, com um público de 21.000 visitantes, evento que
entrou para o calendário da cidade e que, nos últimos dois anos,
contou com o apoio e o reconhecimento da Rede Globo São Paulo.
Alcançamos, ainda em 2009, outra grande meta da instituição: a
obra de restauro do prédio, desolada pela equipe do Memorial do
Imigrante, desde 2005. Em decorrência da obra, com conclusão
prevista para 12 meses, em 2010, o Memorial foi fechado à visitação pública.
Diante das realizações, a própria Secretaria de Estado da Cultura
acenava com a renovação do contrato, fato que, inesperadamente,
foi revertido. O Contrato de Gestão não será renovado com o ins-
tituto de Museus, Memórias e Identidades. Assim, no próximo dia
21 de dezembro de 2010, a equipe de funcionários do instituto se
despede de todos que, de alguma forma, colaboraram com esta
instituição, doando suas lembranças – objetos, fotos, documentos e depoimentos –, realizando visitas ao Memorial com seus
familiares ou participando dos nossos eventos expositivos e não
expositivos.
Por fim, cabe lembrar a frase preferida pelo então governador Mário Covas, quando da inauguração do Memorial do Imigrante, em
6 de abril de 1998: “Este espaço onde passaram milhões de pessoas imigrantes e migrantes será a partir de hoje um espaço para
atender e homenagear as comunidades imigrantes filhos, netos e
bisnetos.”
Nos últimos cinco anos, a Associação de Amigos do Memorial do
imigrante, hoje Instituto de Museus, Memórias e Identidades, esteve presente nesta instituição histórica perseguindo e cumprindo esse lema. Este tem sido o nosso trabalho e nosso objetivo.
A todos os nossos sinceros agradecimentos
Enrico Vezzani
Equipe do Instituto de Museus, Memórias e Identidades – IMMI
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Righi
Ristorante . Osteria . Catering
PUBLICAÇÃO BIMESTRAL
DO CONSULADO GERAL DE SAN MARINO
Informativo gratuito para a comunidade consular.
Venda Proibida
CONSELHO EDITORAL
Giuseppe Lantermo di Montelupo
Cônsul Geral da República de San Marino e Conselheiro do
Instituto Cultural Italo Brasileiro (I.C.I.B.).
Marcos Rogério L. Alabarse - Editor chefe e Assessor
Maria Manduca - Secretaria de Redação
REDAÇÃO
Colaboradores: Antonello Monardo,
Alfredo Zavanone, Paulo Pandjarjian, Tiziana Santoro,
News Italia Press-Notiziario Nip, Società Editoriale Fixing srl.
San Marino Quotidiano San Marino Oggi, Agenzia San Marino Web
Ufficio Stampa: Venceslao Soligo
Coordenação e Composição:
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Jornalista Responsável: Oduvaldo Donnini MTB 28.31
Os textos publicados são contribuições voluntarias e gratuitas ao jornal, dos autores citados
Consulado Geral da República de San Marino
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DONNINI
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Av. Brig. Faria Lima, 2391 - cj. 62
Fones: (11) 3816-0033 - 38165613
Righi nella storia di San Marino
La storia del Ristorante Righi è
contestuale a quella dell’antico
palazzo che da sempre lo ospita.
Stazione di sosta in tempi remoti e poi taverna per lunghi
anni – chiamata “Pianello” dal
nome attribuito al piccolo piazzale al quale si arrivava, oggi come
allora, dopo una serie di salite – nella seconda metà del secolo
scorso gli ambienti posti al primo piano avevano scoperto la propria dimensione di ristorante attraverso l’abilità culinaria della signora Maria Righi. Fu lei l’artefice di un trentennale successo dovuto ai preziosi insegnamenti della madre e della suocera: le loro
ricette sono state custodite e tramandate fino ai giorni nostri,
base credibile e preziosa di una cultura in coerente evoluzione.
Carpaccio di Ricciola con Burrata e Polvere di Liquirizia
Ingredienti per 4 persone
g. 400 di polpa di ricciola freschissima
g. 150 di burrata
g. 30 di pomodori secchi
qualche foglia di cerfoglio
sale, polvere di liquirizia e olio extra vergine q.b.
Affettare finemente la ricciola e disporla su piatti appena velati
con olio e sale. Condirla con
un filo d’olio extravergine;
spezzettarvi sopra la burrata
in maniera disordinata e i pomodori tagliati sottilissimi.
Cospargere con polvere di liquirizia e guarnire con un rametto di cerfoglio.
Insalata di Seppia con Datterini e Taccole
Lavare i pomodori datterini e centrifugarli. A parte nettàre bene la
seppia e privarla di tutte le pellicine, quindi affettarla a julienne
sottilissima. Tagliare le taccole a bastoncino. In una casseruola
porre la polpa di pomodoro e portarla a 65 gradi, aromatizzata con
uno spicchio d’aglio. Aggiustare di sale e montarla con olio extra
vergine d’oliva. In padelle separate saltare molto rapidamente sia
le taccole che la seppia con un rametto di finocchio selvatico, sale
e olio extravergine. In un piatto fondo versare la crema di datterini,
mettervi al centro le taccole ed infine la seppia. Guarnire con pomodoro datterino e finocchio selvatico.
Lo chef
L’arrivo dello chef Luigi Sartini, nel 1990, ha
determinato l’inizio di un nuovo corso per il
ristorante Righi. Ma se lavorare tra mura che
da sempre hanno respirato antichi profumi e
assimilato i sapori di un passato degno di profondo rispetto è sempre stato per lui un motivo d’orgoglio e un costante stimolo professionale, altrettanto importante rimane la sfida
di gestire la cucina della memoria con il cuore
di ieri e la testa di oggi.
La sua è una cucina improntata dunque a delicati equilibri, giuste
proporzioni, sapori intensi ma riconoscibili. Tecnica e sensibilità,
professionalità e misura gli derivano anche dall’insegnamento di
grandi maestri come Gino Angelini, ora impegnato a Los Angeles e
ad un’ammirazione imperitura per Gualtiero Marchesi.
La sua capacità di mettersi in discussione per migliorare, unita a
classe innata, è stata premiata nel 2008 con la stella Michelin.
Il maître
Giacomo Paganelli è il dinamico e giovane maître scelto a rappresentare il nuovo corso del Ristorante Righi.
Il suo entusiasmo, la sua competenza, la sua professionalità costituiscono la base certa di una collaborazione che si integra perfettamente nella collaudata organizzazione della struttura.
L’ultima generazione della famiglia Righi
Roberto Righi rappresenta la terza generazione
nella gestione del Ristorante Righi: succede a
nonna Maria e a nonno
Sanzio, al padre Pier Giovanni e allo zio Rodolfo.
La sua laurea in Economia e Commercio è andata ad affiancarsi a corsi
specifici sulla conduzione della attività ricettive
in campo turistico e a cicli didattici per conoscere il vino. Fin da
bambino si è impegnato nell’impresa di famiglia: negli anni ha contribuito allo sviluppo e a la crescita qualitativa soprattutto del
settore catering; di recente ha deciso sia il restyling del ristorante,
sia quello della nuova immagine scelta per comunicarlo in modo
più attuale.
Ingredienti per 4 persone
g. 400 di seppia pulita
g. 200 di pomodori datterini
g. 100 di taccole
1 mazzetto di finocchio selvatico
1 spicchio d’aglio
olio extravergine q. b.
Tomatto (www.tomatto.com.br)
Pioneiro no cenário da enogastronomia paulistana, reconhecido pela Accademia Italiana della
Cucina, abriu as portas em 1983, como único ponto de encontro numa área nobre, na zona Sul,
que originariamente abrigava casas e clubes, mas foi povoando-se com centros comerciais,
escritórios e transportes públicos, até incorporar-se ao tecido urbanístico da cidade.
A iniciativa de abrir um restaurante para atender um grupo de clientes sofisticados e exigentes,
para oferecer uma verdadeira pizza italiana e pratos apreciados
em todo o mundo, foi resultado do empreendorismo de uma residente daqueles dias: a condessa Giulia Lantermo di Montelupo.
O Tomatto, que conta ainda com a mesma equipe original de
vinte colaboradores e fiel escolhas iniciais na área gastronômica.
Recentemente um toque de modernidade em suas linhas arquitetônicas, ganhou uma dimensão
multifuncional, em sintonia com os tempos. Os atuais janelões de vidro na fachada criam doam
luz e alegria ao restaurante, em cuja sala central imperam dois gloriosos fornos a lenha, presentes desde a inauguração. A bom aproveitamento dos espaços internos proporciona uma maior
distância entre as mesas, que, aparelhadas com toalhas e guardanapos de linho claro, de acordo com as refinadas idéias da dona
da casa, podem acolher até cinqüenta hóspedes.
Um amigável bar, com várias mesinhas, que permite enganar a espera com prazer, e a abertura de um salão de recepções para até
40 pessoas completam a multifuncionalidade das instalações, para atender as exigências dos clientes de hoje.
R. Marechal Deodoro, 497 - Chácara Flora - São Paulo - SP
Tel.: 5687.7250 / 5521.8387 - www.tomatto.com.br
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