3 - Italia News Brasile
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Anno 2011 n° 7 Copia gratuita D E D I C AT O ALLA POLITICA La Lega, "Piena fiducia a Tremonti" L'Italia pareggierà i conti nel 2014, le nostre banche sono solide L a sentenza di appello sulla vicenda Mondadori, che condanna Berlusconi a risarcire De Benedetti per una cifra di 560 milioni di euro (190 in meno di quanti decisi in primo grado), è arrivata il giorno dopo l’attacco all’Italia da parte della speculazione mondiale e tre giorni dopo approvazione di una manovra finanziaria iniqua e opportunista, dove però si era cercato di inserire un comma per “sospendere” il risarcimento in sede civile nei confronti della Cir. L’ennesima norma ad aziendam, ritirata in zona Cesarini. La fase discendente del berlusconismo, per una sorta di contrappasso del destino, ha molto a che fare con il denaro e la sua squilibrata distribuzione, come risulta dai verbali delle inchieste che hanno portato in pochi giorni i magistrati a chiedere l’arresto di due parlamentari del Pdl: prima di Alfonso Papa, l’ex magistrato che agiva in quella che i giornali hanno battezzato la P4, e poi Marco Milanese, braccio destro del ministro del’ Ecomonia, Tremonti. La lettura di quelle richieste di arresto racconta di un altro mondo, lunare rispetto a quello, sempre più difficile e faticoso, nel quale sono costretti a muoversi e a vivere i cittadini comuni: favori, raccomandazioni, soffiate di militari, affitti pagati, barche milionarie, macchine lussuose, orologi di valore, gioielli, carriere in aziende di Stato, dalla Rai a Finmeccanica, un intreccio inestricabile di interessi in teoria contrapposti, insomma la plastica descrizione di tutto ciò che si poteva immaginare ma a cui non si voleva credere. Di fronte a un Paese ormai fermo e a rischio default, l’unica mossa che il premier ha fatto, è stata quella di “designare” il nuovo segretario politico del Pdl e prossimo candidato premier, Angelino Alfano. Un’investitura dall’alto, tutto il contrario alla normale dialettica democratica, giustificata dicendo e digerita anche a forza dagli altri colonnelli, dicendo che “in fondo, il Pdl è sempre stato un partito particolare, modellato sul carisma e la figura del suo fondatore”. Peccato che lo stesso annuncio del premier – “nel 2013 non mi ricandiderò” – sia stato ampiamente smentito dal neo segretario Alfano. Insomma, un quadro generale che tende al tragico, sotto vari profili. La sensazione è che mentre il Paese sembra abbia preso coscienza e volontà di un cambio netto di stagione – come dimostrano i risultati delle elezioni amministrative e soprattutto dei referendum -, la maggioranza continua a reggersi in Parlamento, grazie al sostegno di una Lega in cui iniziano a farsi evidenti le prime crepe, e all’appoggio di parlamentari aggrappati ostinatamente al loro scranno, che solo grazie a un miracolo potranno conservare al prossimo giro. Il traguardo di fine legislatura, previsto nel 2013, appare un miraggio lontanissimo. Il rischio vero è che questa maggioranza ormai inesistente possa trascinarsi fin lì così divisa, facendo pagare un caro prezzo al Paese intero. C O M U N I TA ’ I TA L I A N A LUGLIO 2011 BRASILE Mensile di informazione ATTUALITA’ La “Dieta Mediterranea”, un investimento per allungare la vita C on l’anniversario dei 150 anni dell’Unitá d’Italia, le autoritá sanitarie italiane hanno voluto mettere in evidenza l’aspettativa di vita dei 25 milioni di abitanti che popolavano l’Italia nel 1861. Ebbene l’aspettativa di vita era di 33 anni e che, verso la fine dell’Ottocento, era arrivata a 42 anni per gli uomini e a 43 per le donne. Solamente dopo la 2ª guerra mondiale si é avuto un decisivo miglioramento della longevitá, grazie ad una netta riduzione della mortalitá infantile, la quale, dai 250 bambini morti su mille all’inizio dell’Unitá d’Italia, é arrivata a 10 bambini morti su mille; ma la longevitá ha avuto questo netto miglioramento anche per l’introduzione di nuove terapie mediche e pertanto al netto miglioramento della salute pubblica e dello stile di vita. I dati ufficiali dell’Organizzazione Mondiale della Sanitá collocano l’Italia al 2º posto dopo il Giappone (prima del terribile terremoto), come Paese che ha la migliore aspettativa di vita (79 anni per gli uomini e 84 per le donne). Il mondo sanitario dichiara che una buona percentuale di merito va anche alla “Dieta Mediterranea”, che é appunto basata su pane, pasta, frutta, verdure, olio extravergine d’oliva, il tutto accompagnato da un buon bicchiere di vino tra i pasti. Questi cibi, che fanno parte della “ D i e t a Mediterranea”, sono in grado di ridurre il colesterolo nel sangue e diminuire il processo di ossidazione delle lipoproteine, ricche di colesterolo: ecco il perché della diminuizione delle malattie cardiovascolari (9%), delle malattie tumorali (6%), e del Morbo di Parkinson e di Alzheimer (13%). A questo punto molti Paesi, con gli Stati Uniti in testa, hanno cominciato a cercare di dare ai loro connazionali un diverso stile di vita alimentare. Una iniziativa é partita a livello europeo per combattere l’obesitá infantile che, a livello mondiale, é cresciuta del 50% negli ultimi ventanni; dunque dare, fin da bambini, uno stile di vita alimentare sempre piú vicino allo stile “Dieta Mediterranea”, é un investimento a lunga data per la formazione alimentare dell’individuo. L’ U n i o n e Europea, negli anni 20092010, ha approvato un progetto di distribuzione di frutta nelle scuole, con uno stanziamento di 90 milioni di euro; ma delle difficoltá, nel processo amministrativo, hanno prodotto delle difficoltá nella distribuzione della frutta nelle scuole. Pertanto si é arrivati ad una determinazione: bisogna semplificare la via burocratica, riducendo il peso amministrativo. Aldilá dei tentativi di vari Paesi di introdurre la “Dieta Mediterranea” nel proprio stile di vita, si ritiene invece, importante, sostenere con forza l’Unione Camere di Commercio (Unioncamere) e l’Istituto Nazionale di Ricerca Turistica (ISNART), i quali hanno presentato, nell’agosto 2010, un decalogo che dovrá garantire la “Italianitá” del ristorante con un menú che dovrá proporre non meno del 50% di piatti tipici italiani; il menú dei vini dovrá contenere un minimo del 20% dei vini italiani, con almeno 5 etichette italiane DOP e IGP. Intanto si dovrá avere la disponibilitá di una bottiglia di olio extravergine di oliva italiano nella sala del Ristorante; il capo-cuoco dovrá avere una qualifica per la preparazione dei piatti tipici suddetti. Per finire , oltre all’arredamento tipico dei ristoranti italiani, si richiede la presenza di, almeno, una persona che dovrá parlare italiano. Conclusione: in Italia , tutti i Ministeri preposti appoggiano l’Unioncamere e l’ISNART, ma anche gli Italiani nel Mondo sono ferventi favoreggiatori di questa iniziativa. LE FOTO DEL MESE PIAZZA VENEZIA , PRENDE IL NOME DALL'ADIACENTE PALAZZO VENEZIA (EX AMBASCIATA DELLA REPUBBLICA DI VENEZIA), SI TROVA AI PIEDI DEL CAMPIDOGLIO E VICINO AL FORO ROMANO. LA PIAZZA É DOMINATA DALL'IMPONENTE MONUMENTO A VITTORIO EMANUELE II Foto di Rosario Bertone www.italianewsbrasile.com.br LUGLIO 2011 2 SPORT Si apre la Coppa America, tutti sperano che il gran finale, sia il “derby” internazionale: Brasile-Argentina S aranno dodici le squadre in gara, ma per tutto il Sudamerica, questa coppa è un fatto privato, una sfida tra filosofie, un derby internazionale: Brasile-Argentina, con la nazionale verdeoro che da mesi arringa i tifosi sulla necessità di costruire la squadra che ospiterà i Mondiali nel 2014 ma al tempo stesso soffia sulla possibilità di vincere la Coppa America proprio in casa dei più sentiti rivali di sempre. Si gioca in Argentina infatti, dal 1 luglio fino al 24, giorno designato per la finale di Buenos Aires. Regolamento che richiama quello scelto nell’edizione del 1993: tre gironi all’italiana da quattro formazioni ciascuno, qualificate ai quarti di finale le prime due di ogni raggruppamento più le due migliori seconde. Unica novità di rilievo è l’introduzione dei tempi supplementari nelle partite a eliminazione diretta. Fino alla precedente edizione, infatti, in caso di parità al termine dei tempi regolamentari, si andava direttamente ai calci di rigore. Alla manifestazione, la più antica di sempre per quanto riguarda le sfide tra nazionali, visto che la prima edizione vinta dall’Uruguay, venne giocata nel 1916 proprio in Argentina, parteciperanno le nazionali dei dieci paesi membri della Conmebol (Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Ecuador, Paraguay, Perù, Uruguay e Venezuela), più due nazionali invitate: Messico e Costa Rica (quest’ultima ha preso il posto del Giappone costretto a rinunciare dopo la tragedia del terremoto che ha sconvolto il paese). Otto gli stadi coinvolti nel torneo, il Monumentale Antonio Vespucci Liberti di Baires porterà per la finale 66.449 spettatori; il Ciudad de La Plata ne conterrà 57mila per la partita d’apertura. Tra i giocatori più attesi nella nazionale che ospita la coppa, Carlos Tevez, fresco vincitore della FA Cup in Inghilterra, col City allenato da Mancini. L’attaccante del Manchester ha avuto un lungo faccia a faccia col ct Sergio Batista dopo le polemiche degli ultimi mesi. Il tecnico infatti aveva fatto capire che non avrebbe contato su Tevez, prima escludendolo dai convocati per le tre amichevoli con Portogallo, Stati Uniti e Costa Rica e poi ribadendo di preferire in attacco Messi e Higuain. Secondo la stampa argentina, però, Batista avrebbe voluto far pagare a Tevez il suo rifiuto per l’amichevole col Brasile a fine 2010, oltre al legame con Maradona, anche se ufficialmente il ct ha sempre parlato di scelta tecnica. Una polemica che in Argentina è stata vissuta con ritmi e colpi di scena da soap opera. L’attaccante del City ha raccontato che Batista non gli ha mai fornito alcuna spiegazione, negandosi al telefono. Poi il lieto fine grazie a un incontro ospitato da uno dei membri dello staff tecnico del ct. «Abbiamo parlato da uomo a uomo e chiarito tutto - il racconto di Tevez a “Tyc Sports” - Gli ho detto che non complotto con Maradona, nè con nessun altro. Lui mi ha spiegato quello che pensava e ho risposto che do tutto per il suo gruppo e che sono sempre a sua disposizione. Non pretendo un posto da titolare, Messi deve giocare e poi vengono tutti gli altri. E un posto da titolare me lo sono sempre guadagnato sul campo». Il Brasile segue quasi con distacco i litigi di casa Argentina, le sole preoccupazioni della Seleçao erano legate alle condizioni di Alexandre Pato. Il “Papero” ha rimediato una lussazione alla spalla sinistra nell’ultimo match del campionato italiano contro l’Udinese ed è stato costretto a fermarsi per quattro settimane. Periodo in cui la stella del Milan è stata comunque protagonista dei rotocalchi rosa di tutto il mondo, fotografato mano nella mano con la figlia del suo presidente Berlusconi, sulla spiaggia di Ipanema. Un torneo che oltre a suscitare la curiosità degli appassionati di calcio di mezzo mondo, rappresenta la migliore vetrina possibile per un mercato abituato ad attingere tra i talenti della manifestazione. Presente anche un piccolo pezzo d’Italia con sette argentini provenienti dalla nostra serie A. Ma un applauso a parte, ancora una volta spetta all’Udinese che vedrà protagonista in Coppa America quasi mezza squadra. Per il gruppo sudamericano friulano - Isla, Sanchez, Cuadrado, Armero, Zapata - l’annata non è affatto conclusa. Soprattutto Alexis Sanchez, tre anni in Friuli e 12 gol nell’ultimo campionato, le giornate argentine rappresentano solo un lungo tappeto rosso verso il contratto più importante della vita. Il Barcellona ha offerto 35 milioni di euro a Pozzo, il City di Mancini ha toccato quota 45 milioni di euro. Una follia per un giocatore che in carriera ha disputato una sola vera stagione da star. Ma il “Niño maravilla” non ha dubbi: «Voglio giocare al Camp Nou con Messi». E nel moderno mercato è ai giocatori che spetta l’ultima parola. Per gentile concessione dell’agenzia fotografica Francesco Toiati foto di MARCO ZEPPETELLA nella foto il concerto di Lady Gaga a Roma LA FELICITÁ ALLUNGA LA VITA La scienza, ancora uma volta, dopo chiare e convincenti prove, ottenute da ricercatori universitari americani, é riuscita a dimostrare che, l’assenza di stress cronico, ansia e disturbi affettivi, dá la certezza di una vita piú lunga , ma soprattutto, di anni migliori; dunque non solo quantitá degli anni, ma anche qualitá. Ulteriori conferme sono arrivate dal mondo animale . Animali che vivono in gabbie affollate, dunque in stato di stress, sono piú suscettibili alle malattie cardiache e finiscono col morire prima, rispetto agli animali piú liberi. In questa ampia mole di dati sono stati documentate numerose variabili psicologiche, che sono la depressione, l’ansia, la solitudine e anche diversi aspetti della salute fisica, come la ridotta funzionalitá immunitaria e una grande suscettibilitá ad un notevole numero di patologie somatiche. A questo punto i ricercatori hanno messo in evidenza l’esistenza di stati d’animo positivi, che non devono essere transitori, legati al tono dell’umore, ma deve esserci una predisposizione a sperimentare emozioni positive ed una ottimistica visione del mondo. Si puó affermare che esistono persone con stati d’animo positivi innati, ma, nello stesso tempo, confermano alcuni ricercatori, che questi stati d’animo positivi sono anche collegati ad esperienze della vita; pertanto, con specifiche forme di psicoterapia, si puó incrementare la capacitá di sperimentare emozioni piacevoli e senso di benessere. Risultato: VOLETE DIVENTARE CENTENARI ? VIVETE FELICI ! LA SCARSITÁ DI ACQUA: UN PROBLEMA SEMPRE PIÚ IMPORTANTE Il “risparmio idrico” é stato il tema di un convegno organizzato dal “Barilla Center for Food and Nutrition” (BCFN). Con questo convegno si é voluto evidenziare che oltre un miliardo di persone non sono in grado di avere accesso sufficiente per il loro fabbisogno di acqua. Pertanto il Centro Barilla per gli Alimenti e Nutrizione ha voluto portare a conoscenza, attraverso anche ‘via internet’, che una delle grandi sfide mondiali sará la capacitá di gestire questa preziosa risorsa che é l’acqua. È stato reso noto dall’Onu che una persona su sei, nel mondo, ha meno di 20 litri di acqua al giorno, che é indicato dalla stessa Onu, come base minima per il soddisfacimento dei bisogni di base pro capite, legati al cibo, all'igiene e alla salute. L'avviso è del “Barilla Center for Food and Nutrition” (BCFN), il quale sottolinea che il risparmio dell'acqua è tra le priorità del mondo. Nel prossimo futuro, dice il BCFN, una delle più grandi sfide a livello mondiale sará quella della gestione della scarsità della risorsa più preziosa che é l'acqua pulita. Si stima che solo 9.000-14.000 chilometri cubici di acqua, pari a circa il 0,001% del totale, siano effettivamente disponibili per uso umano. Dati delle Nazioni Unite indicano anche che il consumo mondiale pro capite al giorno, varia notevolmente tra i paesi, soprattutto tra paesi sviluppati e in via di sviluppo, andando dai 550 litri di consumo pro capite negli Stati Uniti ai 60 litri della Cina, passando dai 380 litri , sempre pro capite, dell’ Italia e ai 185 litri del Brasile. NONNA BRASILIANA DI 114 ANNI É’ LA PIÚ VECCHIA DEL MONDO Un altro primato brasiliano ; ma questa volta non riguarda l’economia o lo sport. Il primato da Guiness riguarda Maria Gomes Valentim; una brasiliana di 114 anni, la quale é nata il 9 luglio del 1896. É nata e vissuta sempre nello Stato di Minas Gerais ed il segreto della longevitá di “nonna Quitá”, come viene chiamata in famiglia, é stato il pasto semplice, cioé un panino e frutta ogni giorno ed un piccolo bicchiere di vino. Il primato é stato tolto all’americana della Georgia, Besse Cooper, che é nata 48 giorni dopo la nonnina brasiliana. Da notare che il papá di Maria é vissuto cento anni di etá; dunque tanti auguri ai suoi discendenti. MUSICA P arrucca verde a caschetto, abito vintage "componibile" firmato Versace con geometrie nere e bianche, rossetto rosso fuoco, come il cuore e un sorriso potente come la sua ugola. Per quaranta minuti Roma è stata ai piedi di Lady Gaga, la popstar numero uno del mondo. "Diventiamo i rivoluzionari dell'amore” E Lady Gaga con la sua voce fa impazzire Roma A Roma, per la chiusura dell'evento Europride, la cantante è stata ancora una volta protagonista. Ha stupito tutti evitando, per una volta, i suoi arlecchini eccessi e trasformismi sul palco. No, Stefani Joanne Angelina Germanotta in arte Lady Gaga ha cantato "Born this way" ma soprattutto ha parlato. Quindici minuti tutti nel segno dei diritti di chi non è eterosessuale: "Diventiamo i rivoluzionari dell'amore, uniamoci e incoraggiamo tutto il mondo ad unirsi". Quaranta minuti sul palcoscenico del Circo Massimo, il pubblico letteralmente in delirio per la giovanissima icona internazionale della musica pop che a soli 26 anni è la celebrità under 30 più pagata del mondo: 90 milioni di dollari l'anno. Si è esibita gratis, come tutti gli artisti che hanno partecipato all'Europride, ha fatto un po' soffrire le migliaia di fans appostati sotto all'albergo in cui ha soggiornato perché non si è concessa a nessun rito mondano da Dolce Vita. Breve ma intensa: questa è stata la liaison tra la Città Eterna e Lady Gaga in una calda notte di giugno. Sembrava una favola ed ha avuto anche un finale da fiaba: Lady Gaga, con un aereo privato e tutto il codazzo interminabile del suo staff di fidati assistenti, ha lasciato Roma come Cenerentola, a mezzanotte. RISTORANTI & DIVERTIMENTI Ristoranti Italiani *Trattoria il Maneggio Av. 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Diverse erano le presenze della comunità italiana e di brasiliani; mentre il Console Italiano dott. Giovanni V. Pisanu, di Salvador-Bahia, che era impegnato nei festeggiamenti istituzionali, nella capitale Brasilia, ha fatto pervenire un messaggio colmo di fiducia e di significati, evidenziando l’importanza della Repubblica e dell’ Unità d’Italia che per ottenerli si sono fatti molti sacrifici e tanti hanno pagato anche con la propria vita; in considerazione di ciò, tutti gli italiani hanno un debito inestimabile nei loro confronti. Il presidente della Casa d’Italia, Antonio Belmonte, ha evidenziato che l’Italia, commemorando la giornata della Repubblica e dell’ Unità d’ Italia, ha voluto dare una grande importanza storica, non solo per la Repubblica Democratica d’Italia ma anche per la sua cultura, l’ economia ecc. che sono, nonostante le varie crisi, la base per costruire un futuro migliore. Nell’ occasione diversi sono stati gli interventi e tutti hanno sottolineato l’ importanza storica nelle relazioni tra l’Italia ed il Brasile. I presenti hanno accolto con entusiasmo il lancio del francobollo commemorativo dell’ evento “ Momento Italia Brasile 2011-2012”, raffigurante il Colosseo di Roma ed il Cristo di Rio de Janeiro. A Salvador Bahia, le iniziative relative all’ Unità d’Italia sono continuate con la visione del film “Come Eravamo“ del regista Mario Martone presso Università Federale di Bahia (UFBA); al film ha fatto seguito un interessante dibattito sull’ Unità d’ Italia, sulla resistenza e sul risorgimento, con molti studenti e professori. Tutto organizzato magistralmente dai Professori Raoul Poleggi e Mauro Porru. Bahia celebra il centenario dell’artista Carybé, città che lo ispirò nelle sue opere I n occasione del centenario della nascita dell´artista Carybé e dei festeggiamenti del “Momento Italia Brasile”, si è realizzato all´Università Federale di Bahia, il giorno 20 maggio, un incontro tra i professori dell´Ufba, Mauro Porru, Raoul Poleggi e Alessandra Caramori e i figli dell´artista, Solange, Ramiro e la sua sposa Nancy . Erano presenti all’ evento molti della comunità italiana di Salvador-Bahia e diversi brasiliani, tra cui diversi studenti; inoltre ha presenziato all’ evento il Console Italiano di Salvador Bahia Dott. Giovanni Pisanu. Lo scopo dell´incontro è stato quello di constatare in che modo l´Italia abbia influenzato le opere di Carybé. Oltre ad essere figlio di un italiano, infatti suo padre Enea Bernabó era toscano di Fivizzano, provincia di Massa Carrara, Hector Julio Paride Bernabó, (questo è il vero nome di Carybé), è nato in Argentina; ma a sei mesi si è trasferito con la famiglia in Italia. Lí ha vissuto tra le città di Genova, Roma e Fivizzano fino all´età di otto anni; dopo Bernabó sono andati ad abitare a Rio de Janeiro. A 19 anni è ritornato in Argentina e solo a quarant´anni è venuto a vivere a Salvador- Bahia, la città dove si è stabilito fino alla fine dei suoi giorni e dove ha raggiunto la fama. Nel 1986, quando già aveva 75 anni, Carybé ha dedicato a Giorgio De Chirico e alla sua pittura metafisica un quadro bellissimo, ispirato, nella concezione delle forme, dei tratti, delle luci e soprattutto delle ombre, alle celeberrime “Piazze d’Italia”,dipinte dal grande pittore italiano nel secondo decennio del Novecento, quando era molto giovane, esattamente negli anni della nascita di Carybé, che era del 1911. Nell’opera di Carybé si restituisce l’enigma e l’incanto delle istantanee dense di analogie, il gusto architettonico e d’avanguardia della pittura metafísica; ma, nello spazio della piazza del Pelourinho che lui ritrae, la statua posta al centro e le misteriose figure umane perdono l’inamovibilità che hanno nel sogno di De Chirico e trovano ognuna un movimento come per magia: il cavaliere è sceso dal piedistallo insieme al suo cavallo e, bianco di marmo, comincia ad andare, un’altra figura dall’alto di un tetto sembra decidere un qualche gesto, guardando in basso. Tutto si muove, proprio come nella Salvador di Jorge Amado, Pierre Vergè e dello stesso giramondo Carybé, figlio di un italiano della terra dei marmi di Carrara, che aveva fatto della magia della Bahia la Musa della sua grande arte senza confini. L’omaggio sentito, doveroso e affettuoso all’universalità dell’arte di Carybè, alla lussureggiante e sistematica dovizia della sua produzione artistica, è stato una splendida occasione per ricordare come l’influenza e la presenza sensibile della cultura italiana nell’America del sud e in Brasile abbiano contribuito a raggiungere vette di eccellenza nelle arti plastiche, nella letteratura e in tutte le arti liberali in questo mondo nuovo, meta da un secolo e mezzo, oramai, di migrazioni dal Belpaese Anche Carybè aveva un ricordo vivo dell’Italia e un grande desiderio di ritornarvi: nel 1959 fu a Venezia per la Biennale, dove rappresentò il Brasile, nel 1964 passò quattro mesi tra l’Africa del nord, la Spagna e l’Italia, lasciando di Roma, Venezia e altri paesaggi nostrani acquerelli di una purezza rarefatta, che arricchiscono la sua opera monumentale. Questo suo appartenere all’arte di ogni luogo lo si trova anche nella sua capacità di tenere insieme la sua origine italiana con i richiami alla sua storia dell’arte, alla sua dedizione assoluta e alla patria d’adozione, quella Bahia di tutti i Santi che rappresentò con spirito e risultati estetici universali. CURIOSITA’ Salvador in musica, Bahia com H di Denis Brian fica da cui scaturisce l’interrogativo di cui si è detto all’inizio. Incisa per prima dal famoso cantante Francisco Alves, per la etichetta Odeon, la canzoni di Brian - designato anche come Brean in alcuni dischi - vanta molte interpretazioni, fra le quali va segnalata quella, che probabilmente resta la migliore, di tre grandi baiani: João Gilberto, Gilberto Gil e Caetano Veloso (per un disco della WEA del 1981). Ma piace qui ricordare anche la versione orchestrale contenuta nell’LP "Roda de samba" (1958), inciso appunto da un’orchestra, quella diretta da un italiano, il ligure Enrico Simonetti, che visse in Brasile dal 1952 al 1961, avendo modo – fra l’altro - di creare un’orchestra di musica leggere, fondare un’etichetta discografica e, ovviamente, conoscere e apprezzare le canzoni di Denis Brian. (an.ze.) S pesso, nella storia della musica, città o luoghi geografici sono stati fonte di ispirazione per cantautori o parolieri. Salvador non fa eccezione: sono infatti molte le canzoni che celebrano la capitale baiana. Con l’intento di far cosa gradita ai lettori, “Italia News Brasile” vuole presentarne alcune. Bahia com H di Denis Brian Perché il sostantivo “Bahia” si scrive con la “h”, mentre l’aggettivo “baiano” no? La questione non è certo tale da togliere il sonno, ma - in ambito musicale - una sua pur piccola fama l’ha perché è menzionata sia nel titolo che in un verso di una fra le più belle e famose canzoni dedicate a Salvador, ossia il samba “Bahia com H”, scritto nel 1947 dal paulista Denis Brian (pseudonimo di Augusto Duarte Ribeiro), nato a Campinas nel 1920 e morto a São Paulo nel 1969. Il verso segue quello in cui si afferma che non c'è terra più bella di Salvador (“Já disse um poeta que terra mais linda não há”) e dice così: “Isso é velho do tempo em que se escrevia Bahia com H!”. In tal modo l’autore vuole ricordare che l’affermazione precedente risale addirittura a un’epoca piuttosto antica, cioè quella in cui già si scriveva “Bahia” al posto di “Baía”. I navigatori Gaspar de Lemos e Amerigo Vespucci chiamarono “Baía de Todos os Santos” la grande baia dove giunsero il 1° novembre del 1501. Correttamente, quindi, fu utilizzato il termine portoghese “baía”, identico, nel significato, a quello presente pure in italiano. Più tardi, edificata la città, i portoghesi intesero omaggiare il Salvatore e quindi la chiamarono Cidade do São Salvador da Baía de Todos os Santos (ossia Città del Santo Salvatore della Baia di Tutti i Santi). Il vocabolo “Bahia”, quindi, non esisteva e l’inserimento della “h” si deve probabilmente ai cartografi tedeschi. Essi, infatti, nel pubblicare le mappe della regione, presero a Bahia com H scrivere “Bahia” al posto di “Baía” forse per la scarsa familiarità con gli accenti che caratterizza i germanofoni. Da lì si affermarono sia il sostantivo “Bahia” sia l’aggettivo “bahiano”. Fra l’altro nel linguaggio corrente, come dimostra anche questa stessa canzone (che parla di Salvador chiamandola semplicemente Bahia), il nome dello Stato si usa molto spesso per designare la città di Salvador. Nel 1943, l'Academía Brasileira de Letras equivalente della nostra Accademia della Crusca - stabilì che non poteva esistere la consonante “h” isolata tra due vocali, salvo eccezioni dovute a nomi propri o a denominazioni storiche di uso comune. Fu così che il termine “Bahia” venne considerato un’eccezione e quindi confermato come vocabolo corretto, mentre “bahiano” divenne errore. Data, quindi, da allora la differenza ortogra- Dá licença, dá licença, meu sinhô / Dá licença, dá licença, pra yôyô. Eu sou amante da gostosa Bahia, porém / Pra saber seu segredo serei baiano também. Dá licença, de gostar um pouquinho só / A Bahia eu não vou roubar, tem dó! Ah! Já disse um poeta que terra mais linda não há / Isso é velho e do tempo em que se escrevia Bahia com H! Deixa ver / Com meus olhos de amante saudoso A Bahia do meu coração Deixa ver / Baixa do Sapateiro, Charriou, Barroquinha, Calçada, Tabuão! Sou um amigo que volta feliz pra teus braços abertos, Bahia! / Sou poeta e não quero ficar assim longe da tua magia! Deixa ver / Teus sobrados, igrejas, teus santos, ladeiras e montes tal qual um postal. Dá licença de rezar pro Senhor do Bonfim / Salve! A Santa Bahia imortal, Bahia dos sonhos mil! Eu fico contente da vida em saber que Bahia é Brasil! www.italianewsbrasile.com.br LUGLIO 2011 4 L’INTERVISTA NUMERI UTILI O acarajé baiano engoliu o sushi japonês Bahia campeão da 35ª Edição do Troféu Angelo Dossena U ma final memorável para o Troféu Dossena. Os brasileiros da Bahia têm demonstrado a sua força no homem-contra-homem, fazendo um espetáculo, e o JUFA japonês, proporcionou uma excelente organização do jogo e mostrou uma individualidade notável. Dispensado será dizer que mais de 3000 espectadores criaram uma atmosfera cheia de alegria indescritível. Havia muitos representantes das duas comunidades, mas tambem personalidades do mundo do esporte entre os quais o famoso advogado Fabrizio Moretti. Desde o primeiro minuto do final, foi possível observar duas técnicas de jogo: por um lado, os japoneses com ações que definem a bola no terreno, rapidamente e com triangulaçoes velozes; enquanto os baianos que preferem o jogo sobre as zagas, onde podem assim focar o homem-contra-homem, que são as suas habilidades primárias. Aos 30' , sendo a primeira vez que o árbitro dá uma puniçao para a equipe do Japão. O Chajim especialista, aplicado , com potência e precisão, joga a bola além da barreira dos jogadores baianos e entra na rede. Então você tem 1-0 para a equipe japonesa, mas é aqui que os jogadores baianos aos 35' em um canto, executando uma cruz para o poste mais distante da baliza do adversário, o que acelera o Lenine para interior, que lidera os baianos, 1-1 no final do segundo tempo. Iniciar o segundo tempo e eis que o meia japonês Honne, no 8' salvou uma bola perdida e a coloca no interior da rede, trazendo o resultado para 2-1 para os japoneses da JUFA. Aos 16', com um chute cruzado para Maranhão, que termina no chão, na area do goleiro da equipe asiática, o árbitro Ostinelli dá um pênalti, onde o atacante principal Rafael chutou, colocando a bola dentro do travessão. Neste ponto há um colapso físico e mental da equipe japonesa e, ao mesmo tempo, nas zagas , se produz um aumento da mobilidade dos jogadores baianos, especialmente nas duas zagas Gabriel Santana e Maranhão. Aos 19' é precisamente Gabriel Santana, que infiltrando-se entre a defesa japonesa, com agilidade e seu pé zombando do goleiro. Explode a jóia dos baianos quando chega o apito final do árbitro. A partir deste momento temos sido espectadores de outro show que os baianos sabem tanto fazer: Abraços calorosos, dança frenética, músicas e até cantando belas orações. Formações: Juba: Yabuki, Umezawa (Shimizu), Okazaki, Izumisawa, Ogawa, Obu, Nagasawa (Yamazaki), Honna ( Wada), Minagawa, Chajima, Matsumoto. Treinador: Matsumoto BAHIA: Renan, Madson, Dudu, Laércio e Jussandro; Robinho, Lenine (Filipe), Fábio (Mansur), Gabriel Santana, Rafael e Maranhão. Treinador: Cesar Lopes Gomes Laelson Árbitro: Ostinelli 24/06/2011 – BAHIA 3x2 JUBA Gols:Chajima, Lenine, Honna, Rafael e Gabriel Santana. AGERBA 0800710080 CENTRAL DE POLÍCIA 190 COELBA 08000710800 CORPO DE BOMBEIROS 193 ou 190 DISQUE MEIO AMBIENTE 0800 711400 DEFESA CIVÍL 199 DISQUE DENÚNCIA 32350000 DETRAN 33438888 EMBASA 0800 555195 FERRIBOATY 32541020 HEMOBA 0800710900 LIMPURB 31865000 SAMU 192 SET 118 PuntoVirgola s.r.l. Agenzia di stampa e Service Editoriale CNPJ 10.939.170/0001-90 Giornale interamente realizzato in Italia Editore “Insieme possiamo” ONLUS Presidente: Marco Parsi Vice Presidente: Carlo Loria Via Giulio Galli n.71 00123 Roma Italia tel. +39 339 13 09 084 Italianews Brasil Direttore Responsabile: Luca Cardinalini Corrispondenti per il Brasile Agostino Piero Pedone tel. 71 - 91 65 07 34 Salvatore Dimino tel. 71 - 92 29 25 84 Reg. Trib. di Roma n. 341/2009 Amministratore delegato Punto Virgola S.R.L. Bruno Santana tel. 71 - 81 34 36 19 stampato in Salvador Bahia (Brasile) Grafica EMPRESA EDITORA ATARDE s.a rua Professor MILTON CAYRES DE BRITO 204 CAMINHO DAS ARVORES -cep41.820.570SALVADOR - BA site: www.atarde.com.br Punto Virgola s.r.l. AGENZIA DI STAMPA E SERVICE EDITORIALE CNPJ 10.939.170/0001-90 Av. Estados Unidos n.258 sala 311 Un progetto per il palato La ricerca del buon gusto Av. Praia de Itapuã s/n/ Villas do Atlântico Lauro de Freitas Salvador Bahia-Brasile Tel.(71) 33796562 www.italianewsbrasile.com.br
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