3 - Italia News Brasile

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3 - Italia News Brasile
Anno 2011 n° 7
Copia gratuita
D E D I C AT O
ALLA
POLITICA
La Lega,
"Piena fiducia a
Tremonti"
L'Italia pareggierà
i conti nel 2014,
le nostre banche
sono solide
L
a sentenza di appello sulla vicenda
Mondadori,
che
condanna
Berlusconi a risarcire De Benedetti per
una cifra di 560 milioni di euro (190 in
meno di quanti decisi in primo grado),
è arrivata il giorno dopo l’attacco
all’Italia da parte della speculazione
mondiale e tre giorni dopo approvazione di una manovra finanziaria iniqua e
opportunista, dove però si era cercato di
inserire un comma per “sospendere” il
risarcimento in sede civile nei confronti della Cir. L’ennesima norma ad aziendam, ritirata in zona Cesarini.
La fase discendente del berlusconismo,
per una sorta di contrappasso del destino, ha molto a che fare con il denaro e
la sua squilibrata distribuzione, come
risulta dai verbali delle inchieste che
hanno portato in pochi giorni i magistrati a chiedere l’arresto di due parlamentari del Pdl: prima di Alfonso Papa,
l’ex magistrato che agiva in quella che
i giornali hanno battezzato la P4, e poi
Marco Milanese, braccio destro del
ministro del’ Ecomonia, Tremonti. La
lettura di quelle richieste di arresto racconta di un altro mondo, lunare rispetto
a quello, sempre più difficile e faticoso,
nel quale sono costretti a muoversi e a
vivere i cittadini comuni: favori, raccomandazioni, soffiate di militari, affitti
pagati, barche milionarie, macchine
lussuose, orologi di valore, gioielli, carriere in aziende di Stato, dalla Rai a
Finmeccanica, un intreccio inestricabile
di interessi in teoria contrapposti,
insomma la plastica descrizione di tutto
ciò che si poteva immaginare ma a cui
non si voleva credere.
Di fronte a un Paese ormai fermo e a
rischio default, l’unica mossa che il
premier ha fatto, è stata quella di “designare” il nuovo segretario politico del
Pdl e prossimo candidato premier,
Angelino Alfano. Un’investitura dall’alto, tutto il contrario alla normale
dialettica democratica, giustificata
dicendo e digerita anche a forza dagli
altri colonnelli, dicendo che “in fondo,
il Pdl è sempre stato un partito particolare, modellato sul carisma e la figura
del suo fondatore”. Peccato che lo stesso annuncio del premier – “nel 2013
non mi ricandiderò” – sia stato ampiamente smentito dal neo segretario
Alfano.
Insomma, un quadro generale che tende
al tragico, sotto vari profili. La sensazione è che mentre il Paese sembra
abbia preso coscienza e volontà di un
cambio netto di stagione – come dimostrano i risultati delle elezioni amministrative e soprattutto dei referendum -,
la maggioranza continua a reggersi in
Parlamento, grazie al sostegno di una
Lega in cui iniziano a farsi evidenti le
prime crepe, e all’appoggio di parlamentari aggrappati ostinatamente al
loro scranno, che solo grazie a un miracolo potranno conservare al prossimo
giro.
Il traguardo di fine legislatura, previsto
nel 2013, appare un miraggio lontanissimo. Il rischio vero è che questa maggioranza ormai inesistente possa trascinarsi fin lì così divisa, facendo pagare
un caro prezzo al Paese intero.
C O M U N I TA ’ I TA L I A N A
LUGLIO
2011
BRASILE
Mensile
di informazione
ATTUALITA’
La “Dieta Mediterranea”,
un investimento per allungare la vita
C
on l’anniversario dei 150 anni
dell’Unitá d’Italia, le autoritá sanitarie italiane hanno voluto mettere in
evidenza l’aspettativa di vita dei 25
milioni di abitanti che popolavano
l’Italia nel 1861. Ebbene l’aspettativa di vita era di 33 anni e che, verso
la fine dell’Ottocento, era arrivata a
42 anni per gli uomini e a 43 per le
donne.
Solamente dopo la 2ª guerra mondiale si é avuto un decisivo miglioramento della longevitá, grazie ad una
netta riduzione della mortalitá infantile, la quale, dai 250 bambini morti
su mille all’inizio dell’Unitá d’Italia,
é arrivata a 10 bambini morti su
mille; ma la longevitá ha avuto questo netto miglioramento anche per
l’introduzione di nuove terapie
mediche e pertanto al netto miglioramento della salute pubblica e dello
stile di vita.
I dati ufficiali dell’Organizzazione
Mondiale della Sanitá collocano
l’Italia al 2º posto dopo il Giappone
(prima del terribile terremoto), come
Paese che ha la migliore aspettativa
di vita (79 anni per gli uomini e 84
per le donne). Il mondo sanitario
dichiara che una buona percentuale
di merito va anche alla “Dieta
Mediterranea”, che é appunto basata
su pane, pasta, frutta, verdure, olio
extravergine d’oliva, il tutto accompagnato da un buon bicchiere di vino
tra i pasti.
Questi cibi,
che
fanno
parte
della
“ D i e t a
Mediterranea”,
sono in grado
di ridurre il
colesterolo nel
sangue e diminuire il processo di ossidazione delle lipoproteine,
ricche di colesterolo: ecco il perché
della diminuizione delle malattie
cardiovascolari (9%), delle malattie
tumorali (6%), e del Morbo di
Parkinson e di Alzheimer (13%).
A questo punto molti Paesi, con gli
Stati Uniti in testa, hanno cominciato a cercare di dare ai loro connazionali un diverso stile di vita alimentare.
Una iniziativa é partita a livello
europeo per combattere l’obesitá
infantile che, a livello mondiale, é
cresciuta del 50% negli ultimi ventanni; dunque dare, fin da bambini,
uno stile di vita alimentare sempre
piú vicino allo stile “Dieta
Mediterranea”, é un investimento a
lunga data per
la formazione
alimentare dell’individuo.
L’ U n i o n e
Europea, negli
anni
20092010,
ha
approvato un
progetto
di
distribuzione
di frutta nelle scuole, con uno stanziamento di 90 milioni di euro; ma
delle difficoltá, nel processo amministrativo, hanno prodotto delle difficoltá nella distribuzione della frutta
nelle scuole. Pertanto si é arrivati ad
una determinazione: bisogna semplificare la via burocratica, riducendo il
peso amministrativo.
Aldilá dei tentativi di vari Paesi di
introdurre la “Dieta Mediterranea”
nel proprio stile di vita, si ritiene
invece, importante, sostenere con
forza
l’Unione
Camere
di
Commercio (Unioncamere) e
l’Istituto Nazionale di Ricerca
Turistica (ISNART), i quali hanno
presentato, nell’agosto 2010, un
decalogo che dovrá garantire la
“Italianitá” del ristorante con un
menú che dovrá proporre non meno
del 50% di piatti tipici italiani; il
menú dei vini dovrá contenere un
minimo del 20% dei vini italiani,
con almeno 5 etichette italiane DOP
e IGP. Intanto si dovrá avere la
disponibilitá di una bottiglia di olio
extravergine di oliva italiano nella
sala del Ristorante; il capo-cuoco
dovrá avere una qualifica per la preparazione dei piatti tipici suddetti.
Per finire , oltre all’arredamento tipico dei ristoranti italiani, si richiede
la presenza di, almeno, una persona
che dovrá parlare italiano.
Conclusione: in Italia , tutti i
Ministeri preposti appoggiano
l’Unioncamere e l’ISNART, ma
anche gli Italiani nel Mondo sono
ferventi favoreggiatori di questa iniziativa.
LE FOTO DEL MESE
PIAZZA VENEZIA ,
PRENDE IL NOME
DALL'ADIACENTE
PALAZZO VENEZIA
(EX AMBASCIATA DELLA
REPUBBLICA DI VENEZIA),
SI TROVA AI PIEDI
DEL CAMPIDOGLIO
E VICINO AL FORO
ROMANO.
LA PIAZZA É DOMINATA
DALL'IMPONENTE
MONUMENTO A VITTORIO
EMANUELE II
Foto di Rosario Bertone
www.italianewsbrasile.com.br
LUGLIO
2011
2
SPORT
Si apre la Coppa America, tutti sperano che il
gran finale, sia il “derby” internazionale:
Brasile-Argentina
S
aranno dodici le squadre in
gara, ma per tutto il Sudamerica,
questa coppa è un fatto privato,
una sfida tra filosofie, un derby
internazionale: Brasile-Argentina,
con la nazionale verdeoro che da
mesi arringa i tifosi sulla necessità
di costruire la squadra che ospiterà
i Mondiali nel 2014 ma al tempo
stesso soffia sulla possibilità di
vincere la Coppa America proprio
in casa dei più sentiti rivali di sempre.
Si gioca in Argentina infatti, dal 1
luglio fino al 24, giorno designato
per la finale di Buenos Aires.
Regolamento che richiama quello
scelto nell’edizione del 1993: tre
gironi all’italiana da quattro formazioni ciascuno, qualificate ai
quarti di finale le prime due di ogni
raggruppamento più le due migliori seconde. Unica novità di rilievo
è l’introduzione dei tempi supplementari nelle partite a eliminazione diretta. Fino alla precedente edizione, infatti, in caso di parità al
termine dei tempi regolamentari, si
andava direttamente ai calci di
rigore. Alla manifestazione, la più
antica di sempre per quanto riguarda le sfide tra nazionali, visto che
la
prima
edizione
vinta
dall’Uruguay, venne giocata nel
1916 proprio in Argentina, parteciperanno le nazionali dei dieci paesi
membri
della
Conmebol
(Argentina, Bolivia, Brasile, Cile,
Colombia, Ecuador, Paraguay,
Perù, Uruguay e Venezuela), più
due nazionali invitate: Messico e
Costa Rica (quest’ultima ha preso
il posto del Giappone costretto a
rinunciare dopo la tragedia del terremoto che ha sconvolto il paese).
Otto gli stadi coinvolti nel torneo,
il Monumentale Antonio Vespucci
Liberti di Baires porterà per la
finale 66.449 spettatori; il Ciudad
de La Plata ne conterrà 57mila per
la partita d’apertura.
Tra i giocatori più attesi nella
nazionale che ospita la coppa,
Carlos Tevez, fresco vincitore
della FA Cup in Inghilterra, col
City allenato da Mancini.
L’attaccante del Manchester ha
avuto un lungo faccia a faccia col
ct Sergio Batista dopo le polemiche degli ultimi mesi. Il tecnico
infatti aveva fatto capire che non
avrebbe contato su Tevez, prima
escludendolo dai convocati per le
tre amichevoli con Portogallo,
Stati Uniti e Costa Rica e poi ribadendo di preferire in attacco Messi
e Higuain. Secondo la stampa
argentina, però, Batista avrebbe
voluto far pagare a Tevez il suo
rifiuto per l’amichevole col Brasile
a fine 2010, oltre al legame con
Maradona, anche se ufficialmente
il ct ha sempre parlato di scelta tecnica. Una polemica che in
Argentina è stata vissuta con ritmi
e colpi di scena da soap opera.
L’attaccante del City ha raccontato
che Batista non gli ha mai fornito
alcuna spiegazione, negandosi al
telefono. Poi il lieto fine grazie a
un incontro ospitato da uno dei
membri dello staff tecnico del ct.
«Abbiamo parlato da uomo a
uomo e chiarito tutto - il racconto
di Tevez a “Tyc Sports” - Gli ho
detto che non complotto con
Maradona, nè con nessun altro. Lui
mi ha spiegato quello che pensava
e ho risposto che do tutto per il suo
gruppo e che sono sempre a sua
disposizione. Non pretendo un
posto da titolare, Messi deve giocare e poi vengono tutti gli altri. E
un posto da titolare me lo sono
sempre guadagnato sul campo».
Il Brasile segue quasi con distacco
i litigi di casa Argentina, le sole
preoccupazioni della Seleçao
erano legate alle condizioni di
Alexandre Pato. Il “Papero” ha
rimediato una lussazione alla spalla sinistra nell’ultimo match del
campionato
italiano
contro
l’Udinese ed è stato costretto a fermarsi per quattro settimane.
Periodo in cui la stella del Milan è
stata comunque protagonista dei
rotocalchi rosa di tutto il mondo,
fotografato mano nella mano con
la figlia del suo presidente
Berlusconi, sulla spiaggia di
Ipanema.
Un torneo che oltre a suscitare la
curiosità degli appassionati di calcio di mezzo mondo, rappresenta
la migliore vetrina possibile per un
mercato abituato ad attingere tra i
talenti della manifestazione.
Presente anche un piccolo pezzo
d’Italia con sette argentini provenienti dalla nostra serie A. Ma un
applauso a parte, ancora una volta
spetta all’Udinese che vedrà protagonista in Coppa America quasi
mezza squadra. Per il gruppo sudamericano friulano - Isla, Sanchez,
Cuadrado, Armero, Zapata - l’annata non è affatto conclusa.
Soprattutto Alexis Sanchez, tre
anni in Friuli e 12 gol nell’ultimo
campionato, le giornate argentine
rappresentano solo un lungo tappeto rosso verso il contratto più
importante della vita. Il Barcellona
ha offerto 35 milioni di euro a
Pozzo, il City di Mancini ha toccato quota 45 milioni di euro. Una
follia per un giocatore che in carriera ha disputato una sola vera stagione da star. Ma il “Niño maravilla” non ha dubbi: «Voglio giocare
al Camp Nou con Messi». E nel
moderno mercato è ai giocatori che
spetta l’ultima parola.
Per gentile concessione
dell’agenzia fotografica Francesco Toiati
foto di MARCO ZEPPETELLA
nella foto il concerto di Lady Gaga a Roma
LA FELICITÁ ALLUNGA LA VITA
La scienza, ancora uma volta, dopo chiare e convincenti prove, ottenute
da ricercatori universitari americani, é riuscita a dimostrare che, l’assenza di stress cronico, ansia e disturbi affettivi, dá la certezza di una vita piú
lunga , ma soprattutto, di anni migliori; dunque non solo quantitá degli
anni, ma anche qualitá.
Ulteriori conferme sono arrivate dal mondo animale . Animali che vivono in gabbie affollate, dunque in stato di stress, sono piú suscettibili alle
malattie cardiache e finiscono col morire prima, rispetto agli animali piú
liberi.
In questa ampia mole di dati sono stati documentate numerose variabili
psicologiche, che sono la depressione, l’ansia, la solitudine e anche diversi aspetti della salute fisica, come la ridotta funzionalitá immunitaria e
una grande suscettibilitá ad un notevole numero di patologie somatiche.
A questo punto i ricercatori hanno messo in evidenza l’esistenza di stati
d’animo positivi, che non devono essere transitori, legati al tono dell’umore, ma deve esserci una predisposizione a sperimentare emozioni
positive ed una ottimistica visione del mondo.
Si puó affermare che esistono persone con stati d’animo positivi innati,
ma, nello stesso tempo, confermano alcuni ricercatori, che questi stati
d’animo positivi sono anche collegati ad esperienze della vita; pertanto,
con specifiche forme di psicoterapia, si puó incrementare la capacitá di
sperimentare emozioni piacevoli e senso di benessere.
Risultato: VOLETE DIVENTARE CENTENARI ? VIVETE FELICI !
LA SCARSITÁ DI ACQUA: UN PROBLEMA
SEMPRE PIÚ IMPORTANTE
Il “risparmio idrico” é stato il tema di un convegno organizzato dal
“Barilla Center for Food and Nutrition” (BCFN).
Con questo convegno si é voluto evidenziare che oltre un miliardo di persone non sono in grado di avere accesso sufficiente per il loro fabbisogno
di acqua. Pertanto il Centro Barilla per gli Alimenti e Nutrizione ha voluto portare a conoscenza, attraverso anche ‘via internet’, che una delle
grandi sfide mondiali sará la capacitá di gestire questa preziosa risorsa
che é l’acqua. È stato reso noto dall’Onu che una persona su sei, nel
mondo, ha meno di 20 litri di acqua al giorno, che é indicato dalla stessa
Onu, come base minima per il soddisfacimento dei bisogni di base pro
capite, legati al cibo, all'igiene e alla salute. L'avviso è del “Barilla Center
for Food and Nutrition” (BCFN), il quale sottolinea che il risparmio dell'acqua è tra le priorità del mondo. Nel prossimo futuro, dice il BCFN,
una delle più grandi sfide a livello mondiale sará quella della gestione
della scarsità della risorsa più preziosa che é l'acqua pulita. Si stima che
solo 9.000-14.000 chilometri cubici di acqua, pari a circa il 0,001% del
totale, siano effettivamente disponibili per uso umano. Dati delle Nazioni
Unite indicano anche che il consumo mondiale pro capite al giorno, varia
notevolmente tra i paesi, soprattutto tra paesi sviluppati e in via di sviluppo, andando dai 550 litri di consumo pro capite negli Stati Uniti ai 60 litri
della Cina, passando dai 380 litri , sempre pro capite, dell’ Italia e ai 185
litri del Brasile.
NONNA BRASILIANA
DI 114 ANNI
É’ LA PIÚ VECCHIA
DEL MONDO
Un altro primato brasiliano ; ma
questa volta non riguarda l’economia o lo sport.
Il primato da Guiness riguarda
Maria Gomes Valentim; una brasiliana di 114 anni, la quale é nata il 9
luglio del 1896. É nata e vissuta sempre nello Stato di Minas Gerais ed il
segreto della longevitá di “nonna
Quitá”, come viene chiamata in
famiglia, é stato il pasto semplice,
cioé un panino e frutta ogni giorno
ed un piccolo bicchiere di vino.
Il primato é stato tolto all’americana della Georgia, Besse Cooper, che
é nata 48 giorni dopo la nonnina
brasiliana.
Da notare che il papá di Maria é vissuto cento anni di etá; dunque tanti
auguri ai suoi discendenti.
MUSICA
P
arrucca verde a caschetto,
abito vintage "componibile" firmato
Versace con geometrie nere e bianche, rossetto rosso fuoco, come il
cuore e un sorriso potente come la
sua ugola. Per quaranta minuti
Roma è stata ai piedi di Lady Gaga,
la popstar numero uno del mondo.
"Diventiamo i rivoluzionari dell'amore”
E Lady Gaga con la sua voce fa impazzire Roma
A Roma, per la chiusura dell'evento
Europride, la cantante è stata ancora una volta protagonista. Ha stupito tutti evitando, per una volta, i
suoi arlecchini eccessi e trasformismi sul palco. No, Stefani Joanne
Angelina Germanotta in arte Lady
Gaga ha cantato "Born this way"
ma soprattutto ha parlato. Quindici
minuti tutti nel segno dei diritti di
chi
non
è
eterosessuale:
"Diventiamo i rivoluzionari dell'amore, uniamoci e incoraggiamo
tutto il mondo ad unirsi".
Quaranta minuti sul palcoscenico
del Circo Massimo, il pubblico letteralmente in delirio per la giovanissima icona internazionale della
musica pop che a soli 26 anni è la
celebrità under 30 più pagata del
mondo: 90 milioni di dollari l'anno.
Si è esibita gratis, come tutti gli
artisti che hanno partecipato
all'Europride, ha fatto un po' soffrire le migliaia di fans appostati sotto
all'albergo in cui ha soggiornato
perché non si è concessa a nessun
rito mondano da Dolce Vita.
Breve ma intensa: questa è stata la
liaison tra la Città Eterna e Lady
Gaga in una calda notte di giugno.
Sembrava una favola ed ha avuto
anche un finale da fiaba: Lady
Gaga, con un aereo privato e tutto il
codazzo interminabile del suo staff
di fidati assistenti, ha lasciato Roma
come Cenerentola, a mezzanotte.
RISTORANTI & DIVERTIMENTI
Ristoranti Italiani
*Trattoria il Maneggio
Av. Praia de Itapuã s/n
Villas do Atlântico
Lauro de Freitas / 3379.6562
*Mistura
Rua Professor Souza n. 41
Itapuã
tel. / 3375.2623
Cucina Internazionale
*Tudo Azul
Av. Sete de Setembro ,3717
Porto da Barra - Tel.
3264.6346
Churrascarias
*Boi Preto
Av. Otávio Mangabeira s/n
Jardim Armação - Tel.
3362.8844
*Fogo de Chão
Largo da Mariquita
Rio Vermelho - Tel.
3555.9292
*Rincão Gaúcho
Rua Pedro Silva Ribeiro, 429
Jardim Armação - Tel.
3461.4035
*Villa's
Av. Otavio Mangabeira, 2326
Jd. dos Namorados
Pituba - Tel. 3240.1762.
Ristoranti Baiani
*Odojà
Largo de Sao Francisco , 01
Pelourinho - Tel. 3322.7892
Ristoranti giapponesi
*Soho
Av. Contorno, 1010
Bahia Marina - Tel.
3322.4554
Ristoranti di cucina
Contemporãnea
*Lafayette
Av. do Contorno, 1010
Bahia Marina - Tel.
3321.0800
Pizzerie
*Piola
Rua Conselheiro Pedro Luis
,113
Rio Vermelho Tel.3311.3300
*Sorveteria e Pizzaria
Slurp
Av. Oceanica 60-64 loja 01
Barra Center cell. 92404264
Barra
*Luna Rossa
Av. Marques de Leão 293
Barra - Tel. 3267.6060
*Quattro Amici
Rua Dom Marcos Teixeira ,35
Barra - Tel. 3264.5999
Bar / Caffé
*Slurp sorvetteria
e gelateria
Av. Oceanica, 60 / 62
Barra Center - Praia da Barra
Tel. (71) 9240-4264
*Acqua Café
Bahia Marina - Tel. 3321.8553
*Café do Forte
Bahia Marina – Tel.
3321.5713
*Café do Forte
Praia do Forte – Tel.
3676.1725
Alameda do Sol, 180
*Fran'S Café
01- Ondina -Tel. 3235.1272
Rua Dr. Osvaldo Ribeiro,198
02- Graça - Tel. 3013.2301
Rua da Graça,27
03- Pituba- Tel. 3345.5798
Av. Manoel Dias da Silva
,1338
*Cyber Café
Sebo Praia dos Livros
Av. Sete de Setembro ,3564
Porto da Barra -tel.3015.0093
*Vídeo Hobby Locadora
Av. Manoel Dias da Silva,
2089
Pituba – Tel. 3011.6700
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LUGLIO
2011
3
EVENTI
La festa dell’ unità d’Italia giunge
anche a Salvador-Bahia
I
l 2 giugno, anche a Salvador Bahia, nella sede della Casa d’Italia, si sono festeggiati i 65 anni della Repubblica Italiana ed i 150 anni dell’ Unitá d’Italia.
Diverse erano le presenze della comunità italiana e di brasiliani; mentre il Console
Italiano dott. Giovanni V. Pisanu, di Salvador-Bahia, che era impegnato nei festeggiamenti istituzionali, nella capitale Brasilia, ha fatto pervenire un messaggio colmo di
fiducia e di significati, evidenziando l’importanza della Repubblica e dell’ Unità
d’Italia che per ottenerli si sono fatti molti sacrifici e tanti hanno pagato anche con
la propria vita; in considerazione di ciò, tutti gli italiani hanno un debito inestimabile nei loro confronti.
Il presidente della
Casa
d’Italia,
Antonio Belmonte,
ha evidenziato che
l’Italia, commemorando la giornata
della Repubblica e
dell’ Unità d’ Italia,
ha voluto dare una
grande importanza
storica, non solo per
la
Repubblica
Democratica d’Italia
ma anche per la sua
cultura, l’ economia
ecc. che sono, nonostante le varie crisi,
la base per costruire
un futuro migliore.
Nell’
occasione
diversi sono stati gli
interventi e tutti
hanno sottolineato l’ importanza storica nelle relazioni tra l’Italia ed il Brasile.
I
presenti hanno accolto con entusiasmo il lancio del francobollo commemorativo dell’
evento “ Momento Italia Brasile 2011-2012”, raffigurante il Colosseo di Roma ed il
Cristo di Rio de Janeiro.
A Salvador Bahia, le iniziative relative all’ Unità d’Italia sono continuate con la visione del film “Come Eravamo“ del regista Mario Martone presso Università Federale di
Bahia (UFBA); al film ha fatto seguito un interessante dibattito sull’ Unità d’ Italia,
sulla resistenza e sul risorgimento, con molti studenti e professori.
Tutto organizzato magistralmente dai Professori Raoul Poleggi e Mauro Porru.
Bahia celebra il centenario dell’artista Carybé,
città che lo ispirò nelle sue opere
I
n occasione del centenario
della nascita dell´artista Carybé
e dei festeggiamenti del
“Momento Italia Brasile”, si è
realizzato
all´Università
Federale di Bahia, il giorno 20
maggio, un incontro tra i professori dell´Ufba, Mauro Porru,
Raoul Poleggi e Alessandra
Caramori e i figli dell´artista,
Solange, Ramiro e la sua sposa
Nancy .
Erano presenti all’ evento molti
della comunità italiana di
Salvador-Bahia e diversi brasiliani, tra cui diversi studenti;
inoltre ha presenziato all’ evento
il Console Italiano di Salvador
Bahia Dott. Giovanni Pisanu.
Lo scopo dell´incontro è stato
quello di constatare in che modo
l´Italia abbia influenzato le
opere di Carybé.
Oltre ad essere figlio di un italiano, infatti suo padre Enea
Bernabó era toscano di
Fivizzano, provincia di Massa
Carrara, Hector Julio Paride
Bernabó, (questo è il vero nome
di Carybé), è nato in Argentina;
ma a sei mesi si è trasferito con
la famiglia in Italia. Lí ha vissuto tra le città di Genova, Roma
e Fivizzano fino all´età di otto
anni; dopo Bernabó sono andati ad abitare a Rio de Janeiro. A
19 anni è ritornato in Argentina
e solo a quarant´anni è venuto a
vivere a Salvador- Bahia, la
città dove si è stabilito fino alla
fine dei suoi giorni e dove ha
raggiunto la fama.
Nel 1986, quando già aveva 75
anni, Carybé ha dedicato a
Giorgio De Chirico e alla sua
pittura metafisica un quadro bellissimo, ispirato, nella concezione delle forme, dei tratti, delle
luci e soprattutto delle ombre,
alle
celeberrime
“Piazze
d’Italia”,dipinte dal grande pittore italiano nel secondo decennio del Novecento, quando era
molto giovane, esattamente
negli anni della nascita di
Carybé, che era del 1911.
Nell’opera di Carybé si restituisce l’enigma e l’incanto delle
istantanee dense di analogie, il
gusto architettonico e d’avanguardia della pittura metafísica;
ma, nello spazio della piazza del
Pelourinho che lui ritrae, la statua posta al centro e le misteriose figure umane perdono l’inamovibilità che hanno nel sogno
di De Chirico e trovano ognuna
un movimento come per magia:
il cavaliere è sceso dal piedistallo insieme al suo cavallo e, bianco di marmo, comincia ad andare, un’altra figura dall’alto di un
tetto sembra decidere un qualche gesto, guardando in basso.
Tutto si muove, proprio come
nella Salvador di Jorge Amado,
Pierre Vergè e dello stesso giramondo Carybé, figlio di un italiano della terra dei marmi di
Carrara, che aveva fatto della
magia della Bahia la Musa della
sua grande arte senza confini.
L’omaggio sentito, doveroso e
affettuoso all’universalità dell’arte di Carybè, alla lussureggiante e sistematica dovizia
della sua produzione artistica, è
stato una splendida occasione
per ricordare come l’influenza e
la presenza sensibile della cultura italiana nell’America del sud
e in Brasile abbiano contribuito
a raggiungere vette di eccellenza nelle arti plastiche, nella letteratura e in tutte le arti liberali
in questo mondo nuovo, meta da
un secolo e mezzo, oramai, di
migrazioni dal Belpaese
Anche Carybè aveva un ricordo
vivo dell’Italia e un grande desiderio di ritornarvi: nel 1959 fu
a Venezia per la Biennale, dove
rappresentò il Brasile, nel 1964
passò quattro mesi tra l’Africa
del nord, la Spagna e l’Italia,
lasciando di Roma, Venezia e
altri paesaggi nostrani acquerelli di una purezza rarefatta, che
arricchiscono la sua opera
monumentale. Questo suo
appartenere all’arte di ogni
luogo lo si trova anche nella sua
capacità di tenere insieme la sua
origine italiana con i richiami
alla sua storia dell’arte, alla sua
dedizione assoluta e alla patria
d’adozione, quella Bahia di
tutti i Santi che rappresentò con
spirito e risultati estetici universali.
CURIOSITA’
Salvador in musica, Bahia com H di Denis Brian
fica da cui scaturisce l’interrogativo di cui si
è detto all’inizio.
Incisa per prima dal famoso cantante
Francisco Alves, per la etichetta Odeon, la
canzoni di Brian - designato anche come
Brean in alcuni dischi - vanta molte interpretazioni, fra le quali va segnalata quella, che
probabilmente resta la migliore, di tre grandi baiani: João Gilberto, Gilberto Gil e
Caetano Veloso (per un disco della WEA del
1981). Ma piace qui ricordare anche la versione orchestrale contenuta nell’LP "Roda
de samba" (1958), inciso appunto da un’orchestra, quella diretta da un italiano, il ligure Enrico Simonetti, che visse in Brasile dal
1952 al 1961, avendo modo – fra l’altro - di
creare un’orchestra di musica leggere, fondare un’etichetta discografica e, ovviamente,
conoscere e apprezzare le canzoni di Denis
Brian. (an.ze.)
S
pesso, nella storia della musica, città o
luoghi geografici sono stati fonte di ispirazione per cantautori o parolieri. Salvador
non fa eccezione: sono infatti molte le canzoni che celebrano la capitale baiana. Con
l’intento di far cosa gradita ai lettori, “Italia
News Brasile” vuole presentarne alcune.
Bahia com H di Denis Brian
Perché il sostantivo “Bahia” si scrive con la
“h”, mentre l’aggettivo “baiano” no? La
questione non è certo tale da togliere il
sonno, ma - in ambito musicale - una sua pur
piccola fama l’ha perché è menzionata sia
nel titolo che in un verso di una fra le più
belle e famose canzoni dedicate a Salvador,
ossia il samba “Bahia com H”, scritto nel
1947 dal paulista Denis Brian (pseudonimo
di Augusto Duarte Ribeiro), nato a
Campinas nel 1920 e morto a São Paulo nel
1969.
Il verso segue quello in cui si afferma che
non c'è terra più bella di Salvador (“Já disse
um poeta que terra mais linda não há”) e dice
così: “Isso é velho do tempo em que se
escrevia Bahia com
H!”. In tal modo l’autore vuole ricordare
che l’affermazione
precedente
risale
addirittura a un’epoca
piuttosto antica, cioè
quella in cui già si
scriveva “Bahia” al
posto di “Baía”.
I navigatori Gaspar
de Lemos e Amerigo
Vespucci chiamarono
“Baía de Todos os
Santos” la grande
baia dove giunsero il
1° novembre del
1501. Correttamente,
quindi, fu utilizzato il
termine portoghese
“baía”, identico, nel
significato, a quello
presente pure in italiano. Più tardi, edificata
la città, i portoghesi intesero omaggiare il
Salvatore e quindi la chiamarono Cidade do
São Salvador da Baía de Todos os Santos
(ossia Città del Santo Salvatore della Baia di
Tutti i Santi).
Il vocabolo “Bahia”, quindi, non esisteva e
l’inserimento della “h” si deve probabilmente ai cartografi tedeschi. Essi, infatti, nel
pubblicare le mappe della regione, presero a
Bahia com H
scrivere “Bahia” al posto di “Baía” forse per
la scarsa familiarità con gli accenti che caratterizza i germanofoni. Da lì si affermarono
sia il sostantivo “Bahia” sia l’aggettivo
“bahiano”. Fra l’altro nel linguaggio corrente, come dimostra anche questa stessa canzone (che parla di Salvador chiamandola semplicemente Bahia), il nome dello Stato si usa
molto spesso per designare la città di
Salvador.
Nel 1943, l'Academía Brasileira de Letras equivalente della nostra Accademia della
Crusca - stabilì che non poteva esistere la
consonante “h” isolata tra due vocali, salvo
eccezioni dovute a nomi propri o a denominazioni storiche di uso comune. Fu così che
il termine “Bahia” venne considerato un’eccezione e quindi confermato come vocabolo
corretto, mentre “bahiano” divenne errore.
Data, quindi, da allora la differenza ortogra-
Dá licença, dá licença, meu sinhô / Dá licença, dá licença, pra yôyô.
Eu sou amante da gostosa Bahia, porém / Pra
saber seu segredo serei baiano também.
Dá licença, de gostar um pouquinho só / A
Bahia eu não vou roubar, tem dó!
Ah! Já disse um poeta
que terra mais linda
não há / Isso é velho e
do tempo em que se
escrevia Bahia com
H!
Deixa ver / Com meus
olhos de amante saudoso A Bahia do meu
coração
Deixa ver / Baixa do
Sapateiro, Charriou,
Barroquinha,
Calçada, Tabuão!
Sou um amigo que
volta feliz pra teus
braços abertos, Bahia!
/ Sou poeta e não
quero ficar assim
longe da tua magia!
Deixa ver / Teus sobrados, igrejas, teus santos, ladeiras e montes tal qual um postal.
Dá licença de rezar pro Senhor do Bonfim /
Salve! A Santa Bahia imortal, Bahia dos sonhos mil!
Eu fico contente da vida em saber que Bahia
é Brasil!
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LUGLIO
2011
4
L’INTERVISTA
NUMERI UTILI
O acarajé baiano engoliu o sushi japonês
Bahia campeão da 35ª Edição
do Troféu Angelo Dossena
U
ma final memorável para o Troféu Dossena. Os brasileiros da Bahia têm demonstrado a sua
força no homem-contra-homem, fazendo um espetáculo, e o JUFA japonês, proporcionou uma excelente organização do jogo e mostrou uma individualidade notável.
Dispensado será dizer que mais de 3000 espectadores criaram uma atmosfera cheia de alegria indescritível. Havia muitos representantes das duas comunidades, mas tambem personalidades do mundo do
esporte entre os quais o famoso advogado Fabrizio Moretti.
Desde o primeiro minuto do final, foi possível observar duas técnicas de jogo: por um lado, os japoneses com ações que definem a bola no terreno, rapidamente e com triangulaçoes velozes; enquanto
os baianos que preferem o jogo sobre as zagas, onde podem assim focar o homem-contra-homem, que
são as suas habilidades primárias.
Aos 30' , sendo a primeira vez que o árbitro dá uma
puniçao para a equipe do Japão. O Chajim especialista, aplicado , com potência e precisão, joga a
bola além da barreira dos jogadores baianos e entra
na rede. Então você tem 1-0 para a equipe japonesa, mas é aqui que os jogadores baianos aos 35' em
um canto, executando uma cruz para o poste mais
distante da baliza do adversário, o que acelera o
Lenine para interior, que lidera os baianos, 1-1 no
final do segundo tempo. Iniciar o segundo tempo e
eis que o meia japonês Honne, no 8' salvou uma
bola perdida e a coloca no interior da rede, trazendo o resultado para 2-1 para os japoneses da JUFA.
Aos 16', com um chute cruzado para Maranhão, que termina no chão, na area do goleiro da equipe
asiática, o árbitro Ostinelli dá um pênalti, onde o atacante principal Rafael chutou, colocando a bola
dentro do travessão. Neste ponto há um colapso físico e mental da equipe japonesa e, ao mesmo
tempo, nas zagas , se produz um aumento da mobilidade dos jogadores baianos, especialmente nas
duas zagas Gabriel Santana e Maranhão. Aos 19' é precisamente Gabriel Santana, que infiltrando-se
entre a defesa japonesa, com agilidade e seu pé zombando do goleiro.
Explode a jóia dos baianos quando chega o apito final do árbitro.
A partir deste momento temos sido espectadores de outro show que os baianos sabem tanto fazer:
Abraços calorosos, dança frenética, músicas e até cantando belas orações.
Formações:
Juba: Yabuki, Umezawa (Shimizu), Okazaki, Izumisawa, Ogawa, Obu, Nagasawa (Yamazaki), Honna
( Wada), Minagawa, Chajima, Matsumoto.
Treinador: Matsumoto
BAHIA: Renan, Madson, Dudu, Laércio e Jussandro; Robinho, Lenine (Filipe), Fábio (Mansur),
Gabriel Santana, Rafael e Maranhão.
Treinador: Cesar Lopes Gomes Laelson
Árbitro: Ostinelli
24/06/2011 – BAHIA 3x2 JUBA Gols:Chajima, Lenine, Honna, Rafael e Gabriel Santana.
AGERBA
0800710080
CENTRAL
DE POLÍCIA 190
COELBA
08000710800
CORPO
DE BOMBEIROS
193 ou 190
DISQUE MEIO
AMBIENTE
0800 711400
DEFESA CIVÍL 199
DISQUE
DENÚNCIA
32350000
DETRAN 33438888
EMBASA 0800
555195
FERRIBOATY
32541020
HEMOBA
0800710900
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